1. Numero 13 del 30 agosto 2013 Marcello Agnello
Lettera aperta di un promotore al cliente
Caro Cliente,
come noterai ti ho messo in maiuscolo perché tu, per me, sei molto importante. E infatti da te dipende il buon
esito della mia professione e, nondimeno, il sostentamento della mia famiglia (così a casa smetteranno di
chiedermi che caspita di lavoro mi son scelto).
Tengo molto a te, e come avrai notato tutta quella carta che periodicamente ti faccio firmare è solo nel tuo
interesse (te lo ripeto sempre, perché alla fine ci credo perfino io … testone che non sei altro), al pari di quelle
bizzarre domande che riguardano l’adeguatezza degli investimenti in rapporto al tuo profilo di rischio; sai, lo
dicono gli organi di vigilanza, e lo dice anche la mia Società che non fa altro che martellarmi su questi aspetti,
per non parlare di quelli legati all’antiriciclaggio: tutto nel tuo esclusivo interesse, caro Cliente.
A proposito, già che ci sono volevo parlarti dei tuoi investimenti. Sì, lo so, non sempre vanno bene, salgono
(poco) e scendono (spesso), come lo yo-yo nella mani di un bambino ma, credi a me, nel lungo termine vedrai
che cresceranno. Pensa, la borsa americana dal 1900 a oggi ha avuto un rendimento medio del 6% annuo (non
so se al lordo o al netto della fiscalità, non chiedermelo), quindi stai tranquillo, le cose si metteranno per il
meglio. Sì, forse il rendimento di quella italiana, nello stesso periodo di 113 anni, è stato solo dell’1,8% annuo
(non so se al lordo o al netto dell’inflazione, non chiedermelo), non così entusiasmante, ma intanto noi in Italia
non investiamo più. Quindi siamo fiduciosi: lo spread, il governo italiano sempre in bilico, la guerra che faranno
alla Siria, le valute asiatiche che crollano, l’economia che stenta, la disoccupazione, le elezioni in Germania, la
recessione in Europa e prima ancora in Italia, i Brics che frenano, i Pigs che rischiano … (le ho elencate tutte e,
soprattutto, ti ho impressionato abbastanza ?) … tutto questo lo supereremo senza grandi patemi, vedrai: il
tempo renderà giustizia alle scelte che abbiamo fatto e che non mi pare il caso di cambiare proprio adesso
(altrimenti, dopo, dove investiamo ? E poi se neanche dalla mia Società arrivano indicazioni, mica posso dartele
io).
Infine ti volevo rassicurare su quell’operazione che abbiamo fatto in quel contenitore, sì, quello assicurativo; lo
so, costa un po’ di più (non so bene quanto, un botto a naso, non chiedermi neanche questo) ma, vedi, ti permette
di fare tante belle cose e quando quei soldi dovessero passare ai tuoi cari non subiranno tassazione sul capital
gain e soprattutto la cifra complessiva non rientrerà nell’asse ereditario. E poi ci sono ancora tanti vantaggi che
la fanno preferisce ai più classici strumenti di risparmio gestito (lo dicono tutti, sarà vero).
Concludendo, caro Cliente, non preoccuparti, perché io sono sempre disponibile per venire a trovarti quando
vuoi o quando hai bisogno, anche in orari diversi da quelli lavorativi, perché tu, per me, sei molto importante.
Grazie per la fiducia che continui a rinnovarmi ormai da molti anni (incrocio le dita mentre le mani si dirigono
verso i gioielli di famiglia: doppia scaramanzia) e ti saluto con affetto.
PS. (le cose tra parentesi le penso, ma non posso dirti proprio tutto: mi capisci vero ?)
Risposta del cliente al promotore
Caro Promotore,
ricambio la cortesia iniziale, e ti ringrazio per avermi scritto, tuttavia avrei qualche considerazione che vorrei
sottoporti. La prima di queste riguarda proprio la quantità di carte che continuo a firmare, ormai senza più farci
caso né, tantomeno, leggerle (qualora mai lo avessi fatto): ho un camino che torna utile per questo.
Non so perché, ma ho la sensazione che tutta quella documentazione abbia solo in apparenza l’obiettivo di
curare i miei interessi mentre, probabilmente, tutela quelli altrui; non dico i tuoi (mi sembri una brava persona,
tutto sommato), ma quasi sicuramente quelli della Società per cui lavori. Altrimenti non si spiega perché questi
contratti sono quasi tutti uguali e, come intuirebbe anche quel bambino che mollasse lo yo-yo per un momento,
sono redatti da avvocati, pagati per farlo; quegli stessi avvocati che, se nasce qualche problema, te li ritrovi
2. Numero 13 del 30 agosto 2013 Marcello Agnello
nelle aule a difendere, indovina un po’ chi … le Società per l’appunto (non dico nulla sull’antiriciclaggio, siamo
ignoranti come clienti, ma non stupidi: per fare qualcosa che non andrebbe fatto esistono sicuramente altri modi
che non quello di affidarsi al proprio promotore finanziario).
Circa i miei investimenti invece, come giustamente dici tu, sono spesso sulle montagne russe. Non è colpa tua
ovviamente, l’andamento dei mercati non dipende da te, tuttavia temo che parlare di lungo termine equivalga a
parlare del nulla: quanto lungo deve essere questo lungo termine ? Per chi avesse investito in Italia nel 1900
credo non sia ancora abbastanza lungo, se quello è il rendimento finale: a proposito, e l’inflazione ?
Nel lungo termine saremo tutti morti !!! Non ricordo più chi lo disse, forse un noto politico ormai rassegnatosi
alla mortalità (un po’ meno riguardo a immoralità e illegalità … vabbè), ma il concetto è chiaro. (O forse lo ha
detto un’economista, vai a sapere).
Ti ho sentito dire, fin da quando ci conoscemmo diversi anni fa (anche per farmi capire che caspita di lavoro
facessi), che la tua professione poteva essere assimilata a quella di un medico che, invece di occuparsi dei
pazienti, curava i risparmi delle persone. Ottima similitudine, a quel tempo mi colpì e, insieme alla tua faccia da
bravo ragazzo, mi convinse ad affidarti il frutto della mia fatica (una parte, illuso, penserai mica di avere tutto in
mano ?).
Non mi torna una cosa però: il medico, di solito, se una cura non va bene la cambia, sostituisce i medicinali,
aumenta o riduce i dosaggi (lo so bene, data la mia età ci ricorro spesso), esegue altri esami; e tutto questo
confidando ragionevolmente, ma senza nessuna certezza assoluta, tanto più a fronte di problemi seri, di farmi
star meglio. Perché se lo fa il medico per la salute non può fare la stessa cosa il “medico” per il risparmio ?
In ultimo, riguardo alla scatola o contenitore (scatola cinese o contenitore oscuro?) assicurativo: grazie per i
chiarimenti, anche se un leggero dubbio (giusto una cosina così) mi rimane: non ho famiglia, mi serve
ugualmente ?
Ti aspetto per il consueto appuntamento finite le vacanze, ma scegli un giorno differente stavolta: non venire
più la domenica alle 9.00 solo perché sai che sono mattiniero, mi spiacerebbe che i tuoi famigliari pensassero a
un cambio di attività (da testimonial dei prodotti a testimone di Geova).
Ricambio i tuoi saluti.
Firmato: il tuo datore di lavoro.
PS. (le cose tra parentesi le penso, ma sono ironiche. Sai com’è, nel dubbio. Tuttavia, non posso mica dire tutto)