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A cura di Alessandra Borelli
MEDICINA
TRADIZIONALE
CINESE
Si prega gentilmente di spegnere i cellulari
3 ENERGIE CELESTI PRIMAVERA ESTATE AUTUNNO
INVERNO
TAE = grande
CHAO = giovane
TSUE = compiuta
TARDA ESTATE
LEGNO FUOCO TERRA METALLO
ACQUA
che nel loro aspetto
Yin-Yang originano
6 ENERGIE
5 ORGANI (+ 1)
a cui sono accoppiati
6 VISCERI
che nell’uomo si
dispongono in
12 MERIDIANI
che collegano tra loro
alto e basso, nella
dualità Yin-Yang
che nel loro aspetto Yin-Yang originano
12 ZANG-FU (ORGANI-VISCERI)
UOMO
TERRACIELO
YINYANG
DAO
YIN YANG  
visibile invisibile
acqua fuoco
freddo caldo
sangue aria (respiro)
buio luce
Luna (luce riflessa)
inattività
Sole (luce propria)
attività
staticità movimento
verso il basso verso l’alto
terra cielo
A cura di Alessandra Borelli
mattino sera
mezzogiorno
notte
Grande Yang Piccolo Yin
Piccolo Yang Grande Yin
YANG
IN
YANG
YIN
IN
YANG
YIN
IN
YIN
YANG
IN
YIN
CICLO DELL’ALTERNANZA
YIN/YANG
A cura di Alessandra Borelli
I QUATTRO PRINCIPI FONDAMENTALI DI
YIN/YANG
1) Yin e Yang sono opposti
2) Yin e Yang hanno reciproca origine
3) Yin e Yang sono in reciproco equilibrio
4) Yin e Yang si alternano e si
trasformano reciprocamente
 
 
A cura di Alessandra Borelli
TEORIA DELLE 5
FASI
(WU XING)Una delle teorie fondamentali della MTC sostiene l'esistenza di 5
movimenti, fasi, processi o – meno propriamente - elementi, cui
tutte le manifestazioni dell'universo (e quindi anche l'uomo), fanno
riferimento.
Le Cinque Fasi sono descritte col nome simbolico di elementi
naturali, cosa che ha tratto in inganno il nostro modo di pensare,
che le rappresenta spesso come sostanze immobili e statiche.
Tuttavia per comprendere appieno il senso delle Cinque Fasi
nella MTC, conviene operare lo sforzo di slegarsi dal cercare
rigide corrispondenze con gli elementi fondamentali a cui vengono
riferiti.
A cura di Alessandra Borelli
LEGNO: ha natura rigida ma flessibile al tempo
stesso, può crescere verso l’alto e verso
l’esterno, è nutrito dall'acqua, alimenta il fuoco,
controlla la terra.
Corrisponde all’Est, al vento, alla stagione della
primavera, alla nascita.
Esprime un movimento dallo Yin allo Yang,
governa gli organi Fegato e Vescica Biliare, il
suo colore è verde/azzurro
MOVIMENTO LEGNO
A cura di Alessandra Borelli
MOVIMENTO FUOCO
FUOCO: di natura ardente, accelera la crescita,
la rende manifesta.
E' estate, espansione, calore, movimento verso
l'alto, dallo Yang allo Yang.
E’ alimentato dal legno, crea la terra, fonde il
metallo. Governa Cuore e Intestino Tenue,
Pericardio e Triplice Focolare.
Il suo colore è il rosso.
A cura di Alessandra Borelli
MOVIMENTO TERRA
TERRA: ha natura tranquilla, unificante.
E’ madre di tutte le altre fasi, comprende la
semina, la crescita, lo sviluppo e il raccolto.
Sorge dal Fuoco, crea il Metallo ed argina
l'Acqua.
Regge Stomaco e Milza, corrisponde alla tarda
estate, al colore giallo, al clima umido.
A cura di Alessandra Borelli
MOVIMENTO METALLO
METALLO: Nasce dalle viscere della terra, si
scioglie e diventa acqua, si adatta alla forma e
ha la qualità di essere modellato, taglia il legno.
E’ puro, chiaro, governa il movimento verso il
basso, la contrazione.
Corrisponde all’autunno, governa Polmone e
Intestino Crasso.
Il suo colore è il bianco, il clima è secco.
A cura di Alessandra Borelli
MOVIMENTO ACQUA
ACQUA è la fusione del metallo, nutre il legno e
spegne il fuoco.
Governa il movimento verso il basso, ma non in
senso statico: immagazzina l’energia per nutrire
successivamente tutti gli altri movimenti.
Corrisponde alla stagione dell’inverno, quando
la natura acquisisce la forza necessaria a
rinascere.
Ha natura fredda, il suo colore è il nero.
Governa Reni e Vescica.
A cura di Alessandra Borelli
Relazione di
Produzione o
Generazione
A cura di Alessandra Borelli
Relazione di
Controllo o
Dominazione
(oppure di
Invasione o
Aggressione)
A cura di Alessandra Borelli
Relazione di
Opposizione o
Disprezzo
A cura di Alessandra Borelli
Fase Legno Fuoco Terra Metallo Acqua
Elemento Erbe e alberi Fuoco Terra Metallo Acqua
Direzione
del Qi
Dallo yin allo
yang
Dallo
yang allo
yang
Dallo yang allo
yin e dallo yin
allo yang
Dallo
yang allo
yin
Dallo yin allo
yin
Colore
Verde/
turchese
rosso
Giallo/
arancio
bianco Nero
Funzione Mobilitare
Accelerar
e
Trasformare
consolidar
e e
proteggere
Immagazzin
are
Stagioni
critiche
Primavera Estate
Fine estate o
periodi
intermedi
Autunno Inverno
Patogeno
climatico
Vento
Caldo/
Fuoco
Umido Secco Freddo
Tavola degli analoghi
Tavola degli analoghi (segue)
Fase Legno Fuoco Terra Metallo Acqua
Organi
(zang)
Fegato
Cuore
(pericardio)
Stomaco Polmone Rene
Visceri
(fu)
Vescica
biliare
Intestino
tenue
Milza
Intestino
crasso
Vescica
urinaria
Tessuti
Tendineo
e unghie
Vascolare
Muscolare
e carneo
Epidermico
e peli
Osseo e
midolli
Porte
sensoriali
Occhi Lingua Bocca Naso
Orecchie e
genitali
Tono di
voce
Urlato Ridente Melodioso Piangente Lamentoso
Emozione Rabbia
Gioia e
serenità
Preoccupa
zione
Tristezza e
angoscia
Paura e
shock
Sapore Acido e
aspro
Amaro Dolce Piccante Salato
A cura di Alessandra Borelli
 
 
Jing Qi (o
prenatale) che
ereditiamo dai
genitori;
 
Qi alimentare
derivato dal cibo
 
Qi respiratorio
dall’aria che
inspiriamo
QI
(ENERGIA
VITALE)
Qi (energia vitale)
Il significato dell’ideogramma cinese che descrive il Qi è stato
tradotto in diversi modi (energia, soffio, aria,…) cercando di rendere
in una parola un concetto di difficile interpretazione. L’ideogramma si
compone di un aspetto immateriale – il vapore, il gas, l’aria – che si
sprigiona durante la cottura del riso, l’aspetto materiale. Quindi Qi
comprende allo stesso tempo un concetto di materia e non-materia,
affrontato in Occidente dalla moderna fisica delle particelle che
legge l’universo come un’interazione di energie che continuamente
compaiono e scompaiono.
A cura di Alessandra Borelli
La parola Jing viene tradotta come “quintessenza” o
anche “ radice “ .
E’ rappresentato da un ideogramma che unisce il
simbolo del covone di cereali a quello del cinabro
(solfuro di mercurio, rosso vermiglio, adamantino,
potente base delle trasformazioni alchemiche) e a quello
di una giovane pianta. Sembra indicare quindi una
preziosa forza sorgiva, piena di potenti potenzialità. (…)
Compare al momento del concepimento come quantum
energetico iniziale prodotto dalla fusione del Jing
materno e paterno ed in questo aspetto viene associato
al Cielo Anteriore; è inoltre parzialmente incrementato
dalla parte pura tratta dal cibo e dalla respirazione e per
questo aspetto appartiene anche al Cielo Posteriore.
JING
JING
• Di natura piu’ Yin rispetto al Qi e allo Shen, si
raccoglie principalmente nei Reni dove partecipa alla
formazione del Qi del Rene. E’ considerato la matrice
fondamentale, la “materia prima” che sovrintende ai
cicli di crescita e sviluppo dell’uomo secondo fasi di
8 anni e della donna secondo fasi di 7 anni.
