Michelle bonev nessuna intimidazione può fermare la verità
1. Michelle Bonev, nessuna intimidazione può fermare la verità
Michelle Bonev: voglio scusarmi con voi del mio silenzio, ma sono stati giorni molto difficili
per me. Ho dovuto pensare soprattutto alla mia incolumità. Sono stata costretta
a lasciare la mia casa per alcuni giorni perché ci sono stati tentativi di
intimidazione nei miei confronti. E’ giusto che voi sappiate come vive una persona
come me che denuncia questo sistema.
Dopo le mie dichiarazioni su Silvio Berlusconi e Francesca Pascale, sia sul mio blog che
a Servizio Pubblico, vivo in costante tensione, sorvegliata da uomini di mia fiducia
giorno e notte, mentre chi corrompe crea nuovi partiti e viene ritratto sulle
copertine dei settimanali e sulle prime pagine dei quotidiani.
Io non mi sento di puntare il dito verso qualcuno in particolare, ma voglio dire a chi cerca
di intimidirmi che sono già stata al Comando dei Carabinieri e ho fatto un esposto,
che permetterà loro di svolgere le indagini. Prima o poi vi prenderanno. Nessuno
può arrogarsi il diritto di minacciare o calpestare la libertà di un essere umano. L’Italia è
un Paese democratico e io non mi piegherò davanti a metodi mafiosi. Il Diritto
Umano numero uno recita: “Tutti gli esseri umani sono liberi e eguali in dignità e diritti.
Essi sono dotati di ragione e coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di
fratellanza.” Io mi chiedo, e chiedo a voi: ma se io non potessi permettermi un
servizio di sicurezza, che salvaguardi la mia vita, potrei stare qui adesso a
parlare con voi? Non lasciatemi da sola, ho bisogno del vostro sostegno.
In riferimento ai proclami giornalistici della Sig.ra Francesca Pascale, relativi ad
una presunta richiesta di risarcimento danni per 10.000.000,00 di euro alla mia
persona, nonché a Michele Santoro, a Francesca Fagnani, a Paolo Ruffini, a La7 Srl e a
Zerostudio’s Srl, conseguente le mie dichiarazioni rese in data 17 ottobre 2013 a Servizio
Pubblico su Silvio Berlusconi e sulla sua “fidanzata”, preciso che la Sig.ra Francesca
Pascale, in data 25 ottobre 2013, ha presentato istanza di Mediazione ai sensi del
D. Lgs. 28/2010 per tentare di risolvere in via preventiva la controversia
relativa ad una presunta diffamazione a suo parere subita.
In data 26 novembre 2013 si è dunque svolto l’incontro preliminare tra le parti suddette
assistite dai rispettivi legali ed il Mediatore, incontro che si è concluso con la decisione
delle parti medesime di non proseguire con il procedimento di mediazione.
2. Ribadisco pertanto che in caso di querela sono disposta a sostenere la verità
anche davanti ai magistrati, come ho già fatto sia a Servizio Pubblico che sul mio blog.
FONTI: michellebonevblog.it; Twitter; Facebook