1. PONTE SULO STRETTO DI MESSINA
Un progetto iniziato nel 60 ma mai finito.
Correva l’anno 2002, quando l’allora Antonio Calarco (Presidente Onorario della società Stretto Messina
Spa), dichiarò che il ponte sullo Stretto era la più grande opera di ingegneria civile di tutti i tempi, seconda
Sola alo sbarco sulla luna. Andando a ritroso nel tempo, si scopre che nel lontano 1968, l’ANAS e le FS
bandiscono un concorso internazionale di idee, e c’è chi tra i partecipanti progetta ponti sospesi. Il
risultato? Una legge del 1971 dove viene decretato che il ponte è di interesse nazionale, ma poi nulla. Nel
frattempo intanto, molte aziende private come FIAT, investono per creare opere di attraversamento dello
Stretto, che in seguito venderanno alla società pubblica. Nel 1981 poi, viene fondata la Stretto Messina
Spa (Concessionaria di Stato), con l’IRI al 51% l’ANAS e FS AL 44% E nel 1958 con il governo CRAXI, può
Partire l’operazione ponte a campata unica. Dopo anni di studi e ricerca, si arriva al 1992, quando L’ing.
Calarco presenta il progetto di massima sul ponte dello Stretto. Da allora passano altri 10 anni tra controlli,
ulteriori studi, riesami e discussioni. Si arriva così ai giorni nostri dove Calarco intanto diventa direttore
della Gazzetta del Sud, e si fa sostituire dal tecnico Zamberletti ( pres. dell’Istituto infrastrutture), ente che
raccoglie i grandi costruttori di opere pubbliche. In carica c’è il governo Berlusconi la quale, inserisce il
ponte tra le opere strategiche, quelle cioè da realizzare con procedura accelerata. Nel 2004 in una nota
trasmissione Rai, Pietro Ciucci (amministratore delegato Stretto Messina Spa), dichiara che la prima pietra
del ponte sarà posata nel 2005, un anno dopo per intenderci. Nello stesso anno e nella trasmissione Aurelio
Misiti (Pres. Consiglio Sup. Lav. Pubblici ), dichiara che il ponte sarà possibile passarci sopra nel 2010. Da
quella trasmissione (ora che siamo nel 2012), sono passati nove anni e del ponte, tra le sponde Calabresi e
Siciliane non c’è ombra, neppure una pietra posata ed è notizia di oggi, che Il Consiglio dei Ministri ha
deciso di prorogare, per un periodo di circa due anni, i termini per l’approvazione del progetto definitivo
del ponte sullo Stretto, al fine di verificarne la fattibilità tecnica e la sussistenza delle effettive condizioni di
bancabilità.
2. Tale decisione - si legge nella la nota - è motivata dalla necessità di contenimento della spesa pubblica, vista
anche la sfavorevole congiuntura economica internazionale, ed è in linea con la proposta della
Commissione europea dell'ottobre 2011 di non includere più questo progetto nelle linee strategiche sui
corridoi trans-europei. Solo tali opere, infatti, possono godere del co-finanziamento comunitario. Qualora
in questo periodo di tempo non si giungesse a una soluzione tecnico-finanziaria sostenibile, scatterà la
revoca ex legge dell'efficacia di tutti i contratti in corso tra la concessionaria Stretto di Messina spa e il
contraente generale, con il pagamento delle sole spese effettuate e con una maggiorazione limitata al
10%''. ''Questa nuova procedura - si precisa ancora nel testo - dovrà essere accettata dal contraente
generale tramite la sottoscrizione di un atto aggiuntivo al contratto vigente. In ogni caso , durante il
periodo di proroga, previa deliberazione del Cipe, potranno comunque essere assicurati sui territori
interessati interventi infrastrutturali immediatamente cantierabili, a patto che presentino una funzionalità
autonoma e siano già compresi nel progetto generale''.