SlideShare a Scribd company logo
1 of 4
Download to read offline
IL CANCRO COME NON L’HA MAI VISTO NESSUNO DI THORWALD DETHLEFSEN E RUDIGER DAHLKE
domenica 18 giugno 2006
Innanzitutto, bisogna prendere coscienza del fatto che ogni globalità (unità tra le unità)
da noi sentita o definita è composta da un lato da molte altre globalità e dall’altro
partecipa di una globalità molto più grande.
Un uomo fa parte dell’umanità e consiste lui stesso di organi, che sono parte di lui e al
tempo stesso consistono di molte cellule, che a loro volta rappresentano le parti
dell’organo. L’umanità si aspetta dal singolo uomo che si comporti in modo tale da
essere utile all’evoluzione ed alla sopravvivenza dell’umanità. L’uomo si aspetta dai suoi
organi che funzionino in modo tale da consentirgli la sopravvivenza. L’organo si aspetta
dalle proprie cellule che facciano il loro dovere, come è indispensabile per la
sopravvivenza dell’organo stesso.
In questa gerarchia, che potrebbe essere prolungata da entrambi i lati, quella globalità
individuale (cellula, organo, uomo) è sempre in conflitto tra vita personale e
subordinazione agli interessi dell’unità superiore. Ogni struttura complessa (umanità,
stato, organo) fa in modo che possibilmente tutte le parti siano subordinate all’idea
comune e la servano. Ogni sistema di norma tollera la fuoriuscita di alcuni (pochi)
membri senza essere messo in pericolo come globalità. C’è però un limite superando il
quale la totalità viene minacciata nella sua esistenza.
Il cancro non è un evento isolato che si presenta soltanto nelle forme patologiche note a
tutti e che da lui prendono il nome: nel cancro troviamo un processo intelligente e molto
differenziato, che occupa l’uomo su tutti i piani.
In quasi tutte le altre malattie, il corpo cerca di fronteggiare con mezzi adatti le
difficoltà che minacciano una funzione. Nel caso del cancro ci troviamo però di fronte a
qualcosa di fondamentalmente diverso: il corpo assiste al progressivo cambiamento del
comportamento delle proprie cellule, le quali iniziano un processo di divisione che in sé
non porta ad alcuna fine, ma che trova una fine nell’esaurimento del terreno di coltura.
La cellula cancerosa non è, come un virus o un batterio, qualcosa che viene da fuori, ma
è una cellula che finora ha messo tutta la sua attività al servizio dell’organo e quindi
dell’intero organismo, in modo da aiutarlo nella sua sopravvivenza. Poi di colpo questa
cellula ha cambiato i suoi intendimenti e abbandonato l’identificazione comune.
Comincia a perseguire scopi propri e a realizzarli senza preoccuparsi d’altro. Pone fine
alla sua normale attività di servizio specifico ad un organo e mette in prima linea la
propria moltiplicazione. Non si comporta più come membro di un essere vivente dalle
molte cellule, ma regredisce al livello precedente di esistenza. Prende le distanze dalle
cellule, sue simili e si diffonde rapidamente e senza riguardo alcuno con una caotica
moltiplicazione, trascurando tutti i confini morfologici (infiltrazione) ed edificando
ovunque basi proprie (metastasi).
Dunque, perché mai la brava cellula agisce in questo modo?
Come membro obbediente di un organismo pluricellulare, non doveva far altro che
eseguire un’attività prescritta e ben definita, utile alla sopravvivenza dell’organismo
stesso. Era una cellula come tante altre, che doveva svolgere un compito poco attraente
per conto di “un altro”. E per molto tempo l’ha fatto. Tuttavia, ad un certo punto
l’organismo ha perso le sue attrattive come spazio nell’ambito del quale compiere la
propria evoluzione. Un organismo unicellulare è libero e indipendente, può fare quello
che vuole, può anche rendersi importante attraverso un interminabile meccanismo di
riproduzione e moltiplicazione. Come organismo multicellulare la cellula è divenuta
mortale e non più libera. C’è da stupirsi che rimpianga la precedente libertà e desideri
tornare alla sua esistenza di organismo unicellulare per realizzare personalmente la
propria immortalità? Essa sottopone allora la comunità ai propri interessi e comincia a
realizzare la propria libertà con un comportamento totalmente privo di riguardo.
Una mossa di successo, il cui errore diviene evidente solo molto tardi, quando si nota
che il sacrificio dell’altro ed il suo utilizzo come terreno di coltura porta con sé anche la
propria fine. Il comportamento della cellula cancerogena è coronato da successo finché
la persona funge da nutrimento, la sua fine significa anche la fine dell’evoluzione del
cancro stesso.
Così, ci si libera della vecchia comunità e ci si accorge troppo tardi che se ne ha ancora
bisogno. La persona non è entusiasta di offrire la propria vita per la vita della cellula
cancerogena, però neppure la cellula cancerogena era entusiasta di offrire la sua vita
per l’uomo. Essa ha argomenti altrettanto buoni dell’uomo, solo la loro ottica è opposta.
Entrambi vogliono vivere e concretizzare i loro interessi e le loro idee di libertà. È
l’antico conflitto della natura: divorare o essere divorati. L’uomo si rende conto della
prepotenza e anche della miopia delle cellule cancerogene: si rende però anche conto
del fatto che noi uomini cerchiamo di assicurarci la sopravvivenza agendo esattamente
come le cellule cancerogene?
Questa è la chiave delle malattie cancerogene. Il cancro è espressione del nostro tempo
e delle nostre concezioni collettive del mondo. Noi sperimentiamo in noi sotto forma di
cancro ciò che noi stessi viviamo. La nostra epoca è caratterizzata da irriguardosa
espansione e realizzazione dei propri interessi. Nella vita politica, economica, religiosa e
privata la gente cerca di dilatare oltre ogni limite i propri fini e i propri interessi senza
riguardo per nessuno, cerca di creare ovunque basi per i propri tornaconti e vuol far
valere soltanto le proprie idee e le proprie mete, mettendo tutti al servizio del proprio
personale vantaggio.
Tutti noi ragioniamo come le cellule cancerogene. La nostra crescita è così veloce che
non riusciamo quasi a rifornirci di materia prima come nutrimento. I nostri sistemi di
comunicazione raggiungono ogni angolo del mondo, però la comunicazione col nostro
vicino o col nostro compagno di vita è ancora assai carente. L’uomo ha tempo libero, ma
non sa come utilizzarlo. Produciamo e distruggiamo prodotti alimentari per poter
manipolare i prezzi. Possiamo viaggiare comodamente per tutto il mondo, ma non
conosciamo noi stessi. La filosofia del nostro tempo non conosce altra meta che la
crescita ed il progresso.
E che scopo ha il progresso? Un progresso ancora maggiore! L’umanità si è imbarcata in
un viaggio senza meta. Deve quindi porsi sempre nuove mete, per non cadere nella
disperazione. La cecità e la miopia dell’uomo del nostro tempo è pari a quella delle
cellule cancerogene. Per portare ancora avanti l’espansione economica, si è utilizzato il
mondo per decenni, lo si è usato come terreno di coltura, per constatare oggi “con
stupore” che la morte di questo terreno significa la morte anche per noi. La gente
considera il mondo intero come il proprio terreno di coltura: piante, animali, materie
prime. Tutto esiste solo perché noi possiamo espanderci senza limiti sulla terra.
Chi si comporta così, dove trova il coraggio e la sfacciataggine di lamentarsi del cancro?
Esso è semplicemente il nostro specchio, ci mostra il nostro comportamento, i nostri
argomenti e anche la fine della nostra strada.
Il cancro non ha bisogno di essere vinto, esso deve soltanto essere capito, così che poi
