2. Rifiuti Zero è una strategia che si propone di
riprogettare della vita ciclica delle risorse in
modo tale da riutilizzare tutti i prodotti, facendo
tendere la quantità di rifiuti da conferire
in discarica allo zero, contrapponendosi alle
pratiche che prevedono necessariamente un
processo di incenerimento o discarica. Il
processo assomiglia al riutilizzo delle risorse
fatto dalla natura.
Tra i suoi maggior
teorizzatori
vi è il prof. Paul Connett,
docente della St. Lawrence University
3. La visione rifiuti zero: La fine
dell’era dello spreco
Per tutto il XX secolo, i rifiuti sono stati
considerati come il termine naturale della
produzione industriale, lasciati alla gestione
da parte dell’industria dello smaltimento che
aveva il compito di rimuovere di notte i resti
delle attività produttive e del consumo,
secondo il principio che era meglio tenerli
lontani dalla vista.
4. Sistema Attuale: Sistema lineare
“dell’Economia dei Materiali”
Estrazione
Produzione
Distribuzione
Consumo
Smaltimento
5. La visione rifiuti zero: La fine
dell’era dello spreco
Col tempo, il problema si è
aggravato, con l’aumentare del
volume dei rifiuti e col
riconoscimento dell’influenza dei
rifiuti sull’inquinamento ambientale
e sulla riduzione delle risorse, che
aumentava i costi a lungo termine
dello smaltimento.
6. Impronta Ecologica
Se tutti gli esseri umani avessero
un'impronta ecologica pari a quella
degli abitanti dei paesi “arricchiti" non
basterebbe l'attuale pianeta per
sostenerla;
http://www.comune.modena.it/pps/allegati/Progetti_Oscar_2011/Rovereto-
TN/Allegati/DOCUMENTO%20Finale%20DECRESCITA.pdf
7.
8. Carta dell'impronta ecologica - L'impronta ecologica è misurata in ettari: rappresenta il
quantitativo di terra necessario per sostenere lo stile di vita di una popolazione e include i
consumi di cibo, carburante, legno, fibre, nonchè le emissioni di CO2. I dati rappresentati
della carta non tengono conto del numero totale di abitanti per paese, senza il quale non è
possibile capire l'incidenza della domanda ecologica individuale.
http://sasi.group.shef.ac.uk/worldmapper/display.php?selected=322
9. Problemi ambientali
Discariche ed inceneritori hanno
chiaramente evidenziato il problema
della tossicità dei rifiuti e il fallimento
di come esso è stato trattato in
maniera tradizionale
10. Cambio di mentalità
Da queste considerazioni nasce la
strategia Rifiuti Zero – “Zero
Waste” che non è solo una
strategia politica, ma è anche un
modo di intendere
il mondo
senza sprechi.
11. RIFIUTI E RISORSE
Questa visione suggerisce che l’intero
concetto di rifiuto dovrebbe essere eliminato.
I rifiuti dovrebbero essere pensati come una
“potenziale risorsa”, superando la nostra
normale idea che i rifiuti sono un normale
sbocco della vita dei prodotti, assicurando
delle pratiche sostenibili all’inizio del
processo produttivo.
12. “Zero Waste” necessita di:
1) La necessita’ di amministrazioni
capaci.
2) Responsabilita’
delle comunita’.
3) Responsabilità
industriale.
13. Ce lo dice l’Europa!
Alla fine del 2012
65% raccolta differenziata
Entro il 2013
ogni Paese deve avere un Piano Nazionale di Riduzione
Entro il 2016
raccogliere il 45% rifiuti elettronici elettrici (RAEE)
il 65% entro il 2019
Entro il 2020 riciclare e riutilizzare il 50% dei
materiali differenziati
14. Direttiva Europea 98/2008
Art 4 - Gerarchia dei rifiuti:
a) prevenzione;
b) preparazione per il riutilizzo;
c) riciclaggio;
d) recupero di altro tipo, per
esempio il recupero di energia;
e) smaltimento.
15. Produzione Rifiuti 2011
Se si rispettasse la normativa in provincia di Taranto
326.776
350.000
300.000
250.000 212.404,40
200.000
150.000 114.371,60
100.000
50.000
0
Raccolta differenziata al 65%
Produzione totale RU t/a entro il 31/12/2012 (art.265 Codice Residuo t/a
del'Ambiente) Dati in t/a
provincia di Taranto 326.776 212.404,40 114.371,60
16. Provincia di Taranto
TOTALI ATO-1 E ATO-3 ANNO 2011
(N .B . n ella d i fferen zi a t a s o n o i mpro pri a men t e ca lco la t i
a n che 3.024 t o n n ella t e ci rca di C&D)
276.764 t
300.000
250.000
200.000
150.000
100.000
37.645 t
50.000
0
INDIFFERENZIATA (Ato 1 + Ato 3) DIFFERENZIATA (Ato 1 + Ato 3)
Serie1 276.764 37.645
22. Il Caso delle Discariche nel Lazio
La direttiva sulle discariche di rifiuti “Direttiva
1999/31/CE del Consiglio, del 26 aprile 1999,
relativa alle discariche di rifiuti” stabilisce che
i rifiuti da collocare in discarica devono
essere trattati in precedenza, ossia devono
subire alcuni "processi fisici, termici,
chimici, o biologici, inclusa la cernita, che
modificano le caratteristiche dei rifiuti allo
scopo di ridurne il volume o la natura
pericolosa e di facilitarne il trasporto o
favorirne il recupero".
