SlideShare a Scribd company logo
1 of 101
Download to read offline
Per “turismo per tutti” si intende la possibilità di soddisfare le esigenze, le
                                                                                        Per
                                                                                          vedere
necessità e i desideri di tutti, ed in particolare di coloro che per la loro vacanza
hanno il diritto di trovare quell’insieme di servizi, strutture e infrastrutture ade-
guate e rispettose delle loro specifiche esigenze. Questo manuale fa fronte in
modo part icolare alle esigenze e alle aspettative delle persone con disabilità
visive; nello stesso tempo vuole approfondire il concetto di barriera percettiva
che deve essere considerata come un ostacolo per chiunque e quindi non solo
                                                                                        oltre
per le persone con disabilità, ma anche per tutti i potenziali fruitori del bene.
Per
                                      In collaborazione con:



          vedere
        oltre


                                       Con il contributo di:




                                      Assessorato Turismo
www.uicpiemonte.it/per-vedere-oltre   e Pari Opportunità
Per
  vedere
oltre
Il turismo                    negli ultimi anni ha subito una forte crescita     ed accompagnatori professionali e volontari. L’obbiettivo che ci siamo
ed è considerato uno dei settori più importanti dell’economia mondiale.          posti è di formare ed informare coloro i quali, a diversi livelli, sono coin-
Le offerte turistiche si sono moltiplicate e ormai coprono le più svariate       volti nell’offerta di un servizio turistico fornendo un utile “strumento di
esigenze, tuttavia vi sono ancora gravi carenze rispetto al soddisfacimento      lavoro” per migliorare l’approccio al mondo della disabilità visiva e di
dei bisogni delle persone con disabilità sensoriali; una maggiore autono-        conseguenza per perfezionare la risposta alle esigenze del cliente/turista
mia potrebbe essere garantita con interventi generalmente di basso costo,        cieco o ipovedente. Il manuale integra ed arricchisce il videocorso di for-
ma di alto valore sociale, soprattutto nel campo della formazione e qua-         mazione online con cui si è voluto creare un insieme di ipotetiche scene
lificazione professionale. “Piemonte, per vedere oltre” è il progetto con cui    reali esemplificative di buone prassi di accoglienza. Tutto questo è stato
il Consiglio Regionale del Piemonte dell’Unione Italiana dei Ciechi e            possibile anche grazie al finanziamento e alla collaborazione dell’Asses-
degli Ipovedenti intende portare il proprio contributo al miglioramento          sorato al Turismo e Pari Opportunità della Regione Piemonte e al suppor-
della fruibilità dell’offerta turistica sul territorio regionale nei confronti   to dell’associazione Turismo per Tutti e di Tactile Vision onlus ai quali va
delle persone con disabilità visiva. Questo manuale rappresenta un sup-          il nostro più sentito ringraziamento.
porto all’aspetto formativo del progetto ed è rivolto agli operatori turistici
con particolare riferimento agli addetti di agenzie turistiche, alberghi e                                                               Angelo D’Albano
                                                                                                                                  Presidente del Consiglio Regionale
strutture ricettive, ai conducenti di trasporti pubblici e privati, alle guide                                                           UICI del Piemonte
1 . P A R T E                   P R I M A

           8 Turismo per tutti.

              11 • I dati.
              12 • Ciechi ed ipovedenti in Italia.
              13 • Gli anziani.
              13 • L’offerta turistica per le persone con disabilità visiva.
              14 • Conoscere il cliente.
              15 • Una comunicazione efficace.
              18 • Il primo incontro.



          20 La disabilità visiva.

              23 • Aspetti psicologici.



Indice.       24 • Malattie oculari.



          28 Gli ausili.

              29 • Ausili personali.
              37 • Sistemi di lettura e software di aiuto.
              41 • Ausili non personali.



          46 Molteplici sensi.

              48 • L’esplorazione tattile.
              51 • L’esplorazione uditiva.
              51 • L’esplorazione olfattiva e gustativa.
              54 • Immagini per le mani.
              55 • Tecniche per la produzione di immagini tattili.
62 Accessibilità e barriere sensoriali.                                                             2 . P A R T E                   S E C O N D A

     63 • Barriere architettoniche e barriere percettive.
                                                                                                 134 Buone prassi di accoglienza.
     66 • Fruibilità di beni e servizi.
     67 • Usabilità.                                                                                 135 • Perchè un corso sull’accoglienza.
     68 • Mobilità ed orientamento.                                                                  136 • Conoscere il cliente.
     70 • La leggibilità di un testo.                                                                138 • Le difficoltà del cliente nei trasporti, in albergo, in agenzia.
     76 • La comprensibilità: per una migliore accessibilità delle informazioni.                     141 • La conversazione.
                                                                                                     147 • Agevolare l’ingresso in agenzia, bar o ristorante.
 80 Soluzioni per la fruibilità.                                                                     149 • Prendere un taxi.
                                                                                                     150 • Prendere un mezzo di trasporto pubblico.
     82 • Audiodescrizioni.
                                                                                                     152 • Il rendez-vous o pick-up.
     84 • Indicatori tattili a terra.
                                                                                                     152 • I pagamenti e la firma di ricevute o moduli.
     93 • Mappe visivo-tattili.
                                                                                                     154 • Accompagnare una persona.
     95 • Guide visivo-tattili.
                                                                                                     161 • Qualche consiglio in caso di ammodernamento (per una cultura del design for all).
     96 • I modelli tridimensionali.
     98 • Esempi di applicazione delle soluzioni per la fruibilità: musei e parchi piemontesi.

                                                                                                 164 Allegati alla Parte Seconda.
106 Le nuove tecnologie.
                                                                                                     165 • Il decalogo dell’albergatore.
    108 • La tecnologia GPS e le sue applicazioni: il progetto Easy Walk.
                                                                                                     168 • Buone Pratiche: l’esperienza francese APF.
    110 • Applicativi per telefono cellulare.
                                                                                                     169 • Evoluzione del mercato tedesco di turismo accessibile.
    111 • Ricevitori di segnali dall’ambiente.
                                                                                                     170 • Elenco, non esaustivo, di musei e parchi piemontesi in parte fruibili
    115 • Bastoni “intelligenti”.
                                                                                                            per persone non vedenti e ipovedenti.
120 Allegati alla Parte Prima.

    121 • Ambivalenze del linguaggio.                                                                3 . P A R T E                   T E R Z A
    122 • La difficile strada dei diritti.
    125 • Breve cenno alla storia del bastone bianco.                                            186 Fonti Legislative.
    127 • Louis Braille: il ragazzo che leggeva con le dita.
                                                                                                 188 Bibliografia e siti internet.
    132 • La normativa in materia di cani guida.
1 . P A R T E   P R I M A   –   T U R I S M O   P E R   T U T T I




P A R T E   P R I M A   Il Piano Strategico Regionale individua nel turismo accessibile
                        uno dei settori di sviluppo su cui la Regione Piemonte ha deciso di
                        investire energie e risorse, proprio perché migliorando qualitati-
                        vamente i servizi offerti, oltre a garantire il soddisfacimento delle
                        necessità di tutti, si ha un’innegabile ricaduta positiva sul comples-
                        so delle attività turistiche.
                        Per “turismo per tutti”, evoluzione del concetto di “turismo accessibile ”, si intende la
                        possibilità di soddisfare le esigenze, le necessità e i desideri di tutti, ed in partico-
                        lare di coloro che per la loro vacanza hanno il diritto di trovare quell’insieme di ser-
                        vizi, strutture e infrastrutture adeguate e rispettose delle loro specifiche esigenze.
Turismo per tutti.      In questo lavoro si fa fronte in modo particolare alle esigenze e alle aspettative delle
                        persone con disabilità visive; nello stesso tempo si vuole approfondire il concetto di
                        barriera architettonica, spesso racchiusa nello stretto ambito dell’ostacolo o dell’impe-
                        dimento, per analizzare quelle barriere percettive che devono essere considerate come
                        un ostacolo per chiunque e quindi non solo per le persone con disabilità, ma anche
                        per tutti i potenziali fruitori del bene. Nonostante i dati statistici dimostrino la dif-
                        ficoltà ad adattarsi a categorie di turisti che presenta no un considerevole tasso di
                        eterogeneità, è necessa rio riferirsi ad essi per capire le dimensioni di un settore la
                        cui crescita sembra a tutt’oggi inarrestabile. Limitatamente all’Europa, il fenomeno
                        del “turismo per tutti” è stato stimato in 50 milioni di cittadini con disabilità e proble-
                        matiche di vario genere. Di questi, ben il 72%, ossia circa 36 milioni, sono propensi
                        a viaggiare, ma solo 6 milioni lo fanno realmente. In sostanza 30 milioni di persone
                        con bisogni “specia li” possono essere interessate a viaggiare, ma per diverse ragioni
                                                                                                                      9
T U R I S M O   P E R   T U T T I   –   1 . P A R T E   P R I M A                      1 . P A R T E    P R I M A    –   T U R I S M O    P E R   T U T T I




     vengono ancora escluse dai circuiti ufficiali del turismo. Se a questo si aggiunge il
     fatto che insieme a ogni disabile vi possono essere una o più persone (accompagnatori                      “Secondo le stime delle Nazioni Unite sono 650 milioni i disabili nel mondo,
     o altro), si arriva alla cifra di 60/70 milioni di persone che potenzialmente possono                      oltre il 10 per cento della popolazione globale. Tutti insieme popolerebbero la terza
     diventare utenti di turismo in Europa. In sostanza, la popolazione con particolari esi-                    nazione del mondo dopo Cina e India. In Italia, sono circa 6 milioni, la seconda
     genze di ospitalità disponibile al turismo può essere stimata in Italia in circa 6 milio-                  regione dopo la Lombardia. Sono le vittime di malattie congenite o acquisite,
     ni e in Europa in circa 36 milioni. Considerando le esigenze specifiche della tipolo-                      traumi psichici, incidenti sul lavoro e stradali, tumori. L’handicap non solo coinvolge
     gia d’utenza che potrebbe costituire la domanda di turismo accessibile, occorre riba-                      molte persone, ma riguarda tutti poiché le sue cause stanno nei rischi, nelle fatalità,
     dire ancora una volta la necessità di ampliare il risultato della semplicistica equiva-                    nelle casualità cui sono soggette le nostre esistenze”. 1
     lenza “disabilità = necessità di servizi” attinenti a questa particolare tipologia di turismo.
     Infatti, già solo considerando il tasso d’invecchiamento della popolazione, potremmo
     affermare che il “trend” delle fasce d’età ultrasessantacinquenni è in continua crescita:        I dati.
     è dunque necessario prevedere un consistente aumento di patologie strettamente cor-              In Italia, la più completa analisi di mercato sul turismo accessib ile è datata 1999.
     relate all’aumento della speranza di vita, patologie che non sempre trovano riscontro            Si tratta della ricerca ENEA 2 commissionata dalla Direzione Generale del Turismo.
     nelle classifiche delle cosiddette “malattie invalidanti”. Infatti, anche in fase di ricerca     Riferisce che tra gli italiani che viaggiano (circa il 55% della popolazione, ovvero
     statistica, occorre tenere presente la componente percettiva e non solo quella fisica.           quasi 31 milioni e 200 mila persone) la domanda esplicita di turismo accessibile è
     È indubbio che alcune malattie siano invalidanti e dunque richiedano specifici accor-            costituita da:
     gimenti non solo nella quotidianità della vita domestica o lavorativa, ma anche nei
                                                                                                          889.330 persone che esprimono esigenze speciali (disabili motori, con allergie
     momenti di ristoro e ricreazione, come ad esempio nei periodi di vacanza. Meno scon-
                                                                                                           o intolleranze alimentari, grandi obesi, disabili sensoriali, dializzati o con necessità
     tato è il fatto che molte persone adottino accorgimenti che permettono loro di con-
     vivere con la propria menomazione negli ambienti di vita e di lavoro abituali, e mani-                di cure mediche costanti) e che rappresentano circa il 3% dei turisti italiani;
     festino invece esigenze specifiche in contesti a loro sconosciuti, ad esempio persone                2.140.785 individui anziani (con più di 64 anni) e che rappresentano quasi il
     ipovedenti e cieche che svolgono attività turistica. La visione strategica è, dunque,                 7% degli italiani che viaggiano.
     quella di considerare le categorie di utenti che costituiscono a vario titolo la domanda
     di turismo accessibile, come destinatarie di particolari attenzioni che non si concretizza-      1 Matteo Schianchi, “La terza nazione del mondo. I disabili tra pregiudizio e realtà”, Feltrinelli, Milano, 2009, pag. 11.
     no solo nell’abbattere le barriere architettoniche o nel realizzare un bag no accessibile.       2 ENEA-ITER, Ricerca sulla “Domanda di turismo accessibile”, 1999.

10                                                                                                                                                                                                                                 11
T U R I S M O   P E R   T U T T I   –   1 . P A R T E   P R I M A                1 . P A R T E   P R I M A   –   T U R I S M O   P E R   T U T T I




     Costoro potrebbero essere affiancati in futuro dalla cosiddetta domanda potenziale di          adulti è affetto da glaucoma e la metà non ne è a conoscenza, mentre si stima che circa
     turismo accessibile che l’indagine ENEA quantifica in:                                         il 5-10% della popolazione sopra i 75 anni sia affet to da degenerazione maculare
        488.599 italiani, che dichiarano di non viaggiare a causa di problemi di salute            senile. Inoltre, questi dati non prendono in considerazione le persone che vedono
         permanenti, ma che sarebbero disposti a muoversi a particolari condizioni, e               soltanto male, i “malvedenti”, che sono escluse da qualsiasi diritto legale e riconosci-
         specificatamente: • se avessero accompagnamento (60%);                                     mento sociale. Nella popolazione con almeno 55 anni di età, quasi 500.000 persone
                                                                                                    in Italia hanno un visus compreso tra 3/10 e 5/10. L’indagine ha d’altra parte evidenzia-
                           • se vi fosse disponibilità di assistenza medica sul luogo (25%);
                                                                                                    to che la disabilità sensoriale visiva interessa tutte le fasce d’età, anche se, ovviamente,
                           • se fosse garantita un’accessibilità fisica ai luoghi (7%).
                                                                                                    la tendenza cresce in maniera allarmante soprattutto nella popolazione più anziana.
     Il 34% preferirebbe una destinazione marina, il 28% quella montana, collinare o di lago
     ed il 15,4% una città d’arte. Solo l’1,6% gradirebbe un tour. Quando si parla di persone       Gli anziani.
     con disabilità spesso ci si riferisce semplicemente alla disabilità motoria. Dati statistici   I dati che riguardano il numero di anziani in Italia sono particolarmente significa-
     del 1995 stimavano in circa 2 milioni i ciechi e 10 milioni gli ipovedenti in Europa e         tivi. La piramide delle età in Italia è destinata infatti a modificarsi a poco a poco in di-
     36 milioni le persone escluse dal movimento turistico a causa di qualche disabilità.           rezione di un invecchia mento graduale e generalizzato su tutto il territorio. Se per
     Secondo l’OMS (dati 2007) i 314 milioni di persone con handicap visivo grave sono              il 2010 ci si aspetta che 1 italiano su 5 possa avere più di 65 anni, nel 2030 si supere-
     suddivisi in 45 milioni di ciechi e 269 milioni di ipovedenti. Più del 90% di persone          rà il rapporto di 1 su 4. La quota degli anziani con più di 80 anni subirà un incre-
     con problemi alla vista vive nei paesi del Sud del mondo, dove un individuo ha 10 proba-       mento altrettanto rapido: da circa il 6 % nel 2010 ad oltre il 9 % nel 2030, vale a dire
     bilità in più di diventare cieco rispetto a una persona che vive nei paesi industrializzati.   circa 1 italiano su 10. Il progressivo invecchiamento della popolazione avrà un gros-
                                                                                                    so impatto su innumer evoli ambiti della vita sociale e comporterà la neces sità di
     Ciechi ed ipovedenti in Italia.                                                                incrementare e migliorare i servizi; da tutti questi diversi punti di vista crescerà anche
     In Italia l’ISTAT stima che ci siano 362.000 ciechi, mentre secondo altre fonti sareb-         una pressante domanda di access ibilità ai luoghi pubblici e privati, alla cultura e
     bero almeno 380.000. In ogni caso, gli ipovedenti sarebbero almeno cinque volte                all’informazione, al turismo.
     tanto, circa 1.500.000, in rapida crescita. Le persone non vedenti sono aumentate
     di circa il 30% negli ultimi 20 anni, passando da 4,3 ogni 1.000 abitanti (nel 1983)           L’offerta turistica per le persone con disabilità visiva.
     a 6,2 attuali. Un aumento legato soprattutto all’invecchi amento della popolazione,            In una fase congiunturale in cui la qualità dell’offerta turistica si misura nella capacità
     ma anche alla mancanza di prevenzione, soprattutto in età scolare. Circa 1 milione di          di rispondere con flessibilità ad esigenze specifiche del cliente, innalzare il livello di
12                                                                                                                                                                                                 13
T U R I S M O   P E R   T U T T I   –   1 . P A R T E   P R I M A                       1 . P A R T E    P R I M A   –   T U R I S M O   P E R   T U T T I




     fruibilità turistica di un servizio (pernottamento, ristorazione, trasporto) o di un bene
     (museo, parco, impianto sportivo o di loisir) migliorando la qualità dei servizi offerti,
     amplia di fatto la fascia di pubblico a cui ci si può rivolgere, con in più una ricaduta
     positiva sulla propria immagine. In questo momento ci si trova poi in una fase par-
     ticolarmente favorevole allo sviluppo del mercato, perchè l’Unione Italiana dei
     Ciechi e degli Ipovedenti, dal suo punto di osservazione privilegiato rispetto al
     tema dell’accessibilità, turistica e quotidiana, per le persone con disabilità sensoriale,
     ha la certezza della totale inadeguatezza delle struttur e e dei servizi alle particolari
     esigenze dei non vedenti ed ipovedenti, non solo delle strutture ricettive, ma anche
     dei trasporti, degli spazi di relazione, dei beni di interesse turistico, siano essi di tipo
     culturale, naturale o sportivo, ecc. E non solo in Piemonte, ma su tutto il territorio
     nazionale. Nel campo dell’abbattimento delle barriere sensoriali c’è un’arretratezza
     totale e generale, per la verità diffusa non solo nel settore turistico, ma in ogni livello
     della società civile. La difficoltà sensoriale è sicuramente frustrante per chi la vive
     sulla propria pelle, ma risulta essere un’importante opportunità per chi intende im-
     prendere e svilupp are la propria attività verso questa nicchia d i mercato.

     Conoscere il cliente.
     Nello scegliere la propria vacanza, questa nicchia di mercato, si muove esattamente
     come i normali turisti, ossia seguendo le proprie aspirazioni, passioni, curiosità, predile-
     zioni e disponibilità economiche. Sono persone che hanno interessi culturali, storici,             Una comunicazione efficace.
     enogastronomici, sportivi e che non si muovono esclusivamente in funzione dell’accessi-
                                                                                                        Chi si avventura nel mercato delle persone con difficoltà intese come “cliente consumatore”
     bilità del luogo. Adattando i servizi e strutture si migliora la qualità oggettiva del servizio,
                                                                                                        deve tener presente i presupposti della Convenzione ONU 2006 3 sulle persone con
     anche se non si conquista automaticamente una nuova fetta di mercato. Le vacanze
     possono costituire un problema per un cieco o un ipovedente che intenda trascorrerle               3 Convenzione ONU sui Diritti delle persone con disabilità, 13 dicembre 2006, che l’Italia ha firmato il 30 marzo 2007.