possiamo capire anche noi stessi. Ma gli uomini vogliono sempre distruggere gli specchi
se il loro viso non pare loro piacevole a vedersi. La gente ha il cancro perché essa stessa
è cancro!
Il cancro è quindi la nostra grande chance di scoprire finalmente i nostri errori di
pensiero e di azione. Il cancro si pone di fronte ai due poli “Io o la Comunità”, vede
soltanto questo aut-aut e decide alla fine per la propria sopravvivenza, accorgendosi
troppo tardi che essa non è possibile senza quella del terreno che lo nutre. Gli manca la
consapevolezza di un’unità più grande, capace di tutto abbracciare. Vede l’unità
soltanto nei suoi limitati confini. Questo malinteso dell’unità è proprio anche dell’uomo.
Anche lui si chiude nella propria coscienza, ed in questo modo sorge la spaccatura tra Io
e Tu. Si pensa per “unità”, senza rendersi conto della insensatezza di un simile modo di
pensare. L’unità è la somma di tutto ciò che è, e non conosce nulla al di fuori di se
stessa.
Più un’Ego si chiude, più perde il senso del tutto, di ciò di cui esso è soltanto una parte.
Nell’Ego sorge l’illusione di poter fare qualcosa “da solo”. In realtà però non esiste
possibilità di separazione vera dal resto dell’universo, solo il nostro Io può immaginare
che esista. Via via che l’Io si incapsula, l’uomo perde la “religio”, l’unione con l’origine
della sua esistenza. L’Ego cerca ora di soddisfare le proprie esigenze e ci indica la via.
L’Io apprezza tutto ciò che è utile ad un ulteriore isolamento, perché più i confini
vengono tracciati più l’Io prende coscienza di se stesso. Ha paura soltanto di essere solo,
perché questo significherebbe la sua morte. L’Io difende la sua esistenza con molta
tenacia, intelligenza e buoni argomenti, e pone al proprio servizio le più sacre teorie e
le più nobili intenzioni: la cosa fondamentale è poter sopravvivere.
Si creano così anche mete che non esistono. Porsi come meta il progresso è assurdo, in
quanto il progresso non ha fine. Un’autentica meta può consistere soltanto nella
trasformazione della situazione attuale, non nella sua semplice prosecuzione. Se però la
meta si chiama “unità”, può essere raggiunta solo se si sacrifica l’Io, perché fintanto che
c’è un Io, c’è un Tu e noi restiamo quindi nella polarità che ci divide tutti. La “rinascita
nello spirito” presuppone sempre una morte, e questa morte riguarda l’Io.
Fintanto che il nostro Io tende alla vita eterna, falliremo esattamente come le cellule
cancerogene. La cellula cancerogena si distingue dalla cellula del corpo per la
sopravvalutazione del proprio Io. Nella cellula il nucleo cellulare corrisponde al cervello
della cellula stessa. Nella cellula cancerogena il nucleo acquista costantemente
importanza ed aumenta anche il suo peso ( il cancro viene diagnosticato anche in base
alla trasformazione morfologica del nucleo cellulare). Questo cambiamento del nucleo
corrisponde alla sopravvalutazione del pensiero cerebrale egocentrico, di cui anche il
nostro tempo è affetto. La cellula cancerogena cerca la propria vita eterna
nell’espansione materiale. Sia il cancro che l’uomo non capiscono che stanno cercando
nella materia qualcosa che lì non si trova, cioè la vita. Si confonde contenuto e forma e
si cerca di trovare il desiderato contenuto moltiplicando la forma. Ma già Gesù
insegnava: “Chi vuole conservare la propria vita, la perderà”.
Il cammino è pertanto inverso: rinunciare all’aspetto formale per trovare il contenuto,
ovvero l’Io deve morire, per poter rinascere in se stesso. Sia ben chiaro, il Sé non è se
stessi, ma il Sé: il centro che si trova ovunque. Il Sé non ha natura sua propria e
particolare, perché comprende tutto ciò che è. Qui finalmente cade la domanda: “Io o
gli Altri?”. Il Sé non conosce gli altri, perché è UNICO. Una simile meta risulta
giustamente pericolosa per l’Ego, e anche poco attraente. Per questo non dovremmo
meravigliarci del fatto che l’Io cerchi in tutti i modi di sostituire la meta dell’unione con
quella di un Ego grande, forte, saggio ed illuminato. Ma l’Io, col quale la maggior parte
di noi si identifica, non potrà mai essere illuminato o redento.
Non possiamo redimere il nostro Io, noi possiamo soltanto liberarci dall’Io, e in questo
modo saremo redenti. La paura che nasce a questo punto di non esistere più conferma
soltanto fino a che punto noi ci identifichiamo col nostro Io e quanto poco sappiamo del
nostro Sé. Proprio qui, invece, si innesta la possibilità di risolvere il problema del
cancro. Solo se impariamo a mettere poco per volta in discussione la fissità del nostro Io
ed i nostri confini, solo se impariamo ad aprirci, cominciamo a vivere una parte del tutto
e anche ad assumerci la responsabilità del tutto. Capiamo allora che il bene del tutto ed
il nostro bene sono la stessa cosa, perché noi in quanto parte siamo una cosa sola col
tutto. Ogni cellula contiene infatti tutta l’informazione genetica dell’organismo, e
dovrebbe solo capire che essa in realtà è il tutto! “Microcosmo=Macrocosmo”.
L’errore di pensiero consiste nella distinzione tra Io e Tu. Sorge così l’illusione che sia
possibile sopravvivere particolarmente bene come Io, che si possa sacrificare il Tu ed
utilizzarlo come terreno di coltura. In realtà non è possibile separare il destino di Io e
Tu, della parte e del tutto. La vera medicina si chiama AMORE.
L’amore rende sani perché dilata i confini e fa entrare l’altro in modo da diventare una
cosa sola. Chi ama, sente che la persona amata è se stesso. Questo non vale solo per gli
uomini: chi ama un animale, non può considerarlo qualcosa di inferiore. Questo non è
uno pseudoamore sentimentale, ma uno stato di coscienza che intuisce veramente
qualcosa della comunità di tutto ciò che è.
Il cancro non testimonia di un amore vissuto, è amore pervertito:
• L’amore supera tutti i confini ed i limiti.
• Nell’amore gli opposti si uniscono e si fondono.
• L’amore è unione con tutto, si estende su tutto e non si ferma davanti a niente.
• L’amore non teme neppure la morte, perché l’amore è vita.
• Se questo amore non vive nella coscienza, corre il rischio di finire nella fisicità e di
cercare qui di realizzare le proprie leggi sotto forma di cancro.
• Anche la cellula cancerogena supera tutti i confini e tutti i limiti. Il cancro elimina
l’individualità dell’organo.
• Anche il cancro si espande su tutto e non si ferma davanti a niente (metastasi).
• Anche la cellula cancerogena non teme la morte.
Il cancro è amore su un piano sbagliato. Perfezione ed unione possono essere realizzate
soltanto nella coscienza, non dentro la materia, perché la materia è l’ombra della
coscienza. Nell’ambito del fuggevole mondo delle forme l’uomo non può realizzare ciò
che appartiene ad un piano eterno. Nonostante ogni sforzo, il mondo non sarà mai sano,
senza conflitti e senza problemi, senza tensioni e lotte. Non esisterà mai l’uomo sano,
senza malattia e senza morte, e neppure l’amore che tutto abbraccia, perché il mondo
delle forme vive dei suoi confini. Tuttavia le mete possono tutte essere realizzate se la
coscienza è LIBERA. In questo mondo polare, l’amore porta ad imprigionare, nell’unità
porta ad effondersi.
Il cancro è il sintomo dell’amore frainteso. Il cancro ha rispetto soltanto del VERO
amore. Simbolo del vero amore è il CUORE: e il cuore è l’unico organo che non può
essere aggredito dal cancro!
Tratto dal libro "Malattia e destino: il valore e il messaggio della malattia"
dei Dott. T.Dethlefsen e R.Dahlke (Edizioni Mediterranee)

