SlideShare a Scribd company logo
1 of 5
Download to read offline
L’ARTE DA ASSAGGIARE
progetto realizzato da Silvia Bosio per la manifestazione
«E se... la storia fosse cibo» progettata da Francesco Marino
Durante la grande carestia del 1769, a salvare la popolazione,
dalla fame furono le patate. Queste venivano coltivate già da
molti anni in Germania, ma furono introdotte in Francia solo
sotto Luigi XVI. L'arte della conservazione dei cibi fa enormi
progressi edora è possibile avere marmellate, formaggi di molte
qualità,salumi e salsicce, nasce l'arte dolciaria, torte, pasticcini
e meringhe fanno il loro ingresso trionfale nei pranzi importanti.
IL SE TECENTOT
AAVOLAILUMIGià il titolo è significativo: non si
tratta semplicemente di pane e
salame, anzi. L'ambientazione
lussuosa trasforma quello che
viene comunemente percepito
come un cibo popolare in un
alimento senza una
connotazione sociale umile. La
composizione è ricca, ma già
“classicamente” ordinata.
I bicchieri raffinati di vetro
soffiato, la presenza delle
posate, che escludono il
contatto diretto delle mani con il
cibo, la tovaglietta: tutto
rappresenta una forma di
raffinatezza e di rispetto
dell'etichetta, persino in
ambiente privato e domestico,
familiare, come suggerisce la
presenza dell'arancia.
Christian Berentz agli inizi del
Settecento, in pieno periodo
Barocco, il pittore tedesco
Christian Berentz, all'epoca
noto specialista dello still life,
nel 1717 dipinge
«Lo spuntino elegante».
Nel XVIII il pranzo diventa
un'occasione per riunirsi sicché a
Parigi
viene aperta la prima trattoria,
come oggi la intendiamo.
1789: milioni di persone, giungono
da ogni angolo della Francia a Parigi,
per ragioni politiche ma anche commerciali.
Centinaia di cuochi, maggiordomi e altre figure del
genere si ritrovano senza più padroni ma anche senza più
lavoro. Certo la ristorazione parigina in qualche forma
rudimentale già esiste, ovviamente. Piccoli e spartani luoghi
di ristoro, dove possono essere servite poche e semplici
pietanze.
Da questa situazione nasce quella che oggi consideriamo la
ristorazione moderna; vengono aperti molti locali, magari
all'interno dei palazzi aristocratici sequestrati.
I più bravi cuochi-nuovi imprenditori di Parigi cominciano a
proporre la loro ristorazione, probabilmente rielaborando e
adattando la cucina patrizia che proponevano all'aristocrazia.
Ripercorrendo le acquisizioni scientifiche dell’uomo nelle
varie epoche storiche, possiamo osservare che le abitudini
sociali e alimentari si sono modificate di pari passo con le
innovazioni in campo tecnologico e scientifico, e con un
cambiamento repentino in coincidenza con la rivoluzione
industriale di circa 200 anni fa.
LA
RIVOLUZIONE
FRANCESE
Jean Etienne Liotard «La bella cioccolataia», 1744-45
Una cameriera è in atto di servire una tazza di cioccolata ad una padrona ipotetica. Il vassoio di lacca
è una preziosa cineseria di importazione, la tazza a campana di porcellana di Meissen, la trombleuse
d'argento per impedirne il rovesciamento e il bicchiere d'acqua rimandano al rituale della cioccolata
mattutina alla corte di Maria Teresa d'Austria, presso la quale Liotard era pittore ufficiale.
A Londra la prima caffetteria fu aperta nel
1687 in Tower street e già nel 1700 esistevano
3000 locali nei quali poter degustare caffè. Ma
in Inghilterra come pure in Olanda, il caffè fu
presto sostituito dal tè: e potremmo dire potenza
della Compagnia delle Indie!!!… massimo
importatore di tè e capace di determinare i
consumi alimentari di interi popoli.
SOSTANZE NERVINE
TRA ‘600 E ‘700
Proprio nel '700 le bevande nervine (caffè, tè, cioccolata) conobbero una grande diffusione:
con esse conobbe un largo utilizzo il saccarosio, cioè lo zucchero raffinato industriale.
Nel Settecento in quasi tutte le capitali europee si
contavano decine, se non centinaia di locali del
genere; luoghi frequentati da artisti, letterati,
intellettuali e dai maggiori esponenti della nuova
classe borghese. Certo non si consumava solo caffè,
ma la bevanda eccitante divenne presto simbolo
dell'Illuminismo: non a caso la prima rivista letteraria
italiana fondata da illuministi come Pietro Verri e
Cesare Beccaria si chiamò Il caffè.
E' famosa la favola del pastore
di capre e pecore il quale notò
che gli animali che mangiano le
bacche della pianta del caffèerano più produttive e felici e
si incuriosì…..
Nasce la margarina e la produzione su
scala industriale del burro.Si unifica la cucina dei nobili e quella
della borgesia.Nell'Ottocento arriva anche lo yogourt
Nel '700 venne messo a punto il grande
fornello da cucina munito di più fuochi che
permetteva la cottura lenta, la cottura
vivace, la bollitura, la graticola e il fuoco
dolce, consentendo un grande balzo avanti
nella preparazione dei pasti.
Boulanger, intorno al 1765, aprì una bottega aParigi dove serviva “brodi ristoranti”, ovvero zuppe
calde con legumi, verdure e frattaglie cheristoravano i clienti
Nel '700 lo zucchero sostituì il miele quando inEuropa si imparò ad ottenerlo dalla barbabietole.
Uno dei più bravi pittori veneziani, coetaneo e
amico di Carlo Goldoni e come lui
“illuminato”Poeta della Venezia del Settecento,
Pietro Longhi dipinge, nel 1740, La polenta. Una
malattia che si diffuse nel ‘700, specialmente
nelle regioni del nord, fu la pellagra. Joseph
Goldberger scoprì che essa colpiva coloro
che mangiavano molto mais, sottoforma di
polenta ad es. in quanto questo non rendeva
utilizzabile la vitamina D.
I
pone a contatto diverse cucine. Si
inizia ad usare il vino nella cottura
delle carni, nasce il ragù e la
gelatina.
Il cavolo entra nella tavola dei
poveri.
Fino al XVIII secolo la
manipolazione degli alimenti fu
limitata alla cucina domestica e
artigianale. Le tecniche di
conservazione erano
essenzialmente la salagione e
l'essiccamento (talvolta
l'affumicatura); l'utilizzo del
ghiaccio era assai limitato.
l secolo dei grandi viaggiatori

