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Corso

    Modulo:servizi ai cittadini
Il Content Management System
         Settembre 2008
       Provincia di Caserta




             Slide n° 1
Un Content Management System:
                   cos’è?
  E’ un sistema di gestione dei
   contenuti dei siti web

 E’ un software che si installa su un
  server web per la gestione
  automatizzata dei siti web tramite
  pannello di controllo protetto da
  password.
Esempi noti di content management
                   system
 Un blog, un forum, CMS generici, che tendono ad essere
  più flessibili per consentire la pubblicazione di diversi tipi di
  contenuti.




                             Joomla
Le due facce della realtà
 Tecnicamente un CMS è
  un'applicazione lato server,
  divisa in due parti:
   – la sezione di
      amministrazione (back
      end o back office), che
      serve ad organizzare e
      supervisionare la
      produzione dei contenuti,
     –la sezione applicativa
     (front end)
Logo
       Il CMS Asmenet
Perché usare un CMS?
   Per gestire, aggiornare e personalizzare direttamente il sito web
    istituzionale.
   E’ semplice da utilizzare non richiede specifiche competenze informatiche,
    ma semplicemente un buon utilizzo del PC e di Internet.
   Viene gestito in “house” e consente un notevole abbattimento dei costi da
    parte della PA.
   Si velocizza i tempi di pubblicazione di bandi, notizie e altro..
   La redazione del portale sono i funzionari della Pubblica Amministrazione
    che possono gestire tramite il portale anche servizi a valore aggiunto e di
    interazione con i cittadini
Un portale accessibile: cosa significa?
 L'accessibilità, in informatica, è la capacità di un
  dispositivo, di un servizio o di una risorsa d'essere fruibile
  con facilità da una qualsiasi categoria d'utente.

 Il termine è comunemente associato alla possibilità anche
  per persone con ridotta o impedita capacità sensoriale,
  motoria, o psichica (ovvero affette da disabilità sia
  temporanea, sia stabile), di fruire dei sistemi informatici e
  delle risorse software a disposizione. la sezione applicativa
   (front end)
   Utilizza un codice semanticamente corretto, logico e validato secondo i parametri
    del W3C
   Utilizza testi chiari, fluenti e facilmente comprensibili
   Utilizza testo alternativo per ogni tipo di contenuto multimediale
   Sfrutta titoli e link che siano sensati anche al di fuori del loro contesto (evitando, ad
    esempio, link su locuzioni come quot;clicca quiquot;)
   Ha una disposizione coerente e lineare dei contenuti e dell'interfaccia grafica
   Inoltre dovrebbe essere compatibile col maggior numero di browser e configurazioni
    software e utilizzare colori standard e ad alto contrasto fra di loro.
   L'applicazione corretta dei criteri di accessibilità deve permettere la lettura delle
    pagine web da parte di software detti screenreader, specifici per ipovedenti o non
    vedenti.
   criteri di accessibilità hanno importanza anche nella realizzazione dei Sistemi di Gestione dei Contenuti (Content Management
    System o, più brevemente, CMS), ossia di quei sistemi web che permettono la creazione e la pubblicazione di documenti da parte
    di più autori che, molto spesso, dispongono di una vera e propria struttura editoriale.
   In questi casi, è opportuno non solo rendere il sito conforme agli standard, ma anche:
   aiutare gli autori a pubblicare documenti che non compromettano l'accessibilità;
   fornire soluzioni CMS accessibili direttamente agli autori con disabilità.
   Esistono già alcuni CMS (sia commerciali che open source) che promettono il rispetto della normativa per l'accessibilità:
   anastasis
   ariadne
   cmsaccessibile
   enteweb
   e-ntra
   flexcmp
   fruibile
   isweb
   juniorcms