More Related Content

Viewers also liked

Yamaha tzr125(87 93)-dt125_r(88-02)
Yamaha tzr125(87 93)-dt125_r(88-02)Yamaha tzr125(87 93)-dt125_r(88-02)
Yamaha tzr125(87 93)-dt125_r(88-02)Juan Perez Lobera
 
A Study on Quality of Work Life
A Study on Quality of Work LifeA Study on Quality of Work Life
A Study on Quality of Work Lifeijsrd.com
 
successbasedonfivefoundations-150609082151-lva1-app6892
successbasedonfivefoundations-150609082151-lva1-app6892successbasedonfivefoundations-150609082151-lva1-app6892
successbasedonfivefoundations-150609082151-lva1-app6892Jon Tranæs
 
People just do nothing analysis
People just do nothing analysisPeople just do nothing analysis
People just do nothing analysisBlast127
 
Back to school night presentation
Back to school night presentationBack to school night presentation
Back to school night presentationsgoldberg0405
 

Viewers also liked (8)

Oer what
Oer what Oer what
Oer what
 
Yamaha tzr125(87 93)-dt125_r(88-02)
Yamaha tzr125(87 93)-dt125_r(88-02)Yamaha tzr125(87 93)-dt125_r(88-02)
Yamaha tzr125(87 93)-dt125_r(88-02)
 
iKindness Healthcare, Bengaluru, India
iKindness Healthcare, Bengaluru, IndiaiKindness Healthcare, Bengaluru, India
iKindness Healthcare, Bengaluru, India
 
A Study on Quality of Work Life
A Study on Quality of Work LifeA Study on Quality of Work Life
A Study on Quality of Work Life
 
Anak sholeh
Anak sholehAnak sholeh
Anak sholeh
 
successbasedonfivefoundations-150609082151-lva1-app6892
successbasedonfivefoundations-150609082151-lva1-app6892successbasedonfivefoundations-150609082151-lva1-app6892
successbasedonfivefoundations-150609082151-lva1-app6892
 
People just do nothing analysis
People just do nothing analysisPeople just do nothing analysis
People just do nothing analysis
 
Back to school night presentation
Back to school night presentationBack to school night presentation
Back to school night presentation
 

Similar to Il cancro come non l’ha mai visto nessuno di thorwald dethlefsen e rudiger dahlke

Final2014 newearthrealizedimplementationplan.en.it
Final2014 newearthrealizedimplementationplan.en.itFinal2014 newearthrealizedimplementationplan.en.it
Final2014 newearthrealizedimplementationplan.en.itPippo
 
Raimondo villano - La tutela del diritto alla vita
Raimondo villano - La tutela del diritto alla vitaRaimondo villano - La tutela del diritto alla vita
Raimondo villano - La tutela del diritto alla vitaRaimondo Villano
 
Una lettura sinottica della morte: dal rito alla biologia (Francesco Benincasa)
Una lettura sinottica della morte: dal rito alla biologia (Francesco Benincasa) Una lettura sinottica della morte: dal rito alla biologia (Francesco Benincasa)
Una lettura sinottica della morte: dal rito alla biologia (Francesco Benincasa) csermeg
 
El novo Vassòr - Primo numero (luglio 2009)
El novo Vassòr - Primo numero (luglio 2009)El novo Vassòr - Primo numero (luglio 2009)
El novo Vassòr - Primo numero (luglio 2009)elvassor
 
