Come si vende la destinazione oggi? DMC virtuose, nuove tecnologie e competen...
BTO11 - What women won? Come accogliere il turismo femminile
1. TURISMO
VIAGGIATRICI, TURISTE, IMPRENDITRICI
UN APPROCCIO DI GENERE AL
TURISMO
VIAGGIATRICI, TURISTE, IMPRENDITRICI
WHAT WOMEN WANT?
«COME LA DONNA E’ PROTAGONISTA DELLO SVILUPPO TURISTICO”
BTO11 FIRENZE – 21 MARZO 2019
3. Ù
SONIA TURISMO È UNA QUESTIONE DI RELAZIONI
GIULIANA ALBERGATRICE
BTO11 FIRENZE – 21 MARZO 2019
4. ESPLORATRICI DEL
MONDO: 10
DONNE CHE
HANNO CAMBIATO
LA STORIA
Donne intraprendenti, con una passione, che hanno
sancito primati mondiali: questo è il ritratto delle
dieci esploratrici che, viaggiando travestite da uomo,
in bicicletta o su un dirigibile hanno lasciato
impresso sui libri di storia un qualche primato.
La ricerca effettuata da momondo sottoportale
appartenente al gruppo «Booking.com» e
raccontata in infografica rende omaggio al genere
femminile celebrando le donne che, compiendo
imprese fino a quel momento impensate, sono
entrate nel Guinness dei primati.
http://www.dols.it/2014/11/26/esploratrici-mondo-10-donne-cambiato-storia/
7. DONNA
VIAGGIATRICI NEL
XX SECOLO
All’epoca i testi scritti da viaggiatrici erano solitamente accolti con scarso
entusiasmo, erano visti con molta diffidenza perché le stesse donne che
affrontavano viaggi di un certo rischio erano considerate eccentriche e
poco attendibili. Crearsi spazio tra i numerosi scienziati e antropologi,
botanici ed esploratori uomini, era molto difficile per le donne che
svolgevano gli stessi mestieri.
Spesso le loro opere sono passate inosservate e sono state poi riscoperte
postume, attribuendo loro il giusto valore solamente nei secoli successivi.
Eppure le scrittrici erano spesso donne acculturate e capaci, ambiziose
ma allo stesso consapevoli della limitata rilevanza che avevano agli occhi
della società e per questo non s’illudevano di ottenere fama e ricchezza
(Robinson, 1990). In molti casi erano addirittura costrette ad usare pseudonimi
o a ricorrere a generi letterari minori come diari, racconti brevi e articoli
per giornali per poter condividere le loro avventure (Garcia-Ramón et al., 2005).
8. DIVERSAMENTE
DAL PASSATO
NON SI VIAGGIA
SOLO PER
DESIDERIO DI
AVVENTURA
Il turismo delle donne single ha cominciato a svilupparsi nei Paesi
anglosassoni, dove si conta che le viaggiatrici solitarie siano raddoppiate
nell’arco di sei anni. In Italia sono circa 1 milione e 400 mila e si calcola
che mediamente il 35% dei posti letto in strutture alberghiere, aerei e
treni sia occupato da esse.
Tuttavia, è necessario precisare che tra le donne italiane il fenomeno ha
uno sviluppo meno marcato rispetto ad altri Paesi del mondo; le
motivazioni non sono così facili da indagare: scorrendo i vari articoli
dedicati a questo tema, il pensiero comune fa ricadere la “colpa” di
questo atteggiamento alla mentalità tipicamente italiana (che
caratterizza uomini e donne indistintamente) che li porterebbe ad essere
tendenzialmente pigri, poco predisposti all’adattamento e più inclini al
pregiudizio nei confronti di altre culture
9. IL PROFILO DI CHI
VIAGGIA
DA SOLO NON È
COME TE LO
IMMAGINI
Nel marzo 2014 TripAdvisor ha condotto un sondaggio online per comprendere quali sono
le al viaggio delle donne italiane, cosa ricercano e quali mete prediligono.
Ne è emerso che 1 donna su 4 ama la vacanza cosiddetta all alone, ossia da sola, per non
preoccuparsi delle necessità degli altri e per concentrarsi esclusivamente sulle proprie
esigenze.
Per il 78% delle viaggiatrici l’esperienza da sola è una vera e propria fuga estemporanea, un
momento per evadere da tutto ciò che le circonda quotidianamente e un mezzo per
concedersi una
pausa.