• E’ parte fondamentale della maturazione sessuale,
del concepimento e della gravidanza. Determina
anche la forza dell’enegia mentale, e si esaurisce
progressivamente nell’arco della vita fino a
determinare la morte nel momento della sua
completa consunzione
A cura di Alessandra Borelli
SHE
N
Al termine Shen viene in genere dato il significato di
Spirito o Soffio.
E’ l’Energia piu’ sottile e di grado gerarchicamente più alto
presente nell’essere umano.
Lo Shen viene considerato sia come Energia che proviene
dall’ignoto, dal Cielo Anteriore, sia come energia figlia
dell’incontro tra i Jing genitoriali nel momento del
concepimento, che in certo senso ne permette il radicarsi
nel mondo della forma.
Ha dimora nel Cuore da dove si esprime generando a sua
volta influenza sulle caratteristiche fondamentali di ogni
individuo, sulla sua evoluzione e su tutte le trasformazioni
del Qi.
A cura di Alessandra Borelli
SHEN
Lo Shen irradia la sua influenza sugli altri 4 Organi, dando
luogo ad “ anime vegetative” secondo alcuni Autori, oppure,
secondo altri, è lo Shen di Cuore che si suddivide in piu’ Shen
i quali, a secondo della loro natura, trovano dimora negli
Organi affini.
Esiste cosi’, oltre allo Shen di Cuore, uno Shen che ha sede
nel Fegato - Hun, nella Milza - Yi , nei Reni – Zhi, nei Polmoni
– Po .
In sostanza dobbiamo considerare lo Shen come un principio
energetico di ordine supremo, che trova sede nel Cuore
(l’Imperatore ) e da cui discendono influenze di natura affine
che si incarnano negli altri 4 Organi. Gli Shen differenziati
raccolgono così esperienza durante tutto il tempo di vita di
ogni essere umano, e riportano continuamente quanto
esperimentano allo Shen di Cuore, fornendo cosi’ il materiale
esperienziale sottile necessario all’evoluzione dello Spirito di
A cura di Alessandra Borelli
Polmone: dalle 3 alle 5
Int. Crasso: dalle 5 alle 7
Stomaco: dallle 7 alle 9
Milza: dalle 9 alle 11
Cuore: dalle 11 alle 13
Int. Tenue: dalle 13 alle 15
Vescica: dalle 15 alle 17
Rene: dalle 17 alle 19
Pericardio: dalle 19 alle 21
Triplice Risc.: dalle 21 alle
23
Vescica biliare: dalle 23 all’1
Fegato: dall’1 alle 3
Ciclo circadiano 
dell’energia
A cura di Alessandra Borelli
I MERIDIANI
I meridiani sono le vie di scorrimento dell’energia, del
sangue e dei liquidi organici, che vengono così veicolati
agli organi, ai visceri e alle membra del corpo allo scopo di
mantenerne le funzioni vitali.
Sono suddivisi in meridiani principali (Jing= ordito) e
collaterali (Luo= trama): i primi scorrono sulla superficie del
corpo, i secondi in profondità e nel complesso costituiscono
una fitta rete che connette l’interno all’esterno e l’alto al
basso, per armonizzare le funzioni dell’organismo.
 
I meridiani principali si distinguono in regolari e
straordinari.
A cura di Alessandra Borelli
Meridiani Regolari (Jing Mai)
I regolari sono complessivamente 12: comprendono 3 coppie
di meridiani Yin e 3 coppie Yang, appaiate in base al livello
di energia che veicolano nel corpo (Taiyin, Taiyang, etc) e
classificati secondo la loggia energetica di appartenenza
(Legno, Fuoco, etc). Sono simmetricamente distribuiti nel
tronco e nelle porzioni mediali e laterali degli arti superiori e
inferiori.
Diversamente da quanto facciamo noi, la denominazione del
meridiano non deriva dalla sua affiliazione all’organo-
viscere corrispondente, ma alla combinazione di:
- Localizzazione (mano, piede) della zona del corpo che
attraversano
- Organo o viscere di riferimento
- Livello di energia veicolato
A cura di Alessandra Borelli
Meridiani Regolari (Jing Mai)
localizzazion
e
loggia Zang-fu Livello energetico
Metallo Polmone Taiyin
Fuoco min Pericardio Jueyin
Mano (shou) Fuoco imp Cuore Shaoyin
Metallo Intestino Crasso Yangming
Fuoco min Triplice
Riscaldat.
Shaoyang
Fuoco imp Intestino Tenue Taiyang
Terra Milza Taiyin
Legno Fegato Jueyin
Piede (zu) Acqua Rene Shaoyin
Terra Stomaco Yangming
Legno Cistifellea Shaoyang
Acqua Vescica Taiyang
A cura di Alessandra Borelli
Meridiani Straordinari
Sono detti straordinari perché non hanno una distribuzione
regolare e simmetrica come i meridiani regolari, non fanno
capo a un organo o viscere e svolgono funzioni diverse da
quelle degli Jing principali.
Principalmente si occupano di rafforzare alcuni aspetti
dell’energia dei meridiani regolari, come ad esempio le
funzioni di tutti gli Yang o tutti gli Yin tra di loro. In secondo
luogo drenano gli eccessi di sangue ed energia dai canali
principali, che li riversano all’interno degli straordinari, in
grado di custodire questi surplus fino a che il sistema
energetico ne richieda la messa in circolo.
Infine, poiché sono strettamente connessi agli organi Yin
(Zang) come fegato, reni, milza,... e agli organi “curiosi” o
straordinari come il cervello, il midollo, l’utero, li mettono in
relazione tra loro quando le condizioni dell’organismo lo
esigono.
A cura di Alessandra Borelli
Meridiani Straordinari
Gli otto meridiani straordinari sono:
1. Du Mai (Vaso Governatore): scorre sul dorso traendo origine
dall’area del perineo, raggiunge il cervello e termina nella fossetta
labiale superiore. È detto “mare dei meridiani Yang” perché ne
riunisce le funzioni. Regola anche l’attività del cervello, del midollo e
dei reni. 
2. Ren Mai (Vaso Concezione): scorre anteriormente al corpo
emergendo dal pube per raggiungere la regione infraorbitale del volto.
Raccoglie l’energia dei meridiani Yin e presiede alle fasi della
gravidanza. 
3. Chong Mai (meridiano Vitale): attraversa il corpo originando dal
basso addome per terminare al volto. Si occupa del flusso di sangue
e Qi negli altri meridiani ed è collegato al ciclo mestruale nelle donne. 
A cura di Alessandra Borelli
Meridiani Straordinari
4. Dai Mai (Vaso Cintura): come dice il nome, circonda la vita,
legando le funzioni dei meridiani che interseca. 
5. Qiao Mai (meridiani della mobilizzazione di Yin e
Yang): sono due meridiani appaiati che originano dai malleoli
interni ed esterni con la funzione di governare la bilateralità del
corpo, nutrire l’occhio e i suoi movimenti. 
6. Wei Mai (meridiani regolatori di Yin e Yang): sono due
meridiani, detti anche di connessione, che armonizzano tra loro
tutti i canali Yang e Yin all’intero corpo.
A cura di Alessandra Borelli
MERIDIANO DEL POLMONE
Il Meridiano dei Polmoni ha origine nella parte
centrale del tronco addominale (percorso
interno non visibile) e scende, internamente, a
legarsi all'Intestino Crasso. Tornando indietro,
sale attraversando il diaframma per entrare
nell'Organo che gli appartiene. Dalla regione
interna situata fra i polmoni e la gola emerge in
superficie sotto la clavicola (punto 1).
Scendendo, il Meridiano dei Polmoni corre
lungo la faccia mediale della parte superiore del
braccio fino alla piega del gomito. Di lì scende
lungo la faccia anteriore dell'avambraccio,
passa sopra l'arteria principale del polso ed
emerge sul lato radiale della punta del pollice
(punto 11). Un altro ramo interno del
Meridiano si separa subito sopra al polso e
procede direttamente fino al lato radiale della
punta dell'indice dove incontra il Meridiano
dell'Intestino Crasso.
A cura di Alessandra Borelli
INTESTINO CRASSO
Il Meridiano dell'Intestino Crasso inizia
presso la punta del dito indice (punto 1)
e risale lungo il lato radiale dell'indice.
Attraversa l'avvallamento fra i tendini del
pollice (punto 4), quindi sale lungo la
faccia laterale dell'avambraccio fino al
lato del gomito (punto 11). Sale poi
lungo il bordo della faccia anteriore del
braccio fino al punto più alto della spalla.