Cervello, Mente e Infinito
Cervello, Mente e InfinitoCervello, Mente e Infinito
Cervello, Mente e InfinitoLIDI
 
Dal caos nasce l’armonia - Cav. Claudio Lo Cascio
Dal caos nasce l’armonia - Cav. Claudio Lo CascioDal caos nasce l’armonia - Cav. Claudio Lo Cascio
Dal caos nasce l’armonia - Cav. Claudio Lo Cascioloretta bolgan
 
Biologia introduzione
Biologia introduzioneBiologia introduzione
Biologia introduzionemaurizio9
 
Fausto intilla: Pensieri, le mie riflessioni sul mondo e sulla vita.
Fausto intilla: Pensieri, le mie riflessioni sul mondo e sulla vita.Fausto intilla: Pensieri, le mie riflessioni sul mondo e sulla vita.
Fausto intilla: Pensieri, le mie riflessioni sul mondo e sulla vita.Fausto Intilla
 
TOTALITARISMO dell'IDEOLOGIA LGBTQ.pdf
TOTALITARISMO dell'IDEOLOGIA LGBTQ.pdfTOTALITARISMO dell'IDEOLOGIA LGBTQ.pdf
TOTALITARISMO dell'IDEOLOGIA LGBTQ.pdfvenetianlanguage
 
Difesa della diversità biologica e umana
Difesa della diversità biologica e umanaDifesa della diversità biologica e umana
Difesa della diversità biologica e umanaredazione gioianet
 
Falcone ''IL COMPLOTTISTA''
Falcone ''IL COMPLOTTISTA''Falcone ''IL COMPLOTTISTA''
Falcone ''IL COMPLOTTISTA''Marco Mazzocchi
 
La filosofia di Schopenhauer
La filosofia di SchopenhauerLa filosofia di Schopenhauer
La filosofia di SchopenhauerGianfranco Marini
 

Similar to Il cancro come non l’ha mai visto nessuno di thorwald dethlefsen e rudiger dahlke (20)

Final2014 newearthrealizedimplementationplan.en.it
Final2014 newearthrealizedimplementationplan.en.itFinal2014 newearthrealizedimplementationplan.en.it
Final2014 newearthrealizedimplementationplan.en.it
 
Quando la vita finisce?
Quando la vita finisce?Quando la vita finisce?
Quando la vita finisce?
 
Raimondo villano - La tutela del diritto alla vita
Raimondo villano - La tutela del diritto alla vitaRaimondo villano - La tutela del diritto alla vita
Raimondo villano - La tutela del diritto alla vita
 
Dicembre 2014
Dicembre 2014Dicembre 2014
Dicembre 2014
 
il Maratoneta
il Maratonetail Maratoneta
il Maratoneta
 
Per unmondonuovo
Per unmondonuovoPer unmondonuovo
Per unmondonuovo
 
Slides su eutanasia
Slides su eutanasiaSlides su eutanasia
Slides su eutanasia
 
Una lettura sinottica della morte: dal rito alla biologia (Francesco Benincasa)
Una lettura sinottica della morte: dal rito alla biologia (Francesco Benincasa) Una lettura sinottica della morte: dal rito alla biologia (Francesco Benincasa)
Una lettura sinottica della morte: dal rito alla biologia (Francesco Benincasa)
 
El novo Vassòr - Primo numero (luglio 2009)
El novo Vassòr - Primo numero (luglio 2009)El novo Vassòr - Primo numero (luglio 2009)
El novo Vassòr - Primo numero (luglio 2009)
 
Eutanasia
EutanasiaEutanasia
Eutanasia
 
Cervello, Mente e Infinito
Cervello, Mente e InfinitoCervello, Mente e Infinito
Cervello, Mente e Infinito
 
Non uccidere...
Non uccidere... Non uccidere...
Non uccidere...
 
Dal caos nasce l’armonia - Cav. Claudio Lo Cascio
Dal caos nasce l’armonia - Cav. Claudio Lo CascioDal caos nasce l’armonia - Cav. Claudio Lo Cascio
Dal caos nasce l’armonia - Cav. Claudio Lo Cascio
 
Biologia introduzione
Biologia introduzioneBiologia introduzione
Biologia introduzione
 
Altre Svolte
Altre SvolteAltre Svolte
Altre Svolte
 
Fausto intilla: Pensieri, le mie riflessioni sul mondo e sulla vita.
Fausto intilla: Pensieri, le mie riflessioni sul mondo e sulla vita.Fausto intilla: Pensieri, le mie riflessioni sul mondo e sulla vita.
Fausto intilla: Pensieri, le mie riflessioni sul mondo e sulla vita.
 
TOTALITARISMO dell'IDEOLOGIA LGBTQ.pdf
TOTALITARISMO dell'IDEOLOGIA LGBTQ.pdfTOTALITARISMO dell'IDEOLOGIA LGBTQ.pdf
TOTALITARISMO dell'IDEOLOGIA LGBTQ.pdf
 
Difesa della diversità biologica e umana
Difesa della diversità biologica e umanaDifesa della diversità biologica e umana
Difesa della diversità biologica e umana
 
Falcone ''IL COMPLOTTISTA''
Falcone ''IL COMPLOTTISTA''Falcone ''IL COMPLOTTISTA''
Falcone ''IL COMPLOTTISTA''
 
La filosofia di Schopenhauer
La filosofia di SchopenhauerLa filosofia di Schopenhauer
La filosofia di Schopenhauer
 

More from Elsa von Licy

Styles of Scientific Reasoning, Scientific Practices and Argument in Science ...
Styles of Scientific Reasoning, Scientific Practices and Argument in Science ...Styles of Scientific Reasoning, Scientific Practices and Argument in Science ...
Styles of Scientific Reasoning, Scientific Practices and Argument in Science ...Elsa von Licy
 
Strategie Decisions Incertitude Actes conference fnege xerfi
Strategie Decisions Incertitude Actes conference fnege xerfiStrategie Decisions Incertitude Actes conference fnege xerfi
Strategie Decisions Incertitude Actes conference fnege xerfiElsa von Licy
 
Neuropsychophysiologie
NeuropsychophysiologieNeuropsychophysiologie
NeuropsychophysiologieElsa von Licy
 
