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La sfida della sostenibilità
ambientale: il ruolo della
politica
Leonardo Becchetti
• Tassonomia beni ambientali
• Sfida
• Ricette di policy
• 23% dei beni prodotti sulla faccia della terra dall’anno 0 ad oggi
sono stati prodotti dal 2000 ad oggi
• Problema della sostenibilità e dello smaltimento serissimo
Dall’equazione di Kaya. Il problema ambientale
(i tre corni del dilemma) (la ciambella si può allargare)
• In rosso l’unica proposta politicamente sostenibile
• Come? Modificando mix produttivo verso ec. circolare, fonti
rinnovabili, dematerializzaz. Produzione..in Italia già 2/3 Pil da
socio-assistenziale, istruzione e settore cultura
Variazione
inquinamento
= Variazione della
popolazione
X Variazione del
reddito pro capite
X Variazione
efficienza
energetica
produzione
Scuole di
pensiero
Neomalthusiani Decrescita Sviluppo
sostenibile
mmascia 18 ottobre 2007
Growth in private car travel versus fuel efficiency in EU-27
7
Fertility Trend 1
In the last forty years we have witnessed a rapid change in the
reproductive behaviour with an aggregate decrease of 41% in
fertility rate at the world level
0.00
1.00
2.00
3.00
4.00
5.00
6.00
7.00
8.00
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
1960-2001
Numberofchildren
EastAsia&Pacific Europe & Central Asia
Latin America & Carr Middle East & North Africa
South Asia Sub-Saharan Africa
High Income OECD Other high income
8
Fertility and Socio-Economic Determinantes 1
Drezè and Murthi (1999), using Indian data, find that female education is the most
important factor explainig fertility differences across country and over time
Riley (1997) shows that an increase in women’s education and labor force participation
enhances their power to make decision about demographic outcome such as fertility
The Role of Education 1) Under the quality-quantity
trade-off between number or
quality of children, more
educated women may have
higher aspirations for their
children and this may
reduce the family size
2) Female education raises the
opportunity cost of women’s
time
3) Female education is
positively related to the use
of contraception
TotFert
Numerodifigliperdonna
IlliterateAdTot
10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
.5
1.5
2.5
3.5
4.5
5.5
6.5
7.5
8.5
9.5
9
Fertility and Socio-Economic Determinantes 2
TotFert
SchoolSecgro
10 30 50 70 90 110 130 150 170
.5
1.5
2.5
3.5
4.5
5.5
6.5
7.5
8.5
9.5
TotFert
SchoolTertgro
10 30 50 70 90 110 130 150 170
.5
1.5
2.5
3.5
4.5
5.5
6.5
7.5
8.5
9.5
 Barro and Becker (1989), Becker,
Murphy and Tamura (1990).
In a similar but slightly different
perspective, the higher initial stock
of human capital may lead to lower
fertility rates because people shift
from saving in the form of children
to saving in the form of phisical and
human capital
Other determinantes:
Regional and Cultural Factors
Women’s roles in family and
societies
Women’s authonomy
Technological changes that,
increasing the productivity,
increases the opportunity cost of
women’s time
Cambiare indicatori x superare schizofrenia…la
carbon footprint del Pil ci dice se siamo sulla
buona strada…
SDGS E FINALITA’ PER LE IMPRESE COESIVE
sustainabledevelopment.un.org
L’armonia tra piramide alimentare e piramide
ambientale
Perché una doppia sfida…
Il sistema socioeconomico è inerentemente
instabile. Con due gomme gonfie e due sgonfie
rischia di finire fuori strada…
How a market economy crowds out public
goods in the long run
70
80
90
100
110
120
130
1861 1866 1871 1876 1881 1886 1891 1896 1901 1906 1911 1916 1921 1926 1931 1936 1941 1946 1951 1956 1961 1966 1971 1976 1981 1986 1991 1996 2001 2006 2011Health Education Work Economic Well-being
Political Participation Security Environment R&D
Come sfruttare le energie della società civile
Perché l’approccio dal lato dell’offerta non
funziona nell’economia globale (e quello dal lato
della domanda invece sì)
• Se un solo paese alza la carbon tax aumenta il rischio di delocalizzazione
• Non esiste un’autorità sovraordinata che può imporre la regola. Gli stati
nazionali devono coordinarsi e il coordinamento è molto difficile
• Nell’approccio dal lato della domanda c’è l’autorità sovraordinata che può
imporre la regola (lo stato nazionale). La regola mette sullo stesso piano
tutti coloro (nazionali o esteri) che vendono nel paese..non c’è bisogno di
coordinarsi con gli altri paesi
SDGS E FINALITA’ PER LE IMPRESE COESIVE
sustainabledevelopment.un.org
Who should take the
Fonte: Eurobarometer, 2013
VI È UN RUOLO CRESCENTE DEI
CITTADINI/CONSUMATORI
La formula della relatività del voto col portafoglio
Voto col portafoglio x prodotto
ambientalmente sostenibile se..
πb+a-c>0
• b= beneficio per chi vota generato dal cambiamento prodotto nelle imprese e nel sistema
economico
• a= soddisfazione altruistico-generativa del votare (zero per chi non è sensibile)
• c= il costo del votare col portafoglio (differenziale di prezzo tra prodotto «etico» e prodotto
standard)
• π = quota di quanti votano (contenuta tra 0 (nessuno vota) e 1 (tutti votano))
I quattro problemi che ci allontanano dalla
meta
•Consapevolezza
•Informazione
•Coordinamento
•Delta prezzo
Il centro commerciale ABC a New York nel quale è
stato effettuato l’esperimento sull’effetto
dell’informazione etica e le due vetrine che
espongono due diverse marche di candele ..
Aumento del 40 percento delle vendite del
prodotto con insegna nei 2 mesi successivi
Etichetta relativa alla responsabilità sociale
del prodotto apposta su una delle due
marche di candele nell’esperimento di Hiscox
e Smyth (2011)
La classifica Oxfam sulla resp. ambientale
delle 10 maggiori imprese alimentari mondiali
Il cartello con la classifica
viene apposto all’entrata
dei supermercati…nei
due mesi successivi
l’azienda prima in
classifica guadagna circa
il 6 percento di quota di
mercato e le ultime 3
perdono circa il 15
percento
(Becchetti, Salustri,
Scaramozzino, 2017)
In circa 20 supermercati l’informazione sulla
responsabilità ambientale del prodotto
aumenta significativamente la quota di
mercato senza variare né i prezzi né la gamma
dei prodotti venduti
Becchetti, Salustri, Scaramozzino (2017)
Carbon footprint
Investire in Etica Azionario fa risparmiare emissioni
Nota: Il valore del patrimonio netto gestito utilizzato per il calcolo include 16,7% di liquidità.
