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Regione Toscana
Diritti Valori Innovazione Sostenibilità




     PROGRAMMA
Società dell’Informazione
      2011-2015




             Determinazioni dell’assemblea di RTRT
                        Febbraio 2010
PROGRAMMA
Società dell’Informazione
2011-2015


Determinazioni dell’assemblea di RTRT
Febbraio 2010




Regione Toscana
Direzione generale
Organizzazione e Sistema Informativo




Stampa: centro stampa
Giunta Regione Toscana




                                        2
PROGRAMMA
Società dell’Informazione
2011-2015
Determinazioni dell’assemblea di RTRT
Febbraio 2010




Premessa        Il presente documento contiene quanto approvato all’unani-
                mità dall’assemblea di R.T.R.T. in merito alle proposte e agli
                indirizzi per il nuovo ciclo di programmazione 2011-2015 in
                materia di sviluppo della Società dell’Informazione.

                L’Assemblea di R.T.R.T. rappresenta, a norma della L.R.
                n.1/2004, l’insieme degli enti locali della Toscana.

                All’assemblea del 3 Febbraio 2010 hanno partecipato 600
                persone in rappresentanza di:
                n. 73    Comuni
                n. 8     Province
                n. 5     Comunità Montane
                n. 12    Altri Enti Locali
                n. 30    Scuole, Università e Ricerca
                n. 13    Aziende Sanitarie e Ospedaliere
                n. 19    Pubblica Amministrazione Centrale
                n. 40    Associazioni e Terzo settore
                n. 49    Imprese




                                3
Contenuti



• Introduzione
• I punti di forza
• Il processo di crescita ed evoluzione
• La proposta
• La sfida dell’accelerazione




                4
Introduzione




La Toscana si presenta come una realtà ricca di             espresso, attraverso la legge regionale n. 1 del
potenzialità non pienamente espresse in molti               2004, dalla Rete Telematica Regionale Tosca-
settori sia tradizionali che innovativi. Un territo-        na (RTRT).
rio e una realtà sociale ed economica ricca di              Un luogo, questo, nel quale e’ stato innovato
punti di forza del passato e che fatica nell’in-            anche il concetto e la prassi della concerta-
dividuare nuovi approdi che le garantiscano un              zione regionale spostando il rapporto e il con-
futuro di crescita.                                         fronto fra regione, enti locali, parti sociali ed
Questo in estrema sintesi ci dicono le principali           economiche dal piano del confronto su obiettivi
analisi formulate e gli indicatori misurati nell’am-        regionali al piano della condivisione degli impe-
bito degli studi che in questo ultimo anno sono             gni e delle risorse rispetto ad obiettivi comuni.
stati effettuati per studiare e analizzare i motivi         Tale processo di innovazione nei rapporti interi-
della attuale crisi e le possibili vie di uscita.           stituzionali è sinteticamente rappresentato dai
Tali valutazioni ci spronano ad individuare ed              seguenti indicatori:
ad accendere tutti i motori vecchi e nuovi dello            −	 all’interno del programma per lo sviluppo
sviluppo e della crescita senza perdere di vi-                  della società dell’informazione, per ogni
sta la qualità espressa come caratteristica del                 euro investito dal bilancio regionale, alme-
marchio “Toscana”.                                              no due vengono dal sistema degli enti locali,
Quale il ruolo del governo della cosa pubblica                  delle imprese o da fondi nazionali;
in questa sfida se non quello di essere elemen-             −	 gli enti e le aziende pubbliche e private che
to di garanzia dei diritti e di forte stimolo alla              aderiscono a tale modello sono centinaia;
crescita. Infatti i grandi sistemi pubblici quali           −	 le persone che nelle diverse organizzazioni
la sanità, i servizi alla persona e alle impre-                 lavorano su progetti di innovazione condivi-
se, la cultura, l’ambiente (green economy), la                  si all’interno di un unico programma sono
scuola, le infrastrutture materiali e immateriali,              migliaia.
possono e debbono essere letti e giocati come               In un contesto e in un momento nel quale pun-
volano per l’innovazione e la crescita del nostro           tare sull’economia della conoscenza viene indi-
sistema economico e produttivo stimolando e                 cato da molti istituti di ricerca come la chiave
assorbendo innovazione.                                     per uscire con i motori accesi e non in modo
Un dei punti di partenza e di forza della Tosca-            inerziale, dalla attuale crisi, la realtà espressa
na nell’ambito di questa strategia che richie-              dal modello di governance della rete regionale
de capacità di coprogettazione e codecisione                toscana, rappresenta un’opportunità da non di-
rapida fra molti, troppi, livelli istituzionali, è la       sperdere e da ancor più valorizzare per il suo
realtà rappresentata dal sistema di governance              portato di competenze, professionalità e talenti.