   Il W3C (World Wide Web Consortium) ha emanato nel 2000 delle linee guida, le ATAG (Authoring Tools Accessibility Guidelines).
    Nella nuova versione (ATAG 2.0) vi sono una serie di indicazioni specifiche per le soluzioni Web Based, con criteri di successo
    (success criteria) di chiara ispirazione alle WCAG 2.0.
 Esistono alcuni standard ed alcune linee guida per definire
  l'accessibilità. Le linee guida internazionalmente più diffuse
  per quanto concerne il web sono le WCAG, Web Content
  Accessibility Guidelines della WAI, Web Accessibility
  Initiative (sezione del World Wide Web Consortium).
   Italia per le nuove realizzazioni e le modifiche apportate dalla Pubblica amministrazione al proprio o ai propri siti web si deve
    tenere conto (pena nullità dei contratti stipulati) della quot;Legge Stancaquot; (Legge 4 del 9 gennaio 2004, pubblicata nella Gazzetta
    Ufficiale il 17 gennaio 2004), resa operativa col decreto attuativo di fine 2005. Il medesimo obbligo è in carico, come specificato
    nell'art. 2 della legge, agli enti pubblici economici, alle aziende private concessionarie di servizi pubblici, alle aziende
    municipalizzate regionali, agli enti di assistenza e di riabilitazione pubblici, alle aziende di trasporto e di telecomunicazione a
    prevalente partecipazione di capitale pubblico e alle aziende appaltatrici di servizi informatici. L'obbligo della applicazione della
    legge sussiste esclusivamente per i siti pubblici (o di interesse pubblico) mentre, sempre nell'ambito pubblico, le disposizioni di
    legge non si applicano ai sistemi informatici destinati ad essere fruiti da gruppi di utenti dei quali, per disposizione di legge, non
    possono fare parte persone disabili.
   La legge contiene altresì alcune definizioni:
   a) «accessibilità»: la capacità dei sistemi informatici, nelle forme e nei limiti consentiti dalle conoscenze tecnologiche, di erogare
    servizi e fornire informazioni fruibili, senza discriminazioni, anche da parte di coloro che a causa di disabilità necessitano di
    tecnologie assistive o configurazioni particolari;
   b) «tecnologie assistive»: gli strumenti e le soluzioni tecniche, hardware e software, che permettono alla persona disabile,
    superando o riducendo le condizioni di svantaggio, di accedere alle informazioni e ai servizi erogati dai sistemi informatici.
   La legge italiana - oggetto di accesi dibattiti sul suo reale peso nel favorire l'accessibilità del web - si pone come obiettivo quello di
    dare attuazione al principio di uguaglianza previsto dall'art. 3 della Costituzione Italiana e quindi garantire il diritto di accesso ai
    servizi informatici e telematici della pubblica amministrazione e ai servizi di pubblica utilità da parte delle persone disabili. Le
    disposizioni della legge si applicano oltre che ai siti web, anche, secondo quanto sancito dall'art.5, al materiale formativo e didattico
    utilizzato nelle scuole di ogni ordine e grado
Portali accessibili
                               Art. 8
          (Modalità di utilizzo del logo da parte dei soggetti
      di cui al comma 1, dell’articolo 3 della legge n. 4 del
                                 2004)
     1. Le amministrazioni pubbliche e comunque i soggetti
        di cui all'art. 3, comma 1, della legge n. 4 del 2004,
          che intendono utilizzare il logo sui siti e sui servizi
           forniti, provvedono autonomamente a valutare
       l'accessibilità sulla base delle regole tecniche definite
           con il decreto del Ministro per l'innovazione e le
         tecnologie, di cui all'articolo 11 della legge n. 4 del
        2004; la valutazione positiva, previa segnalazione al
                   Cnipa, consente l'utilizzo del logo.
Grazie per l’attenzione
                          Margherita Coppola
                            marghe.coppola@gmail.com

