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EMERGENZE IN
NEONATOLOGIA
Prof. N. LAFORGIA
nicola.laforgia@uniba.it
Urgenza: improvvisa condizione per la quale, pur non esistendo un
immediato pericolo di vita, si rende necessario adottare un adeguato
intervento terapeutico nel più breve tempo possibile.
Emergenza: condizione di pericolo di vita imminente per arresto
cardiaco e/o respiratorio, per cui è indispensabile un immediato
intervento terapeutico adeguato come la rianimazione cardio-
polmonare sia di base, che avanzata, e l’uso di strumenti e presidi di
emergenza.
OGNI URGENZA PUO’ TRASFORMARSI IN EMERGENZA
PARAMETRI VITALI E SEGNI CLINICI  DI “ALLARME”  
• Apnea > 10 secondi
• FR > 60 atti/min
• Respiro agonico/distress respiratorio grave
• (SaO2 < 94% in aria ambiente)
• Cianosi con estremità fredde e marezzate
• Polsi periferici flebili o assenti
• Riempimento capillare > 2 secondi in paziente normotermico
• Pupille anisocoriche o non reagenti
• Convulsioni in atto
• Glasgow Coma Scale < 12
Urgenze nel neonato/lattante
RESPIRATORIE
INFETTIVE/NEUROLOGICHE
CARDIACHE
METABOLICHE
Emergenze nel neonato/lattante
ARRESTO CARDIORESPIRATORIO
DA CAUSE RESPIRATORIE,  CARDIACHE, NEUROLOGICHE
CRISI CONVLUSIVE
INALAZIONE CORPI ESTRANEI
URGENZE RESPIRATORIE
Inappetenza, letargia, febbre, vomito, irritabilità
SEGNI DI ALLARME
FATTORE DI RISCHIO PER MAGGIORE GRAVITÀ
Ridotto diametro vie aeree distali
Incompleto sviluppo ventilazione collaterale
FATTORE DI RISCHIO PER MALATTIA
Deficit immunitario (aspecifico, specifico)
Incompleto transfer anticorpi specifici (correlazione 
tra livelli di anticorpi materni anti‐VRS e 
resistenza a infezioni nei primi mesi)
PREMATURITÀ E INFEZIONI
Il neonato a rischio presenta una maggiore suscettibilità alle infezioni, in
particolare respiratorie, nei primi due anni di vita.
La prevenzione delle infezioni si basa sull’educazione dei genitori ad evitare
situazioni e contatti a rischio, al lavaggio delle mani e ad altre
raccomandazioni date alla dimissione (evitare ambienti affollati, incentivare
allattamento materno, evitare esposizione al fumo passivo, profilassi)
IL PROBLEMA DEI 
LATE PRETERM
LA 
PREMATURITÀ
• CAUSA MAGGIORE DI MORBILITÀ E
PROGNOSTICAMENTE PIÙ IMPORTANTE SEQUELA FRA
I NEONATI PRETERMINE
• USA 10‐150000/anno (50% neonati < 1000g)
• Nuova BPD:
lieve distress respiratorio
ridotta alveolarizzazione
ridotta superficie di scambio
crescita di vasi dismorfici
• Multifattoriale:
Immaturità polmonare
Infiammazione pre‐postnatale
Ossigeno
Ventilazione meccanica
LA 
PREMATURITÀ
LA BRONCODISPLASIA
 Pretermine Assenza anticorpi materni
Riduzione calibro vie aeree
 Broncodisplasici Iper‐reattività bronchiale
Ridotta compliance polmonare
 Cardiopatici Iper‐reattività vascolare polmonare
Iperafflusso polmonare
 Con m.neuromuscolari Ridotta forza muscolare
 Con deficit immunitari ridotta capacità eliminazione virus
NEONATI AD ALTO RISCHIO
Quando ospedalizzare
 aspetto tossico
 apnee o cianosi
 tachipnea (>60/min)
 eta’ inferiore a 6 settimane
 ex-pretermine con età corretta <3 mesi
 cardiopatie
 patologia polmonare cronica grave
 Sao2 < 94% in aria
 problemi di alimentazione
 disidratazione >5%
 difficolta’ psicosociali
Cons. Conference Parigi 21/9/2000. Archives de Pediatrie 2001 suppl.1
FEBBRE d.d. febbre da disidratazione
RIFIUTO ALIMENTAZIONE
VOMITO
CRISI DI APNEA
CUTE PALLIDA, FREDDA, MAREZZATA
TACHICARDIA/BRADICARDIA
IRRITABILITÀ, LETARGIA, CONVULSIONI
