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giustizia
beni confiscati
e Lotta alle mafie
Si introduce la distrettualizzazione delle misure di
prevenzione prevedendo sezioni o collegi distrettuali
specializzati.
Il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo è inserito tra i
soggetti titolari del potere di proposta delle misure di prevenzione.
Il procedimento di applicazione delle misure di
prevenzioneèresopiùtrasparente,garantitoeveloce:
•	 trattazioneprioritariaconrafforzamentodellesezionicompetenti;
•	 copertura immediata delle vacanze;
•	 relazioni periodiche sull’operatività delle sezioni;
•	 utilizzo delle videoconferenze, immediata decisione sulle
questioni di competenza.
Siallargailperimetrodeipossibilidestinataricui
possono essere applicate le misure di prevenzione
personali.
Sorveglianza speciale e divieto/obbligo di soggiorno
potranno applicarsi:
•	 siaachièindiziatodifavorirelalatitanza,prestandoassistenza
agli associati a delinquere;
•	 sia a chi è indiziato di alcuni gravi delitti contro la pubblica
amministrazione (tra cui peculato, corruzione propria e
impropria, corruzione in atti giudiziari, concussione e induzione
indebita a dare o promettere utilità).
È introdotto il nuovo istituto del controllo giudiziario
delle aziende quando sussiste il pericolo concreto di
infiltrazioni mafiose che ne condizionino l’attività.
•	 Il controllo giudiziario è previsto per un periodo che va da un
anno a tre anni.
•	 Può essere chiesto volontariamente anche dalle imprese che
abbiano impugnato l’informazione antimafia interdittiva di
cui sono oggetto. Una volta disposto, gli effetti dell’interdittiva
restano sospesi.
Estensione dell’amministrazione giudiziaria
L’amministrazione giudiziaria di beni e aziende sarà possibile anche
in presenza di indizi da cui risulti che il libero esercizio di attività
economiche agevola l’attività dei soggetti colpiti da una misura di
prevenzione patrimoniale o che abbiano comunque in corso un
procedimento penale per specifici delitti di mafia o gravi reati contro
la Pa.
La durata raddoppia, con possibile proroga per un periodo comunque
massimo di due anni.
Alla scadenza, può essere revocata e trasformata in controllo
giudiziario.
Stretta su amministratori giudiziari:
•	 L’amministratore giudiziario esercita tutti i poteri che
spettano ai titolari.
•	 Dovranno essere scelti tra gli iscritti all’apposito Albo
secondo regole di trasparenza che assicurino la rotazione
degli incarichi.
•	 Al ministro della Giustizia spetterà individuare criteri di
nominachetral’altrotenganocontodelnumerodegliincarichi
in corso (comunque non superiori a 3).
•	 Gli amministratori di aziende sequestrate vanno scelti tra
gli iscritti all’Albo come esperti di gestione aziendale.
•	 Se la gestione dei beni sequestrati è particolarmente
complessa, il tribunale può nominare più amministratori
giudiziari.
•	 Può anche nominare, nei sequestri di aziende di particolare
interesse socio-economico, esperti iscritti all’Albo indicati
tra i suoi dipendenti da Invitalia Spa (società interamente
partecipata dal Mise). In tal caso l’incarico non sarà retribuito.
Stop incarichi parenti
Nonpotrannopiùassumerel’ufficiodiamministratoregiudiziario,
coadiutore o diretto collaboratore il coniuge, i parenti e gli affini,
i conviventi o i commensali abituali del magistrato che conferisce
l’incarico.
Il governo poi è delegato a disciplinare un regime sistematico di
incompatibilità da estendere ai curatori fallimentari vietando
di nominare chi abbia rapporti di parentela, affinità, convivenza e
comunque assidua frequentazione con uno qualunque dei magistrati
dell’ufficio giudiziario che conferisce l’incarico.
Tempi stretti per il rilancio delle aziende sequestrate
Entro 3 mesi dalla nomina l’amministratore giudiziario dovrà
presentare una relazione che evidenzi le concrete possibilità di
prosecuzione dell’attività allegando un piano e censendo creditori e
lavoratori impiegati.
Inmancanzadiprospettive,l’impresasaràliquidataocesseràl’attività
secondo modalità semplificate.
