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Rifiuti Zero – Zero Waste    2013




         Giovanni Vianello
 Rifiuti Zero è una strategia che si propone di
  riprogettare della vita ciclica delle risorse in
  modo tale da riutilizzare tutti i prodotti, facendo
  tendere la quantità di rifiuti da conferire
  in discarica allo zero, contrapponendosi alle
  pratiche che prevedono necessariamente un
  processo di incenerimento o discarica. Il
  processo assomiglia al riutilizzo delle risorse
  fatto dalla natura.

 Tra i suoi maggior
 teorizzatori
 vi è il prof. Paul Connett,
 docente della St. Lawrence University
La visione rifiuti zero: La fine
dell’era dello spreco
 Per tutto il XX secolo, i rifiuti sono stati
  considerati come il termine naturale della
  produzione industriale, lasciati alla gestione
  da parte dell’industria dello smaltimento che
  aveva il compito di rimuovere di notte i resti
  delle attività produttive e del consumo,
  secondo il principio che era meglio tenerli
  lontani dalla vista.
Sistema Attuale: Sistema lineare
“dell’Economia dei Materiali”
  Estrazione
          Produzione
                  Distribuzione
         Consumo
               Smaltimento
La visione rifiuti zero: La fine
dell’era dello spreco
 Col tempo, il problema si è
 aggravato, con l’aumentare del
 volume dei rifiuti e col
 riconoscimento dell’influenza dei
 rifiuti sull’inquinamento ambientale
 e sulla riduzione delle risorse, che
 aumentava i costi a lungo termine
 dello smaltimento.
Impronta Ecologica
 Se tutti gli esseri umani avessero
 un'impronta ecologica pari a quella
 degli abitanti dei paesi “arricchiti" non
 basterebbe l'attuale pianeta per
 sostenerla;
 http://www.comune.modena.it/pps/allegati/Progetti_Oscar_2011/Rovereto-
  TN/Allegati/DOCUMENTO%20Finale%20DECRESCITA.pdf
Carta dell'impronta ecologica - L'impronta ecologica è misurata in ettari: rappresenta il
quantitativo di terra necessario per sostenere lo stile di vita di una popolazione e include i
consumi di cibo, carburante, legno, fibre, nonchè le emissioni di CO2. I dati rappresentati
della carta non tengono conto del numero totale di abitanti per paese, senza il quale non è
possibile capire l'incidenza della domanda ecologica individuale.
http://sasi.group.shef.ac.uk/worldmapper/display.php?selected=322
Problemi ambientali
 Discariche ed inceneritori hanno
 chiaramente evidenziato il problema
 della tossicità dei rifiuti e il fallimento
 di come esso è stato trattato in
 maniera tradizionale
Cambio di mentalità
 Da queste considerazioni nasce la
 strategia Rifiuti Zero – “Zero
 Waste” che non è solo una
 strategia politica, ma è anche un
 modo di intendere
  il mondo
 senza sprechi.
RIFIUTI E RISORSE
 Questa visione suggerisce che l’intero
  concetto di rifiuto dovrebbe essere eliminato.
  I rifiuti dovrebbero essere pensati come una
  “potenziale risorsa”, superando la nostra
  normale idea che i rifiuti sono un normale
  sbocco della vita dei prodotti, assicurando
  delle pratiche sostenibili all’inizio del
  processo produttivo.
“Zero Waste” necessita di:
 1) La necessita’ di amministrazioni
 capaci.

 2) Responsabilita’
 delle comunita’.