More Related Content

What's hot

El Entierro Del Conde De Orgaz
El Entierro Del Conde De OrgazEl Entierro Del Conde De Orgaz
El Entierro Del Conde De Orgaz
ramosyalonso
 
19. ARA PACIS AUGUSTAE (Virginia Pinel)
19. ARA PACIS AUGUSTAE (Virginia Pinel)19. ARA PACIS AUGUSTAE (Virginia Pinel)
19. ARA PACIS AUGUSTAE (Virginia Pinel)
Assumpció Granero
 

What's hot (20)

Escuela de Atenas_RAFAEL
Escuela de Atenas_RAFAELEscuela de Atenas_RAFAEL
Escuela de Atenas_RAFAEL
 
El arte griego,estándares de aprendizaje EBAU. Presentación interactiva
El arte griego,estándares de aprendizaje EBAU. Presentación interactivaEl arte griego,estándares de aprendizaje EBAU. Presentación interactiva
El arte griego,estándares de aprendizaje EBAU. Presentación interactiva
 
Dorífor (policlet)
Dorífor (policlet)Dorífor (policlet)
Dorífor (policlet)
 
Arte persa
Arte persaArte persa
Arte persa
 
presentazione Plauto
presentazione Plautopresentazione Plauto
presentazione Plauto
 
El Entierro Del Conde De Orgaz
El Entierro Del Conde De OrgazEl Entierro Del Conde De Orgaz
El Entierro Del Conde De Orgaz
 