14                                                                                                                                                                                                                                15
T U R I S M O    P E R   T U T T I    –   1 . P A R T E   P R I M A                              1 . P A R T E   P R I M A   –   T U R I S M O   P E R   T U T T I




                                                                                                                               delle persone all’accoglienza. Pur non esistendo specifiche indagini di mercato nel set-
                                                                                                                               tore turistico che considerino la persona con difficoltà motorie o sensoriali nella sua
                                                                                                                               qualità di “consumatore”, è evidente che il trasferimento di informazione più effi-
                                                                                                                               cace è il passaparola. Gli operatori turistici del settore ricettivo e della ristorazione
                                                                                                                               già ben conoscono la potenza di questo impalpabile strumento di comunicazione.
                                                                                                                               “Le voci positive cominciano quando le aspettative del cliente vengono costante-
                                                                                                                               mente superate”: ciò significa che in generale si riesce a conquistare l’ospite con
                                                                                                                               un servizio memorabile (che resta nella memoria) fatto anche di piccole cose, mai
                                                                                                                               comuni e standardizzate. La persona se ne ricorderà e parlerà bene della struttur a
                                                                                                                               in cui ha soggiornato. Il passaparola è un’azione di comunicazione a costo zero.
                                                                                                                               Ma il passaparola, per un gestore disattento, può diventare un vero e proprio
                                                                                                                               boomerang. È dimostrato che un servizio “suffi cientemente buono e nella media”
                                                                                                                               difficilmente verrà menzionato, ma vi è una naturale propensione a raccontare agli
                                                                                                                               altri le esperienze meno felici, con conseguente perdita di potenziali nuovi clienti.
                                                                                                                               Il cliente già abituale è più facile da soddisfare, si conoscono i suoi “gusti” e si pos-
                                                                                                                               sono anticipare meglio le sue richieste. Il cliente si fida di voi e quando gli propo-
                                                                                                                               nete qualcosa, in un certo senso, andate sul sicuro. Gli albergatori ed i ristoratori
                                                                                                                               sanno poi che conservare un cliente impegna minori risorse, tempo e denaro,
                                                                                                                               rispetto a conquistarne uno nuovo. Un cliente fidelizzato poi è meno sensibile al
                                                                                                                               fattore prezzo e non si sente minacciato dall’intenzione di ricavare profitti da lui.
                                                                                                                               Il consumatore con disabilità è sicuramente un cliente esigente (ha esigenze specia-
                                                                                                                               li), ma al contempo sa riconoscere al gestore del servizio la disponibilità nel cercare
     4 Tra le persone con difficoltà la consapevolezza dello stato del diritto internazionale è piuttosto alta.
                                                                                                                               di comprendere queste esigenze speciali e di soddisfarle al meglio, senza atteggia-
       Operando nell’ambito del turismo accessibile non si può prescindere da quanto dichiarato a livello internazionale       menti pietistici o iperprotettivi e creando un clima di normalità anche nei confronti
       nella Carta di Madrid 2002 ed a livello nazionale nelle Carta di Perugia 2003, Carta di Norcia, Carta di Rimini 2003.   di altri eventuali consumatori.
16                                                                                                                                                                                                                         17
T U R I S M O   P E R   T U T T I   –   1 . P A R T E   P R I M A               1 . P A R T E   P R I M A   –   T U R I S M O   P E R   T U T T I




                                                                         impropri del tipo “vado a vedere se posso fare qualcosa per lei”, impappinandosi in
                                                                         farfugliamenti e sospensioni imbarazzate. Anche i ciechi vanno a “vedere”. Anzi, a
                                                                         questo proposito, una delle cause di maggior irritazione da parte di un cliente non
                                                                         vedente o fortemente ipovedente è quella di non essere avvertito quando il suo
                                                                         interlocutore si allontana. In uno spazio affollato e rumoroso non sempre è facile
                                                                         percepire la vicinanza di persone ed il loro movimento. Salutare il cliente, facendo
                                                                         attenzione che a bbia capito che il saluto è rivolto a lui, informarlo eventualmente del
                                                                         fatto che deve attendere perchè siete impegnati con un altro cliente, informarlo che
                                                                         vi state allontanando per una qualunque evenienza e che siete tornati nuovamente
                                                                         al suo fianco sono regole fondamentali, che richiedono pochi secondi di tempo e
                                                                         che rendono subito più confortevole la relazione tra le persone. Mentre l’uso di verbi
                                                                         o di parole che ricordano l’azione del vedere e gli occhi non sono un problema nella
                                                                         conversazione abituale, molto più seccante per una persona che non vede o vede molto
                                                                         poco è sentirsi dire “firmi qui”, “il bagno è di là”. Meglio prendere la mano della
                                                                         persona e posarla nel punto esatto dove va apposta la firma e dare informazioni
                                                                         di orientamento più dettagliate: “il bagno è alle sue spalle, al fondo del corridoio,
                                                                         ultima porta a destra”. Una persona non vedente può gradire di essere accom-
                                                                         pagnato lungo percorsi che non conosce: fatevi prendere sottobraccio (e non il con-
                                                                         trario, se non volete che sia lui ad accompagnare voi!). Se ha il bastone è sufficiente
                                                                         affiancarlo. Anche una persona ipovedente può gradire di essere accompagnata,
                                                                         ma a volte... no: in questo caso è meglio precedere di pochissimo il cliente, accer-
                                                                         tandosi che segua voi e non altri.




18                                                                                                                                                                  19
1 . P A R T E    P R I M A   –   L A   D I S A B I L I T À   V I S I V A




P A R T E   P R I M A   La maggior parte delle persone che non hanno mai avuto a che
                        fare con la disabilità visiva immaginano il mondo dei ciechi
                        come un mondo popolato da persone che, semplicemente, non
                        percepiscono il mondo intorno a loro per la mancanza di visio-
                        ne. Immaginano il mondo diviso tra ciechi (ciechi assoluti) da
                        una parte e vedenti dall’altra; fa eccezione la presenza di qualche
                        miope con difficoltà a leggere. Invece il problema della disabili-
                        tà visiva è cosa assai più complessa.


La disabilità visiva.




                        1 Legge 3 aprile 2001, n. 138 - Classificazione e quantificazione delle minorazioni visive e norme in materia
                         di accertamenti oculistici - Pubblicata in GU n. 93 del 21 aprile 2001.

                                                                                                                                        21
L A   D I S A B I L I T À   V I S I V A   –   1 . P A R T E   P R I M A                     1 . P A R T E   P R I M A   –   L A   D I S A B I L I T À   V I S I V A




                                                                               mezzo gli ipovedenti italiani. I dati fin qui esposti ci fanno comprendere la complessità
                                                                               del problema, la varietà delle condizioni che caratterizzano le persone con difficoltà
                                                                               visive e l’importanza di elaborare e realizzare misure per migliorare la qualità della
                                                                               vita, perchè in questo mondo “siamo tutti, solo temporaneamente, abili”.

                                                                               Aspetti psicologici.


                                                                                           “Se l’handicap visivo è insorto improvvisamente, per un certo periodo di tempo
                                                                                           tutto ruota attorno all’evento ed allo choc prodotto dall’esperienza vissuta.
                                                                                           Se la capacità visiva viene meno lentamente, la persona vive con una minaccia
                                                                                           sempre incombente. Chi invece ha un handicap visivo fin dalla nascita
                                                                                           o dalla prima infanzia, sa che ci sono cose che gli altri possiedono, ma che lui o lei
                                                                                           non potrà mai avere. Nonostante tutte le differenze di durata ed intensità
                                                                                           di un handicap visivo, ci sono comunque delle analogie nel vissuto individuale:
                                                                                           tutti sono consapevoli di aver perso qualcosa e quella perdita può essere elaborata
                                                                                           soltanto passo passo per essere infine integrata nella personalità”. 2
                                                                                           “Le persone con un handicap visivo si trovano e si muovono in continuazione
                                                                                           tra il vedere, il non poter vedere bene ed a volte il non vedere nulla,
                                                                                           sempre stando sotto gli occhi di chi gli sta attorno”. 3



                                                                               2 Estratto da: Renata Martinoni, “Aspetti psicologici dell’handicap visivo”, in Giornale Retina Suisse n. 2-3/2008,
                                                                                pag. 42 e seguenti.
                                                                               3 Ibidem.

22                                                                                                                                                                                                   23
L A   D I S A B I L I T À   V I S I V A   –   1 . P A R T E   P R I M A                1 . P A R T E   P R I M A   –   L A   D I S A B I L I T À   V I S I V A




     Per questa particolarissima e persistente condizione sono spesso alla ricerca di posizioni        nascita e rischiano di diventare ciechi. Attualmente non esistono terapie efficaci per
     chiare e di una loro identità. Non che manchi loro la consapevolezza dell’identità, ma,           curarla, ma la principale strada di ricerca è rappresentata da una potenziale terapia
     per quanto riguarda il “vedere o il non vedere” devono continuamente riorientarsi e ri-           genica. Colpisce 3 bambini ogni 100.000.
     definire la loro posizione e nello stesso tempo “interpretare una parte” per il “pubblico”
     che li circonda, combattuti tra il nascondere la difficoltà visiva per non dare nell’occhio       Maculopatia.
     o ammetterla apertamente con le conseguenze del caso. Spesso il dilemma sta nel fatto
     che le persone con handicap visivo vorrebbero essere trattate come se ci vedessero, ma            Anche in questo caso si tratta di patologie che
     nel contempo si aspettano dal prossimo attenzioni e riguardi in determinate situazio-             colpiscono la macula, la zona centrale della
     ni. Il non vedente dalla nascita è più facilmente spinto ad integrarsi con il mondo, sarà         retina adibita alla visione distinta: se questa
     più facilmente autonomo e propositivo nei confronti della società rispetto ad una perso-          viene irreparabilmente danneggiata causa
     na che sta progressivamente perdendo la vista o a chi l’ha persa per un trauma recente.           cecità centrale. Sintomo comune delle ma-
                                                                                                       culopatie è la distorsione progressiva delle
                                                                                                       immagini ed una “non visione” su alcune parti
                                                                                                       del campo visivo. Sintomi di minore frequen-
                                                                                                       za sono le errate percezioni della dimensione
                                                                                                       degli oggetti osservati, che possono essere
                                                                                                       sia sottostimate (micropsia) che sovrastima-
                                                                                                       te (macropsia). Le maculopatie si possono
                                                                                                       distinguere in ereditarie e acquisite. Tra le
                                                                                                       maculopatie acquisite la più diffusa è la
     Amaurosi congenita di Leber.
                                                                                                       degenerazione maculare legata all’età che
     Si tratta di una malattia oculare che si trasmette geneticamente e provoca una dege-              nella maggior parte dei casi compare dopo i
     nerazione progressiva della retina. La malattia causa una grave riduzione della vista             50 anni. Rappresenta la principale causa di
     associata a fastidio alla luce (fotofobia). I bambini colpiti presentano sintomi sin dalla        cecità nel mondo occidentale.
24                                                                                                                                                                                              25
L A   D I S A B I L I T À   V I S I V A   –   1 . P A R T E   P R I M A               1 . P A R T E   P R I M A   –   L A   D I S A B I L I T À   V I S I V A




     Nistagmo.                                                                                        è l’origine genetica della retinite pigmentosa, la quale viene trasmessa ereditaria-
                                                                                                      mente, di generazione in generazione, seguendo meccanismi ormai noti ai genetisti.
     È un’oscillazione ritmica e involontaria degli occhi. Il nistagmo fisiologico (normale) è        Attualmente non esiste alcuna cura efficace.
     quello per esempio dell’occhio di una persona seduta su un treno i n corsa che guarda
     fuori dal finestr ino e osserva, uno alla volta, i pali che si susseguono (a una fase di
                                                                                                      Glaucoma.
     movimento più lento ne segue una di movimento rapido o di scossa). Il nistagmo
     diventa patologico quando si verifica per cause non legate al movimento della persona.           La cecità provocata dal glaucoma si può prevenire purché la malattia sia diagno-
     In questo caso la capacità visiva può variare durante il giorno ed essere influenzata            sticata e curata tempestivam ente. Il glaucoma è una malattia oculare dovuta gene-
     da fattori emozionali e fisici (come lo stress o la stanchezza). Molte persone affette           ralmente a un aumento della pressione all’interno dell’occhio. Secondo l’Organiz-
     da questa condizione sono considerate ipovedenti.                                                zazione Mondiale della Sanità colpisce circa 55 milioni di persone nel mondo ed è
                                                                                                      una delle principali cause di disabilità visiva dopo la cataratta; in Italia si stima che
     Retinite pigmentosa.                                                                             quasi 1 milione di persone ne siano affette, ma si calcola che circa la metà di esse
                                                                                                      non ne sia a conoscenza. La persona affetta da glaucoma continua a vedere l’ogget-
     Con il termine retinite pigmentosa si identifica un gruppo di malattie ereditarie                to al centro del suo campo visivo e non si accorge che l’area visiva si sta riducendo
     caratterizzate da una degenerazione progressiva della retina di entrambi gli occhi,              in periferia. L’aumento della pressione danneggia irreparabilmente i neuroni che
     che provoca nel tempo la perdita della visione notturna e del campo visivo periferico.           trasportano il segnale elettrico. Si ha una progressiva riduzione dell’acuità visiva
     In molti casi vi è una perdita dell’acutezza visiva, che può condurre all’ipovisione             fino alla completa cecità.
     e progredire fino alla cecità. La retinite pigmentosa, secondo le statistiche inter-
     nazionali, colpisce circa una persona su 4.000. Molto spesso la retinite pigmentosa
     compare tra la pubertà e l’età matura, ma non sono assolutamente rari gli esempi
     di bambini colpiti nella prima infanzia. Si tratta di una malattia degenerativa.
     La capacità visiva del soggetto colpito viene progressivamente ridotta, fino a giun-
     gere in molti casi alla completa cecità. Le cause che determinano questa infermità
     sono ancora sconosciute. L’unica informazione certa di cui gli scienzia ti dispongono
26                                                                                                                                                                                                27
1 . P A R T E   P R I M A   –   G L I   A U S I L I




P A R T E   P R I M A   Per ausili intendiamo tutti gli strumenti e le tecnologie com-
                        pensative per migliorare l’autonomia nel movimento e nella
                        comunicazione. Come dire: dal navigatore G PS al bastone
                        bianco, passando attraverso l’ingranditore e le insegne parlanti.
                        In generale ogni persona cieca o ipovedente porta con sè gli
                        strumenti e le tecnologie che ritiene più utili, ma pensiamo sia
                        importante in questa sede fornire un’idea sintetica della loro
                        esistenza e funzionamento affinchè possiate mettere il vostro
                        cliente in condizioni di utilizzarli al meglio e senza difficoltà.
                        Si inizia da uno strumento molto particolare. Ha quattro zampe
Gli ausili.             e scodinzola: il cane guida!

                        Ausili personali.

                        Il cane guida.

                        È importante affrontare questo argomento in modo chiaro e senza ambiguità.
                        Il non vedente può far entrare il suo cane guida in qualsiasi locale, in quanto il cane
                        è un compagno indispensabile alla sua autonomia e questo legame inscindibile
                        è riconosciuto dalla legge. Quanto sopra vale per alberghi, ristoranti, uffici, mezzi
                        pubblici, treni e quant’altro. La responsabilità conseguenti ad azioni che possono
                        compiere i cani guida non ricadono su chi li accoglie, quindi i gestori di strutture o i
                        responsabili di mezzi pubblici non devono preoccuparsi di sicurezza propria o altrui,
                                                                                                                   29
G L I   A U S I L I   –   1 . P A R T E   P R I M A                                1 . P A R T E    P R I M A    –   G L I   A U S I L I




                                                         nè porre alla persona non vedente questioni ad                    La scelta del cane.
                                                         essa riconducibili. I cani guida sono animali ad-                 I cani guida per ciechi sono animali di razza selezionata appositamente addestrati
                                                         destrati, mansueti, abitudinari e fedeli agli ordini              per il compito che devono svolgere. Le razze selezionate per la funzione di cane guida
                                                         del padrone. Vengono tenuti in salute e puliti, non               sono il Pastore Tedesco, il Labrador ed il Golden Retriver. 2 I cani guida sono quindi
                                                         solo perché doveroso da parte del padrone, ma                     sempre di taglia media o grande. Il primo a essere utilizzato in questo compito è stato
                                                         perché l’impegno della tutela del cane guida è                    il Pastore Tedesco. Data la mansione che svolge, deve essere riflessivo e mansueto,
                                                         vincolante per legge anche per il padrone. Quindi                 mortificando così alcuni aspetti della sua indole, quali l’aggressività e il nervosismo.
                                                         non vi è mai alcun rischio per la salute e l’igiene.              È bene che sia dotato altresì di particolare abnegazione e amore verso il padrone:
                                                         I cani guida sono animali socievoli e non risulta                 si scelgono generalmente femmine, che presentano queste caratteristiche in modo
                                                         nella letteratura di genere alcun episodio che                    più spiccato. I cuccioli sono selezionati per docilità e prontezza nell’apprendimento:
                                                         faccia riferimento a una loro presunta pericolosità.              nella parte iniziale della loro vita la scuola di addestramento, (che in genere è anche
                                                                                                                           allevamento) , cura con attenzione la socializzazione dell’animale, ovvero la capacità
                                                                                                                           di relazionarsi senza paure con il mondo esterno e la capacità di interagire con l’essere
               “Già nel 1780 presso l’Ospedale per Ciechi di Parigi venivano addestrati cani
                                                                                                                           umano anche senza ricercare nel contatto visivo il consenso. Il cane è stato addestrato
               per accompagnamento ai non vedenti. Ma solo nel 1916 cani guida vennero utilizzati
                                                                                                                           ad eseguire solo i comandi impartiti dal proprio conduttore, è quindi bene non impar-
               comunemente come accompagnatori per i non vedenti dai reduci che avevano perduto
               la vista dopo la Prima Guerra Mondiale, dimostrando doti inaspettate in tale compito.                       tire comandi al cane se non si è il conduttore. Nei momenti di fermo o riposo, con il
               In Germania nel 1920 ben 539 persone che avevano perduto la vista utilizzavano                              consenso del conduttore, è possibile familiarizzare con il cane. Non date mai cibo a un
               questo ausilio. Presto si aprirono scuole in altre città in tutto il mondo e nel 1929                       cane guida, se non si è prima autorizzati dal suo conduttore. Il cane guida operativo è
               sulla base della Scuola Americana ‘Seeing Eye’ - traduzione: occhio che vede - nasce                        riconoscibile dall’imbracatura completa: pettorina in cuoio con croce o logo e manubrio
               la Scuola Nazionale Cani Guida per Ciechi di Firenze per iniziativa dell’Unione                             rigido. Tuttavia è possibile che un cieco si faccia accompagnare anche da un “cucciolone”,
               Italiana Ciechi, che il 25 settembre dello stesso anno consegna i primi cani”. 1                            (così è definito un cane non addestrato di età inferiore ai 18 mesi), o da un proprio cane
                                                                                                                           addestrato, ma non può svolgere la funzione di guida.


     1 Testo tratto da: AA.VV, “Il cane guida il perchè di una scelta”, a cura UICI per gentile concessione dell’autore.   2 In Italia esistono quattro centri di addestramento per cani guida nelle province di Firenze, Milano, Messina e Padova.

30                                                                                                                                                                                                                                                    31
G L I   A U S I L I   –   1 . P A R T E   P R I M A               1 . P A R T E   P R I M A   –   G L I   A U S I L I




     Cosa sa fare un cane guida?
     Come viene bene illustrato nel testo “Il cane guida il perchè di una scelta” a cura UICI,
     il cane viene educato nel traffico urbano a identificare gli ostacoli, le buche, i gra-
     dini; quindi si ferma per indicare un punto pericoloso che richiede attenzione e
     guida il non vedente nel tragitto da compiere. Il cane non è in grado di distinguere
     il colore rosso: per superare gli incroci con semaforo deve quindi imparare a seguire
     il senso del traffico cittadino. Viene inoltre abituato a salire sui mezzi di trasporto,
     a riconoscere i posti liberi e a muoversi negli uffici pubblici. Nei luoghi abituali
     e nella casa il cane viene addestrato al riconoscimento dei percorsi in modo da assi-
     curare al padrone un valido aiuto. Il non vedente, con buone doti di orientamento
     e capacità a riconoscere luoghi e oggetti nuovi, riesce così a spostarsi e a raggiungere
     la meta desiderata.