 3) Responsabilità
 industriale.
Ce lo dice l’Europa!
 Alla fine del 2012
65% raccolta differenziata

 Entro il 2013
ogni Paese deve avere un Piano Nazionale di Riduzione

 Entro il 2016
raccogliere il 45% rifiuti elettronici elettrici (RAEE)
            il 65% entro il 2019

 Entro il 2020 riciclare e riutilizzare il 50% dei
  materiali differenziati
Direttiva Europea 98/2008
Art 4 - Gerarchia dei rifiuti:
a) prevenzione;
b) preparazione per il riutilizzo;
c) riciclaggio;
d) recupero di altro tipo, per
 esempio il recupero di energia;
e) smaltimento.
Produzione Rifiuti 2011
                                 Se si rispettasse la normativa in provincia di Taranto




                                     326.776
           350.000



           300.000


           250.000                                                  212.404,40


           200.000



           150.000                                                                             114.371,60



           100.000



            50.000


                  0
                                                    Raccolta differenziata al 65%
                       Produzione totale RU t/a   entro il 31/12/2012 (art.265 Codice     Residuo t/a
                                                        del'Ambiente) Dati in t/a

provincia di Taranto          326.776                         212.404,40                  114.371,60
Provincia di Taranto
             TOTALI                ATO-1          E   ATO-3            ANNO 2011
           (N .B . n ella d i fferen zi a t a s o n o i mpro pri a men t e ca lco la t i
                          a n che 3.024 t o n n ella t e ci rca di C&D)




                               276.764 t
 300.000



 250.000



 200.000



 150.000



 100.000
                                                                      37.645 t
  50.000



      0
                INDIFFERENZIATA (Ato 1 + Ato 3)        DIFFERENZIATA (Ato 1 + Ato 3)

  Serie1                   276.764                                37.645
Provincia di Brindisi ex ATO1




   http://www.rifiutiebonifica.puglia.it/
Provincia di Brindisi ex ATO1




   http://www.rifiutiebonifica.puglia.it/
Provincia di Brindisi ex ATO2




   http://www.rifiutiebonifica.puglia.it/
Provincia di Brindisi ex ATO2




   http://www.rifiutiebonifica.puglia.it/
Discariche per RU - 2010
Il Caso delle Discariche nel Lazio
 La direttiva sulle discariche di rifiuti “Direttiva
  1999/31/CE del Consiglio, del 26 aprile 1999,
  relativa alle discariche di rifiuti” stabilisce che
  i rifiuti da collocare in discarica devono
  essere trattati in precedenza, ossia devono
  subire alcuni "processi fisici, termici,
  chimici, o biologici, inclusa la cernita, che
  modificano le caratteristiche dei rifiuti allo
  scopo di ridurne il volume o la natura
  pericolosa e di facilitarne il trasporto o
  favorirne il recupero".
Commissione europea ha deciso di
deferire l’Italia alla Corte di giustizia
 L’Italia ritiene che i rifiuti collocati nelle discariche
  nelle province di Latina e Roma possano essere
  considerati «trattati», in quanto sono stati frantumati
  prima di essere interrati. Tuttavia, secondo la
  Commissione, il fatto di frantumare o sminuzzare
  rifiuti indifferenziati prima di interrarli non è sufficiente
  al fine di prevenire o ridurre, per quanto possibile, gli
  effetti negativi sull’ambiente e qualunque rischio che
  ne derivi per la salute umana (come richiesto sia
  dalla direttiva sulle discariche sia dalla direttiva
  quadro sui rifiuti), il trattamento deve comprendere
  anche una corretta selezione dei diversi flussi di
  rifiuti.
Inceneritori o Termovalorizzatori?
 Decreto Legislativo 11 maggio 2005, n. 133
  “Attuazione della direttiva 2000/76/CE”, in materia di
  incenerimento dei rifiuti descrive l’incenerimento e
  il co-incenerimento

 DIRETTIVA 2008/98/CE “relativa ai rifiuti e che
  abroga alcune direttive” – descrive l’incenerimento
  e l’incenerimento con recupero energetico
  (recupero energetico solo a determinate condizioni)

 La parola termovalorizzatore non esiste nella
  legislatura Europea ed Italiana e un termine
  inventato.
Produzione RSU e incenerimento
        Comparazioni Rifiuti prodotti/Capacità di Combustione Rifiuti in provincia di
                             Taranto - dati in Tonnellate/annue