L agressivite en psychanalyse (21 pages 184 ko)
L agressivite en psychanalyse (21 pages   184 ko)L agressivite en psychanalyse (21 pages   184 ko)
L agressivite en psychanalyse (21 pages 184 ko)Elsa von Licy
 
C1 clef pour_la_neuro
C1 clef pour_la_neuroC1 clef pour_la_neuro
C1 clef pour_la_neuroElsa von Licy
 
Vuillez jean philippe_p01
Vuillez jean philippe_p01Vuillez jean philippe_p01
Vuillez jean philippe_p01Elsa von Licy
 
Spr ue3.1 poly cours et exercices
Spr ue3.1   poly cours et exercicesSpr ue3.1   poly cours et exercices
Spr ue3.1 poly cours et exercicesElsa von Licy
 
Plan de cours all l1 l2l3m1m2 p
Plan de cours all l1 l2l3m1m2 pPlan de cours all l1 l2l3m1m2 p
Plan de cours all l1 l2l3m1m2 pElsa von Licy
 
Bioph pharm 1an-viscosit-des_liquides_et_des_solutions
Bioph pharm 1an-viscosit-des_liquides_et_des_solutionsBioph pharm 1an-viscosit-des_liquides_et_des_solutions
Bioph pharm 1an-viscosit-des_liquides_et_des_solutionsElsa von Licy
 
Poly histologie-et-embryologie-medicales
Poly histologie-et-embryologie-medicalesPoly histologie-et-embryologie-medicales
Poly histologie-et-embryologie-medicalesElsa von Licy
 
Methodes travail etudiants
Methodes travail etudiantsMethodes travail etudiants
Methodes travail etudiantsElsa von Licy
 
Atelier.etude.efficace
Atelier.etude.efficaceAtelier.etude.efficace
Atelier.etude.efficaceElsa von Licy
 
There is no_such_thing_as_a_social_science_intro
There is no_such_thing_as_a_social_science_introThere is no_such_thing_as_a_social_science_intro
There is no_such_thing_as_a_social_science_introElsa von Licy
 

More from Elsa von Licy (20)

Styles of Scientific Reasoning, Scientific Practices and Argument in Science ...
Styles of Scientific Reasoning, Scientific Practices and Argument in Science ...Styles of Scientific Reasoning, Scientific Practices and Argument in Science ...
Styles of Scientific Reasoning, Scientific Practices and Argument in Science ...
 
Strategie Decisions Incertitude Actes conference fnege xerfi
Strategie Decisions Incertitude Actes conference fnege xerfiStrategie Decisions Incertitude Actes conference fnege xerfi
Strategie Decisions Incertitude Actes conference fnege xerfi
 
Rainville pierre
Rainville pierreRainville pierre
Rainville pierre
 
Neuropsychophysiologie
NeuropsychophysiologieNeuropsychophysiologie
Neuropsychophysiologie
 
L agressivite en psychanalyse (21 pages 184 ko)
L agressivite en psychanalyse (21 pages   184 ko)L agressivite en psychanalyse (21 pages   184 ko)
L agressivite en psychanalyse (21 pages 184 ko)
 
C1 clef pour_la_neuro
C1 clef pour_la_neuroC1 clef pour_la_neuro
C1 clef pour_la_neuro
 
Hemostase polycop
Hemostase polycopHemostase polycop
Hemostase polycop
 
Antiphilos
AntiphilosAntiphilos
Antiphilos
 
Vuillez jean philippe_p01
Vuillez jean philippe_p01Vuillez jean philippe_p01
Vuillez jean philippe_p01
 
Spr ue3.1 poly cours et exercices
Spr ue3.1   poly cours et exercicesSpr ue3.1   poly cours et exercices
Spr ue3.1 poly cours et exercices
 
Plan de cours all l1 l2l3m1m2 p
Plan de cours all l1 l2l3m1m2 pPlan de cours all l1 l2l3m1m2 p
Plan de cours all l1 l2l3m1m2 p
 
M2 bmc2007 cours01
M2 bmc2007 cours01M2 bmc2007 cours01
M2 bmc2007 cours01
 
Feuilletage
FeuilletageFeuilletage
Feuilletage
 
Chapitre 1
Chapitre 1Chapitre 1
Chapitre 1
 
Biophy
BiophyBiophy
Biophy
 
Bioph pharm 1an-viscosit-des_liquides_et_des_solutions
Bioph pharm 1an-viscosit-des_liquides_et_des_solutionsBioph pharm 1an-viscosit-des_liquides_et_des_solutions
Bioph pharm 1an-viscosit-des_liquides_et_des_solutions
 
Poly histologie-et-embryologie-medicales
Poly histologie-et-embryologie-medicalesPoly histologie-et-embryologie-medicales
Poly histologie-et-embryologie-medicales
 
Methodes travail etudiants
Methodes travail etudiantsMethodes travail etudiants
Methodes travail etudiants
 
Atelier.etude.efficace
Atelier.etude.efficaceAtelier.etude.efficace
Atelier.etude.efficace
 
There is no_such_thing_as_a_social_science_intro
There is no_such_thing_as_a_social_science_introThere is no_such_thing_as_a_social_science_intro
There is no_such_thing_as_a_social_science_intro
 

Recently uploaded

Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptxTosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptxlorenzodemidio01
 
Storia-CarloMagno-TeccarelliLorenzo.pptx
Storia-CarloMagno-TeccarelliLorenzo.pptxStoria-CarloMagno-TeccarelliLorenzo.pptx
Storia-CarloMagno-TeccarelliLorenzo.pptxteccarellilorenzo
 
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....giorgiadeascaniis59
 
CHIẾN THẮNG KÌ THI TUYỂN SINH VÀO LỚP 10 THPT MÔN NGỮ VĂN - PHAN THẾ HOÀI (36...
CHIẾN THẮNG KÌ THI TUYỂN SINH VÀO LỚP 10 THPT MÔN NGỮ VĂN - PHAN THẾ HOÀI (36...CHIẾN THẮNG KÌ THI TUYỂN SINH VÀO LỚP 10 THPT MÔN NGỮ VĂN - PHAN THẾ HOÀI (36...
CHIẾN THẮNG KÌ THI TUYỂN SINH VÀO LỚP 10 THPT MÔN NGỮ VĂN - PHAN THẾ HOÀI (36...Nguyen Thanh Tu Collection
 
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptxdiscorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptxtecongo2007
 
Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.camillaorlando17
 
Aristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptxAristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptxtecongo2007
 
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptxScienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptxlorenzodemidio01
 
Esame di Stato 2024 - Materiale conferenza online 09 aprile 2024
Esame di Stato 2024 - Materiale conferenza online 09 aprile 2024Esame di Stato 2024 - Materiale conferenza online 09 aprile 2024
Esame di Stato 2024 - Materiale conferenza online 09 aprile 2024IISGiovanniVallePado
 
LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................giorgiadeascaniis59
 
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptxDescrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptxtecongo2007
 
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptxProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptxlorenzodemidio01
 
Adducchio.Samuel-Steve_Jobs.ppppppppppptx
Adducchio.Samuel-Steve_Jobs.ppppppppppptxAdducchio.Samuel-Steve_Jobs.ppppppppppptx
Adducchio.Samuel-Steve_Jobs.ppppppppppptxsasaselvatico
 
Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................giorgiadeascaniis59
 
Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opere
Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opereUna breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opere
Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opereMarco Chizzali
 
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceoQuadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceoyanmeng831
 
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione CivicaPresentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione CivicaSalvatore Cianciabella
 
Presentazione tre geni della tecnologia informatica
Presentazione tre geni della tecnologia informaticaPresentazione tre geni della tecnologia informatica
Presentazione tre geni della tecnologia informaticanico07fusco
 
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptxNicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptxlorenzodemidio01
 
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptxdescrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptxtecongo2007
 

Recently uploaded (20)

Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptxTosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
 
Storia-CarloMagno-TeccarelliLorenzo.pptx
Storia-CarloMagno-TeccarelliLorenzo.pptxStoria-CarloMagno-TeccarelliLorenzo.pptx
Storia-CarloMagno-TeccarelliLorenzo.pptx
 
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
 
CHIẾN THẮNG KÌ THI TUYỂN SINH VÀO LỚP 10 THPT MÔN NGỮ VĂN - PHAN THẾ HOÀI (36...
CHIẾN THẮNG KÌ THI TUYỂN SINH VÀO LỚP 10 THPT MÔN NGỮ VĂN - PHAN THẾ HOÀI (36...CHIẾN THẮNG KÌ THI TUYỂN SINH VÀO LỚP 10 THPT MÔN NGỮ VĂN - PHAN THẾ HOÀI (36...
CHIẾN THẮNG KÌ THI TUYỂN SINH VÀO LỚP 10 THPT MÔN NGỮ VĂN - PHAN THẾ HOÀI (36...
 
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptxdiscorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
 
Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.
 
Aristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptxAristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptx
 
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptxScienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
 
Esame di Stato 2024 - Materiale conferenza online 09 aprile 2024
Esame di Stato 2024 - Materiale conferenza online 09 aprile 2024Esame di Stato 2024 - Materiale conferenza online 09 aprile 2024
Esame di Stato 2024 - Materiale conferenza online 09 aprile 2024
 
LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................
 
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptxDescrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
 
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptxProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
 
Adducchio.Samuel-Steve_Jobs.ppppppppppptx
Adducchio.Samuel-Steve_Jobs.ppppppppppptxAdducchio.Samuel-Steve_Jobs.ppppppppppptx
Adducchio.Samuel-Steve_Jobs.ppppppppppptx
 
Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................
 
Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opere
Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opereUna breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opere
Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opere
 
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceoQuadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
 
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione CivicaPresentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
 
Presentazione tre geni della tecnologia informatica
Presentazione tre geni della tecnologia informaticaPresentazione tre geni della tecnologia informatica
Presentazione tre geni della tecnologia informatica
 
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptxNicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
 
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptxdescrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
 

Il cancro come non l’ha mai visto nessuno di thorwald dethlefsen e rudiger dahlke

