1. ABSTRACT
Nell’ambito del Laboratorio di Innovazione Sociale della Facoltà di Sociologia di Trento, tenuto dal Professor Lanteri Alessandro, ho realizzato il
progetto di mobilità sostenibile per persone diversamente abili. Lo scopo è, il lancio dell’App realizzata da Graphitech, nell’ambito del progetto ISCOPE. L’App tramite i-phone e smartphone usando i dati immessi nel data set, fornisce suggerimenti di percorsi ottimali in termini di sicurezza
non solo alle persone diversamente abili, ma anche a quanti ne sentano il bisogno.
Nello sviluppo del progetto sono partita dai bisogni dei miei concittadini diversamente abili, che volontariamente, si sono prestati ad un’intervista.
Nell’ottica della democrazia partecipativa e della sussidiarietà orizzontale, si è deciso di presentare all’amministrazione comunale il progetto, le
sue potenzialità, l’offerta di entrare in sinergia con Graphitech, implementando buone pratiche e coinvolgendo cittadini e volontari
nell’alimentazione del data set di I-SCOPE.
ABSTRACT
As part of the Laboratory of Social Innovation at the Faculty of Sociology of Trent , held by Professor Alessandro Lanteri, I realized the project of
sustainable mobility for people with disabilities. The purpose is realized by the subsequent launch of Graphitech, as part of I- SCOPE . The App via
i-phone and smartphone using the data entered into the data set , provides tips for optimal paths in terms of safety, not only for people with
disabilities , but also to those who feel the need.
In the development of the project match the needs of my fellow citizens with disabilities, who voluntarily lent themselves to an interview.
In the spirit of participatory democracy and horizontal subsidiarity, it was decided to present the project to the municipal administration, its
potential, the offer to enter into synergy with Graphitech, implementing best practices and involving citizens and volunteers in the feeding of date
The set -SCOPE .
2. IL PROGETTO I-SCOPE
Il progetto I-Scope ha lo scopo di sviluppare e testare le tecnologie per realizzare servizi efficaci nell’ottica delle smart cities, basando la propria
efficacia su modelli tridimensionali che usano scale alimentate da informazioni geospaziali. Le amministrazioni locali aderendo al progetto che è
finanziato dalla Comunità Europea possono raggiungere i seguenti obiettivi:
•
prendere decisioni più efficaci nell’ottica della pianificazione territoriale, della sostenibilità ambientale e del risparmio energetico;
•
promuovere l’inclusione di soggetti che non devono essere esclusi vita sociale a causa di barriere architettoniche e di una città realizzata
senza attenzione ai bisogni di tutti i cittadini;
•
coinvolgere i cittadini e le associazioni del Terzo Settore affinchè possano alimentare e controllare i dati che confluiscono nel data base di
I_SCOPE.
Il progetto è già stato efficacemente testato a Trento e ha dato degli ottimi risultati. La mobilità sostenibile non interessa solo i disabili, ma anche
altri soggetti, persino una mamma che spinge un passeggino è costretta a fare le acrobazie per oltrepassare marciapiedi troppo stretti e senza
rampe di discesa, scalini, tombini, contenitori dei rifiuti, ciclabili poco pedonabili.
i-SCOPE:Interoperable Smart City Services through an Open Platform for Urban Ecosystems
Il progetto prevede lo sviluppo e la validazione dei servizi per le smart cities («città intelligenti») basati su modelli tridimensionali interoperabili su
scala urbana. Gli ambiti applicativi sono tre: maggiore inclusione e mobilità di cittadini ipovedenti e diversamente abili, grazie a servizi in grado di
fornire informazioni su percorsi alternativi ottimali; ottimizzazione dell’efficienza energetica (solare), attraverso servizi in grado di fornire una
precisa valutazione della dispersione e dell’eventuale sfruttamento del potenziale solare a livello di singolo edificio; servizi di mappatura delle aree
più esposte a fonti d’inquinamento acustico, sulla base dei dati forniti direttamente dal cittadino che opera come un “sensore” attraverso il
proprio smartphone.
Tipo: progetto europeo
Avvio: gennaio 2012
Stato: avvio della sperimentazione
3. Attori coinvolti: il progetto è coordinato dalla Fondazione GraphiTech. La Direzione Innovazione di Informatica Trentina è responsabile
dell’organizzazione della fase sperimentale di i-SCOPE sul territorio trentino. Il progetto vede la partecipazione di più di 20 partner europei; alla
fase sperimentale partecipano diversi dipartimenti e servizi della Provincia autonoma di Trento, tra i quali: APE - Agenzia Provinciale per l’Energia,
APPA - Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente, Servizio gestione strade, Servizio politiche sociali ed abitative; diversi enti territoriali:
Comune di Trento, Comune di Ala, Comune di Cles, Comunità di Valle di Non e di Sole; diversi stakeholder, quali: Cooperativa HandiCrea,
Cooperativa GSH.
