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Università degli Studi di Firenze

Corso di Laurea Magistrale in
Statistica, Scienze Attuariali e Finanziarie

Statistical Process Control:
utilizzo dei funnel plot per il
confronto tra istituzioni
Elena Nannipieri
Analisi Statistica dei Dati Socio-Sanitari
AA. 2013/2014
Sommario
1) Origini e metodi di Statistical Process Control

2) Le carte di controllo: tipologie e caratteristiche
3) I funnel plot come strumento di confronto tra istituzioni
 Componenti di un funnel plot
 Limiti di controllo
 Aggiustamento per il rischio
 Dati di variazione
 Relazione con il volume
 Il problema della sovradispersione
Statistical Process Control
Lo Statistical Process Control (SPC) è una
metodologia che fa ricorso a tecniche statistiche al
fine di definire, analizzare e verificare le
condizioni che determinano la variabilità di un
processo produttivo.
La qualità di un processo è inversamente
proporzionale alla sua variabilità.
SCOPO DELLO STATISTICAL PROCESS CONTROL:
migliorare la qualità di un processo,
minimizzando le cause di variabilità.
Origine del SPC
 Primi anni Venti
Walter Shewart
La variazione nei processi produttivi può
essere compresa e controllata con l’utilizzo
di metodi statistici.
 1924: Shewart sviluppa il concetto
statistico di «carta di controllo»
Inizio formale del controllo statistico
della qualità.

I metodi di SPC sono stati utilizzati prevalentemente nel
controllo industriale della qualità, ma recentemente il
loro impiego si è esteso anche alla pratica sanitaria.
Cause di variabilità dei processi
Ogni processo produttivo è soggetto a variabilità.

 CAUSE COMUNI:
‐ sorgono in modo casuale durante il normale
svolgimento del processo produttivo;
‐ insite nella variabilità del processo produttivo.

 CAUSE SPECIALI:
‐ dovute ad eventi occasionali;
‐ non inerenti al processo produttivo.
Un processo si dice «sotto controllo» se è affetto solo
da cause di variazione comuni. Se si verificano cause
speciali, il processo si dice «fuori controllo».
Processi sotto-controllo e
fuori-controllo
Il processo è in controllo fino a t1 ;
da t1 in poi subentrano fattori specifici
che portano il processo fuori controllo.

OBIETTIVO DEL SPC :
eliminare le cause speciali di variazione.
Carte di controllo
Limiti di controllo (superiore e
inferiore): se il processo è «sotto
controllo» la gran parte dei punti
sta tra questi limiti.

Media della caratteristica di
qualità, corrispondente al
valore desiderato quando il
processo è «sotto controllo»

La carta di controllo è la rappresentazione grafica di una
caratteristica di qualità di un processo, con riferimento a dei
limiti di controllo che tengono conto della variabilità naturale
del processo preso in esame.
Le carte di controllo di Shewart
Tipi di carte

Tipo di dati

Carte di controllo per
VARIABILI

Continui

La caratteristica di qualità è
misurabile numericamente
e rappresentabile su scala
continua.

Carte di controllo per
ATTRIBUTI
La caratteristica di qualità
non può essere misurata
numericamente;
sidefinisce l’oggetto solo in
base alla conformità delle
unità prodotte.

Discreti

Carte di controllo adottate
Carte di controllo e test d’ipotesi
•

Concludere che il processo
èfuori controllo quando è
sotto controllo.
Concludere che il processo è
sotto controllo quando è fuori
controllo.
Definizione dei limiti di controllo

Quanto più i limiti vengono
posizionati LONTANO dalla
linea centrale

Quanto più i limiti vengono
posizionati VICINO alla
linea centrale

Minore sarà il rischio
di errore di I tipo
Maggiore sarà il rischio
di errore di II tipo
Maggiore sarà il rischio
di errore di I tipo
Minore sarà il rischio
di errore di II tipo
Confronto tra istituzioni
Richiesta di maggiore «accountability» da parte del
servizio pubblico
Maggiore attenzione al confronto tra istituzioni

Utilizzo delle LEAGUE TABLES:
 Le istituzioni vengono ordinate in una classifica in
base ad un indicatore di performance;
 Le istituzioni outlyer vengono individuate con l’aiuto
di intervalli di confidenza.