Alla sommità della spalla, il Meridiano si
biforca in due rami: uno interno ed uno
esterno. Il primo ramo entra nel corpo e
raggiunge l'Intestino Crasso, il Viscere
corrispondente. Il secondo ramo sale
esternamente lungo il collo, attraversa la
guancia e continua girando intorno al
labbro superiore, per terminare sul lato
opposto del naso (punto 20).
Internamente, penetra nei denti e nelle
gengive inferiori.
A cura di Alessandra Borelli
MERIDIANO DI STOMACO
Il Meridiano dello
Stomaco inizia
internamente
accanto al naso,
dove finisce il
Meridiano
dell’Intestino
Crasso. Poi sale alla
radice del naso,
incontrando il
Meridiano della
Vescica all'angolo
interno dell'occhio
ed emerge sotto
l’occhio (punto 1).
A cura di Alessandra Borelli
MERIDIANO DI STOMACO
Di lì, scendendo accanto al naso, entra nelle gengive superiori, curva
intorno alle labbra e percorre la mandibola, risalendone la curva. Sale
quindi, passando davanti all'orecchio, fino all'angolo della fronte. Un altro
ramo parte dalla mandibola e, attraversando il collo, il petto e l'addome,
termina all’inguine. Internamente, il Meridiano rinasce all'estremità
inferiore dello stomaco e scende nell'addome, ricongiungendosi con il
ramo esterno all'inguine. Di qui il Meridiano scende lungo la parte
frontale della coscia fino al lato del ginocchio e prosegue lateralmente
alla tibia (punto 36), raggiungendo la sommità del piede (passa nel lato
mediale della fossetta che si forma adducendo il piede). Termina
lateralmente presso la punta del secondo dito del piede (punto 45).
Un ramo devia dal meridiano appena sotto il ginocchio e termina
lateralmente presso la punta del dito di mezzo del piede. Un ulteriore
breve diramazione si diparte alla sommità del piede e termina all’interno
dell'alluce, collegandosi al Meridiano della Milza.
A cura di Alessandra Borelli
MERIDIANO DI MILZA
A cura di Alessandra Borelli
MERIDIANO DI MILZA
Il Meridiano della Milza inizia sul lato interno dell’alluce (punto 1).
Corre lungo la faccia interna del piede, curvando davanti al
malleolo interno. Di li sale lungo il margine interno della tibia
(punto 6), fino al ginocchio (punto 9). Prosegue interno al
ginocchio e alla coscia, entrando quindi nella cavità addominale.
Corre internamente fino all’organo che gli corrisponde, la Milza e si
congiunge al Meridiano dello Stomaco. Il ramo principale del
Meridiano prosegue alla superficie dell'addome, risale fino al petto,
dove termina il percorso in superficie (punto 21). Da qui di nuovo
entra all'interno per risalire la gola fino alla radice della lingua, sotto
la quale diffonde il proprio Qi e il Sangue.
(Un ramo interno parte dallo Stomaco, risale attraverso il
diaframma ed entra nel Cuore, dove si collega al Meridiano del
Cuore).
A cura di Alessandra Borelli
MERIDIANO DEL CUORE
Il Meridiano del Cuore ha tre rami, che
cominciano tutti nel Cuore, di cui uno solo
delinea il percorso esterno. Un ramo
interno scende attraverso il diaframma,
collegandosi con l'Intestino Tenue. L’atro
ramo interno sale, passando accanto alla
trachea e raggiungendo l'occhio.
Il terzo ramo attraversa il Polmone ed
emerge sotto l'ascella al punto 1
(meridiano esterno). Percorre la linea
mediana della faccia interna del braccio,
del gomito (punto 3) e dell'avambraccio,
attraversa il polso e il palmo della mano e
termina sul lato interno della punta del
mignolo (punto 9), dove si congiunge
con il Meridiano dell'Intestino Tenue.
A cura di Alessandra Borelli
INTESTINO TENUE
Il Meridiano dell'Intestino Tenue
comincia all'esterno della punta del
dito mignolo (punto 1), percorre il
lato esterno del palmo della mano,
attraversa il polso e sale lungo la
faccia posteriore dell'avambraccio,
passando nella fossetta tra
l’epicondilo e la troclea. Segue il
bordo posteriore della faccia laterale
del braccio, gira dietro alla spalla e
si dirige verso il centro della
sommità della schiena, dove
incontra il Vaso Governatore. Qui il
Meridiano si divide in due rami, uno
che penetra all'interno (non visibile)
l’altro ramo, quello esterno, sale
lungo il lato del collo alla guancia e
all'angolo esterno dell'occhio prima
di entrare nell'orecchio (punto 19).
A cura di Alessandra Borelli
MERIDIANO DI VESCICA
Il Meridiano della Vescica comincia all'angolo interno
dell'occhio (punto 1) e sale, attraversando la fronte,
alla sommità del capo. Di li un breve ramo interno si
diparte ed entra nel cervello, mentre il percorso
principale scende lungo la parte posteriore del cranio
e si biforca dietro al collo. Il ramo più interno (I ramo
di Vescica) scende fino al centro della base del collo
e poi lungo la schiena, parallelamente alla colonna
vertebrale. Il ramo più esterno (II ramo di Vescica)
scende dietro alla spalla e corre parallelamente al I
ramo e alla colonna vertebrale, attraversando la
natica. I due rami percorrono la faccia posteriore
della coscia e si ricongiungono dietro al ginocchio. Il
Meridiano riunificato prosegue quindi sulla faccia
posteriore del polpaccio, tra i muscoli gemelli, aggira
il malleolo, percorre la faccia esterna del piede e
termina all'esterno della punta del dito mignolo
(punto 67).
A cura di Alessandra Borelli
MERIDIANO DI RENE
Il Meridiano del Rene inizia (percorso interno)
sulla faccia inferiore del dito mignolo del piede,
raggiunge l’inserzione dei muscoletti sotto
l’avampiede e qui emerge al punto 1. Poi
attraversa la pianta del piede e sale lungo l'arco
plantare per girar dietro al malleolo (punto 3)
e attraversare il calcagno. Sale quindi lungo la
faccia interna della gamba, il lato interno della
piega del ginocchio e il lato interno della coscia,
penetrando all'interno del corpo presso
l’inguine. Qui raggiunge la base della colonna
vertebrale per collegarsi internamente ai Reni,
Organo corrispondente al Meridiano, e alla
Vescica. Riemerge alla superficie dell'addome
sopra l'osso pubico e risale l'addome e il torace
per terminare il percorso esterno sotto alla
clavicola (punto 27).
MINISTRO DEL CUORE
Iniziando nel petto, nel suo Organo di appartenenza, che è fisiologicamente
parlando il pericardio, il Meridiano del Ministro del Cuore scende con un
percorso interno – non visibile - attraversando il diaframma a congiungere le
porzioni Superiore, Media e Inferiore del Triplice Focolare. Un secondo ramo
interno attraversa il petto, emergendo in superficie nella regione delle costole
(punto 1). Sale quindi ad aggirare la piega dell'ascella e percorre al centro la
faccia interna del braccio, attraversando la piega del gomito. Scende sempre
centralmente lungo la faccia interna dell'avambraccio – tra le ossa di radio e
ulna (punto 6) - percorre il palmo della mano (punto 8) per terminare presso
la punta del dito medio (punto 9).
A cura di Alessandra Borelli
TRIPLICE RISCALDATORE
Iniziando all'esterno della punta del dito anulare
(punto 1), il Meridiano del Triplice Focolare o
Riscaldatore percorre il dorso della mano, addossato
al terzo metacarpo, quindi il polso e l'avambraccio. Al
gomito passa nella fossetta tra epicondilo e troclea,
poi lungo la faccia laterale della parte superiore del
braccio, raggiungendo la regione posteriore della
spalla. Di qui, scavalca la spalla e si biforca
originando un ramo interno che penetra nel petto
sotto lo sterno, attraversa il pericardio, il diaframma e
poi scende a congiungere i Focolari Superiore, Medio
e Inferiore. Il ramo, esterno sale verso la spalla
(punto 15), percorre il collo, raggiunge la fossetta
alla base della mandibola e si biforca con un ramo
posteriore che percorre il cranio sull’osso parietale
fino alla sommità dell’orecchio, mentre l’altra
diramazione comincia dietro all'orecchio (punto 17),
vi penetra ed emerge davanti al trago, percorre lo
zigomo e va a terminare all'estremità esterna del
sopracciglio (punto 23)
A cura di Alessandra Borelli
VESCICOLA BILIARE
Il Meridiano della Vescicola Biliare
comincia all'angolo esterno dell'occhio
(punto 1), donde si dipartono due rami.