                                                        5
I punti di forza




Un quadro normativo ben delineato                             cellenza di sistema attraverso i processi di
−	 Legge n. 1 del 2004 che istituisce il siste-               riuso, la condivisione delle infrastrutture e
   ma di governance dell’innovazione nel si-                  la conseguente sostenibilità nel tempo.
   stema pubblico della toscana in stretta co-             −	 Programmazione locale che sviluppa e arti-
   esione con le associazioni delle categorie di              cola nei vari territori gli obiettivi e gli indiriz-
   rappresentanza delle imprese e del mondo                   zi del programma regionale traducendoli in
   delle libere professioni.                                  concreti servizi e risultati a favore dei citta-
−	 Legge n. 40 del 2009 che fa dell’obiettivo                 dini e delle imprese.
   della semplificazione amministrativa (servi-
   zi alle imprese, fatturazione elettronica, eli-         Un sistema di governance inclusivo delle orga-
   minazione della carta e riduzione dei tempi             nizzazioni del sistema pubblico quali gli enti lo-
   e dei costi delle procedure amministrative,             cali e le loro aziende, le università, gli istituti e i
   ecc..) un elemento per il recupero di produt-           centri di ricerca, le articolazioni periferiche del-
   tività degli enti, di competitività dei territori       lo Stato ma anche le rappresentanze del mon-
   ed una opportunità di sviluppo del settore              do economico e produttivo. Un sistema capace
   ICT rappresentato in Toscana da migliaia di             di colloquiare unitariamente con i livelli gover-
   piccole imprese.                                        nativi e gli enti centrali come testimoniano le
−	 Legge n. 54 del 2009 che fissa le regole e              convezioni quadro stipulate con tutti i Ministeri
   gli strumenti di organizzazione, circolazione           coinvolti nei processi di innovazione anche in
   e trattamento delle informazioni per via te-            materie non di competenza regionale quali ad
   lematica a garanzia dei processi di innova-             esempio la Scuola e la Giustizia.
   zione come reali processi di cambiamento e
   non come mera riproposizione di quelli vec-             Un sistema condiviso di infrastrutture e di
   chi con il solo ausilio della tecnologia.               piattaforme di servizi telematici a disposizione
                                                           di tutti i soggetti aderenti a RTRT e interconnes-
Un buon livello di programmazione                          se con le reti nazionali e internazionali in rela-
−	 Programma regionale per lo sviluppo della               zione ai temi della sicurezza, della interoperabi-
   società dell’informazione quale cornice di              lità applicativa, della identificazione e accesso,
   sistema capace di raccogliere le istanze e le           dell’e-procurement, dei sistemi di videocomuni-
   progettualità espresse dai territori garanten-          cazione, ecc..
   do il passaggio dalle best practices all’ec-