23. Commissione europea ha deciso di
deferire l’Italia alla Corte di giustizia
L’Italia ritiene che i rifiuti collocati nelle discariche
nelle province di Latina e Roma possano essere
considerati «trattati», in quanto sono stati frantumati
prima di essere interrati. Tuttavia, secondo la
Commissione, il fatto di frantumare o sminuzzare
rifiuti indifferenziati prima di interrarli non è sufficiente
al fine di prevenire o ridurre, per quanto possibile, gli
effetti negativi sull’ambiente e qualunque rischio che
ne derivi per la salute umana (come richiesto sia
dalla direttiva sulle discariche sia dalla direttiva
quadro sui rifiuti), il trattamento deve comprendere
anche una corretta selezione dei diversi flussi di
rifiuti.
24. Inceneritori o Termovalorizzatori?
Decreto Legislativo 11 maggio 2005, n. 133
“Attuazione della direttiva 2000/76/CE”, in materia di
incenerimento dei rifiuti descrive l’incenerimento e
il co-incenerimento
DIRETTIVA 2008/98/CE “relativa ai rifiuti e che
abroga alcune direttive” – descrive l’incenerimento
e l’incenerimento con recupero energetico
(recupero energetico solo a determinate condizioni)
La parola termovalorizzatore non esiste nella
legislatura Europea ed Italiana e un termine
inventato.
25. Produzione RSU e incenerimento
Comparazioni Rifiuti prodotti/Capacità di Combustione Rifiuti in provincia di
Taranto - dati in Tonnellate/annue
326.776 333.000
350.000
300.000
233.000
250.000 212.404,40
200.000
150.000 114.371,60
100.000
50.000
0
Raccolta Capacità Capacità
Produzione totale
differenziata al Residuo com bustione com bustione con
RU
65% entro il attuale raddoppio Appia E.
provincia di Taranto 326.776 212.404,40 114.371,60 233.000 333.000
26. CIP 6
Legge 10 del 9 gennaio 1991 “Norme per
l'attuazione del Piano Energetico nazionale in
materia di uso razionale dell'energia, di
risparmio energetico e di sviluppo delle fonti
rinnovabili”.
L'intento della legge è di recepire le politiche
energetiche comunitarie. Purtroppo ciò accade
solo in parte: infatti mentre l'Europa individua
esattamente le fonti rinnovabili (solare, eolica,
idraulica, geotermica e moto ondoso) nella
versione italiana appare il termine "fonti
assimilate alle rinnovabili".
27. CIP 6
Sulla scorta di queste indicazioni (Legge
10/91), il Comitato Interministeriale Prezzi
(CIP) con delibera n. 6 (Cip6) del 29 aprile
1992, stabilisce che i produttori di energia
elettrica da fonti rinnovabili ed assimilate,
godranno di una maggiorazione di circa 3
volte il prezzo di mercato.
28. CIP 6
Chi paga questa maggiorazione?
Noi cittadini col 7% della bolletta
dell'energia elettrica (componente A3).
Dal 1992 abbiamo versato oltre tre miliardi di
euro all’anno (3.076.923.077 euro),
determinando un totale di oltre 50 miliardi di
euro.
31. Gestioni dei rifiuti a Confronto
Attuale Alternativa di
Media/basse % di RD transizione x ZW
Indifferenziato in Alta % RD (+70%)
discarica (senza Riciclo e Recupero
pretrattamento?). del differenziato
Indifferenziato in TMB
modificato (-30%)
Recupero Ulteriore di
materiali al posto
della produzione di
CDR
Scarti in discarica
32. Tributo speciale per il deposito in
discarica dei rifiuti solidi
ECOTASSA
Il tributo speciale per il deposito in discarica dei
rifiuti solidi (cd. “ecotassa”), istituito dall’articolo
3, comma 24, della legge 28 dicembre 1995, n.
549 (Misure di razionalizzazione della finanza
pubblica), si applica ai rifiuti di cui alla parte
quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.
152 (Norme in materia ambientale), e
successive modifiche e integrazioni.
