Il rischio valanghe corrisponde agli effetti indotti sul
territorio da fenomeni d’instabilità del manto nevoso,
che si verificano in particolari condizioni nivometeorologiche,
e che possono giungere ad interessare
infrastrutture o centri abitati. Non è oggetto del sistema
d’allertamento la segnalazione di situazioni di criticità
che possono interessare piste da sci, impianti di risalita
o tratti di viabilità in alta quota.
2. LA NASCITA DELLA RETE METEOIDROGRAFICA
La rete automatica regionale prende avvio nel 1984 grazie alla
collaborazione tra differenti Enti regionali.
Stazione di Sauze d’Oulx
Lago Pilone
3. ASSOCIAZIONE INTERREGIONALE DI COORDINAMENTO E DOCUMENTAZIONE PER I
AINEVA
Regione Aut. Friuli
Venezia Giulia
Regione del Veneto
Provincia Autonoma
di Trento
Provincia Autonoma
di Bolzano
Regione Lombardia
Regione Autonoma
Valle d'Aosta
Regione Piemonte
Regione Marche
PROBLEMI INERENTI LA NEVE E LE VALANGHE
5. Il quadro nazionale dei bollettini IIIlll qqquuuaaadddrrrooo nnnaaazzziiiooonnnaaallleee dddeeeiii bbbooolllllleeettttttiiinnniii pppprrrreeeevvvviiiissssiiiioooonnnnaaaalllliiii
Da M.Barbani -
DPC
6. La trasmissione LLLaaa tttrrraaasssmmmiiissssssiiiooonnneee ddddeeeeiiii ddddooooccccuuuummmmeeeennnnttttiiii
Centro Funzionale
Regionale
pubblica predispone e pubblica
Previsione Monitoraggio e Sorveglianza
Bollettino di
Criticità
Regionale
Protezione Civile
Regionale
Ufficio Teritoriale di
Bollettino di
Vigilanza
Meteorologica
Regionale
Governo Uffici Regionali Uffici Provinciali
Avviso
Straordinario
Bollettino di
Aggiornamento
Centro Funzionale
Nazionale DPC
Bollettino di
Vigilanza
Meteorologica
Nazionale
Bollettino di
Criticità
Nazionale
Pronto Intervento
Comuni
trasmette
trasmette
trasmette
adotta e trasmette
gestione della critictà valutazione della critictà
Bollettino di Allerta
MeteoIdrologica
Bollettino
Nivologico
7. RISCHIO VALANGHE:
BOLLETTINO NIVOLOGICO
Il rischio valanghe corrisponde agli effetti indotti sul
territorio da fenomeni d’instabilità del manto nevoso,
che si verificano in particolari condizioni nivo-meteorologiche,
e che possono giungere ad interessare
infrastrutture o centri abitati. Non è oggetto del sistema
d’allertamento la segnalazione di situazioni di criticità
che possono interessare piste da sci, impianti di risalita
o tratti di viabilità in alta quota. Le aree alpine
d’allertamento sono:
1 Alpi Lepontine
2 Alpi Pennine
3 Alpi Graie
4 Alpi Cozie Centro-Nord
5 Alpi Cozie Sud
6 Alpi Marittime
7 Alpi Liguri
8. LIVELLI DI CRITICITA’
MODERATA
CONDIZIONI: debole consolidamento o di
instabilità del manto nevoso previste o
monitorate, generalmente riferibili ad un quadro
di riferimento rappresentato dal grado di
pericolo 4 (forte) della scala di pericolo
valanghe unificata europea. In particolari
situazioni anche un quadro riferibile al grado di
pericolo 3 (marcato) può determinare il
verificarsi di un livello di moderata criticità,
qualora tale situazione di pericolo sia riferibile
diffusamente a contesti territoriali caratterizzati
da forme significative di antropizzazione
(insediamenti o infrastrutture di rilievo)
SCENARI ATTESI:
- VIE DI COMUNICAZIONE: possibile
interruzione di strade, anche a media o
bassa quota, da parte di singole
valanghe, anche di grandi dimensioni, in
aree periodicamente esposte al rischio,
legate a contesti particolarmente critici;
- CENTRI ABITATI: i nuclei abitati
montani non sono generalmente esposti
a valanghe; tuttavia singole abitazioni
isolate o settori di nuclei abitati in settori
particolarmente critici possono risultare
coinvolti da fenomeni valanghivi.