Focus eccessivo sul ranking…
L’utilizzo dei funnel plot per il
confronto tra istituzioni
Componenti del funnel plot (1)
•
Componenti del funnel plot (2)
Componenti del funnel plot (3)
Limiti di controllo (1)
Limiti di controllo (2)
 Plot dei valori osservati
di un indicatore (tasso
di mortalità) in
relazione ad una
misura della sua
precisione (volume di
casi)
 La linea orizzontale
rappresenta il target
(9.3%)

Tassi di mortalità a 30 giorni dal trattamento per la frattura
dell'anca di ultra-sessantacinquenni in 51 ospedali in Inghilterra
nel periodo 2000-2001.

 I limiti di controllo al
95% e 99.8% si
riducono all’aumentare
del volume di casi
Limiti di controllo (3)
 Limiti di controllo per la
distribuzione Binomiale
 Limiti di controllo per la
distribuzione di Poisson
Esempio: Risk-Adjustment (1)
Gli studi che mettono a confronto istituzioni sanitarie
devono tenere conto delle disomogeneità esistenti nelle
popolazioni studiate.

RISK-ADJUSTMENT: permette di determinare quale
parte delle differenze osservate negli esiti sia attribuibile
a caratteristiche dei pazienti (fattori di rischio) e quale
parte sia riconducibile alla qualità dell'assistenza.

Modelli lineari → outcome “corretti”, al
netto degli effetti del diverso case mix
Esempio: Risk-Adjustment (2)
AGGIUSTAMENTO PER IL RISCHIO DEL TASSO DI MORTALITA’
Regressione logistica per modellare l’outcome binario:
(paziente morto in ospedale VS paziente dimesso vivo)

Covariate : fattori di rischio.
Esempio: Risk-Adjustment (3)
 TASSO DI MORTALITA’
ATTESO
(Expected Mortality Rate)
 TASSO DI MORTALITA’
OSSERVATO
(Observed Mortality Rate)
 TASSO DI MORTALITA’
RISK-ADJUSTED
(Risk-Adjusted Mortality Rate)

AGGIUSTAMENTO INDIRETTO

Tasso di mortalità
complessivo a
livello nazionale
Esempio: Risk-Adjustment (4)
Tassi di mortalità
aggiustati per il
rischio a 30 giorni
dall’intervento di
innesto del bypass
dell’arteria
coronarica nello
Stato di New York
(1997–1999)

Il target è il tasso di
mortalità nazionale
del 2,2%.
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Bristol Royal Infirmary

Tassi di mortalità in
seguito a interventi
di chirurgia
cardiaca pediatrica
in pazienti con
meno di 1 anno di
età in 12 centri
specializzati inglesi,
1991-1995

Possibile
associazione tra
outcome e
volume di casi
Relazione con il volume (2)
Sovradispersione (1)

Tassi di riammissione di emergenza entro 28 giorni dalla dimissione per 67 ospedali in Inghilterra
dal 2000 al 2001.

La grande maggioranza delle istituzioni giace al di fuori dell’imbuto!

I limiti di controllo non tengono conto della variabilità
in eccesso → SOVRADISPERSIONE
Sovradispersione (2)
Questo comportamento è dovuto all’impatto di covariate
non misurate, che contribuiscono a creare variabilità in
eccesso.
→ AGGIUSTAMENTO PER IL RISCHIO INSUFFICIENTE
 Se l’eccesso di variazione non viene tenuto in
considerazione, la maggioranza delle istituzioni può
essere identificata dal funnel plot come unità fuoricontrollo.
 Il problema della sovradispersione può essere
risolto in vari modi…
Sovradispersione (3)
1) Non usare l’indicatore
• indicatore non adatto al confronto;
• non sono stati compresi i fattori che generano la
variabilità in eccesso.
2) Migliorare la stratificazione del rischio
• misurare i fattori che contribuiscono alla eccessiva
variabilità e riportare il processo “sotto controllo”;
• non funziona in tutti i contesti.