Un ramo, superficiale, percorre a zig-zag la
faccia laterale del capo prima di curvare
dietro l'orecchio per raggiungere la
sommità della spalla (punto 21). Quindi
scende, passando davanti all'ascella e
lungo la parete laterale della gabbia
toracica per raggiungere l'anca. Il secondo
ramo, interno, si congiunge al Fegato e a
Vescicola Biliare. Il Meridiano scende
quindi lungo la faccia esterna della coscia
e del ginocchio, percorre la faccia esterna
della parte inferiore della gamba, passa
davanti al malleolo, scende lungo la
sommità del piede e termina all'esterno
della punta del quarto dito del piede.
A cura di Alessandra Borelli
MERIDIANO DI FEGATO
Iniziando sopra all'alluce (punto 1), il
Meridiano del Fegato percorre lo spazio
1° e 2° metatarso (punto 3), passa
davanti al malleolo e sale lungo la
faccia interna della parte inferiore della
gamba, del ginocchio e della coscia fino
alla regione del pube, dove gira intorno
ai genitali esterni prima di penetrare
all'interno del basso addome. Il
percorso esterno prosegue lungo il
margine esterno dei muscoli addominali
fino al punto terminale esterno (punto
14) posto sul bordo inferiore della
decima costa, dove si percepisce la
prima fluttuante. Dal basso addome in
realtà il Meridiano sale internamente,
raggiunge l'Organo che gli corrisponde,
il Fegato.
A cura di Alessandra Borelli
Vaso Governatore (Du-mai)
Il Vaso Governatore inizia nella
cavità pelvica. Di qui un ramo
interno sale ai Reni, un altro
scende, per emergere al perineo
(punto 1) e attraversare la punta
del coccige. Salendo lungo il
mezzo della colonna vertebrale,
raggiunge la testa e penetra, con
una diramazione, nel cervello. Il
Meridiano principale continua
passando sopra la sommità della
testa, scende attraverso la fronte e
il naso per terminare all'interno
della gengiva superiore al di sopra
degli incisivi centrali (punto 28).
A cura di Alessandra Borelli
Vaso di Concezione (Ren-
mai)
Il Vaso di Concezione inizia
nella cavità pelvica, emerge al
perineo, fra l'ano e i genitali
esterni (punto 1), attraversa la
regione del pube e sale lungo la
linea mediana dell'addome
(punti da 2 a 7), attraversa il
centro dell’ombelico (punto 8),
del petto (punto 17) e della
gola fino alla mandibola
raggiungendo la base della
lingua (punto 24).
Qui penetra all'interno,
circolando intorno alle labbra e
mandando un ramo, bilaterale,
verso gli occhi.
A cura di Alessandra Borelli
PUNTI SHU ANTICHI
In ognuno dei 12 meridiani principali esistono 5 punti terminali specifici,
situati nell'avambraccio o nella gamba (dal ginocchio al piede), a cui
sono attribuite particolari proprietà. Ognuno di questi punti – che sono
complessivamente 60 – rappresenta una particolare concentrazione
dell’energia del canale di cui fa parte, ed è ritenuto in grado di stimolare
e influenzare l’energia di tutto l’organismo.
“Shu“ nell'ideogramma cinese originale simboleggia il principio di
concentrazione e di distribuzione dell'energia lungo i canali energetici.
I punti shu esplicano azione di tonificazione, dispersione e
mobilizzazione dell'energia, e sono così denominati:
JING: PUNTO POZZO
YING: PUNTO SORGENTE
JU : PUNTO TRASPORTO
JING: PUNTO PASSAGGIO
HE: PUNTO UNIONE
PUNTI SHU ANTICHI
JING: PUNTO POZZO = si trova sempre all'estremità delle dita. E' il punto
in cui si effettua il cambiamento di polarità dell'energia, perciò si stimola quando
si vuole utilizzare l'energia WEI (difensiva). Punto di rianimazione.
YING: PUNTO SORGENTE = si trova prima dell'articolazione delle dita.
Dà energia di nutrimento e aumenta la portata energetica del meridiano, infatti
al loro livello si produce un'accelerazione della circolazione energetica.
JU : PUNTO TRASPORTO = è situato subito dopo l'articolazione delle
dita. Il suo significato è "trasportare per distribuire e offrire". Punto di
penetrazione dell'energia perversa. Da questi punti si diffonde a tutto il sistema
l'energia perversa oppure quella difensiva.
JING: PUNTO PASSAGGIO = al polso o alla caviglia. Punto di diffusione e
trasmissione. Ha azioni diverse a seconda che appartenga ad un meridiano Yin
o Yang: nei meridiani Yin l'energia perversa o quella difensiva può entrare
direttamente in profondità, quindi è l'ultimo punto di difesa in cui WEI può
bloccare l'ingresso dell'energia perversa, senza farla arrivare al punto HE, ma
rimandandola al punto JU
HE: PUNTO UNIONE = si trova al gomito o al ginocchio. E' l'estuario che
arriva all’organo o al viscere corrispondente ed è da qui che l'energia perversa
o quella difensiva può entrare e dirigersi al centro.
PUNTI SHU ANTICHI
MERIDIAN
O
LEGNO
Punto JING
FUOCO
Punto YING
TERRA
Punto JU
METALLO
Punto JING
ACQUA
Punto HE
FEGATO
1 2 3 4 8
CUORE
9 8 7 4 3
MAESTRO
DEL
CUORE
9 8 7 5 3
MILZA
1 2 3 5 9
POLMONE
11 10 9 8 5
RENE
1 2 3 7 10
PUNTI SHU ANTICHI
MERIDIAN
O
METALLO
Punto JING
ACQUA
Punto YING
LEGNO
Punto JU
FUOCO
Punto JING
TERRA
Punto HE
VESCICOL
A BILIARE 44 43 41 38 34
INTESTINO
TENUE 1 2 3 5 8
TRIPLICE
FOCOLARE 1 2 3 6 10
INTESTINO
CRASSO 1 2 3 5 11
STOMACO
45 44 43 41 36
VESCICA
67 66 65 60 40
A cura di Alessandra Borelli
PUNTI SHU DEL
DORSO
Oltre agli "Shu antichi" esistono altri 20 punti detti "shu". Questi punti
scorrono sul primo ramo di Vescica. a 1 Kun e mezzo lateralmente alla
colonna vertebrale In medicina occidentale si ritiene che attraverso i
punti Shu del dorso si agisca sul sistema neurovegetativo e sulle sue
componenti orto e parasimpatica. La struttura stessa del dorso si
presta ad evidenziare significative analogie tra MTC e moderna
neurofisiologia (riflessologia).
Infatti i tessuti dermici. muscolari e nervosi si dispongono attorno alla
colonna vertebrale con una struttura ad anello che segue ogni nervo
spinale. Se confrontiamo una tabella dei punti Shu con una
rappresentazione grafica del Sistema Autonomo Spinale orto e
parasimpatico possiamo vedere che i due schemi sono sovrapponibili.
Ed in effetti le radici nervose dei sistemi Ortosimpatico Vertebrale e
Parasimpatico Sacrale hanno origine rispettivamente dagli spazi
intervertebrali D2/D3 e S1/S3 estendendo le proprie diramazioni
principali proprio in corrispondenza di questi 20 punti Shu del dorso.
A cura di Alessandra Borelli
PUNTI SHU E PUNTI MO
I punti shu del dorso hanno una corrispondenza con
altrettanti punti che si trovano sul tronco e sull’addome
anteriormente, creando un canale di passaggio e
comunicazione che attraversa l’organo o il viscere
corrispondente e ne provoca una modificazione
significativa dell’energia.
Stimolando queste coppie di punti si ottiene così
un’attivazione molto efficace e mirata al riequilibrio
dell’energia che si vuole correggere.
E’ una tecnica molto utilizzata nella pratica della
Medicina Tradizionale Cinese.
A cura di Alessandra Borelli
PUNTI ad AZIONE SPECIFICA
MERIDIANO DI POLMONE
Punto localizzazione proprietà
P 1 All’altezza del 1° spazio
intercostale, 6 cun lateralmente
alla linea mediana sternale, 1
cun in senso caudale dalla
fossa infraclavicolare.
Allarga e porta in basso il
Qi del P., seda la tosse,
attenua l’insufficienza
respiratoria.
Punto MU (di raccolta)
del Polmone.
