“Crescere nella cooperazione” è un progetto promosso dalla Federazione Marchigiana Banche di Credito Cooperativo ; ha l’obiettivo di sviluppare un’azione di impegno civico ed etico in grado di favorire la dimensione della solidarietà e dell’imprenditorialità nel mondo scolastico, la responsabilità condivisa, l’integrazione e lo scambio tra scuola e territorio. Non meno importante il coinvolgimento attivo dei genitori nelle attività scolastiche, nell’ottica della responsabilità educativa condivisa. Qui pubblichiamo il nostro Diario di Bordo, cioè un anno di lavoro raccontato dai noi bambini , dalle nostre famiglie e da coloro che hanno collaborato con noi nella realizzazione delle varie attività.
Gli alunni e le maestre della classe IV D della Scuola Primaria “G. Sassaroli” dell’Istituto Comprensivo di Filottrano
2. Il perché del progetto
Aderire al progetto «Crescere nella Cooperazione» per il secondo anno consecutivo è stato facile e si
potrebbe dire naturale. I ragazzi sin dai primi giorni di scuola si sono attivati per organizzare il
lavoro di quest’anno; hanno subito utilizzato lo strumento dell’assemblea per discutere, confrontarsi
ed assumere tutte quelle decisioni utili all’attuazione del progetto.
La prima decisione presa è stata quella di voler continuare ad interagire con quelle associazioni che
nel nostro territorio operano con persone diversamente abili, da qui la volontà di condividere la
nostra esperienza incontro con la COOSS Marche, una cooperativa di servizi che opera in tutto il
territorio marchigiano, ed in particolare promuovere delle attività concrete con e per il gruppo dei
«Tuttifrutti».
Parole come Amicizia, Solidarietà, Scambio sono diventate le costanti di tutto il nostro agire.
I ragazzi hanno sperimentato in modo più consapevole come il lavoro di gruppo ben strutturato ed
organizzato favorisca il confronto, lo scambio delle idee, l’accettazione del punto di vista dell’altro. La
pratica del cooperative learning ha aumentato l’autostima nei ragazzi, li ha resi più attenti alla
realizzazione del compito.
3. La Vita Associativa
La vita della nostra ACS è cominciata molto presto, quasi subito dopo l’inizio della scuola. Si sono succedute
diverse assemblee preparatorie poiché si è subito deciso di partecipare ai mercatini di Natale organizzati in
paese, eleggendo anche i nostri rappresentanti del Consiglio di Amministrazione.
Il primo dicembre presentiamo la nostra ACS alla presenza del Direttore della Banca di Filottrano Dott.
Luciano Saraceni e di tutti i nostri genitori.
Il nostro presidente Riccardo Papa e la vice presidente Bianca Bucci si avvicendano nella presentazione
ricordando i momenti salienti del lavoro fatto l’anno scorso dalla nostra cooperativa e ciò che abbiamo in
programma per quest’anno.
Ecco di seguito uno stralcio del discorso di presentazione:
4. « [….] Quest’anno ci riproponiamo con la realizzazione di oggetti in feltro a tema natalizio che
metteremo in vendita nel mercatino dell’8 dicembre in piazza organizzato
dall’Amministrazione Comunale in occasione dell’accensione dell’Albero di Natale. Inoltre
continueremo la nostra esperienza incontro con le cooperative del territorio. Come l’anno
scorso ci recheremo in visita alla Cooperativa agricola “Il Biroccio” e conosceremo più da vicino
la lavorazione dei prodotti dolciari e approfondiremo con il presidente Gianfranco Scattolini
le tematiche relative all’uso dei prodotti equosolidali.
Entreremo in contatto anche con la COOSS Marche, una cooperativa che opera nel territorio e
si occupa dei servizi alle persone. In maniera più specifica oltre a conoscere il tipo di
organizzazione cooperativa, metteremo in atto anche dei momenti di incontro con gli educatori
e i ragazzi diversamente abili del gruppo Tuttifrutti di Filottrano appartenente sempre della
COOSS Marche, per sperimentare in prima persona la scoperta dell’altro creando un rapporto
amichevole in attività di gruppo volte all’intesa, alla gioia di stare insieme, al riconoscimento
della diversità. I temi dell’amicizia e della solidarietà saranno
quindi il perno di tutta la nostra attività, e su questi verterà anche l’attività
di teatro svolta grazie alla collaborazione con l’Avis di Filottrano. [….]»
5. Le Assemblee dei soci
Il momento fondamentale di tutta l’attività dell’ACS è l’Assemblea.