                                                       6
Il processo di crescita ed evoluzione




L’esperienza di Rete maturata in questi anni,             servizi” per l’attuazione di politiche settoriali ma
partendo dalle problematiche iniziali di forte            che nella Rete hanno trovato molti fattori comu-
prevalenza tecnologica, ha visto il progressivo           ni che ne hanno garantito anche la continuità e
coinvolgimento di settori e professionalità di            sostenibilità necessaria. La rete telematica re-
sempre maggiore impatto e rilevanza nei rap-              gionale toscana come “Rete di reti” costituisce
porti e nei livelli di servizio verso i cittadini e       il nuovo modello entro il quale soggetti diversi
le imprese. Dalla iniziale problematica di diffu-         e problematiche diverse entrano in contatto
sione delle tecnologie e dell’accesso alla rete           condividendo obiettivi e omogenee strategie di
internet e al supporto alla comunità di tecnici           innovazione. Molte sono ad oggi le “reti di sog-
si è passati a utilizzare il paradigma e l’organiz-       getti e di servizi” che operano all’interno della
zazione della rete quale supporto e sostegno:             rete telematica regionale toscana e trovano nel
•	 alle politiche di contrasto a tutte le forme di        programma regionale della società dell’informa-
    digital divide;                                       zione e della conoscenza il quadro di riferimento
•	 alle politiche per la legalità declinate come          unitario. A titolo esemplificativo costituiscono la
    sicurezza urbana, gestione e osservatorio             rete telematica regionale toscana:
    sugli appalti, come contrasto ai fenomeni di          −	 la rete archivistica
    usura come supporto all’integrazione degli            −	 la rete della giustizia
    immigrati, come sostegno alle iniziative di           −	 la rete della semplificazione amministrativa
    contrasto alla mafia;                                     e dei servizi alle imprese (SUAP)
•	 alle politiche contro ogni forma di violenza           −	 la rete degli appalti (e-procurement)
    sulle donne;                                          −	 la rete delle infrastrutture abilitanti
•	 alle politiche di partecipazione;                      −	 la rete della legalità
•	 alle politiche di supporto alla continuità di-         Il sistema di relazioni basato sul concetto della
    dattica dei ragazzi ospedalizzati cosi’ come          messa in comune dei saperi e delle conoscen-
    all’assistenza domiciliare agli anziani;              ze all’interno di comunità professionali ampie, la
•	 alle politiche di riduzione dei tempi e dei co-        capacità attraverso tale sistema di superare gli
    sti nelle procedure amministrative;                   steccati dei settori ed accettare la sfida delle con-
    ed altre ancora che apparentemente poco               taminazioni, sono stati, oltre alla qualità espres-
    hanno a che fare con l’innovazione tecno-             sa in termini di competenze, gli elementi che han-
    logica ma che nella logica di rete hanno              no garantito lo sviluppo dell’esperienza di rete.
    trovato, collaborazioni, sinergie, risorse e          Senza di questo la Rete non esisterebbe e quindi
    strumenti per un loro pieno dispiegamento.            su questo occorre ancora investire nella consa-
La Rete si è così nel tempo trasformata arric-            pevolezza che sulla strada dell’innovazione e del
chendosi di contenuti e di politiche e divenen-           cambiamento occorre immettere sempre nuove
do nei fatti una Rete di “Reti di soggetti e di           energie senza dare mai nulla per consolidato.



                                                      7
La proposta




Tutti gli elementi riportati sono una opportuni-              tiche della società dell’informazione e del-
tà di sistema per accelerare sulla via dell’in-               la conoscenza come elemento aggregante
novazione, non solo dichiarata ma praticata,                  e costituente delle gestioni associate dei
portando il valore delle professionalità, delle               comuni in quanto tale politiche riferendosi
competenze e dei talenti espressi dalla comu-                 ai servizi alle persone e alle imprese e ri-
nità professionale e politica della rete toscana,             chiedendo sempre più un livello di standar-
all’interno di una strategia per lo sviluppo e so-            dizzazione, meglio si collocano all’interno
stegno dell’economia della conoscenza.                        di politiche sovracomunali con particolare
Una politica che richiede il coraggio delle con-              riferimento alle realtà di piccole dimensioni.
vergenze, delle scelte rapide, del governo delle
trasversalità e del cambio di passo in una con-            Si conferma quindi l’organizzazione del pro-
tinuità di indirizzi che dia certezza agli investi-        gramma nelle 4 linee:
menti privati in una logica di forte attrazione,               a) e-servizi (essenzialmente in riferimento al
consolidamento e localizzazione sul territorio                 rapporto fra pubblica amministrazione citta-
toscano.                                                       dini e imprese)
Nel formulare una proposta per il nuovo ciclo di               b) e-comunità (quale iniziative di contrasto
programmazione ( 2011 – 2015 ) occorre parti-                  alle forme di digital divide diverse dalla con-
re da importanti conferme :                                    nettività e ai temi della partecipazione)
−	 conferma del modello di governance espres-                  c) e-competitività (rivolto al mondo delle im-
    so dalla RTRT rafforzando i livelli di parte-              prese, delle libere professioni e delle loro
    cipazione e condivisione in quanto capace                  associazioni)
    di governare la trasversalità tipica di ogni               d) Infrastrutture abilitanti (in riferimento a
    processo di innovazione che si rivolga a cit-              tutti quegli elementi di condivisione tecnolo-
    tadini e imprese;                                          gica e di servizi)
−	 conferma della struttura e della impostazio-            in quanto consentono una classificazione com-
    ne del programma di sviluppo della società             pleta degli interventi da programmare e in
    dell’informazione quale corretta matrice di            quanto anche in linea con la programmazione
    classificazione degli interventi e del loro mo-        europea e nazionale.
    nitoraggio nel tempo, comprendendo dentro              Si propone di articolare le 4 linee citate su tre
    tale modello anche la programmazione loca-             obiettivi fondamentali:
    le che deve essere rafforzata nell’obiettivo                1. consolidamento
    di divenire sempre di più strumento di aggre-               2. estensione (territoriale, di soggetti, mar-
    gazione territoriale, culturale e degli interes-               keting nazionale ed europeo)
    si economici pubblici e privati;                            3. ampliamento (nuove tematiche, nuovi
−	 conferma della esigenza di trattare le poli-                    settori, nuove funzioni)