19. ARA PACIS AUGUSTAE (Virginia Pinel)
19. ARA PACIS AUGUSTAE (Virginia Pinel)19. ARA PACIS AUGUSTAE (Virginia Pinel)
19. ARA PACIS AUGUSTAE (Virginia Pinel)
 
Ara pacis augustae
Ara pacis augustaeAra pacis augustae
Ara pacis augustae
 
Erectèon Mb
 Erectèon Mb Erectèon Mb
Erectèon Mb
 
La escultura griega arcaica
La escultura griega arcaicaLa escultura griega arcaica
La escultura griega arcaica
 
Tipi di templi
Tipi di templiTipi di templi
Tipi di templi
 
Eros I Psique. Canova
Eros I Psique. CanovaEros I Psique. Canova
Eros I Psique. Canova
 
Laocoont i els seus fills
Laocoont i els seus fillsLaocoont i els seus fills
Laocoont i els seus fills
 
Barcino et ilerda
Barcino et ilerdaBarcino et ilerda
Barcino et ilerda
 
08 Propileos
08   Propileos08   Propileos
08 Propileos
 
Impressionisme
ImpressionismeImpressionisme
Impressionisme
 
Arte Griego 2
Arte Griego 2Arte Griego 2
Arte Griego 2
 
Catedral de León
Catedral de LeónCatedral de León
Catedral de León
 
Altar de zeus a pèrgam
 Altar de zeus a pèrgam Altar de zeus a pèrgam
Altar de zeus a pèrgam
 
Ara Pacis
Ara PacisAra Pacis
Ara Pacis
 

Similar to Arte e cibo settecento

Arte e cibo ottocento
Arte e cibo ottocentoArte e cibo ottocento
Arte e cibo ottocento
Arte Riarte
 
Arte e cibo cinquecento
Arte e cibo cinquecentoArte e cibo cinquecento
Arte e cibo cinquecento
Arte Riarte
 
Arte e cibo arte contemporanea
Arte e cibo arte contemporaneaArte e cibo arte contemporanea
Arte e cibo arte contemporanea
Arte Riarte
 
Arte e cibo medioevo
Arte e cibo medioevoArte e cibo medioevo
Arte e cibo medioevo
Arte Riarte
 
GazzaGolosa129
GazzaGolosa129GazzaGolosa129
GazzaGolosa129
Sara Porro
 
Arte e cibo seicento
Arte e cibo seicentoArte e cibo seicento
Arte e cibo seicento
Arte Riarte
 

Similar to Arte e cibo settecento (20)

Arte e cibo ottocento
Arte e cibo ottocentoArte e cibo ottocento
Arte e cibo ottocento
 
Arte e cibo cinquecento
Arte e cibo cinquecentoArte e cibo cinquecento
Arte e cibo cinquecento
 
La storia nella porcellana
La storia nella porcellanaLa storia nella porcellana
La storia nella porcellana
 
La casa-museo dell'Alta Valle Cervo
La casa-museo dell'Alta Valle CervoLa casa-museo dell'Alta Valle Cervo
La casa-museo dell'Alta Valle Cervo
 
Storia di pizza
Storia di pizzaStoria di pizza
Storia di pizza
 
Rinascimento a tavola
Rinascimento a tavolaRinascimento a tavola
Rinascimento a tavola
 
Ecomuseo della viticoltura di Candelo
Ecomuseo della viticoltura di CandeloEcomuseo della viticoltura di Candelo
Ecomuseo della viticoltura di Candelo
 
Arte e cibo arte contemporanea
Arte e cibo arte contemporaneaArte e cibo arte contemporanea
Arte e cibo arte contemporanea
 
Arte e cibo medioevo
Arte e cibo medioevoArte e cibo medioevo
Arte e cibo medioevo
 
Spezie e bevande lusso e potere
Spezie e bevande  lusso e potereSpezie e bevande  lusso e potere
Spezie e bevande lusso e potere
 