Fonti: Elaborazione di Etica SGR su dati CDP, Emissioni di CO2 per passeggero: http://www.carbonindependent.org/sources_aviation.html 27
100 € investiti in Etica Azionario:
100 € investiti nel mercato di riferimento:
28 kg CO2e
501 kg CO2e
Risparmio per 100 € investiti in Etica Azionario
473 kg CO2e
Milano
Dubai
I rischi ESG diventano sempre più rilevanti
28Fonte: WEF, The Global Risks Report 2016
Molti dei rischi emergenti e
considerati rilevanti dalla
comunità economica
internazionale sono legati al
tema della sostenibilità
ambientale
Disciplina di mercato e resp. ambientale
Legend: average price-earning ratio
for the 2007-2016 period with
monthly data for companies with
zero environmental RepRisk
indicator (on the left) and with top
20% environmental RepRisk
indicator (on the right)
26700 observations
Impatto ambientale del fondo Etica Azionario
30
Società che sviluppano iniziative per la
riduzione dei rifiuti
Società che hanno definito obiettivi di
riduzione delle emissioni
Società che sviluppano iniziative per la
biodiversità di flora e fauna
+51%
+30%
+35%
I dati sono espressi in % in rapporto al mercato di riferimento, (ETF iShares MSCI ACWI).
Impatto sociale e di governance del fondo Etica Azionario
31
Società che adottano politiche formali sul
rispetto dei diritti umani dei propri
interlocutori
+33%
Società con una politica sulle pari
opportunità
+13%
I dati sono espressi in % in rapporto al mercato di riferimento, (ETF iShares MSCI ACWI).
…un nuovo Documento di Economia e Finanza (3)
Per ora è stata predisposta “una soluzione provvisoria in vista delle prime
scadenze del ciclo di bilancio 2017” così articolata:
scenario a
politiche vigenti
scenario che
inglobi le politiche
introdotte nel DEF
Cosa intendiamo per rimodulazione IVA
Gli effetti delle policy
• Il prodotto A costa 10 punti. Acquistando il prodotto A otterrai 3 punti per
ognuno degli altri giocatori che, nel tuo gruppo, ha scelto di acquistare
come te il prodotto A.
• Il prodotto B costa 5 punti. Acquistando il prodotto B otterrai 3 punti per
ognuno degli altri giocatori che, nel tuo gruppo, ha scelto di acquistare il
prodotto A
• Chi compra il prodotto A accetta di pagare di più sapendo che contribuisce
al benessere altrui…(sceglie dunque prodotto + responsabile anche se paga
di più)
0
0,1
0,2
0,3
0,4
0,5
0,6
0,7
0,8
0,9
1
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
%ofGoodA
Rounds 1-10 No Redistribution / Rounds 11-20 Redistribution
Quota di cittadini che votano col portafoglio
aumenta dopo il periodo 10 con introduzione tassa
ambientale
Basic
Basic+R
Frame1
Frame1+R
Frame2
Frame2+R
Dalla proposta per la Finanziaria di
Legambiente
• Rimodulare l’IVA su beni e prodotti, attraverso aliquote differenziate tra il 4 e il 22% sulla base di
trasparenti criteri ambientali. L’obiettivo è di spingere il mercato e gli investimenti delle imprese
verso modi di produzione e consumo sostenibili e a filiera locale. La differenziazione dell’Iva dovrà
essere a parità di gettito per lo Stato e dovrà partire dalla individuazione dei criteri per valutare
prestazioni e obiettivi, in modo da motivare le differenti aliquote e aprire il confronto con la
Commissione Europea. In altri Paesi europei l’Iva è già stata articolata sulla base di obiettivi
ambientali e culturali.
• La Svezia, ad esempio, presto deciderà su una proposta di Legge che prevede la riduzione dell’Iva
al 12% su tutte le riparazioni, con la possibilità di dedurre dalle tasse questa spesa. L’obiettivo è di
spingere l’industria delle riparazioni, ad alto tasso di lavoro interno, e ridurre l’inquinamento
legato alla produzione industriale.
• Attraverso un Decreto si dovranno stabilire i criteri per valutare le prestazioni ambientali ed
energetiche, le ragioni di interesse pubblico, rispetto alle filiere di produzione dei beni che
motivano una differenziazione dell’Iva. Ad esempio una imposta sull’intensità carbonica dei
prodotti (carbon intensity tax), che permetterebbe di individuare dei parametri di riferimento per
unità di prodotto (tra l’altro esistono dei riferimenti europei in materia, Direttiva 2003/87/CE) che
permetterebbero di applicare aliquote ordinarie o ridotte a seconda dei beni.
Cansino, J.M. et al. (2010), ‘Tax incentives to promote green electricity: An overview
of EU-27 countries’, Energy Policy 38(10), 6000-6008.
Albrecht, J. (2006), ‘The use of consumption taxes
to re-launch green tax reforms’, International
Review of Law and Economics 26(1), 88-103.
• France allows a 5.5% reduction when buying basic products related to
improvements, changes and installation in residential buildings that
incorporate technology based on solar power, wind power, hydroelectric
power and biomass.
• Italy charges a reduced tax rate (10%, rather than the usual 20%) on sales
and services related to wind and solar power generation as well as on
investments in green electricity distribution networks.