                                                       8
Si propone, al fine di una migliore comunicazio-          3. rendere pienamente operativo il Fascicolo
ne degli interventi individuati, di strutturare la           sanitario quale diritto del cittadino di ri-
lettura e la fruizione del Programma oltre che               appropriarsi della propria storia sanitaria;
sul ruolo della pubblica amministrazione nella               rendere pienamente operativo il Fascicolo
società dell’informazione, secondo due nuovi                 delle posizioni debitorie e i servizi di paga-
paradigmi:                                                   mento, che possono consentire al cittadino
                                                             o impresa di conoscere le proprie pendenze
- essere cittadino nella società dell’informazione           e contestualmente pagarle;
- essere impresa nella società dell’informazione          4. continuare gli investimenti nel settore del-
   in termini di servizi, nuove opportunità, nuovi           la Giustizia come misura del governo re-
   diritti e nuovi doveri.                                   gionale nel perseguimento dell’obiettivo di
                                                             miglioramento delle condizioni di vita e di
Le priorità che oggi emergono per gli interventi             lavoro dei cittadini toscani;
di consolidamento ed estensione sono:                     5. diffondere, a tutti i comuni i servizi per la re-
                                                             alizzazione della rete degli sportelli SUAP,
1. dare certezza e stabilità a nuovi modelli or-             utilizzando anche la metodica del riuso;
   ganizzativi e funzionali che possono anche             6. diffondere a tutti i comuni e attivare i servizi
   coinvolgere un medesimo processo o pro-                   di interazione diretta e semplificata, attra-
   cedimento più pubbliche amministrazioni e,                verso il protocollo e il sistema di conser-
   quindi, generalizzare l’esperienza che si sta             vazione a norma, per cittadini ed imprese
   facendo sul SUAP ad altre competenze del-                 con l’obiettivo della eliminazione della car-
   la Pubblica Amministrazione, intervenendo                 ta, della riduzione dei costi per tutti, della
   anche nelle leggi di settore per rendere più              riduzione dei tempi, dando certezza e tra-
   semplici le aggregazioni territoriali e le ge-            sparenza nella comunicazione di documenti
   stioni associate finalizzandole al presidio di            e pratiche comprendendo la diffusione di
   processi e non solo di funzioni;                          sistemi di gestione delle pratiche (sistemi
2. completare e potenziare l’intervento rela-                documentali) all’interno degli enti;
   tivo alla diffusione su tutto il territorio re-        7. diffondere ed estendere i livelli di standar-
   gionale delle infrastrutture e delle piattafor-           dizzazione non solo tecnologici quali mo-
   me di servizio telematico prima fra tutte la              dalità condivise di lavoro per una Pubblica
   Banda Larga come diritto di ogni cittadino e              amministrazione garante di adeguati livelli
   impresa della Toscana, a poter accedere, a                di servizi omogenei su tutto il territorio to-
   parità di condizione, alle risorse della rete             scano;
   internet anche attraverso reti wi-fi nelle città       8. Diffondere come sistema regionale di ac-
   ma anche i sistemi di videocomunicazione;                 cesso a tutti i servizi alla persona una unica



                                                      9
tessera come elemento unitario di identifi-                   omogeneità di informazione abbandonando
   cazione in rete, di firma digitale e di sistema               la autoreferenzialità dei siti settoriali lega-
   di pagamento, includendo in questa logica                     ti ad una visione più orientata a chi eroga il
   anche i servizi per i cittadini non toscani o                 servizio e non a chi quel servizio si rivolge
   stranieri                                                     (centralità del cittadino o dell’impresa);
9. rafforzare l’esperienza di rete come momen-             -    un piano di formazione quale laboratorio
   to di confronto oltre che dei problemi e delle                permanente di confronto sui temi dell’in-
   loro soluzioni anche delle scelte politiche in                novazione;
   tema di innovazione quale luogo di accelera-            -   il tema della logistica in relazione alle piatta-
   zione delle decisioni.                                        forme di servizi per il trasporto delle merci e
                                                                 delle persone;
Si propone di inserire quali nuovi temi priori-            -   il sistema regionale del catasto e della fi-
tari (non presenti nel programma 2006-2010):                     scalità;
- la Scuola come innovazione nei processi del-             -    la ricomposizione nel quadro unitario del si-
   la didattica realizzando una convergenza fra                  stema informativo regionale delle diverse
   i centri che detengono i contenuti culturali e                istanze dei sistemi territoriali ai vari livelli, re-
   formativi (quali il Museo di storia naturale, il              gionale provinciale comunale, quale base di
   Polo Museale Fiorentino, la Biblioteca nazio-                 conoscenza disponibile e condivisa da tutti i
   nale, il museo di storia della scienza e tanti                soggetti della rete;
   altri), le nuove tecnologie, e le case editrici;        -   l’attuazione delle disposizioni normative de-
- i servizi della città per i cittadini e le impre-              rivanti dalle leggi regionali 40 e 54 del 2009
   se in una logica sistemica con particolare                    con particolare riferimento alla fatturazione
   riferimento ai temi della connettività diffusa                elettronica, alla completa telematizzazione
   (wireless), della mobilità, della cultura, del                delle comunicazioni nell’ambito di procedi-
   divertimento, dell’informazione, delle oppor-                 menti amministrativi che vedono coinvolti
   tunità, dell’accoglienza, dei parcheggi, ed al-               cittadini e imprese, alla tematica della ricom-
   tro, realizzando in questa cornice la sempre                  posizione informativa al fine di ricondurre la
   ricercata convergenza fra l’offerta culturale e               proprietà del dato al soggetto cui si riferisce,
   l’offerta turistica;                                          al rispetto dei nuovi diritti di cittadinanza di-
- un piano di comunicazione regionale sui ser-                   gitale.
   vizi ai cittadini e alle imprese al fine di dare