3) Analisi tramite clustering
• “clusterizzare” le istituzioni in gruppi più omogenei in
modo tale da confrontare “simile con simile”;
• il cluster è trattato come un fattore di rischio.
Sovradispersione (4)
La sovradispersione (5)
Sovradispersione (6)
Sovradispersione (7)
Sovradispersione
intorno al funnel
plot non aggiustato
Conclusioni





Largo utilizzo dei metodi di SPC nella sanità pubblica:
Individuare pattern insoliti o outlyers
valutare livelli di performance e raggiungimento dei target;
studiare differenze tra istituzioni sanitarie.

 I funnel plot sono un potente strumento per rappresentare
dati sanitari e mettere a confronto le istituzioni:
 evitano di porre le istituzioni in un ordine di classifica;
 forte indicazione visiva di performance “divergente”;
→ rispetto alle league tables, è più facile capire quali dati
indicano aree che meritano ulteriori analisi;
 scelta degli assi intuitiva e quindi facile plotting;
 limiti di controllo facilmente ottenibili usando i più comuni
pacchetti di fogli elettronici.
Bibliografia
 Flowers J. «Statistical process control methods in public health
intelligence», APHO Technical Briefing 2 (2007)
(http://www.apho.org.uk/resource/item.aspx?RID=39445)
 Noyez L. «Control charts, Cusum techniques and funnel plots. A
review of methods for monitoring performance in healthcare»,
Interactive CardioVascular and Thoracic Surgery 9 (2009): 494–499
 Spiegelhalter DJ. «Funnel plots for institutional comparison», Qual
Saf Health Care (2002): 390-1
 Spiegelhalter DJ. «Funnel plots for comparing institutional
performance», Stat Med (2005): 1185-1202.
 Spiegelhalter DJ. «Handling over-dispersion of performance
indicators», Qual Saf Health Care (2005): 347-351
 Woodall W.H. «The Use of Control Charts in Health-Care and
Public-Health Surveillance», Journal of Quality Technology 38
(2006)

