1. VERTICE DELL’ONU VALUTA I PROGRESSI SUGLI OBIETTIVI DEL MILLENNIO
In un mondo dove ancora muoiono ogni anno circa 8 milioni di bambini prima dei cinque anni di età, e circa 350
mila donne muoiono nella gravidanza o nel parto, le Nazioni Unite si sono riunite a settembre in Assemblea
Generale per valutare i progressi verso la realizzazione degli Obiettivi del Millennio. Il CEDHOR aveva patecipato
a riunioni preparatorie a New York nel mese di giugno. La conclusione principale dell’Assembleia é stata che è
necessario potenziare gli sforzi internazionali per garantire che gli obiettivi siano raggiunti entro la scadenza del
2015. I paesi donatori non hanno rispettato gli impegni assunti per finanziare i programmi necessari per
raggiungere gli 8 obiettivi: 1) eliminare la fame e la miseria; 2) istruzione di base con qualità per tutti; 3) parità dei
sessi e valorizzazione della donna; 4) ridurre la mortalità infantile; 5) migliorare la salute materna; 6) combattere
l'AIDS, la malaria e altre malattie; 7) rispetto per l'ambiente; e 8) creare una grande partnership per lo sviluppo
globale. Sulla base di questa costatazione, un importante accordo è stato sigillato: spendere 40 miliardi di dollari
per la salute infantile e materna. L'obiettivo è quello di salvare la vita di più di 16 milioni di donne e bambini in
tutto il mondo entro il 2015. Il segretario generale ha affermato che gli obiettivi di sviluppo del millennio
possono essere raggiunti, e anche nei paesi più poveri. Però, soltanto se si darà priorità alle esigenze dei più
vulnerabili, sarà possibile porre le basi per un futuro sostenibile e prospero per tutta l'umanità. È stato riconosciuto
che il Brasile è tra i paesi più avanzati nel raggiungimento degli obiettivi. In una valutazione critica Amnesty
International ha dichiarato che milioni di persone rimangono escluse dagli ODM perché i diritti umani non sono
affermati come il nucleo delle politiche pubbliche. "Affinché gli obiettivi del millennio ottenengano cambiamenti
reali, i leaders del mondo dovranno allineare le loro politiche nazionali con l'obbligo di rispettare e promuovere i
diritti umani."
CEDHOR INNOVA CON LA MEDIAZIONE DEI CONFLITTI
Fa parte della pratica e della filosofia di lavoro del CEDHOR accogliere e ascoltare con
rispetto le persone che arrivano con i loro problemi. Questo rispetto include la
valorizzazione della persona come responsabile e protagonista della soluzione del suo
problema e aiutarla a migliorare la comunicazione e i rapporti con familiari, vicini di casa e
qualunque altra persona. A questo fine l’equipe del CEDHOR applica da tempo la
metodologia della "mediazione di conflitto". Questo semestre tale pratica è stata intensificata
grazie a una collaborazione con il Nucleo di Estensione Comunitaria dell'Università Federale
della Paraiba. Studentesse del corso di Diritto e di Servizio Sociale si unirono all’equipe del
CEDHOR per offrire la mediazione al pubblico sia presso la nostra sede sia presso la stazione di polizia locale. Conflitti
famigliari, litigi di vicini di casa e separazioni coniugali sono stati i casi più frequenti. La collaborazione con la stazione di
polizia vuole promuovere un riavvicinamento tra la gente e le forze di pubblica sicurezza. Il
metodo della mediazione può essere applicato a una grande varietà di conflitti tra persone e
gruppi e rappresenta una fantastica alternativa ai procedimenti giudiziari. La mediazione è
essenzialmente un metodo di soluzione di conflitti in cui una terza persona (mediatore o
facilitatore) aiuta le persone a comunicare, a negoziare e,
se possibile, a raggiungere un accordo. È un processo
volontario e riservato che valorizza il dialogo e il rispetto
tra le persone coinvolte al fine di ristabilire i rapporti e
aiutarle a cercare punti di consenso per arrivare ad uma soluzione pacifica del
conflitto. Il mediatore non forza né tenta di imporre un accordo, appunto perché il
recupero del rapporto è l'obiettivo principale della mediazione. La mediazione è oggi
parte di una nuova cultura che si afferma in materia di risoluzione dei problemi e
conflitti che possono emergere tra le persone e nella società in generale. Il CEDHOR
vuole contribuire per questo cambiamento di paradigmi facendo della mediazione di
conflitti uno dei suoi principali servizi alla popolazione.
OTTIMA NOTIZIA PER I DIRITTI UMANI NELLA PARAÍBA
Il Tribunale Superiore di Giustizia (STJ) ha preso in ottobre una decisione senza precedenti nella storia del Brasile
approvando la federalizzazione del caso dell'assassinio dell'avvocato pernambucano Manoel Mattos, noto
sostenitore dei diritti umani. La sua morte violenta è avvenuta nel gennaio 2009 a Pitimbu (Paraíba) dopo aver sofferto
ripetute minacce di morte ed essere rimasto senza protezione da parte dello Stato. Insieme a questo caso saranno trasferiti
alla sfera della giustizia federale parecchi altri reati collegati a gruppi di sterminio sul confine tra gli stati di Paraíba e
Pernambuco. È una grande vittoria per le organizzazioni che difendono i diritti umani. Si rafforza la speranza che tali
crimini siano investigati, che i responsabili sono chiamati a rispondere legalmente e che così si ponga fine al clima di
impunità che regna nella regione favorendo appena la continuazione delle gravissime violazioni di diritti umani.