Attraverso questo strumento possiamo esprimere le nostre
opinioni, far valere il punto di vista di ognuno, rispettare quello
dell’altro ed accettare le decisioni prese attraverso l’espressione del
voto. Non sempre si riesce a coinvolgere tutti, a sentire l’opinione
di ciascuno, ma la scommessa è anche questa: aiutare gli altri a
sentirsi accolti ed ascoltati.
Nel corso di questo anno scolastico l’assemblea ha assunto anche
un profondo significato per il clima relazionale della classe; oltre
ad essere programmata per le attività proprie dell’ACS, è stata
spontaneamente usata anche per gestire alcuni conflitti nelle
dinamiche relazionali. L’esigenza è nata da un gruppo di alunni
che, di fronte a una serie di conflitti o al non rispetto di regole
condivise, hanno sentito la necessità di indire assemblee
straordinarie, dove ognuno ha avuto la possibilità di chiarire i
propri comportamenti cercando insieme le soluzioni per
migliorarli.
6.
7. L’incontro con il coach
La nostra coach è Anna Rita Sorbellini e, con lei abbiamo fatto due incontri.
Nel primo abbiamo giocato a risolvere dei cruciverba a gruppi, in ognuno era
contenuta una parte di un proverbio e una volta trovata abbiamo unito le
nostre forze per scoprire il proverbio per intero che diceva:
«Se vuoivincere,camminada solo;
se vuoicrescereed arrivare lontano,camminain compagnia.»
Subito, insieme ad Anna Rita ci siamo confrontati cercando di capirne il
contenuto, ma è nel corso dell’anno e durante le varie attività che ne abbiamo
compreso veramente il significato!
Nel secondo incontro, invece abbiamo discusso dei problemi emersi dalla
stesura delle schede A e A1 utili alla redazione del bilancio sociale e abbiamo
anche cercato di trovare insieme le soluzioni per risolverli.
11. L’incontro con le Cooperative del territorio
Secondo quanto stabilito dallo Statuto della nostra ACS abbiamo
deciso di continuare la conoscenza della Cooperativa Agricola «Il
Biroccio». Durante lo scorso anno abbiamo potuto confrontare
l’aspetto organizzativo della Cooperativa dei «grandi» con la nostra
evidenziando somiglianze e differenze, quest’anno, invece, la nostra
attenzione è stata rivolta alla produzione conoscendo più da vicino la
lavorazione dei prodotti dolciari.
La CooperativaAgricola«IlBiroccio»di Filottrano
12.
13. La COOSS Marche e ilgruppodei «Tuttifrutti»
Abbiamo anche intrapreso un cammino con la COOSS
Marche, una cooperativa marchigiana che opera nel
territorio offrendo servizi alle persone. La Dott.ssa Ada
Manca della cooperativa, è venuto a scuola per farci
conoscere come è organizzata una cooperativa di servizi e
per rendere ancora più fattiva la nostra collaborazione. In
quell’occasione siamo stati anche invitati a partecipare
all’assemblea generale dei soci per l’approvazione del
bilancio che si terrà il 31 di maggio. Siamo stati molto felici
di questo invito e stiamo preparandoci per essere all’altezza
dell’occasione!
Il personale della COOSS Marche che è
venuto a scuola ci ha spiegato la vita
della loro cooperativa attraverso una
bella presentazione al computer. Loro
svolgono moltissimi servizi sia ai disabili,
che alle persone malate e ho capito che
collaborano anche con gli ospedali. È
stato un incontro interessantissimo!
(Riccardo Papa – socio)
14.
15. Il gruppo dei ragazzi dei «Tuttifrutti»
è formato da ragazzi diversamente
abili. Con loro abbiamo fatto dei
giochi bellissimi e divertentissimi!!
(Samuele Santoni – socio)
L’esperienza con i ragazzi dei «Tuttifrutti» è stata bellissima. Abbiamo
sorriso con loro giocando insieme. Uno dei giochi più simpatici che
abbiamo fatto è stato quello delle smorfie del viso, una specie di
telefono senza fili, in cui il primo bambino doveva fare un’espressione
facciale, mentre gli altri stavano girati; il bambino faceva vedere la sua
faccia al secondo, il secondo al terzo e così via…. Alla fine tutti si
giravano verso il pubblico che controllava se le smorfie, nel passaggio
tra un bambino e l’altro, erano cambiate. Abbiamo fatto delle gran
risate!!! Mi piacerebbe molto ripetere questa esperienza!!! (Vanessa De
Stefano – socio)
16. «Un sorrisorende felice il cuore, noncostanullae arricchisce
chi lo riceve senzaimpoverirechi lo dona, non durache un
istante,ma il suo ricordorimanea lungo»
Grazie bimbi!!
