Censimento Permanente delle imprese

LE INDAGINI SPECIALI COVID
SULLE IMPRESE: I PRINCIPALI
RISULTATI IN PIEMONTE,
VALLE D’AOSTA E LIGURIA
Annamaria Cavorsi
Istat - Ricercatore
EVENTO ON LINE | 12 MAGGIO 2021
SITUAZIONE E PROSPETTIVE DELLE IMPRESE A LIVELLO REGIONALE

1
MARZO E APRILE 2020 TRA CHIUSURE E APERTURE - MACROSETTORI
Industria più «sospesa» dei servizi
MACRO
SETTORE
SOSPESE
UL ADDETTI FATTURATO EXPORT
INDUSTRIA 66% 60% 15% 66%
SERVIZI 44% 35%
Interruzione scambi con
Cina, Germania, Francia, Spagna
(le attività sospese incidono
sull’export con quote superiori al
60% )
Attività sospese e attive
(solo su base Ateco)
Frame-SBS Territoriale:
circa 4,5 milioni di unità
locali industriali e dei
servizi
Sono escluse: agricoltura,
pesca, finanza e assicurazioni,
la PA, le famiglie e convivenze
come datori di lavoro di
personale domestico, le
organizzazioni ed organismi
extra-territoriali.

2
MARZO E APRILE 2020: TRA CHIUSURE E APERTURE
(*) E’ necessario sottolineare che tale quantificazione non
prende in considerazione le unità produttive che pure
operando in settori con attività sospesa hanno notificato
richiesta di deroga alla prefettura competente.
(*) UL (VALORI %) ADDETTI (VALORI %)
SOSPESE 48,3 43
ATTIVE 51,7 57
SOSPESE
MEZZOGIORNO
46 40,7
ATTIVE
MEZZOGIORNO
54 59,3
SOSPESE NORD-
OVEST
48,5 43,6
ATTIVE NORD-
OVEST
51,5 56,4
SOSPESE CENTRO 48,7 42,6
ATTIVE CENTRO 51,3 57,4
SOSPESE NORD-
EST
50,6 46,5
ATTIVE NORD-EST 49,4 53,5
(*) UL (VALORI %) ADDETTI (VALORI
%)
SOSPESE
PIEMONTE
49 45,2
ATTIVE
PIEMONTE
51 54,8
SOSPESE VALLE
D’AOSTA
50,1 44,2
ATTIVE VALLE
D’AOSTA
49,9 55,8
SOSPESE
LIGURIA
48,1 38,3
ATTIVE LIGURIA 51,9 61,7

3
MAGGIO 2020 – QUALCOSA SI MUOVE
22 Aprile:
2,1 Mln serrande chiuse (48%)
43% occupati a casa
Prevalenza in Industria
4 Maggio:
800 mila serrande chiuse
(19,1%)
15,7% occupati a casa
Prevalenza in servizi

4
LA RILEVAZIONE
CONTESTO: ISTAT fornisce quadri statistici accurati….anche in tempo di pandemia.
OBIETTIVO: misura rapida dell’impatto (economico, occupazione, finanza) Covid sul sistema imprese
OUTPUT: Come le imprese affrontano i problemi, reagiscono, le strategie per uscire dall’emergenza.
MODALITA’: 2 indagini a distanza di mesi – Maggio e Ottobre -Novembre 2020. Quesiti leggermente diversi in 4 sezioni.
CAMPIONE: 90.000 imprese (con >=3 addetti).
POPOLAZIONE: 1 MLN di imprese industria, commercio e servizi. Rappresentano il 90% del v.a. e 75%
dell’occupazione totale. 70% SERVIZI, 30% INDUSTRIA.
PERIODO RIFERIMENTO: FASE1 (9 Marzo – 3 Maggio) e FASE2 (a partire dal 4 maggio).
DIFFUSIONE DATI: livello regionale e per macrosettori economici.
PRENDERE DECISIONI: Istituzioni – come gestire le riaperture.