                             326.776                                                            333.000
            350.000


            300.000

                                                                               233.000
            250.000                           212.404,40

            200.000


            150.000                                           114.371,60

            100.000


             50.000


                  0
                                               Raccolta                      Capacità          Capacità
                       Produzione totale
                                           differenziata al   Residuo      com bustione    com bustione con
                              RU
                                             65% entro il                     attuale     raddoppio Appia E.

provincia di Taranto        326.776          212.404,40       114.371,60     233.000           333.000
CIP 6
 Legge 10 del 9 gennaio 1991 “Norme per
  l'attuazione del Piano Energetico nazionale in
  materia di uso razionale dell'energia, di
  risparmio energetico e di sviluppo delle fonti
  rinnovabili”.
 L'intento della legge è di recepire le politiche
  energetiche comunitarie. Purtroppo ciò accade
  solo in parte: infatti mentre l'Europa individua
  esattamente le fonti rinnovabili (solare, eolica,
  idraulica, geotermica e moto ondoso) nella
  versione italiana appare il termine "fonti
  assimilate alle rinnovabili".
CIP 6
 Sulla scorta di queste indicazioni (Legge
  10/91), il Comitato Interministeriale Prezzi
  (CIP) con delibera n. 6 (Cip6) del 29 aprile
  1992, stabilisce che i produttori di energia
  elettrica da fonti rinnovabili ed assimilate,
  godranno di una maggiorazione di circa 3
  volte il prezzo di mercato.
CIP 6
 Chi paga questa maggiorazione?


 Noi cittadini col 7% della bolletta
  dell'energia elettrica (componente A3).

 Dal 1992 abbiamo versato oltre tre miliardi di
  euro all’anno (3.076.923.077 euro),
  determinando un totale di oltre 50 miliardi di
  euro.
Europa: tasse e incentivi
per tonnellata di MPC incenerita

 •Tasse
   • Austria: 14 - 71 €
 • Belgio: 3,7 - 22,3 €
 • Danimarca: 38 - 44 €
 •Incentivi
 • Italia: 25 - 50 € (certificati verdi-
  CIP6)
ARO Brindisi
Gestioni dei rifiuti a Confronto
Attuale                 Alternativa di
 Media/basse % di RD     transizione x ZW
 Indifferenziato in     Alta % RD (+70%)
  discarica (senza       Riciclo e Recupero
  pretrattamento?).       del differenziato
                         Indifferenziato in TMB
                          modificato (-30%)
                         Recupero Ulteriore di
                          materiali al posto
                          della produzione di
                          CDR
                         Scarti in discarica
Tributo speciale per il deposito in
   discarica dei rifiuti solidi
   ECOTASSA
 Il tributo speciale per il deposito in discarica dei
  rifiuti solidi (cd. “ecotassa”), istituito dall’articolo
  3, comma 24, della legge 28 dicembre 1995, n.
  549 (Misure di razionalizzazione della finanza
  pubblica), si applica ai rifiuti di cui alla parte
  quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.
  152 (Norme in materia ambientale), e
  successive modifiche e integrazioni.
ECOTASSA