Presentazione del Progetto Mapability
Nell’anno Rotariano 2011/2012 i club rotaract veronesi hanno collaborato al progetto “Mapability”, col contributo dell’Assessorato ai Servizi
Sociali e Famiglia e col patrocinio del Comune di Verona. Mapability è un progetto che si occupa di raccogliere dati e informazioni sull’accessibilità
delle strade delle nostre città e promuovere l’abbattimento delle barriere architettoniche, laddove possibile.
Il service si rivolge, in particolare, a tutte quelle persone che hanno oggettive difficoltà motorie quali, ad esempio, le persone in sedia a rotelle, le
mamme con i passeggini, i non vedenti e i più anziani.
La vera innovazione di questo progetto è l’interattività che lo contraddistingue, infatti sono i cittadini stessi che possono contribuire a raccogliere
dati e informazioni utili per la creazione di queste mappe scattando semplicemente delle fotografie (tramite cellulari dotati di localizzatore
satellitare) e caricandole direttamente sul sito www.mapability.org.
La posizione della fotografia, e quindi della barriera architettonica che vogliamo segnalare, viene dunque rilevata dal satellite che, in questo modo,
localizza automaticamente l’ostacolo e lo identifica sula mappa.
4. La mappe presenti sul sito di Mapability sono, inoltre, arricchite da informazioni riguardanti negozi, ristoranti, alberghi, parcheggi, uffici
informazioni ed eventuali punti d’interesse presenti in una città; sono quindi utili e consultabili anche da normali cittadini o turisti che intendono
trascorrere qualche giorno in una città che non conoscono. Noi rotaractiani veronesi siamo molto orgogliosi per essere stati tra i primi in Italia ad
aderire a quest’importante progetto, per il quale abbiamo ricevuto un
riconoscimento per la nostra attività a livello distrettuale.
MAPABILITY – Contatti:
E-mail: info@mapability.org
Tel: 0382-1851895
OBIETTIVI PROGETTO MOBIOLITA’ SOSTENIBILE
Analisi dei bisogni di alcuni cittadini diversamente abili individuati dall’Associazione ADIFA di Carpi.
Partendo dall’assunto che la pianificazione territoriale debba essere dettata da esigenze produttive, ma soprattutto dalla realizzazione del bene
comune, si è deciso di partire dai bisogni della comunità, e si è dato loro voce attraverso un’intervista a Valentina, ragazza diversamente abile
residente a Carpi.
La sua storia in breve è quella di ognuno di noi, vive da sola, lavora, ha una vita sociale e tanta voglia di affermarsi come appartenente alla
comunità Carpigiana. La sua aspirazione al di là della sua diversa abilità è poter svolgere la sua vita senza quelle barriere architettoniche che le
impediscono di farlo. La sua aspirazione è condivisibile e certo di lei non si può dire che pretenda l’irrealizzabile, visto che persino la sua settimana
è una tabella di marcia scandita da ritmi e orari dettati da associazioni e volontari che a richiesta la seguono, ma che per esigenze organizzative
devono fare i conti con un timetable piuttosto rigoroso. Valentina, chiede l’attenzione del resto della comunità di cui a pieno titolo e di diritto fa
parte. Con lei abbiamo fatto un giro per Carpi, “scortati” dal coordinatore provinciale di ADIFA, Antonio Mazzarella.
A Valentina è stato proposto un percorso verso luoghi di interesse di normale frequentazione sociale:
5. un luogo di ristoro;
l’ufficio anagrafe del comune;
il cimitero;
la chiesa.
Il punto di partenza, la casa del Volontariato di Carpi, in cui trovano collocazione le associazioni e le cooperative sociali di Carpi; la struttura è stata
realizzata con il finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi.
Le difficoltà trovate durante il percorso, vogliono essere una mappatura realistica “del da farsi” ad opera dell’amministrazione comunale e un
insieme di dati da far confluire nel data set di I-SCOPE nel caso in cui l’amministrazione comunale fosse interessata a far parte della cordata.
L’intervista è stata allegata al presente progetto e pubblicata su youtube. Poiché il blog Giunta Carpi non è raggiungibile in quanto il dominio è
scaduto, è stato inviato un messaggio all’Assessore ai servizi Sociali e Pari Opportunità del Comune di Carpi, e ai sindaci del comune di Novi e di
Campogalliano assessori per L’unione delle Terre D’Argine, di cui Carpi fa parte, con delega per le politiche sanitarie e le pari opportunità,
all’assessore Simone Tosi Assessore Pianificazione Urbanistica, Edilizia privata, Servizi ambientali ed energetici, Ambiente e Comunicazione, per il
Comune di Carpi.