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Presentazione Portale Asmenet

  • 1. Corso Modulo:servizi ai cittadini Il Content Management System Settembre 2008 Provincia di Caserta Slide n° 1
  • 2. Un Content Management System: cos’è?  E’ un sistema di gestione dei contenuti dei siti web  E’ un software che si installa su un server web per la gestione automatizzata dei siti web tramite pannello di controllo protetto da password.
  • 3. Esempi noti di content management system  Un blog, un forum, CMS generici, che tendono ad essere più flessibili per consentire la pubblicazione di diversi tipi di contenuti. Joomla
  • 4. Le due facce della realtà  Tecnicamente un CMS è un'applicazione lato server, divisa in due parti: – la sezione di amministrazione (back end o back office), che serve ad organizzare e supervisionare la produzione dei contenuti, –la sezione applicativa (front end)
  • 5. Logo Il CMS Asmenet
  • 6. Perché usare un CMS?  Per gestire, aggiornare e personalizzare direttamente il sito web istituzionale.  E’ semplice da utilizzare non richiede specifiche competenze informatiche, ma semplicemente un buon utilizzo del PC e di Internet.  Viene gestito in “house” e consente un notevole abbattimento dei costi da parte della PA.  Si velocizza i tempi di pubblicazione di bandi, notizie e altro..  La redazione del portale sono i funzionari della Pubblica Amministrazione che possono gestire tramite il portale anche servizi a valore aggiunto e di interazione con i cittadini
  • 7. Un portale accessibile: cosa significa?  L'accessibilità, in informatica, è la capacità di un dispositivo, di un servizio o di una risorsa d'essere fruibile con facilità da una qualsiasi categoria d'utente.  Il termine è comunemente associato alla possibilità anche per persone con ridotta o impedita capacità sensoriale, motoria, o psichica (ovvero affette da disabilità sia temporanea, sia stabile), di fruire dei sistemi informatici e delle risorse software a disposizione. la sezione applicativa (front end)
  • 8. Utilizza un codice semanticamente corretto, logico e validato secondo i parametri del W3C  Utilizza testi chiari, fluenti e facilmente comprensibili  Utilizza testo alternativo per ogni tipo di contenuto multimediale  Sfrutta titoli e link che siano sensati anche al di fuori del loro contesto (evitando, ad esempio, link su locuzioni come quot;clicca quiquot;)  Ha una disposizione coerente e lineare dei contenuti e dell'interfaccia grafica  Inoltre dovrebbe essere compatibile col maggior numero di browser e configurazioni software e utilizzare colori standard e ad alto contrasto fra di loro.  L'applicazione corretta dei criteri di accessibilità deve permettere la lettura delle pagine web da parte di software detti screenreader, specifici per ipovedenti o non vedenti.
  • 9. criteri di accessibilità hanno importanza anche nella realizzazione dei Sistemi di Gestione dei Contenuti (Content Management System o, più brevemente, CMS), ossia di quei sistemi web che permettono la creazione e la pubblicazione di documenti da parte di più autori che, molto spesso, dispongono di una vera e propria struttura editoriale.  In questi casi, è opportuno non solo rendere il sito conforme agli standard, ma anche:  aiutare gli autori a pubblicare documenti che non compromettano l'accessibilità;  fornire soluzioni CMS accessibili direttamente agli autori con disabilità.  Esistono già alcuni CMS (sia commerciali che open source) che promettono il rispetto della normativa per l'accessibilità:  anastasis  ariadne  cmsaccessibile  enteweb  e-ntra  flexcmp  fruibile  isweb  juniorcms  Il W3C (World Wide Web Consortium) ha emanato nel 2000 delle linee guida, le ATAG (Authoring Tools Accessibility Guidelines). Nella nuova versione (ATAG 2.0) vi sono una serie di indicazioni specifiche per le soluzioni Web Based, con criteri di successo (success criteria) di chiara ispirazione alle WCAG 2.0.
  • 10.  Esistono alcuni standard ed alcune linee guida per definire l'accessibilità. Le linee guida internazionalmente più diffuse per quanto concerne il web sono le WCAG, Web Content Accessibility Guidelines della WAI, Web Accessibility Initiative (sezione del World Wide Web Consortium).
  • 11. Italia per le nuove realizzazioni e le modifiche apportate dalla Pubblica amministrazione al proprio o ai propri siti web si deve tenere conto (pena nullità dei contratti stipulati) della quot;Legge Stancaquot; (Legge 4 del 9 gennaio 2004, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale il 17 gennaio 2004), resa operativa col decreto attuativo di fine 2005. Il medesimo obbligo è in carico, come specificato nell'art. 2 della legge, agli enti pubblici economici, alle aziende private concessionarie di servizi pubblici, alle aziende municipalizzate regionali, agli enti di assistenza e di riabilitazione pubblici, alle aziende di trasporto e di telecomunicazione a prevalente partecipazione di capitale pubblico e alle aziende appaltatrici di servizi informatici. L'obbligo della applicazione della legge sussiste esclusivamente per i siti pubblici (o di interesse pubblico) mentre, sempre nell'ambito pubblico, le disposizioni di legge non si applicano ai sistemi informatici destinati ad essere fruiti da gruppi di utenti dei quali, per disposizione di legge, non possono fare parte persone disabili.  La legge contiene altresì alcune definizioni:  a) «accessibilità»: la capacità dei sistemi informatici, nelle forme e nei limiti consentiti dalle conoscenze tecnologiche, di erogare servizi e fornire informazioni fruibili, senza discriminazioni, anche da parte di coloro che a causa di disabilità necessitano di tecnologie assistive o configurazioni particolari;  b) «tecnologie assistive»: gli strumenti e le soluzioni tecniche, hardware e software, che permettono alla persona disabile, superando o riducendo le condizioni di svantaggio, di accedere alle informazioni e ai servizi erogati dai sistemi informatici.  La legge italiana - oggetto di accesi dibattiti sul suo reale peso nel favorire l'accessibilità del web - si pone come obiettivo quello di dare attuazione al principio di uguaglianza previsto dall'art. 3 della Costituzione Italiana e quindi garantire il diritto di accesso ai servizi informatici e telematici della pubblica amministrazione e ai servizi di pubblica utilità da parte delle persone disabili. Le disposizioni della legge si applicano oltre che ai siti web, anche, secondo quanto sancito dall'art.5, al materiale formativo e didattico utilizzato nelle scuole di ogni ordine e grado
  • 12. Portali accessibili Art. 8 (Modalità di utilizzo del logo da parte dei soggetti di cui al comma 1, dell’articolo 3 della legge n. 4 del 2004)  1. Le amministrazioni pubbliche e comunque i soggetti di cui all'art. 3, comma 1, della legge n. 4 del 2004, che intendono utilizzare il logo sui siti e sui servizi forniti, provvedono autonomamente a valutare l'accessibilità sulla base delle regole tecniche definite con il decreto del Ministro per l'innovazione e le tecnologie, di cui all'articolo 11 della legge n. 4 del 2004; la valutazione positiva, previa segnalazione al Cnipa, consente l'utilizzo del logo.
  • 13.
  • 14. Grazie per l’attenzione Margherita Coppola marghe.coppola@gmail.com Condivido con voi i miei link: http://segnalo.alice.it/mcoppola/ Il mio social network: http://www.linkedin.com/in/margheritacoppola I Miei libri preferiti: http://www.anobii.com/people/margolina/