2. -DA SCATOLA MAGICA A LUOGO URBANO
-SCENARI E LINEE DI PROGETTO CONTEMPORANEO
-I GRANDI EVENTI SPORTIVI COME OCCASIONE DI
RIGENERAZIONE URBANA
-COMPLESSITA’ E TECNOLOGIA
5. Nel 1896 rinacquero con De Couberten i Giochi Olimpici ad Atene.
MOTORE DI CAMBIAMENTO E DI TRASFORMAZIONE
INGENTI CAPITALI: MIGLIORAMENTO DELLE STRUTTURE
ESISTENTI E DELLE CITTA’ OSPITANTI
EVENTI SPORTIVI
6. LA CITTA’ CONTEMPORANEA OGGI CHIEDE:
- Nuovi servizi ai cittadini concentrando le risorse del costruito;
- Non consumare ulteriore terreno;
- Rafforzamento del sistema locale con identità economica, sociale
ed ambientale.
7. SI GENERANO DUE PUNTI CHIAVE NELLA GESTIONE DEL TERRITORIO:
1-STADI COME COLLETTORI DI ATTIVITA’
PARALLELE, CONTENITORI-SCATOLA, LUOGHI
DA VIVERE PER UN’INTERA GIORNATA, NON
SOLO LEGATI ALLO SPORT.
2- GLI EVENTI SPORTIVI COME
STRATAGEMMA PER INTERVENIRE SULLE
CITTA’, PER RIGENERARE PARTI ESISTENTI,
PROGETTARE NUOVI EDIFICI, RECUPERARE
QUELLI OBSOLETI AUMENTANDONE I
SERVIZI E MIGLIORARE LA QUALITA’
ARCHITETTONICA.
OLYMPIASTADION ,MONACO DI BAVIERA, 1972
Architetto: Frei Otto
Costo dell’opera: 137.000.000 DM
Posti a sedere: 69.250
10. OGGETTI IMPONENTI E MASTODONTICI: GLI STADI SONO DELLE MACCHINE
TECNOLOGICHE CON CUI INGEGNERI ED ARCHITETTI SPERIMENTANO
MATERIALI, SISTEMI STRUTTURALI, SOLUZIONI ATTENTE ALLE QUESTIONI
AMBIENTALI IN UN GIOCO DI COMPETIZIONE PER DIVENTARE OGGETTO
EMBLEMATICO A LIVELLO MONDIALE
STADIO ALLIANZ ARENA,MONACO DI BAVIERA, HERZOG & DE MEURON, 2002-2005
13. LO STADIO RAPPRESENTA OGGI LO STRUMENTO ATTRAVERSO IL QUALE SI
DIMOSTRA QUANTO LA FORMA SIA LEGATA ALLE INNOVAZIONI
TECNOLOGICHE, TECNICHE E DEI MATERIALI
ICEBEARG SKATING PALACE,PARCO OLIMPICO DI SOCHI, (RUSSIA)
BOLSHOY ICE-DOME
14. IL CARATTERE CLAMOROSO E SEDUCENTE DI QUESTI IMPIANTI NE
RASSICURA LA RIUSCITA ECONOMICA, SOCIALE,
ARCHITETTONICA E COMUNICATIVA.
E’ SEMPRE PIU’ NECESSARIO CHE TALI STRUTTURE SI CONFRONTINO CON LE
QUESTIONI CHE RIGUARDANO L’AMBIENTE:
- ECO-COMPATIBILITA’
- FLESSIBILITA’
- MULTIFUNZIONE E CATALIZZATORI DI ATTIVITA’ DIVERSE
PER AVERE UN IMPATTO OTTIMALE SUL TERRITORIO .