5
LA RILEVAZIONE – ALCUNE VARIABILI DI STRUTTURA
REGIONI
E RIPARTIZIONI
TERRITORIALI
IMPRESE ADDETTI
Numero % Numero %
Piemonte 74.042 7,3 1.011.487 7,9
Valle d'Aosta/Vallée
d'Aoste 2.945 0,3 26.034 0,2
Liguria 28.620 2,8 291.562 2,3
Nord ovest 298.694 29,3 4.639.990 36,1
Nord-est
238.343 23,4 3.145.748 24,5
Centro 218.826 21,5 2.749.287 21,4
Mezzogiorno 263.923 25,9 2.329.401 18,1
ITALIA
1.019.786 100,0 12.864.426 100,0

6
IMPATTO ECONOMICO DEL COVID – CONSEGUENZE EMERGENZA COVID
SULLE ATTIVITA’ DELLE IMPRESE FINO AL 4 MAGGIO
38.3
32.5
8.8
7.7
6.7
0.0 5.0 10.0 15.0 20.0 25.0 30.0 35.0 40.0
L’attività è stata sospesa per decreto del
Governo (Lockdown) e non è ripresa fino al 4
maggio
L’attività non è mai stata sospesa
L’attività è stata inizialmente sospesa per
decreto del Governo (Lockdown) ma è ripresa
prima del 4 maggio a seguito di ulteriori
provvedimenti normativi che hanno…
L’attività è stata inizialmente sospesa per
decisione dell’impresa ma è ripresa prima del
4 maggio
L’attività è stata sospesa per decisione
dell’impresa e non è ripresa prima del 4
maggio
Liguria Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste Piemonte ITALIA
41.6
27.3
16.0 11.5
30.6
37.9
53.3 64.0
8.7
9.7
7.9
7.0
4.2 12.0
14.2 9.3
7.1 5.4
3.2 3.0
7.8 7.7 5.4 5.2
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
3-9 10-49 50-249 250 e oltre
L’attività è stata inizialmente sospesa per decisione dell’impresa ma è ripresa
prima del 4 maggio
L’attività è stata sospesa per decisione dell’impresa e non è ripresa prima del 4
maggio
L’attività è stata inizialmente sospesa per decreto del Governo (Lockdown) ma è
ripresa prima del 4 maggio a seguito di una richiesta di deroga
L’attività è stata inizialmente sospesa per decreto del Governo (Lockdown) ma è
ripresa prima del 4 maggio a seguito di ulteriori provvedimenti normativi che
hanno consentito la riapertura
L’attività non è mai stata sospesa
L’attività è stata sospesa per decreto del Governo (Lockdown) e non è ripresa
fino al 4 maggio

7
STATO DELL’IMPRESA A NOVEMBRE 2020
REGIONI
E MACROSETTORI
Totalmente
aperta
Parzialmente
aperta
Chiusa ma
prevede di
riaprire
Chiusa e non
prevede di
riaprire
TOTALE
Piemonte
71,5 21,0 6,5 1,1 74.042
Valle d’Aosta
59,6 23,6 16,8 - 2.945
Liguria
70,3 20,8 7,6 1,4 28.620
ITALIA 68,9 23,9 5,4 1,7 1.019.786
Industria (s. stretto)
82,5 15,3 1,1 1,1 192.737
Costruzioni
87,2 10,5 0,9 1,4 109.718
Commercio
81,5 15,4 2,0 1,1 249.996
Servizi (netto
commercio) 52,3 35,2 10,1 2,4 467.335
68.9 71.5
59.6
70.3
23.9 21.0
23.6
20.8
5.4 6.5
16.8
7.6
1.7 1.1 - 1.4
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
ITALIA Piemonte Valle d'Aosta Liguria
Chiusa e non prevede di riaprire
Chiusa ma prevede di riaprire
Parzialmente aperta
Totalmente aperta

8
IMPATTO ECONOMICO DEL COVID – VARIAZIONE FATTURATO 2020/2019
14.6 12.9 8.4 13.6
71.6 73.5 77.8 70.8
8.9 9.4 6.4 9.9
5.0 4.2 7.4 5.7
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
ITALIA Piemonte Valle
d'Aosta
Liguria
Variazione FASE 1
Fatturato=0
Fatturato ridotto
Fatturato stabile
Fatturato
aumentato
1.9 1.2 2.6 1.4
68.4 65.5 66.5 66.8
19.9 24.4 21.1 22.0
9.8 8.8 9.8 9.8
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
d'Aosta
Liguria
Variazione FASE 2
FATTURATO=0
FATTURATO
RIDOTTO
FATTURATO
STABILE
FATTURATO IN
CRESCITA
o 70% : segno negativo (mobili, tessili, automotive)
o 5% (50mila): segno positivo (commercio, farmaceutica,
telecomunicazioni e chimica)
o 14,6% : Fatturato nullo (Sport, intrattenimento, agenzie
viaggio, ristorazione)
o 68% imprese: segno negativo
o 9,8% fatturato in crescita (Trento, Veneto e Abruzzo: > quote
di imprese con vendite in crescita, altri mezzi di trasporto)
o 1,9% : Fatturato nullo