Le implicazioni psicologiche e sociali che ne derivano sono di varia natura: il 29% delle
donne che ha risposto al sondaggio afferma di ritornare dalla vacanza molto più sicura di
sé;
altre turiste, invece, considerano il viaggio come uno strumento per conoscersi meglio, per
scoprire lati inespressi della propria personalità che in compagnia faticano ad emergere.
E’ espressione dell’autonomia e della libertà individuale. Partire da sole permette di entrare
in contatto con maggiore facilità con la cultura locale e con gli abitanti e rappresenta
un’occasione per conoscere mondi e realtà che in gruppo, in viaggi organizzati o in
compagnia potrebbero essere più difficili da avvicinare.
10. SI VIAGGIA ALLA
SCOPERTA DI SE
STESSI…
Oggi, viaggiare da soli non è più prerogativa soltanto delle donne: la tendenza si è estesa
verticalmente a diverse generazioni, oltre che a nuove destinazioni.
Secondo Travel Agent Central, il 25% dei Millennials che hanno preso parte allo studio
pubblicato sul report Future of U.S. Millennial Travel, con un programma di viaggio in
solitaria tra 12-24 mesi.
Mentre le Millennials (1982 – 1995) e Generazione X (tra il 1965 – 80) , hanno iniziato a
viaggiare con i progetti Erasmus, sono più propense a spendere per un viaggio responsabile
e sostenibile .
La Lonely Planet riporta che sono le donne over 50 le vere protagoniste del boom di
questa tendenza nel Regno Unito. La ricerca pubblicata dalla rivista riporta che i viaggiatori
che si sono organizzati una vacanza da sé sono in maggioranza Baby Boomers, con un’età
media di 57 anni nel 2017, tre anni di più rispetto alla media di 54 anni registrata nel 2014.
Lonely Planet. ‘Le viaggiatrici in solitaria erano una volta viste come le donne più coraggiose
e pronte a rischiare ma vi è stato un cambiamento nell’attitudine verso questo tipo di viaggi,
che oggi ridefinisce queste esperienze come avventurose e eccitanti per le donne.’ La
classifica dei 10 paesi prediletti dalle viaggiatrici in solitaria include il Nicaragua, il Sud Africa,
la Bulgaria, il Guatemala, lo Sri Lanka, la Macedonia, il Portogallo, la Tanzania e la Romania.
By Stephanie Kutschera
11. SI VIAGGIA ALLA
SCOPERTA DI SE
STESSI…
Oggi, viaggiare da soli non è più prerogativa soltanto delle donne: la tendenza si è estesa
verticalmente a diverse generazioni, oltre che a nuove destinazioni.
Secondo il sondaggio condotto da Booking.com su 20.500 viaggiatori in tutto il mondo, nel
2018, ben il 40% di chi ha intrapreso un viaggio da solo nell’ultimo anno appartiene alla
generazione dei Baby Boomers e il 21% afferma di avere un viaggio di questo tipo in
programma per il prossimo futuro.
Hostelworld, la piattaforma di prenotazione di ostelli tra le più note al mondo, ha indicato
Cuba come la destinazione più interessante per le viaggiatrici in solitaria. Le prenotazioni
collegate a questo tipo di viaggio a Cuba sono aumentate del 371% tra il 2016 e il 2017.
Intorno al 67% dei viaggiatori in solitaria sono donne, riporta la Hostelworld afferma,
inoltre, che le viaggiatrici in solitaria stanno iniziando a interessarsi a località ancora più
“avventurose”. Stiamo già assistendo a un aumento del numero di agenti di viaggio in
America Latina che offrono pacchetti dedicati a chi viaggia da solo.
Agenzie di viaggio come Mulheres Pelo Mundo in Brasile puntano, ad esempio, a far
incontrare le viaggiatrici che preferiscono la compagnia di altre donne durante il viaggio. In
questo caso, oltre alla sicurezza, sono criteri importanti per la scelta la convenienza e
l’opportunità di creare nuove relazioni personali.
By Stephanie Kutschera
12. TARGET MIRATI ?
In questo contesto di viaggiatrici solitarie, bisogna comunque precisare che non sono rari i casi in cui le
donne partono in compagnia di amiche o in viaggi appositamente organizzati per il solo target
femminile: ciò vale per il 42% delle turiste di cui il 61% affronta la vacanza con un’amica. Il desiderio di
molte donne di andare via assieme o di ricercare in loco la compagnia di altre turiste nasce dal piacere di
condividere interessi e modi di vivere
Le agenzie di viaggi e i tour operator propongono un’offerta variegata e i cataloghi tendenzialmente
puntano su due aspetti fondamentali: su un alto livello di accoglienza e sulla sicurezza personale.