- SOLUZIONI TECNOLOGICHE CHE OTTIMIZZANO I CONSUMI
E MIGLIORANO IL COMFORT AMBIENTALE
15. LA SUA STESSA COLLOCAZIONE E’ PARTE DI UN PROGETTO DI
COSTRUZIONE DI UN TERRITORIO
- VICINANZA AD UN SISTEMA INFRASTRUTTURALE DI SERVIZI PER LA MOBILITA’
- INDIVIDUAZIONE DI QUALI ALTRE FUNZIONI SCEGLIERE DA INTEGRARE NEL COMPLESSO
DEVONO ESSERE LEGATE AL CONTESTO TERRITORIALE SENZA FARNE UN CASELLARIO A
PRONTO USO PER QUALSIASI COLLOCAZIONE
16. I GRANDI EVENTI SPORTIVI COME OCCASIONE DI
RIGENERAZIONE URBANA
17. OLYMPIAK0’ STADIO SPYROS LOUIS,ATENE,1982 (ristrutturato: S. CALATRAVA_2002-2004)
Costo dell’opera: 265.000.000 €
Posti a sedere: 69.250
18.
19. NEGLI ULTIMI ANNI UN NOTEVOLE SUSSEGUIRSI DI EVENTI SPORTIVI:
- GIOCHI OLIMPICI DI LONDRA 2012
- MONDIALI DI CALCIO IN BRASILE 2014
- GIOCHI OLIMPICI IN BRASILE ( RIO DE JANEIRO) 2016
- GIOCHI OLIMPICI DI SOCHI ( RUSSIA) 2016
CON QUESTI EVENTI SI E’ FATTO MOLTO IN TERMINI DI RIGENERAZIONE URBANA, I
NUOVI MANUFATTI SONO DIVENTATI DEI VERI E PROPRI LANDMARK NEL TERRITORIO
URBANO, ATTORNO A CUI SONO SORTI ANCHE NUOVI QUARTIERI E PARTI DI CITTA’.
ESEMPIO DI SOCHI: L’AREA ERA DAPPRIMA UNA PALUDE,
CHE BONIFICATA è ENTRATA A FAR PARTE DEL TESSUTO
URBANO CARATTERIZZATO NON SOLO DALLE STRUTTURE
SPORTIVE, MA DA SERVIZI E GRANDI SPAZI ADIBITI A
PARCO.
20. ESEMPIO DI LONDRA OLIMPIADI 2012: CON UN PROGETTO DI COMUNICAZIONE
INTELLIGENTE DURANTE IL PERIODO DI COSTRUZIONE DEL VILLAGGIO OLIMPICO HA
PRODOTTO UNA CAMPAGNA INCLUSIVA:
- IMPATTO AMBIENTALE DELL’EVENTO SUL TERRITORIO;
- SOSTENIBILITA’ (UTILIZZO DEI SISTEMI DI TRASPORTO PUBBLICO)
- RACCOLTA DIFFERENZIATA
- PRODUZIONE DI CIBO IN LOCO, PER EVITARE L’IMPORTAZIONE DA PAESI STRANIERI
TUTTO CiO’ HA PRODOTTO GRANDE PARTECIPAZIONE DA PARTE DEI CITTADINI CHE UNA
VOLTA TERMINATO L’EVENTO HA FATTO SI CHE STRATFORD FOSSE UN QUARTIERE DA VIVERE
ED ABITARE SENZA SENTIRSI ESTRANEI.
PROGETTARE IL «DOPO», TENENDO CONTO DEL «PRIMA», E’ QUANTO
MAI NECESSARIO ED INTELLIGENTE PER LAVORARE SU UN TERRITORIO
CHE SEMPRE PIU’ TENDIAMO A DIMENTICARE DI NON ESSERE
ESAURIBILE.
24. GLI STADI SONO I PIU’ GRANDI CONTENITORI DI SPAZIO PUBBLICO CHE ESISTANO OGGI E
PERTANTO NECESSITANO DI ATTENZIONE PROGETTUALE MIRATA A :
- SICUREZZA E CONTROLLO DEI FLUSSI DELLE MASSE
- CONFORT AMBIENTALE E FUNZIONALE
- FLESSIBILITA’ ( CAPACITA’ DI ASSORBIMENTO DI OGNI MUTAMENTO DI STATO, DI USO, DI
FUNZIONE, MISURA LA SUA QUALITA’ DEL SUO BUON FUNZIONAMENTO)
- ASPETTO STRUTTURALE – TECNOLOGIE E MATERIALI
- FORME INNOVATIVE
- SIMBOLO PER LA CITTA’
- COPERTURE – MOBILI / ATTIVITA’ INDOOR
- STRUMENTO DI PRODUZIONE ENERGETICA PER L’AUTONOMIA
- SOSTENIBILITA’
25. NATIONAL STADIUM, PECHINO_Cina, HERZOG & DE MEURON, Giochi Olimpici 2008
Costo dell’opera: 450.000.000 €
Superficie dell’area: 202.900mq
Posti a sedere: 91.000
BIRD’S NEST:
«nido d’uccello»,
richiamando la struttura a
nido con cui gli intrecci di
pilastri in acciaio danno
forma all’edificio. Nido:
come luogo di accoglienza e
protezione.