     Salute ed igiene del cane.
     I cani guida sono regolarmente vaccinati contro cimurro, leptospirosi, gastroenterite
     virale, epatite contagiosa, tosse dei canili, virus respiratori e parainfluenzali, fila-
     riosi ed il conduttore non vedente ed assegnatario ha l’obbligo di sottoporre il
     cane alle vaccinazioni periodiche previste dalla profilassi zooiatrica. Il cane guida
     viene sterilizzato per evitare al non vedente problemi di igiene e di pericolosità, de-
     rivante quest’ultima dalle aggressioni a scopo sessua le che le femmine potrebbe-           Il bastone bianco.
     ro subire per la strada. L’assegnatar io di cane guida di norma porta con sè il libretto
     sanitario del cane, soprattutto se si muove fuori dall’ambito comunale di residenza.        L’uso del bastone bianco come segno di riconoscimento delle persone cieche ha una
     Il libretto sanitario del cane è il documento che dichiara lo stato di salute del cane      data di nascita: il 7 febbraio 1931, una giovane donna francese lancia una campagna
     e la prevenzione a cui è sottoposto.                                                        “mediatica”, diremmo oggi, per questo riconoscimento. Fino però al Secondo Dopo-
32                                                                                                                                                                                     33
G L I   A U S I L I   –   1 . P A R T E   P R I M A                     1 . P A R T E   P R I M A   –   G L I   A U S I L I




                                                                                                                  Non esiste, invece, uno standard internazionale per gli ipovedenti. Alcuni hanno proposto
               “L’uso del bastone come mezzo di deambulazione e di riconoscimento delle persone                   un bastone giallo o a strisce gialle e rosse. Tuttavia difficilmente le persone ipovedenti
               cieche si perde nei meandri della storia e del mito. Patriarchi biblici, poeti, musici,            accettano di muoversi con un simile strumento in mano, poiché tendono a mimetizzarsi
               filosofi e mendicanti sono stati ‘fotografati’ con questo oggetto il cui spessore semantico        con i vedenti. Il bastone bianco è riconosciuto in tutto il mondo.
               oscilla tra quello di scettro di un’autorità vaticinante e quello di sostegno
               di una mendicità errante”. 3
                                                                                                                         Il codice della strada prevede che gli automobilisti debbano sempre fermarsi
                                                                                                                         in presenza di un cieco che attraversi la strada muniti di bastone bianco
                                                                                                                         anche se non si trova sulle strisce pedonali.




     3 Testo tratto da: AA.VV, “La Storia del Bastone Bianco”, a cura UICI per gentile concessione dell’autore.

34                                                                                                                                                                                                             35
G L I   A U S I L I   –   1 . P A R T E   P R I M A                   1 . P A R T E   P R I M A   –   G L I   A U S I L I




     giardini e spiazzi, aree naturali, ecc.) ed anche dei percorsi interni (attraversamento hall,   Sistemi di lettura e software di aiuto.
     percorso museale, ecc.) non è difficile ottenere una “guida naturale” sicura ed efficace        I sistemi di lettura erano un tempo costituiti da scanner dotati di software di riconosci-
     e contempo raneamente ben inserita nel contesto paesaggistico o architettoni co: un             mento testi a cui si univano software di sintetizzazione vocale. Oggetti da tavolo che
     cordolino in pietra o in legno al limite di un sentiero sono sufficienti a dare sicurezza       trovano ancora applicazione in alcuni luoghi specifici e per uso didattico. Oggi esisto-
     in un ambiente esterno, un tracciato con una pavimentazione dalla superficie diversa            no strumenti di lettura di dimensioni sempre più ridotte e dotati di software sempre
     (più liscia o più ruvida) sono utili all’interno. L’importante è che in entrambi i casi non     più sofisticati. Sono strumenti che una persona cieca o ipovedente porta sempre con
     ci siano interruzioni inutili e che invece quando la “guida” si deve interrompere per più       sè, soprattutto quando viaggia. È utile sapere come funzionano per mettere il cliente
     di un metro per vincoli funzionali sia sostituita da segnali pedotattili convenzionali.         in condizioni di utilizzarli al meglio e senza difficoltà.

     Il telefono cellulare.

     Il telefono cellulare è uno degli strumenti tecnologici più utilizzato nella vita di tutti
     i giorni, per un disabile visivo rappresenta un indispensabile supporto per la propria
     autonomia e sicurezza. Fino a qualche anno fa l’uso della telefonia cellulare per una
     persona non vedente risultava assai problematico. Il costante sviluppo tecnologico
     ha generato soluzioni in grado di garantire la piena accessib ilità ai servizi della tele-
     fonia mobile. Le sintesi vocali attualmente in commercio permetto no alla persona
     non vedente o ipovedente l’autonoma gestione di tutte le funzionalità dei cellulari;
     una voce elettronica i nfatti legge all’utente tutto ciò che viene visualizzato sul display
     garantendogli così la possibilità di utilizzare la rubrica per richiamare un contatto e
     attivare una telefonata, gestire la messaggistica, gestire l’agenda, l’orologio, la sveglia,
     ecc. Esistono inoltre applicazioni, dedicate alle persone ipovedenti, che permet-
     tono l’ingrandimento delle scritte che compaiono sul display del telefono cellulare.
     Significativi passi in avanti si stanno compiendo nel rendere pienamente accessibili
     anche i più moderni smartphone presenti sul mercato.
36                                                                                                                                                                                                37
G L I   A U S I L I   –   1 . P A R T E   P R I M A                1 . P A R T E   P R I M A   –   G L I   A U S I L I




                                                           Screen reader.

                                                           Come fa un non vedente o un ipovedente a leggere lo schermo di un PC? Semplice,
                                                           tutto quello che si visualizza a schermo viene “letto” da una voce sintetizza ta: se lo
                                                           desidera la persona non vedente oggi può utilizzare un PC e navigare in Internet in
                                                           totale autonomia. Sempre che i siti ed i documenti siano stati redatti con un minimo
                                                           di accortezza e secondo alcuni standard in cui vengono elencate tutte le specifiche e
                                                           i requisiti da soddisfare per la creazione di pagine accessibili. Nel panorama globale
                                                           della rete, l’iniziativa più autorevole è senza dubbio la “Web Accessib ility Initiative”
                                                           sviluppata dal World Wide Web Consortium (W3C), un consorzio fondato nell’ottobre
                                                           1994. Lo screen reader (traduzione: lettore di schermo), è un software in grado di
                                                           interpretare il contenuto dello schermo ed altre informazioni dall’ambiente operativo
                                                           del PC e di inviarle a dispositivi di output vocale e/o tattile. Il più diffuso sistema di
                                                           sintesi vocale, è Jaws, sviluppato dall’americana Freedom Scientific. L’accortezza sta
                                                           nel non usare il mouse, ma la tastiera, per muoversi sulle applicazioni e sul desktop,
                                                           scaricare la posta, navigare in internet, ecc. Chiaramente la sintesi vocale è in grado
                                                           di riconoscere il testo (nelle lingue più diffuse, ma anche in alfabeti non latini), ma
                                                           le parti grafiche, se non sono appositamente descritte per esempio con l’utilizzo di
                                                           software specializzati come IVEO, non verranno lette e l’informazione non raggiun-
                                                           gerà il suo scopo. L’ipovedente usa invece programmi che ingrandiscono lo schermo,
                                                           cambiando i contrasti più idonei alla propria patologia. Esistono software in grado
                                                           di ingrandire il contenuto delle pagine video di qualsiasi applicazione e qualsiasi am-
                                                           biente, fino a 16 volte mantenendo sempre visibile sullo schermo le finestre di mes-
                                                           saggio, finestre di dialogo, ecc. Ad un primo livello base, con funzione di solo ingran-
                                                           dimento adatto a ipovedenti, può essere aggiunto un software di lettura con sintesi
38                                                                                                                                                      39
G L I   A U S I L I   –   1 . P A R T E   P R I M A                   1 . P A R T E   P R I M A   –   G L I   A U S I L I




     vocale, anche per persone cieche. Analogalmente esistono software che ingrandiscono          Con IVEO si può:
     il contenuto delle schermate dei telefonini o che sono in grado di farne una lettura con
     sintesi vocale.                                                                                 sviluppare nuovo materiale interattivo come mappe parlanti diagrammi, classifiche;

                                                                                                     tradurre materiale PowerPoint & Visio in formato tattile/audio/visivo;
     Lettura con sintesi vocale.                                                                     leggere e scrivere forms in formato PDF con accessibilità universale;
     IVEO è un software che permette di aggiungere informazioni audio e tattili a materiali          creare libri tattili e audio accessibili;
     che normalmente sono solo visivi. Il Viewer di IVEO si può scaricare liberamente
     ed è utilizzabile allo stesso modo di Adobe Acrobat (PDF), ma è più versatile ed                estrarre file in modo automatico da programmi Windows;
     accessib ile. Basta premere nell’area del disegno desiderata e ascoltare le informa-
                                                                                                     modificare documenti in modo indipendente dalle dimensioni;
     zioni vocali preregistrate. Utile quindi per l’esplorazione di mappe, percorsi e simili.
     Il Creator di IVEO consente di rendere interattivo e tattile tutto il materiale grafico         distribuire file accessibili anche via mail o via web.
     sia acquisito da scanner sia in formato elettronico. IVEO opera in parallelo con
     l’interfaccia standard visiva utilizzata dai normali programmi. Aggiungendo infor-
     mazioni di tipo audio e tattile ai dati che sono per loro natura solo visivi (mappe, dise-   Ausili non personali.
     gni, grafici, ecc.) le informazioni risultano più complete e maggiormente compren-
                                                                                                  Insegne parlanti.
     sibili. Consentend o di utilizzare più sensi contem poraneamente , il software rende
     i documenti più comprensibili per l’utente . La creazione di nuovi documen ti o la           Esistono vari modelli di “insegne parlanti” ad infrarossi o radio. La finalità è quella di
     conversione di documenti già esistenti è semplice e funzionale. Le informazioni              unire all’insegna visiva (da interno o da esterno) identificativa di un luogo (albergo, ri-
     sono disponibili sia in formato elettronico sia su carta, pertanto IVEO è dotato di          storante, guardaroba, ufficio direzione, ecc.) un congegno in grado di comunicare ver-
     funzioni che permettono la conversione immediata di entrambi i supporti. Chiunque            balmente il messaggio dell’insegna. È il principio dell’informazione anche sonora che
     sa usare un computer può prendere informazioni da un libro di testo o da un file             annuncia le fermate nella metropolitana o sui bus o negli ascensori. Le insegne par-
     elettronico e creare un documento accessibile secondo le caratteristiche di IVEO             lanti richiedono un’alimentazione dalla rete elettrica (esistono anche a batteria, ma gli
     in pochi secondi.                                                                            oneri di manutenzione spesso le rendono inefficaci) e sono facilmente installabili da
40                                                                                                                                                                                              41
G L I   A U S I L I   –   1 . P A R T E   P R I M A                  1 . P A R T E   P R I M A   –   G L I   A U S I L I




     qualsiasi elettricista. Il congegno è di dimensioni ridotte (contenuto all’interno di una       Un esempio di utilizzo in questa versione può essere all’interno di un grande albergo.
     normale scatola elettrica da muro). A seconda della necessità è possibile prevedere             Alla reception insieme alla chiave della camera viene consegnato al cliente non vedente
     la semplice ripetizione di un messaggio breve (ristorante “taldeitali”, banca, ecc.) o          il telecomando programmato con il suo numero di camera. Il cliente potrà muoversi
     di un messaggio più articolato, caricabile da file audio attraverso porta USB (per              agevolmente in tutti gli spazi comuni vocalizzando le insegne di servizio, ma nel corri-
     esempio per illustrare i contenuti di una sala museale).                                        doio camere vocalizzerà solo il numero della sua stanza senza arrecare disturbo agli
                                                                                                     altri clienti. Le insegne parlanti sono state realizzate con lo scopo di togliere fin dall’ori-
     L’insegna parlante può essere attivata in tre modalità:                                         gine l’alibi del “non si può fare perché costa tanto” o “non si può applicare perché
                                                                                                     troppo complicat o o invasivo”. Il costo è più basso di una qualsiasi insegna artistica
        attraverso un sensore di prossimità: quando una persona passa davanti al sen-               oggi in commercio e può essere applicata semplicemente predisponendo un punto
         sore, questo attiva la vocalizzazio ne del messaggio eventualmente accendendo led
                                                                                                     elettrico accanto alle porte o dove si vuole installare l’insegna. La parte elettronica
         luminosi che richiamano l’attenzione di persone sorde o semplicemente distratte;
                                                                                                     viene incassata nelle scatole elettriche tipo 503 e a filo muro con due viti viene fissato
        con telecomando o ricevente: la persona in possesso dell’apposito telecomando               il pannellino di copertura con l’insegna stampata a caratteri per vedenti ed ipovedenti.
         attiva a comando tutte le insegne parlanti in un raggio varabile da 3 a 20 metri.
         Con lo stesso telecomando è possibile per la persona selezionare solo la vocalizza-         Lavagna a tracciamento luminoso.
         zione di un’insegna tra quelle attivate ed individuare così la direzione di provenienza.
         Nella versione ad infrarossi solo quando il ricevitore è perfettamente allineato con        La lavagna a tracciamento fortemente luminoso p ermette alle persone ipovedenti con
         l’insegna emittente viene trasmesso un segnale sonoro (in auricolare) ed è la posi-         un residuo visivo fino a 1/50 di seguire lezioni o di scrivere e disegnare sulla lavagna
         zione del ricevitore che guida la persona verso l’insegna;                                  senza altro ausilio ottico. Il sistema è stato sottoposto alla prova con persone di diffe-
                                                                                                     renti età e condizioni funzionali, con risultati più che apprezzabili. Particolarmente
        con telecomando programmato: questa funzione è particolarmente utile, ad
                                                                                                     indicato per laboratori didattici, sale riunioni, ecc. Le lavagne sono realizzate in
         esempio negli hotel, nei centri congressi, negli spazi che ospitano eventi dove alcune
                                                                                                     polimetilmetacrilato infrangibile, nel quale viene immessa luce (come in una fibra
         informazioni è bene che siano sempre vocalizzate (ad esempio uscita di sicurezza,
                                                                                                     ottica) che resta invisibile fino a che non raggiunge il tracciato di un pennarello o una
         ascensore, scale, toilette, ufficio informazioni, ecc.) mentre altre (ad esempio i numeri
                                                                                                     piastrina (accessoria), i quali emetteranno una luce intensa. Necessita di pennarelli
         delle camere o i nomi degli uffici) devono essere vocalizzate a richiesta.
                                                                                                     specifici cancellabili a secco, o cancellabili solo ad umido, i cui segni emettono luce.
42                                                                                                                                                                                                     43
G L I   A U S I L I   –   1 . P A R T E   P R I M A    1 . P A R T E   P R I M A   –   G L I   A U S I L I




     Sono disponibili fogli “prelievo disegni” (fogli trasparenti con un lato adesivo, che con-
     sentono di prelevare il disegno e conservarlo) e speciali tappetini (di 1 mm di spesso-
     re) che aderiscono alla lavagna senza colla, per adesione atmosferica, riposiziona-
     bili e riutilizzabili che fungono da supporto illuminante per simboli fotografici,
     diapositive ed in genere per figure realizzate su supporti trasparenti come l’acetato .
     Le lavagne hanno dimensioni variabili da 70 x50 cm (uso domestico) a 200 x 110 cm
     (su cavalletto per convegni).




                                                   6 mm




                                                                             1 mm




44                                                                                                                                                      45
1 . P A R T E   P R I M A    –   M O L T E P L I C I   S E N S I




P A R T E   P R I M A   L’attività sensoriale è una funzione complessa che è giusto considerare
                        nella sua dimensione plurisensoriale. La distinzione fra i cinque
                        sensi è in realtà assai discutibile sul piano scientifico e finisce in
                        molti casi per spezzare in modo arbitrario atti percettivi che pos-
                        sono essere compresi pienamente solo se li si considera nella loro
                        natura eminentemente plurisensoriale.




Molteplici sensi.




                        1 Heinz Werner, “Psicologia comparata dello sviluppo mentale”, Giunti Barbèra, Firenze, 1985.

                                                                                                                        47
M O L T E P L I C I   S E N S I   –   1 . P A R T E   P R I M A   1 . P A R T E   P R I M A   –   M O L T E P L I C I   S E N S I




     distanti e progressivamente sempre più astratti come il bassorilievo, il disegno, il raccon-
     to verbale o altro ancora. Come dire che al cliente di un servizio o al visitatore di un
     museo con disabilità visive vanno offerte numerose opportunità, scegliendo fra le
     quali egli ha la possibilità di stabilire un proprio specifico itinerario di avvicinamento.

     L’esplorazione tattile.
     Per molti di noi il tatto è la mano, le mani; va da sé che il senso del tatto è la pelle di
     tutto il corpo. Percepiamo il caldo e il freddo, il liscio, il ruvido su ogni parte del corpo.
     Però tendiamo a considerare solo le mani, ci fermiamo lì, perché queste dieci dita ci
     fanno percorrere ed esplorare tutto il mondo che ci circonda. Ma quando gli oggetti
     superano per dimensione l’apertura delle braccia come si fa a conoscerli, per chi è privo                                   in mano rispetto al solo guardarlo. Il tatto, che è spe-
     del senso della vista, se non attraverso la mediazione troppo spesso vaga ed ingannevole                                    cializzato nella percezione della sostanza degli oggetti
     della descrizione verbale? Il percepire il mondo è innanzitutto un “vedere con la mente”                                    (composizione, durezza/elasticità, temperatura), può
     piuttosto che con gli occhi, che non si esaurisce solo nella descrizione linguistica, ma                                    produrre reazioni emotive estetiche in presenza di og-
     mette in gioco la rappresentazio ne e l’elaborazione dell’informazione a tutti i livelli.                                   getti morbidi di soffice consistenza, mentre appare me-
     Secondo Kennedy 2 la visione è un processo che non riguarda solo la periferia del sistema                                   no sensibile all’estetica degli oggetti prodotti con ma-
     visivo. Il sistema visivo di elaborazione interno, se opportunamente stimolato con l’utiliz-                                teriali rigidi. Anche se sono oggetti artistici. Quando
     zo dei sensi restanti, può produrre rappresentazioni della realtà proprie dell’esperienza                                   si tratta di identificare al tatto piccoli oggetti abituali
     visiva. La percezione visiva è, come la cognizione, solo una questione di livello: l’esperien-                              investiti di un significato pragmatico, il sistema tattile
     za percettiva di ciascuno, vedente o non vedente, si colloca nella sfera delle capacità                                     si rivela alquanto adatto, altrettanto quanto il sistema
     individuali. La descrizione verbale concorre allo sviluppo di un sistema concettuale che,                                   visivo. L’identi ficazione è infatti molto rapida e prati-
     indipendentemente dal linguaggio, è molto simile a quello dei vedenti: se sostenuta da                                      camente priva di errori. Per esplorare le mani operano
     esperienze sensoriali plurime, dal tatto innanzitutto, senza trascurare l’olfatto e il gusto,                               movimenti in rapida successione; le percezioni acquisite

     2 John M. Kennedy, “Drawing and the Blind”, Yale University Press, 1993.                                                    3 Pierre Villey , “Le monde des aveugles”, Corti, Paris, 1954.