2. FATTI E NOTIZIE
CEDHOR offre corso per insegnanti Cooremm espande la sua attività di riciclaggio
In collaborazione con l’Università È cresciuta considerevolmente
Federale, il CEDHOR realizzò tra l’attività della cooperativa di
agosto ed ottobre un corso di riciclaggio (Cooremm) dopo
formazione sui diritti umani con gli l'inaugurazione nel mese di luglio
insegnanti delle scuole pubbliche e ultimo. Oltre alla raccolta di casa
private ed alcuni educatori sociali in casa, sta firmando contratti con
di Santa Rita. Gli workshops sono le imprese – commercio e
stati condotti da professori volontari dell’università e fabbriche – per poter ritirare i materiali riciclabili prodotti
dall’equipe del CEDHOR. Molto apprezzato dai 25 dalle stesse. I cooperati si sono divisi i compiti tra
partecipanti, il corso prevedeva l’elaborazione di progetti raccoglitori e separatori. La cooperativa è già in grado di
pratici di promozione dei diritti umani da sviluppare nella generare un reddito maggiore a beneficio di ogni
comunità. associato/a. Ora la sfida principale è quella di raggiungere
un volume di materiali pronti per la consegna (pressati) tale
CEDHOR priorizza la formazione dei giovani
da poter vendere direttamente all’industria di riciclaggio per
Educare le persone per i diritti evitare gli intermediari e quindi aumentare le entrate.
umani è la priorità principale del
CEDHOR. I giovani ricevono, tra CEDHOR segna i 20 anni dello “Statuto dei
tutti, particolare attenzione. Per bambini e adolescenti”
questo il CEDHOR collabora già da Mentre il Brasile intero celebra il
tempo con la Pastorale della ventesimo anniversario della
Gioventù e il movimento “Giovani promulgazione dello Statuto dei
per la pace” (legato ai comboniani) per fornire ai giovani bambini e adolescenti (ECA, 1990-
di Santa Rita una formazione sistematica con temi come la 2010), il CEDHOR ha
cittadinanza attiva, relazioni umane, lettura critica della commemorato questa pietra
Bibbia e protagonismo giovanile. I momenti formativi miliare con momenti di
mirano a sviluppare l'autostima, la conoscenza della società, formazione sui diritti dei bambini e degli adolescenti e le
la partecipazione e la leadership dei giovani nella vita della relative politiche di protezione, con il personale della rete
comunità di fede e della società civile organizzata. di servizi e delle entità sociali di Santa Rita. Ha anche avuto
CEDHOR appoggia campagna “Voto Cosciente” un ruolo significativo nell'elezione e nella formazione dei
nuovi membri dei due Consigli di Tutela locali. Inoltre, sta
È stato firmato nella Paraíba, in contribuendo al funzionamento del Consiglio comunale dei
vista delle elezioni di quest'anno, bambini e degli adolescenti (CMDCA) di Santa Rita.
un “Patto per il Voto Cosciente”
che ha coinvolto vari enti CEDHOR partecipa al “Grito dos Excluídos”
governativi e organizzazioni sociali. "Dove sono i nostri diritti?" è stato
Il CEDHOR ha aderito al Patto e il tema e lo slogan del “Grito dos
partecipato attivamente in azioni Excluídos” 2010 in tutto il paese.
contro l'acquisto e la vendita di voti ed altre pratiche di Secondo la tradizione, il CEDHOR
corruzione elettorale. Ha inoltre promosso, con la ha sostenuto e partecipato
collaborazione del Tribunale Regionale Elettorale, attivamente alla manifestazione in
laboratori sul tema del voto resposabile con i giovani e gli primo luogo nella capitale, João
adolescenti del CEFEC (centro giovanile vicino al Pessoa, e quindi in Santa Rita.
CEDHOR).
DATI DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE NELLA PARAÍBA
Ha raggiunto livelli spaventosi la violenza contro le donne nella stato della Paraíba: dall'inizio dell'anno fino ad agosto sono
stati registrati ufficialmente 42 assassinii di donne. In un sondaggio nazionale, la Segreteria nazionale per le politiche femminili
ha rilevato 4,465 chiamate al numero verde 180 con denunce di casi di violenza contro le donne in tutto lo stato, tra gennaio
e luglio. Questo rappresenta quasi il doppio delle denunce rispetto al 2009. I crimini di minaccia sommati a lesioni corporali
rappresentano 70% circa dei casi riportati al 180. Per il governo federale la crescita dell’uso del servizio riflette il
rafforzamento della rete di servizi a favore delle donne e l'emancipazione dalla paura grazie alla recente legge “Maria da
Penha”. I dati nazionali mostrano che dal 1997 al 2007, in Brasile, ogni giorno 10 donne vengono uccise e, ogni 15 minuti,
una donna è picchiata. Nella maggior parte dei casi, l'autore del reato è una persona con la quale la donna mantiene o ha
mantenuto un legame affettivo (marito, fidanzato, partner...). Quasi il 70% delle donne vittime di violenza si dichiarano
finanziariamente dipendenti dall’agressore. Un segno concreto di speranza per la popolazione di Santa Rita è la recente
apertura della Stazione speciale di polizia per le donne. Il CEDHOR riceve numerosi casi in cui la donna è vittima di violenza e
lavora in stretta collaborazione con gli enti pubblici per l’applicazione rigorosa della recente legge “Maria da Penha”.
LA PAROLA DI DOM OSCAR ROMERO
"Molti vogliono che il povero sempre dica che è "volontà di Dio" che viva così. Non è volontà di Dio che alcuni abbiano tutto e gli altri nulla.
Questa non può essere la volontà di Dio! La volontà di Dio è che tutti i suoi figli e figlie siano felici!" Settembre 1978