9
IMPATTO ECONOMICO DEL COVID – MOTIVAZIONI DEL CALO DI FATTURATO
– Fase 2
68.4
58.8
41.2
14.6
13.8
4.5
2.4
2.3
0.0 10.0 20.0 30.0 40.0 50.0 60.0 70.0
QUOTA IMPRESE CON CALO FATTURATO/IMPRESE
TOTALE
Per il calo della domanda a seguito di restrizioni dovute
all’attuazione dei protocolli sanitari (es. distanziamento,…
Per il calo della domanda nazionale dei beni o servizi
(inclusa la domanda turistica)
Altro motivo
Per il calo della domanda dall’estero dei beni o servizi
(inclusa la domanda turistica)
Per esigenze di isolamento/quarantena del personale
Per problemi nell’acquisizione delle materie prime
Per l’aumento dei prezzi delle materie prime o degli input
intermedi
Liguria
Valle
d'Aosta
Piemonte
ITALIA

10
IMPATTO ECONOMICO DEL COVID – PREVISIONE ΔFATTURATO 12/2020-
02/2021 (rispetto stesso periodo anno precedente)
60 imprese su 100 prevedono perdite di fatturato
15 su 100 : riduzione di oltre il 50%
REGIONI
RIPARTIZIONE
GEOGRAFICA E CLASSE DI
ADDETTI
FATTURATO=0
Diminuirà più
del 50%
Diminuirà tra il
10% e il 50%
Diminuirà meno
del 10%
Rimarrà
sostanzialmente
invariato
Aumenterà fino
al 10%
Aumenterà più
del 10%
Non sa
ITALIA 3,2 15,1 40,0 6,4 15,1 1,4 0,9 18,0
Piemonte 2,0 14,0 43,3 5,6 15,7 1,5 0,7 17,2
Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste 1,3 21,9 30,9 6,9 11,5 1,4 0,2 25,9
Liguria 4,6 12,0 38,0 7,3 19,7 1,2 0,6 16,7
3-9 3,5 15,9 40,2 5,7 14,5 1,1 0,7 18,4
10-49 2,5 12,7 39,7 8,1 16,6 2,1 1,4 16,9
50-249 1,5 6,3 38,5 12,9 21,6 4,3 2,3 12,7
250 e oltre 0,6 6,2 33,9 15,7 22,8 6,8 2,1 12,0
61.5 62.9 59.7 57.3
18.0 17.2 25.9
16.7
15.1 15.7
11.5
19.7
3.2 2.0 1.3 4.6
2.3 2.2 1.6 1.8
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
FATTURATO IN DIMINUZIONE Non sa
FATTURATO INVARIATO FATTURATO =0
FATTURATO IN AUMENTO

11
PROCEDURE DI PRECAUZIONE E CONTRASTO DELLA DIFFUSIONE DEL
COVID 19 – ADEGUAMENTO SPAZI LAVORATIVI – Fase 2
REGIONI
E CLASSE DI ADDETTI
Sì, i lavori sono
stati ultimati
durante il
lockdown
Sì, i lavori sono
stati ultimati
dopo il
lockdown
Sì, i lavori sono
ancora in corso
No, perché
tecnicamente
impossibile o
troppo costoso
No, per altri
motivi
ITALIA 39,7 15,7 3,4 6,5 34,8
Piemonte 46,7 11,5 2,7 6,4 32,8
Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste 27,9 26,0 4,5 9,7 31,8
Liguria 45,3 11,6 2,2 4,8 36,2
3-9 38,3 15,6 3,2 6,9 36,0
10-49 43,4 15,8 3,7 5,0 32,0
50-249 51,7 18,2 5,2 3,4 21,5
250 e oltre 61,9 17,3 6,8 2,8 11,3
Il 60% circa ha modificato o sta adattando gli ambienti di lavoro.
Del restante 40% che non ha modificato gli ambienti di
lavoro: il 6,5% perché tecnicamente impossibile o troppo costoso