• In Portugal, buying systems which generate green electricity is taxed at a
12% rate, in contrast to the 21% general rate. In all three cases, the tax
incentive has focused on reducing the tax rate, though the reduction in
France is half that in the other two countries. This tax incentive cost is
borne by the s
• Il problema dell’approccio tipo «conto energia»:
• Do un sussidio a tutti coloro che scelgono il prodotto ambientalmente
sostenibile ripartendo il costo sulla bolletta di chi compra prodotto
tradizionale (insostenibile al crescere quota di chi compra sostenibile)…fine
del meccanismo…problema per aspettative nel settore…approccio tedesco
revisione automatica quote al crescere dei sostenibili
• La soluzione del proportional cost mechanism
• Una quota q del differenziale di costo tra prodotto ambientalmente
sostenibile e prodotto convenzionale viene prelevata sotto forma di tassa a
chi compra il prodotto convenzionale e le somme vengono ripartite sotto
forma di sussidio tra coloro che comprano il prodotto ambientalmente
sostenibile
Il voto col portafoglio dello stato negli appalti
• 3. Cambio di regole/paradigma per gli appalti pubblici. Dalla logica del massimo
ribasso a quella della massima dignità. Il massimo ribasso incoraggia la
precarizzazione del lavoro e irresponsabilità ambientale, premia chi elude il fisco
sottraendo risorse al welfare. Lo Stato deve essere il primo a “votare col
portafoglio” nei suoi appalti in coerenza con le sue finalità di bene comune. Non
farlo sarebbe autolesionistico per la politica.
• Il Codice dei contratti pubblici, riformato nel 2016 e ulteriormente aggiornato
nella primavera del 2017, contiene significative novità che occorre ulteriormente
rafforzare e sviluppare rispettando i princìpi della concorrenza. Ciò avverrà se i
criteri di responsabilità sociale, ambientale e fiscale saranno impostati come
caratteristiche delle opere e dei prodotti e non solo come criteri espliciti di
selezione delle aziende dalle gare d’appalto. In sostanza, le stazioni appaltanti
debbono richiedere opere e prodotti che rispondano alle specifiche sopra
ricordate e le aziende che rispettano i criteri sopra ricordati e che sono in grado di
realizzare opere e prodotti con quelle caratteristiche potranno concorrere ad
aggiudicarsi l’appalto.
• In concreto Modificare il Codice dei contratti pubblici agli articoli 34, 83 e 95.
• all’art. 34, comma 2, potenziare i criteri di sostenibilità ambientale;
• all’art. 83, comma 10, inserire tra i criteri reputazionali - già previsti dal nuovo rating
d’impresa gestito dall’Anac - i parametri di responsabilità sociale (clausola sociale),
ambientale e fiscale con certificazione di ente terzo;
• all’art. 95, comma 4, rivedere i Criteri di aggiudicazione dell’appalto inserendo una lettera
d) con la quale restringere la platea delle imprese ammesse alla gara - per i settori
merceologici dove sono stati definiti - a quelle che dimostrano di poter realizzare opere e
prodotti ed erogare servizi capaci di soddisfare i Criteri minimi ambientali.
• Studiare ulteriori modifiche al Codice dei contratti pubblici dirette a:
• limitare ulteriormente il ricorso al prezzo più basso, tornando alla soglia di 1 milione di
euro fino a eliminarla del tutto nel medio periodo;
• varare un Programma di formazione delle Amministrazioni sul nuovo Codice affinché sia
ben comprese e ben applicate le norme sull’offerta economicamente più vantaggiosa.
Tariffazione puntuale con sacchi dotati di R-fid
La tariffa puntuale a Parma
sacchi e contenitori hanno un dispositivo elettronico
(trasponder) di identificazione.
I transponder vengono rilevati
automaticamente dall’operatore o dal
mezzo
Alessio Ciacci Acsel Spa – ASM Rieti Spa MIAC RECOVERY & RECYCLING 19 Maggio 2016
Residuo a smaltimento come indicatore
reale di performance sistema di raccolta
■ Ogni cittadino di Parma nel 2014 manda a smaltimento la
metà dell’indifferenziato rispetto ad un bolognese
-130 kg/ab
rispetto alla media
regionale degli altri comuni capoluogo
Alessio Ciacci Acsel Spa – ASM Rieti Spa MIAC RECOVERY & RECYCLING 19 Maggio 2016
Confronto tradizionale vs puntuale
(Es. appartamento 3 persone in 100 mq su base PEF 2015
)
Metodo
Presuntivo
QUOTA
FISSA
Metodo
Puntuale
Max sconto
Metodo
Puntuale
Tariffa massima
QUOTA
FISSA
QUOTA
FISSA
QUOTA
VARIABILE
QUOTA
VARIABILE
SVUOTAMENT
I MINIMI
QUOTA
VARIABILE
SVUOTAMEN
TI EXTRA X
Euro 275
indipendentemente da
nr svuotamenti
residuo
Euro 249
con 24 svuotamenti
minimi residuo inclusi
Euro 258
con 36 svuotamenti si
raggiunge punto
equivalenza
Euro 269
con 52 svuotamenti
massima tariffa
possibile
Metodo
Puntuale
Punto equivalenza
QUOTA
FISSA
QUOTA
VARIABILE
SVUOTAMEN
TI EXTRA X
I risultati raggiunti a Trento grazie
all’introduzione della tariffa puntuale
A febbraio 2015 la raccolta differenziata a Trento ha raggiunto l’80,75 %, il dato più alto
raggiunto negli ultimi anni. Nel 2012, prima dell’introduzione della tariffazione puntuale, ci si
era attestati al 66 %.
Sulla base di questi dati il Comune di Trento è risultato vincitore del Premio Nazionale sulla
prevenzione dei rifiuti 2014 organizzato da Federambiente e Legambiente.
Fonte: Comune di Trento
Evoluzione risultati della % di RD e diminuzione RU residuo pro capite
Introduzione porta
a porta integrale
Introduzione tariffa
puntuale
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
0
50
100
150
200
250
300
350
400
200020012002200320042005200620072008200920102011201220132014
RU residuo (kg/ab.anno.) RD %kg/ab.anno % RD
Anno Anno
Mettere in connessione i beni ambientali e storici
italiani.
• Nella legislatura che si sta concludendo sono stati avviati 10 progetti che
fanno parte della rete nazionale delle ciclovie turistiche (Ven-To da Venezia
a Torino, del Sole da Verona a Firenze, dell’acqua da Caposele a Santa
Maria di Leuca, il Grab di Roma, la ciclovia del Garda, quella della Magna
Grecia, quella della Sardegna, Adriatica, Tirrenica, la Trieste-Venezia) e
iniziative di recupero di cammini storici, che devono non solo vedere
attuazione nei prossimi anni, ma anche estendersi e rafforzare le relazioni
con i territori. Perché è di progetti di questo tipo, che permettono di
raggiungere e di scoprire territori e beni storici e ambientali, che il nostro
Paese ha fortemente bisogno per diversificare l’offerta turistica e
valorizzare luoghi di straordinario pregio fuori dai circuiti tradizionali.
