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L’occhionaturaleL’occhionaturale
Là oltre il fumo di nebbia, dentro gli alberi
vigila la potenza delle foglie, vero è il fiume che preme sulle rive.
Da “La vita non è sogno…”
Salvatore Quasimodo
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Natura ed artificio:
una ragnatela ricoperta di brina”
di Giovanni Poletti
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“Le capsule leggere e legnose della
Paulownia, delle dimensioni di una
noce persistono vuote sulla pianta, fino
alla primavera seguente. Il nome del
genere è dedicato alla Granduchessa
Anna Paulowna Romanov (1795-1865),
figlia dello Zar Paolo I di Russia, andata in
sposa a re Guglielmo II dei Paesi Bassi.
Ancora oggi un piccolo paese porta il suo
nome e costituisce la più grande superficie
coltivata a bulbi da fiore del paese.
In Giappone, anticamente, la Paulownia
era considerata un albero sacro; la sua
sagoma compariva come decorazione
sugli abiti degli imperatori ed era lo
stemma più importante dopo il crisantemo.
Un esemplare appartenente allo stesso
genere era radicato nel Parco della Pace
di Hiroshima: sopravissuto allo scoppio
della bomba atomica del 6 agosto 1945,
era germogliato nuovamente poco tempo
all’esplosione diventando in breve il simbolo
di pace e speranza di un’intera nazione.
Malauguratamente, nel 2004 il passaggio
di un tifone ha abbattuto l’albero“.
Capsula ghiacciata di Paulownia tomentosa che ha liberato i semi