12
GESTIONE E POLITICHE DEL PERSONALE – MISURE ADOTTATE (più risposte)
– Fase 1
63.1
32.3
31.0
21.3
12.2
10.1
9.9
9.2
6.6
2.8
1.8
1.2
0.8
0.7
0.0 10.0 20.0 30.0 40.0 50.0 60.0
Utilizzo della Cassa Integrazione Guadagni
Ferie obbligatorie o altre misure temporanee per la riduzione dei
costi
Riduzione delle ore di lavoro o dei turni del personale
Introduzione del lavoro a distanza o Smart Working o estensione
del personale coinvolto
Rinvio delle assunzioni previste
Nessuna misura
Rimodulazione dei giorni di lavoro/aumento dei giorni di apertura
Formazione aggiuntiva del personale
Riduzione personale a tempo determinato/collaboratori esterni
Rinuncia a prendere lavoratori in somministrazione
Assunzione di nuovo personale
Aumento delle ore di lavoro o dei turni del personale
Pagamento di bonus congelati
Licenziamenti
63 imprese su 100 ricorrono alla
CIG o strumenti analoghi.
Diffusione:
o industria (tessile,
abbigliamento, calzature,
automotive, mobili)
o servizi (trasporto aereo,
agenzie di viaggio, assistenza
non residenziale)

13
GESTIONE E POLITICHE DEL PERSONALE – MISURE ADOTTATE (più risposte)
– Fase 2
CLASSE ADDETTI
Nessuna misura
Utilizzo della CIG
o strumenti
analoghi
Riduzione delle
ore di lavoro o
dei turni del
personale
Ferie obbligatorie
o altre misure
temporanee per
la riduzione dei
costi
Lavoro a
distanza, Smart
Working o
telelavoro per
tutto o parte del
personale
3-9 27,3 39,5 22,4 18,8 8,0
10-49 16,4 49,9 23,5 29,3 19,1
50-249 8,3 53,0 21,7 40,1 50,4
250 e oltre 2,7 55,6 20,2 49,2 77,4
CIG, riduzione ore e ferie
obbligatorie: prime 3 misure
Il 25%non ha variato le strategie di impiego (micro e piccole
imprese delle costruzioni, del commercio, filiera legno e mobili)
Ricorso all’obbligo di fruizione delle ferie e alla
formazione del personale aumenta al crescere della dimensione
aziendale.
11,3% ricorso al lavoro a distanza (smart working e telelavoro) –
per lo più dei servizi (consulenza informatica, assicurazioni ma
anche farmaceutica)
Smart working scelto più come reazione alla crisi che come
strategia pianificata
24.7
41.8
22.6 21.3
15.4
13.4 12.7 11.3
0.0
5.0
10.0
15.0
20.0
25.0
30.0
35.0
40.0
45.0
Imprese (%) per misura gestione del personale adottata
ITALIA
Piemonte
Valle
d'Aosta
Liguria

14
FINANZA – STRUMENTI A CUI L’IMPRESA HA FATTO RICORSO PER
SODDISFARE IL BISOGNO DI LIQUIDITA’ - Fase 1 (più risposte)
42.8 40.9 43.2 49.4
57.2 59.1 56.8 50.6
0%
20%
40%
60%
80%
100%
d'Aosta/Vallée
d'Aoste
Liguria
SI NO
42.6
25.3
24.1 23.2
22.1
15.5
11.8
0.0
10.0
20.0
30.0
40.0
50.0
Accensione di
nuovo debito
bancario (es.
debiti garantiti
dallo Stato)
Modifica delle
condizioni e
dei termini di
pagamento
con i fornitori
Ricorso ai
margini
disponibili sulle
linee di credito
Non si prevede
il ricorso ad
alcuno
strumento
Ricorso alle
attività liquide
presenti in
bilancio (es.
depositi
bancari)
Differimento
nei rimborsi dei
debiti (es.
ricorso alla
moratoria)
Modifica delle
condizioni e
dei termini di
pagamento
con i clienti
Imprese (%) per tipo di strumento richiesto
ITALIA Piemonte Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste Liguria
Valori % >=10%
6.2
6.8
4.7
10.6
35.1
44.9
61.6
34.7
57.4
47.7
32.9
52.6
0% 20% 40% 60% 80% 100%
ITALIA
Piemonte
Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste
Liguria
Esito delle richieste di accesso alle misure di sostegno
La richiesta non è stata accolta
La richiesta è stata accolta solo in parte
La richiesta è stata accolta del tutto
L'esito della richiesta non è ancora noto