Quello che ancora manca ed è urgente nel nostro Paese è di rafforzare il
sistema ferroviario, in particolare al Sud, per consentire di raggiungere città
e paesaggi dove oggi esistono linee ferroviarie e stazioni ma in una
situazione di drammatico abbandono.
Suggerimenti micro x creazione valore e disp. a
pagare: tridimensionalità dei beni/servizi del
futuro
Prodotto/servizio
Valore simbolico
Esperienza
Disponibilità a pagare
per
• Salute
• Uso del tempo (cena,
tempo di viaggio al
punto vendita)
• Generatività
• Qualità relazioni
• Sostenibilità
ambientale
Art.1 del futuro L’Italia è una repubblica democratica fondata su una
combinazione armonica del tempo dei propri cittadini tra lavoro,
formazione permanente, cura interpersonale e tempo libero
• misure per ridurre il traffico urbano e supportare il cambio modale
favorendo il trasporto pubblico locale, la mobilità ciclopedonale, e la smart
mobility (car sharing, car pooling, smart parking, bike sharing); progressiva
limitazione della circolazione dei veicoli diesel su tutto il territorio
nazionale entro il 2025; disincentivazione del riscaldamento domestico a
biomasse (legna e pellet); “phase-out” dal carbone con chiusura definitiva
delle centrali a carbone; favorire strategie e piani locali mirati a
promuovere l'attività fisica per persone di tutte le età, in tutte le
circostanze sociali e che vivono in diverse parti di città, con particolare
attenzione all'equità e alla vulnerabilità. Opportunità per l'attività fisica
devono essere create vicino ai luoghi di vita per creare un ambiente più
pulito, più sicuro, più verde e più favorevole all'attività locali
• incoraggiare il riuso delle acque reflue e civili; introdurre standard
qualitativi per le materie prime seconde al fine di agevolare la nascita
di nuovi mercati; rivisitare la regolamentazione sui fertilizzanti per
aiutare lo sviluppo di fertilizzanti sicuri e di qualità al fine di
incentivarne il mercato; incentivare il riciclo di plastica anche
attraverso processi di eco design al fine di minimizzare il conferimento
in discarica, l’incenerimento e l’uso di materiale vergine; facilitare i
processi di recupero-riciclo attraverso sistemi informatici;
8 Punti chiave x vincere la doppia sfida: sostenibilità
ambientale/creazione di valore economico
• Sostegno al voto col portafoglio migliorando qualità informazione sulla sostenibilità ambientale (etichettatura, rating, meccanismi
reputazione collettiva)
• Il voto col portafoglio dello stato attraverso le regole d’appalto (sviluppo dei criteri minimi ambientali)
• Ridisegnare l’Iva sui prodotti sulla base di criteri ambientali e sociali. La Green Consumption Tax (e l’uso della riforma dei dazi
antidumping UE di fine Dicembre in tal senso)
• Tariffa puntuale rifiuti (Parma, Trento, Mantova) (best practice perché non si converge ?)
• I territori sono il vero fattore competitivo Mettere in connessione i beni ambientali e storici italiani.
• Accelerare i tempi su smart working che è win-win per conciliazione tempi vita/lavoro e sostenibilità ambientale
• land based approach (win win win): adattamento climatico, cattura CO2, distribuzione reddito e contrasto a povertà e migrazioni
• Abolire progressivamente sussidi alle fonti fossili in modo intelligente: es. spostare incentivi all’autotrasporto verso carburanti
ecologici (biocarburanti di tipo Hvo, gas naturale liquido, ecc.)
• Sussidi ai Combustibili fossili da togliere ma come ?
• Guardian
(https://www.t
heguardian.co
m/global-
development-
professionals-
network/2016/
sep/10/soil-
our-best-shot-
at-cooling-the-
planet-might-
be-right-
under-our-
feet)
• ”la miglior
• e freccia al
nostro arco per
raffreddare il
pianeta può
essere sotto i
nostri piedi»
Il principio di generatività che ci anima: il
tempo è superiore allo spazio
• Assumere la tensione tra pienezza e limite, assegnando priorità al
tempo
•Dare priorità al tempo significa occuparsi di iniziare
processi più che di possedere spazi
• Si tratta di privilegiare le azioni che generano nuovi
dinamismi nella società e coinvolgono altre persone e
gruppi che le porteranno avanti, finché fruttifichino in
importanti avvenimenti storici. Senza ansietà, però
con convinzioni chiare e tenaci.
8 Punti chiave x vincere la doppia sfida: sostenibilità
ambientale/creazione di valore economico
• Sostegno al voto col portafoglio migliorando qualità informazione sulla sostenibilità ambientale (etichettatura, rating, meccanismi
reputazione collettiva)
• Il voto col portafoglio dello stato attraverso le regole d’appalto (sviluppo dei criteri minimi ambientali)
• Ridisegnare l’Iva sui prodotti sulla base di criteri ambientali e sociali. La Green Consumption Tax (e l’uso della riforma dei dazi
antidumping UE di fine Dicembre in tal senso)
• Tariffa puntuale rifiuti (Parma, Trento, Mantova) (best practice perché non si converge ?)
• I territori sono il vero fattore competitivo Mettere in connessione i beni ambientali e storici italiani.
• Accelerare i tempi su smart working che è win-win per conciliazione tempi vita/lavoro e sostenibilità ambientale
• land based approach (win win win): adattamento climatico, cattura CO2, distribuzione reddito e contrasto a povertà e migrazioni
• Abolire progressivamente sussidi alle fonti fossili in modo intelligente: es. spostare incentivi all’autotrasporto verso carburanti
ecologici (biocarburanti di tipo Hvo, gas naturale liquido, ecc.)