 Il tributo è dovuto alla Regione Puglia. Una
  quota del 10 per cento di esso spetta alle
  province, in funzione dell’ubicazione delle
  discariche nel territorio di ciascuna di esse. Il 20
  per cento del gettito derivante dall’applicazione
  del tributo, al netto della quota spettante alle
  province, affluisce in un apposito fondo della
  regione destinato a favorire:
ECOTASSA
 la minore produzione di rifiuti;
 le attività di recupero di materie prime e di energia,
    con priorità per i soggetti che realizzano sistemi di
    smaltimento alternativi alle discariche;
   la bonifica dei suoli inquinati, ivi comprese le aree
    industriali dimesse;
   il recupero delle aree degradate per l’avvio e il
    finanziamento delle agenzie regionali per l’ambiente;
   l’istituzione e la manutenzione delle aree naturali
    protette.
   Il tributo alimenta anche un fondo da destinare al
    sostegno dei costi sopportati dai Comuni
    maggiormente performanti per la gestione del ciclo
    dei rifiuti.
Delibera GIUNTA REGIONALE 22
ottobre 2012, n. 2077
 - Linea di azione 1: Risanamenti e rimozioni di aree
    pubbliche di interesse naturalistico ex art. 192 del D.L.gs
    152/2006 destinando la somma di euro 800.000,00;
   - Linea di azione 2: Esecuzione di indagini preliminari ex art.
    242, commi 1 e 11 del Dl.gs 152/2006 su siti con criticità
    ambientale, come in premessa indicato, destinando la
    somma di euro 400.000,00;
   - Linea di azione 3: Iniziative comunali di sostegno
    finanziario ai propri cittadini per la rimozione e smaltimento
    di manufatti contenenti amianto destinando la somma di
    euro 600.000,00;
   - Linea di azione 4: Innovazione dei sistemi di raccolta
    differenziata, destinando la somma di euro 970.000,00 di cui
    euro 570.000,00 per la misura 4.1 ed euro 400.000,00 per la
    misura 4.2;
   - Osservatorio regionale Rifiuti ex art. 7,comma 31 punto 1
    L.R. 38/2011 euro 278.450,36;
ECOTASSA
 Sino all'anno 2012, l’ammontare del tributo speciale per il
    deposito in discarica di ogni chilogrammo di rifiuti solidi è
    determinato giusta art.9, comma 2, della Legge Regionale 3
    agosto 2007 n. 25, in:
   a) euro 0,0125 per i rifiuti speciali pericolosi;
   b) euro 0,0095 per i rifiuti speciali non pericolosi;
   c) euro 0,0065 per i rifiuti speciali misti da costruzione e
    demolizioni;
   d) euro 0,0150 per i rifiuti solidi urbani in genere, in caso di
    discariche abusive, o più in generale quando non opera la
    fattispecie di cui allalettera f).
ECOTASSA
 Dall'anno 2013 (rimandato poi di 1 anno), l’ammontare
    del tributo speciale per il deposito in discarica di ogni
    chilogrammo di rifiuti solidi è determinato giusta art.7,
    commi 5, 6 e7, della Legge Regionale 30 dicembre 2011
    n. 38, in:
   a) euro 0,0200 per i rifiuti speciali pericolosi;
   b) euro 0,0100 per i rifiuti speciali non pericolosi;
   c) euro 0,0065 per i rifiuti speciali misti da costruzione e
    demolizioni;
   d) euro 0,02582 per i rifiuti solidi urbani (RSU), per
    l’incenerimento dei rifiuti senza recupero di energia, in
    caso di discariche abusive, abbandono, scarico e
    deposito incontrollato di rifiuti, per gli scarti ed i sovvalli
    di impianti di selezione automatica, riciclaggio e
    compostaggio.
ECOTASSA
 Al fine di favorire la minore produzione di
  rifiuti e il recupero degli stessi, rendendo
  altresì maggiormente virtuosi i processi di
  raccolta e selezione che consentono la
  raccolta differenziata di qualità e la riduzione
  del conferimento in discarica dei rifiuti,
  l'ammontare del tributo speciale per il
  deposito in discarica di ogni tonnellata di
  rifiuti solidi urbani è determinato sulla base
  dei seguenti criteri di premialità:
ECOTASSA
1. Percentuale di Raccolta Differenziata.