L’evoluzione di tali fenomeni può
determinare l’isolamento di alcuni tratti di
viabilità delle valli alpine più interne e
l’interruzione sporadica di alcuni servizi
(telecomunicazioni, energia elettrica,
ecc.)
RISCHIO VALANGHE:
BOLLETTINO NIVOLOGICO
9. RISCHIO VALANGHE:
BOLLETTINO NIVOLOGICO
LIVELLI DI CRITICITA’
ELEVATA
CONDIZIONI: situazioni nivometeorologiche
straordinarie e di instabilità generalizzata del
manto nevoso previste o monitorate,
generalmente riferibili ad un quadro di
riferimento rappresentato dal grado di pericolo
5 (molto forte) della scala di pericolo valanghe
unificata europea. In particolari situazioni anche
un quadro riferibile al grado di pericolo 4
(forte) può determinare il verificarsi di un livello
di elevata criticità, qualora tale situazione di
pericolo sia riferibile diffusamente a contesti
territoriali caratterizzati da forme significative di
antropizzazione (insediamenti o infrastrutture di
rilievo).
SCENARI ATTESI:
- VIE DI COMUNICAZIONE: probabile
interruzione di strade, anche a bassa
quota, da parte di numerose valanghe,
anche di grandi dimensioni e con
carattere di eccezionalità.
- CENTRI ABITATI: molti nuclei abitati
montani sono potenzialmente esposti a
valanghe, anche di grandi dimensioni e
in aree non frequentemente esposte a
valanghe;
L’evoluzione di tali fenomeni può
determinare il totale isolamento di alcune
vallate alpine e l’interruzione dei
principali servizi (telecomunicazioni,
energia elettrica, ecc.)
10. Il ruolo delle Commissioni Locali Valanghe
Regolamento Regionale del 07/06/2002, n. 4/R:
“Modalità e costitutive e di funzionamento delle
Commissioni Locali Valanghe”
Le Comunità Montane possono costituire le Commissioni
Locali Valanghe (CLV), organi di supporto alla Comunità
Montana e ai Sindaci dei Comuni ad essa afferenti,
relativamente alla valutazione dei rischi associati ai fenomeni
valanghivi.
Le CLV sono composte dal Presidente della Comunità
Montana, o suo delegato, e da un congruo numero di esperti
residenti nella Comunità Montana interessata, di comprovata
esperienza in campo nivologico e in possesso di attestazione
di superamento di specifico corso per osservatore nivologico
(corso di secondo livello modulo 2a AI.NE.VA).
Sul territorio piemontese operano complessivamente 14
Commissioni Locali Valanghe, con il coinvolgimento di circa
100 tecnici volontari.
PROVINCIA DI VERBANIA
CM VALLI DELL'OSSOLA
CM DEL VERBANO
PROVINCIA DI VERCELLI
CM VALSESIA
PROVINCIA DI BIELLA
CM VAL SESSERA, VALLE MOSSO e PREALPI BIELLESI
CM VALLE DEL CERVO - LA BURSCH
PROVINCIA DI TORINO
CM VALLI CHISONE, GERMANASCA, PELLICE e
PINEROLESE PEDEMONTANO
CM VALLE SUSA e VAL SANGONE
CM VALLI DI LANZO, CERONDA e CASTERNONE
CM ALTO CANAVESE
CM VALLI ORCO e SOANA
PROVINCIA DI CUNEO
CM VALLI PO, BRONDA, INFERNOTTO e VARAITA
CM VALLI GRANA e MAIRA
CM VALLE STURA
CM ALTO TANARO CEBANO MONREGALESE
11. Il ruolo delle Commissioni Locali Valanghe
CCCCoooommmmppppoooossssiiiizzzziiiioooonnnneeee: esperti residenti nella Comunità Montana interessata, di comprovata esperienza in
campo nivologico e in possesso di attestazione di superamento di specifico corso per osservatore
nivologico (corso di secondo livello modulo 2a AI.NE.VA).
CCCCaaaatttteeeeggggoooorrrriiiieeee pppprrrrooooffffeeeessssssssiiiioooonnnnaaaalllliiii: personale di gestione impianti a fune, Guide Alpine, personale del Corpo
Nazionale Soccorso Alpinoe Speleologico e della rete nivologica regionale, maestri di sci.