5 concrete proposals
• Promoting and reinforcing information tools for the vote with the
wallet of citizens (Bottom-up self-evaluation participated mechanism
of social and environmental rating, e-commerce for the vote with the
wallet)
• The «vote with the wallet» of the government: minimal standards of
social, environmental and fiscal responsibility in procurement rules
• Green/social consumption taxes as alternative to «tariff wars»
• Social, environmental and fiscal standard as KPI in manager bonus
• Rules for contrasting tax dodging/evasion at global level

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La sfida della sostenibilità ambientale: il ruolo della politica

  • 1. La sfida della sostenibilità ambientale: il ruolo della politica Leonardo Becchetti
  • 2. • Tassonomia beni ambientali • Sfida • Ricette di policy
  • 3. • 23% dei beni prodotti sulla faccia della terra dall’anno 0 ad oggi sono stati prodotti dal 2000 ad oggi • Problema della sostenibilità e dello smaltimento serissimo
  • 4.
  • 5. Dall’equazione di Kaya. Il problema ambientale (i tre corni del dilemma) (la ciambella si può allargare) • In rosso l’unica proposta politicamente sostenibile • Come? Modificando mix produttivo verso ec. circolare, fonti rinnovabili, dematerializzaz. Produzione..in Italia già 2/3 Pil da socio-assistenziale, istruzione e settore cultura Variazione inquinamento = Variazione della popolazione X Variazione del reddito pro capite X Variazione efficienza energetica produzione Scuole di pensiero Neomalthusiani Decrescita Sviluppo sostenibile
  • 6. mmascia 18 ottobre 2007 Growth in private car travel versus fuel efficiency in EU-27
  • 7. 7 Fertility Trend 1 In the last forty years we have witnessed a rapid change in the reproductive behaviour with an aggregate decrease of 41% in fertility rate at the world level 0.00 1.00 2.00 3.00 4.00 5.00 6.00 7.00 8.00 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1960-2001 Numberofchildren EastAsia&Pacific Europe & Central Asia Latin America & Carr Middle East & North Africa South Asia Sub-Saharan Africa High Income OECD Other high income
  • 8. 8 Fertility and Socio-Economic Determinantes 1 Drezè and Murthi (1999), using Indian data, find that female education is the most important factor explainig fertility differences across country and over time Riley (1997) shows that an increase in women’s education and labor force participation enhances their power to make decision about demographic outcome such as fertility The Role of Education 1) Under the quality-quantity trade-off between number or quality of children, more educated women may have higher aspirations for their children and this may reduce the family size 2) Female education raises the opportunity cost of women’s time 3) Female education is positively related to the use of contraception TotFert Numerodifigliperdonna IlliterateAdTot 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 .5 1.5 2.5 3.5 4.5 5.5 6.5 7.5 8.5 9.5
  • 9. 9 Fertility and Socio-Economic Determinantes 2 TotFert SchoolSecgro 10 30 50 70 90 110 130 150 170 .5 1.5 2.5 3.5 4.5 5.5 6.5 7.5 8.5 9.5 TotFert SchoolTertgro 10 30 50 70 90 110 130 150 170 .5 1.5 2.5 3.5 4.5 5.5 6.5 7.5 8.5 9.5  Barro and Becker (1989), Becker, Murphy and Tamura (1990). In a similar but slightly different perspective, the higher initial stock of human capital may lead to lower fertility rates because people shift from saving in the form of children to saving in the form of phisical and human capital Other determinantes: Regional and Cultural Factors Women’s roles in family and societies Women’s authonomy Technological changes that, increasing the productivity, increases the opportunity cost of women’s time
  • 10. Cambiare indicatori x superare schizofrenia…la carbon footprint del Pil ci dice se siamo sulla buona strada…
  • 11. SDGS E FINALITA’ PER LE IMPRESE COESIVE sustainabledevelopment.un.org
  • 12. L’armonia tra piramide alimentare e piramide ambientale
  • 13. Perché una doppia sfida…
  • 14. Il sistema socioeconomico è inerentemente instabile. Con due gomme gonfie e due sgonfie rischia di finire fuori strada…
  • 15. How a market economy crowds out public goods in the long run 70 80 90 100 110 120 130 1861 1866 1871 1876 1881 1886 1891 1896 1901 1906 1911 1916 1921 1926 1931 1936 1941 1946 1951 1956 1961 1966 1971 1976 1981 1986 1991 1996 2001 2006 2011Health Education Work Economic Well-being Political Participation Security Environment R&D
  • 16. Come sfruttare le energie della società civile
  • 17. Perché l’approccio dal lato dell’offerta non funziona nell’economia globale (e quello dal lato della domanda invece sì) • Se un solo paese alza la carbon tax aumenta il rischio di delocalizzazione • Non esiste un’autorità sovraordinata che può imporre la regola. Gli stati nazionali devono coordinarsi e il coordinamento è molto difficile • Nell’approccio dal lato della domanda c’è l’autorità sovraordinata che può imporre la regola (lo stato nazionale). La regola mette sullo stesso piano tutti coloro (nazionali o esteri) che vendono nel paese..non c’è bisogno di coordinarsi con gli altri paesi
  • 18. SDGS E FINALITA’ PER LE IMPRESE COESIVE sustainabledevelopment.un.org
  • 19. Who should take the Fonte: Eurobarometer, 2013 VI È UN RUOLO CRESCENTE DEI CITTADINI/CONSUMATORI
  • 20. La formula della relatività del voto col portafoglio Voto col portafoglio x prodotto ambientalmente sostenibile se.. πb+a-c>0 • b= beneficio per chi vota generato dal cambiamento prodotto nelle imprese e nel sistema economico • a= soddisfazione altruistico-generativa del votare (zero per chi non è sensibile) • c= il costo del votare col portafoglio (differenziale di prezzo tra prodotto «etico» e prodotto standard) • π = quota di quanti votano (contenuta tra 0 (nessuno vota) e 1 (tutti votano))
  • 21. I quattro problemi che ci allontanano dalla meta •Consapevolezza •Informazione •Coordinamento •Delta prezzo
  • 22. Il centro commerciale ABC a New York nel quale è stato effettuato l’esperimento sull’effetto dell’informazione etica e le due vetrine che espongono due diverse marche di candele .. Aumento del 40 percento delle vendite del prodotto con insegna nei 2 mesi successivi Etichetta relativa alla responsabilità sociale del prodotto apposta su una delle due marche di candele nell’esperimento di Hiscox e Smyth (2011)
  • 23. La classifica Oxfam sulla resp. ambientale delle 10 maggiori imprese alimentari mondiali
  • 24. Il cartello con la classifica viene apposto all’entrata dei supermercati…nei due mesi successivi l’azienda prima in classifica guadagna circa il 6 percento di quota di mercato e le ultime 3 perdono circa il 15 percento (Becchetti, Salustri, Scaramozzino, 2017)
  • 25. In circa 20 supermercati l’informazione sulla responsabilità ambientale del prodotto aumenta significativamente la quota di mercato senza variare né i prezzi né la gamma dei prodotti venduti Becchetti, Salustri, Scaramozzino (2017)
  • 26.