  • 1. IL CANCRO COME NON L’HA MAI VISTO NESSUNO DI THORWALD DETHLEFSEN E RUDIGER DAHLKE domenica 18 giugno 2006 Innanzitutto, bisogna prendere coscienza del fatto che ogni globalità (unità tra le unità) da noi sentita o definita è composta da un lato da molte altre globalità e dall’altro partecipa di una globalità molto più grande. Un uomo fa parte dell’umanità e consiste lui stesso di organi, che sono parte di lui e al tempo stesso consistono di molte cellule, che a loro volta rappresentano le parti dell’organo. L’umanità si aspetta dal singolo uomo che si comporti in modo tale da essere utile all’evoluzione ed alla sopravvivenza dell’umanità. L’uomo si aspetta dai suoi organi che funzionino in modo tale da consentirgli la sopravvivenza. L’organo si aspetta dalle proprie cellule che facciano il loro dovere, come è indispensabile per la sopravvivenza dell’organo stesso. In questa gerarchia, che potrebbe essere prolungata da entrambi i lati, quella globalità individuale (cellula, organo, uomo) è sempre in conflitto tra vita personale e subordinazione agli interessi dell’unità superiore. Ogni struttura complessa (umanità, stato, organo) fa in modo che possibilmente tutte le parti siano subordinate all’idea comune e la servano. Ogni sistema di norma tollera la fuoriuscita di alcuni (pochi) membri senza essere messo in pericolo come globalità. C’è però un limite superando il quale la totalità viene minacciata nella sua esistenza. Il cancro non è un evento isolato che si presenta soltanto nelle forme patologiche note a tutti e che da lui prendono il nome: nel cancro troviamo un processo intelligente e molto differenziato, che occupa l’uomo su tutti i piani. In quasi tutte le altre malattie, il corpo cerca di fronteggiare con mezzi adatti le difficoltà che minacciano una funzione. Nel caso del cancro ci troviamo però di fronte a qualcosa di fondamentalmente diverso: il corpo assiste al progressivo cambiamento del comportamento delle proprie cellule, le quali iniziano un processo di divisione che in sé non porta ad alcuna fine, ma che trova una fine nell’esaurimento del terreno di coltura. La cellula cancerosa non è, come un virus o un batterio, qualcosa che viene da fuori, ma è una cellula che finora ha messo tutta la sua attività al servizio dell’organo e quindi dell’intero organismo, in modo da aiutarlo nella sua sopravvivenza. Poi di colpo questa cellula ha cambiato i suoi intendimenti e abbandonato l’identificazione comune. Comincia a perseguire scopi propri e a realizzarli senza preoccuparsi d’altro. Pone fine alla sua normale attività di servizio specifico ad un organo e mette in prima linea la propria moltiplicazione. Non si comporta più come membro di un essere vivente dalle molte cellule, ma regredisce al livello precedente di esistenza. Prende le distanze dalle cellule, sue simili e si diffonde rapidamente e senza riguardo alcuno con una caotica moltiplicazione, trascurando tutti i confini morfologici (infiltrazione) ed edificando ovunque basi proprie (metastasi). Dunque, perché mai la brava cellula agisce in questo modo? Come membro obbediente di un organismo pluricellulare, non doveva far altro che eseguire un’attività prescritta e ben definita, utile alla sopravvivenza dell’organismo stesso. Era una cellula come tante altre, che doveva svolgere un compito poco attraente per conto di “un altro”. E per molto tempo l’ha fatto. Tuttavia, ad un certo punto l’organismo ha perso le sue attrattive come spazio nell’ambito del quale compiere la propria evoluzione. Un organismo unicellulare è libero e indipendente, può fare quello che vuole, può anche rendersi importante attraverso un interminabile meccanismo di riproduzione e moltiplicazione. Come organismo multicellulare la cellula è divenuta mortale e non più libera. C’è da stupirsi che rimpianga la precedente libertà e desideri tornare alla sua esistenza di organismo unicellulare per realizzare personalmente la
  • 2. propria immortalità? Essa sottopone allora la comunità ai propri interessi e comincia a realizzare la propria libertà con un comportamento totalmente privo di riguardo. Una mossa di successo, il cui errore diviene evidente solo molto tardi, quando si nota che il sacrificio dell’altro ed il suo utilizzo come terreno di coltura porta con sé anche la propria fine. Il comportamento della cellula cancerogena è coronato da successo finché la persona funge da nutrimento, la sua fine significa anche la fine dell’evoluzione del cancro stesso. Così, ci si libera della vecchia comunità e ci si accorge troppo tardi che se ne ha ancora bisogno. La persona non è entusiasta di offrire la propria vita per la vita della cellula cancerogena, però neppure la cellula cancerogena era entusiasta di offrire la sua vita per l’uomo. Essa ha argomenti altrettanto buoni dell’uomo, solo la loro ottica è opposta. Entrambi vogliono vivere e concretizzare i loro interessi e le loro idee di libertà. È l’antico conflitto della natura: divorare o essere divorati. L’uomo si rende conto della prepotenza e anche della miopia delle cellule cancerogene: si rende però anche conto del fatto che noi uomini cerchiamo di assicurarci la sopravvivenza agendo esattamente come le cellule cancerogene? Questa è la chiave delle malattie cancerogene. Il cancro è espressione del nostro tempo e delle nostre concezioni collettive del mondo. Noi sperimentiamo in noi sotto forma di cancro ciò che noi stessi viviamo. La nostra epoca è caratterizzata da irriguardosa espansione e realizzazione dei propri interessi. Nella vita politica, economica, religiosa e privata la gente cerca di dilatare oltre ogni limite i propri fini e i propri interessi senza riguardo per nessuno, cerca di creare ovunque basi per i propri tornaconti e vuol far valere soltanto le proprie idee e le proprie mete, mettendo tutti al servizio del proprio personale vantaggio. Tutti noi ragioniamo come le cellule cancerogene. La nostra crescita è così veloce che non riusciamo quasi a rifornirci di materia prima come nutrimento. I nostri sistemi di comunicazione raggiungono ogni angolo del mondo, però la comunicazione col nostro vicino o col nostro compagno di vita è ancora assai carente. L’uomo ha tempo libero, ma non sa come utilizzarlo. Produciamo e distruggiamo prodotti alimentari per poter manipolare i prezzi. Possiamo viaggiare comodamente per tutto il mondo, ma non conosciamo noi stessi. La filosofia del nostro tempo non conosce altra meta che la crescita ed il progresso. E che scopo ha il progresso? Un progresso ancora maggiore! L’umanità si è imbarcata in un viaggio senza meta. Deve quindi porsi sempre nuove mete, per non cadere nella disperazione. La cecità e la miopia dell’uomo del nostro tempo è pari a quella delle cellule cancerogene. Per portare ancora avanti l’espansione economica, si è utilizzato il mondo per decenni, lo si è usato come terreno di coltura, per constatare oggi “con stupore” che la morte di questo terreno significa la morte anche per noi. La gente considera il mondo intero come il proprio terreno di coltura: piante, animali, materie prime. Tutto esiste solo perché noi possiamo espanderci senza limiti sulla terra. Chi si comporta così, dove trova il coraggio e la sfacciataggine di lamentarsi del cancro? Esso è semplicemente il nostro specchio, ci mostra il nostro comportamento, i nostri argomenti e anche la fine della nostra strada. Il cancro non ha bisogno di essere vinto, esso deve soltanto essere capito, così che poi possiamo capire anche noi stessi. Ma gli uomini vogliono sempre distruggere gli specchi se il loro viso non pare loro piacevole a vedersi. La gente ha il cancro perché essa stessa è cancro!