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  • 1. Università degli Studi di Firenze Corso di Laurea Magistrale in Statistica, Scienze Attuariali e Finanziarie Statistical Process Control: utilizzo dei funnel plot per il confronto tra istituzioni Elena Nannipieri Analisi Statistica dei Dati Socio-Sanitari AA. 2013/2014
  • 2. Sommario 1) Origini e metodi di Statistical Process Control 2) Le carte di controllo: tipologie e caratteristiche 3) I funnel plot come strumento di confronto tra istituzioni  Componenti di un funnel plot  Limiti di controllo  Aggiustamento per il rischio  Dati di variazione  Relazione con il volume  Il problema della sovradispersione
  • 3. Statistical Process Control Lo Statistical Process Control (SPC) è una metodologia che fa ricorso a tecniche statistiche al fine di definire, analizzare e verificare le condizioni che determinano la variabilità di un processo produttivo. La qualità di un processo è inversamente proporzionale alla sua variabilità. SCOPO DELLO STATISTICAL PROCESS CONTROL: migliorare la qualità di un processo, minimizzando le cause di variabilità.
  • 4. Origine del SPC  Primi anni Venti Walter Shewart La variazione nei processi produttivi può essere compresa e controllata con l’utilizzo di metodi statistici.  1924: Shewart sviluppa il concetto statistico di «carta di controllo» Inizio formale del controllo statistico della qualità. I metodi di SPC sono stati utilizzati prevalentemente nel controllo industriale della qualità, ma recentemente il loro impiego si è esteso anche alla pratica sanitaria.
  • 5. Cause di variabilità dei processi Ogni processo produttivo è soggetto a variabilità.  CAUSE COMUNI: ‐ sorgono in modo casuale durante il normale svolgimento del processo produttivo; ‐ insite nella variabilità del processo produttivo.  CAUSE SPECIALI: ‐ dovute ad eventi occasionali; ‐ non inerenti al processo produttivo. Un processo si dice «sotto controllo» se è affetto solo da cause di variazione comuni. Se si verificano cause speciali, il processo si dice «fuori controllo».
  • 6. Processi sotto-controllo e fuori-controllo Il processo è in controllo fino a t1 ; da t1 in poi subentrano fattori specifici che portano il processo fuori controllo. OBIETTIVO DEL SPC : eliminare le cause speciali di variazione.
  • 7. Carte di controllo Limiti di controllo (superiore e inferiore): se il processo è «sotto controllo» la gran parte dei punti sta tra questi limiti. Media della caratteristica di qualità, corrispondente al valore desiderato quando il processo è «sotto controllo» La carta di controllo è la rappresentazione grafica di una caratteristica di qualità di un processo, con riferimento a dei limiti di controllo che tengono conto della variabilità naturale del processo preso in esame.
  • 8. Le carte di controllo di Shewart Tipi di carte Tipo di dati Carte di controllo per VARIABILI Continui La caratteristica di qualità è misurabile numericamente e rappresentabile su scala continua. Carte di controllo per ATTRIBUTI La caratteristica di qualità non può essere misurata numericamente; sidefinisce l’oggetto solo in base alla conformità delle unità prodotte. Discreti Carte di controllo adottate
  • 9. Carte di controllo e test d’ipotesi • Concludere che il processo èfuori controllo quando è sotto controllo. Concludere che il processo è sotto controllo quando è fuori controllo.
  • 10. Definizione dei limiti di controllo Quanto più i limiti vengono posizionati LONTANO dalla linea centrale Quanto più i limiti vengono posizionati VICINO alla linea centrale Minore sarà il rischio di errore di I tipo Maggiore sarà il rischio di errore di II tipo Maggiore sarà il rischio di errore di I tipo Minore sarà il rischio di errore di II tipo
  • 11. Confronto tra istituzioni Richiesta di maggiore «accountability» da parte del servizio pubblico Maggiore attenzione al confronto tra istituzioni Utilizzo delle LEAGUE TABLES:  Le istituzioni vengono ordinate in una classifica in base ad un indicatore di performance;  Le istituzioni outlyer vengono individuate con l’aiuto di intervalli di confidenza. Focus eccessivo sul ranking…
  • 12. L’utilizzo dei funnel plot per il confronto tra istituzioni
  • 13. Componenti del funnel plot (1) •
  • 17. Limiti di controllo (2)  Plot dei valori osservati di un indicatore (tasso di mortalità) in relazione ad una misura della sua precisione (volume di casi)  La linea orizzontale rappresenta il target (9.3%) Tassi di mortalità a 30 giorni dal trattamento per la frattura dell'anca di ultra-sessantacinquenni in 51 ospedali in Inghilterra nel periodo 2000-2001.  I limiti di controllo al 95% e 99.8% si riducono all’aumentare del volume di casi