2. Individuazione del gestore unico
   all’interno dell’ATO

3. Chiusura del ciclo previsto quale
   criterio di premialità dall’art. 9 comma
   3 lettera b);
Qualcosa non va per ex ATO TA 3?
La nostra denuncia…
Ecotassa ex ATO BR 1




   Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 6 del 12-01-2012
Ecotassa ex ATO BR 2




   Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 6 del 12-01-2012
“Per ottenere un cambiamento
 radicale bisogna avere il
 coraggio d’inventare l’avvenire.
 Noi dobbiamo osare inventare
 l’avvenire”

Thomas Sankara
“Dio ricicla , il Diavolo brucia!!!”



        Grazie a tutti
               Vianello Giovanni
             jvianello@gmail.com
             Referente Regionale
    Legge D’iniziativa Popolare “Rifiuti Zero”
          http://www.leggerifiutizero.it/

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Rifiuti zero – zero waste provincia di brindisi marzo 2013 giovanni vianello

  • 1. Rifiuti Zero – Zero Waste 2013 Giovanni Vianello
  • 2.  Rifiuti Zero è una strategia che si propone di riprogettare della vita ciclica delle risorse in modo tale da riutilizzare tutti i prodotti, facendo tendere la quantità di rifiuti da conferire in discarica allo zero, contrapponendosi alle pratiche che prevedono necessariamente un processo di incenerimento o discarica. Il processo assomiglia al riutilizzo delle risorse fatto dalla natura.  Tra i suoi maggior teorizzatori vi è il prof. Paul Connett, docente della St. Lawrence University
  • 3. La visione rifiuti zero: La fine dell’era dello spreco  Per tutto il XX secolo, i rifiuti sono stati considerati come il termine naturale della produzione industriale, lasciati alla gestione da parte dell’industria dello smaltimento che aveva il compito di rimuovere di notte i resti delle attività produttive e del consumo, secondo il principio che era meglio tenerli lontani dalla vista.
  • 4. Sistema Attuale: Sistema lineare “dell’Economia dei Materiali” Estrazione Produzione Distribuzione Consumo Smaltimento
  • 5. La visione rifiuti zero: La fine dell’era dello spreco  Col tempo, il problema si è aggravato, con l’aumentare del volume dei rifiuti e col riconoscimento dell’influenza dei rifiuti sull’inquinamento ambientale e sulla riduzione delle risorse, che aumentava i costi a lungo termine dello smaltimento.
  • 6. Impronta Ecologica  Se tutti gli esseri umani avessero un'impronta ecologica pari a quella degli abitanti dei paesi “arricchiti" non basterebbe l'attuale pianeta per sostenerla; http://www.comune.modena.it/pps/allegati/Progetti_Oscar_2011/Rovereto- TN/Allegati/DOCUMENTO%20Finale%20DECRESCITA.pdf
  • 7.
  • 8. Carta dell'impronta ecologica - L'impronta ecologica è misurata in ettari: rappresenta il quantitativo di terra necessario per sostenere lo stile di vita di una popolazione e include i consumi di cibo, carburante, legno, fibre, nonchè le emissioni di CO2. I dati rappresentati della carta non tengono conto del numero totale di abitanti per paese, senza il quale non è possibile capire l'incidenza della domanda ecologica individuale. http://sasi.group.shef.ac.uk/worldmapper/display.php?selected=322
  • 9. Problemi ambientali  Discariche ed inceneritori hanno chiaramente evidenziato il problema della tossicità dei rifiuti e il fallimento di come esso è stato trattato in maniera tradizionale
  • 10. Cambio di mentalità  Da queste considerazioni nasce la strategia Rifiuti Zero – “Zero Waste” che non è solo una strategia politica, ma è anche un modo di intendere il mondo senza sprechi.