Sostegno alle aziende sequestrate
•	 Leaziendesequestrateperilproseguimentodell’attivitàpotranno
contare su un Fondo finanziato da 10 milioni di euro all’anno.
Il sequestro di partecipazioni sociali totalitarie si
estende a tutti i beni aziendali.
A provvedere materialmente al sequestro sarà ora la
polizia giudiziaria (non più l’ufficiale giudiziario).
Ci si assicura che gli immobili non siano mai
abbandonati:
•	 seilbeneimmobileèoccupatodallepersonecolpitedalsequestro,
il giudice delegato ne chiede al tribunale lo sgombero, eseguito
dal questore.
•	 Gli immobili, tra l’altro, potranno anche essere concessi in
locazione alle forze di polizia o alle forze armate e ai vigili del
fuoco.
La confisca viene rafforzata, ampliandone l’ambito
di applicazione.
Se il tribunale non dispone la confisca, può nel caso applicare
l’amministrazione giudiziaria e il controllo giudiziario.
La confisca allargata diventa obbligatoria anche
per alcuni ecoreati e per l’autoriciclaggio e trova
applicazione anche in caso di amnistia, prescrizione o
morte di chi l’ha subita.
In caso di revoca della confisca, la restituzione del bene avviene per
equivalente se nel frattempo sia stato destinato a finalità di interesse
pubblico.
•	 Contro il caporalato scatta la confisca obbligatoria di ciò che è
servito a commettere il reato.
La confisca, operativa dopo la condanna definitiva per
intermediazioneillecitaesfruttamentodellavoro,puòriguardare
anche prezzo o profitto del reato o beni diversi del reo (per
equivalente).
•	 E’ consentita anche la confisca allargata.
Se il reato è commesso da un dipendente nell’interesse
dell’impresa, ne risponde anche la società (sanzione pecuniaria
da 400 a 1.000 quote).
•	 L’Agenzia nazionale viene ridisegnata spostando il baricentro dal
ministero dell’Interno alla Presidenza del Consiglio che ne avrà
ora la vigilanza.
•	 Il direttore, scelto tra specifiche figure professionali, non
necessariamente dovrà essere un prefetto, e presiederà il
Comitato consultivo di indirizzo, un nuovo organo interno che
esprime pareri e presenta proposte.
•	 L’Agenzia può destinare beni e aziende direttamente a enti
territoriali e associazioni.
Confisca anticaporalato
Ridisegnata l’Agenzia dei beni confiscati
Controllo delle imprese infiltrate
Sequestro e confisca più incisivi
Procedimenti di prevenzione più estesi e veloci
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  • 1. giustizia beni confiscati e Lotta alle mafie Si introduce la distrettualizzazione delle misure di prevenzione prevedendo sezioni o collegi distrettuali specializzati. Il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo è inserito tra i soggetti titolari del potere di proposta delle misure di prevenzione. Il procedimento di applicazione delle misure di prevenzioneèresopiùtrasparente,garantitoeveloce: • trattazioneprioritariaconrafforzamentodellesezionicompetenti; • copertura immediata delle vacanze; • relazioni periodiche sull’operatività delle sezioni; • utilizzo delle videoconferenze, immediata decisione sulle questioni di competenza. Siallargailperimetrodeipossibilidestinataricui possono essere applicate le misure di prevenzione personali. Sorveglianza speciale e divieto/obbligo di soggiorno potranno applicarsi: • siaachièindiziatodifavorirelalatitanza,prestandoassistenza agli associati a delinquere; • sia a chi è indiziato di alcuni gravi delitti contro la pubblica amministrazione (tra cui peculato, corruzione propria e impropria, corruzione in atti giudiziari, concussione e induzione indebita a dare o promettere utilità). È introdotto il nuovo istituto del controllo giudiziario delle aziende quando sussiste il pericolo concreto di infiltrazioni mafiose che ne condizionino l’attività. • Il controllo giudiziario è previsto per un periodo che va da un anno a tre anni. • Può essere chiesto volontariamente anche dalle imprese che abbiano impugnato l’informazione antimafia interdittiva di cui sono oggetto. Una volta disposto, gli effetti dell’interdittiva restano sospesi. Estensione dell’amministrazione giudiziaria L’amministrazione giudiziaria