15
FINANZA – STRUMENTI A CUI L’IMPRESA HA FATTO RICORSO PER
SODDISFARE IL BISOGNO DI LIQUIDITA’ - Fase 2 (più risposte)
35.4
24.8
19.2
18.0
13.4
6.9
0.0
5.0
10.0
15.0
20.0
25.0
30.0
35.0
40.0
Accensione di
nuovo debito
bancario (es.
debiti garantiti
dallo Stato)
Ricorso alle
attività liquide
presenti in
bilancio (es.
depositi bancari)
Modifica delle
condizioni e dei
termini di
pagamento con i
fornitori
Ricorso ai
margini
disponibili sulle
linee di credito
Differimento nei
rimborsi dei
debiti (es. ricorso
alla moratoria)
Altro strumento
Imprese (%) per tipo di strumento richiesto
35,4% ricorre al credito bancario (primo periodo: 42,8%). Sono
imprese micro e piccole, attive nei servizi (turismo e ristorazione).
Altre forme di credito: margini disponibili: 18% imprese (primo
periodo: 24%) sono per lo più medie e grandi e attive nelle
costruzioni
1 impresa su 4 può gestire il fabbisogno di liquidità in autonomia

16
ACCELERAZIONE DA CRISI COVID NELLA TRASFORMAZIONE DIGITALE
DELLE IMPRESE E MODIFICA DEI PROCESSI AZIENDALI – COMUNICAZIONE E
COLLABORAZIONE DIGITALE
46.2
41.7
11.0
10.3
9.8
6.0
0.0 10.0 20.0 30.0 40.0 50.0
Connessione Internet con fibra ottica banda
ultra-larga
Connessione a Internet in mobilità
Comunicazione interna aziendale
digitalizzata
Apparecchiature per il lavoro a distanza/
Smart working/ telelavoro
Infrastrutture e hardware per il lavoro a
distanza
Applicazioni e soluzioni collaborative web
per la gestione in remoto di progetti e…
Pre-emergenza: % imprese con forme di comunicazione
digitalizzate già adottate
Connettività a banda ultra-larga
Già diffusa in periodo pre-Covid (il 46,2% delle
imprese utilizzava connessioni via fibra, il
41,7% via rete mobile).
La disponibilità di connessione è stata la
condizione per una vera esplosione dei servizi
di comunicazione digitale con il pubblico

17
19.4
13.9
13.6
9.9
9.6
5.5
0.0 5.0 10.0 15.0 20.0 25.0
Connessione Internet con fibra ottica banda ultra-larga
Comunicazione interna aziendale digitalizzata
Apparecchiature per il lavoro a distanza/ Smart
working/ telelavoro
Infrastrutture e hardware per il lavoro a distanza
Applicazioni e soluzioni collaborative web per la
gestione in remoto di progetti e processi
Durante emergenza: % imprese per forma di comunicazione digitalizzata
migliorata/introdotta

18
6.6
41.7
4.7
71.5
3.4
72.9
0.0
10.0
20.0
30.0
40.0
50.0
60.0
70.0
80.0
Prevista Non prevista Prevista Non prevista Prevista Non prevista
Comunicazione interna aziendale digitalizzata Applicazioni e soluzioni collaborative web per
la gestione da remoto di progetti e processi
Post emergenza: % imprese per previsione di adozione forme di comunicazione digitalizzate

19
DELLE IMPRESE E MODIFICA DEI PROCESSI AZIENDALI – COMUNICAZIONE
CON LA CLIENTELA
già
presente

20
CON LA CLIENTELA
I siti web aziendali, considerati già adeguati prima
dell’emergenza dal 40,8% delle imprese, sono stati
introdotti o migliorati da un ulteriore
12,7%, raggiungendo una copertura pari al 53%.
I servizi digitali (newsletter, tutorial, webinar, corsi,
ecc.), che erano forniti dall’8,1% delle imprese, sono
ora resi disponibili dal 18% delle imprese.
12.7
9.6
8.0
6.5
0.0
2.0
4.0
6.0
8.0
10.0
12.0
14.0
Presenza sui canali
“social”
Offerta di servizi
digitali (newsletter,
tutorial, webinar,...)
Sito o pagina web
aziendale
Strumenti di
ottimizzazione del
sito web
Durante emergenza: % imprese per modalità
comunicazione migliorata/introdotta

