1. SLC-CGIL Piazza Sallustio 24 – 00187 Roma
Tel. 064204 8212Fax 064824325
Sito internet http://www.slc-cgil.it e-mail: segreteria.nazionale@slc.cgil.it
Sindacato Lavoratori Comunicazione
Roma, 4 Maggio 2016
Ai Componenti dell’ Assemblea generale
Ai Componenti il Comitato Direttivo Nazionale
SLC-CGIL
Ai Componenti Sindaci Revisori
Ai Componenti il Collegio di Verifica
L'Assemblea generale si apre con la proposta di elezione della Presidenza da parte del Segretario
Organizzativo Walter Pilato:
Proposta per la presidenza:
Marianna Cestaro presidente
Anna Russelli
Paola Conte
Eletta all'unanimità
L'assemblea prosegue con la relazione del Segretario Generale, Massimo Cestaro che affronta
un'analisi sulla situazione politica ed economica generale e particolareggiata nei settori della
nostra categoria.
Interventi:
Esposito Antonio, Anna Russelli, Alberto Fostinelli, Francesco Aufieri, Delia Fratucelli, Sara
Rubino, Davide Foti, Emanuela Bizi, Giancarlo Albori, Mirco Pellati , Umberto Cagnazzo, Giuseppe
Ledda, Marco Del Cimmuto, Cinzia Maiolini, Massimo Dalla Giovanna, Paolo Puglisi, Alberto
Manzini, Michele Azzola, Eric Poli, Domenico Conte, Daniela Pautasso.
Vengono presentati quattro O.d.G.
Vengono assunti gli O.d.G. sulla Produzione Culturale, su ammortizzatori sociali, sul Gruppo
Poste Italiane.
Viene posto in votazione l'O.d.g. sulla democrazia interna alla CGIL che viene respinto con 9 voti
a favore e 2 astenuti.
La presidente del Comitato Direttivo Nazionale SLC
Marianna Cestaro
2. SLC-CGIL Piazza Sallustio 24 – 00187 Roma
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Sindacato Lavoratori Comunicazione
Roma, 4 Maggio 2016
Ai Componenti il Comitato Direttivo Nazionale
SLC-CGIL
Ai Componenti Sindaci Revisori
Ai Componenti il Collegio di Verifica
Il C.D. si apre come da Ordine del Giorno con la Sostituzione del compagno Glauco Melandri che
ha dato le dimissioni in quanto uscito dalla SLC CGIL di Ferrara con la compagna Linda Dolcetti,
neo eletta Segretaria Generale della SLC CGIL di Ferrara.
Approvato all'unanimità.
Il Segretario Organizzativo Nazionale, Walter Pilato prende la parola per la relazione sul bilancio
consuntivo della SLC CGIL Nazionale; prima annuncia l'assenza del Segretario Nazionale Cestaro
e della Segretaria di Poste Maiolini a causa di un incontro improcrastinabile con l'A.D. di Poste
Italiane.
L'analisi del bilancio passa necessariamente per una disanima sul tesseramento che vede una
perdita generale delle tessere "storiche" nei settori del manufatturiero e nelle aziende a rete.
Crescono le tessere nei settori "atipici" dove si evidenzia un dato positivo, ma queste non
compensano il dato totale.
Viene posto l'accento anche sulla solidarietà verso le strutture territoriali.
Nel corso del 2015 il Nazionale ha versato 185000 euro per rafforzamento a strutture; questo dato
è eccezionale, rappresenta una spesa in crescita del 210% rispetto all'anno precedente, ma si è resa
assolutamente necessaria. Si tratta di un intervento unico e irripetibile, in quanto non ci sono le
condizioni per sostenerlo in uguale misura nel 2016.
Il Presidente del Collegio dei Sindaci Revisori rileva il disavanzo di bilancio ma per le
motivazioni già illustrate e per la solidità della situazione patrimoniale esprime giudizio positivo.
Interventi di
Fratucelli, Perazzi, Socci, Del Cimmuto, Manzini, Barba, Calvani, Balili, Puglisi, Pasi, Pellati
Votazione del Bilancio: approvato con 3 astenuti.
Viene presentato un Ordine del Giorno da parte della Toscana che viene assunto.
La presidente del Comitato Direttivo Nazionale SLC
Marianna Cestaro
3. Ordine del Giorno Assemblea Generale SLC – Nazionale 28-04-16
La presenza di molteplici settori merceologici e la conseguente elevata articolazione
contrattuale che caratterizza la nostra categoria è una condizione che richiede una forte e
costante attenzione al riguardo da parte di SLC e, pertanto, l’affermazione di una pratica
omogenea dei percorsi di verifica democratica del consenso dei lavoratori all’interno della
categoria, risulta fondamentale, pena il rischio di incomprensibili quanto pericolose
asimmetrie trai vari settori contrattuali all’interno della stessa categoria.