Nella sua apparente
complessità lo stadio un
oggetto esteticamente e
concettualmente semplice e
sorprendente. La scelta
spaziale è radicale, dovuto
alla scelta di avere in un
unico elementocciata e
struttura portante, unendo
virtualmente i due concetti
di « funzione» e « forma».
26. FUNZIONE E FORMA:
La STRUTTURA della COPERTURA è parte
integrante della maglia metallica, che avvolgendo
l’intero edificio, si piega su sé stessa a proteggere
l’area dedicata agli spalti avendo così un unico
elemento di facciata e di struttura portante.
Nella parte sopra la struttura metallica è rivestita
da una membrana semi-trasparente in ETFE,
capace di far penetrare la luce, consentendo
un’aereazione naturale.
27. La griglia che conferisce allo stadio la forma a nido è la
risultante di una fitta rete di elementi d’acciaio di sezione
variabile. In alcune parti, sono presenti volumi indipendenti
che contengono diverse funzioni: servizi, punti di ristoro, punti
di risalita.
28. WATERCUBE, PECHINO_Cina, PTW ARCHITECTS, Giochi Olimpici 2008
Superficie dell’area: 70.000 mq
Posti a sedere: 17.000
11.000 temporanei
6.000 permanenti
«TUTTO NON E’ CHE
BOLLE DI SAPONE»:
Un volume volutamente
semplice, per non entrare in
competizione con l’Olympic
Stadium.
La facciata del Watercube è
caratterizzata dalla membrana
a bolle, morbide e colorate,
realizzate in ETFE, inserite in
una struttura metallica.
29. Le «BOLLE DI SAPONE», montate prima di essere
messe in opera, sono state gonfiate in fase
successiva e mantenute costantemente gonfie da
un sistema di pompaggio continuo. Il materiale
permette con la semi-trasparenza di mantenere
una temperatura controllata interna costante,
grazie all’irraggiamento solare diretto e
all’illuminazione naturale degli spazi interni.
La MAGLIA STRUTTURALE metallica ha una
grande capacità di assorbimento antisismico.
30. Per comporre il pattern di bolle sono state utilizzate:
- 3 facce differenti;
- 4 spigoli;
- 3 nodi.
Oggi vi trova sede l’Happy Magic Water Park, un parco
acquatico progettato negli spazi interni, ed è la
seconda meta turistica dopo la muraglia cinese.
31.
32. ASTANA ARENA, ASTANA_Kazakistan, TABANLIOGLU ARCHITECTS, 2009
Costo dell’opera:185.000.000$
Superficie dell’area: 53.135mq
Posti a sedere: 30.000
CRESCITA E
RINNOVAMENTO:
il volume ellittico, pulito nella
forma, è diventato il punto di
riferimento della città.
E’ stato posizionato sull’asse
principale di collegamento tra il
centro e l’aeroporto, come
elemento simbolico di unione
tra il Kazakistan e il resto del
mondo. Le condizioni
climatiche molto dire nei
periodi invernali hanno dettato
molte soluzioni tecnologiche
realizzate.
33. La COPERTURA consta di due elementi: uno fisso
e uno mobile, realizzati in profili di acciaio, per
proteggere l’area verde. Elementi di
policarbonato coprono la parte mobile, per
permettere la luce solare di penetrare e di
limitare l’effetto degli agenti atmosferici, con
prestazioni elevate in termini di assorbimento
acustico, ventilazione naturale, resistenza alla
deformazione e all’urto.