  • 27. Carbon footprint Investire in Etica Azionario fa risparmiare emissioni Nota: Il valore del patrimonio netto gestito utilizzato per il calcolo include 16,7% di liquidità. Fonti: Elaborazione di Etica SGR su dati CDP, Emissioni di CO2 per passeggero: http://www.carbonindependent.org/sources_aviation.html 27 100 € investiti in Etica Azionario: 100 € investiti nel mercato di riferimento: 28 kg CO2e 501 kg CO2e Risparmio per 100 € investiti in Etica Azionario 473 kg CO2e Milano Dubai
  • 28. I rischi ESG diventano sempre più rilevanti 28Fonte: WEF, The Global Risks Report 2016 Molti dei rischi emergenti e considerati rilevanti dalla comunità economica internazionale sono legati al tema della sostenibilità ambientale
  • 29. Disciplina di mercato e resp. ambientale Legend: average price-earning ratio for the 2007-2016 period with monthly data for companies with zero environmental RepRisk indicator (on the left) and with top 20% environmental RepRisk indicator (on the right) 26700 observations
  • 30. Impatto ambientale del fondo Etica Azionario 30 Società che sviluppano iniziative per la riduzione dei rifiuti Società che hanno definito obiettivi di riduzione delle emissioni Società che sviluppano iniziative per la biodiversità di flora e fauna +51% +30% +35% I dati sono espressi in % in rapporto al mercato di riferimento, (ETF iShares MSCI ACWI).
  • 31. Impatto sociale e di governance del fondo Etica Azionario 31 Società che adottano politiche formali sul rispetto dei diritti umani dei propri interlocutori +33% Società con una politica sulle pari opportunità +13% I dati sono espressi in % in rapporto al mercato di riferimento, (ETF iShares MSCI ACWI).
  • 32. …un nuovo Documento di Economia e Finanza (3) Per ora è stata predisposta “una soluzione provvisoria in vista delle prime scadenze del ciclo di bilancio 2017” così articolata: scenario a politiche vigenti scenario che inglobi le politiche introdotte nel DEF
  • 33. Cosa intendiamo per rimodulazione IVA
  • 34. Gli effetti delle policy • Il prodotto A costa 10 punti. Acquistando il prodotto A otterrai 3 punti per ognuno degli altri giocatori che, nel tuo gruppo, ha scelto di acquistare come te il prodotto A. • Il prodotto B costa 5 punti. Acquistando il prodotto B otterrai 3 punti per ognuno degli altri giocatori che, nel tuo gruppo, ha scelto di acquistare il prodotto A • Chi compra il prodotto A accetta di pagare di più sapendo che contribuisce al benessere altrui…(sceglie dunque prodotto + responsabile anche se paga di più)
  • 35. 0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 %ofGoodA Rounds 1-10 No Redistribution / Rounds 11-20 Redistribution Quota di cittadini che votano col portafoglio aumenta dopo il periodo 10 con introduzione tassa ambientale Basic Basic+R Frame1 Frame1+R Frame2 Frame2+R
  • 36. Dalla proposta per la Finanziaria di Legambiente • Rimodulare l’IVA su beni e prodotti, attraverso aliquote differenziate tra il 4 e il 22% sulla base di trasparenti criteri ambientali. L’obiettivo è di spingere il mercato e gli investimenti delle imprese verso modi di produzione e consumo sostenibili e a filiera locale. La differenziazione dell’Iva dovrà essere a parità di gettito per lo Stato e dovrà partire dalla individuazione dei criteri per valutare prestazioni e obiettivi, in modo da motivare le differenti aliquote e aprire il confronto con la Commissione Europea. In altri Paesi europei l’Iva è già stata articolata sulla base di obiettivi ambientali e culturali. • La Svezia, ad esempio, presto deciderà su una proposta di Legge che prevede la riduzione dell’Iva al 12% su tutte le riparazioni, con la possibilità di dedurre dalle tasse questa spesa. L’obiettivo è di spingere l’industria delle riparazioni, ad alto tasso di lavoro interno, e ridurre l’inquinamento legato alla produzione industriale. • Attraverso un Decreto si dovranno stabilire i criteri per valutare le prestazioni ambientali ed energetiche, le ragioni di interesse pubblico, rispetto alle filiere di produzione dei beni che motivano una differenziazione dell’Iva. Ad esempio una imposta sull’intensità carbonica dei prodotti (carbon intensity tax), che permetterebbe di individuare dei parametri di riferimento per unità di prodotto (tra l’altro esistono dei riferimenti europei in materia, Direttiva 2003/87/CE) che permetterebbero di applicare aliquote ordinarie o ridotte a seconda dei beni.
  • 37. Cansino, J.M. et al. (2010), ‘Tax incentives to promote green electricity: An overview of EU-27 countries’, Energy Policy 38(10), 6000-6008.