21
CON LA CLIENTELA
6.0
76.2
4.4
46.8
4.4
60.8
3.9
78.4
0.0
10.0
20.0
30.0
40.0
50.0
60.0
70.0
80.0
Prevista Non
prevista
Prevista Non
prevista
Prevista Non
prevista
Prevista Non
prevista
Strumenti di
ottimizzazione del
sito web
Sito o pagina web
aziendale
Presenza sui canali
“social”
Offerta di servizi
digitali (newsletter,
tutorial, webinar,...)
Post emergenza: % imprese per previsione adozione
modalità comunicazione
L’utilizzo di canali di vendita online ancora limitato:
o la maggioranza delle imprese vende i propri prodotti o
servizi ad altre imprese (e non consumatori finali) - non
trova utile esporre il catalogo prodotti su un sito web
o In secondo luogo, resta la tradizione: il cliente vuole
interagire con il venditore

22
DELLE IMPRESE E MODIFICA DEI PROCESSI AZIENDALI –
COMMERCIALIZZAZIONE DELL’IMPRESA
15.7
9.2 9.8
11.6
9.2
3.9
6.1
2.5
5.6 6.5 5.3
2.5 2.7 1.8
0.0
2.0
4.0
6.0
8.0
10.0
12.0
14.0
16.0
18.0
Già
presente
prima
Migliorata/
introdotta
Già
presente
prima
Migliorata/introdotta
Già
presente
prima
Già
presente
prima
Già
presente
prima
Già
presente
prima
Già
presente
prima
Vendita mediante
comunicazioni
dirette (es. e-mail,
moduli online,
Facebook,
Instagram, ecc.)
Servizi di pagamento
digitali (cashless)
per vendite dirette o
mediante canali non
digitali (negozi,
ristoranti, ecc.)
Vendita diretta di
beni o servizi
mediante il proprio
sito web (e-
commerce)
Distribuzione
(delivery) delle
vendite online con
consegne gestite da
corriere commerciale
(es. Poste, DHL,
ecc.)
Distribuzione
(delivery) delle
vendite online con
consegne gestite in
proprio
Servizi di pagamento
protetti per vendite
via web
Vendita mediante
piattaforme digitali
(es. Amazon, Ebay,
piattaforme di food
delivery, ecc.)
Prima e durante la pandemia: % imprese secondo i canali di commercializzazione
ITALIA Piemonte Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste Liguria Previsione di
introduzione: quote
inferiori al 3% tranne
per
Vendita diretta di
beni o servizi
mediante il proprio
sito web (e-
commerce)
Italia: 4,3%
Piemonte: 3,3%
Valle d’Aosta: 4,8%
Liguria: 2%

23
EFFETTI DELL’EMERGENZA SULLE ATTIVITA’ DELLE IMPRESE E STRATEGIE
DI REAZIONE – I TIMORI DELLE IMPRESE - Fase 1 (più risposte)
51.5
38.0
32.1
30.3
20.3
14.9
12.6
11.9
5.2
3.8
3.7
1.6
0.7
0.0 10.0 20.0 30.0 40.0 50.0 60.0
Mancanza liquidità per spese
Seri rischi operativi e di sostenibilità dell’attività
Riduzione domanda locale (incluso timore clienti di accedere agli spazi fisici)
Riduzione domanda nazionale (inclusa turistica)
Aumento prezzi materie prime, input intermedi
Riduzione domanda estera (inclusa turistica)
Nessun effetto, prosecuzione normale attività
Riduzione attrattiva per cancellazione/rinvio fiere o eventi promozionali
Impossibilità (o insostenibilità economica) adeguamento dell’attività per garantire…
Riduzione/interruzione fornitura materie prime, input intermedi
Altro effetto
Eventuale chiusura altre sedi dell’impresa in Italia o all’estero
Aumento livello di attività dell’impresa
Liguria
Valle d'Aosta/Vallée
d'Aoste
Piemonte
ITALIA