34. La struttura portante è realizzata in cemento armato.
Il profilo ellittico del volume è stato rivestito in pannelli in
alluminio, che lasciano al piano terra un anello circolare
completamente vetrato, dove si trovano gli accessi.
35. OLYMPIC TENNIS CENTRE, MADRID_Spagna, DOMINIQUE PERRAULT, 2009
Superficie dell’area: 100.000 mq
Posti a sedere: 22.000
«SCATOLA MAGICA»: proprio
per la sua capacità di
trasformazione.
L’edificio è stato progettato
come una vera e propria
scenografia, capace di
trasformare il suo aspetto a
seconda delle circostanze grazie
alla copertura mobile e
pieghevole che permette 26
configurazioni diverse, e un
rivestimento di facciata
vibrante e metallico che filtra le
luci e le illuminazioni colorate
artificiali.
36. SCATOLA MAGICA
Il rigore volumetrico in contrapposizione ai suoi
aspetti meccanici che lo mutano a generare sfondi
prospettici. Perrault prosegue verso un’architettura
non finita, dove la capacità di trasformazione lascia
spazio all’utente alla sua libertà di azione. Per le sue
peculiarità è adatto ad ospitare da concerti, sfilate
di moda e meeting pubblici punto di riferimento per
la città e i suoi abitanti.
37. La struttura è stata realizzata utilizzando materiali quali acciaio,
alluminio, cemento e vetro , a sottolineare il carattere austero del
volume. Le linee dell’edificio sono volutamente razionali, ma la
flessibilità degli spazi, la permeabilità alla luce della facciata,
realizzata con una maglia metallica, e la copertura mobile,
rendono questa macchina architettonica ariosa e aperta.
38. COPERTURA:
Lastre mobili giganti, sorrette da martinetti idraulici che ne permettono il
movimento, sono l’elemento speciale del centro del tennis. L‘edificio offre
la possibilità di avere diverse soluzioni di gioco sui campi centrali. Il tetto
può aprirsi e avere un’apertura verticale di circa 25m per una superficie
modulare di 60x40m. Ciascun pannello può scorrere anche in orizzontale
lasciando completamente scoperto l’edificio e piegarsi con un’inclinazione
di massimo 25°.
39. SOCCER CITY JOHANNESBURG, JOHANNESBURG_Sud Africa, POPULOUS, 2009
Superficie costruita: 160.248 mq
Posti a sedere: 94.700
SIMBOLO DELLA COMUNITA’
Lo studio Populos e’ intervenuto
con un progetto di
ristrutturazione dell’edificio
esistente eretto nel 1987 e forte
simbolo della comunita’ locale,
tanto che Nelson Mandela
festeggiò qui la sua liberazione
nel 1990. L’edificio è stato nella
classifica dei primi cinque stadi
al mondo con la maggiore
capienza.
40. FORME TRADIZIONALI
Lo studio della nuova forma si è orientato sulle
forme tradizionali della calabash( tipico
contenitore ricavato da una zucca di farina).
Pannelli in fibra di cemento prodotti localmente in
otto colori diversi rivestono la facciata, forati in
alcune parti per garantire la ventilazione naturale
dell’edificio.
La facciata, è suddivisa in dieci fasce verticali, ciascuna
(orientata geograficamente verso gli stadi dedicati ai
Mondiali di calcio di quell’anno), è sorretta da un sistema di
pilastri in c.a. incurvati.
La copertura è a sbalzo e sporge da un anello di tralicci a
forma triangolare rivestiti con una membrana PTFE, sorretta
da altri 12 colonne di c.a. alte 40m.
41. La costruzione del nuovo stadio ha coinvolto diverse maestranze locali e dato opportunità di
lavoro a tutti coloro che sono stati impegnati in cantiere.
A ciascun operaio è stata data l’opportunità di ulteriore formazione per lasciare in eredità nuove
professionalità. Il centro di formazione ha addestrato 798 studenti.