48                                                                                                                                                                                                49
M O L T E P L I C I   S E N S I   –   1 . P A R T E   P R I M A                   1 . P A R T E   P R I M A   –   M O L T E P L I C I   S E N S I




     si integrano progressivamente dando luogo a immagini mentali d’insieme via via più                      L’esplorazione uditiva.
     ricche e complesse. Non è possibile avere un’idea complessiva, anche sommaria,                          Altro senso primario nelle persone con minorazione visiva è l’udito. La percezione
     immediata, ma per acquisire qualche risultato significativo è necessa rio un tempo
                                                                                                             dell’ambiente passa attraverso il riconoscimento di rumori, l’individuazione della fon-
     più o meno lungo. Il lavoro delle mani poi non segue un percorso lineare sempre
                                                                                                             te sonora e del suo posizionamento rispetto al soggetto. L’udito può avvicenda re la
     uguale, ma si adatta ad ogni situazione in relazione alla forma, alla complessità, al
                                                                                                             vista ed è, nella fase di sviluppo infantile o di rieducazione post-traumatica, il
     tempo a disposizione, all’esperienza del soggetto e ad eventuali aiuti di cui dispone
                                                                                                             canale che coordina il movimento della mano. In un contesto adeguato, senza distur-
     (per esempio dell’aiuto di una guida verbale sia essa registrata o rappresenta ta da
                                                                                                             bi sonori di fondo, è possibile distinguere per mezzo dell’udito un pilastro da una
     una persona che lo affianca). Solo la mano in movimento è in grado di percepire i
                                                                                                             colonna, rilevare la presenza di ostacoli, capire se la persona che sta parlando ha i
     rilievi (superfici, forme), se il movimento si arresta la capacità percettiva si esaurisce.
                                                                                                             baffi oppure no. 5 In un contesto urbano trafficato, con rumori di fondo elevati,
     Per la comprensione di un oggetto nuovo è necess ario che le mani tornino sulle
                                                                                                             queste informazioni vengono a mancare perché le informazioni sonore si sovrappon-
     singole parti più volte, provenendo da direzioni diverse e con velocità diverse.
                                                                                                             gono e si coprono l’un l’altra. Tale situazione più creare disorientamento e insicurez-
     Perché si formi un’immag ine mentale di quanto si sta esplorando è necessario indi-
                                                                                                             za, soprattutto se i rumori prevalenti sono attribuibili a fonti di potenziale pericolosità
     viduare i particolari di più alto significato e contemporaneamente riuscire a com-
                                                                                                             (traffico veicolare, rumore di cantieri, ecc.).
     prendere il significato d’insieme dell’oggetto per dare il giusto senso ai particolari
     individuati. È quindi fondamentale avere una guida verbale, o al limite testuale,
     che agevoli il riconoscimento e fornisca una chiave interpretativa delle forme che si                   L’esplorazione olfattiva e gustativa.
     stanno esplorando. Un modello tridimensionale non dovrebbe occupare uno spazio                          L’olfatto o odorato è uno dei cinque sensi specifici e rende possibile, tramite i
     più grande dell’apertura delle braccia e non dovrebbe avere parti in sottosquadro                       chemiorecettori, le percezioni delle sostanze chimiche volatili e dei gas presenti
     più piccole della dimensione di un dito. In un disegno invece si deve tener presente                    nell’aria. Sappiamo che l’olfatto è il senso più arcaico: risveglia le parti più primitive
     che senso del tatto sui polpastrelli consente di sentire rilievi dello spessore minimo                  del nostro cervello; odori e profumi ravvivano la memoria, evocano situazioni passate
     di 0,5 mm e di distinguere due linee affiancate ad una distanza superiore a 2 mm. 4                     da decine di anni; associato a un profumo colleghiamo una reazione affettiva di piacere
                                                                                                             o di dispiacere. L’olfatto è connesso in maniera funzionale con il gusto, come si può
     4 I contenuti del presente paragrafo sono tratti da:                                                    provare semplicemente quando un raffreddore congestiona le vie aeree, compromettendo
       Fabio Levi, Rocco Rolli, “Disegnare per le mani, manuale di disegno in rilievo”,
       Silvio Zamorani Editore, Torino, 1994.                                                                5 Augusto Romagnoli, “Introduzione alla educazione dei ciechi”, ristampa a cura UICI, Firenze, 1990.

50                                                                                                                                                                                                                  51
M O L T E P L I C I    S E N S I   –   1 . P A R T E   P R I M A                   1 . P A R T E   P R I M A    –   M O L T E P L I C I   S E N S I




     la funzione olfattiva, ed i cibi hanno pressoché tutti lo stesso sapore. I disturbi dell’olfatto        visivo l’olfatto è uno strumento indispensabile per la riconoscibilità dei luoghi e degli
     e del gusto raramente sono invalidanti o pericolosi per la vita, quindi spesso non ricevono             ambienti. Dichiara un non vedente intervistato sulla sua capacità di muoversi auto-
     un’attenta considerazione. Rispetto agli altri sensi l’olfatto è forse quello più trascurato            nomamente in città: “qui sotto c’è proprio una profumeria ed un po’ più avanti una pa-
     sul piano sociale. Nel suo libro “Il naso intelligent e” Rosalia Cavalieri confrontando                 sticceria e dal profumo so che sono a 50 metri da casa mia o meglio sono in questa zona”,
     l’olfatto con gli altri sensi fa questa considerazione: “Da sempre intesi come sensi nobili,            ed ancora “mi oriento in un’area tenendo conto degli isolati che incontro durante un percorso
     vista e udito, detengono il primato della sperimentazione e dell’interpretazione della realtà.          utilizzando tutte le informazioni uditive e a volte anche olfattive dell’ambiente circostante”. 7
     Il loro legame privilegiato con il linguaggio verbale, l’orientamento spaziale, la manipolazione        Dunque, le sensazioni olfattive e sonore si inte grano tra loro per fornirci informazioni.
     degli oggetti e la fruizione delle arti e del bello, ne fanno, insieme al tatto, le uniche vere         Lo stesso ragionamento possiamo fare per il gusto. Comunemente pensiamo al gusto
     fonti affidabili di conoscenza. Non così l’olfatto, etichettato come il senso dell’animalità,           come l’insieme delle sensazioni della bocca. Tuttavia queste sensazioni non sono
     il senso carnale, quello più viscerale, per questo non in grado di trasmettere informazioni             le sole con le quali giudichiamo un cibo. Anche il gusto va considerato nella sua
     intellettualmente rilevanti” 6. In questo libro l’autrice spiega, da un lato, come e quanto             valenza plurisensoriale o secondo la definizione di Hervé This, “percezione globale
     la nostra esperienza di animali linguistici dalla mentalità visivo-uditiva sia influenzata              sintetica” 8 costituita da tutte le sensazi one che il cibo trasmette, quali il profumo,
     dagli odori; dall’altro, come per noi umani l’atto dell’annusare implichi un vero e proprio             l’aroma, la vista, le sensazioni tattili e uditive, il sapore. Per esempio, se sorseggiamo
     processo di conoscenza. Le vie olfattive, dunque, rappresentano un canale di stimola-                   un vino e nel contempo lo annusiamo, il sapore e l’odore contribuiscono entrambi
     zione e di possibile regolazione naturale di importanti funzioni psicologiche e fisiche.                alla valutazione finale. In conclusione, i sensi posti dinnanzi ad un determinato stimolo
     Se le attuali condizioni ambientali nelle nostre città comportano un disagio nella
     funzionalità naturale e spontanea dell’olfatto, nello stesso tempo, se d’improvviso arriva
     dall’aria l’odore acido dell’erba tagliata o il profumo del pane della panetteri a sotto                         Le cene al buio.
                                                                                                                      Per stimolare e risvegliare i sensi del gusto, dell’olfatto, del tatto, e dell’udito,
     casa, le capacità olfattive subiscono un’impennata percettiva che stimolano sensazioni
                                                                                                                      per imparare a riconoscere e a distinguere gli oggetti senza poterli vedere
     corporee legate alla sfera del piacere. Sebbene i messaggi che l’olfatto ci invia senza
                                                                                                                      ed a godere di sapori e profumi, senza lasciarsi influenzare dagli stimoli visivi.
     tregua siano, il più delle volte, sottovalutati o del tutto ignorati, la lettura dei segnali
     che lo colpiscono e che, attraverso di esso, si abbattono sulla nostra sfera emotiva,
     psichica, sessuale, ci dovrebbe far riconsiderare la centralità del suo ruolo. Per un disabile
                                                                                                             7 Mariacristina Garnero, “La comunicatività ambientale”, Tesi di Laurea, Politecnico di Torino, 2007.
     6 Rosalia Cavalieri, “Il naso intelligente”, Editori Laterza, Bari-Roma, 2009.                          8 Hervé This, “Pentole e provette”, I saggi del Gambero Rosso, 2003.

52                                                                                                                                                                                                                   53
M O L T E P L I C I   S E N S I   –   1 . P A R T E   P R I M A                       1 . P A R T E   P R I M A    –   M O L T E P L I C I   S E N S I




     (la luce, il suono, l’odore, il cibo, il clima) reagiscono e rispondono all’informazione.          Sistemi per la riproduzione di immagini tattili.
     Al valore informativo dei sensi l’uomo associa anche la sua natura autonoma, le sue
     capacità percettive, riflessive e culturali. Con i sensi l’uomo percepisce un mondo                Con il passare degli anni si vanno via via diffondendo sempre nuovi strumenti per
     di cose, ma comprende attraverso molteplici modalità di configurazione del senso:                  la produzione dei disegni in rilievo, fra i quali non è sempre facile scegliere il più
     perciò, le qualità sensoriali sono relative alla persona. Per favorire l’esperienza multi-         adatto alle esigenze del momento. Per consentire al lettore di orientarsi fra le diver-
     sensoriale delle persone, in particolar modo chi presenta deficit sensoriali, è dunque             se tecniche disponibili sul mercato si rende dunque necessario definire alcuni criteri
     necessar io mostrare il mondo nelle sue molteplici qualità oggettuali, nel suo modo                sulla base dei quali valutarne i relativi vantaggi e svantaggi. Un primo gruppo di para-
     acustico, ottico, tattile, olfattivo di essere esperito attraverso occhi, orecchie, naso, pelle.   metri concerne la qualità del rilievo e il suo grado di percepibilità. Più precisamente
                                                                                                        si tratta di considerare diversi fattori 9: l’altezza del rilievo e l’aderenza al supporto,
                                                                                                        i vari tipi di supporto (la carta o il metallo, il plexiglas o il legno), la resistenza nel
     Immagini per le mani.
                                                                                                        tempo e il confort di lettura, la dimensione delle tirature e la possibilità di riprodurre
                                                                                                        disegni su entrambe le facciate di un foglio, la possibilità di associare al rilievo disegni
                                                                                                        in bianco e nero o a colori e non da ultimo i costi di produzione.


                                                                                                        Tecniche per la produzione di immagini tattili.

                                                                                                        Braille in modalità grafica.

                                                                                                        Contestualmente ai procedimenti di stampa dei testi in Braille, è possibile utilizzare
                                                                                                        sia matrici metalliche, sia stampanti computerizzate per realizzare su supporto cartaceo
                                                                                                        linee e superfici, dotate di una forma precisamente riconoscibile, costituite di insiemi
                                                                                                        di punti accostati l’uno all’altro. La qualità del rilievo è mediocre e il risultato accettabile
                                                                                                        solo con forme semplici ed elementari.

                                                                                                        9 Per approfondimenti: www.tactilevision.it - “Disegnare per le mani, manuale di disegno in rilievo”.

54                                                                                                                                                                                                              55
M O L T E P L I C I   S E N S I   –   1 . P A R T E   P R I M A                     1 . P A R T E      P R I M A     –   M O L T E P L I C I     S E N S I




     Plotter per grafica in rilievo.                                                                in bianco e nero o a colori stampati precedentemente. In questo modo il rilievo può
                                                                                                    essere accompagnato da immagini chiaramente accessibili anche alla vista. In realtà
     Con il plotter Braille si può stampare con una tessitura di punti molto sottile e si posso-    i problemi maggiori si riscontrano sul piano della produzione. Sono neces sarie in-
     no realizzare tre rilievi diversi dei punti secondo i toni di grigio. I plotter presenti in    fatti risorse molto consistent i per le attrezzature e le competenze professionali.
     commercio possono anche stampare contemporaneamente a rilievo a colori o in bian-              Il gaufrage è un procedimento che richiede un alto livello di professionalità e non
     co e nero. Il disegno da leggere con le mani deve avere determinate caratteristiche di         è quindi alla portata diretta dei singoli operatori che lavorano con ciechi e ipovedenti.
     schema ticità e di leggibilità tattile che tuttavia possono esser facilmente elaborati         Tutto questo si riflette sui costi, che risultano particolarmente elevati soprattutto nella
     con i programmi disponibili per il computer.                                                   fase iniziale di realizzazione della matrice.

     Termoform.

     Fra le macchine per la riproduzione di immagini il termoform offre inoltre la possibilità
     di ottenere rilievi di altezze varie anche all’interno della stessa immagine: da 0,5 milli-
     metri fino a qualche centimetro. Qui il supporto dell’immagine è costituito da un foglio
     di materiale plastico: esso viene posto su una matrice rigida di materiale vario, (legno,
     metallo, fibra di carbonio o altro), su cui è stato preliminarmente inciso il rilievo che si
     vuole riprodurre. A questo punto la plastica subisce un adeguato riscaldamento per
     favorirne la deformazione a contatto con il rilievo, al quale viene costretta ad aderire da
     una forte depressione operata per aspirazione attraverso la matrice. È un sistema molto
     costoso, a meno che per ciascun calco non si debbano riprodurre almeno 50-100 copie.

     Gaufrage.
                                                                                                    10 “Il fornetto per la stampa a rilievo è un’attrezzatura di semplicissimo utilizzo, normalmente reperibile nelle sedi

     Nel gaufrage la carta viene pressata fra una matrice metallica e una contromatrice di             territoriali delle associazioni rappresentative dei disabili della vista e nei Centri di consulenza tiflodidattica,
                                                                                                       ed è sempre più diffuso nelle biblioteche, nelle scuole, nelle associazioni, ecc.”
     fibra sintetica. La contromatrice viene realizzata per impronta sulla matrice; la defor-          Decreto 28 marzo 2008 - Linee guida per il superamento delle barriere architettoniche
     mazione della carta per fortissima pressione può avvenire in corrispondenza di disegni            nei luoghi di interesse culturale.

56                                                                                                                                                                                                                           57
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale
Per vedere-oltre-manuale

More Related Content

What's hot

Tourisme responsable
Tourisme responsableTourisme responsable
Tourisme responsableMagda Simoes
 
Introduction au Développement Durable
Introduction au Développement DurableIntroduction au Développement Durable
Introduction au Développement DurableOTPornichet
 
Inauguration gpc mohammedia vf
Inauguration gpc mohammedia vfInauguration gpc mohammedia vf
Inauguration gpc mohammedia vfHasnaa Maatougui
 
Intelligence économique portuaire
Intelligence économique portuaireIntelligence économique portuaire
Intelligence économique portuaireAmal Brioual
 
Utilité et stratégies du travail en réseau de bibliothèques
Utilité et stratégies du travail en réseau de bibliothèquesUtilité et stratégies du travail en réseau de bibliothèques
Utilité et stratégies du travail en réseau de bibliothèquesFrançoise HECQUARD
 
Plan d'amélioration de la compétitiivité du secteur Transport & Logistique en...
Plan d'amélioration de la compétitiivité du secteur Transport & Logistique en...Plan d'amélioration de la compétitiivité du secteur Transport & Logistique en...
Plan d'amélioration de la compétitiivité du secteur Transport & Logistique en...Mondher Khanfir
 

What's hot (6)

Tourisme responsable
Tourisme responsableTourisme responsable
Tourisme responsable
 
Introduction au Développement Durable
Introduction au Développement DurableIntroduction au Développement Durable
Introduction au Développement Durable
 
Inauguration gpc mohammedia vf
Inauguration gpc mohammedia vfInauguration gpc mohammedia vf
Inauguration gpc mohammedia vf
 
Intelligence économique portuaire
Intelligence économique portuaireIntelligence économique portuaire
Intelligence économique portuaire
 
Utilité et stratégies du travail en réseau de bibliothèques
Utilité et stratégies du travail en réseau de bibliothèquesUtilité et stratégies du travail en réseau de bibliothèques
Utilité et stratégies du travail en réseau de bibliothèques
 
Plan d'amélioration de la compétitiivité du secteur Transport & Logistique en...
Plan d'amélioration de la compétitiivité du secteur Transport & Logistique en...Plan d'amélioration de la compétitiivité du secteur Transport & Logistique en...
Plan d'amélioration de la compétitiivité du secteur Transport & Logistique en...
 

Similar to Per vedere-oltre-manuale

Val d’Orcia Prima tappa del Grand Tour
Val d’Orcia Prima tappa del Grand TourVal d’Orcia Prima tappa del Grand Tour
Val d’Orcia Prima tappa del Grand TourPwC Italy
 
Comunicazione integrata per il turismo dall’online all’offline e ritorno - Ma...
Comunicazione integrata per il turismo dall’online all’offline e ritorno - Ma...Comunicazione integrata per il turismo dall’online all’offline e ritorno - Ma...
Comunicazione integrata per il turismo dall’online all’offline e ritorno - Ma...SQcuola di Blog
 
Turismo per tutti, qualità e accessibilità dei servizi turistici Un’opportuni...
Turismo per tutti, qualità e accessibilità dei servizi turistici Un’opportuni...Turismo per tutti, qualità e accessibilità dei servizi turistici Un’opportuni...
Turismo per tutti, qualità e accessibilità dei servizi turistici Un’opportuni...GABRIELE GUGLIELMI
 
Brief turismo esperienziale
Brief turismo esperienzialeBrief turismo esperienziale
Brief turismo esperienzialeexperienceforyou
 
Smau Napoli 2013 - Andrea Rossi - Aism
Smau Napoli 2013 - Andrea Rossi - AismSmau Napoli 2013 - Andrea Rossi - Aism
Smau Napoli 2013 - Andrea Rossi - AismSMAU
 
Turismo outdoor: aspetti psicologici e nuove tecnologie
Turismo outdoor: aspetti psicologici e nuove tecnologieTurismo outdoor: aspetti psicologici e nuove tecnologie
Turismo outdoor: aspetti psicologici e nuove tecnologieLaura Trapani
 
Corso di formazione "Informazione e Accoglienza 2.0 per operatori Info Point"...
Corso di formazione "Informazione e Accoglienza 2.0 per operatori Info Point"...Corso di formazione "Informazione e Accoglienza 2.0 per operatori Info Point"...
Corso di formazione "Informazione e Accoglienza 2.0 per operatori Info Point"...FTourism & Marketing
 
Corso di formazione Informazione e Accoglienza per operatori Info Point 2012 ...
Corso di formazione Informazione e Accoglienza per operatori Info Point 2012 ...Corso di formazione Informazione e Accoglienza per operatori Info Point 2012 ...
Corso di formazione Informazione e Accoglienza per operatori Info Point 2012 ...FTourism & Marketing
 
Sardinia Tourism C2A: Ottavia Ricci - Il turismo è morto
Sardinia Tourism C2A: Ottavia Ricci - Il turismo è mortoSardinia Tourism C2A: Ottavia Ricci - Il turismo è morto
Sardinia Tourism C2A: Ottavia Ricci - Il turismo è mortoSardiniaTourismC2A
 
Progetto SuperMAN
Progetto SuperMANProgetto SuperMAN
Progetto SuperMANkarasimona
 
STATI GENERALI del TURISMO per il PIEMONTE | #8 di 8 Langhe e Roero | Instant...
STATI GENERALI del TURISMO per il PIEMONTE | #8 di 8 Langhe e Roero | Instant...STATI GENERALI del TURISMO per il PIEMONTE | #8 di 8 Langhe e Roero | Instant...
STATI GENERALI del TURISMO per il PIEMONTE | #8 di 8 Langhe e Roero | Instant...BTO Educational
 
Seminario Andrea Maulini Profili Bitac
Seminario Andrea Maulini Profili Bitac Seminario Andrea Maulini Profili Bitac
Seminario Andrea Maulini Profili Bitac Profili srls
 
Accessibilità nel turismo: ITFITS - ANNA GRAZIA LAURA
 Accessibilità nel turismo:  ITFITS - ANNA GRAZIA LAURA Accessibilità nel turismo:  ITFITS - ANNA GRAZIA LAURA
Accessibilità nel turismo: ITFITS - ANNA GRAZIA LAURAIT FITS
 
“Europe for All – a Stakeholder Conference on Accessible Tourism”
“Europe for All – a Stakeholder Conference on Accessible Tourism” “Europe for All – a Stakeholder Conference on Accessible Tourism”
“Europe for All – a Stakeholder Conference on Accessible Tourism” GABRIELE GUGLIELMI
 
Presentazione Innovahotel 2014
Presentazione Innovahotel 2014Presentazione Innovahotel 2014
Presentazione Innovahotel 2014Ikaiaki
 
Europe for All: a Stakeholder Conference on Accessible Tourism”Thursday 18th ...
Europe for All: a Stakeholder Conference on Accessible Tourism”Thursday 18th ...Europe for All: a Stakeholder Conference on Accessible Tourism”Thursday 18th ...
Europe for All: a Stakeholder Conference on Accessible Tourism”Thursday 18th ...GABRIELE GUGLIELMI
 
Presentazione al concorso Hera Indica la via, Parco Archeologico di Selinunte...
Presentazione al concorso Hera Indica la via, Parco Archeologico di Selinunte...Presentazione al concorso Hera Indica la via, Parco Archeologico di Selinunte...
Presentazione al concorso Hera Indica la via, Parco Archeologico di Selinunte...Giuseppe Gallo
 
Convegno: Monti Sibillini, il parco è di tutti, Il Parco è di tutti. Il mondo...
Convegno: Monti Sibillini, il parco è di tutti, Il Parco è di tutti. Il mondo...Convegno: Monti Sibillini, il parco è di tutti, Il Parco è di tutti. Il mondo...
Convegno: Monti Sibillini, il parco è di tutti, Il Parco è di tutti. Il mondo...GABRIELE GUGLIELMI
 

Similar to Per vedere-oltre-manuale (20)

Val d’Orcia Prima tappa del Grand Tour
Val d’Orcia Prima tappa del Grand TourVal d’Orcia Prima tappa del Grand Tour
Val d’Orcia Prima tappa del Grand Tour
 
Comunicazione integrata per il turismo dall’online all’offline e ritorno - Ma...
Comunicazione integrata per il turismo dall’online all’offline e ritorno - Ma...Comunicazione integrata per il turismo dall’online all’offline e ritorno - Ma...
Comunicazione integrata per il turismo dall’online all’offline e ritorno - Ma...
 
