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Dali, Persistence of Memory
LA MEMORIA
Daniel Schacter
“Alla ricerca della memoria” Einaudi
Manila Vannucci
“Quando la memoria ci inganna” La psicologia delle false
memorie. Carocci
Consigli… in libreria
costruzione di un ricordo 3 fasi
Codifica: processo con cui un’informazione viene acquisita
e consolidata, immagazzinata in memoria
Intenzionale
Incidentale: in modo involontario
Variabili che influenzano: attenzione
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Ritenzione: trasformazione
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interferenza retroattiva (informazione appresa più recente
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precedenza su quelle più recenti)
Processi di memoria
Recupero:
Non sempre una memoria è accessibile
Fallimento del recupero
Fenomeno del “sulla punta della lingua”
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Principio di specificità della codifica: la probabilità che
un evento sia rievocato dipende dal grado di
corrispondenza fra il modo in cui l’evento è stato
codificato e il modo in cui sarà recuperato
Anche sensazioni, pensieri e associazioni mentali
Influenza del contesto
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Due processi: familiarity e recollection (rimembranza)
Processi di memoria
Memoria a lungo termine Memoria a breve termine
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Memoria dichiarativa/ esplicita Memoria non dichiarativa/ implicita
Episodica Semantica
Specifiche conoscenze
esperienze generali
personali
Procedurale Priming Condizionam.
Memoria autobiografica
Si riferisce comunemente al ricordo di
informazioni legati al se’
Neisser (1986) ricordi di eventi sperimentati personalmente
Riproduzione fedele di eventi vissuti
Ricostruzioni operate a partire da frammenti di ricordi e da
racconti degli altri integrate con le nostre conoscenze generali
Reminescenza di avvenimenti emotivamente e socialmente
rilevanti
“memoria di eventi remoti”
Memoria episodica
Lampi di memoria
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Si ricordano bene le circostanze concomitanti a
un particolare avvenimento importante.
Es. la maggior parte di noi si ricorda con esattezza dove si
trovava e con chi parlava quando ha sentito la notizia
dell’attacco terrroristico dell’11 settembre
Memoria episodica
Organizzazione delle conoscenze
La memoria semantica costituisce il repertorio di concetti
posseduti da ciascuna persona.
è la base di conoscenze che ci permette di agire in modo
funzionale nel mondo.
Tali conoscenze sono create a partire dal mondo sensoriale,
attraverso l’esperienza, sia diretta sia mediata dal linguaggio e
sono rappresentate in un formato che ne permette l’uso sia nel
riconoscimento sia nella produzione
Le conoscenze sono organizzate in modo tale da riflettere le
relazioni che esistono tra concetti ciascun concetto sarà
semanticamente legato ad un certo numero di concetti
Organizzazione delle conoscenze
Organizzazione delle conoscenze
Processi di categorizzazione: capacità di classificare e
rappresentare elementi in classi
Le categorie hanno un ruolo nel principio di organizzazione che
struttura il sistema di conoscenze
Categorizzazione è un meccanismo mentale che permette di
dare origine a insiemi più o meno ampi di elementi sulla base di
uno o più principi di organizzazione
La struttura gerarchica delle categorie
Eleanor Rosch
Organizzazione delle conoscenze
Organizzazione delle conoscenzeSovra-ordinata
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Proprietà 2
Proprietà n….
Morde
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memoria implicita:
L’essere influenzati da un’esperienza passata senza
avere la consapevolezza di ricordare.
Priming -> consiste nell’effetto di facilitazione e pre-
attivazione che esperienze precedentihanno su
esperienze successive.
Questo effetto non deriva da una memoria esplicita
Dell’esperienza precedente
Provate a studiare per 5 sec le seguenti parole
Assassino, polipo, avocado, ministro, sceriffo e clima
un mondo sotterraneo della memoria
ricordate di averne vista qualcuna di queste parole
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Riempite gli spazi vuoti
Sc…..lo
Po…..po
o…..co
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un mondo sotterraneo della memoria
strutture del lobo temporale mediale
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diverse regioni della corteccia
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Memoria autobiografica: corteccia frontale
Memoria procedurale: gangli della base,
cervelletto
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NEUROSCIENZE COGNITIVE,
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Ruolo dell’ippocampo
•  Esempio: Il ricordo di un volto. Richiede informazioni
da varie fonti che devono essere legate insieme.