42. BILBAO ARENA, BILBAO_Spagna, ACXT, 2010
Superficie dell’area: 30.808 mq
Posti a sedere: 18.640
SIMBOLO DI TRASFORMAZIONE
URBANA
Stagliato su una verde collina
costruita su antiche miniere di
ferro, il volume colorato dell’arena
vibra nel quartiere di Mirabilia
grazie al suo rivestimento di foglie
colorate, con un chiaro rimando
alla natura del parco circostante.
Centro attivo per il vicinato che
entra in dialogo con il contesto
urbano promuovendo la crescita
locale, e allo stesso tempo ha dato
forma a uno stadio dal design
organico a basso impatto visivo.
43. FLESSIBILITA’ FUNZIONALE:
Gli spazi interni sono stati disegnati all’insegna della
maggiore flessibilità in funzione dell’evento sportivo.
Il centro multi-sportivo, (campo da basket, piscina,
palestra piccolo campo da calcio), siti nel podio
roccioso.
Realizzato in pannelli di calcestruzzo strutturato, e colorati in
grigio simile al colore della roccia di contesto dell’area.
Il basamento all’interno è rivestito con un pannello di fibra
assorbente di colore verde, mentre un grande lucernario posto
in un angolo della piscina introduce luce naturale.
44. La hall è situata in un volume di design organico che poggia su una
foresta di pilastri con asse decentrato, a imitazione del troco di alberi,
coadiuvata dal rivestimento di facciata del volume che con i moduli in
metallo ne ricorda le folte chiome.
45. Uno stratagemma funzionale, per permettere all’aria di scorrere e penetrate begli spazi
interni, e per nascondere il locale degli impianti tecnici.
Copertura: intesa come quinta scenografica, anch’essa uno spazio verde, caratterizzata da
una cisterna coperta che conserva l’acqua piovana.
46. VELODROME, LONDRA_Regno Unito, HOPKINS ARCHITECTS, 2012
Superficie dell’area: 21.700 mq
Posti a sedere: 6.000
Si trova all’interno del queen
Elizabeth II Olympic Park realizzato
per le Olimpiadi del 2012,
l’edificio, insieme all’Olympic
Stadium, è uno dei pochi
manufatti realizzati per restare
permanenti una volta terminato
l’evento olimpico.
47. LINEE CURVE E SINUOSE:
Le prescrizioni del raggio di curvatura e dell’angolo d’inclinazione
della pista, l’alternarsi di piani rettilinei e curve rialzate, sono state
la regola per definire la volumetria di questo edificio con un
rivestimento in cedro rosso.
L’edificio prevede l’impiego di 2500 sezioni di acciaio per uno
sviluppo di 300 m e un’altezza di 13,7m nel punto più alto.
48. COPERTURA: tensostruttura a rete, rivestita in pannelli di legno e manto
di copertura in alluminio, che poggia su una trave reticolare. Un
pacchetto di rivestimento della copertura molto sottile e leggero.
FACCIATA: pannelli lignei disegnati appositamente affinché ciascuno si
adattasse al proprio raggio di curvatura, in parte forati da lunghe e
sottili fessure, per ritmare ulteriormente la texture, in modo da
garantire l’areazione diretta.
LUCERNARI LONGITUDINALI: per minimizzare il fabbisogno di energia
elettrica.
49. OLYMPIC SHOOTING ARENAS, LONDRA_Regno Unito, MAGMA ARCHITECTURE, 2012
Superficie dell’area: 180.000 mq
Posti a sedere: 9.000
GIOCO DI COLORI
Puntellata in modo irregolare da
profondi fori di colore sgargiante,
la bianca facciata dell’Olympic
Arena riprende in modo giocoso e
divertente il tema della funzione
contenuta all’interno del
complesso: le gare di tiro a segno
e tiro al volo.
50. STRUTTURA:
Ciascun punto forato è parte del sistema strutturale,
come nodo di aggancio alla membrana in pvc di
rivestimento esterno, parte del sistema di areazione
come bocchette di VENTILAZIONE, al piano terra i
fori aumentano di dimensione e diventano dei veri e
propri ingressi. Le strutture portanti sono reticolari
realizzate completamente in acciaio con un’altezza
massima di 47 metri.