Turismo per tutti, qualità e accessibilità dei servizi turistici Un’opportuni...
Turismo per tutti, qualità e accessibilità dei servizi turistici Un’opportuni...Turismo per tutti, qualità e accessibilità dei servizi turistici Un’opportuni...
Turismo per tutti, qualità e accessibilità dei servizi turistici Un’opportuni...
 
Brief turismo esperienziale
Brief turismo esperienzialeBrief turismo esperienziale
Brief turismo esperienziale
 
Turismo accessibile
Turismo accessibileTurismo accessibile
Turismo accessibile
 
Smau Napoli 2013 - Andrea Rossi - Aism
Smau Napoli 2013 - Andrea Rossi - AismSmau Napoli 2013 - Andrea Rossi - Aism
Smau Napoli 2013 - Andrea Rossi - Aism
 
Turismo outdoor: aspetti psicologici e nuove tecnologie
Turismo outdoor: aspetti psicologici e nuove tecnologieTurismo outdoor: aspetti psicologici e nuove tecnologie
Turismo outdoor: aspetti psicologici e nuove tecnologie
 
Corso di formazione "Informazione e Accoglienza 2.0 per operatori Info Point"...
Corso di formazione "Informazione e Accoglienza 2.0 per operatori Info Point"...Corso di formazione "Informazione e Accoglienza 2.0 per operatori Info Point"...
Corso di formazione "Informazione e Accoglienza 2.0 per operatori Info Point"...
 
Corso di formazione Informazione e Accoglienza per operatori Info Point 2012 ...
Corso di formazione Informazione e Accoglienza per operatori Info Point 2012 ...Corso di formazione Informazione e Accoglienza per operatori Info Point 2012 ...
Corso di formazione Informazione e Accoglienza per operatori Info Point 2012 ...
 
Sardinia Tourism C2A: Ottavia Ricci - Il turismo è morto
Sardinia Tourism C2A: Ottavia Ricci - Il turismo è mortoSardinia Tourism C2A: Ottavia Ricci - Il turismo è morto
Sardinia Tourism C2A: Ottavia Ricci - Il turismo è morto
 
Progetto SuperMAN
Progetto SuperMANProgetto SuperMAN
Progetto SuperMAN
 
STATI GENERALI del TURISMO per il PIEMONTE | #8 di 8 Langhe e Roero | Instant...
STATI GENERALI del TURISMO per il PIEMONTE | #8 di 8 Langhe e Roero | Instant...STATI GENERALI del TURISMO per il PIEMONTE | #8 di 8 Langhe e Roero | Instant...
STATI GENERALI del TURISMO per il PIEMONTE | #8 di 8 Langhe e Roero | Instant...
 
Seminario Andrea Maulini Profili Bitac
Seminario Andrea Maulini Profili Bitac Seminario Andrea Maulini Profili Bitac
Seminario Andrea Maulini Profili Bitac
 
Accessibilità nel turismo: ITFITS - ANNA GRAZIA LAURA
 Accessibilità nel turismo:  ITFITS - ANNA GRAZIA LAURA Accessibilità nel turismo:  ITFITS - ANNA GRAZIA LAURA
Accessibilità nel turismo: ITFITS - ANNA GRAZIA LAURA
 
“Europe for All – a Stakeholder Conference on Accessible Tourism”
“Europe for All – a Stakeholder Conference on Accessible Tourism” “Europe for All – a Stakeholder Conference on Accessible Tourism”
“Europe for All – a Stakeholder Conference on Accessible Tourism”
 
Presentazione Innovahotel 2014
Presentazione Innovahotel 2014Presentazione Innovahotel 2014
Presentazione Innovahotel 2014
 
Europe for All: a Stakeholder Conference on Accessible Tourism”Thursday 18th ...
Europe for All: a Stakeholder Conference on Accessible Tourism”Thursday 18th ...Europe for All: a Stakeholder Conference on Accessible Tourism”Thursday 18th ...
Europe for All: a Stakeholder Conference on Accessible Tourism”Thursday 18th ...
 
Presentazione al concorso Hera Indica la via, Parco Archeologico di Selinunte...
Presentazione al concorso Hera Indica la via, Parco Archeologico di Selinunte...Presentazione al concorso Hera Indica la via, Parco Archeologico di Selinunte...
Presentazione al concorso Hera Indica la via, Parco Archeologico di Selinunte...
 
Convegno: Monti Sibillini, il parco è di tutti, Il Parco è di tutti. Il mondo...
Convegno: Monti Sibillini, il parco è di tutti, Il Parco è di tutti. Il mondo...Convegno: Monti Sibillini, il parco è di tutti, Il Parco è di tutti. Il mondo...
Convegno: Monti Sibillini, il parco è di tutti, Il Parco è di tutti. Il mondo...
 
Slides 12.06
Slides 12.06Slides 12.06
Slides 12.06
 

More from FormazioneTurismo

Destination Promotion: An Engine of Economic Development
Destination Promotion: An Engine of Economic Development Destination Promotion: An Engine of Economic Development
Destination Promotion: An Engine of Economic Development FormazioneTurismo
 
Chinese International Travel Monitor (CITM) 2014 di Hotels.com
Chinese International Travel Monitor (CITM) 2014 di Hotels.comChinese International Travel Monitor (CITM) 2014 di Hotels.com
Chinese International Travel Monitor (CITM) 2014 di Hotels.comFormazioneTurismo
 
What do guests want in digital experiences at hotels?
What do guests want in digital experiences at hotels?What do guests want in digital experiences at hotels?
What do guests want in digital experiences at hotels?FormazioneTurismo
 
The World’s Ten Best Ethical Destinations – 2014
The World’s Ten Best Ethical Destinations – 2014The World’s Ten Best Ethical Destinations – 2014
The World’s Ten Best Ethical Destinations – 2014FormazioneTurismo
 
Global Report Shopping Tourism - UNWTO
Global Report Shopping Tourism - UNWTOGlobal Report Shopping Tourism - UNWTO
Global Report Shopping Tourism - UNWTOFormazioneTurismo
 
L'impatto dei Contenuti Online sul Turismo Europeo
L'impatto dei Contenuti Online sul Turismo EuropeoL'impatto dei Contenuti Online sul Turismo Europeo
L'impatto dei Contenuti Online sul Turismo EuropeoFormazioneTurismo
 
Russian International Travel Monitor (RITM)
Russian International Travel Monitor (RITM)Russian International Travel Monitor (RITM)
Russian International Travel Monitor (RITM)FormazioneTurismo
 
World Travel Market 2013 Global Trends Report
World Travel Market 2013 Global Trends ReportWorld Travel Market 2013 Global Trends Report
World Travel Market 2013 Global Trends ReportFormazioneTurismo
 
Le recensioni dei turisti del patrimonio culturale italiano su TripAdvisor
Le recensioni dei turisti del patrimonio culturale italiano su TripAdvisorLe recensioni dei turisti del patrimonio culturale italiano su TripAdvisor
Le recensioni dei turisti del patrimonio culturale italiano su TripAdvisorFormazioneTurismo
 
Il Pil del turismo italiano incoming
Il Pil del turismo italiano incomingIl Pil del turismo italiano incoming
Il Pil del turismo italiano incomingFormazioneTurismo
 
Chinese International Travel Monitor 2013 - Hotels.com
Chinese International Travel Monitor 2013 - Hotels.com Chinese International Travel Monitor 2013 - Hotels.com
Chinese International Travel Monitor 2013 - Hotels.com FormazioneTurismo
 
Chinese International Travel Monitor - Hotels.com
Chinese International Travel Monitor - Hotels.com Chinese International Travel Monitor - Hotels.com
Chinese International Travel Monitor - Hotels.com FormazioneTurismo
 
Mobile Search Moments, understanding how mobile drives conversions
Mobile Search Moments, understanding how mobile drives conversions Mobile Search Moments, understanding how mobile drives conversions
Mobile Search Moments, understanding how mobile drives conversions FormazioneTurismo
 
Digital reputation social recruiting Adecco infografica 2012
Digital reputation social recruiting Adecco infografica 2012Digital reputation social recruiting Adecco infografica 2012
Digital reputation social recruiting Adecco infografica 2012FormazioneTurismo
 
Travel & Tourism Competitiveness Report 2013
Travel & Tourism Competitiveness Report 2013Travel & Tourism Competitiveness Report 2013
Travel & Tourism Competitiveness Report 2013FormazioneTurismo
 
Case history facebook msc cruises
Case history facebook msc cruisesCase history facebook msc cruises
Case history facebook msc cruisesFormazioneTurismo
 

More from FormazioneTurismo (20)

Destination Promotion: An Engine of Economic Development
Destination Promotion: An Engine of Economic Development Destination Promotion: An Engine of Economic Development
Destination Promotion: An Engine of Economic Development
 
ReStart TURISMO ITALIA
ReStart TURISMO ITALIAReStart TURISMO ITALIA
ReStart TURISMO ITALIA
 
Chinese International Travel Monitor (CITM) 2014 di Hotels.com
Chinese International Travel Monitor (CITM) 2014 di Hotels.comChinese International Travel Monitor (CITM) 2014 di Hotels.com
Chinese International Travel Monitor (CITM) 2014 di Hotels.com
 
What do guests want in digital experiences at hotels?
What do guests want in digital experiences at hotels?What do guests want in digital experiences at hotels?
What do guests want in digital experiences at hotels?
 
The World’s Ten Best Ethical Destinations – 2014
The World’s Ten Best Ethical Destinations – 2014The World’s Ten Best Ethical Destinations – 2014
The World’s Ten Best Ethical Destinations – 2014
 
Global Report Shopping Tourism - UNWTO
Global Report Shopping Tourism - UNWTOGlobal Report Shopping Tourism - UNWTO
Global Report Shopping Tourism - UNWTO
 
Network Monitoring
Network MonitoringNetwork Monitoring
Network Monitoring
 
L'impatto dei Contenuti Online sul Turismo Europeo
L'impatto dei Contenuti Online sul Turismo EuropeoL'impatto dei Contenuti Online sul Turismo Europeo
L'impatto dei Contenuti Online sul Turismo Europeo
 
Russian International Travel Monitor (RITM)
Russian International Travel Monitor (RITM)Russian International Travel Monitor (RITM)
Russian International Travel Monitor (RITM)
 
Piano strategico turismo
Piano strategico turismoPiano strategico turismo
Piano strategico turismo
 
World Travel Market 2013 Global Trends Report
World Travel Market 2013 Global Trends ReportWorld Travel Market 2013 Global Trends Report
World Travel Market 2013 Global Trends Report
 
Le recensioni dei turisti del patrimonio culturale italiano su TripAdvisor
Le recensioni dei turisti del patrimonio culturale italiano su TripAdvisorLe recensioni dei turisti del patrimonio culturale italiano su TripAdvisor
Le recensioni dei turisti del patrimonio culturale italiano su TripAdvisor
 
Web e Strade del Vino
Web e Strade del VinoWeb e Strade del Vino
Web e Strade del Vino
 
Il Pil del turismo italiano incoming
Il Pil del turismo italiano incomingIl Pil del turismo italiano incoming
Il Pil del turismo italiano incoming
 
Chinese International Travel Monitor 2013 - Hotels.com
Chinese International Travel Monitor 2013 - Hotels.com Chinese International Travel Monitor 2013 - Hotels.com
Chinese International Travel Monitor 2013 - Hotels.com
 
Chinese International Travel Monitor - Hotels.com
Chinese International Travel Monitor - Hotels.com Chinese International Travel Monitor - Hotels.com
Chinese International Travel Monitor - Hotels.com
 
Mobile Search Moments, understanding how mobile drives conversions
Mobile Search Moments, understanding how mobile drives conversions Mobile Search Moments, understanding how mobile drives conversions
Mobile Search Moments, understanding how mobile drives conversions
 
Digital reputation social recruiting Adecco infografica 2012
Digital reputation social recruiting Adecco infografica 2012Digital reputation social recruiting Adecco infografica 2012
Digital reputation social recruiting Adecco infografica 2012
 
Travel & Tourism Competitiveness Report 2013
Travel & Tourism Competitiveness Report 2013Travel & Tourism Competitiveness Report 2013
Travel & Tourism Competitiveness Report 2013
 
Case history facebook msc cruises
Case history facebook msc cruisesCase history facebook msc cruises
Case history facebook msc cruises
 