P 9 All’estremità radiale della piega
distale del polso, anteriormente
allo stiloide
Placa la tosse, migliora
l’insufficienza respiratoria
e le mucosità. Punto
SHU
A cura di Alessandra Borelli
PUNTI SHU/MO
I punti shu del dorso hanno una corrispondenza con
altrettanti punti che si trovano sul tronco e sull’addome
anteriormente (punto MO), creando un canale di
passaggio e comunicazione che attraversa l’organo o il
viscere corrispondente e ne provoca una modificazione
significativa dell’energia.
Stimolando queste coppie di punti si ottiene così
un’attivazione molto efficace e mirata al riequilibrio
dell’energia che si vuole correggere.
E’ una tecnica molto utilizzata nella pratica della
Medicina Tradizionale Cinese.
A cura di Alessandra Borelli
GRAZIE A TUTTI
E BUONA SERATA!!

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Principi di Medicina Tradizionale Cinese

  • 1. A cura di Alessandra Borelli MEDICINA TRADIZIONALE CINESE Si prega gentilmente di spegnere i cellulari
  • 2. 3 ENERGIE CELESTI PRIMAVERA ESTATE AUTUNNO INVERNO TAE = grande CHAO = giovane TSUE = compiuta TARDA ESTATE LEGNO FUOCO TERRA METALLO ACQUA che nel loro aspetto Yin-Yang originano 6 ENERGIE 5 ORGANI (+ 1) a cui sono accoppiati 6 VISCERI che nell’uomo si dispongono in 12 MERIDIANI che collegano tra loro alto e basso, nella dualità Yin-Yang che nel loro aspetto Yin-Yang originano 12 ZANG-FU (ORGANI-VISCERI) UOMO TERRACIELO YINYANG DAO
  • 3. YIN YANG   visibile invisibile acqua fuoco freddo caldo sangue aria (respiro) buio luce Luna (luce riflessa) inattività Sole (luce propria) attività staticità movimento verso il basso verso l’alto terra cielo
  • 4. A cura di Alessandra Borelli mattino sera mezzogiorno notte Grande Yang Piccolo Yin Piccolo Yang Grande Yin YANG IN YANG YIN IN YANG YIN IN YIN YANG IN YIN CICLO DELL’ALTERNANZA YIN/YANG
  • 5. A cura di Alessandra Borelli I QUATTRO PRINCIPI FONDAMENTALI DI YIN/YANG 1) Yin e Yang sono opposti 2) Yin e Yang hanno reciproca origine 3) Yin e Yang sono in reciproco equilibrio 4) Yin e Yang si alternano e si trasformano reciprocamente    
  • 6. A cura di Alessandra Borelli TEORIA DELLE 5 FASI (WU XING)Una delle teorie fondamentali della MTC sostiene l'esistenza di 5 movimenti, fasi, processi o – meno propriamente - elementi, cui tutte le manifestazioni dell'universo (e quindi anche l'uomo), fanno riferimento. Le Cinque Fasi sono descritte col nome simbolico di elementi naturali, cosa che ha tratto in inganno il nostro modo di pensare, che le rappresenta spesso come sostanze immobili e statiche. Tuttavia per comprendere appieno il senso delle Cinque Fasi nella MTC, conviene operare lo sforzo di slegarsi dal cercare rigide corrispondenze con gli elementi fondamentali a cui vengono riferiti.
  • 7. A cura di Alessandra Borelli LEGNO: ha natura rigida ma flessibile al tempo stesso, può crescere verso l’alto e verso l’esterno, è nutrito dall'acqua, alimenta il fuoco, controlla la terra. Corrisponde all’Est, al vento, alla stagione della primavera, alla nascita. Esprime un movimento dallo Yin allo Yang, governa gli organi Fegato e Vescica Biliare, il suo colore è verde/azzurro MOVIMENTO LEGNO
  • 8. A cura di Alessandra Borelli MOVIMENTO FUOCO FUOCO: di natura ardente, accelera la crescita, la rende manifesta. E' estate, espansione, calore, movimento verso l'alto, dallo Yang allo Yang. E’ alimentato dal legno, crea la terra, fonde il metallo. Governa Cuore e Intestino Tenue, Pericardio e Triplice Focolare. Il suo colore è il rosso.
  • 9. A cura di Alessandra Borelli MOVIMENTO TERRA TERRA: ha natura tranquilla, unificante. E’ madre di tutte le altre fasi, comprende la semina, la crescita, lo sviluppo e il raccolto. Sorge dal Fuoco, crea il Metallo ed argina l'Acqua. Regge Stomaco e Milza, corrisponde alla tarda estate, al colore giallo, al clima umido.
  • 10. A cura di Alessandra Borelli MOVIMENTO METALLO METALLO: Nasce dalle viscere della terra, si scioglie e diventa acqua, si adatta alla forma e ha la qualità di essere modellato, taglia il legno. E’ puro, chiaro, governa il movimento verso il basso, la contrazione. Corrisponde all’autunno, governa Polmone e Intestino Crasso. Il suo colore è il bianco, il clima è secco.
  • 11. A cura di Alessandra Borelli MOVIMENTO ACQUA ACQUA è la fusione del metallo, nutre il legno e spegne il fuoco. Governa il movimento verso il basso, ma non in senso statico: immagazzina l’energia per nutrire successivamente tutti gli altri movimenti. Corrisponde alla stagione dell’inverno, quando la natura acquisisce la forza necessaria a rinascere. Ha natura fredda, il suo colore è il nero. Governa Reni e Vescica.
  • 12. A cura di Alessandra Borelli Relazione di Produzione o Generazione
  • 13. A cura di Alessandra Borelli Relazione di Controllo o Dominazione (oppure di Invasione o Aggressione)
  • 14. A cura di Alessandra Borelli Relazione di Opposizione o Disprezzo
  • 15. A cura di Alessandra Borelli Fase Legno Fuoco Terra Metallo Acqua Elemento Erbe e alberi Fuoco Terra Metallo Acqua Direzione del Qi Dallo yin allo yang Dallo yang allo yang Dallo yang allo yin e dallo yin allo yang Dallo yang allo yin Dallo yin allo yin Colore Verde/ turchese rosso Giallo/ arancio bianco Nero Funzione Mobilitare Accelerar e Trasformare consolidar e e proteggere Immagazzin are Stagioni critiche Primavera Estate Fine estate o periodi intermedi Autunno Inverno Patogeno climatico Vento Caldo/ Fuoco Umido Secco Freddo Tavola degli analoghi
  • 16. Tavola degli analoghi (segue) Fase Legno Fuoco Terra Metallo Acqua Organi (zang) Fegato Cuore (pericardio) Stomaco Polmone Rene Visceri (fu) Vescica biliare Intestino tenue Milza Intestino crasso Vescica urinaria Tessuti Tendineo e unghie Vascolare Muscolare e carneo Epidermico e peli Osseo e midolli Porte sensoriali Occhi Lingua Bocca Naso Orecchie e genitali Tono di voce Urlato Ridente Melodioso Piangente Lamentoso Emozione Rabbia Gioia e serenità Preoccupa zione Tristezza e angoscia Paura e shock Sapore Acido e aspro Amaro Dolce Piccante Salato
  • 17. A cura di Alessandra Borelli     Jing Qi (o prenatale) che ereditiamo dai genitori;   Qi alimentare derivato dal cibo   Qi respiratorio dall’aria che inspiriamo QI (ENERGIA VITALE) Qi (energia vitale) Il significato dell’ideogramma cinese che descrive il Qi è stato tradotto in diversi modi (energia, soffio, aria,…) cercando di rendere in una parola un concetto di difficile interpretazione. L’ideogramma si compone di un aspetto immateriale – il vapore, il gas, l’aria – che si sprigiona durante la cottura del riso, l’aspetto materiale. Quindi Qi comprende allo stesso tempo un concetto di materia e non-materia, affrontato in Occidente dalla moderna fisica delle particelle che legge l’universo come un’interazione di energie che continuamente compaiono e scompaiono.