•  Fusiform Face Area (FFA) per le caratteristiche
fisiognomiche
– Superior Temporal Sulcus (STS) - per l’
espressione
– Aree uditive - per il tono della voce
– Corteccia Orbitofrontale - aspetti emotivi
– Area di Wernicke - nome della persone ed altre
associazioni verbali
•  Questo processo di legame delle varie informazioni
avviene nell’ippocampo
L’ippocampo è necessario per il recupero delle
memorie?
•  Non necessariamente !!!!
–  Non per le memorie più antiche
–  Paziente HM :
•  Amnesia Anterograda con amnesia retrograda limitata
•  Memorie antiche intatte
Codifica e recupero della traccia
mnemonica
– L’attività neurale (fMRI) durante la codifica
predice la bontà del recupero in due
regioni:
• Ippocampo
• Aree prefrontali ventrolaterali
Dove è immagazzinata la memoria
episodica a l.t.?
•  Nelle aree che hanno elaborato gli stimoli
inizialmente.
– Ad. es. le memorie visive di un oggetto stanno nella
corteccia infero-temporale
– La memoria di un volto nell’ area specializzata del
giro fusiforme del lobo temporale
–  Quindi l’immagazzinamento avviene in diverse
regioni
Basi neurali della memoria procedurale
•  Meno studiate rispetto a quella dichiarativa
•  Importanti le aree che servono
all’apprendimento di abilità motorie o
cognitive
•  Gangli della base - Corteccia motoria
supplementare- Cervelletto
Amigdala
•  Interfaccia fra emozione & memoria
– Importante per associazioni stimolo-paura
– Importante per associazioni in relazione al contesto
– Importante per associazione stimolo-premio
Henry Gustav Molaison
HM
Amnesia retrograda Amnesia anterograda
Brenda Milner: Studio di un (famoso)
paziente amnesico (HM)
amnesia anterograda:
Incapacità di trasferire nuove informazioni dalla
memoria a breve termine alla memoria a lungo
termine
Amnesia retrograda:
Incapacità di recuperare le informazioni acquisite
prima di una data particolare (lesione –
operazione chirurgica - trauma)
Quando i ricordi svaniscono
Brenda Milner: Studio di un (famoso)
paziente amnesico (HM)
•  Per il trattamento di una gravissima forma di
epilessia non sensibile ai farmaci, nel 1953, HM
ventenne, viene operato di ablazione bilaterale
della parte mediale dei lobi temporali e
dell’ippocampo.
Ritratto di un paziente amnesico(HM)
•  Dopo l’operazione non riesce a memorizzare niente
di nuovo riguardo agli eventi privati e pubblici. Non
ricorda le persone conosciute dopo l’intervento,
incluso medici ed infermieri.
•  Non sa la sua eta’, che giorno e’, dove abita e da
quanto vi abita. Non sa se i suoi genitori siano
ancora vivi. Talvolta non riconosce la propria faccia
in una fotografia recente o quella del padre.
Ritratto di un paziente amnesico (HM)
•  Nonostante la gravissima amnesia HM ragiona,
risolve problemi, riconosce oggetti, ha abilita’
linguistiche normali.
•  La sua memoria del passato remoto e’ intatta
incluso la conoscenza del mondo acquisita nel primo
periodo di vita.
•  Anche la memoria di lavoro e’ intatta purche’ non
venga interrotto.
Ritratto di un paziente amnesico (HM)
•  Si diverte a fare le parole crociate ed a guardare
la tv ma puo’ fare gli stessi giochi e vedere gli
stessi programmi piu’ volte senza accorgersene.
•  E’ impossibile per lui seguire la trama di una soap
opera.
•  Le interruzioni pubblicitarie gli impediscono di
tenere a mente la trama
Ritratto di un paziente amnesico (HM)
•  HM puo’ tenere una conversazione normale ma priva
di elementi correnti (libri letti di recente, persone
conosciute, notizie dai giornali ecc.).