  • 11. RIFIUTI E RISORSE  Questa visione suggerisce che l’intero concetto di rifiuto dovrebbe essere eliminato. I rifiuti dovrebbero essere pensati come una “potenziale risorsa”, superando la nostra normale idea che i rifiuti sono un normale sbocco della vita dei prodotti, assicurando delle pratiche sostenibili all’inizio del processo produttivo.
  • 12. “Zero Waste” necessita di:  1) La necessita’ di amministrazioni capaci.  2) Responsabilita’ delle comunita’.  3) Responsabilità industriale.
  • 13. Ce lo dice l’Europa!  Alla fine del 2012 65% raccolta differenziata  Entro il 2013 ogni Paese deve avere un Piano Nazionale di Riduzione  Entro il 2016 raccogliere il 45% rifiuti elettronici elettrici (RAEE) il 65% entro il 2019  Entro il 2020 riciclare e riutilizzare il 50% dei materiali differenziati
  • 14. Direttiva Europea 98/2008 Art 4 - Gerarchia dei rifiuti: a) prevenzione; b) preparazione per il riutilizzo; c) riciclaggio; d) recupero di altro tipo, per esempio il recupero di energia; e) smaltimento.
  • 15. Produzione Rifiuti 2011 Se si rispettasse la normativa in provincia di Taranto 326.776 350.000 300.000 250.000 212.404,40 200.000 150.000 114.371,60 100.000 50.000 0 Raccolta differenziata al 65% Produzione totale RU t/a entro il 31/12/2012 (art.265 Codice Residuo t/a del'Ambiente) Dati in t/a provincia di Taranto 326.776 212.404,40 114.371,60
  • 16. Provincia di Taranto TOTALI ATO-1 E ATO-3 ANNO 2011 (N .B . n ella d i fferen zi a t a s o n o i mpro pri a men t e ca lco la t i a n che 3.024 t o n n ella t e ci rca di C&D) 276.764 t 300.000 250.000 200.000 150.000 100.000 37.645 t 50.000 0 INDIFFERENZIATA (Ato 1 + Ato 3) DIFFERENZIATA (Ato 1 + Ato 3) Serie1 276.764 37.645
  • 17. Provincia di Brindisi ex ATO1  http://www.rifiutiebonifica.puglia.it/
  • 18. Provincia di Brindisi ex ATO1  http://www.rifiutiebonifica.puglia.it/
  • 19. Provincia di Brindisi ex ATO2  http://www.rifiutiebonifica.puglia.it/
  • 20. Provincia di Brindisi ex ATO2  http://www.rifiutiebonifica.puglia.it/
  • 22. Il Caso delle Discariche nel Lazio  La direttiva sulle discariche di rifiuti “Direttiva 1999/31/CE del Consiglio, del 26 aprile 1999, relativa alle discariche di rifiuti” stabilisce che i rifiuti da collocare in discarica devono essere trattati in precedenza, ossia devono subire alcuni "processi fisici, termici, chimici, o biologici, inclusa la cernita, che modificano le caratteristiche dei rifiuti allo scopo di ridurne il volume o la natura pericolosa e di facilitarne il trasporto o favorirne il recupero".
  • 23. Commissione europea ha deciso di deferire l’Italia alla Corte di giustizia  L’Italia ritiene che i rifiuti collocati nelle discariche nelle province di Latina e Roma possano essere considerati «trattati», in quanto sono stati frantumati prima di essere interrati. Tuttavia, secondo la Commissione, il fatto di frantumare o sminuzzare rifiuti indifferenziati prima di interrarli non è sufficiente al fine di prevenire o ridurre, per quanto possibile, gli effetti negativi sull’ambiente e qualunque rischio che ne derivi per la salute umana (come richiesto sia dalla direttiva sulle discariche sia dalla direttiva quadro sui rifiuti), il trattamento deve comprendere anche una corretta selezione dei diversi flussi di rifiuti.
  • 24. Inceneritori o Termovalorizzatori?  Decreto Legislativo 11 maggio 2005, n. 133 “Attuazione della direttiva 2000/76/CE”, in materia di incenerimento dei rifiuti descrive l’incenerimento e il co-incenerimento  DIRETTIVA 2008/98/CE “relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive” – descrive l’incenerimento e l’incenerimento con recupero energetico (recupero energetico solo a determinate condizioni)  La parola termovalorizzatore non esiste nella legislatura Europea ed Italiana e un termine inventato.