In tale difficile contesto assumono ancora più rilevanza i punti cardine di riferimento
dell’azione sindacale costituiti dal merito delle questioni e dall’imprescindibile costante
rapporto democratico con i lavoratori.
SLC nell’ambito della sua attività politico-sindacale è chiamata sempre più ad affrontare,
complice il perdurare della crisi ed i suoi pesanti effetti socio-economici, gravosi e difficili
impegni – dai rinnovi contrattuali, ai processi di ristrutturazione, alle crisi aziendali-
nell’ambito dei diversi settori che essa rappresenta anche in relazione alle scelte politiche
del Governo come il recente annuncio di una possibile cessione di un ulteriore quota del
pacchetto azionario di Poste Italiane, rispetto alla quale, coerentemente con quanto
affermato nel documento conclusivo del suo ultimo Congresso Nazionale, SLC ribadisce la
sua ferma opposizione , così come peraltro affermato dalla stessa Confederazione.
Il piano industriale, il mutamento dell’assetto azionario e la quotazione in borsa unitamente
alla dimensione di Poste Italiane , alla sua articolazione territoriale e settoriale ed alla sua
funzione di servizio universale conferiscono una indubbia complessità alla fase che sta
attraversando il Gruppo e che impone pertanto una nostra forte attenzione per le sue
implicazioni attuali e future a carico di lavoratori e cittadini, a partire dai problemi rilevati
nella sperimentazione PCL e dalla incapacità aziendale di correggerli, dalla mancanza di
una reale volontà di sviluppo del recapito e della logistica e da una impostazione aziendale
tesa solo al taglio dei costi.
Pertanto si chiede un necessario aggiornamento della linea politico-sindacale adottata fin
qui che, partendo dal sostegno alle numerose vertenze territoriali aperte, rafforzi una
maggiore collegialità di elaborazione delle scelte da parte del gruppo dirigente SLC e che
possa garantire un’effettiva ed efficiente riorganizzazione di PCL e l’unicità aziendale.
Ma, fondamentalmente, occorre che Poste Italiane avvii il confronto con le OO.SS sul
tema dello sviluppo: presidio delle aeree metropolitane e, soprattutto, il rafforzamento della
logistica integrata - anche prevedendo forme di partenariato con altri soggetti - sono temi
sui quali non solo possono essere sostenuti i livelli occupazionali, ma, al tempo stesso,
garantire concretamente l’integrità del perimetro del Gruppo.
4. O.d.G. allegato 4 Assemblea generale SLC- Nazionale 28 Aprile 2016
Il cambio inquadramentale INPS da Industria a Terziario con il passaggio agli
ammortizzatori in deroga per parte dei lavoratori del settore TLC, ha contribuito a
declassare ulteriormente il salario dei lavoratori, già colpiti da pesanti crisi aziendali.
L’Assemblea Nazionale SLC-CGIL impegna la Segreteria ad assumere una forte
posizione a favore di una universalità degli ammortizzatori sociali, al di là
dell’inquadramento INPS e di farsi portatrice presso la Confederazione di questa istanza.
Antonio Esposito
5. ODG CD 27 Aprile 2016
L’assemblea generale nazionale della SLC-CGIL esprime la propria solidarietà ai
lavoratori dell’ Arena di Verona, del Teatro Stabile di Catania, del Mercadante di Napoli e
del Teatro Stabile di Sardegna.
Sono a rischio di sopravvivenza attività culturali teatrali e liriche che rappresentano una
eccellenza per l’intero Paese e una risorsa culturale ed economica per i territori di
riferimento.
L’assemblea generale nazionale denuncia come una mancanza di certezza circa le risorse
pubbliche stanziate per la programmazione, su base pluriennale, il mancato
coordinamento di quelle nazionali e locali, unito ai ritardi negli stanziamenti, sono elementi
che comportano indebitamenti per le strutture produttive che incidono negativamente sui
bilanci e si traducono nel mancato o ritardato pagamento delle retribuzioni ai dipendenti e
dei pagamenti agli artisti e alle compagnie teatrali.
La crisi del Paese ha comportato una contrazione delle risorse, in particolare di quelle
locali, pubbliche e private, ma il sistema della produzione culturale può costituire una
risposta anticiclica alla crisi.