24
DI REAZIONE – I TIMORI DELLE IMPRESE - Fase 2 (più risposte)
39.0
34.1
32.3
18.5
17.3
15.8
13.1
7.3
6.5
5.0
1.9
0.7
0.0 10.0 20.0 30.0 40.0 50.0 60.0
Riiduzione della domanda per le restrizioni imposte dai protocolli sanitari (es.
distanziamento, limitazioni all’accesso dei clienti nei locali dell’impresa, ecc.)
Riduzione domanda nazionale (inclusa turistica)
Seri problemi di liquidità
Seri rischi operativi e di sostenibilità dell’attività
Aumento prezzi delle materie prime e input intermedi
Nessun effetto, prosecuzione normale dell'attività
Riduzione domanda estera (inclusa turistica)
Riduzione attrattiva cancellazione/rinvio di fiere o eventi promozionali
Altro effetto
Maggiori difficoltà nell’export/import per aumento costi di trasporto e logistica
Riduzione/interruzione fornitura di materie prime, semilavorati, input intermedi
Cessazione di sedi dell’impresa in Italia o all’estero
Aumento livello di attività dell’impresa
Liguria
Valle
d'Aosta/Vallée
d'Aoste
Piemonte
ITALIA

25
DI REAZIONE – LE STRATEGIE – Fase 1 (più risposte)
36.5
23.2
13.6 12.5 11.8
0.0
5.0
10.0
15.0
20.0
25.0
30.0
35.0
40.0
45.0
In nessun modo Riorganizzazione processi/
spazi di lavoro/commerciali
Modifica/ampliamento
canali di vendita o metodi di
fornitura/consegna
(passaggio ai servizi online,
e-commerce e modelli
distributivi multi-canale)
Differimento/annullamento
piani di investimento (inclusi
R&S)
Riduzione sostanziale del
numero dei dipendenti
Con almeno una strategia:
Italia: 63,5%
Piemonte: 66%
VdA: 57,8%
Liguria: 58,5%

26
DI REAZIONE – LE STRATEGIE - Fase 2 (più risposte)
43.7
14.6 13.3 12.2 11.9 10.1
45.9
52.3
45.3
0.0
10.0
20.0
30.0
40.0
50.0
60.0
Nessuna strategia Altra strategia Riorganizzazione dei
processi e degli spazi
di lavoro o degli spazi
commerciali
Modifica o
ampliamento dei
canali di vendita o dei
metodi di
fornitura/consegna dei
beni o servizi (es.
passaggio ai servizi
online, e-commerce e
modelli distributivi
multi-canale)
Produzione di nuovi
beni, offerta di nuovi
servizi o introduzione
di nuovi processi
produttivi non
connessi con
l’emergenza sanitaria
pur restando
nell’ambito della
propria attività
economica
Riduzione sostanziale
del numero dei
dipendenti
Rappresentazione delle strategie
con % superiori al 10%
Con almeno una
strategia:
Italia: 56,3%
Piemonte: 54,1%
VdA: 47,7%
Liguria: 54,7%
Espansione

27
LA RILEVAZIONE IN SINTESI

28
LA RILEVAZIONE IN SINTESI

Profili aziendali IMPRESE ADDETTI
VALORE AGGIUNTO
(MLN)
DIMENSIONE
MEDIA
(ADDETTI)
Statiche in crisi (subiscono forte impatto,
nessuna strategia di reazione)
291.805 (28,6%) 1.884.826 (15,2%)
62.603 (8,5)
6,5
Statiche resilienti (si strategie reazione, no
effetti negativi rilevanti)
362.052 (35,5%)
2.988.898 (24%) 145.984 (19,9)
8,3
Proattive in sofferenza (forte impatto della
crisi, si strategie di reazione)
109.437 (10,7%) 1.225.686 (9,9) 51.903 (7,1) 11,2
Proattive in espansione (colpite poco dalla
crisi, continuano sul sentiero di sviluppo pre
crisi)
197.683 (19,4%)
3.819.159 (30,7)
291.126 (39,6) 19,3
Proattive avanzate (colpite in modo variabile,
investimenti 2020 > del 2019)
58.809 (5,8%)
2.510.837 (20,2) 183.236 (24,9)
42,7
TOTALE 1.019.786 12.429.406 734.852 12,2
29
I PROFILI STRATEGICI ED OPERATIVI DELLE IMPRESE ITALIANE NELLA CRISI
GENERATA DAL COVID 19

30
I PROFILI STRATEGICI ED OPERATIVI DELLE IMPRESE ITALIANE NELLA CRISI
GENERATA DAL COVID 19

Annamaria Cavorsi
cavorsi@istat.it

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