  • 38. Albrecht, J. (2006), ‘The use of consumption taxes to re-launch green tax reforms’, International Review of Law and Economics 26(1), 88-103. • France allows a 5.5% reduction when buying basic products related to improvements, changes and installation in residential buildings that incorporate technology based on solar power, wind power, hydroelectric power and biomass. • Italy charges a reduced tax rate (10%, rather than the usual 20%) on sales and services related to wind and solar power generation as well as on investments in green electricity distribution networks. • In Portugal, buying systems which generate green electricity is taxed at a 12% rate, in contrast to the 21% general rate. In all three cases, the tax incentive has focused on reducing the tax rate, though the reduction in France is half that in the other two countries. This tax incentive cost is borne by the s
  • 39. • Il problema dell’approccio tipo «conto energia»: • Do un sussidio a tutti coloro che scelgono il prodotto ambientalmente sostenibile ripartendo il costo sulla bolletta di chi compra prodotto tradizionale (insostenibile al crescere quota di chi compra sostenibile)…fine del meccanismo…problema per aspettative nel settore…approccio tedesco revisione automatica quote al crescere dei sostenibili • La soluzione del proportional cost mechanism • Una quota q del differenziale di costo tra prodotto ambientalmente sostenibile e prodotto convenzionale viene prelevata sotto forma di tassa a chi compra il prodotto convenzionale e le somme vengono ripartite sotto forma di sussidio tra coloro che comprano il prodotto ambientalmente sostenibile
  • 40.
  • 41. Il voto col portafoglio dello stato negli appalti • 3. Cambio di regole/paradigma per gli appalti pubblici. Dalla logica del massimo ribasso a quella della massima dignità. Il massimo ribasso incoraggia la precarizzazione del lavoro e irresponsabilità ambientale, premia chi elude il fisco sottraendo risorse al welfare. Lo Stato deve essere il primo a “votare col portafoglio” nei suoi appalti in coerenza con le sue finalità di bene comune. Non farlo sarebbe autolesionistico per la politica. • Il Codice dei contratti pubblici, riformato nel 2016 e ulteriormente aggiornato nella primavera del 2017, contiene significative novità che occorre ulteriormente rafforzare e sviluppare rispettando i princìpi della concorrenza. Ciò avverrà se i criteri di responsabilità sociale, ambientale e fiscale saranno impostati come caratteristiche delle opere e dei prodotti e non solo come criteri espliciti di selezione delle aziende dalle gare d’appalto. In sostanza, le stazioni appaltanti debbono richiedere opere e prodotti che rispondano alle specifiche sopra ricordate e le aziende che rispettano i criteri sopra ricordati e che sono in grado di realizzare opere e prodotti con quelle caratteristiche potranno concorrere ad aggiudicarsi l’appalto.
  • 42. • In concreto Modificare il Codice dei contratti pubblici agli articoli 34, 83 e 95. • all’art. 34, comma 2, potenziare i criteri di sostenibilità ambientale; • all’art. 83, comma 10, inserire tra i criteri reputazionali - già previsti dal nuovo rating d’impresa gestito dall’Anac - i parametri di responsabilità sociale (clausola sociale), ambientale e fiscale con certificazione di ente terzo; • all’art. 95, comma 4, rivedere i Criteri di aggiudicazione dell’appalto inserendo una lettera d) con la quale restringere la platea delle imprese ammesse alla gara - per i settori merceologici dove sono stati definiti - a quelle che dimostrano di poter realizzare opere e prodotti ed erogare servizi capaci di soddisfare i Criteri minimi ambientali. • Studiare ulteriori modifiche al Codice dei contratti pubblici dirette a: • limitare ulteriormente il ricorso al prezzo più basso, tornando alla soglia di 1 milione di euro fino a eliminarla del tutto nel medio periodo; • varare un Programma di formazione delle Amministrazioni sul nuovo Codice affinché sia ben comprese e ben applicate le norme sull’offerta economicamente più vantaggiosa.
  • 43. Tariffazione puntuale con sacchi dotati di R-fid
  • 44. La tariffa puntuale a Parma sacchi e contenitori hanno un dispositivo elettronico (trasponder) di identificazione. I transponder vengono rilevati automaticamente dall’operatore o dal mezzo Alessio Ciacci Acsel Spa – ASM Rieti Spa MIAC RECOVERY & RECYCLING 19 Maggio 2016
  • 45. Residuo a smaltimento come indicatore reale di performance sistema di raccolta ■ Ogni cittadino di Parma nel 2014 manda a smaltimento la metà dell’indifferenziato rispetto ad un bolognese -130 kg/ab rispetto alla media regionale degli altri comuni capoluogo Alessio Ciacci Acsel Spa – ASM Rieti Spa MIAC RECOVERY & RECYCLING 19 Maggio 2016
  • 46. Confronto tradizionale vs puntuale (Es. appartamento 3 persone in 100 mq su base PEF 2015 ) Metodo Presuntivo QUOTA FISSA Metodo Puntuale Max sconto Metodo Puntuale Tariffa massima QUOTA FISSA QUOTA FISSA QUOTA VARIABILE QUOTA VARIABILE SVUOTAMENT I MINIMI QUOTA VARIABILE SVUOTAMEN TI EXTRA X Euro 275 indipendentemente da nr svuotamenti residuo Euro 249 con 24 svuotamenti minimi residuo inclusi Euro 258 con 36 svuotamenti si raggiunge punto equivalenza Euro 269 con 52 svuotamenti massima tariffa possibile Metodo Puntuale Punto equivalenza QUOTA FISSA QUOTA VARIABILE SVUOTAMEN TI EXTRA X
  • 47. I risultati raggiunti a Trento grazie all’introduzione della tariffa puntuale A febbraio 2015 la raccolta differenziata a Trento ha raggiunto l’80,75 %, il dato più alto raggiunto negli ultimi anni. Nel 2012, prima dell’introduzione della tariffazione puntuale, ci si era attestati al 66 %. Sulla base di questi dati il Comune di Trento è risultato vincitore del Premio Nazionale sulla prevenzione dei rifiuti 2014 organizzato da Federambiente e Legambiente. Fonte: Comune di Trento Evoluzione risultati della % di RD e diminuzione RU residuo pro capite Introduzione porta a porta integrale Introduzione tariffa puntuale 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 0 50 100 150 200 250 300 350 400 200020012002200320042005200620072008200920102011201220132014 RU residuo (kg/ab.anno.) RD %kg/ab.anno % RD Anno Anno
  • 48. Mettere in connessione i beni ambientali e storici italiani. • Nella legislatura che si sta concludendo sono stati avviati 10 progetti che fanno parte della rete nazionale delle ciclovie turistiche (Ven-To da Venezia a Torino, del Sole da Verona a Firenze, dell’acqua da Caposele a Santa Maria di Leuca, il Grab di Roma, la ciclovia del Garda, quella della Magna Grecia, quella della Sardegna, Adriatica, Tirrenica, la Trieste-Venezia) e iniziative di recupero di cammini storici, che devono non solo vedere attuazione nei prossimi anni, ma anche estendersi e rafforzare le relazioni con i territori. Perché è di progetti di questo tipo, che permettono di raggiungere e di scoprire territori e beni storici e ambientali, che il nostro Paese ha fortemente bisogno per diversificare l’offerta turistica e valorizzare luoghi di straordinario pregio fuori dai circuiti tradizionali. Quello che ancora manca ed è urgente nel nostro Paese è di rafforzare il sistema ferroviario, in particolare al Sud, per consentire di raggiungere città e paesaggi dove oggi esistono linee ferroviarie e stazioni ma in una situazione di drammatico abbandono.