Prosciutto 1 2-3 lim -
Prosciutto 1 2-3  lim -Prosciutto 1 2-3  lim -
Prosciutto 1 2-3 lim -
 
10
1010
10
 
Alla campana
Alla campanaAlla campana
Alla campana
 
GazzaGolosa129
GazzaGolosa129GazzaGolosa129
GazzaGolosa129
 
Le Giare
Le GiareLe Giare
Le Giare
 
Piemonte
PiemontePiemonte
Piemonte
 
Piemonte
PiemontePiemonte
Piemonte
 
Presentazione Giorgio
Presentazione GiorgioPresentazione Giorgio
Presentazione Giorgio
 
Arte e cibo seicento
Arte e cibo seicentoArte e cibo seicento
Arte e cibo seicento
 
Quando il cibo racconta e giunge all'anima i b
Quando il cibo racconta e giunge all'anima i bQuando il cibo racconta e giunge all'anima i b
Quando il cibo racconta e giunge all'anima i b
 

More from Arte Riarte (6)

Robert Smithson.pdf
Robert Smithson.pdfRobert Smithson.pdf
Robert Smithson.pdf
 
Alberto Burri
Alberto BurriAlberto Burri
Alberto Burri
 
Land art progettazione Robert Smithson
Land art progettazione Robert SmithsonLand art progettazione Robert Smithson
Land art progettazione Robert Smithson
 
Land art progettazione Christo
Land art progettazione ChristoLand art progettazione Christo
Land art progettazione Christo
 
Arte e cibo ultima cena
Arte e cibo ultima cenaArte e cibo ultima cena
Arte e cibo ultima cena
 
Arte e cibo greci e romani
Arte e cibo greci e romaniArte e cibo greci e romani
Arte e cibo greci e romani
 