•  Se si evita di chiedere qualcosa di corrente, uno
non si accorgerebbe della sua amnesia.
•  A meno che la conversazione non venga interrotta
per qualche minuto: al vostro ritorno HM non solo
non si ricorderebbe dell’argomento di conversazione
ma neanche di avervi mai conosciuto.
Nonostante tutto cio’:
•  In HM La memoria procedurale e’
mantenuta!
•  E’ possibile non solo l’apprendimento visuo-motorio
e cognitivo ma anche la sua memorizzazione a lungo
termine
Ritratto di un paziente amnesico (HM)
Conclusioni
•  HM (come altri pazienti -pochi per fortuna!-
che hanno avuto una resezione bilaterale
dell’ippocampo) soffre di una incapacita’ di
CONSOLIDARE la traccia mnemonica che
quindi non puo’ passare dalla m. a breve a
quella a lungo termine.
•  Cio’ vale per la memoria dichiarativa episodica
-meno per quella semantica.
•  Non vale per la memoria procedurale che e’
rimasta intatta.
Cosa vuole dire tutto cio’?
•  Che la memoria dichiarativa e quella
procedurale hanno sedi cerebrali diverse
•  Per la prima e’ necessario ma non sufficiente
l’ippocampo e strutture limitrofe.
•  Per la seconda sono necessarie altre strutture
cerebrali (gangli della base, cervelletto,
corteccia motoria supplementare?).
Memoria procedurale negli
amnesici
• Pazienti con gravi forme di amnesia
anterograda da lesioni bilaterali
dell’ippocampo-lobo temporale.
• Non riescono a memorizzare niente per
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21 02 5_2011

  • 1. Dali, Persistence of Memory LA MEMORIA
  • 2. Daniel Schacter “Alla ricerca della memoria” Einaudi Manila Vannucci “Quando la memoria ci inganna” La psicologia delle false memorie. Carocci Consigli… in libreria
  • 3. costruzione di un ricordo 3 fasi Codifica: processo con cui un’informazione viene acquisita e consolidata, immagazzinata in memoria Intenzionale Incidentale: in modo involontario Variabili che influenzano: attenzione livello di elaborazione (profonda) Ritenzione: trasformazione Variabile che influenza: interferenza retroattiva (informazione appresa più recente interferisce con una più vecchia) interferenza proattiva (influenza delle informazioni apprese in precedenza su quelle più recenti) Processi di memoria
  • 4. Recupero: Non sempre una memoria è accessibile Fallimento del recupero Fenomeno del “sulla punta della lingua” Informazione temporaneamente inaccessibile! Principio di specificità della codifica: la probabilità che un evento sia rievocato dipende dal grado di corrispondenza fra il modo in cui l’evento è stato codificato e il modo in cui sarà recuperato Anche sensazioni, pensieri e associazioni mentali Influenza del contesto Influenza dell’umore Due processi: familiarity e recollection (rimembranza) Processi di memoria
  • 5. Memoria a lungo termine Memoria a breve termine Sensoriale – MBT- Working memory Memoria dichiarativa/ esplicita Memoria non dichiarativa/ implicita Episodica Semantica Specifiche conoscenze esperienze generali personali Procedurale Priming Condizionam.
  • 6. Memoria autobiografica Si riferisce comunemente al ricordo di informazioni legati al se’ Neisser (1986) ricordi di eventi sperimentati personalmente Riproduzione fedele di eventi vissuti Ricostruzioni operate a partire da frammenti di ricordi e da racconti degli altri integrate con le nostre conoscenze generali Reminescenza di avvenimenti emotivamente e socialmente rilevanti “memoria di eventi remoti” Memoria episodica
  • 7. Lampi di memoria Flashbulb memory Si ricordano bene le circostanze concomitanti a un particolare avvenimento importante. Es. la maggior parte di noi si ricorda con esattezza dove si trovava e con chi parlava quando ha sentito la notizia dell’attacco terrroristico dell’11 settembre Memoria episodica
  • 8. Organizzazione delle conoscenze La memoria semantica costituisce il repertorio di concetti posseduti da ciascuna persona. è la base di conoscenze che ci permette di agire in modo funzionale nel mondo. Tali conoscenze sono create a partire dal mondo sensoriale, attraverso l’esperienza, sia diretta sia mediata dal linguaggio e sono rappresentate in un formato che ne permette l’uso sia nel riconoscimento sia nella produzione Le conoscenze sono organizzate in modo tale da riflettere le relazioni che esistono tra concetti ciascun concetto sarà semanticamente legato ad un certo numero di concetti Organizzazione delle conoscenze
  • 9.