  • 19.  Limiti di controllo per la distribuzione Binomiale
  • 20.  Limiti di controllo per la distribuzione di Poisson
  • 21. Esempio: Risk-Adjustment (1) Gli studi che mettono a confronto istituzioni sanitarie devono tenere conto delle disomogeneità esistenti nelle popolazioni studiate. RISK-ADJUSTMENT: permette di determinare quale parte delle differenze osservate negli esiti sia attribuibile a caratteristiche dei pazienti (fattori di rischio) e quale parte sia riconducibile alla qualità dell'assistenza. Modelli lineari → outcome “corretti”, al netto degli effetti del diverso case mix
  • 22. Esempio: Risk-Adjustment (2) AGGIUSTAMENTO PER IL RISCHIO DEL TASSO DI MORTALITA’ Regressione logistica per modellare l’outcome binario: (paziente morto in ospedale VS paziente dimesso vivo) Covariate : fattori di rischio.
  • 23. Esempio: Risk-Adjustment (3)  TASSO DI MORTALITA’ ATTESO (Expected Mortality Rate)  TASSO DI MORTALITA’ OSSERVATO (Observed Mortality Rate)  TASSO DI MORTALITA’ RISK-ADJUSTED (Risk-Adjusted Mortality Rate) AGGIUSTAMENTO INDIRETTO Tasso di mortalità complessivo a livello nazionale
  • 24. Esempio: Risk-Adjustment (4) Tassi di mortalità aggiustati per il rischio a 30 giorni dall’intervento di innesto del bypass dell’arteria coronarica nello Stato di New York (1997–1999) Il target è il tasso di mortalità nazionale del 2,2%.
  • 25. Relazione con il volume (1) Bristol Royal Infirmary Tassi di mortalità in seguito a interventi di chirurgia cardiaca pediatrica in pazienti con meno di 1 anno di età in 12 centri specializzati inglesi, 1991-1995 Possibile associazione tra outcome e volume di casi
  • 26. Relazione con il volume (2)
  • 27. Sovradispersione (1) Tassi di riammissione di emergenza entro 28 giorni dalla dimissione per 67 ospedali in Inghilterra dal 2000 al 2001. La grande maggioranza delle istituzioni giace al di fuori dell’imbuto! I limiti di controllo non tengono conto della variabilità in eccesso → SOVRADISPERSIONE
  • 28. Sovradispersione (2) Questo comportamento è dovuto all’impatto di covariate non misurate, che contribuiscono a creare variabilità in eccesso. → AGGIUSTAMENTO PER IL RISCHIO INSUFFICIENTE  Se l’eccesso di variazione non viene tenuto in considerazione, la maggioranza delle istituzioni può essere identificata dal funnel plot come unità fuoricontrollo.  Il problema della sovradispersione può essere risolto in vari modi…
  • 29. Sovradispersione (3) 1) Non usare l’indicatore • indicatore non adatto al confronto; • non sono stati compresi i fattori che generano la variabilità in eccesso. 2) Migliorare la stratificazione del rischio • misurare i fattori che contribuiscono alla eccessiva variabilità e riportare il processo “sotto controllo”; • non funziona in tutti i contesti. 3) Analisi tramite clustering • “clusterizzare” le istituzioni in gruppi più omogenei in modo tale da confrontare “simile con simile”; • il cluster è trattato come un fattore di rischio.
  • 34. Conclusioni     Largo utilizzo dei metodi di SPC nella sanità pubblica: Individuare pattern insoliti o outlyers valutare livelli di performance e raggiungimento dei target; studiare differenze tra istituzioni sanitarie.  I funnel plot sono un potente strumento per rappresentare dati sanitari e mettere a confronto le istituzioni:  evitano di porre le istituzioni in un ordine di classifica;  forte indicazione visiva di performance “divergente”; → rispetto alle league tables, è più facile capire quali dati indicano aree che meritano ulteriori analisi;  scelta degli assi intuitiva e quindi facile plotting;  limiti di controllo facilmente ottenibili usando i più comuni pacchetti di fogli elettronici.
  • 35. Bibliografia  Flowers J. «Statistical process control methods in public health intelligence», APHO Technical Briefing 2 (2007) (http://www.apho.org.uk/resource/item.aspx?RID=39445)  Noyez L. «Control charts, Cusum techniques and funnel plots. A review of methods for monitoring performance in healthcare», Interactive CardioVascular and Thoracic Surgery 9 (2009): 494–499  Spiegelhalter DJ. «Funnel plots for institutional comparison», Qual Saf Health Care (2002): 390-1  Spiegelhalter DJ. «Funnel plots for comparing institutional performance», Stat Med (2005): 1185-1202.  Spiegelhalter DJ. «Handling over-dispersion of performance indicators», Qual Saf Health Care (2005): 347-351  Woodall W.H. «The Use of Control Charts in Health-Care and Public-Health Surveillance», Journal of Quality Technology 38 (2006)