Per vedere-oltre-manuale

  • 1. Per “turismo per tutti” si intende la possibilità di soddisfare le esigenze, le Per vedere necessità e i desideri di tutti, ed in particolare di coloro che per la loro vacanza hanno il diritto di trovare quell’insieme di servizi, strutture e infrastrutture ade- guate e rispettose delle loro specifiche esigenze. Questo manuale fa fronte in modo part icolare alle esigenze e alle aspettative delle persone con disabilità visive; nello stesso tempo vuole approfondire il concetto di barriera percettiva che deve essere considerata come un ostacolo per chiunque e quindi non solo oltre per le persone con disabilità, ma anche per tutti i potenziali fruitori del bene.
  • 2. Per In collaborazione con: vedere oltre Con il contributo di: Assessorato Turismo www.uicpiemonte.it/per-vedere-oltre e Pari Opportunità
  • 4. Il turismo negli ultimi anni ha subito una forte crescita ed accompagnatori professionali e volontari. L’obbiettivo che ci siamo ed è considerato uno dei settori più importanti dell’economia mondiale. posti è di formare ed informare coloro i quali, a diversi livelli, sono coin- Le offerte turistiche si sono moltiplicate e ormai coprono le più svariate volti nell’offerta di un servizio turistico fornendo un utile “strumento di esigenze, tuttavia vi sono ancora gravi carenze rispetto al soddisfacimento lavoro” per migliorare l’approccio al mondo della disabilità visiva e di dei bisogni delle persone con disabilità sensoriali; una maggiore autono- conseguenza per perfezionare la risposta alle esigenze del cliente/turista mia potrebbe essere garantita con interventi generalmente di basso costo, cieco o ipovedente. Il manuale integra ed arricchisce il videocorso di for- ma di alto valore sociale, soprattutto nel campo della formazione e qua- mazione online con cui si è voluto creare un insieme di ipotetiche scene lificazione professionale. “Piemonte, per vedere oltre” è il progetto con cui reali esemplificative di buone prassi di accoglienza. Tutto questo è stato il Consiglio Regionale del Piemonte dell’Unione Italiana dei Ciechi e possibile anche grazie al finanziamento e alla collaborazione dell’Asses- degli Ipovedenti intende portare il proprio contributo al miglioramento sorato al Turismo e Pari Opportunità della Regione Piemonte e al suppor- della fruibilità dell’offerta turistica sul territorio regionale nei confronti to dell’associazione Turismo per Tutti e di Tactile Vision onlus ai quali va delle persone con disabilità visiva. Questo manuale rappresenta un sup- il nostro più sentito ringraziamento. porto all’aspetto formativo del progetto ed è rivolto agli operatori turistici con particolare riferimento agli addetti di agenzie turistiche, alberghi e Angelo D’Albano Presidente del Consiglio Regionale strutture ricettive, ai conducenti di trasporti pubblici e privati, alle guide UICI del Piemonte
  • 5. 1 . P A R T E P R I M A 8 Turismo per tutti. 11 • I dati. 12 • Ciechi ed ipovedenti in Italia. 13 • Gli anziani. 13 • L’offerta turistica per le persone con disabilità visiva. 14 • Conoscere il cliente. 15 • Una comunicazione efficace. 18 • Il primo incontro. 20 La disabilità visiva. 23 • Aspetti psicologici. Indice. 24 • Malattie oculari. 28 Gli ausili. 29 • Ausili personali. 37 • Sistemi di lettura e software di aiuto. 41 • Ausili non personali. 46 Molteplici sensi. 48 • L’esplorazione tattile. 51 • L’esplorazione uditiva. 51 • L’esplorazione olfattiva e gustativa. 54 • Immagini per le mani. 55 • Tecniche per la produzione di immagini tattili.
  • 6. 62 Accessibilità e barriere sensoriali. 2 . P A R T E S E C O N D A 63 • Barriere architettoniche e barriere percettive. 134 Buone prassi di accoglienza. 66 • Fruibilità di beni e servizi. 67 • Usabilità. 135 • Perchè un corso sull’accoglienza. 68 • Mobilità ed orientamento. 136 • Conoscere il cliente. 70 • La leggibilità di un testo. 138 • Le difficoltà del cliente nei trasporti, in albergo, in agenzia. 76 • La comprensibilità: per una migliore accessibilità delle informazioni. 141 • La conversazione. 147 • Agevolare l’ingresso in agenzia, bar o ristorante. 80 Soluzioni per la fruibilità. 149 • Prendere un taxi. 150 • Prendere un mezzo di trasporto pubblico. 82 • Audiodescrizioni. 152 • Il rendez-vous o pick-up. 84 • Indicatori tattili a terra. 152 • I pagamenti e la firma di ricevute o moduli. 93 • Mappe visivo-tattili. 154 • Accompagnare una persona. 95 • Guide visivo-tattili. 161 • Qualche consiglio in caso di ammodernamento (per una cultura del design for all). 96 • I modelli tridimensionali. 98 • Esempi di applicazione delle soluzioni per la fruibilità: musei e parchi piemontesi. 164 Allegati alla Parte Seconda. 106 Le nuove tecnologie. 165 • Il decalogo dell’albergatore. 108 • La tecnologia GPS e le sue applicazioni: il progetto Easy Walk. 168 • Buone Pratiche: l’esperienza francese APF. 110 • Applicativi per telefono cellulare. 169 • Evoluzione del mercato tedesco di turismo accessibile. 111 • Ricevitori di segnali dall’ambiente. 170 • Elenco, non esaustivo, di musei e parchi piemontesi in parte fruibili 115 • Bastoni “intelligenti”. per persone non vedenti e ipovedenti. 120 Allegati alla Parte Prima. 121 • Ambivalenze del linguaggio. 3 . P A R T E T E R Z A 122 • La difficile strada dei diritti. 125 • Breve cenno alla storia del bastone bianco. 186 Fonti Legislative. 127 • Louis Braille: il ragazzo che leggeva con le dita. 188 Bibliografia e siti internet. 132 • La normativa in materia di cani guida.
  • 7. 1 . P A R T E P R I M A – T U R I S M O P E R T U T T I P A R T E P R I M A Il Piano Strategico Regionale individua nel turismo accessibile uno dei settori di sviluppo su cui la Regione Piemonte ha deciso di investire energie e risorse, proprio perché migliorando qualitati- vamente i servizi offerti, oltre a garantire il soddisfacimento delle necessità di tutti, si ha un’innegabile ricaduta positiva sul comples- so delle attività turistiche. Per “turismo per tutti”, evoluzione del concetto di “turismo accessibile ”, si intende la possibilità di soddisfare le esigenze, le necessità e i desideri di tutti, ed in partico- lare di coloro che per la loro vacanza hanno il diritto di trovare quell’insieme di ser- vizi, strutture e infrastrutture adeguate e rispettose delle loro specifiche esigenze. Turismo per tutti. In questo lavoro si fa fronte in modo particolare alle esigenze e alle aspettative delle persone con disabilità visive; nello stesso tempo si vuole approfondire il concetto di barriera architettonica, spesso racchiusa nello stretto ambito dell’ostacolo o dell’impe- dimento, per analizzare quelle barriere percettive che devono essere considerate come un ostacolo per chiunque e quindi non solo per le persone con disabilità, ma anche per tutti i potenziali fruitori del bene. Nonostante i dati statistici dimostrino la dif- ficoltà ad adattarsi a categorie di turisti che presenta no un considerevole tasso di eterogeneità, è necessa rio riferirsi ad essi per capire le dimensioni di un settore la cui crescita sembra a tutt’oggi inarrestabile. Limitatamente all’Europa, il fenomeno del “turismo per tutti” è stato stimato in 50 milioni di cittadini con disabilità e proble- matiche di vario genere. Di questi, ben il 72%, ossia circa 36 milioni, sono propensi a viaggiare, ma solo 6 milioni lo fanno realmente. In sostanza 30 milioni di persone con bisogni “specia li” possono essere interessate a viaggiare, ma per diverse ragioni 9
  • 8. T U R I S M O P E R T U T T I – 1 . P A R T E P R I M A 1 . P A R T E P R I M A – T U R I S M O P E R T U T T I vengono ancora escluse dai circuiti ufficiali del turismo. Se a questo si aggiunge il fatto che insieme a ogni disabile vi possono essere una o più persone (accompagnatori “Secondo le stime delle Nazioni Unite sono 650 milioni i disabili nel mondo, o altro), si arriva alla cifra di 60/70 milioni di persone che potenzialmente possono oltre il 10 per cento della popolazione globale. Tutti insieme popolerebbero la terza diventare utenti di turismo in Europa. In sostanza, la popolazione con particolari esi- nazione del mondo dopo Cina e India. In Italia, sono circa 6 milioni, la seconda genze di ospitalità disponibile al turismo può essere stimata in Italia in circa 6 milio- regione dopo la Lombardia. Sono le vittime di malattie congenite o acquisite, ni e in Europa in circa 36 milioni. Considerando le esigenze specifiche della tipolo- traumi psichici, incidenti sul lavoro e stradali, tumori. L’handicap non solo coinvolge gia d’utenza che potrebbe costituire la domanda di turismo accessibile, occorre riba- molte persone, ma riguarda tutti poiché le sue cause stanno nei rischi, nelle fatalità, dire ancora una volta la necessità di ampliare il risultato della semplicistica equiva- nelle casualità cui sono soggette le nostre esistenze”. 1 lenza “disabilità = necessità di servizi” attinenti a questa particolare tipologia di turismo. Infatti, già solo considerando il tasso d’invecchiamento della popolazione, potremmo affermare che il “trend” delle fasce d’età ultrasessantacinquenni è in continua crescita: I dati. è dunque necessario prevedere un consistente aumento di patologie strettamente cor- In Italia, la più completa analisi di mercato sul turismo accessib ile è datata 1999. relate all’aumento della speranza di vita, patologie che non sempre trovano riscontro Si tratta della ricerca ENEA 2 commissionata dalla Direzione Generale del Turismo. nelle classifiche delle cosiddette “malattie invalidanti”. Infatti, anche in fase di ricerca Riferisce che tra gli italiani che viaggiano (circa il 55% della popolazione, ovvero statistica, occorre tenere presente la componente percettiva e non solo quella fisica. quasi 31 milioni e 200 mila persone) la domanda esplicita di turismo accessibile è È indubbio che alcune malattie siano invalidanti e dunque richiedano specifici accor- costituita da: gimenti non solo nella quotidianità della vita domestica o lavorativa, ma anche nei  889.330 persone che esprimono esigenze speciali (disabili motori, con allergie momenti di ristoro e ricreazione, come ad esempio nei periodi di vacanza. Meno scon- o intolleranze alimentari, grandi obesi, disabili sensoriali, dializzati o con necessità tato è il fatto che molte persone adottino accorgimenti che permettono loro di con- vivere con la propria menomazione negli ambienti di vita e di lavoro abituali, e mani- di cure mediche costanti) e che rappresentano circa il 3% dei turisti italiani; festino invece esigenze specifiche in contesti a loro sconosciuti, ad esempio persone  2.140.785 individui anziani (con più di 64 anni) e che rappresentano quasi il ipovedenti e cieche che svolgono attività turistica. La visione strategica è, dunque, 7% degli italiani che viaggiano. quella di considerare le categorie di utenti che costituiscono a vario titolo la domanda di turismo accessibile, come destinatarie di particolari attenzioni che non si concretizza- 1 Matteo Schianchi, “La terza nazione del mondo. I disabili tra pregiudizio e realtà”, Feltrinelli, Milano, 2009, pag. 11. no solo nell’abbattere le barriere architettoniche o nel realizzare un bag no accessibile. 2 ENEA-ITER, Ricerca sulla “Domanda di turismo accessibile”, 1999. 10 11
  • 9. T U R I S M O P E R T U T T I – 1 . P A R T E P R I M A 1 . P A R T E P R I M A – T U R I S M O P E R T U T T I Costoro potrebbero essere affiancati in futuro dalla cosiddetta domanda potenziale di adulti è affetto da glaucoma e la metà non ne è a conoscenza, mentre si stima che circa turismo accessibile che l’indagine ENEA quantifica in: il 5-10% della popolazione sopra i 75 anni sia affet to da degenerazione maculare  488.599 italiani, che dichiarano di non viaggiare a causa di problemi di salute senile. Inoltre, questi dati non prendono in considerazione le persone che vedono permanenti, ma che sarebbero disposti a muoversi a particolari condizioni, e soltanto male, i “malvedenti”, che sono escluse da qualsiasi diritto legale e riconosci- specificatamente: • se avessero accompagnamento (60%); mento sociale. Nella popolazione con almeno 55 anni di età, quasi 500.000 persone in Italia hanno un visus compreso tra 3/10 e 5/10. L’indagine ha d’altra parte evidenzia- • se vi fosse disponibilità di assistenza medica sul luogo (25%); to che la disabilità sensoriale visiva interessa tutte le fasce d’età, anche se, ovviamente, • se fosse garantita un’accessibilità fisica ai luoghi (7%). la tendenza cresce in maniera allarmante soprattutto nella popolazione più anziana. Il 34% preferirebbe una destinazione marina, il 28% quella montana, collinare o di lago ed il 15,4% una città d’arte. Solo l’1,6% gradirebbe un tour. Quando si parla di persone Gli anziani. con disabilità spesso ci si riferisce semplicemente alla disabilità motoria. Dati statistici I dati che riguardano il numero di anziani in Italia sono particolarmente significa- del 1995 stimavano in circa 2 milioni i ciechi e 10 milioni gli ipovedenti in Europa e tivi. La piramide delle età in Italia è destinata infatti a modificarsi a poco a poco in di- 36 milioni le persone escluse dal movimento turistico a causa di qualche disabilità. rezione di un invecchia mento graduale e generalizzato su tutto il territorio. Se per Secondo l’OMS (dati 2007) i 314 milioni di persone con handicap visivo grave sono il 2010 ci si aspetta che 1 italiano su 5 possa avere più di 65 anni, nel 2030 si supere- suddivisi in 45 milioni di ciechi e 269 milioni di ipovedenti. Più del 90% di persone rà il rapporto di 1 su 4. La quota degli anziani con più di 80 anni subirà un incre- con problemi alla vista vive nei paesi del Sud del mondo, dove un individuo ha 10 proba- mento altrettanto rapido: da circa il 6 % nel 2010 ad oltre il 9 % nel 2030, vale a dire bilità in più di diventare cieco rispetto a una persona che vive nei paesi industrializzati. circa 1 italiano su 10. Il progressivo invecchiamento della popolazione avrà un gros- so impatto su innumer evoli ambiti della vita sociale e comporterà la neces sità di Ciechi ed ipovedenti in Italia. incrementare e migliorare i servizi; da tutti questi diversi punti di vista crescerà anche In Italia l’ISTAT stima che ci siano 362.000 ciechi, mentre secondo altre fonti sareb- una pressante domanda di access ibilità ai luoghi pubblici e privati, alla cultura e bero almeno 380.000. In ogni caso, gli ipovedenti sarebbero almeno cinque volte all’informazione, al turismo. tanto, circa 1.500.000, in rapida crescita. Le persone non vedenti sono aumentate di circa il 30% negli ultimi 20 anni, passando da 4,3 ogni 1.000 abitanti (nel 1983) L’offerta turistica per le persone con disabilità visiva. a 6,2 attuali. Un aumento legato soprattutto all’invecchi amento della popolazione, In una fase congiunturale in cui la qualità dell’offerta turistica si misura nella capacità ma anche alla mancanza di prevenzione, soprattutto in età scolare. Circa 1 milione di di rispondere con flessibilità ad esigenze specifiche del cliente, innalzare il livello di 12 13
  • 10. T U R I S M O P E R T U T T I – 1 . P A R T E P R I M A 1 . P A R T E P R I M A – T U R I S M O P E R T U T T I fruibilità turistica di un servizio (pernottamento, ristorazione, trasporto) o di un bene (museo, parco, impianto sportivo o di loisir) migliorando la qualità dei servizi offerti, amplia di fatto la fascia di pubblico a cui ci si può rivolgere, con in più una ricaduta positiva sulla propria immagine. In questo momento ci si trova poi in una fase par- ticolarmente favorevole allo sviluppo del mercato, perchè l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, dal suo punto di osservazione privilegiato rispetto al tema dell’accessibilità, turistica e quotidiana, per le persone con disabilità sensoriale, ha la certezza della totale inadeguatezza delle struttur e e dei servizi alle particolari esigenze dei non vedenti ed ipovedenti, non solo delle strutture ricettive, ma anche dei trasporti, degli spazi di relazione, dei beni di interesse turistico, siano essi di tipo culturale, naturale o sportivo, ecc. E non solo in Piemonte, ma su tutto il territorio nazionale. Nel campo dell’abbattimento delle barriere sensoriali c’è un’arretratezza totale e generale, per la verità diffusa non solo nel settore turistico, ma in ogni livello della società civile. La difficoltà sensoriale è sicuramente frustrante per chi la vive sulla propria pelle, ma risulta essere un’importante opportunità per chi intende im- prendere e svilupp are la propria attività verso questa nicchia d i mercato. Conoscere il cliente. Nello scegliere la propria vacanza, questa nicchia di mercato, si muove esattamente come i normali turisti, ossia seguendo le proprie aspirazioni, passioni, curiosità, predile- zioni e disponibilità economiche. Sono persone che hanno interessi culturali, storici, Una comunicazione efficace. enogastronomici, sportivi e che non si muovono esclusivamente in funzione dell’accessi- Chi si avventura nel mercato delle persone con difficoltà intese come “cliente consumatore” bilità del luogo. Adattando i servizi e strutture si migliora la qualità oggettiva del servizio, deve tener presente i presupposti della Convenzione ONU 2006 3 sulle persone con anche se non si conquista automaticamente una nuova fetta di mercato. Le vacanze possono costituire un problema per un cieco o un ipovedente che intenda trascorrerle 3 Convenzione ONU sui Diritti delle persone con disabilità, 13 dicembre 2006, che l’Italia ha firmato il 30 marzo 2007. 14 15
  • 11. T U R I S M O P E R T U T T I – 1 . P A R T E P R I M A 1 . P A R T E P R I M A – T U R I S M O P E R T U T T I delle persone all’accoglienza. Pur non esistendo specifiche indagini di mercato nel set- tore turistico che considerino la persona con difficoltà motorie o sensoriali nella sua qualità di “consumatore”, è evidente che il trasferimento di informazione più effi- cace è il passaparola. Gli operatori turistici del settore ricettivo e della ristorazione già ben conoscono la potenza di questo impalpabile strumento di comunicazione. “Le voci positive cominciano quando le aspettative del cliente vengono costante- mente superate”: ciò significa che in generale si riesce a conquistare l’ospite con un servizio memorabile (che resta nella memoria) fatto anche di piccole cose, mai comuni e standardizzate. La persona se ne ricorderà e parlerà bene della struttur a in cui ha soggiornato. Il passaparola è un’azione di comunicazione a costo zero. Ma il passaparola, per un gestore disattento, può diventare un vero e proprio boomerang. È dimostrato che un servizio “suffi cientemente buono e nella media” difficilmente verrà menzionato, ma vi è una naturale propensione a raccontare agli altri le esperienze meno felici, con conseguente perdita di potenziali nuovi clienti. Il cliente già abituale è più facile da soddisfare, si conoscono i suoi “gusti” e si pos- sono anticipare meglio le sue richieste. Il cliente si fida di voi e quando gli propo- nete qualcosa, in un certo senso, andate sul sicuro. Gli albergatori ed i ristoratori sanno poi che conservare un cliente impegna minori risorse, tempo e denaro, rispetto a conquistarne uno nuovo. Un cliente fidelizzato poi è meno sensibile al fattore prezzo e non si sente minacciato dall’intenzione di ricavare profitti da lui. Il consumatore con disabilità è sicuramente un cliente esigente (ha esigenze specia- li), ma al contempo sa riconoscere al gestore del servizio la disponibilità nel cercare 4 Tra le persone con difficoltà la consapevolezza dello stato del diritto internazionale è piuttosto alta. di comprendere queste esigenze speciali e di soddisfarle al meglio, senza atteggia- Operando nell’ambito del turismo accessibile non si può prescindere da quanto dichiarato a livello internazionale menti pietistici o iperprotettivi e creando un clima di normalità anche nei confronti nella Carta di Madrid 2002 ed a livello nazionale nelle Carta di Perugia 2003, Carta di Norcia, Carta di Rimini 2003. di altri eventuali consumatori. 16 17
  • 12. T U R I S M O P E R T U T T I – 1 . P A R T E P R I M A 1 . P A R T E P R I M A – T U R I S M O P E R T U T T I impropri del tipo “vado a vedere se posso fare qualcosa per lei”, impappinandosi in farfugliamenti e sospensioni imbarazzate. Anche i ciechi vanno a “vedere”. Anzi, a questo proposito, una delle cause di maggior irritazione da parte di un cliente non vedente o fortemente ipovedente è quella di non essere avvertito quando il suo interlocutore si allontana. In uno spazio affollato e rumoroso non sempre è facile percepire la vicinanza di persone ed il loro movimento. Salutare il cliente, facendo attenzione che a bbia capito che il saluto è rivolto a lui, informarlo eventualmente del fatto che deve attendere perchè siete impegnati con un altro cliente, informarlo che vi state allontanando per una qualunque evenienza e che siete tornati nuovamente al suo fianco sono regole fondamentali, che richiedono pochi secondi di tempo e che rendono subito più confortevole la relazione tra le persone. Mentre l’uso di verbi o di parole che ricordano l’azione del vedere e gli occhi non sono un problema nella conversazione abituale, molto più seccante per una persona che non vede o vede molto poco è sentirsi dire “firmi qui”, “il bagno è di là”. Meglio prendere la mano della persona e posarla nel punto esatto dove va apposta la firma e dare informazioni di orientamento più dettagliate: “il bagno è alle sue spalle, al fondo del corridoio, ultima porta a destra”. Una persona non vedente può gradire di essere accom- pagnato lungo percorsi che non conosce: fatevi prendere sottobraccio (e non il con- trario, se non volete che sia lui ad accompagnare voi!). Se ha il bastone è sufficiente affiancarlo. Anche una persona ipovedente può gradire di essere accompagnata, ma a volte... no: in questo caso è meglio precedere di pochissimo il cliente, accer- tandosi che segua voi e non altri. 18 19