Il gruppo Tuttifrutti
«Ridi che ti passa» è il laboratorio di comicoterapia, nato
dall’esigenza del nostro gruppo, i «Tuttifrutti» di mettere in
gioco le nostre emozioni, i nostri sentimenti, le sicurezze, le
paure, le timidezze, gli umori, le lune di traverso, le fissazioni,
la serenità, con l’obiettivo di lasciarci andare.
Abbiamo coinvolto, e siamo stati piacevolmente coinvolti, in
questo percorso gioioso, i bambini e le insegnanti dell’ACS
«Ago e Filo…ttrano» della 4^ D dell’Istituto Comprensivo.
Guida preziosa di tutta l’attività è stata la Dott.ssa «Pippi»
Silvia Marchionni, con i suoi occhi e il suo sorriso. Nei
pomeriggi trascorsi insieme ci siamo «scambiati» le nostre
molteplici e diverse abilità: uno sguardo buffo, una smorfia,
una carezza, un urlo, un ballo, un sorriso.
17. L’attività teatrale
L’art. 3 dello Statuto della nostra ACS recita:
« […] l’ACS organizza in forma cooperativa le seguenti attività economiche:
- […]
- Rappresentazione teatrale sui temi della amicizia e della solidarietà con
ingresso a offerta libera, il cui ricavato verrà devoluto ai ragazzi del gruppo
“Tuttifrutti” della Cooperativa COOSS Marche.»
Queste parole nel corso dei mesi e con la conoscenza dei ragazzi dei
«Tuttifrutti» hanno assunto un significato sempre più forte e profondo. In
classe abbiamo discusso molto sul valore dell’amicizia e della solidarietà e
letto anche molte storie che ci hanno fatto riflettere. Tra queste anche la
favola che abbiamo voluto rappresentare nello spettacolo teatrale.
«Il bosco che corre» è una favola semplice che racconta la storia di un
piccolo albero che non riesce a crescere come gli altri, e nonostante un
riccio cerchi di aiutarlo, sta quasi per morire. I suoi compagni alberi
pensano solo a se stessi ignorando il piccolo albero chiamato "Bastoncino".
Alla fine la solidarietà avrà il sopravvento sull'egoismo e l'indifferenza. È
quindi una favola che insegna il valore della solidarietà e dell'aiuto
reciproco.
Ma al di là delle parole noi adulti abbiamo veramente visto i nostri ragazzi
confrontarsi con un tema molto impegnativo che, anche grazie alle
esperienze vissute con la cooperativa, è stato interiorizzato pienamente.
18. La sera dello spettacolo ero particolarmente nervoso e molto
emozionato. Lo spettacolo parlava della storia di un piccolo
albero che stava per morire perché gli altri alberi non lo
aiutavano, poi fortunatamente tutti hanno capito di doverlo
aiutare e il piccolo albero si è ripreso. Lo spettacolo si è concluso
con uno splendido balletto e noi abbiamo ricevuto tanti
applausi, ma la cosa più bella è stata che il ricavato della
rappresentazione teatrale lo daremo in beneficenza al gruppo
dei ragazzi dei «Tuttifrutti» (Alessandro Carnevali - socio )
Nello spettacolo la mia parte era quella del narratore, ero molto
emozionato! Quando sono uscito sul palcoscenico ho visto che la
sala era pienissima: c’erano parenti, amici, rappresentanti delle
associazioni che ci hanno aiutato nel realizzare lo spettacolo e cioè
l’Avis, la Banca di Filottrano, l’esperta di teatro, Valentina, e le
ragazze della Truppa Sorrisi che hanno curato il trucco di scena.
Sono venute ad assistere allo spettacolo anche le nostre ex maestre.
Lo spettacolo è stato un successo e il ricavato, circa 300€,lo
abbiamo destinato al gruppo dei «Tuttifrutti» (Luca Palombini -
socio)
19. Abbiamo deciso di fare questo spettacolo per ricavare dei soldi e
donarli ai ragazzi dei «Tuttifrutti». La favola che abbiamo
portato in scena vuol dire che se ci sono delle persone in
difficoltà noi le dobbiamo aiutare. È stata una emozione
bellissima fare lo spettacolo con i miei compagni collaborando
tutti insieme!. (Gaia Starnari - socio)
20.
21. La didattica cooperativa
La cooperativa ha influenzato molto lo studio in classe, come ad esempio
quando abbiamo formato i gruppi per lo studio di storia. Per prima cosa
sono stati assegnati i ruoli, ognuno di noi aveva un suo compito: c’era
chi era portavoce, chi controllava il tempo, chi il tono della voce, chi
scriveva. È stato molto meglio studiare insieme ai compagni. Tutti ci
siamo dovuti impegnare per portare a termine il lavoro del gruppo.