Arte e cibo settecento

  • 1. L’ARTE DA ASSAGGIARE progetto realizzato da Silvia Bosio per la manifestazione «E se... la storia fosse cibo» progettata da Francesco Marino
  • 2. Durante la grande carestia del 1769, a salvare la popolazione, dalla fame furono le patate. Queste venivano coltivate già da molti anni in Germania, ma furono introdotte in Francia solo sotto Luigi XVI. L'arte della conservazione dei cibi fa enormi progressi edora è possibile avere marmellate, formaggi di molte qualità,salumi e salsicce, nasce l'arte dolciaria, torte, pasticcini e meringhe fanno il loro ingresso trionfale nei pranzi importanti. IL SE TECENTOT AAVOLAILUMIGià il titolo è significativo: non si tratta semplicemente di pane e salame, anzi. L'ambientazione lussuosa trasforma quello che viene comunemente percepito come un cibo popolare in un alimento senza una connotazione sociale umile. La composizione è ricca, ma già “classicamente” ordinata. I bicchieri raffinati di vetro soffiato, la presenza delle posate, che escludono il contatto diretto delle mani con il cibo, la tovaglietta: tutto rappresenta una forma di raffinatezza e di rispetto dell'etichetta, persino in ambiente privato e domestico, familiare, come suggerisce la presenza dell'arancia. Christian Berentz agli inizi del Settecento, in pieno periodo Barocco, il pittore tedesco Christian Berentz, all'epoca noto specialista dello still life, nel 1717 dipinge «Lo spuntino elegante». Nel XVIII il pranzo diventa un'occasione per riunirsi sicché a Parigi viene aperta la prima trattoria, come oggi la intendiamo.
  • 3. 1789: milioni di persone, giungono da ogni angolo della Francia a Parigi, per ragioni politiche ma anche commerciali. Centinaia di cuochi, maggiordomi e altre figure del genere si ritrovano senza più padroni ma anche senza più lavoro. Certo la ristorazione parigina in qualche forma rudimentale già esiste, ovviamente. Piccoli e spartani luoghi di ristoro, dove possono essere servite poche e semplici pietanze. Da questa situazione nasce quella che oggi consideriamo la ristorazione moderna; vengono aperti molti locali, magari all'interno dei palazzi aristocratici sequestrati. I più bravi cuochi-nuovi imprenditori di Parigi cominciano a proporre la loro ristorazione, probabilmente rielaborando e adattando la cucina patrizia che proponevano all'aristocrazia. Ripercorrendo le acquisizioni scientifiche dell’uomo nelle varie epoche storiche, possiamo osservare che le abitudini sociali e alimentari si sono modificate di pari passo con le innovazioni in campo tecnologico e scientifico, e con un cambiamento repentino in coincidenza con la rivoluzione industriale di circa 200 anni fa. LA RIVOLUZIONE FRANCESE
  • 4. Jean Etienne Liotard «La bella cioccolataia», 1744-45 Una cameriera è in atto di servire una tazza di cioccolata ad una padrona ipotetica. Il vassoio di lacca è una preziosa cineseria di importazione, la tazza a campana di porcellana di Meissen, la trombleuse d'argento per impedirne il rovesciamento e il bicchiere d'acqua rimandano al rituale della cioccolata mattutina alla corte di Maria Teresa d'Austria, presso la quale Liotard era pittore ufficiale. A Londra la prima caffetteria fu aperta nel 1687 in Tower street e già nel 1700 esistevano 3000 locali nei quali poter degustare caffè. Ma in Inghilterra come pure in Olanda, il caffè fu presto sostituito dal tè: e potremmo dire potenza della Compagnia delle Indie!!!… massimo importatore di tè e capace di determinare i consumi alimentari di interi popoli. SOSTANZE NERVINE TRA ‘600 E ‘700 Proprio nel '700 le bevande nervine (caffè, tè, cioccolata) conobbero una grande diffusione: con esse conobbe un largo utilizzo il saccarosio, cioè lo zucchero raffinato industriale. Nel Settecento in quasi tutte le capitali europee si contavano decine, se non centinaia di locali del genere; luoghi frequentati da artisti, letterati, intellettuali e dai maggiori esponenti della nuova classe borghese. Certo non si consumava solo caffè, ma la bevanda eccitante divenne presto simbolo dell'Illuminismo: non a caso la prima rivista letteraria italiana fondata da illuministi come Pietro Verri e Cesare Beccaria si chiamò Il caffè. E' famosa la favola del pastore di capre e pecore il quale notò che gli animali che mangiano le bacche della pianta del caffèerano più produttive e felici e si incuriosì…..
  • 5. Nasce la margarina e la produzione su scala industriale del burro.Si unifica la cucina dei nobili e quella della borgesia.Nell'Ottocento arriva anche lo yogourt Nel '700 venne messo a punto il grande fornello da cucina munito di più fuochi che permetteva la cottura lenta, la cottura vivace, la bollitura, la graticola e il fuoco dolce, consentendo un grande balzo avanti nella preparazione dei pasti. Boulanger, intorno al 1765, aprì una bottega aParigi dove serviva “brodi ristoranti”, ovvero zuppe calde con legumi, verdure e frattaglie cheristoravano i clienti Nel '700 lo zucchero sostituì il miele quando inEuropa si imparò ad ottenerlo dalla barbabietole. Uno dei più bravi pittori veneziani, coetaneo e amico di Carlo Goldoni e come lui “illuminato”Poeta della Venezia del Settecento, Pietro Longhi dipinge, nel 1740, La polenta. Una malattia che si diffuse nel ‘700, specialmente nelle regioni del nord, fu la pellagra. Joseph Goldberger scoprì che essa colpiva coloro che mangiavano molto mais, sottoforma di polenta ad es. in quanto questo non rendeva utilizzabile la vitamina D. I pone a contatto diverse cucine. Si inizia ad usare il vino nella cottura delle carni, nasce il ragù e la gelatina. Il cavolo entra nella tavola dei poveri. Fino al XVIII secolo la manipolazione degli alimenti fu limitata alla cucina domestica e artigianale. Le tecniche di conservazione erano essenzialmente la salagione e l'essiccamento (talvolta l'affumicatura); l'utilizzo del ghiaccio era assai limitato. l secolo dei grandi viaggiatori