  • 18. A cura di Alessandra Borelli La parola Jing viene tradotta come “quintessenza” o anche “ radice “ . E’ rappresentato da un ideogramma che unisce il simbolo del covone di cereali a quello del cinabro (solfuro di mercurio, rosso vermiglio, adamantino, potente base delle trasformazioni alchemiche) e a quello di una giovane pianta. Sembra indicare quindi una preziosa forza sorgiva, piena di potenti potenzialità. (…) Compare al momento del concepimento come quantum energetico iniziale prodotto dalla fusione del Jing materno e paterno ed in questo aspetto viene associato al Cielo Anteriore; è inoltre parzialmente incrementato dalla parte pura tratta dal cibo e dalla respirazione e per questo aspetto appartiene anche al Cielo Posteriore. JING
  • 19. JING • Di natura piu’ Yin rispetto al Qi e allo Shen, si raccoglie principalmente nei Reni dove partecipa alla formazione del Qi del Rene. E’ considerato la matrice fondamentale, la “materia prima” che sovrintende ai cicli di crescita e sviluppo dell’uomo secondo fasi di 8 anni e della donna secondo fasi di 7 anni. • E’ parte fondamentale della maturazione sessuale, del concepimento e della gravidanza. Determina anche la forza dell’enegia mentale, e si esaurisce progressivamente nell’arco della vita fino a determinare la morte nel momento della sua completa consunzione
  • 20. A cura di Alessandra Borelli SHE N Al termine Shen viene in genere dato il significato di Spirito o Soffio. E’ l’Energia piu’ sottile e di grado gerarchicamente più alto presente nell’essere umano. Lo Shen viene considerato sia come Energia che proviene dall’ignoto, dal Cielo Anteriore, sia come energia figlia dell’incontro tra i Jing genitoriali nel momento del concepimento, che in certo senso ne permette il radicarsi nel mondo della forma. Ha dimora nel Cuore da dove si esprime generando a sua volta influenza sulle caratteristiche fondamentali di ogni individuo, sulla sua evoluzione e su tutte le trasformazioni del Qi.
  • 21. A cura di Alessandra Borelli SHEN Lo Shen irradia la sua influenza sugli altri 4 Organi, dando luogo ad “ anime vegetative” secondo alcuni Autori, oppure, secondo altri, è lo Shen di Cuore che si suddivide in piu’ Shen i quali, a secondo della loro natura, trovano dimora negli Organi affini. Esiste cosi’, oltre allo Shen di Cuore, uno Shen che ha sede nel Fegato - Hun, nella Milza - Yi , nei Reni – Zhi, nei Polmoni – Po . In sostanza dobbiamo considerare lo Shen come un principio energetico di ordine supremo, che trova sede nel Cuore (l’Imperatore ) e da cui discendono influenze di natura affine che si incarnano negli altri 4 Organi. Gli Shen differenziati raccolgono così esperienza durante tutto il tempo di vita di ogni essere umano, e riportano continuamente quanto esperimentano allo Shen di Cuore, fornendo cosi’ il materiale esperienziale sottile necessario all’evoluzione dello Spirito di
  • 22. A cura di Alessandra Borelli Polmone: dalle 3 alle 5 Int. Crasso: dalle 5 alle 7 Stomaco: dallle 7 alle 9 Milza: dalle 9 alle 11 Cuore: dalle 11 alle 13 Int. Tenue: dalle 13 alle 15 Vescica: dalle 15 alle 17 Rene: dalle 17 alle 19 Pericardio: dalle 19 alle 21 Triplice Risc.: dalle 21 alle 23 Vescica biliare: dalle 23 all’1 Fegato: dall’1 alle 3 Ciclo circadiano  dell’energia
  • 23. A cura di Alessandra Borelli I MERIDIANI I meridiani sono le vie di scorrimento dell’energia, del sangue e dei liquidi organici, che vengono così veicolati agli organi, ai visceri e alle membra del corpo allo scopo di mantenerne le funzioni vitali. Sono suddivisi in meridiani principali (Jing= ordito) e collaterali (Luo= trama): i primi scorrono sulla superficie del corpo, i secondi in profondità e nel complesso costituiscono una fitta rete che connette l’interno all’esterno e l’alto al basso, per armonizzare le funzioni dell’organismo.   I meridiani principali si distinguono in regolari e straordinari.
  • 24. A cura di Alessandra Borelli Meridiani Regolari (Jing Mai) I regolari sono complessivamente 12: comprendono 3 coppie di meridiani Yin e 3 coppie Yang, appaiate in base al livello di energia che veicolano nel corpo (Taiyin, Taiyang, etc) e classificati secondo la loggia energetica di appartenenza (Legno, Fuoco, etc). Sono simmetricamente distribuiti nel tronco e nelle porzioni mediali e laterali degli arti superiori e inferiori. Diversamente da quanto facciamo noi, la denominazione del meridiano non deriva dalla sua affiliazione all’organo- viscere corrispondente, ma alla combinazione di: - Localizzazione (mano, piede) della zona del corpo che attraversano - Organo o viscere di riferimento - Livello di energia veicolato
  • 25. A cura di Alessandra Borelli Meridiani Regolari (Jing Mai) localizzazion e loggia Zang-fu Livello energetico Metallo Polmone Taiyin Fuoco min Pericardio Jueyin Mano (shou) Fuoco imp Cuore Shaoyin Metallo Intestino Crasso Yangming Fuoco min Triplice Riscaldat. Shaoyang Fuoco imp Intestino Tenue Taiyang Terra Milza Taiyin Legno Fegato Jueyin Piede (zu) Acqua Rene Shaoyin Terra Stomaco Yangming Legno Cistifellea Shaoyang Acqua Vescica Taiyang
  • 26. A cura di Alessandra Borelli Meridiani Straordinari Sono detti straordinari perché non hanno una distribuzione regolare e simmetrica come i meridiani regolari, non fanno capo a un organo o viscere e svolgono funzioni diverse da quelle degli Jing principali. Principalmente si occupano di rafforzare alcuni aspetti dell’energia dei meridiani regolari, come ad esempio le funzioni di tutti gli Yang o tutti gli Yin tra di loro. In secondo luogo drenano gli eccessi di sangue ed energia dai canali principali, che li riversano all’interno degli straordinari, in grado di custodire questi surplus fino a che il sistema energetico ne richieda la messa in circolo. Infine, poiché sono strettamente connessi agli organi Yin (Zang) come fegato, reni, milza,... e agli organi “curiosi” o straordinari come il cervello, il midollo, l’utero, li mettono in relazione tra loro quando le condizioni dell’organismo lo esigono.
  • 27. A cura di Alessandra Borelli Meridiani Straordinari Gli otto meridiani straordinari sono: 1. Du Mai (Vaso Governatore): scorre sul dorso traendo origine dall’area del perineo, raggiunge il cervello e termina nella fossetta labiale superiore. È detto “mare dei meridiani Yang” perché ne riunisce le funzioni. Regola anche l’attività del cervello, del midollo e dei reni.  2. Ren Mai (Vaso Concezione): scorre anteriormente al corpo emergendo dal pube per raggiungere la regione infraorbitale del volto. Raccoglie l’energia dei meridiani Yin e presiede alle fasi della gravidanza.  3. Chong Mai (meridiano Vitale): attraversa il corpo originando dal basso addome per terminare al volto. Si occupa del flusso di sangue e Qi negli altri meridiani ed è collegato al ciclo mestruale nelle donne. 
  • 28. A cura di Alessandra Borelli Meridiani Straordinari 4. Dai Mai (Vaso Cintura): come dice il nome, circonda la vita, legando le funzioni dei meridiani che interseca.  5. Qiao Mai (meridiani della mobilizzazione di Yin e Yang): sono due meridiani appaiati che originano dai malleoli interni ed esterni con la funzione di governare la bilateralità del corpo, nutrire l’occhio e i suoi movimenti.  6. Wei Mai (meridiani regolatori di Yin e Yang): sono due meridiani, detti anche di connessione, che armonizzano tra loro tutti i canali Yang e Yin all’intero corpo.
  • 29. A cura di Alessandra Borelli MERIDIANO DEL POLMONE Il Meridiano dei Polmoni ha origine nella parte centrale del tronco addominale (percorso interno non visibile) e scende, internamente, a legarsi all'Intestino Crasso. Tornando indietro, sale attraversando il diaframma per entrare nell'Organo che gli appartiene. Dalla regione interna situata fra i polmoni e la gola emerge in superficie sotto la clavicola (punto 1). Scendendo, il Meridiano dei Polmoni corre lungo la faccia mediale della parte superiore del braccio fino alla piega del gomito. Di lì scende lungo la faccia anteriore dell'avambraccio, passa sopra l'arteria principale del polso ed emerge sul lato radiale della punta del pollice (punto 11). Un altro ramo interno del Meridiano si separa subito sopra al polso e procede direttamente fino al lato radiale della punta dell'indice dove incontra il Meridiano dell'Intestino Crasso.
  • 30. A cura di Alessandra Borelli INTESTINO CRASSO Il Meridiano dell'Intestino Crasso inizia presso la punta del dito indice (punto 1) e risale lungo il lato radiale dell'indice. Attraversa l'avvallamento fra i tendini del pollice (punto 4), quindi sale lungo la faccia laterale dell'avambraccio fino al lato del gomito (punto 11). Sale poi lungo il bordo della faccia anteriore del braccio fino al punto più alto della spalla. Alla sommità della spalla, il Meridiano si biforca in due rami: uno interno ed uno esterno. Il primo ramo entra nel corpo e raggiunge l'Intestino Crasso, il Viscere corrispondente. Il secondo ramo sale esternamente lungo il collo, attraversa la guancia e continua girando intorno al labbro superiore, per terminare sul lato opposto del naso (punto 20). Internamente, penetra nei denti e nelle gengive inferiori.
