1. Le nuove indicazioni per l’Irc
nella scuola secondaria di II grado
Frosinone, 7 ottobre 2010
2. Il quadro generale
15 anni di faticosi assestamenti per la scuola
italiana
C’è un generale ripensamento del modo di
scrivere “i programmi” che ricade
naturalmente anche sull’Irc e la sua
specificità, “nel quadro delle finalità della
scuola”
Dai programmi alle indicazioni
3. Il contesto normativo
Legge 53/2003 e relativi decreti attuativi
Disapplicazione
In questa legislatura, regolamenti e
indicazioni
Licei e Tecnici e Professionali
Tempi strettissimi per l’Irc, vincolato dalle
normative concordatarie
Gruppo di lavoro di 90 docenti
4. La situazione attuale
circolare ministeriale n. 70 del 3 agosto 2010
prima attuazione, in via provvisoria, degli Obiettivi
Specifici di Apprendimento (OSA), con l’indicazione
delle relative Competenze, per l’Insegnamento della
Religione Cattolica
i docenti possono utilizzarli per la programmazione
didattica nelle classi prime, come tutti gli altri docenti
feed-back
le indicazioni per le altre discipline potrebbero anche
rimanere stabili nel tempo, mentre le indicazioni per
l’Irc devono essere riviste
5. Un testo in 4 parti
1. profilo generale
2. competenze
3. obiettivi specifici di apprendimento
4. note esplicative (per i licei, i tecnici, i
professionali)
Schema rovesciato rispetto alle altre
discipline
Gli Idr chiamati a curvare gli OSA
6. Il profilo generale
definisce chiaramente l’identità culturale dell’Irc per
il secondo ciclo di istruzione e formazione
ribadendo come il cattolicesimo offra un prezioso
contributo al “patrimonio storico del popolo italiano”
l’Irc mira precisamente ad “arricchire la formazione
globale della persona con particolare riferimento agli
aspetti spirituali ed etici dell’esistenza, in vista di un
efficace inserimento nel mondo civile, professionale
e universitario”.
7. La disciplina
Offre contenuti e strumenti che aiutano lo studente a
decifrare il contesto storico, culturale e umano della
società italiana ed europea
partecipazione attiva e responsabile alla costruzione
della convivenza umana
dialogo interculturale in un contesto in cui “la
conoscenza della tradizione religiosa cristiano-
cattolica costituisce fattore rilevante per partecipare
a un dialogo fra tradizioni religiose e culturali
diverse”
8. Le competenze
concezione olistica dell’idea di competenza, in cui si possano
coniugare insieme la dimensione esistenziale e quella culturale:
il sapere e il saper fare sono concepiti in vista di un saper essere
di cui la dimensione religiosa rappresenta un elemento
particolarmente significativo
“sapersi interrogare”, “riconoscere”, “confrontarsi”
tre competenze per il primo biennio, che riguardano ciascuna le
tre aree di significato in cui si articoleranno gli OSA, e tre
competenze per il triennio successivo, ciascuna delle quali
rappresenta una “evoluzione” rispetto alla corrispondente macro-
competenza indicata nel primo ciclo.
9. Competenza antropologico esistenziale
porsi domande di sapersi interrogare
senso in ordine alla sulla propria identità
ricerca di un’identità umana, religiosa e
libera e consapevole, spirituale, in relazione
confrontandosi con i con gli altri e con il
valori affermati dal mondo, al fine di
Vangelo e testimoniati sviluppare un maturo
dalla comunità cristiana senso critico e un
personale progetto di
vita
10. Obiettivi specifici di apprendimento
tre aree di significato: antropologico-
esistenziale, storico-fenomenologica, biblico-
teologica
distinti in conoscenze e abilità
non vi è una sorta di corrispondenza
biunivoca tra alcune conoscenze e alcune
abilità, anche se vi sono indubbiamente dei
richiami espliciti.
11. Tra conoscenze e abilità
si confronta - riflette sulle
sistematicamente con gli
interrogativi perenni proprie esperienze
dell’uomo e con le risorse e personali e di
le inquietudini del nostro
tempo, a cui il cristianesimo
relazione;
e le altre religioni cercano di - pone domande di
dare una spiegazione:
l’origine e il futuro del senso e le
mondo e dell’uomo, il bene confronta con le
e il male, il senso della vita
e della morte, le speranze e
risposte offerte
le paure dell’umanità dalla fede cattolica.
12. Sequenza
l’indicazione di una sequenza di conoscenze e
abilità non mira a indicare (come era nella logica dei
vecchi programmi) un elenco prescrittivo di
contenuti da svolgere, nell’ordine in cui svolgerli
gli OSA rappresentano obiettivi di apprendimento
per gli allievi, che potrebbero acquisire tali
conoscenze anche negli ambienti non formali e
informali, o nel contesto di percorsi didattici
interdisciplinari di cui l’Irc rappresenti solo una delle
discipline coinvolte
13. Prospettive
Essenziale è che l’insegnante faccia in modo
di strutturare le “occasioni formative” utili a far
sì che – direttamente o indirettamente – le
conoscenze e le abilità indicate possano
essere acquisite e tradursi in competenze.
Il nuovo Idr