  • 13. 1 . P A R T E P R I M A – L A D I S A B I L I T À V I S I V A P A R T E P R I M A La maggior parte delle persone che non hanno mai avuto a che fare con la disabilità visiva immaginano il mondo dei ciechi come un mondo popolato da persone che, semplicemente, non percepiscono il mondo intorno a loro per la mancanza di visio- ne. Immaginano il mondo diviso tra ciechi (ciechi assoluti) da una parte e vedenti dall’altra; fa eccezione la presenza di qualche miope con difficoltà a leggere. Invece il problema della disabili- tà visiva è cosa assai più complessa. La disabilità visiva. 1 Legge 3 aprile 2001, n. 138 - Classificazione e quantificazione delle minorazioni visive e norme in materia di accertamenti oculistici - Pubblicata in GU n. 93 del 21 aprile 2001. 21
  • 14. L A D I S A B I L I T À V I S I V A – 1 . P A R T E P R I M A 1 . P A R T E P R I M A – L A D I S A B I L I T À V I S I V A mezzo gli ipovedenti italiani. I dati fin qui esposti ci fanno comprendere la complessità del problema, la varietà delle condizioni che caratterizzano le persone con difficoltà visive e l’importanza di elaborare e realizzare misure per migliorare la qualità della vita, perchè in questo mondo “siamo tutti, solo temporaneamente, abili”. Aspetti psicologici. “Se l’handicap visivo è insorto improvvisamente, per un certo periodo di tempo tutto ruota attorno all’evento ed allo choc prodotto dall’esperienza vissuta. Se la capacità visiva viene meno lentamente, la persona vive con una minaccia sempre incombente. Chi invece ha un handicap visivo fin dalla nascita o dalla prima infanzia, sa che ci sono cose che gli altri possiedono, ma che lui o lei non potrà mai avere. Nonostante tutte le differenze di durata ed intensità di un handicap visivo, ci sono comunque delle analogie nel vissuto individuale: tutti sono consapevoli di aver perso qualcosa e quella perdita può essere elaborata soltanto passo passo per essere infine integrata nella personalità”. 2 “Le persone con un handicap visivo si trovano e si muovono in continuazione tra il vedere, il non poter vedere bene ed a volte il non vedere nulla, sempre stando sotto gli occhi di chi gli sta attorno”. 3 2 Estratto da: Renata Martinoni, “Aspetti psicologici dell’handicap visivo”, in Giornale Retina Suisse n. 2-3/2008, pag. 42 e seguenti. 3 Ibidem. 22 23
  • 15. L A D I S A B I L I T À V I S I V A – 1 . P A R T E P R I M A 1 . P A R T E P R I M A – L A D I S A B I L I T À V I S I V A Per questa particolarissima e persistente condizione sono spesso alla ricerca di posizioni nascita e rischiano di diventare ciechi. Attualmente non esistono terapie efficaci per chiare e di una loro identità. Non che manchi loro la consapevolezza dell’identità, ma, curarla, ma la principale strada di ricerca è rappresentata da una potenziale terapia per quanto riguarda il “vedere o il non vedere” devono continuamente riorientarsi e ri- genica. Colpisce 3 bambini ogni 100.000. definire la loro posizione e nello stesso tempo “interpretare una parte” per il “pubblico” che li circonda, combattuti tra il nascondere la difficoltà visiva per non dare nell’occhio Maculopatia. o ammetterla apertamente con le conseguenze del caso. Spesso il dilemma sta nel fatto che le persone con handicap visivo vorrebbero essere trattate come se ci vedessero, ma Anche in questo caso si tratta di patologie che nel contempo si aspettano dal prossimo attenzioni e riguardi in determinate situazio- colpiscono la macula, la zona centrale della ni. Il non vedente dalla nascita è più facilmente spinto ad integrarsi con il mondo, sarà retina adibita alla visione distinta: se questa più facilmente autonomo e propositivo nei confronti della società rispetto ad una perso- viene irreparabilmente danneggiata causa na che sta progressivamente perdendo la vista o a chi l’ha persa per un trauma recente. cecità centrale. Sintomo comune delle ma- culopatie è la distorsione progressiva delle immagini ed una “non visione” su alcune parti del campo visivo. Sintomi di minore frequen- za sono le errate percezioni della dimensione degli oggetti osservati, che possono essere sia sottostimate (micropsia) che sovrastima- te (macropsia). Le maculopatie si possono distinguere in ereditarie e acquisite. Tra le maculopatie acquisite la più diffusa è la Amaurosi congenita di Leber. degenerazione maculare legata all’età che Si tratta di una malattia oculare che si trasmette geneticamente e provoca una dege- nella maggior parte dei casi compare dopo i nerazione progressiva della retina. La malattia causa una grave riduzione della vista 50 anni. Rappresenta la principale causa di associata a fastidio alla luce (fotofobia). I bambini colpiti presentano sintomi sin dalla cecità nel mondo occidentale. 24 25
  • 16. L A D I S A B I L I T À V I S I V A – 1 . P A R T E P R I M A 1 . P A R T E P R I M A – L A D I S A B I L I T À V I S I V A Nistagmo. è l’origine genetica della retinite pigmentosa, la quale viene trasmessa ereditaria- mente, di generazione in generazione, seguendo meccanismi ormai noti ai genetisti. È un’oscillazione ritmica e involontaria degli occhi. Il nistagmo fisiologico (normale) è Attualmente non esiste alcuna cura efficace. quello per esempio dell’occhio di una persona seduta su un treno i n corsa che guarda fuori dal finestr ino e osserva, uno alla volta, i pali che si susseguono (a una fase di Glaucoma. movimento più lento ne segue una di movimento rapido o di scossa). Il nistagmo diventa patologico quando si verifica per cause non legate al movimento della persona. La cecità provocata dal glaucoma si può prevenire purché la malattia sia diagno- In questo caso la capacità visiva può variare durante il giorno ed essere influenzata sticata e curata tempestivam ente. Il glaucoma è una malattia oculare dovuta gene- da fattori emozionali e fisici (come lo stress o la stanchezza). Molte persone affette ralmente a un aumento della pressione all’interno dell’occhio. Secondo l’Organiz- da questa condizione sono considerate ipovedenti. zazione Mondiale della Sanità colpisce circa 55 milioni di persone nel mondo ed è una delle principali cause di disabilità visiva dopo la cataratta; in Italia si stima che Retinite pigmentosa. quasi 1 milione di persone ne siano affette, ma si calcola che circa la metà di esse non ne sia a conoscenza. La persona affetta da glaucoma continua a vedere l’ogget- Con il termine retinite pigmentosa si identifica un gruppo di malattie ereditarie to al centro del suo campo visivo e non si accorge che l’area visiva si sta riducendo caratterizzate da una degenerazione progressiva della retina di entrambi gli occhi, in periferia. L’aumento della pressione danneggia irreparabilmente i neuroni che che provoca nel tempo la perdita della visione notturna e del campo visivo periferico. trasportano il segnale elettrico. Si ha una progressiva riduzione dell’acuità visiva In molti casi vi è una perdita dell’acutezza visiva, che può condurre all’ipovisione fino alla completa cecità. e progredire fino alla cecità. La retinite pigmentosa, secondo le statistiche inter- nazionali, colpisce circa una persona su 4.000. Molto spesso la retinite pigmentosa compare tra la pubertà e l’età matura, ma non sono assolutamente rari gli esempi di bambini colpiti nella prima infanzia. Si tratta di una malattia degenerativa. La capacità visiva del soggetto colpito viene progressivamente ridotta, fino a giun- gere in molti casi alla completa cecità. Le cause che determinano questa infermità sono ancora sconosciute. L’unica informazione certa di cui gli scienzia ti dispongono 26 27
  • 17. 1 . P A R T E P R I M A – G L I A U S I L I P A R T E P R I M A Per ausili intendiamo tutti gli strumenti e le tecnologie com- pensative per migliorare l’autonomia nel movimento e nella comunicazione. Come dire: dal navigatore G PS al bastone bianco, passando attraverso l’ingranditore e le insegne parlanti. In generale ogni persona cieca o ipovedente porta con sè gli strumenti e le tecnologie che ritiene più utili, ma pensiamo sia importante in questa sede fornire un’idea sintetica della loro esistenza e funzionamento affinchè possiate mettere il vostro cliente in condizioni di utilizzarli al meglio e senza difficoltà. Si inizia da uno strumento molto particolare. Ha quattro zampe Gli ausili. e scodinzola: il cane guida! Ausili personali. Il cane guida. È importante affrontare questo argomento in modo chiaro e senza ambiguità. Il non vedente può far entrare il suo cane guida in qualsiasi locale, in quanto il cane è un compagno indispensabile alla sua autonomia e questo legame inscindibile è riconosciuto dalla legge. Quanto sopra vale per alberghi, ristoranti, uffici, mezzi pubblici, treni e quant’altro. La responsabilità conseguenti ad azioni che possono compiere i cani guida non ricadono su chi li accoglie, quindi i gestori di strutture o i responsabili di mezzi pubblici non devono preoccuparsi di sicurezza propria o altrui, 29
  • 18. G L I A U S I L I – 1 . P A R T E P R I M A 1 . P A R T E P R I M A – G L I A U S I L I nè porre alla persona non vedente questioni ad La scelta del cane. essa riconducibili. I cani guida sono animali ad- I cani guida per ciechi sono animali di razza selezionata appositamente addestrati destrati, mansueti, abitudinari e fedeli agli ordini per il compito che devono svolgere. Le razze selezionate per la funzione di cane guida del padrone. Vengono tenuti in salute e puliti, non sono il Pastore Tedesco, il Labrador ed il Golden Retriver. 2 I cani guida sono quindi solo perché doveroso da parte del padrone, ma sempre di taglia media o grande. Il primo a essere utilizzato in questo compito è stato perché l’impegno della tutela del cane guida è il Pastore Tedesco. Data la mansione che svolge, deve essere riflessivo e mansueto, vincolante per legge anche per il padrone. Quindi mortificando così alcuni aspetti della sua indole, quali l’aggressività e il nervosismo. non vi è mai alcun rischio per la salute e l’igiene. È bene che sia dotato altresì di particolare abnegazione e amore verso il padrone: I cani guida sono animali socievoli e non risulta si scelgono generalmente femmine, che presentano queste caratteristiche in modo nella letteratura di genere alcun episodio che più spiccato. I cuccioli sono selezionati per docilità e prontezza nell’apprendimento: faccia riferimento a una loro presunta pericolosità. nella parte iniziale della loro vita la scuola di addestramento, (che in genere è anche allevamento) , cura con attenzione la socializzazione dell’animale, ovvero la capacità di relazionarsi senza paure con il mondo esterno e la capacità di interagire con l’essere “Già nel 1780 presso l’Ospedale per Ciechi di Parigi venivano addestrati cani umano anche senza ricercare nel contatto visivo il consenso. Il cane è stato addestrato per accompagnamento ai non vedenti. Ma solo nel 1916 cani guida vennero utilizzati ad eseguire solo i comandi impartiti dal proprio conduttore, è quindi bene non impar- comunemente come accompagnatori per i non vedenti dai reduci che avevano perduto la vista dopo la Prima Guerra Mondiale, dimostrando doti inaspettate in tale compito. tire comandi al cane se non si è il conduttore. Nei momenti di fermo o riposo, con il In Germania nel 1920 ben 539 persone che avevano perduto la vista utilizzavano consenso del conduttore, è possibile familiarizzare con il cane. Non date mai cibo a un questo ausilio. Presto si aprirono scuole in altre città in tutto il mondo e nel 1929 cane guida, se non si è prima autorizzati dal suo conduttore. Il cane guida operativo è sulla base della Scuola Americana ‘Seeing Eye’ - traduzione: occhio che vede - nasce riconoscibile dall’imbracatura completa: pettorina in cuoio con croce o logo e manubrio la Scuola Nazionale Cani Guida per Ciechi di Firenze per iniziativa dell’Unione rigido. Tuttavia è possibile che un cieco si faccia accompagnare anche da un “cucciolone”, Italiana Ciechi, che il 25 settembre dello stesso anno consegna i primi cani”. 1 (così è definito un cane non addestrato di età inferiore ai 18 mesi), o da un proprio cane addestrato, ma non può svolgere la funzione di guida. 1 Testo tratto da: AA.VV, “Il cane guida il perchè di una scelta”, a cura UICI per gentile concessione dell’autore. 2 In Italia esistono quattro centri di addestramento per cani guida nelle province di Firenze, Milano, Messina e Padova. 30 31
  • 19. G L I A U S I L I – 1 . P A R T E P R I M A 1 . P A R T E P R I M A – G L I A U S I L I Cosa sa fare un cane guida? Come viene bene illustrato nel testo “Il cane guida il perchè di una scelta” a cura UICI, il cane viene educato nel traffico urbano a identificare gli ostacoli, le buche, i gra- dini; quindi si ferma per indicare un punto pericoloso che richiede attenzione e guida il non vedente nel tragitto da compiere. Il cane non è in grado di distinguere il colore rosso: per superare gli incroci con semaforo deve quindi imparare a seguire il senso del traffico cittadino. Viene inoltre abituato a salire sui mezzi di trasporto, a riconoscere i posti liberi e a muoversi negli uffici pubblici. Nei luoghi abituali e nella casa il cane viene addestrato al riconoscimento dei percorsi in modo da assi- curare al padrone un valido aiuto. Il non vedente, con buone doti di orientamento e capacità a riconoscere luoghi e oggetti nuovi, riesce così a spostarsi e a raggiungere la meta desiderata. Salute ed igiene del cane. I cani guida sono regolarmente vaccinati contro cimurro, leptospirosi, gastroenterite virale, epatite contagiosa, tosse dei canili, virus respiratori e parainfluenzali, fila- riosi ed il conduttore non vedente ed assegnatario ha l’obbligo di sottoporre il cane alle vaccinazioni periodiche previste dalla profilassi zooiatrica. Il cane guida viene sterilizzato per evitare al non vedente problemi di igiene e di pericolosità, de- rivante quest’ultima dalle aggressioni a scopo sessua le che le femmine potrebbe- Il bastone bianco. ro subire per la strada. L’assegnatar io di cane guida di norma porta con sè il libretto sanitario del cane, soprattutto se si muove fuori dall’ambito comunale di residenza. L’uso del bastone bianco come segno di riconoscimento delle persone cieche ha una Il libretto sanitario del cane è il documento che dichiara lo stato di salute del cane data di nascita: il 7 febbraio 1931, una giovane donna francese lancia una campagna e la prevenzione a cui è sottoposto. “mediatica”, diremmo oggi, per questo riconoscimento. Fino però al Secondo Dopo- 32 33
  • 20. G L I A U S I L I – 1 . P A R T E P R I M A 1 . P A R T E P R I M A – G L I A U S I L I Non esiste, invece, uno standard internazionale per gli ipovedenti. Alcuni hanno proposto “L’uso del bastone come mezzo di deambulazione e di riconoscimento delle persone un bastone giallo o a strisce gialle e rosse. Tuttavia difficilmente le persone ipovedenti cieche si perde nei meandri della storia e del mito. Patriarchi biblici, poeti, musici, accettano di muoversi con un simile strumento in mano, poiché tendono a mimetizzarsi filosofi e mendicanti sono stati ‘fotografati’ con questo oggetto il cui spessore semantico con i vedenti. Il bastone bianco è riconosciuto in tutto il mondo. oscilla tra quello di scettro di un’autorità vaticinante e quello di sostegno di una mendicità errante”. 3 Il codice della strada prevede che gli automobilisti debbano sempre fermarsi in presenza di un cieco che attraversi la strada muniti di bastone bianco anche se non si trova sulle strisce pedonali. 3 Testo tratto da: AA.VV, “La Storia del Bastone Bianco”, a cura UICI per gentile concessione dell’autore. 34 35
  • 21. G L I A U S I L I – 1 . P A R T E P R I M A 1 . P A R T E P R I M A – G L I A U S I L I giardini e spiazzi, aree naturali, ecc.) ed anche dei percorsi interni (attraversamento hall, Sistemi di lettura e software di aiuto. percorso museale, ecc.) non è difficile ottenere una “guida naturale” sicura ed efficace I sistemi di lettura erano un tempo costituiti da scanner dotati di software di riconosci- e contempo raneamente ben inserita nel contesto paesaggistico o architettoni co: un mento testi a cui si univano software di sintetizzazione vocale. Oggetti da tavolo che cordolino in pietra o in legno al limite di un sentiero sono sufficienti a dare sicurezza trovano ancora applicazione in alcuni luoghi specifici e per uso didattico. Oggi esisto- in un ambiente esterno, un tracciato con una pavimentazione dalla superficie diversa no strumenti di lettura di dimensioni sempre più ridotte e dotati di software sempre (più liscia o più ruvida) sono utili all’interno. L’importante è che in entrambi i casi non più sofisticati. Sono strumenti che una persona cieca o ipovedente porta sempre con ci siano interruzioni inutili e che invece quando la “guida” si deve interrompere per più sè, soprattutto quando viaggia. È utile sapere come funzionano per mettere il cliente di un metro per vincoli funzionali sia sostituita da segnali pedotattili convenzionali. in condizioni di utilizzarli al meglio e senza difficoltà. Il telefono cellulare. Il telefono cellulare è uno degli strumenti tecnologici più utilizzato nella vita di tutti i giorni, per un disabile visivo rappresenta un indispensabile supporto per la propria autonomia e sicurezza. Fino a qualche anno fa l’uso della telefonia cellulare per una persona non vedente risultava assai problematico. Il costante sviluppo tecnologico ha generato soluzioni in grado di garantire la piena accessib ilità ai servizi della tele- fonia mobile. Le sintesi vocali attualmente in commercio permetto no alla persona non vedente o ipovedente l’autonoma gestione di tutte le funzionalità dei cellulari; una voce elettronica i nfatti legge all’utente tutto ciò che viene visualizzato sul display garantendogli così la possibilità di utilizzare la rubrica per richiamare un contatto e attivare una telefonata, gestire la messaggistica, gestire l’agenda, l’orologio, la sveglia, ecc. Esistono inoltre applicazioni, dedicate alle persone ipovedenti, che permet- tono l’ingrandimento delle scritte che compaiono sul display del telefono cellulare. Significativi passi in avanti si stanno compiendo nel rendere pienamente accessibili anche i più moderni smartphone presenti sul mercato. 36 37
  • 22. G L I A U S I L I – 1 . P A R T E P R I M A 1 . P A R T E P R I M A – G L I A U S I L I Screen reader. Come fa un non vedente o un ipovedente a leggere lo schermo di un PC? Semplice, tutto quello che si visualizza a schermo viene “letto” da una voce sintetizza ta: se lo desidera la persona non vedente oggi può utilizzare un PC e navigare in Internet in totale autonomia. Sempre che i siti ed i documenti siano stati redatti con un minimo di accortezza e secondo alcuni standard in cui vengono elencate tutte le specifiche e i requisiti da soddisfare per la creazione di pagine accessibili. Nel panorama globale della rete, l’iniziativa più autorevole è senza dubbio la “Web Accessib ility Initiative” sviluppata dal World Wide Web Consortium (W3C), un consorzio fondato nell’ottobre 1994. Lo screen reader (traduzione: lettore di schermo), è un software in grado di interpretare il contenuto dello schermo ed altre informazioni dall’ambiente operativo del PC e di inviarle a dispositivi di output vocale e/o tattile. Il più diffuso sistema di sintesi vocale, è Jaws, sviluppato dall’americana Freedom Scientific. L’accortezza sta nel non usare il mouse, ma la tastiera, per muoversi sulle applicazioni e sul desktop, scaricare la posta, navigare in internet, ecc. Chiaramente la sintesi vocale è in grado di riconoscere il testo (nelle lingue più diffuse, ma anche in alfabeti non latini), ma le parti grafiche, se non sono appositamente descritte per esempio con l’utilizzo di software specializzati come IVEO, non verranno lette e l’informazione non raggiun- gerà il suo scopo. L’ipovedente usa invece programmi che ingrandiscono lo schermo, cambiando i contrasti più idonei alla propria patologia. Esistono software in grado di ingrandire il contenuto delle pagine video di qualsiasi applicazione e qualsiasi am- biente, fino a 16 volte mantenendo sempre visibile sullo schermo le finestre di mes- saggio, finestre di dialogo, ecc. Ad un primo livello base, con funzione di solo ingran- dimento adatto a ipovedenti, può essere aggiunto un software di lettura con sintesi 38 39
  • 23. G L I A U S I L I – 1 . P A R T E P R I M A 1 . P A R T E P R I M A – G L I A U S I L I vocale, anche per persone cieche. Analogalmente esistono software che ingrandiscono Con IVEO si può: il contenuto delle schermate dei telefonini o che sono in grado di farne una lettura con sintesi vocale.  sviluppare nuovo materiale interattivo come mappe parlanti diagrammi, classifiche;  tradurre materiale PowerPoint & Visio in formato tattile/audio/visivo; Lettura con sintesi vocale.  leggere e scrivere forms in formato PDF con accessibilità universale; IVEO è un software che permette di aggiungere informazioni audio e tattili a materiali  creare libri tattili e audio accessibili; che normalmente sono solo visivi. Il Viewer di IVEO si può scaricare liberamente ed è utilizzabile allo stesso modo di Adobe Acrobat (PDF), ma è più versatile ed  estrarre file in modo automatico da programmi Windows; accessib ile. Basta premere nell’area del disegno desiderata e ascoltare le informa-  modificare documenti in modo indipendente dalle dimensioni; zioni vocali preregistrate. Utile quindi per l’esplorazione di mappe, percorsi e simili. Il Creator di IVEO consente di rendere interattivo e tattile tutto il materiale grafico  distribuire file accessibili anche via mail o via web. sia acquisito da scanner sia in formato elettronico. IVEO opera in parallelo con l’interfaccia standard visiva utilizzata dai normali programmi. Aggiungendo infor- mazioni di tipo audio e tattile ai dati che sono per loro natura solo visivi (mappe, dise- Ausili non personali. gni, grafici, ecc.) le informazioni risultano più complete e maggiormente compren- Insegne parlanti. sibili. Consentend o di utilizzare più sensi contem poraneamente , il software rende i documenti più comprensibili per l’utente . La creazione di nuovi documen ti o la Esistono vari modelli di “insegne parlanti” ad infrarossi o radio. La finalità è quella di conversione di documenti già esistenti è semplice e funzionale. Le informazioni unire all’insegna visiva (da interno o da esterno) identificativa di un luogo (albergo, ri- sono disponibili sia in formato elettronico sia su carta, pertanto IVEO è dotato di storante, guardaroba, ufficio direzione, ecc.) un congegno in grado di comunicare ver- funzioni che permettono la conversione immediata di entrambi i supporti. Chiunque balmente il messaggio dell’insegna. È il principio dell’informazione anche sonora che sa usare un computer può prendere informazioni da un libro di testo o da un file annuncia le fermate nella metropolitana o sui bus o negli ascensori. Le insegne par- elettronico e creare un documento accessibile secondo le caratteristiche di IVEO lanti richiedono un’alimentazione dalla rete elettrica (esistono anche a batteria, ma gli in pochi secondi. oneri di manutenzione spesso le rendono inefficaci) e sono facilmente installabili da 40 41