Lo scopo finale del laboratorio e del progetto è far sì che la comunità conosca il disagio di alcuni suoi membri e trovi le energie gli strumenti per
innovare dei meccanismi di quotidianità poco rispettosi del vivere comune e delle possibilità di inclusione sociale.
FASI DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO:
PRIMA FASE
Colloquio con il signor Antonio Mazzarella, responsabile territoriale dell’Associazione ADIFA di Carpi;
Realizzazione dell’intervista con un campione di iscritti all’associazione ADIFA (Associazione disabili e familiari) di Carpi;
6. Alcune persone facenti parte del campione viene invitato a fare un percorso verso uno dei luoghi di interesse più comune;
Si sceglie l’ufficio anagrafe del Comune di Carpi e si parte dalla Casa del volontariato in via Peruzzi;
Percorrendo insieme la strada vengono riprese tutte le difficoltà incontrate da chi diversamente abile debba fare quel percorso senza nessuno che
lo accompagni e con il solo ausilio della sedia a rotelle mossa da motore elettricamente.
L’esperimento non vuole essere strumento di campagna elettorale, né di denuncia, ma di suggerimento all’amministrazione comunale, in
ossequio alla migliore democrazia partecipativa, di difficoltà di membri della comunità e di una possibile soluzione.
SECONDA FASE
Si chiede alla Fondazione Mapability e a Rotaract, la disponibilità a “prestare” i propri volontari per la realizzazione del progetto.
L’intervista è stata solo elemento di rottura e di evidenza che qualcosa va fatto, una volta preso atto di questo i percorsi vanno mappati e le
barriere architettoniche “catalogate” e immesse in versione html nel data set dell’applicazione. Mapability, ha già una notevole esperienza in
questo senso e ha già realizzato come si vede dalla scheda allegata mappe tridimensionali delle zone della città. Nella scheda allegata la mappa è
della città di Verona, dove al rilevazione puntuale è già stata fatta, i volontari della Fondazione Mapability, interpellati verrebbero a fare
altrettanto a Carpi, ma sarebbe proficuo, ai fini dell’inclusione sociale che fossero i volontari stessi di Carpi ad interessarsene.
Si prendono contatti con le associazioni presenti nella Casa del Volontariato di Carpi, affinchè “prestino” i loro volontari. Tutte le associazioni
interpellate, lamentano l’assenza di volontari e il conseguente “invecchiamento” di quanti prestano la loro attività nelle associazioni.
Si interpella l’Associazione Servizi per il Volontariato Modena che ha un “ricambio” di volontari attraverso il progetto “Volontari in Circolo”
promosso da una rete di associazioni di volontariato della provincia di Modena e dal Centro Servizi per il Volontariato. Con questo progetto
vengono proposti alcuni percorsi formativi per aiutare ad orientarsi e ad ampliare le competenze personali e professionali, che potranno essere
spese in contesti associativi, sociali e lavorativi. Le attività proposte hanno l’obiettivo di avvicinare al mondo delle organizzazioni di volontariato e
di consolidare relazioni già esistenti attraverso percorsi formativi stimolanti e significativi su temi trasversali al volontariato. Il bacino
7. dell’associazione è ampio, ma non hanno mai fatto una rilevazione di questo tipo, ad ogni modo i volontari di Mapability, presterebbero il loro
aiuto.
TERZA FASE: GLI STRUMENTI
Attraverso un iphone o un tablet, ci si può connettere alla piattaforma di I-SCOPE e dando la propria localizzazione e imputando le scelta di
itinerario, viene fornito sulla base dei dati acquisiti il percorso ottimale in termini di sicurezza e minor dispendio di energie.
QUARTA FASE: I DATI
I dati vanno monitorati e controllati non solo in termini di attendibilità e veridicità ,ma anche in termini di aggiornamento, inoltre si creerà un
circolo virtuoso per far sì che l’intera collettività contribuisca all’integrazione dei dati e al loro aggiornamento, si deve infatti considerare che gli
utenti dell’App non sarebbero solo le persone diversamente abili, ma anche altre persone normodotate, che volessero anche solo raggiungere i
luoghi di interesse senza usare l’automobile e per esempio spingendo un passeggino o andando in bicicletta.
QUINTA FASE: LANCIO DELL’APP DI I-SCOPE
Intanto l’utilità: l’utente prima di tutto;
poi deve essere descritta bene; deve avere una buona valutazione e rating da parte degli utenti;
è unica e aggiornata;
ha un concept semplice e immediatamente comprensibile;
8. risponde ai bisogni latenti del target;
crea valore aggiunto per l’utente;
è necessario costruire un minisito relativo all’App, sarebbe utile sul portale istituzionale del Comune di Carpi;
“piazzare” l’App, sui social network facendo del digital pr;
contattare i blogger e le testate specializzate facendo advertising.