  • 31. A cura di Alessandra Borelli MERIDIANO DI STOMACO Il Meridiano dello Stomaco inizia internamente accanto al naso, dove finisce il Meridiano dell’Intestino Crasso. Poi sale alla radice del naso, incontrando il Meridiano della Vescica all'angolo interno dell'occhio ed emerge sotto l’occhio (punto 1).
  • 32. A cura di Alessandra Borelli MERIDIANO DI STOMACO Di lì, scendendo accanto al naso, entra nelle gengive superiori, curva intorno alle labbra e percorre la mandibola, risalendone la curva. Sale quindi, passando davanti all'orecchio, fino all'angolo della fronte. Un altro ramo parte dalla mandibola e, attraversando il collo, il petto e l'addome, termina all’inguine. Internamente, il Meridiano rinasce all'estremità inferiore dello stomaco e scende nell'addome, ricongiungendosi con il ramo esterno all'inguine. Di qui il Meridiano scende lungo la parte frontale della coscia fino al lato del ginocchio e prosegue lateralmente alla tibia (punto 36), raggiungendo la sommità del piede (passa nel lato mediale della fossetta che si forma adducendo il piede). Termina lateralmente presso la punta del secondo dito del piede (punto 45). Un ramo devia dal meridiano appena sotto il ginocchio e termina lateralmente presso la punta del dito di mezzo del piede. Un ulteriore breve diramazione si diparte alla sommità del piede e termina all’interno dell'alluce, collegandosi al Meridiano della Milza.
  • 33. A cura di Alessandra Borelli MERIDIANO DI MILZA
  • 34. A cura di Alessandra Borelli MERIDIANO DI MILZA Il Meridiano della Milza inizia sul lato interno dell’alluce (punto 1). Corre lungo la faccia interna del piede, curvando davanti al malleolo interno. Di li sale lungo il margine interno della tibia (punto 6), fino al ginocchio (punto 9). Prosegue interno al ginocchio e alla coscia, entrando quindi nella cavità addominale. Corre internamente fino all’organo che gli corrisponde, la Milza e si congiunge al Meridiano dello Stomaco. Il ramo principale del Meridiano prosegue alla superficie dell'addome, risale fino al petto, dove termina il percorso in superficie (punto 21). Da qui di nuovo entra all'interno per risalire la gola fino alla radice della lingua, sotto la quale diffonde il proprio Qi e il Sangue. (Un ramo interno parte dallo Stomaco, risale attraverso il diaframma ed entra nel Cuore, dove si collega al Meridiano del Cuore).
  • 35. A cura di Alessandra Borelli MERIDIANO DEL CUORE Il Meridiano del Cuore ha tre rami, che cominciano tutti nel Cuore, di cui uno solo delinea il percorso esterno. Un ramo interno scende attraverso il diaframma, collegandosi con l'Intestino Tenue. L’atro ramo interno sale, passando accanto alla trachea e raggiungendo l'occhio. Il terzo ramo attraversa il Polmone ed emerge sotto l'ascella al punto 1 (meridiano esterno). Percorre la linea mediana della faccia interna del braccio, del gomito (punto 3) e dell'avambraccio, attraversa il polso e il palmo della mano e termina sul lato interno della punta del mignolo (punto 9), dove si congiunge con il Meridiano dell'Intestino Tenue.
  • 36. A cura di Alessandra Borelli INTESTINO TENUE Il Meridiano dell'Intestino Tenue comincia all'esterno della punta del dito mignolo (punto 1), percorre il lato esterno del palmo della mano, attraversa il polso e sale lungo la faccia posteriore dell'avambraccio, passando nella fossetta tra l’epicondilo e la troclea. Segue il bordo posteriore della faccia laterale del braccio, gira dietro alla spalla e si dirige verso il centro della sommità della schiena, dove incontra il Vaso Governatore. Qui il Meridiano si divide in due rami, uno che penetra all'interno (non visibile) l’altro ramo, quello esterno, sale lungo il lato del collo alla guancia e all'angolo esterno dell'occhio prima di entrare nell'orecchio (punto 19).
  • 37. A cura di Alessandra Borelli MERIDIANO DI VESCICA Il Meridiano della Vescica comincia all'angolo interno dell'occhio (punto 1) e sale, attraversando la fronte, alla sommità del capo. Di li un breve ramo interno si diparte ed entra nel cervello, mentre il percorso principale scende lungo la parte posteriore del cranio e si biforca dietro al collo. Il ramo più interno (I ramo di Vescica) scende fino al centro della base del collo e poi lungo la schiena, parallelamente alla colonna vertebrale. Il ramo più esterno (II ramo di Vescica) scende dietro alla spalla e corre parallelamente al I ramo e alla colonna vertebrale, attraversando la natica. I due rami percorrono la faccia posteriore della coscia e si ricongiungono dietro al ginocchio. Il Meridiano riunificato prosegue quindi sulla faccia posteriore del polpaccio, tra i muscoli gemelli, aggira il malleolo, percorre la faccia esterna del piede e termina all'esterno della punta del dito mignolo (punto 67).
  • 38. A cura di Alessandra Borelli MERIDIANO DI RENE Il Meridiano del Rene inizia (percorso interno) sulla faccia inferiore del dito mignolo del piede, raggiunge l’inserzione dei muscoletti sotto l’avampiede e qui emerge al punto 1. Poi attraversa la pianta del piede e sale lungo l'arco plantare per girar dietro al malleolo (punto 3) e attraversare il calcagno. Sale quindi lungo la faccia interna della gamba, il lato interno della piega del ginocchio e il lato interno della coscia, penetrando all'interno del corpo presso l’inguine. Qui raggiunge la base della colonna vertebrale per collegarsi internamente ai Reni, Organo corrispondente al Meridiano, e alla Vescica. Riemerge alla superficie dell'addome sopra l'osso pubico e risale l'addome e il torace per terminare il percorso esterno sotto alla clavicola (punto 27).
  • 39. MINISTRO DEL CUORE Iniziando nel petto, nel suo Organo di appartenenza, che è fisiologicamente parlando il pericardio, il Meridiano del Ministro del Cuore scende con un percorso interno – non visibile - attraversando il diaframma a congiungere le porzioni Superiore, Media e Inferiore del Triplice Focolare. Un secondo ramo interno attraversa il petto, emergendo in superficie nella regione delle costole (punto 1). Sale quindi ad aggirare la piega dell'ascella e percorre al centro la faccia interna del braccio, attraversando la piega del gomito. Scende sempre centralmente lungo la faccia interna dell'avambraccio – tra le ossa di radio e ulna (punto 6) - percorre il palmo della mano (punto 8) per terminare presso la punta del dito medio (punto 9). A cura di Alessandra Borelli
  • 40. TRIPLICE RISCALDATORE Iniziando all'esterno della punta del dito anulare (punto 1), il Meridiano del Triplice Focolare o Riscaldatore percorre il dorso della mano, addossato al terzo metacarpo, quindi il polso e l'avambraccio. Al gomito passa nella fossetta tra epicondilo e troclea, poi lungo la faccia laterale della parte superiore del braccio, raggiungendo la regione posteriore della spalla. Di qui, scavalca la spalla e si biforca originando un ramo interno che penetra nel petto sotto lo sterno, attraversa il pericardio, il diaframma e poi scende a congiungere i Focolari Superiore, Medio e Inferiore. Il ramo, esterno sale verso la spalla (punto 15), percorre il collo, raggiunge la fossetta alla base della mandibola e si biforca con un ramo posteriore che percorre il cranio sull’osso parietale fino alla sommità dell’orecchio, mentre l’altra diramazione comincia dietro all'orecchio (punto 17), vi penetra ed emerge davanti al trago, percorre lo zigomo e va a terminare all'estremità esterna del sopracciglio (punto 23)
  • 41. A cura di Alessandra Borelli VESCICOLA BILIARE Il Meridiano della Vescicola Biliare comincia all'angolo esterno dell'occhio (punto 1), donde si dipartono due rami. Un ramo, superficiale, percorre a zig-zag la faccia laterale del capo prima di curvare dietro l'orecchio per raggiungere la sommità della spalla (punto 21). Quindi scende, passando davanti all'ascella e lungo la parete laterale della gabbia toracica per raggiungere l'anca. Il secondo ramo, interno, si congiunge al Fegato e a Vescicola Biliare. Il Meridiano scende quindi lungo la faccia esterna della coscia e del ginocchio, percorre la faccia esterna della parte inferiore della gamba, passa davanti al malleolo, scende lungo la sommità del piede e termina all'esterno della punta del quarto dito del piede.
