2. Il Parco dei Mostri di Bomarzo, noto anche come
Bosco Sacro nasce nel 1552 come "Villa delle Meraviglie".
E’ un complesso unico al mondo nella sua particol a rità.
Le decorazioni del Parco dei Mostri di Bomarzo si
sostanziano in grandi statue e sculture in peperino
integrate alla perfezione nella natura del bosco.
Il Parco dei Mostri di Bomarzo fu fatto costruire dal
principe
Pier Francesco Orsini detto Vicino "sol per sfogare il
core " , presumibilmente tra il 1552 ed il 1580.
Lo chiamò Sacro Bosco e lo dedicò a sua moglie, Giulia
Farnese.
Numerose le iscrizioni che accompagnano il visitatore
lungo il percorso, e le sedute disposte lungo l'itinerario
che ne fanno un luogo di passeggio e di meditazione.
Avanzamento automatico
3. Il Parco dei Mostri è dominato dalla possente mole del
Palazzo Orsini.
4. . . . Voi che pel mondo gite errando vaghi di
veder meraviglie alte et stupende
venite qua ove tutto vi parla
d’amore e d’arte . . .
L’ingresso al Bosco Sacro La stele di
Vicino Orsini
5. Varcato l’ingresso del
Parco si
incontrano due sfingi.
Tu ch’entri qua pon mente,
parte a parte, e dimmi poi se
tante meraviglie sien fatte per
inganno o pur per arte.
Chi con ciglia inarcate e labbra
strette non va per questo loco,
manco ammira, le famose del
mondo moli sette.
6. Progettato dagli architetti Pirro Ligorio, Jacopo
Barozzi da Vignola ed altri successori.
E’ un labirinto di simboli di matrice alchemica misti
a statue gigantesche e creature mostruose.
Scienziati storici e filologi hanno fatto diversi
tentativi per spiegare il labirinto, ma la sua vera
chiave di lettura resta ancora celata nel mistero.
Medaglia con l’effige di Pier Francesco Orsini,
detto Vicino Orsini (1523-1585), Duca di Bomarzo
7. Pianta
del
Parco.
Il percorso suggerito è in senso antiorario, prendendo a destra
dopo le Sfingi, ed iniziando la visita con il gruppo di Ercole e Caco.
11. Ninfeo
Le nicchie dovrebbero accogliere le personificazioni dei 5
sensi,
purificati, riordinati e raffinati dalle Grazie e dalla pratica
dell’adepto.
Tali “sensi” sono accompagnati dai versi:
24. Il Cantaro
Il grande
vaso gigante
del giardino.
Il vaso
della
Sapienza ?
25. Panca etrusca
"Voi che pel mondo gite errando, vaghi di veder maraviglie alte et
stupende, venite qua, dove son faccie horrende elefanti, leoni,
orsi, orche et draghi"
32. Il tempietto.
In stile dorico e di forma ottagonale con un portale ornato da un
grande timpano vuoto. Il soffitto è decorato con i gigli Farnese e le
rose degli Orsini.
33. Panoramica del Tempietto.
Realizzato verso la fine dei lavori del Parco, fu dedicato da
Vicino all'amatissima moglie Giulia Farnese e fu probabilmente
il suo Mausoleo.
34. Il cosiddetto Mausoleo.
Struttura forse ispirata ad
una tomba etrusca,
volutamente rappresentato in
rovina.
Nel timpano sono
scolpite alcune
immagini a
bassorilievo.
35. Le erme:
sono sculture poste su un pilastro che
raffigurano una testa umana e una piccola
parte del busto.
Nel bosco di Bomarzo se ne contano
cinque, oggi sistemate sul viale d'ingresso a
sinistra delle sfingi.
In origine erano collocate su alti pilastri
che raggiungevano i cinque metri.
36. Di fianco all’uscita: Un Orco (o Proteo) ed il Mappamondo con
sopra il Castello Orsini in miniatura a significare la potenza del
Casato.
37. E ancora:
Una panca
Giove Ammone Ariete dal vello d'oro
38. Dopo la morte di Vicino Orsini nessuno si curò piu’ di questo
gioiello di arte manieristica che dopo secoli di abbandono e’
stato salvato (1954) dal solito oblio e restaurato per la gioia di
intellettuali e scrittori, artisti e turisti che vengono da tutto il
mondo per ammirare questo museo all'aperto.
Distanze:
Roma 105 Km
Viterbo 21 Km
Civita di Bagnoregio 36 Km
Autostrada A1:
Uscita Attigliano, poi direzione
Bomarzo
Altre info su:
Foto ed info dal web http://www.parcodeimostri.com/
39. Fine
By Sal
Franz Liszt – Liebestraum
(sogno d’amore).