  • 24. G L I A U S I L I – 1 . P A R T E P R I M A 1 . P A R T E P R I M A – G L I A U S I L I qualsiasi elettricista. Il congegno è di dimensioni ridotte (contenuto all’interno di una Un esempio di utilizzo in questa versione può essere all’interno di un grande albergo. normale scatola elettrica da muro). A seconda della necessità è possibile prevedere Alla reception insieme alla chiave della camera viene consegnato al cliente non vedente la semplice ripetizione di un messaggio breve (ristorante “taldeitali”, banca, ecc.) o il telecomando programmato con il suo numero di camera. Il cliente potrà muoversi di un messaggio più articolato, caricabile da file audio attraverso porta USB (per agevolmente in tutti gli spazi comuni vocalizzando le insegne di servizio, ma nel corri- esempio per illustrare i contenuti di una sala museale). doio camere vocalizzerà solo il numero della sua stanza senza arrecare disturbo agli altri clienti. Le insegne parlanti sono state realizzate con lo scopo di togliere fin dall’ori- L’insegna parlante può essere attivata in tre modalità: gine l’alibi del “non si può fare perché costa tanto” o “non si può applicare perché troppo complicat o o invasivo”. Il costo è più basso di una qualsiasi insegna artistica  attraverso un sensore di prossimità: quando una persona passa davanti al sen- oggi in commercio e può essere applicata semplicemente predisponendo un punto sore, questo attiva la vocalizzazio ne del messaggio eventualmente accendendo led elettrico accanto alle porte o dove si vuole installare l’insegna. La parte elettronica luminosi che richiamano l’attenzione di persone sorde o semplicemente distratte; viene incassata nelle scatole elettriche tipo 503 e a filo muro con due viti viene fissato  con telecomando o ricevente: la persona in possesso dell’apposito telecomando il pannellino di copertura con l’insegna stampata a caratteri per vedenti ed ipovedenti. attiva a comando tutte le insegne parlanti in un raggio varabile da 3 a 20 metri. Con lo stesso telecomando è possibile per la persona selezionare solo la vocalizza- Lavagna a tracciamento luminoso. zione di un’insegna tra quelle attivate ed individuare così la direzione di provenienza. Nella versione ad infrarossi solo quando il ricevitore è perfettamente allineato con La lavagna a tracciamento fortemente luminoso p ermette alle persone ipovedenti con l’insegna emittente viene trasmesso un segnale sonoro (in auricolare) ed è la posi- un residuo visivo fino a 1/50 di seguire lezioni o di scrivere e disegnare sulla lavagna zione del ricevitore che guida la persona verso l’insegna; senza altro ausilio ottico. Il sistema è stato sottoposto alla prova con persone di diffe- renti età e condizioni funzionali, con risultati più che apprezzabili. Particolarmente  con telecomando programmato: questa funzione è particolarmente utile, ad indicato per laboratori didattici, sale riunioni, ecc. Le lavagne sono realizzate in esempio negli hotel, nei centri congressi, negli spazi che ospitano eventi dove alcune polimetilmetacrilato infrangibile, nel quale viene immessa luce (come in una fibra informazioni è bene che siano sempre vocalizzate (ad esempio uscita di sicurezza, ottica) che resta invisibile fino a che non raggiunge il tracciato di un pennarello o una ascensore, scale, toilette, ufficio informazioni, ecc.) mentre altre (ad esempio i numeri piastrina (accessoria), i quali emetteranno una luce intensa. Necessita di pennarelli delle camere o i nomi degli uffici) devono essere vocalizzate a richiesta. specifici cancellabili a secco, o cancellabili solo ad umido, i cui segni emettono luce. 42 43
  • 25. G L I A U S I L I – 1 . P A R T E P R I M A 1 . P A R T E P R I M A – G L I A U S I L I Sono disponibili fogli “prelievo disegni” (fogli trasparenti con un lato adesivo, che con- sentono di prelevare il disegno e conservarlo) e speciali tappetini (di 1 mm di spesso- re) che aderiscono alla lavagna senza colla, per adesione atmosferica, riposiziona- bili e riutilizzabili che fungono da supporto illuminante per simboli fotografici, diapositive ed in genere per figure realizzate su supporti trasparenti come l’acetato . Le lavagne hanno dimensioni variabili da 70 x50 cm (uso domestico) a 200 x 110 cm (su cavalletto per convegni). 6 mm 1 mm 44 45
  • 26. 1 . P A R T E P R I M A – M O L T E P L I C I S E N S I P A R T E P R I M A L’attività sensoriale è una funzione complessa che è giusto considerare nella sua dimensione plurisensoriale. La distinzione fra i cinque sensi è in realtà assai discutibile sul piano scientifico e finisce in molti casi per spezzare in modo arbitrario atti percettivi che pos- sono essere compresi pienamente solo se li si considera nella loro natura eminentemente plurisensoriale. Molteplici sensi. 1 Heinz Werner, “Psicologia comparata dello sviluppo mentale”, Giunti Barbèra, Firenze, 1985. 47
  • 27. M O L T E P L I C I S E N S I – 1 . P A R T E P R I M A 1 . P A R T E P R I M A – M O L T E P L I C I S E N S I distanti e progressivamente sempre più astratti come il bassorilievo, il disegno, il raccon- to verbale o altro ancora. Come dire che al cliente di un servizio o al visitatore di un museo con disabilità visive vanno offerte numerose opportunità, scegliendo fra le quali egli ha la possibilità di stabilire un proprio specifico itinerario di avvicinamento. L’esplorazione tattile. Per molti di noi il tatto è la mano, le mani; va da sé che il senso del tatto è la pelle di tutto il corpo. Percepiamo il caldo e il freddo, il liscio, il ruvido su ogni parte del corpo. Però tendiamo a considerare solo le mani, ci fermiamo lì, perché queste dieci dita ci fanno percorrere ed esplorare tutto il mondo che ci circonda. Ma quando gli oggetti superano per dimensione l’apertura delle braccia come si fa a conoscerli, per chi è privo in mano rispetto al solo guardarlo. Il tatto, che è spe- del senso della vista, se non attraverso la mediazione troppo spesso vaga ed ingannevole cializzato nella percezione della sostanza degli oggetti della descrizione verbale? Il percepire il mondo è innanzitutto un “vedere con la mente” (composizione, durezza/elasticità, temperatura), può piuttosto che con gli occhi, che non si esaurisce solo nella descrizione linguistica, ma produrre reazioni emotive estetiche in presenza di og- mette in gioco la rappresentazio ne e l’elaborazione dell’informazione a tutti i livelli. getti morbidi di soffice consistenza, mentre appare me- Secondo Kennedy 2 la visione è un processo che non riguarda solo la periferia del sistema no sensibile all’estetica degli oggetti prodotti con ma- visivo. Il sistema visivo di elaborazione interno, se opportunamente stimolato con l’utiliz- teriali rigidi. Anche se sono oggetti artistici. Quando zo dei sensi restanti, può produrre rappresentazioni della realtà proprie dell’esperienza si tratta di identificare al tatto piccoli oggetti abituali visiva. La percezione visiva è, come la cognizione, solo una questione di livello: l’esperien- investiti di un significato pragmatico, il sistema tattile za percettiva di ciascuno, vedente o non vedente, si colloca nella sfera delle capacità si rivela alquanto adatto, altrettanto quanto il sistema individuali. La descrizione verbale concorre allo sviluppo di un sistema concettuale che, visivo. L’identi ficazione è infatti molto rapida e prati- indipendentemente dal linguaggio, è molto simile a quello dei vedenti: se sostenuta da camente priva di errori. Per esplorare le mani operano esperienze sensoriali plurime, dal tatto innanzitutto, senza trascurare l’olfatto e il gusto, movimenti in rapida successione; le percezioni acquisite 2 John M. Kennedy, “Drawing and the Blind”, Yale University Press, 1993. 3 Pierre Villey , “Le monde des aveugles”, Corti, Paris, 1954. 48 49
  • 28. M O L T E P L I C I S E N S I – 1 . P A R T E P R I M A 1 . P A R T E P R I M A – M O L T E P L I C I S E N S I si integrano progressivamente dando luogo a immagini mentali d’insieme via via più L’esplorazione uditiva. ricche e complesse. Non è possibile avere un’idea complessiva, anche sommaria, Altro senso primario nelle persone con minorazione visiva è l’udito. La percezione immediata, ma per acquisire qualche risultato significativo è necessa rio un tempo dell’ambiente passa attraverso il riconoscimento di rumori, l’individuazione della fon- più o meno lungo. Il lavoro delle mani poi non segue un percorso lineare sempre te sonora e del suo posizionamento rispetto al soggetto. L’udito può avvicenda re la uguale, ma si adatta ad ogni situazione in relazione alla forma, alla complessità, al vista ed è, nella fase di sviluppo infantile o di rieducazione post-traumatica, il tempo a disposizione, all’esperienza del soggetto e ad eventuali aiuti di cui dispone canale che coordina il movimento della mano. In un contesto adeguato, senza distur- (per esempio dell’aiuto di una guida verbale sia essa registrata o rappresenta ta da bi sonori di fondo, è possibile distinguere per mezzo dell’udito un pilastro da una una persona che lo affianca). Solo la mano in movimento è in grado di percepire i colonna, rilevare la presenza di ostacoli, capire se la persona che sta parlando ha i rilievi (superfici, forme), se il movimento si arresta la capacità percettiva si esaurisce. baffi oppure no. 5 In un contesto urbano trafficato, con rumori di fondo elevati, Per la comprensione di un oggetto nuovo è necess ario che le mani tornino sulle queste informazioni vengono a mancare perché le informazioni sonore si sovrappon- singole parti più volte, provenendo da direzioni diverse e con velocità diverse. gono e si coprono l’un l’altra. Tale situazione più creare disorientamento e insicurez- Perché si formi un’immag ine mentale di quanto si sta esplorando è necessario indi- za, soprattutto se i rumori prevalenti sono attribuibili a fonti di potenziale pericolosità viduare i particolari di più alto significato e contemporaneamente riuscire a com- (traffico veicolare, rumore di cantieri, ecc.). prendere il significato d’insieme dell’oggetto per dare il giusto senso ai particolari individuati. È quindi fondamentale avere una guida verbale, o al limite testuale, che agevoli il riconoscimento e fornisca una chiave interpretativa delle forme che si L’esplorazione olfattiva e gustativa. stanno esplorando. Un modello tridimensionale non dovrebbe occupare uno spazio L’olfatto o odorato è uno dei cinque sensi specifici e rende possibile, tramite i più grande dell’apertura delle braccia e non dovrebbe avere parti in sottosquadro chemiorecettori, le percezioni delle sostanze chimiche volatili e dei gas presenti più piccole della dimensione di un dito. In un disegno invece si deve tener presente nell’aria. Sappiamo che l’olfatto è il senso più arcaico: risveglia le parti più primitive che senso del tatto sui polpastrelli consente di sentire rilievi dello spessore minimo del nostro cervello; odori e profumi ravvivano la memoria, evocano situazioni passate di 0,5 mm e di distinguere due linee affiancate ad una distanza superiore a 2 mm. 4 da decine di anni; associato a un profumo colleghiamo una reazione affettiva di piacere o di dispiacere. L’olfatto è connesso in maniera funzionale con il gusto, come si può 4 I contenuti del presente paragrafo sono tratti da: provare semplicemente quando un raffreddore congestiona le vie aeree, compromettendo Fabio Levi, Rocco Rolli, “Disegnare per le mani, manuale di disegno in rilievo”, Silvio Zamorani Editore, Torino, 1994. 5 Augusto Romagnoli, “Introduzione alla educazione dei ciechi”, ristampa a cura UICI, Firenze, 1990. 50 51
  • 29. M O L T E P L I C I S E N S I – 1 . P A R T E P R I M A 1 . P A R T E P R I M A – M O L T E P L I C I S E N S I la funzione olfattiva, ed i cibi hanno pressoché tutti lo stesso sapore. I disturbi dell’olfatto visivo l’olfatto è uno strumento indispensabile per la riconoscibilità dei luoghi e degli e del gusto raramente sono invalidanti o pericolosi per la vita, quindi spesso non ricevono ambienti. Dichiara un non vedente intervistato sulla sua capacità di muoversi auto- un’attenta considerazione. Rispetto agli altri sensi l’olfatto è forse quello più trascurato nomamente in città: “qui sotto c’è proprio una profumeria ed un po’ più avanti una pa- sul piano sociale. Nel suo libro “Il naso intelligent e” Rosalia Cavalieri confrontando sticceria e dal profumo so che sono a 50 metri da casa mia o meglio sono in questa zona”, l’olfatto con gli altri sensi fa questa considerazione: “Da sempre intesi come sensi nobili, ed ancora “mi oriento in un’area tenendo conto degli isolati che incontro durante un percorso vista e udito, detengono il primato della sperimentazione e dell’interpretazione della realtà. utilizzando tutte le informazioni uditive e a volte anche olfattive dell’ambiente circostante”. 7 Il loro legame privilegiato con il linguaggio verbale, l’orientamento spaziale, la manipolazione Dunque, le sensazioni olfattive e sonore si inte grano tra loro per fornirci informazioni. degli oggetti e la fruizione delle arti e del bello, ne fanno, insieme al tatto, le uniche vere Lo stesso ragionamento possiamo fare per il gusto. Comunemente pensiamo al gusto fonti affidabili di conoscenza. Non così l’olfatto, etichettato come il senso dell’animalità, come l’insieme delle sensazioni della bocca. Tuttavia queste sensazioni non sono il senso carnale, quello più viscerale, per questo non in grado di trasmettere informazioni le sole con le quali giudichiamo un cibo. Anche il gusto va considerato nella sua intellettualmente rilevanti” 6. In questo libro l’autrice spiega, da un lato, come e quanto valenza plurisensoriale o secondo la definizione di Hervé This, “percezione globale la nostra esperienza di animali linguistici dalla mentalità visivo-uditiva sia influenzata sintetica” 8 costituita da tutte le sensazi one che il cibo trasmette, quali il profumo, dagli odori; dall’altro, come per noi umani l’atto dell’annusare implichi un vero e proprio l’aroma, la vista, le sensazioni tattili e uditive, il sapore. Per esempio, se sorseggiamo processo di conoscenza. Le vie olfattive, dunque, rappresentano un canale di stimola- un vino e nel contempo lo annusiamo, il sapore e l’odore contribuiscono entrambi zione e di possibile regolazione naturale di importanti funzioni psicologiche e fisiche. alla valutazione finale. In conclusione, i sensi posti dinnanzi ad un determinato stimolo Se le attuali condizioni ambientali nelle nostre città comportano un disagio nella funzionalità naturale e spontanea dell’olfatto, nello stesso tempo, se d’improvviso arriva dall’aria l’odore acido dell’erba tagliata o il profumo del pane della panetteri a sotto Le cene al buio. Per stimolare e risvegliare i sensi del gusto, dell’olfatto, del tatto, e dell’udito, casa, le capacità olfattive subiscono un’impennata percettiva che stimolano sensazioni per imparare a riconoscere e a distinguere gli oggetti senza poterli vedere corporee legate alla sfera del piacere. Sebbene i messaggi che l’olfatto ci invia senza ed a godere di sapori e profumi, senza lasciarsi influenzare dagli stimoli visivi. tregua siano, il più delle volte, sottovalutati o del tutto ignorati, la lettura dei segnali che lo colpiscono e che, attraverso di esso, si abbattono sulla nostra sfera emotiva, psichica, sessuale, ci dovrebbe far riconsiderare la centralità del suo ruolo. Per un disabile 7 Mariacristina Garnero, “La comunicatività ambientale”, Tesi di Laurea, Politecnico di Torino, 2007. 6 Rosalia Cavalieri, “Il naso intelligente”, Editori Laterza, Bari-Roma, 2009. 8 Hervé This, “Pentole e provette”, I saggi del Gambero Rosso, 2003. 52 53
  • 30. M O L T E P L I C I S E N S I – 1 . P A R T E P R I M A 1 . P A R T E P R I M A – M O L T E P L I C I S E N S I (la luce, il suono, l’odore, il cibo, il clima) reagiscono e rispondono all’informazione. Sistemi per la riproduzione di immagini tattili. Al valore informativo dei sensi l’uomo associa anche la sua natura autonoma, le sue capacità percettive, riflessive e culturali. Con i sensi l’uomo percepisce un mondo Con il passare degli anni si vanno via via diffondendo sempre nuovi strumenti per di cose, ma comprende attraverso molteplici modalità di configurazione del senso: la produzione dei disegni in rilievo, fra i quali non è sempre facile scegliere il più perciò, le qualità sensoriali sono relative alla persona. Per favorire l’esperienza multi- adatto alle esigenze del momento. Per consentire al lettore di orientarsi fra le diver- sensoriale delle persone, in particolar modo chi presenta deficit sensoriali, è dunque se tecniche disponibili sul mercato si rende dunque necessario definire alcuni criteri necessar io mostrare il mondo nelle sue molteplici qualità oggettuali, nel suo modo sulla base dei quali valutarne i relativi vantaggi e svantaggi. Un primo gruppo di para- acustico, ottico, tattile, olfattivo di essere esperito attraverso occhi, orecchie, naso, pelle. metri concerne la qualità del rilievo e il suo grado di percepibilità. Più precisamente si tratta di considerare diversi fattori 9: l’altezza del rilievo e l’aderenza al supporto, i vari tipi di supporto (la carta o il metallo, il plexiglas o il legno), la resistenza nel Immagini per le mani. tempo e il confort di lettura, la dimensione delle tirature e la possibilità di riprodurre disegni su entrambe le facciate di un foglio, la possibilità di associare al rilievo disegni in bianco e nero o a colori e non da ultimo i costi di produzione. Tecniche per la produzione di immagini tattili. Braille in modalità grafica. Contestualmente ai procedimenti di stampa dei testi in Braille, è possibile utilizzare sia matrici metalliche, sia stampanti computerizzate per realizzare su supporto cartaceo linee e superfici, dotate di una forma precisamente riconoscibile, costituite di insiemi di punti accostati l’uno all’altro. La qualità del rilievo è mediocre e il risultato accettabile solo con forme semplici ed elementari. 9 Per approfondimenti: www.tactilevision.it - “Disegnare per le mani, manuale di disegno in rilievo”. 54 55
  • 31. M O L T E P L I C I S E N S I – 1 . P A R T E P R I M A 1 . P A R T E P R I M A – M O L T E P L I C I S E N S I Plotter per grafica in rilievo. in bianco e nero o a colori stampati precedentemente. In questo modo il rilievo può essere accompagnato da immagini chiaramente accessibili anche alla vista. In realtà Con il plotter Braille si può stampare con una tessitura di punti molto sottile e si posso- i problemi maggiori si riscontrano sul piano della produzione. Sono neces sarie in- no realizzare tre rilievi diversi dei punti secondo i toni di grigio. I plotter presenti in fatti risorse molto consistent i per le attrezzature e le competenze professionali. commercio possono anche stampare contemporaneamente a rilievo a colori o in bian- Il gaufrage è un procedimento che richiede un alto livello di professionalità e non co e nero. Il disegno da leggere con le mani deve avere determinate caratteristiche di è quindi alla portata diretta dei singoli operatori che lavorano con ciechi e ipovedenti. schema ticità e di leggibilità tattile che tuttavia possono esser facilmente elaborati Tutto questo si riflette sui costi, che risultano particolarmente elevati soprattutto nella con i programmi disponibili per il computer. fase iniziale di realizzazione della matrice. Termoform. Fra le macchine per la riproduzione di immagini il termoform offre inoltre la possibilità di ottenere rilievi di altezze varie anche all’interno della stessa immagine: da 0,5 milli- metri fino a qualche centimetro. Qui il supporto dell’immagine è costituito da un foglio di materiale plastico: esso viene posto su una matrice rigida di materiale vario, (legno, metallo, fibra di carbonio o altro), su cui è stato preliminarmente inciso il rilievo che si vuole riprodurre. A questo punto la plastica subisce un adeguato riscaldamento per favorirne la deformazione a contatto con il rilievo, al quale viene costretta ad aderire da una forte depressione operata per aspirazione attraverso la matrice. È un sistema molto costoso, a meno che per ciascun calco non si debbano riprodurre almeno 50-100 copie. Gaufrage. 10 “Il fornetto per la stampa a rilievo è un’attrezzatura di semplicissimo utilizzo, normalmente reperibile nelle sedi Nel gaufrage la carta viene pressata fra una matrice metallica e una contromatrice di territoriali delle associazioni rappresentative dei disabili della vista e nei Centri di consulenza tiflodidattica, ed è sempre più diffuso nelle biblioteche, nelle scuole, nelle associazioni, ecc.” fibra sintetica. La contromatrice viene realizzata per impronta sulla matrice; la defor- Decreto 28 marzo 2008 - Linee guida per il superamento delle barriere architettoniche mazione della carta per fortissima pressione può avvenire in corrispondenza di disegni nei luoghi di interesse culturale. 56 57