51. AREAZIONE:
Una membrana interna coadiuva il sistema di
rivestimento della struttura, garantendo i flussi di
areazione fredda e calda, fungendo da naturale
strato di isolante.
Sistema di funzionamento del ciclo di areazione
naturale. Per mantenere un microclima interno
confortevole senza l’uso di sistemi di raffreddamento
meccanici, si utilizzano i fori di apertura per generare
un circolo virtuoso di aria, fredda in entrata dalla
facciata e calda in uscita dalla copertura.
52. LONDON AQUATICS CENTRE, LONDRA_Regno Unito, ZAHA HADID, 2012
Superficie dell’area: 15.950 mq
Posti a sedere: 17.500
Linearità e plasticità delle linee
sono gli elementi che
caratterizzano l’idea progettuale
del centro natatorio, il quale si
compone di una parte centrale,
permanente, e due volumi laterali
temporanei che hanno ospitato gli
spalti per le gare olimpiche.
53. COPERTURA:
Elemento clou della struttura è la copertura del
volume centrale. Realizzata come un’unica grande
maglia strutturale reticolare di forma parabolica,
lunga 160x80m, è il risultato di una complessa
doppia geometria curva che conferisce la
caratteristica forma ondulata del volume, ancorata a
terra da 3 appoggi in c.a..
54. Sono state 2800 tonnelate di acciao
per realizzare la maglia reticolare
per rendere la struttura il più
leggera possibile. Questa soluzione
ha permesso di avere uno spazio
unitario privo di ostacoli.
Questa forma organica, tanto cara a
Zaha Hadid, ha permesso di
riportare la dimensione dinamica
dell’acqua all’interno dell’edificio
55. La copertura interna presenta una pancia rivolta
verso la piscina, rivestita da 35.000 lamelle di
legno sagomate.
I trampolini sono gli elementi di richiamo della
sala centrale e si stagliano sopra le piscine come
bracci ricurvi, realizzati in calcestruzzo tirato.
56. MARACANA, RIO DE JANEIRO_Brasile, FERNANDES ARQUITECTOS ASSOCIADOS, 2014
Superficie coperta: 45.000 mq
Superficie membrana: 43.800 mq
Posti a sedere: 78.000
SIMBOLO NAZIONALE
Inaugurato nel 1950 riusciva ad
ospitare 210.000 spettatori, oggi è
un modello di struttura
contemporanea e sicuro; un salto
di scala nei servizi richiesti,
modificando non solo l’edificio ma
anche le aree limitrofe dove
trovano posto altre strutture
sportive.
57. L’intervento di riammodernamento si è concentrato
soprattutto sulla copertura completamente
ricostruita. Raggiunge i 70m a sbalzo agganciandosi
allo scheletro portante esistente. Una tensostruttura
anulare è stata progettata per mantenere la forma
originaria dello stadio senza stravolgere la sua
immagine storica .
Il manto di copertura è realizzato o con una
membrana tirata sugli stralli della tensostruttura.
Basso impatto ambientale con riutilizzo dell’acqua
piovana che porta ad un risparmio del 45%, oltre
all’inserimento lungo l’anello portante della copetura
di pannelli fotovoltaici.
58. HAZZA BIN ZAYED STADIUM, ABU DHABI_Emirati Arabi, PATTERN DESIGN, 2014
Realizzazione in 17 mesi
Superficie coperta: 45.000 mq
Posti a sedere: 25.000
Gli aspetti climatici sono stati il
vero punto di partenza per le
prime riflessioni progettuali: la
necessità di avere un edificio a
basso impatto ambientale ha
promosso un atteggiamento
avanguardistico nelle scelte
tecnologiche, studiando soluzioni
che permettessero un sistema di
raffreddamento passivo,
integrando il sistema di
raffreddamento della struttura
della facciata a quella della
copertura.
59. FACCIATA
Composta da 612 pannelli
installati su una maglia reticolare
di acciaio leggera agganciata alla
struttura portante dell’edificio,
realizzati in tessuto PTFE(
politetrafluoroetilene).
