2. 10/09/13 pagina 2
In Europa gli incidenti stradali sono una delle prime
cause di morte, con più di 120 000 vittime all'anno.
Questo fenomeno accomuna l'Europa alla gran parte
dei paesi occidentali (si calcolano oltre un milione di
morti all'anno sulle strade di tutto il mondo).
3. 10/09/13 pagina 3
Dalla fonte “International Road Traffic and Accident Database (IRTAD)”, si può
ottenere una tabella riassuntiva della mortalità stradale (tutti i paesi sono presentati
con le percentuali di mortalità medie).
Morti per 1 miliardo veicoli·km Valore(in percentuale)Valore(in percentuale)
Regno Unito 7,6
Finlandia 7,6
Paesi Bassi 7,7
Svezia 8,3
Danimarca 9,7
Germania 9,7
Francia 10,9
Irlanda 10,9
Italia 10,9
Austria 11,7
Belgio 16,3
Slovenia 16,7
Grecia 26,7
Repubblica Ceca 31,7
Slovacchia 46,9
4. 10/09/13 pagina 4
Fact Sheet EURO/03/04 (Copenaghen, Roma, 6 aprile 2004)
Documento della World Health Organization dell'ONU
Le ferite da incidenti di traffico uccidono quasi 350 persone al giorno, o più di 127.000 ogni anno nella
regione europea monitorata dall'Organizzazione mondiale della sanità.
È come se un evento catastrofico uccidesse la popolazione di una città di medie dimensioni ogni
anno.
Almeno 2,4 milioni di persone vengono ferite oppure rese disabili in incidenti stradali ogni anno
Di questi 2 milioni di incidenti stradali annuali, circa il 65% avviene in città e villaggi, dove pedoni e
ciclisti sono particolarmente esposti. L'evidenza sulla mortalità stradale è presentata nel "World report
on road traffic injury prevention", che pubblicato dallo WHO e dalla Banca Mondiale il 7 aprile 2006,
Giornata mondiale della salute (World Health Day), e nella pubblicazione "Preventing road traffic
injury: a public health perspective for Europe", preparata dalla WHO Regional Office for Europe.
La quantità di morti e la disabilità causata dalle ferite da traffico le rende un problema di salute
predominante. Ma la morte e le ferite sulle strade non sono eventi casuali. Determinando quali siano i
fattori di rischio che conducono agli incidenti e come prevenirli è il principale obiettivo dello studio
Europeo. Questo identifica le misure che si sa per certo che funzionino ed evidenzia il "gap" tra la
conoscenza e la sua implementazione: "È arrivato il momento - si sostiene - di smettere di considerare
le morti da traffico e le ferite come una conseguenza inevitabile dell'utilizzo delle strade: tali eventi
sono prevenibili".
5. 10/09/13 pagina 5
Altre statistiche
Secondo fonti statistiche, sono 6500 i soli bambini che muoiono
annualmente per incidenti legati alla circolazione stradale, questo
secondo i dati indicativi forniti dal Dr. Marc Danzon, direttore
dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per l'Europa.
La velocità è il maggiore assassino sulle strade e secondo l'Unione
Europea (EU) il ridurre la velocità media di guida di 3 km/h
salverebbe attorno a 5000-6000 vite ogni anno e preverrebbe attorno a
120.000-140.000 incidenti, risparmiando 20 miliardi di euro in costi.
In contrasto, portando la velocità nei centri cittadini da 30 km/h a 50
km/h aumenta il rischio di morte per i pedoni di 8 volte.
6. 10/09/13 pagina 6
Considerazioni pratiche
Nella regione europea del OMS, i minorenni pagano il prezzo più alto. Gli incidenti stradali sono la causa
di morte principale per giovani tra i 5-29 anni. Questo gruppo rende conto di più del 30% delle vittime
d'incidenti. In questo gruppo di età, i giovani rappresentano l' 80% delle vittime. Alta velocità stradale e
elevato tasso di alcol etilico durante la guida sono i maggiori fattori di rischio. Attribuire un costo
economico alla perdita di vite è arduo, ma ragionevoli stime mostrano che la perdita economica causata
dagli incidenti di traffico ammonterebbe a circa il 2% del PIL. Per l'Unione Europea, questo significa circa
180 miliardi di euro all'anno. Secondo il documento "Preventing road traffic injury: a public health
perspective for Europe", i paesi dell'Europa centrale ed orientale sono ancora più severamente colpiti
rispetto all'Europa occidentale. Il grande carico sociale delle ferite da traffico si aggiunge
ad altri effetti nocivi per la salute relativi al trasporto, come quelle risultanti dall'inquinamento, il rumore,
l'incremento degli stili di vita sedentari ed i cambiamenti climatici globali.