Gli ingredienti delle località scelte sono sempre gli stessi: incontri, natura, socialità, interessi culturali,
mare, tout enogastronomici, shopping, divertimento e locali.
Le donne tendono a cercare esperienze nella destinazione prescelta attraverso laboratori ed altre
esperienze culturali diverse dall’uomo.
Le donne che vogliono partire da sole ma hanno timore di perdersi, di restare isolate e di non fare
amicizie possono acquistare da alcuni tour operator dei pacchetti appositamente “confezionati” con
servizi su misura.
Quest’ultimo aspetto necessita di alcune precisazioni. Nonostante il fenomeno del turismo delle donne
single esista da decenni e sia in costante crescita, suscita ancora molto critiche, fa parlare di sé ed è
soggetto a numerosi pregiudizi. Per molti uomini ma anche per numerose donne, il viaggio è sinonimo di
rischio. Dipende in quale parte del mondo e cultura.
Esistono mete e Paesi nel mondo che espongono le viaggiatrici a maggiori pericoli ma considerare il
viaggio come più rischioso della vita quotidiana è una semplificazione.
13. PER DIVENTARE
VIAGGIATRICI
SMART
Piccoli consigli di viaggio con se stessi
Il viaggio è solo vostro
Un viaggio dento di sé
Sfidare dei pregiudizi che ha qualcosa che non va
Acquisire maggiore responsabilità ed autonomia
Mettersi alla prova e sfidare i propri limiti
Il viaggio in solitario non significa diventare degli associali, necessita per ricaricare
le batterie, imparare a stare con se stessi, fare dei bilanci per ritornare alla
propria vita con il desiderio di cambiare alcune cose e/o mantenere quelle che già
sono presenti, persone incluse.
Il viaggio solitario permette di migliorare la qualità di migliorare la capacità dei
risoluzione dei problemi il cosiddetto «Problem solving» qualità molto apprezzata
nel mondo professionale.
Viaggiare in bassa stagione permette di contrattare con tour operator
specializzati la possibilità di non pagare il tanto odiato supplemento doppia uso
singola e di fatto riuscire a ottenere un «upgrade».
14. IL DIGITALE
WOMENFRIENDLY
SUPPORTA LE
DONNE CHE
VIAGGIANO DA
SOLE
Ciò che è necessario nella realtà di tutti i giorni come anche in viaggio, è adottare
comportamenti corretti e mettere in atto misure mirate per evitare l’esposizione a rischi.
Inoltre, le tecnologie di cui dispone la viaggiatrice moderna danno un notevole contributo:
i blog,
i social media,
gli smartphone ecc…,
facilitano le esperienze di viaggio, la ricerca informativa, il contatto in caso di necessità.
«Le distanze si accorciano e avvertire la solitudine non è più un problema».
La rete pullula di siti e forum in cui viaggiatrici di ogni età ed estrazione sociale si
confrontano e dispensano consigli in base alle proprie esperienze;
I web magazine dedicati al contatto tra turiste e donne alla ricerca di compagnia per un
viaggio o di informazioni per programmare la propria vacanza sono tantissimi:
• Permesola.it è uno dei più famosi in ambito nazionale;
• Women’s Travel Group a livello internazionale si distingue
Solitamente questi siti offrono non soltanto consigli e racconti utili per le viaggiatrici ma
propongono anche itinerari e pacchetti mirati per garantire un’offerta variegata a seconda
delle distanze di percorrenza, del budget a disposizione e dell’interesse (arte, cultura,
natura, sport, moda, relax, benessere, ecc…).
www.thewomenstravelgroup.com/
Molti forum, siti e blog elencano hotel e locali womenfriendly ovvero tutte quelle strutture
ricettive e servizi turistici attenti alle esigenze delle viaggiatrici
15. IL DIGITALE
WOMENFRIENDLY
SUPPORTA LE DONNE
CHE VIAGGIANO DA
SOLE
«Wher» è la prima app per organizzare viaggi attraverso la quale una community di donne
recensisce le strade di una città che conosce per consigliare, in base alla propria
esperienza, il percorso migliore alle donne che quella città non conoscono e che vogliono
visitarla o ci devono andare per i motivi più diversi.