  • 49. Suggerimenti micro x creazione valore e disp. a pagare: tridimensionalità dei beni/servizi del futuro Prodotto/servizio Valore simbolico Esperienza Disponibilità a pagare per • Salute • Uso del tempo (cena, tempo di viaggio al punto vendita) • Generatività • Qualità relazioni • Sostenibilità ambientale
  • 50. Art.1 del futuro L’Italia è una repubblica democratica fondata su una combinazione armonica del tempo dei propri cittadini tra lavoro, formazione permanente, cura interpersonale e tempo libero
  • 51. • misure per ridurre il traffico urbano e supportare il cambio modale favorendo il trasporto pubblico locale, la mobilità ciclopedonale, e la smart mobility (car sharing, car pooling, smart parking, bike sharing); progressiva limitazione della circolazione dei veicoli diesel su tutto il territorio nazionale entro il 2025; disincentivazione del riscaldamento domestico a biomasse (legna e pellet); “phase-out” dal carbone con chiusura definitiva delle centrali a carbone; favorire strategie e piani locali mirati a promuovere l'attività fisica per persone di tutte le età, in tutte le circostanze sociali e che vivono in diverse parti di città, con particolare attenzione all'equità e alla vulnerabilità. Opportunità per l'attività fisica devono essere create vicino ai luoghi di vita per creare un ambiente più pulito, più sicuro, più verde e più favorevole all'attività locali
  • 52. • incoraggiare il riuso delle acque reflue e civili; introdurre standard qualitativi per le materie prime seconde al fine di agevolare la nascita di nuovi mercati; rivisitare la regolamentazione sui fertilizzanti per aiutare lo sviluppo di fertilizzanti sicuri e di qualità al fine di incentivarne il mercato; incentivare il riciclo di plastica anche attraverso processi di eco design al fine di minimizzare il conferimento in discarica, l’incenerimento e l’uso di materiale vergine; facilitare i processi di recupero-riciclo attraverso sistemi informatici;
  • 53. 8 Punti chiave x vincere la doppia sfida: sostenibilità ambientale/creazione di valore economico • Sostegno al voto col portafoglio migliorando qualità informazione sulla sostenibilità ambientale (etichettatura, rating, meccanismi reputazione collettiva) • Il voto col portafoglio dello stato attraverso le regole d’appalto (sviluppo dei criteri minimi ambientali) • Ridisegnare l’Iva sui prodotti sulla base di criteri ambientali e sociali. La Green Consumption Tax (e l’uso della riforma dei dazi antidumping UE di fine Dicembre in tal senso) • Tariffa puntuale rifiuti (Parma, Trento, Mantova) (best practice perché non si converge ?) • I territori sono il vero fattore competitivo Mettere in connessione i beni ambientali e storici italiani. • Accelerare i tempi su smart working che è win-win per conciliazione tempi vita/lavoro e sostenibilità ambientale • land based approach (win win win): adattamento climatico, cattura CO2, distribuzione reddito e contrasto a povertà e migrazioni • Abolire progressivamente sussidi alle fonti fossili in modo intelligente: es. spostare incentivi all’autotrasporto verso carburanti ecologici (biocarburanti di tipo Hvo, gas naturale liquido, ecc.)
  • 54. • Sussidi ai Combustibili fossili da togliere ma come ?
  • 56. Il principio di generatività che ci anima: il tempo è superiore allo spazio • Assumere la tensione tra pienezza e limite, assegnando priorità al tempo •Dare priorità al tempo significa occuparsi di iniziare processi più che di possedere spazi • Si tratta di privilegiare le azioni che generano nuovi dinamismi nella società e coinvolgono altre persone e gruppi che le porteranno avanti, finché fruttifichino in importanti avvenimenti storici. Senza ansietà, però con convinzioni chiare e tenaci.
  • 57. 8 Punti chiave x vincere la doppia sfida: sostenibilità ambientale/creazione di valore economico • Sostegno al voto col portafoglio migliorando qualità informazione sulla sostenibilità ambientale (etichettatura, rating, meccanismi reputazione collettiva) • Il voto col portafoglio dello stato attraverso le regole d’appalto (sviluppo dei criteri minimi ambientali) • Ridisegnare l’Iva sui prodotti sulla base di criteri ambientali e sociali. La Green Consumption Tax (e l’uso della riforma dei dazi antidumping UE di fine Dicembre in tal senso) • Tariffa puntuale rifiuti (Parma, Trento, Mantova) (best practice perché non si converge ?) • I territori sono il vero fattore competitivo Mettere in connessione i beni ambientali e storici italiani. • Accelerare i tempi su smart working che è win-win per conciliazione tempi vita/lavoro e sostenibilità ambientale • land based approach (win win win): adattamento climatico, cattura CO2, distribuzione reddito e contrasto a povertà e migrazioni • Abolire progressivamente sussidi alle fonti fossili in modo intelligente: es. spostare incentivi all’autotrasporto verso carburanti ecologici (biocarburanti di tipo Hvo, gas naturale liquido, ecc.)
  • 58. 5 concrete proposals • Promoting and reinforcing information tools for the vote with the wallet of citizens (Bottom-up self-evaluation participated mechanism of social and environmental rating, e-commerce for the vote with the wallet) • The «vote with the wallet» of the government: minimal standards of social, environmental and fiscal responsibility in procurement rules • Green/social consumption taxes as alternative to «tariff wars» • Social, environmental and fiscal standard as KPI in manager bonus • Rules for contrasting tax dodging/evasion at global level