2. Urgenza: improvvisa condizione per la quale, pur non esistendo un
immediato pericolo di vita, si rende necessario adottare un adeguato
intervento terapeutico nel più breve tempo possibile.
Emergenza: condizione di pericolo di vita imminente per arresto
cardiaco e/o respiratorio, per cui è indispensabile un immediato
intervento terapeutico adeguato come la rianimazione cardio-
polmonare sia di base, che avanzata, e l’uso di strumenti e presidi di
emergenza.
OGNI URGENZA PUO’ TRASFORMARSI IN EMERGENZA
3. PARAMETRI VITALI E SEGNI CLINICI DI “ALLARME”
• Apnea > 10 secondi
• FR > 60 atti/min
• Respiro agonico/distress respiratorio grave
• (SaO2 < 94% in aria ambiente)
• Cianosi con estremità fredde e marezzate
• Polsi periferici flebili o assenti
• Riempimento capillare > 2 secondi in paziente normotermico
• Pupille anisocoriche o non reagenti
• Convulsioni in atto
• Glasgow Coma Scale < 12
8. • CAUSA MAGGIORE DI MORBILITÀ E
PROGNOSTICAMENTE PIÙ IMPORTANTE SEQUELA FRA
I NEONATI PRETERMINE
• USA 10‐150000/anno (50% neonati < 1000g)
• Nuova BPD:
lieve distress respiratorio
ridotta alveolarizzazione
ridotta superficie di scambio
crescita di vasi dismorfici
• Multifattoriale:
Immaturità polmonare
Infiammazione pre‐postnatale
Ossigeno
Ventilazione meccanica
LA
PREMATURITÀ
LA BRONCODISPLASIA
9. Pretermine Assenza anticorpi materni
Riduzione calibro vie aeree
Broncodisplasici Iper‐reattività bronchiale
Ridotta compliance polmonare
Cardiopatici Iper‐reattività vascolare polmonare
Iperafflusso polmonare
Con m.neuromuscolari Ridotta forza muscolare
Con deficit immunitari ridotta capacità eliminazione virus
NEONATI AD ALTO RISCHIO
10.
11.
12.
13. Quando ospedalizzare
aspetto tossico
apnee o cianosi
tachipnea (>60/min)
eta’ inferiore a 6 settimane
ex-pretermine con età corretta <3 mesi
cardiopatie
patologia polmonare cronica grave
Sao2 < 94% in aria
problemi di alimentazione
disidratazione >5%
difficolta’ psicosociali
Cons. Conference Parigi 21/9/2000. Archives de Pediatrie 2001 suppl.1
15. FORME PRECOCI: < 7 giorni di vita - MORTALITÀ 5-15%
FATTORI DI RISCHIO: SGA, PROM, febbre materna
Polmonite, sepsi e 30% casi meningite
FORME TARDIVE:
7-30 giorni - MORTALITÀ 2-10%
meningite e frequenti sequele neurologiche
STREPTOCOCCO BETA-EMOLITICO GRUPPO B
18. Condizione patologica di inadeguata perfusione tissutale, secondaria alla
disfunzione cardiovascolare che si verifica in corso di infezione sistemica
Lo shock settico si deve sospettare
in tutti i neonati con distress
respiratorio e ridotta perfusione, in
presenza di storia materna positiva
per corioamnionite o prolungata
rottura di membrane e
scadimento delle
condizioni clinichein un
neonato con sepsi
29. TRAUMI
USTIONI
TEMPERATURA BAGNETTO
temperatura dell’acqua non superiore a
50°C
Controllare sempre la temperatura
dell'acqua prima di immergervi il bambino
Acqua corrente
LIQUIDI CALDI
Non bere mai bevande calde con il
bambino in braccio o cucinare con il
bambino in braccio
TEMPERATURA DEL LATTE
CADUTE
FASCIATOIO
(Non lasciare mai solo il bambino sul
fasciatoio, dimensioni minime del
fasciatoio 60 x 80 posto un angolo
della stanza)
IN BRACCIO
ATTENZIONE ALLA
POSSIBILITA’ DI
MALTRATTAMENTI!