La app è nata a Torino, con i consigli sul capoluogo piemontese, e ha cominciato
ad estendersi al resto d’Italia. Le altre città con consigli sulle strade e i percorsi sono Roma,
Milano e Bologna, ma presto verranno incluse tutte le maggiori città italiane. Il progetto,
poi, è di estendersi anche all’estero.
Una app per smartphone che utilizza i consigli di una community per suggerire alle donne
che viaggiano sole quali sono i percorsi migliori all’interno di una città, quelli più sicuri.
I suggerimenti si basano sull’esperienza della community di donne, che danno consigli sulle
città che conoscono, perché ci abitano o ci hanno viaggiato spesso. I consigli riguardano le
strade e gli itinerari più sicuri, quelli che donne sole possono percorrere in tranquillità, le
zone dove si può andare anche di notte e gli alberghi che si trovano in quartieri sicuri.
Siti di networking come Maiden Voyage aiutano a far incontrare e a mettere in contatto le
donne in viaggio di lavoro, per sfruttare al meglio il soggiorno e vedere qualcosa di più che
sale conferenze e camere d’hotel. Oltre al servizio di networking globale, il sito web offre
una serie di utili risorse, come guide di viaggio delle città e suggerimenti su dove
soggiornare, per aiutare le donne a esplorare nuove destinazioni in modo sicuro e in buona
compagnia. Esistono anche app di networking per sole donne come Present, per incontrare
altre viaggiatrici con interessi personali e professionali simili nelle vicinanze.
16. TRA LE APP
CONSIGLIATE A
DONNE E UOMINI
PER I-PHONE E
ANDROID
UTILI PREFERITE
NEL 2018
Se siete il tipo di persona che si prepara per ogni viaggio disegnando ogni
itinerario nel dettaglio, Google Trips vi permette di farlo senza il fastidio di dover
stampare tutto: l'app raccoglie tutte le informazioni di viaggio da Gmail e le
organizza automaticamente.
Questo pianificatore di percorsi urbani vi aiuta a trovare la strada per arrivare da
qualche parte, in base ai vostri interessi e preferenze. Cercate un caffè o una
farmacia sulla strada? Preferite il percorso culturale a quello veloce? Sidekix è
ricca di suggerimenti curati da persone del posto (i cosiddetti "local") e
attualmente funziona in circa 100 città, ma ogni settimana se ne aggiungono di
nuove.
Quanto è sicuro il posto dove ci troviamo? Geosure è un'app per la "sicurezza
personale", che in base alla posizione, vi fornisce un punteggio di sicurezza che
riflette i rischi per la salute, eventuali problemi politici, minacce ambientali, rischi
alimentari e anche info sulla possibilità di furti e aggressioni che si sono verificati
nell'area. Tutte informazioni utili... anche se non perentorie.
17. TRA LE APP
CONSIGLIATE A
DONNE E UOMINI
PER I-PHONE E
ANDROID UTILI
2018
Cool Cousin, è un po' come avere un cugino "figo" in città come Barcellona, New York,
Parigi, Tel Aviv... L'app propone una serie di consigli su cosa fare e cosa vedere dai residenti
esperti (e un po' hipster) fuori dai sentieri battuti in più di 60 destinazioni: i loro
suggerimenti non sono quelli che trovereste in una guida turistica, ma se siete alla ricerca di
nuovi posti alla moda nei quartieri emergenti, vi piacerà.
Rome2Rio: quando si viaggia a livello globale, la pianificazione del percorso può essere un
po' più complicata del solo prendere un treno o un aereo. Avete bisogno di capire come
arrivare da A a B, quando A e B sono in continenti diversi? Rome2Rio è l'app giusta. Con le
informazioni sul percorso di oltre 4.800 operatori di trasporto in oltre 158 paesi, vi mostra
istantaneamente voli, treni, autobus, traghetti e opzioni di guida con tempi di percorrenza e
tariffe stimate.
Hopper è un'altra applicazione che sfrutta i big data e gli algoritmi predittivi nel trasporto
aereo. Il punto di forza di Hopper (nulla a che fare col grande pittore realista americano,
ndr) è l'uso di un enorme database di prezzi delle compagnie aeree e delle tendenze
storiche per prevedere quando i prezzi verso una destinazione saranno probabilmente più
bassi, quando è probabile che cambino, e il momento migliore per acquistare un biglietto.
Basta scegliere data o destinazione e l'app vi consiglierà se vale la pena acquistarli ora o
aspettare, mostrandovi le date in cui è più economico volare, e la stima delle variazioni di
prezzo. Low cost insomma ma con un pizzico di intelligenza in più.
