1. COMITATO ELETTORALE
CLAUDIA PORCHIETTO PRESIDENTE
Torino, 25 maggio 2009
Comunicato Stampa
Con le trovate elettorali di Saitta la Provincia rischia la paralisi
La smania elettorale del presidente Saitta rischia di costare cara alla Provincia di Torino. Prima la
trovata di infrangere il patto di stabilità (lanciata ad orologeria dal presidente uscente che si è finto
paladino delle aziende che vantano cospicui crediti con l’ente territoriale quando invece avrebbe
potuto pagarle ben prima) che potrebbe generare la pesantissima sanzione del Governo di un blocco
totale degli investimenti per il 2010. E come si può intuire: niente investimenti, niente progetti e
sviluppo per il futuro.
Poi è arrivata la demagogica trovata di sacrificare gli affitti di tre edifici come la Caserma Bergia, la
Questura e la Prefettura, per cinque anni, che a circa 2 milioni l’anno fanno 10 milioni di mancati
introiti su di un bilancio che sopravvive già di bassissime entrate, quasi esclusivamente derivate
dall’Ipt, per domandare al Governo agenti di polizia o carabinieri in più. La realtà però è diversa.
Da anni la giunta Saitta non riscuote gli affitti della Prefettura (e presumibilmente per altri anni non
avrebbe continuato a riscuoterli) e i soldi promessi altro non sono che i finanziamenti per la
sicurezza della Regione che, per legge, la Provincia di Torino trasferisce attraverso appositi bandi
ai Comuni. Sostanzialmente Saitta fa solo il passacarte.
“E’ ora di smetterla di fare campagna elettorale sulla pelle dei cittadini – attacca Claudia Porchietto,
candidata del centrodestra alla presidenza della Provincia di Torino - demolendo ciò che resta di un
ente Provincia con il bilancio in rosso. La sicurezza è una priorità, e sono certa che il Governo saprà
rispondere alle necessità del nostro territorio con le dovute misure. Non è però possibile pensare che
il presidente uscente utilizzi l’ente come un suo personale pozzo da cui tirare fuori artifici elettorali,
che di fatto potrebbero avere gravissime ripercussioni sulla possibilità di amministrazione futura. E
in che condizioni si troveranno le casse dell’ente se si continua a prelevare in modo dissennato
risorse, vedi la campagna pubblicitaria partita poco prima del periodo elettorale? Perché dopo le
‘regali’ spese di comunicazione e i soldi stanziati per la sua segreteria (i cui capitoli di bilancio nel
2009 arriveranno a ben 36.000.000 euro) il presidente uscente non ha più fondi a disposizione se
non quelli dedicati all’edilizia scolastica o alla messa in sicurezza delle strade. Dove si troveranno
dunque i fondi per questi interventi? La nostra proposta di riorganizzazione delle polizie locali, non
costando praticamente nulla, ha indicato una strada per una gestione del problema sicurezza
improntata al giudizio e alla responsabilità. Le proposte del presidente uscente invece paiono
sempre più scomposte e prive di fondamento.
E’ giunto il momento di fermare questa gestione della Provincia, che antepone gli interessi elettorali
ai bisogni reali dei cittadini e a una corretta amministrazione della cosa pubblica”.
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