La sicurezza sulle strade è un aspetto inevitabile del trasporto sostenibile ed un argomento
centrale per il settore sanitario. Lo studio Europeo affronta il problema di come la Sanità Pubblica può
creare un sistema dei trasporti salubre e di salvare vite.
I due rapporti dell'OMS mostrano due cardini del nuovo pensiero sulla sicurezza stradale:
● Rifiutare di accettare le morti e le lesioni severe come conseguenze degli incidenti di traffico
● Modificare le strade prevedendo la vulnerabilità delle persone
L'obiettivo è galvanizzare i paesi nelle Regione Europea del OMS per diffondere queste idee. "La dedica
del Giorno Mondiale della Salute del 2004 alla sicurezza stradale segna l'inizio della consapevolezza della
tassa di morte che sopportano le nostre comunità, e della applicazione del nuovo pensiero in alcuni Stati
Membri.
7. 10/09/13 pagina 7
Il seguente grafico mostra la percentuale del numero di incidenti che avvengono
durante i giorni della settimana in Italia:Il giovedì e il venerdì sono i giorni in cui si
concentrano il maggior numero di incidenti.
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica
0
2
4
6
8
10
12
14
16
18
% Incidenti
Giorni della settimana
Percentualedelnumerodiincidenti
8. 10/09/13 pagina 8
Associazione Italiana Familiari e Vittime della STRADA
L'AiFVS onlus, Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada onlus, nasce come comitato nel 1998 con
l'obiettivo di fermare la strage stradale e dare giustizia ai superstiti, perché nessuno meglio di chi sulla strada
ha perso la salute, o dei familiari di chi ha perso la vita, può testimoniare quanto siano gravi il lutto e la perdita
per la famiglia e per la società. Con oltre 120 sedi in Italia, per una capillare assistenza alle vittime, promuove,
attraverso la presenza in fiere, convegni, banchetti nelle piazze, la sicurezza stradale, la moderazione della
velocità, l'alta visibilità. Il presidente è Giuseppa Cessaniti Mastrojeni.
Unione Vittime della Strada
L'UVIS, ovvero l'Unione Vittime della Strada è un'associazione non profit italiana che inizia ad operare nel
1999. Gli scopi istituzionali dell'associazione sono contenuti nella "Carta di Milano per il rispetto della Vita sulla
strada"[2], promulgata il 20 novembre 2011 in occasione della Giornata mondiale del ricordo delle vittime della
strada[3]:
●
prevenzione degli incidenti stradali;
●
promozione della sicurezza stradale;
●
promozione di riforme legislative volte a favorire l'adozione di standard di sicurezza stradale più elevati;
●
assistenza gratuita delle vittime della strada sia da un punto di vista psicologico che giuridico;
●
promozione di una corretta informazione riguardo alle norme del codice della strada.
9. 10/09/13 pagina 9
Immagini ed informazioni tratte da:
● http://it.wikipedia.org/wiki/Incidenti_stradali_in_Europa
● http://www.istat.it/it/files/2011/11/incidenti_stradali.pdf
● https://www.google.it/search?
q=incidenti+stradali+fumetto&newwindow=1&source=lnms&tbm=isch&sa=X
&ei=uyIlUpb_FKbX7AaamYDwCg&ved=0CAkQ_AUoAQ&biw=1024&bih=
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10. 10/09/13 pagina 9
Immagini ed informazioni tratte da:
● http://it.wikipedia.org/wiki/Incidenti_stradali_in_Europa
● http://www.istat.it/it/files/2011/11/incidenti_stradali.pdf
● https://www.google.it/search?
q=incidenti+stradali+fumetto&newwindow=1&source=lnms&tbm=isch&sa=X
&ei=uyIlUpb_FKbX7AaamYDwCg&ved=0CAkQ_AUoAQ&biw=1024&bih=
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