18. CURIOSITÀ E
SICUREZZA?
Taxi in Rosa
Parigi ha una novità riservata alle donne: Kolett - driven by women è il nome del nuovo taxi
in stile Uber tutto al femminile. Può usufruirne solo la zona Ovest della città, 24 ore su 24,
ma se i risultati dovessero essere positivi il progetto è di estenderlo a tutta l'aera urbana e,
in seguito, alla provincia. Alla volante solo autiste, in tutto 40, ma l'obiettivo è di
raggiungere le 3 mila corse al mese e raddoppiare la flotta. La co-fondatrice, Valèrie Furcajg,
ha spiegato che l'idea le è venuta proprio esitando nel chiamare un taxi per tornare a casa
tardi la notte:
«Non è solo una questione di sicurezza, a volte vorresti anche solo evitare alcuni commenti
sconvenienti».
È proprio l'ideatrice di Kolett ad aver precisato che oggi il 95% degli autisti dei servizi di
trasporto privato è di sesso maschile: «Non c'è però alcun motivo affinché un tale squilibrio
perduri».
Le auto comunque non forniscono solo un porto sicuro alle proprie passeggere, ma sono
anche dotate di seggiolini per bambini. E per gli uomini l'accesso non è completamente
proibito: possono usufruirne se accompagnati da una donna. La Francia non si può certo
dire che sia un Paese innovatore in questo senso.
Sono molti gli esempi di flotte rosa che permettono alle viaggiatrici di sentirsi al sicuro. Pink
Ladies nel Regno Unito, Sophies Angels in India, Sud Africa, Pakistan e Nuova Zelanda, ma
non ci sono solo le auto: in Asia è comune per la metropolitana avere carrozze riservate.
https://www.letteradonna.it/it/articoli/fatti/2018/09/05/parigi-kollett-taxi-donne/26478/
19. TURISMO
RESPONSABILE E
SOSTENIBILE
Le donne giocano un ruolo sempre più importante nel
turismo. In particolare, il turismo responsabile offre loro
l’opportunità di creare impresa e contribuire al cambiamento.
A dimostrazione dell’interesse sempre più elevato delle donne a questo
fenomeno, poiché desiderose di creare opportunità di sviluppo nella
propria comunità e particolarmente attente alle richieste di una
domanda turistica sempre più sensibile alla sostenibilità e al rispetto
delle destinazioni.
Le trasformazioni sociali e culturali hanno influenzato, infatti, anche il
modo di viaggiare, portando alla nascita di un turismo più consapevole,
ecocompatibile e attento alle tradizioni locali. Le donne possono essere
un importante driver di cambiamento verso questa direzione grazie
proprio alle peculiarità tendenzialmente associate all’identità femminile
quali la creatività, la flessibilità, la permeabilità al cambiamento e alla
progettualità.
Inoltre, è dimostrato che nella vita quotidiana e professionale le donne
sono sempre più attive nel rispetto del contesto in cui risiedono.
20. DONNE MOTORE
DELLA RIPRESA
“IMPRENDITORIA
FEMMINILE NEL
TURISMO”
Secondo i dati pubblicati dall’Osservatorio sull’imprenditoria femminile di
Unioncamere-Infocamere, nel secondo trimestre del 2017 in Italia sono presenti
oltre 459 mila imprese che svolgono attività turistiche, pari al 7,6% delle imprese
totali.
Di queste il 29,7% - quasi 1 su 3 - sono gestite da donne, contro un tasso medio
di femminilizzazione in Italia del 21,8%. Considerando, invece, l’insieme delle
imprese femminili presenti nel sistema economico italiano, quelle incentrate su
attività ricettive, ristorative e di intermediazione turistica rappresentano
complessivamente oltre il 10% delle imprese totali.
La classifica per numerosità in valore assoluto delle imprese femminili nel turismo
vede tra le prime dieci province: Roma, Milano, Napoli, Torino, Brescia, Salerno,
Bolzano, Firenze, Verona e Genova.
Sul totale delle imprese femminili nel turismo:
l’81,3% sono attività di ristorazione,
il 13,8% servizi di alloggio
il 5% attiene ai servizi di intermediazione svolti da agenzie di viaggio e tour
operator.
21.
22. IL VIAGGIO È UNA
SCELTA, COME LA
VITA!
GRAZIE INFINITE
DI QUESTO VIAGGIO!!!
AL PROSSIMO
MERAVIGLIOSO
IN FRIULI VENEZIA
GIULIA!