33. ECOTASSA
Il tributo è dovuto alla Regione Puglia. Una
quota del 10 per cento di esso spetta alle
province, in funzione dell’ubicazione delle
discariche nel territorio di ciascuna di esse. Il 20
per cento del gettito derivante dall’applicazione
del tributo, al netto della quota spettante alle
province, affluisce in un apposito fondo della
regione destinato a favorire:
34. ECOTASSA
la minore produzione di rifiuti;
le attività di recupero di materie prime e di energia,
con priorità per i soggetti che realizzano sistemi di
smaltimento alternativi alle discariche;
la bonifica dei suoli inquinati, ivi comprese le aree
industriali dimesse;
il recupero delle aree degradate per l’avvio e il
finanziamento delle agenzie regionali per l’ambiente;
l’istituzione e la manutenzione delle aree naturali
protette.
Il tributo alimenta anche un fondo da destinare al
sostegno dei costi sopportati dai Comuni
maggiormente performanti per la gestione del ciclo
dei rifiuti.
35. Delibera GIUNTA REGIONALE 22
ottobre 2012, n. 2077
- Linea di azione 1: Risanamenti e rimozioni di aree
pubbliche di interesse naturalistico ex art. 192 del D.L.gs
152/2006 destinando la somma di euro 800.000,00;
- Linea di azione 2: Esecuzione di indagini preliminari ex art.
242, commi 1 e 11 del Dl.gs 152/2006 su siti con criticità
ambientale, come in premessa indicato, destinando la
somma di euro 400.000,00;
- Linea di azione 3: Iniziative comunali di sostegno
finanziario ai propri cittadini per la rimozione e smaltimento
di manufatti contenenti amianto destinando la somma di
euro 600.000,00;
- Linea di azione 4: Innovazione dei sistemi di raccolta
differenziata, destinando la somma di euro 970.000,00 di cui
euro 570.000,00 per la misura 4.1 ed euro 400.000,00 per la
misura 4.2;
- Osservatorio regionale Rifiuti ex art. 7,comma 31 punto 1
L.R. 38/2011 euro 278.450,36;
36. ECOTASSA
Sino all'anno 2012, l’ammontare del tributo speciale per il
deposito in discarica di ogni chilogrammo di rifiuti solidi è
determinato giusta art.9, comma 2, della Legge Regionale 3
agosto 2007 n. 25, in:
a) euro 0,0125 per i rifiuti speciali pericolosi;
b) euro 0,0095 per i rifiuti speciali non pericolosi;
c) euro 0,0065 per i rifiuti speciali misti da costruzione e
demolizioni;
d) euro 0,0150 per i rifiuti solidi urbani in genere, in caso di
discariche abusive, o più in generale quando non opera la
fattispecie di cui allalettera f).
37. ECOTASSA
Dall'anno 2013 (rimandato poi di 1 anno), l’ammontare
del tributo speciale per il deposito in discarica di ogni
chilogrammo di rifiuti solidi è determinato giusta art.7,
commi 5, 6 e7, della Legge Regionale 30 dicembre 2011
n. 38, in:
a) euro 0,0200 per i rifiuti speciali pericolosi;
b) euro 0,0100 per i rifiuti speciali non pericolosi;
c) euro 0,0065 per i rifiuti speciali misti da costruzione e
demolizioni;
d) euro 0,02582 per i rifiuti solidi urbani (RSU), per
l’incenerimento dei rifiuti senza recupero di energia, in
caso di discariche abusive, abbandono, scarico e
deposito incontrollato di rifiuti, per gli scarti ed i sovvalli
di impianti di selezione automatica, riciclaggio e
compostaggio.
38. ECOTASSA
Al fine di favorire la minore produzione di
rifiuti e il recupero degli stessi, rendendo
altresì maggiormente virtuosi i processi di
raccolta e selezione che consentono la
raccolta differenziata di qualità e la riduzione
del conferimento in discarica dei rifiuti,
l'ammontare del tributo speciale per il
deposito in discarica di ogni tonnellata di
rifiuti solidi urbani è determinato sulla base
dei seguenti criteri di premialità:
39. ECOTASSA
1. Percentuale di Raccolta Differenziata.
2. Individuazione del gestore unico
all’interno dell’ATO
3. Chiusura del ciclo previsto quale
criterio di premialità dall’art. 9 comma
3 lettera b);
42. Ecotassa ex ATO BR 1
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 6 del 12-01-2012
43. Ecotassa ex ATO BR 2
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 6 del 12-01-2012
44. “Per ottenere un cambiamento
radicale bisogna avere il
coraggio d’inventare l’avvenire.
Noi dobbiamo osare inventare
l’avvenire”
Thomas Sankara
45. “Dio ricicla , il Diavolo brucia!!!”
Grazie a tutti
Vianello Giovanni
jvianello@gmail.com
Referente Regionale
Legge D’iniziativa Popolare “Rifiuti Zero”
http://www.leggerifiutizero.it/