  • 3. Il cancro è quindi la nostra grande chance di scoprire finalmente i nostri errori di pensiero e di azione. Il cancro si pone di fronte ai due poli “Io o la Comunità”, vede soltanto questo aut-aut e decide alla fine per la propria sopravvivenza, accorgendosi troppo tardi che essa non è possibile senza quella del terreno che lo nutre. Gli manca la consapevolezza di un’unità più grande, capace di tutto abbracciare. Vede l’unità soltanto nei suoi limitati confini. Questo malinteso dell’unità è proprio anche dell’uomo. Anche lui si chiude nella propria coscienza, ed in questo modo sorge la spaccatura tra Io e Tu. Si pensa per “unità”, senza rendersi conto della insensatezza di un simile modo di pensare. L’unità è la somma di tutto ciò che è, e non conosce nulla al di fuori di se stessa. Più un’Ego si chiude, più perde il senso del tutto, di ciò di cui esso è soltanto una parte. Nell’Ego sorge l’illusione di poter fare qualcosa “da solo”. In realtà però non esiste possibilità di separazione vera dal resto dell’universo, solo il nostro Io può immaginare che esista. Via via che l’Io si incapsula, l’uomo perde la “religio”, l’unione con l’origine della sua esistenza. L’Ego cerca ora di soddisfare le proprie esigenze e ci indica la via. L’Io apprezza tutto ciò che è utile ad un ulteriore isolamento, perché più i confini vengono tracciati più l’Io prende coscienza di se stesso. Ha paura soltanto di essere solo, perché questo significherebbe la sua morte. L’Io difende la sua esistenza con molta tenacia, intelligenza e buoni argomenti, e pone al proprio servizio le più sacre teorie e le più nobili intenzioni: la cosa fondamentale è poter sopravvivere. Si creano così anche mete che non esistono. Porsi come meta il progresso è assurdo, in quanto il progresso non ha fine. Un’autentica meta può consistere soltanto nella trasformazione della situazione attuale, non nella sua semplice prosecuzione. Se però la meta si chiama “unità”, può essere raggiunta solo se si sacrifica l’Io, perché fintanto che c’è un Io, c’è un Tu e noi restiamo quindi nella polarità che ci divide tutti. La “rinascita nello spirito” presuppone sempre una morte, e questa morte riguarda l’Io. Fintanto che il nostro Io tende alla vita eterna, falliremo esattamente come le cellule cancerogene. La cellula cancerogena si distingue dalla cellula del corpo per la sopravvalutazione del proprio Io. Nella cellula il nucleo cellulare corrisponde al cervello della cellula stessa. Nella cellula cancerogena il nucleo acquista costantemente importanza ed aumenta anche il suo peso ( il cancro viene diagnosticato anche in base alla trasformazione morfologica del nucleo cellulare). Questo cambiamento del nucleo corrisponde alla sopravvalutazione del pensiero cerebrale egocentrico, di cui anche il nostro tempo è affetto. La cellula cancerogena cerca la propria vita eterna nell’espansione materiale. Sia il cancro che l’uomo non capiscono che stanno cercando nella materia qualcosa che lì non si trova, cioè la vita. Si confonde contenuto e forma e si cerca di trovare il desiderato contenuto moltiplicando la forma. Ma già Gesù insegnava: “Chi vuole conservare la propria vita, la perderà”. Il cammino è pertanto inverso: rinunciare all’aspetto formale per trovare il contenuto, ovvero l’Io deve morire, per poter rinascere in se stesso. Sia ben chiaro, il Sé non è se stessi, ma il Sé: il centro che si trova ovunque. Il Sé non ha natura sua propria e particolare, perché comprende tutto ciò che è. Qui finalmente cade la domanda: “Io o gli Altri?”. Il Sé non conosce gli altri, perché è UNICO. Una simile meta risulta giustamente pericolosa per l’Ego, e anche poco attraente. Per questo non dovremmo meravigliarci del fatto che l’Io cerchi in tutti i modi di sostituire la meta dell’unione con quella di un Ego grande, forte, saggio ed illuminato. Ma l’Io, col quale la maggior parte di noi si identifica, non potrà mai essere illuminato o redento. Non possiamo redimere il nostro Io, noi possiamo soltanto liberarci dall’Io, e in questo
  • 4. modo saremo redenti. La paura che nasce a questo punto di non esistere più conferma soltanto fino a che punto noi ci identifichiamo col nostro Io e quanto poco sappiamo del nostro Sé. Proprio qui, invece, si innesta la possibilità di risolvere il problema del cancro. Solo se impariamo a mettere poco per volta in discussione la fissità del nostro Io ed i nostri confini, solo se impariamo ad aprirci, cominciamo a vivere una parte del tutto e anche ad assumerci la responsabilità del tutto. Capiamo allora che il bene del tutto ed il nostro bene sono la stessa cosa, perché noi in quanto parte siamo una cosa sola col tutto. Ogni cellula contiene infatti tutta l’informazione genetica dell’organismo, e dovrebbe solo capire che essa in realtà è il tutto! “Microcosmo=Macrocosmo”. L’errore di pensiero consiste nella distinzione tra Io e Tu. Sorge così l’illusione che sia possibile sopravvivere particolarmente bene come Io, che si possa sacrificare il Tu ed utilizzarlo come terreno di coltura. In realtà non è possibile separare il destino di Io e Tu, della parte e del tutto. La vera medicina si chiama AMORE. L’amore rende sani perché dilata i confini e fa entrare l’altro in modo da diventare una cosa sola. Chi ama, sente che la persona amata è se stesso. Questo non vale solo per gli uomini: chi ama un animale, non può considerarlo qualcosa di inferiore. Questo non è uno pseudoamore sentimentale, ma uno stato di coscienza che intuisce veramente qualcosa della comunità di tutto ciò che è. Il cancro non testimonia di un amore vissuto, è amore pervertito: • L’amore supera tutti i confini ed i limiti. • Nell’amore gli opposti si uniscono e si fondono. • L’amore è unione con tutto, si estende su tutto e non si ferma davanti a niente. • L’amore non teme neppure la morte, perché l’amore è vita. • Se questo amore non vive nella coscienza, corre il rischio di finire nella fisicità e di cercare qui di realizzare le proprie leggi sotto forma di cancro. • Anche la cellula cancerogena supera tutti i confini e tutti i limiti. Il cancro elimina l’individualità dell’organo. • Anche il cancro si espande su tutto e non si ferma davanti a niente (metastasi). • Anche la cellula cancerogena non teme la morte. Il cancro è amore su un piano sbagliato. Perfezione ed unione possono essere realizzate soltanto nella coscienza, non dentro la materia, perché la materia è l’ombra della coscienza. Nell’ambito del fuggevole mondo delle forme l’uomo non può realizzare ciò che appartiene ad un piano eterno. Nonostante ogni sforzo, il mondo non sarà mai sano, senza conflitti e senza problemi, senza tensioni e lotte. Non esisterà mai l’uomo sano, senza malattia e senza morte, e neppure l’amore che tutto abbraccia, perché il mondo delle forme vive dei suoi confini. Tuttavia le mete possono tutte essere realizzate se la coscienza è LIBERA. In questo mondo polare, l’amore porta ad imprigionare, nell’unità porta ad effondersi. Il cancro è il sintomo dell’amore frainteso. Il cancro ha rispetto soltanto del VERO amore. Simbolo del vero amore è il CUORE: e il cuore è l’unico organo che non può essere aggredito dal cancro! Tratto dal libro "Malattia e destino: il valore e il messaggio della malattia" dei Dott. T.Dethlefsen e R.Dahlke (Edizioni Mediterranee)