  • 10. Organizzazione delle conoscenze Processi di categorizzazione: capacità di classificare e rappresentare elementi in classi Le categorie hanno un ruolo nel principio di organizzazione che struttura il sistema di conoscenze Categorizzazione è un meccanismo mentale che permette di dare origine a insiemi più o meno ampi di elementi sulla base di uno o più principi di organizzazione La struttura gerarchica delle categorie Eleanor Rosch Organizzazione delle conoscenze
  • 11. Organizzazione delle conoscenzeSovra-ordinata Livello base LIVELLI ANIMALE UCCELLO PESCE Ha la pelle Mangia Respira Ha la ali Ha le piume becca Ha la pinne nuota Ha le branchie Subordinata CANARINO PINGUINO SQUALO È giallo canta Proprietà1 Proprietà 2 Proprietà n…. Morde È pericoloso
  • 12.
  • 13. memoria implicita: L’essere influenzati da un’esperienza passata senza avere la consapevolezza di ricordare. Priming -> consiste nell’effetto di facilitazione e pre- attivazione che esperienze precedentihanno su esperienze successive. Questo effetto non deriva da una memoria esplicita Dell’esperienza precedente Provate a studiare per 5 sec le seguenti parole Assassino, polipo, avocado, ministro, sceriffo e clima un mondo sotterraneo della memoria
  • 14. ricordate di averne vista qualcuna di queste parole Crepuscolo, assassino, dinosauro e mistero Riempite gli spazi vuoti Sc…..lo Po…..po o…..co c…..ma Avviene il priming… un mondo sotterraneo della memoria
  • 15. strutture del lobo temporale mediale Ippocampo Integrazione dei vari ricordi, immagazzinati in diverse regioni della corteccia Memoria semantica: ippocampo Memoria autobiografica: corteccia frontale Memoria procedurale: gangli della base, cervelletto I circuiti della memoria
  • 16. Gazzaniga et al., NEUROSCIENZE COGNITIVE, Zanichelli editore S.p.A.
  • 17.
  • 18. Ruolo dell’ippocampo •  Esempio: Il ricordo di un volto. Richiede informazioni da varie fonti che devono essere legate insieme. •  Fusiform Face Area (FFA) per le caratteristiche fisiognomiche – Superior Temporal Sulcus (STS) - per l’ espressione – Aree uditive - per il tono della voce – Corteccia Orbitofrontale - aspetti emotivi – Area di Wernicke - nome della persone ed altre associazioni verbali •  Questo processo di legame delle varie informazioni avviene nell’ippocampo
  • 19. L’ippocampo è necessario per il recupero delle memorie? •  Non necessariamente !!!! –  Non per le memorie più antiche –  Paziente HM : •  Amnesia Anterograda con amnesia retrograda limitata •  Memorie antiche intatte
  • 20. Codifica e recupero della traccia mnemonica – L’attività neurale (fMRI) durante la codifica predice la bontà del recupero in due regioni: • Ippocampo • Aree prefrontali ventrolaterali
  • 21. Dove è immagazzinata la memoria episodica a l.t.? •  Nelle aree che hanno elaborato gli stimoli inizialmente. – Ad. es. le memorie visive di un oggetto stanno nella corteccia infero-temporale – La memoria di un volto nell’ area specializzata del giro fusiforme del lobo temporale –  Quindi l’immagazzinamento avviene in diverse regioni
  • 22. Basi neurali della memoria procedurale •  Meno studiate rispetto a quella dichiarativa •  Importanti le aree che servono all’apprendimento di abilità motorie o cognitive •  Gangli della base - Corteccia motoria supplementare- Cervelletto
  • 23. Amigdala •  Interfaccia fra emozione & memoria – Importante per associazioni stimolo-paura – Importante per associazioni in relazione al contesto – Importante per associazione stimolo-premio
  • 25. Amnesia retrograda Amnesia anterograda Brenda Milner: Studio di un (famoso) paziente amnesico (HM)
  • 26. amnesia anterograda: Incapacità di trasferire nuove informazioni dalla memoria a breve termine alla memoria a lungo termine Amnesia retrograda: Incapacità di recuperare le informazioni acquisite prima di una data particolare (lesione – operazione chirurgica - trauma) Quando i ricordi svaniscono
  • 27. Brenda Milner: Studio di un (famoso) paziente amnesico (HM) •  Per il trattamento di una gravissima forma di epilessia non sensibile ai farmaci, nel 1953, HM ventenne, viene operato di ablazione bilaterale della parte mediale dei lobi temporali e dell’ippocampo.