  • 25. Produzione RSU e incenerimento Comparazioni Rifiuti prodotti/Capacità di Combustione Rifiuti in provincia di Taranto - dati in Tonnellate/annue 326.776 333.000 350.000 300.000 233.000 250.000 212.404,40 200.000 150.000 114.371,60 100.000 50.000 0 Raccolta Capacità Capacità Produzione totale differenziata al Residuo com bustione com bustione con RU 65% entro il attuale raddoppio Appia E. provincia di Taranto 326.776 212.404,40 114.371,60 233.000 333.000
  • 26. CIP 6  Legge 10 del 9 gennaio 1991 “Norme per l'attuazione del Piano Energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili”.  L'intento della legge è di recepire le politiche energetiche comunitarie. Purtroppo ciò accade solo in parte: infatti mentre l'Europa individua esattamente le fonti rinnovabili (solare, eolica, idraulica, geotermica e moto ondoso) nella versione italiana appare il termine "fonti assimilate alle rinnovabili".
  • 27. CIP 6  Sulla scorta di queste indicazioni (Legge 10/91), il Comitato Interministeriale Prezzi (CIP) con delibera n. 6 (Cip6) del 29 aprile 1992, stabilisce che i produttori di energia elettrica da fonti rinnovabili ed assimilate, godranno di una maggiorazione di circa 3 volte il prezzo di mercato.
  • 28. CIP 6  Chi paga questa maggiorazione?  Noi cittadini col 7% della bolletta dell'energia elettrica (componente A3).  Dal 1992 abbiamo versato oltre tre miliardi di euro all’anno (3.076.923.077 euro), determinando un totale di oltre 50 miliardi di euro.
  • 29. Europa: tasse e incentivi per tonnellata di MPC incenerita  •Tasse  • Austria: 14 - 71 €  • Belgio: 3,7 - 22,3 €  • Danimarca: 38 - 44 €  •Incentivi  • Italia: 25 - 50 € (certificati verdi- CIP6)
  • 31. Gestioni dei rifiuti a Confronto Attuale Alternativa di  Media/basse % di RD transizione x ZW  Indifferenziato in  Alta % RD (+70%) discarica (senza  Riciclo e Recupero pretrattamento?). del differenziato  Indifferenziato in TMB modificato (-30%)  Recupero Ulteriore di materiali al posto della produzione di CDR  Scarti in discarica
  • 32. Tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi ECOTASSA  Il tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi (cd. “ecotassa”), istituito dall’articolo 3, comma 24, della legge 28 dicembre 1995, n. 549 (Misure di razionalizzazione della finanza pubblica), si applica ai rifiuti di cui alla parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale), e successive modifiche e integrazioni.
  • 33. ECOTASSA  Il tributo è dovuto alla Regione Puglia. Una quota del 10 per cento di esso spetta alle province, in funzione dell’ubicazione delle discariche nel territorio di ciascuna di esse. Il 20 per cento del gettito derivante dall’applicazione del tributo, al netto della quota spettante alle province, affluisce in un apposito fondo della regione destinato a favorire:
  • 34. ECOTASSA  la minore produzione di rifiuti;  le attività di recupero di materie prime e di energia, con priorità per i soggetti che realizzano sistemi di smaltimento alternativi alle discariche;  la bonifica dei suoli inquinati, ivi comprese le aree industriali dimesse;  il recupero delle aree degradate per l’avvio e il finanziamento delle agenzie regionali per l’ambiente;  l’istituzione e la manutenzione delle aree naturali protette.  Il tributo alimenta anche un fondo da destinare al sostegno dei costi sopportati dai Comuni maggiormente performanti per la gestione del ciclo dei rifiuti.