FFFFoooorrrrmmmmaaaazzzziiiioooonnnneeee: La Regione Piemonte negli ultimi anni ha promosso, in collaborazione con AINEVA e
con ARPA, l’istituzione di corsi di formazione specifici per i componenti delle Commissioni Locali
Valanghe:
Corsi per osservatore nivologico (Mod. 2A AINEVA)
2005: Entracque (Cn)
2009: Sauze d’Oulx (To), Ala di Stura (To)
2010: Limone Piemonte (Cn), Macugnaga (Vb)
2222000011111111:::: VVVVaaaarrrraaaalllllllloooo (VVVVcccc)
Corsi di “Gestione delle problematiche valanghive di protezione civile” (Mod. 2PC AINEVA)
2007: Ala di Stura (To)
2009: Oulx (To)
2010: Peveragno (Cn)
12. Compiti delle Commissioni CCCooommmpppiiitttiii dddeeelllllleee CCCooommmmmmiiissssssiiiooonnniii LLLLooooccccaaaalllliiii VVVVaaaallllaaaannnngggghhhheeee
Le Commissioni svolgono i seguenti compiti:
• esercitano attività di controllo e monitoraggio dei fenomeni
nivometeorologici;
• formulano pareri tecnici a supporto dei successivi
provvedimenti di competenza delle singole amministrazioni
comunali;
• accertano le incipienti condizioni di pericolo valanghe su
centri o nuclei abitati, opere pubbliche, impianti o strutture di
interesse pubblico;
• accertano la cessazione dello stato di pericolo e ne
forniscono comunicazione all'autorità competente.
13. Linee di indirizzo operative per l’attività delle Commissioni Locali
Valanghe in Piemonte
Nell’ambito del Progetto Strategico STRADA ARPA su
indirizzo e finanziamento di Regione Piemonte ha
sviluppato in collaborazione con il Dipartimento di
Ingegneria Idraulica e Ambientale dell’Università di
Pavia uno studio finalizzato a indirizzare l’attività delle
Commissioni Locali Valanghe.
• Modalità di acquisizione dei dati valanghivi e delle informazioni
di carattere nivometeorologico
• Definizione degli scenari di evento e di rischio
• Procedure di valutazione del pericolo di valanghe e dei livelli di
criticità a scala locale
• Attività delle CLV in relazione a livelli operativi caratterizzati da
crescenti livelli di criticità
15. SVILUPPO ED ORGANIZZAZIONE CCOOLLOONNNNAA MMOOBBIILLEE
Presidi idraulici ed idrogeologici di 1°
livello ai sensi D.G.R. n. 14-9023 del
25.06.08
gestione in ordinarietà ed
emergenza con supporto Volontariato
sedi logistiche di deposito, controllo
funzionalità, addestramento/formazione,
preparazione missioni Colonna Mobile
supporto attività Sala Operativa
16. L’ORGANIZZAZIONE DEL VOLONTARIATO
COMPONENTE
“LOGISTICA”:
OLTRE 12.000
VOLONTARI IN
COORDINAMENTO
REGIONALE
ASSOCIAZIONE
NAZIONALE ALPINI
ASSOCIAZIONE
NAZIONALE
CARABINIERI
ANPAS
COMPONENTE AIB
OLTRE 4.000
VOLONTARI
17. L’evento nivometeorologico del dicembre 2008
L’evento del 14-17 Dicembre 2008 è stato in Piemonte uno dei più
gravosi degli ultimi 30-40 anni (oltre 200 cm di neve fresca caduti in 4
giorni a 2000 m), in particolare per l’estensione delle aree colpite su
tutto l’arco alpino piemontese.
Durante l’emergenza è stato fondamentale il supporto operativo delle
Commissioni Locali Valanghe per il monitoraggio, la segnalazione e
la gestione delle criticità sul territorio montano, in relazione al
verificarsi di fenomeni valanghivi di eccezionale intensità.
SINTESI DELLE CRITICITA’
Comuni con segnalazione di valanghe 53
Località isolate 68
Evacuazioni preventive 33
Interruzioni stradali 243
Comuni interessati da interruzione
della fornitura di energia elettrica
173
Utenze elettriche interrotte 97.000
21. 0
5
10
15
20
25
09/03/09
02/03/09
23/02/09
16/02/09
09/02/09
02/02/09
26/01/09
19/01/09
12/01/09
05/01/09
29/12/08
22/12/08
15/12/08
08/12/08
01/12/08
cm
Torino
Cuneo
La neve in città