Ciascuno è in grado di ruotare sul
proprio asse permettendo
l’aereazione dell’intero sistema di
rivestimento.
Ogni pannello è dotato di un
sistema LED autonomo,
permettendo la realizzazione di
giochi e composizioni di colori e
luci a seconda della necessità.
A ciascun sistema led e’ connesso
un microfono ambientale
all’interno della cavea che genera
uno stretto rapporto tra interno
ed esterno, come se l’edificio
trasferisce la vitalita’ interna.
61. COPERTURA DI TIPO A OMBRELLONE
Garantisce l’ombra a tutte le sedute degli spalti
56 tonnellate di capriate.
La copertura è stata disegnata sulla base di un approfondito studio
di venti, che ne hanno delineato forme e concavità, per permettere
al vento di penetrare e fluire verso il basso lungo tutti gli spalti per
il sistema di ventilazione interna.
62. SINGAPORE NATIONAL STADIUM, SINGAPORE, Arup Associates, 2014
Superficie : 350.000 mq
Posti a sedere: 25.000
RIGENERAZIONE URBANA
L’area rientra nel progetto di
rigenerazione urbana e sviluppo
«Vision 2030» per promuovere la
sostenibilità, la partecipazione
civile. Mira ad un utilizzo
giornaliero della struttura, sia
come punto di aggregazione per
le famiglie, per le scuole, ma
anche per la possibilità di ospitare
eventi sportivi nazionali ed
internazionali.
63.
64. Superficie : 350.000 mq
Posti a sedere: 25.000
COPERTURA- SOLUZIONE CLIMATICA
Alta 80m per un diametro di 315, la cupola dello stadio è la
copertura retrattile più grande al mondo.
Lo stadio attraverso una serie di soluzioni tecnologiche, consuma
solo un decimo della potenza necessaria alla climatizzazione di
una struttura di simili dimensioni.
65.
66. ENERGIE RINNOVABILI
L’utilizzo di fonti di energia rinnovabile ha ridotto al massimo le emissioni di
inquinamento. La copertura retrattile è stata studiata proprio per generare l’ombra
necessaria e ridurre il più possibile l’utilizzo di impianti di climatizzazione.
67. L’impiego di un terzo dell’acciaio utilizzato per la copertura mobile e lo strato di isolamento con
cuscini di tetrafluoroetilene in multistrato hanno permesso una leggerezza tale da movimentare la
copertura, aprendola e chiudendola in soli 20 minuti.
68. STADIO DI BORDEAUX, HERZOG & DE MEURON, 2015
Superficie : 4,6 ettari
Posti a sedere: 42.000
69. È considerato come una delle più importanti strutture
sportive, costruite per UEFA EURO 2016, a ospitare, a
giugno 2016, cinque partite tra cui un quarto di finale.
Il nuovo stadio è nato dalla volontà di Bordeaux di
dismettere l’esistente, dopo 77 anni, che diventi il nuovo
simbolo della città.
FORMA PURA
Il progetto si distingue dagli altri per la forma pura del suo
volume e l'estrema leggerezza della sua struttura.
Un'architettura al tempo stesso monumentale e delicata che si
inserisce elegantemente nel grande paesaggio di Bordeaux.
70. TRE ELEMENTI INTEGRATI
L'architettura è una miscela di tre elementi
integrati: gli spalti, l'anello esterno - elemento di
transizione fra il terreno di gioco e l'ambiente
esterno - e la facciata.
71. L'aspetto esterno è caratterizzato da una “PIOGGIA” di esili colonne,
un vero e proprio 'bosco' ispirato alla foresta di pini delle Landes, che
crea una perfetta continuità tra la spianata di alberi piantati e la
costruzione.
Al di sopra di queste colonne vi è un'elegante copertura rettangolare
che, con un'inclinazione di 7 gradi, protegge gli spettatori dalle
intemperie lasciando filtrare la luce solare. La copertura e gli spalti
formano visivamente un tutt'uno che genera un volume rettangolare,
al tempo stesso denso e leggero, che rivela tutta la forza identitaria
dello stadio e la sua dimensione emotiva.