  • 42. A cura di Alessandra Borelli MERIDIANO DI FEGATO Iniziando sopra all'alluce (punto 1), il Meridiano del Fegato percorre lo spazio 1° e 2° metatarso (punto 3), passa davanti al malleolo e sale lungo la faccia interna della parte inferiore della gamba, del ginocchio e della coscia fino alla regione del pube, dove gira intorno ai genitali esterni prima di penetrare all'interno del basso addome. Il percorso esterno prosegue lungo il margine esterno dei muscoli addominali fino al punto terminale esterno (punto 14) posto sul bordo inferiore della decima costa, dove si percepisce la prima fluttuante. Dal basso addome in realtà il Meridiano sale internamente, raggiunge l'Organo che gli corrisponde, il Fegato.
  • 43. A cura di Alessandra Borelli Vaso Governatore (Du-mai) Il Vaso Governatore inizia nella cavità pelvica. Di qui un ramo interno sale ai Reni, un altro scende, per emergere al perineo (punto 1) e attraversare la punta del coccige. Salendo lungo il mezzo della colonna vertebrale, raggiunge la testa e penetra, con una diramazione, nel cervello. Il Meridiano principale continua passando sopra la sommità della testa, scende attraverso la fronte e il naso per terminare all'interno della gengiva superiore al di sopra degli incisivi centrali (punto 28).
  • 44. A cura di Alessandra Borelli Vaso di Concezione (Ren- mai) Il Vaso di Concezione inizia nella cavità pelvica, emerge al perineo, fra l'ano e i genitali esterni (punto 1), attraversa la regione del pube e sale lungo la linea mediana dell'addome (punti da 2 a 7), attraversa il centro dell’ombelico (punto 8), del petto (punto 17) e della gola fino alla mandibola raggiungendo la base della lingua (punto 24). Qui penetra all'interno, circolando intorno alle labbra e mandando un ramo, bilaterale, verso gli occhi.
  • 45. A cura di Alessandra Borelli PUNTI SHU ANTICHI In ognuno dei 12 meridiani principali esistono 5 punti terminali specifici, situati nell'avambraccio o nella gamba (dal ginocchio al piede), a cui sono attribuite particolari proprietà. Ognuno di questi punti – che sono complessivamente 60 – rappresenta una particolare concentrazione dell’energia del canale di cui fa parte, ed è ritenuto in grado di stimolare e influenzare l’energia di tutto l’organismo. “Shu“ nell'ideogramma cinese originale simboleggia il principio di concentrazione e di distribuzione dell'energia lungo i canali energetici. I punti shu esplicano azione di tonificazione, dispersione e mobilizzazione dell'energia, e sono così denominati: JING: PUNTO POZZO YING: PUNTO SORGENTE JU : PUNTO TRASPORTO JING: PUNTO PASSAGGIO HE: PUNTO UNIONE
  • 46. PUNTI SHU ANTICHI JING: PUNTO POZZO = si trova sempre all'estremità delle dita. E' il punto in cui si effettua il cambiamento di polarità dell'energia, perciò si stimola quando si vuole utilizzare l'energia WEI (difensiva). Punto di rianimazione. YING: PUNTO SORGENTE = si trova prima dell'articolazione delle dita. Dà energia di nutrimento e aumenta la portata energetica del meridiano, infatti al loro livello si produce un'accelerazione della circolazione energetica. JU : PUNTO TRASPORTO = è situato subito dopo l'articolazione delle dita. Il suo significato è "trasportare per distribuire e offrire". Punto di penetrazione dell'energia perversa. Da questi punti si diffonde a tutto il sistema l'energia perversa oppure quella difensiva. JING: PUNTO PASSAGGIO = al polso o alla caviglia. Punto di diffusione e trasmissione. Ha azioni diverse a seconda che appartenga ad un meridiano Yin o Yang: nei meridiani Yin l'energia perversa o quella difensiva può entrare direttamente in profondità, quindi è l'ultimo punto di difesa in cui WEI può bloccare l'ingresso dell'energia perversa, senza farla arrivare al punto HE, ma rimandandola al punto JU HE: PUNTO UNIONE = si trova al gomito o al ginocchio. E' l'estuario che arriva all’organo o al viscere corrispondente ed è da qui che l'energia perversa o quella difensiva può entrare e dirigersi al centro.
  • 47. PUNTI SHU ANTICHI MERIDIAN O LEGNO Punto JING FUOCO Punto YING TERRA Punto JU METALLO Punto JING ACQUA Punto HE FEGATO 1 2 3 4 8 CUORE 9 8 7 4 3 MAESTRO DEL CUORE 9 8 7 5 3 MILZA 1 2 3 5 9 POLMONE 11 10 9 8 5 RENE 1 2 3 7 10
  • 48. PUNTI SHU ANTICHI MERIDIAN O METALLO Punto JING ACQUA Punto YING LEGNO Punto JU FUOCO Punto JING TERRA Punto HE VESCICOL A BILIARE 44 43 41 38 34 INTESTINO TENUE 1 2 3 5 8 TRIPLICE FOCOLARE 1 2 3 6 10 INTESTINO CRASSO 1 2 3 5 11 STOMACO 45 44 43 41 36 VESCICA 67 66 65 60 40
  • 49. A cura di Alessandra Borelli PUNTI SHU DEL DORSO Oltre agli "Shu antichi" esistono altri 20 punti detti "shu". Questi punti scorrono sul primo ramo di Vescica. a 1 Kun e mezzo lateralmente alla colonna vertebrale In medicina occidentale si ritiene che attraverso i punti Shu del dorso si agisca sul sistema neurovegetativo e sulle sue componenti orto e parasimpatica. La struttura stessa del dorso si presta ad evidenziare significative analogie tra MTC e moderna neurofisiologia (riflessologia). Infatti i tessuti dermici. muscolari e nervosi si dispongono attorno alla colonna vertebrale con una struttura ad anello che segue ogni nervo spinale. Se confrontiamo una tabella dei punti Shu con una rappresentazione grafica del Sistema Autonomo Spinale orto e parasimpatico possiamo vedere che i due schemi sono sovrapponibili. Ed in effetti le radici nervose dei sistemi Ortosimpatico Vertebrale e Parasimpatico Sacrale hanno origine rispettivamente dagli spazi intervertebrali D2/D3 e S1/S3 estendendo le proprie diramazioni principali proprio in corrispondenza di questi 20 punti Shu del dorso.
  • 50.
  • 51. A cura di Alessandra Borelli PUNTI SHU E PUNTI MO I punti shu del dorso hanno una corrispondenza con altrettanti punti che si trovano sul tronco e sull’addome anteriormente, creando un canale di passaggio e comunicazione che attraversa l’organo o il viscere corrispondente e ne provoca una modificazione significativa dell’energia. Stimolando queste coppie di punti si ottiene così un’attivazione molto efficace e mirata al riequilibrio dell’energia che si vuole correggere. E’ una tecnica molto utilizzata nella pratica della Medicina Tradizionale Cinese.
  • 52. A cura di Alessandra Borelli PUNTI ad AZIONE SPECIFICA MERIDIANO DI POLMONE Punto localizzazione proprietà P 1 All’altezza del 1° spazio intercostale, 6 cun lateralmente alla linea mediana sternale, 1 cun in senso caudale dalla fossa infraclavicolare. Allarga e porta in basso il Qi del P., seda la tosse, attenua l’insufficienza respiratoria. Punto MU (di raccolta) del Polmone. P 9 All’estremità radiale della piega distale del polso, anteriormente allo stiloide Placa la tosse, migliora l’insufficienza respiratoria e le mucosità. Punto SHU
  • 53. A cura di Alessandra Borelli PUNTI SHU/MO I punti shu del dorso hanno una corrispondenza con altrettanti punti che si trovano sul tronco e sull’addome anteriormente (punto MO), creando un canale di passaggio e comunicazione che attraversa l’organo o il viscere corrispondente e ne provoca una modificazione significativa dell’energia. Stimolando queste coppie di punti si ottiene così un’attivazione molto efficace e mirata al riequilibrio dell’energia che si vuole correggere. E’ una tecnica molto utilizzata nella pratica della Medicina Tradizionale Cinese.
  • 54. A cura di Alessandra Borelli GRAZIE A TUTTI E BUONA SERATA!!