  • 28. Ritratto di un paziente amnesico(HM) •  Dopo l’operazione non riesce a memorizzare niente di nuovo riguardo agli eventi privati e pubblici. Non ricorda le persone conosciute dopo l’intervento, incluso medici ed infermieri. •  Non sa la sua eta’, che giorno e’, dove abita e da quanto vi abita. Non sa se i suoi genitori siano ancora vivi. Talvolta non riconosce la propria faccia in una fotografia recente o quella del padre.
  • 29. Ritratto di un paziente amnesico (HM) •  Nonostante la gravissima amnesia HM ragiona, risolve problemi, riconosce oggetti, ha abilita’ linguistiche normali. •  La sua memoria del passato remoto e’ intatta incluso la conoscenza del mondo acquisita nel primo periodo di vita. •  Anche la memoria di lavoro e’ intatta purche’ non venga interrotto.
  • 30. Ritratto di un paziente amnesico (HM) •  Si diverte a fare le parole crociate ed a guardare la tv ma puo’ fare gli stessi giochi e vedere gli stessi programmi piu’ volte senza accorgersene. •  E’ impossibile per lui seguire la trama di una soap opera. •  Le interruzioni pubblicitarie gli impediscono di tenere a mente la trama
  • 31. Ritratto di un paziente amnesico (HM) •  HM puo’ tenere una conversazione normale ma priva di elementi correnti (libri letti di recente, persone conosciute, notizie dai giornali ecc.). •  Se si evita di chiedere qualcosa di corrente, uno non si accorgerebbe della sua amnesia. •  A meno che la conversazione non venga interrotta per qualche minuto: al vostro ritorno HM non solo non si ricorderebbe dell’argomento di conversazione ma neanche di avervi mai conosciuto.
  • 32.
  • 33. Nonostante tutto cio’: •  In HM La memoria procedurale e’ mantenuta! •  E’ possibile non solo l’apprendimento visuo-motorio e cognitivo ma anche la sua memorizzazione a lungo termine
  • 34. Ritratto di un paziente amnesico (HM) Conclusioni •  HM (come altri pazienti -pochi per fortuna!- che hanno avuto una resezione bilaterale dell’ippocampo) soffre di una incapacita’ di CONSOLIDARE la traccia mnemonica che quindi non puo’ passare dalla m. a breve a quella a lungo termine. •  Cio’ vale per la memoria dichiarativa episodica -meno per quella semantica. •  Non vale per la memoria procedurale che e’ rimasta intatta.
  • 35. Cosa vuole dire tutto cio’? •  Che la memoria dichiarativa e quella procedurale hanno sedi cerebrali diverse •  Per la prima e’ necessario ma non sufficiente l’ippocampo e strutture limitrofe. •  Per la seconda sono necessarie altre strutture cerebrali (gangli della base, cervelletto, corteccia motoria supplementare?).
  • 36. Memoria procedurale negli amnesici • Pazienti con gravi forme di amnesia anterograda da lesioni bilaterali dell’ippocampo-lobo temporale. • Non riescono a memorizzare niente per quanto riguarda la memoria dichiarativa • Mostrano una memoria procedurale pressochè intatta