Le risorse pubbliche devono restare l’elemento principale di sostegno ai soggetti che
producono spettacoli dal vivo, per la loro importanza sia culturale che economica per il
Paese, per le ricadute che hanno sulla capacità culturale dei cittadini che si traduce in una
maggiore capacità innovativa e permette di rendere effettiva ed efficace la formazione
continua che in questo Paese non riesce a decollare pur essendo un elemento
fondamentale per la tutela dei lavoratori e dell’occupazione.
La politica, che deve compiere queste scelte, è presente nei consigli di amministrazione
delle Fondazioni Liriche e dei Teatri Stabili pubblici, e non può individuare la soluzione alla
crisi di queste strutture in modelli alternativi quali i festival o la chiusura dei centri
produttivi, perché questo porterebbe ad una riduzione dell’offerta culturale ed alla
dispersione professionale, in un Paese che è interessato da un forte declino culturale,
dimostrato dai dati relativi all’affluenza per gli spettacoli dal vivo, dai dati alla percentuale
di lettori, all’analfabetismo di ritorno.
Emanuela Bizi
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La pesante e prolungata crisi che il nostro paese sta attraversando da quasi 8
anni, oltre aile pesanti ricadute economico-sociali, pone anche per l'insieme
delle organizzazioni di rappresentanza, ivi inclusa Ia CGIL, Ia necessita di
fronteggiare una conseguente contrazione dell'insieme delle risorse disponibili.
Le caratteristiche di SLC, ovvero Ia sua classe dimensionale e le tipologie dei
settori merceologici che essa rappresenta, rendono oltremodo stringente tale
necessita.
La particolare natura di SLC, alia luce anche della flessione dell'insieme delle
risorse disponibili gia registrata in questi ultimi anni ed il suo prevedibile
prossimo perdurare ed accentuarsi, determina pertanto l'esigenza di
predisporre tempestivamente specifici interventi.
Interventi che, partendo da una precisa mappatura dell'insieme delle risorse
disponibili - sia quelle economiche che quelle afferenti aile cosiddette "agibilita"
- prevedano una rigorosa revisione delle lora modalita di redistribuzione che
vada nella direzione di un rafforzamento del territorio quale elemento
strategico, come peraltro indicato anche dalla Conferenza di organizzazione,
coniugandolo con Ia ricerca della massima efficacia dell'attivita e del ruolo
politico-sindacale di SLC in tutte le sue articolazioni e l'imprescindibile valore e
pratica della solidarieta organizzativa all'esterno ed all'interno della stessa SLC.
Sulla base di quanta sopra richiamato, il C.D. ritiene pertanto necessaria Ia
definizione di una revisione delle attuali modalita di redistribuzione
7. dell'insieme delle risorse disponibili (economiche e agibilita) tra le varie
strutture organizzative di SLC che, recuperando un carattere di omogeneita dei
criteri di redistribuzione utilizzati tra risorse economiche ed agibilita rispetto a
quanto attualmente in atto nonch.e definendo meccanismi di solidarieta interna
certi e trasparenti , sia funzionale ad una valorizzazione dell'attivita politico-
sindacale di SLC ed in tale contesto ad un rafforzamento del livello territoriale.
II C.D., coerentemente con quanto sopra esposto, impegna pertanto Ia
Segreteria Nazionale, attraverso anche ·un opportuno confronto con i territori,
di proporre al C.D. stesso entro il 30 settembre 2016 un nuovo modello di
redistribuzione delle risorse disponibili (economiche e agibilita) rispetto aile
modalita attualmente in atto, che conferisca certezze a tutte le strutture
territoriali delle risorse di propria competenza e preveda una imprescindibile
forte componente di solidarieta tra territori da attuarsi con meccanismi certi
ed una gestione collegiale.
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8. Ordine del Giorno Direttivo Nazionale Sic 27-28/04/16
Il direttivo nazionale Slc-Cgil ritiene, all'inizio di una stagione
sindacale ormai avviata verso il prossimo congresso, che il
confronto politico sindacale in tutta la Cgil debba da un lato
garantire ad ogni livello dell'organizzazione le piene agibilita sia
organizzative sia di risorse a tutte le aree, siano esse di
maggioranza, minoranza o d'opposizione, dall'altro riconferma
che la vita interna alla Cgil eorientata a escludere l'utilizzo di
strumenti disciplinari e/o organizzativi con finalita di
compressione della democrazia interna e per dirimere divergenze
sindacali.
Invita il Segretario Nazionale e la Segreteria a riportare in Cgil
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