(Luca Palombini - socio)
22. Per me il modo di studiare a casa e in classe, dopo l’esperienza della
cooperativa è cambiato. Prima quando facevamo i gruppi parlava
sempre quello più pronto e meno timido e io non riuscivo ad esprimere
le mie idee e ad aiutare gli altri e a casa mi serviva più tempo per
studiare; ora invece, dopo l’esperienza della cooperativa, le cose sono
cambiate, con i gruppi di studio cooperativi studio meglio di prima,
perché tutti ci aiutiamo a vicenda e a casa riesco a ripetere l’argomento
di studio meglio e in meno tempo. (Lorenzo Monsù - socio)
L’esperienza della cooperativa ha modificato anche il nostro modo di
studiare. Prima studiavamo da soli a casa e certe volte era difficile
comprendere l’argomento che ci era stato assegnato, poi con lo studio a
scuola con il cooperative learning sono cambiate molte cose: noi capivamo
meglio gli argomenti, ci potevamo confrontare, insieme comprendere il
significato dei termini più difficili, insomma le attività che facevamo ci
venivano meglio! Quindi è sempre meglio lavorare insieme che da soli!!
(Bianca Bucci - socio)
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24. La voce dei genitori
Per il secondo anno consecutivo, i nostri ragazzi della 4 D della
scuola primaria “Sassaroli” hanno ricostituito la Cooperativa «Ago
e Filo…ttrano».
Visto il successo avuto nella prima esperienza, all’unanimità
hanno deciso di rivivere questo progetto. Gli impegni e le tante ore
dedicate all’ACS sono stati faticosi ma hanno ripagato appieno i
ragazzi con tante soddisfazioni e tanti momenti di vera crescita
personale. Per noi genitori è meraviglioso vederli lavorare e
autogestirsi nell’organizzare le varie attività; possiamo dire che
veramente sono entrati nello “stile di vita” della cooperativa:
collaborare, discutere, decidere e gioire tutti insieme.
Uno stile di vita fondamentale per vivere bene nella società di oggi
e per questo ci auguriamo che questa esperienza di vita li
accompagni e sia da esempio per il loro futuro. ( Manuela Lucaioli
mamma di Davide)
L’esperienza di quest’anno è
stata molto emozionante. Vedere
i bambini aiutarsi a vicenda e
confrontarsi ha reso ancora più
uniti anche noi genitori. (Pasko
Larysa Mamma di Giorgio)
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29. Mi sento molto orgogliosa di mio figlio e dei suoi compagni
perché si sono impegnati molto e con ottimi risultati, sono
rimasta stupita per la bravura che hanno raggiunto. Il
progetto «Crescere nella Cooperazione» li orienta verso un
aiuto reciproco e una collaborazione che coinvolge anche noi
genitori e questo mi piace, grazie ragazzi!!! (Elisabetta
Sacconi, mamma di Riccardo)
L’esperienza che più mi ha sorpreso ed entusiasmato è stata
sicuramente lo spettacolo teatrale. I bimbi rispetto all’anno
scorso sono stati molto più sicuri ed hanno saputo intrattenere il
pubblico presente in teatro. Durante la rappresentazione a tratti
piangevo un po’per il ridere e un po’ per la commozione di
vedere questi bambini su un palco e sentirli recitare come se
fosse una cosa naturale, senza preoccuparsi del pubblico che
stava di fronte a loro. Penso che l’esperienza della cooperativa li
abbia aiutati a fare gruppo, a rispettare i ruoli, a volersi anche
un po’ più di bene. (Erika Gratti, mamma di Gaia P.)
30. Nelle schede A e A1 per il Bilancio Sociale c’era una domanda che diceva:
«Di tuttala tuaesperienza,che cosa vorresti
regalaread un tuoamicoche non l’havissutacome te?»
Ecco, vorremmo concludere il nostro viaggio di quest’anno regalando ad un amico:
«La bellezza di giocare e
divertirsi con i ragazzi
diversamente abili.»
«Tutta la felicità, l’emozione e
la collaborazione dello stare
insieme»
Vorremmo regalargli la possibilità
di essere felice, di collaborare con
gli altri, di scambiarsi le emozioni
che danno l’amicizia e l’aiuto
reciproco»
A un nostro amico verremmo
regalare l’esperienza con i
ragazzi dei «Tuttifrutti» e
l’emozione del teatro.
I soci dell’ACS «Ago e Filo…ttrano»