di beni e aziende sarà possibile anche in presenza di indizi da cui risulti che il libero esercizio di attività economiche agevola l’attività dei soggetti colpiti da una misura di prevenzione patrimoniale o che abbiano comunque in corso un procedimento penale per specifici delitti di mafia o gravi reati contro la Pa. La durata raddoppia, con possibile proroga per un periodo comunque massimo di due anni. Alla scadenza, può essere revocata e trasformata in controllo giudiziario. Stretta su amministratori giudiziari: • L’amministratore giudiziario esercita tutti i poteri che spettano ai titolari. • Dovranno essere scelti tra gli iscritti all’apposito Albo secondo regole di trasparenza che assicurino la rotazione degli incarichi. • Al ministro della Giustizia spetterà individuare criteri di nominachetral’altrotenganocontodelnumerodegliincarichi in corso (comunque non superiori a 3). • Gli amministratori di aziende sequestrate vanno scelti tra gli iscritti all’Albo come esperti di gestione aziendale. • Se la gestione dei beni sequestrati è particolarmente complessa, il tribunale può nominare più amministratori giudiziari. • Può anche nominare, nei sequestri di aziende di particolare interesse socio-economico, esperti iscritti all’Albo indicati tra i suoi dipendenti da Invitalia Spa (società interamente partecipata dal Mise). In tal caso l’incarico non sarà retribuito. Stop incarichi parenti Nonpotrannopiùassumerel’ufficiodiamministratoregiudiziario, coadiutore o diretto collaboratore il coniuge, i parenti e gli affini, i conviventi o i commensali abituali del magistrato che conferisce l’incarico. Il governo poi è delegato a disciplinare un regime sistematico di incompatibilità da estendere ai curatori fallimentari vietando di nominare chi abbia rapporti di parentela, affinità, convivenza e comunque assidua frequentazione con uno qualunque dei magistrati dell’ufficio giudiziario che conferisce l’incarico. Tempi stretti per il rilancio delle aziende sequestrate Entro 3 mesi dalla nomina l’amministratore giudiziario dovrà presentare una relazione che evidenzi le concrete possibilità di prosecuzione dell’attività allegando un piano e censendo creditori e lavoratori impiegati. Inmancanzadiprospettive,l’impresasaràliquidataocesseràl’attività secondo modalità semplificate. Sostegno alle aziende sequestrate • Leaziendesequestrateperilproseguimentodell’attivitàpotranno contare su un Fondo finanziato da 10 milioni di euro all’anno. Il sequestro di partecipazioni sociali totalitarie si estende a tutti i beni aziendali. A provvedere materialmente al sequestro sarà ora la polizia giudiziaria (non più l’ufficiale giudiziario). Ci si assicura che gli immobili non siano mai abbandonati: • seilbeneimmobileèoccupatodallepersonecolpitedalsequestro, il giudice delegato ne chiede al tribunale lo sgombero, eseguito dal questore. • Gli immobili, tra l’altro, potranno anche essere concessi in locazione alle forze di polizia o alle forze armate e ai vigili del fuoco. La confisca viene rafforzata, ampliandone l’ambito di applicazione. Se il tribunale non dispone la confisca, può nel caso applicare l’amministrazione giudiziaria e il controllo giudiziario. 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Se il reato è commesso da un dipendente nell’interesse dell’impresa, ne risponde anche la società (sanzione pecuniaria da 400 a 1.000 quote). • L’Agenzia nazionale viene ridisegnata spostando il baricentro dal ministero dell’Interno alla Presidenza del Consiglio che ne avrà ora la vigilanza. • Il direttore, scelto tra specifiche figure professionali, non necessariamente dovrà essere un prefetto, e presiederà il Comitato consultivo di indirizzo, un nuovo organo interno che esprime pareri e presenta proposte. • L’Agenzia può destinare beni e aziende direttamente a enti territoriali e associazioni. Confisca anticaporalato Ridisegnata l’Agenzia dei beni confiscati Controllo delle imprese infiltrate Sequestro e confisca più incisivi Procedimenti di prevenzione più estesi e veloci iconmadebyFreepikfromwww.flaticon.comislicensedunderCCBY3.0