  • 35. Delibera GIUNTA REGIONALE 22 ottobre 2012, n. 2077  - Linea di azione 1: Risanamenti e rimozioni di aree pubbliche di interesse naturalistico ex art. 192 del D.L.gs 152/2006 destinando la somma di euro 800.000,00;  - Linea di azione 2: Esecuzione di indagini preliminari ex art. 242, commi 1 e 11 del Dl.gs 152/2006 su siti con criticità ambientale, come in premessa indicato, destinando la somma di euro 400.000,00;  - Linea di azione 3: Iniziative comunali di sostegno finanziario ai propri cittadini per la rimozione e smaltimento di manufatti contenenti amianto destinando la somma di euro 600.000,00;  - Linea di azione 4: Innovazione dei sistemi di raccolta differenziata, destinando la somma di euro 970.000,00 di cui euro 570.000,00 per la misura 4.1 ed euro 400.000,00 per la misura 4.2;  - Osservatorio regionale Rifiuti ex art. 7,comma 31 punto 1 L.R. 38/2011 euro 278.450,36;
  • 36. ECOTASSA  Sino all'anno 2012, l’ammontare del tributo speciale per il deposito in discarica di ogni chilogrammo di rifiuti solidi è determinato giusta art.9, comma 2, della Legge Regionale 3 agosto 2007 n. 25, in:  a) euro 0,0125 per i rifiuti speciali pericolosi;  b) euro 0,0095 per i rifiuti speciali non pericolosi;  c) euro 0,0065 per i rifiuti speciali misti da costruzione e demolizioni;  d) euro 0,0150 per i rifiuti solidi urbani in genere, in caso di discariche abusive, o più in generale quando non opera la fattispecie di cui allalettera f).
  • 37. ECOTASSA  Dall'anno 2013 (rimandato poi di 1 anno), l’ammontare del tributo speciale per il deposito in discarica di ogni chilogrammo di rifiuti solidi è determinato giusta art.7, commi 5, 6 e7, della Legge Regionale 30 dicembre 2011 n. 38, in:  a) euro 0,0200 per i rifiuti speciali pericolosi;  b) euro 0,0100 per i rifiuti speciali non pericolosi;  c) euro 0,0065 per i rifiuti speciali misti da costruzione e demolizioni;  d) euro 0,02582 per i rifiuti solidi urbani (RSU), per l’incenerimento dei rifiuti senza recupero di energia, in caso di discariche abusive, abbandono, scarico e deposito incontrollato di rifiuti, per gli scarti ed i sovvalli di impianti di selezione automatica, riciclaggio e compostaggio.
  • 38. ECOTASSA  Al fine di favorire la minore produzione di rifiuti e il recupero degli stessi, rendendo altresì maggiormente virtuosi i processi di raccolta e selezione che consentono la raccolta differenziata di qualità e la riduzione del conferimento in discarica dei rifiuti, l'ammontare del tributo speciale per il deposito in discarica di ogni tonnellata di rifiuti solidi urbani è determinato sulla base dei seguenti criteri di premialità:
  • 39. ECOTASSA 1. Percentuale di Raccolta Differenziata. 2. Individuazione del gestore unico all’interno dell’ATO 3. Chiusura del ciclo previsto quale criterio di premialità dall’art. 9 comma 3 lettera b);
  • 40. Qualcosa non va per ex ATO TA 3?
  • 42. Ecotassa ex ATO BR 1  Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 6 del 12-01-2012
  • 43. Ecotassa ex ATO BR 2  Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 6 del 12-01-2012
  • 44. “Per ottenere un cambiamento radicale bisogna avere il coraggio d’inventare l’avvenire. Noi dobbiamo osare inventare l’avvenire” Thomas Sankara
  • 45. “Dio ricicla , il Diavolo brucia!!!” Grazie a tutti Vianello Giovanni jvianello@gmail.com Referente Regionale Legge D’iniziativa Popolare “Rifiuti Zero” http://www.leggerifiutizero.it/