PETECCHIE
FONTANELLA PULSANTE
URGENZE INFETTIVE – segni clinici
FORME PRECOCI: < 7 giorni di vita - MORTALITÀ 5-15%
FATTORI DI RISCHIO: SGA, PROM, febbre materna
Polmonite, sepsi e 30% casi meningite
FORME TARDIVE:
7-30 giorni - MORTALITÀ 2-10%
meningite e frequenti sequele neurologiche
STREPTOCOCCO BETA-EMOLITICO GRUPPO B
RIDUZIONE INFEZIONE 70%
SCREENING UNIVERSALE
INIZIO PROFILASSI ANTIBIOTICA
Condizione patologica di inadeguata perfusione tissutale, secondaria alla
disfunzione cardiovascolare che si verifica in corso di infezione sistemica
Lo shock settico si deve sospettare
in tutti i neonati con distress
respiratorio e ridotta perfusione, in
presenza di storia materna positiva
per corioamnionite o prolungata
rottura di membrane e
scadimento delle
condizioni clinichein un
neonato con sepsi
CONVULSIONI
Automatismi
C. Miocloniche
C. Toniche
Apnee
URGENZE
NEUROLOGICO/METABOLICHE
Lombroso C. Neonatal seizures:a clinician’s overview.Brain & Development 1996:18: 1-28
Malformazioni SNC
Infezioni SNC
Rosolia, CMV, Toxoplasma, Herpes simplex, Listeria, E. coli, Streptococco, Haemophilus
influenzae
Alterazioni elettrolitiche
Ipoglicemia (Galattosemia, insulinoma, leucinosi)
Ipocalcemia late-onset
immaturità dei sistemi di escrezione renale dei fosfati
Iponatriemia (SIADH da infezioni o emorragia)
Errori congeniti del metabolismo
Eziologia convulsioni
ESORDIO MALATTIE METABOLICHE
In gravidanza
Alla nascita
Dopo la nascita
–MORTE IMPROVVISA
–DETERIORAMENTO CLINICO
Elementi di sospetto clinico
 VOMITO
 LETARGIA
 IPOTONIA, CONVULSIONI, SINGHIOZZO INTRATTABILE
 APNEA O DISTRESS RESPIRATORIO INSPIEGABILE
 SEPSI, IN PARTICOLARE DA E.COLI
 ODORE “STRANO”
 ITTERO PERSISTENTE
 DISMORFIE
 ORGANOMEGALIA
 STORIA FAMILIARE SIGNIFICATIVA
 CONSANGUINEITÀ DEI GENITORI
Danno neurologico tipo intossicazione
ACIDURIE ORGANICHE
– MSUD, ACIDURIA METILMALONICA,
PROPIONICA E ISOVALERICA
ERRORI CONGENITI CICLO UREA
TIPICO INASPETTATO PEGGIORAMENTO
(scarsa suzione, possibile coma,
disturbi respiratori, bradicardia, ipotermia)
URGENZE
CARDIOLOGICHE
soffio
cianosi
segni di scompenso
anormalità dei polsi arteriosi
SEGNI DI ALLARME
RIFIUTO ALIMENTAZIONE
SCARSA CRESCITA
TACHICARDIA
TACHIPNEA
EPATOMEGALIA
ETA' VEGLIA MEDIA SONNO
Neonato - 3 mesi 85 - 205 140 80 - 160
3 mesi - 2 anni 100 - 190 130 75-160
2 anni - 10 anni 60 - 140 80 60- 90
10 anni - > 10 anni 60 - 100 75 50 90
CAUSE DI MANCATA DIAGNOSI
PERSISTENZA “FISIOLOGICA” DI ELEVATE PRESSIONI POLMONARI
cardiopatie con shunt sn-dx
 stenosi polmonare
PERVIETA’ DEL DOTTO ARTERIOSO
 coartazione aortica,
stenosi aortica “critica”
cardiopatie cianogene con ipoafflusso polmonare
Possibili falsi negativi
PER PDA
URGENZE CHIRURGICHE
SEGNI DI ALLARME
Addome acuto
Vomito persistente
Disidratazione
Pianto inconsolabile
Ernia incarcerata (ex-pretermine!)
Torsione testicolo
Stenosi del piloro
Occlusione intestinale
URGENZE CHIRURGICHE
TRAUMI
USTIONI
TEMPERATURA BAGNETTO
 temperatura dell’acqua non superiore a
50°C
Controllare sempre la temperatura
dell'acqua prima di immergervi il bambino
Acqua corrente
LIQUIDI CALDI
 Non bere mai bevande calde con il
bambino in braccio o cucinare con il
bambino in braccio
TEMPERATURA DEL LATTE
CADUTE
FASCIATOIO
(Non lasciare mai solo il bambino sul
fasciatoio, dimensioni minime del
fasciatoio 60 x 80 posto un angolo
della stanza)
 IN BRACCIO
ATTENZIONE ALLA
POSSIBILITA’ DI
MALTRATTAMENTI!

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