                                                      10
La sfida dell’accelerazione




Investire nell’economia della conoscenza come               che ogni processo di innovazione rischia di cre-
fattore di recupero della produttività di sistema           are sempre nuove condizioni di digital divide.
e come volano della crescita, richiede scelte di            Per questo occorre accompagnare le imprese
governo che riconoscano in questo una priorità              investendo anche sui loro processi di innova-
largamente condivisa e su tale priorità vengano             zione verificando che l’introduzione della tecno-
articolati gli atti di programmazione e i relativi          logia non sia semplicemente un nuovo costo
interventi.                                                 da pagare alla modernità senza sostanziali
In questa logica, rilevante è l’impegno degli enti          vantaggi in termini di maggiore produttività e
locali quali garanti dei livelli di servizio verso i        competitività.
cittadini e le imprese, nel loro strategico ruolo           Nel rapporto fra la domanda e l’offerta di pro-
di rilevazione dei bisogni e nella sollecitazione           dotti e di servizi risulta fondamentale l’investi-
e proposizione di soluzioni, con l’obiettivo della          mento in ricerca e sviluppo, quale condizione
condivisione e del loro riuso almeno su scala               essenziale perché nuove e migliori soluzioni
regionale. Anche nel rapporto con il mondo del-             divengano la risposta a bisogni vecchi e nuovi.
le imprese diviene indispensabile svolgere un               Anche le modalità di finanziamento della ricer-
ruolo di organizzazione della domanda di nuovi              ca e del trasferimento tecnologico, debbono
prodotti o servizi rapportandola in modo unita-             cambiare.
rio con il mercato dell’offerta, all’interno di un          A quelle attuali si devono affiancare procedu-
circuito virtuoso che spinga quest’ultima verso             re e sistemi di attrazione e di localizzazione in
sempre nuovi livelli di qualità.                            Toscana di nuovi investimenti che possano pro-
Indispensabile in questo l’apporto delle asso-              durre insediamenti stabili in modo da poter co-
ciazioni rappresentative degli enti quali Anci,             stituire importanti centri di competenza, oltre
Uncem, Upi che assieme alla Regione possono                 che nuove opportunità di occupazione qualifi-
svolgere quella opera di condivisione e di atten-           cata, in grado di essere di supporto ai processi
zione anche a tutte quelle piccole realtà o quei            di innovazione sul nostro territorio ed essere
territori marginali con l’obiettivo di includere            elemento di scambio scientifico fra la realtà
tutti all’interno dei processi di sviluppo.                 toscana, il livello nazionale e internazionale, e
Nel rapporto con il mondo delle imprese le as-              viceversa.
sociazioni di categoria e le camere di commer-              L’istituzione e l’utilizzo di “centri di competen-
cio svolgono il duplice ruolo di essere portatori           za” ha dimostrato come tale contesto di col-
di esigenze di semplificazione e di sempre nuovi            laborazione, ripresa e regolata con la L.R. 54
servizi e quello di essere il contesto organizza-           del 2009, sia una modalità utile ed efficace
tivo capace di traghettare le imprese nel mondo             di scambio di saperi e conoscenze fra mondo
digitale consapevoli che anche in questo caso               universitario, della ricerca e il mondo delle im-
occorre creare opportunità per tutti, sapendo               prese.



                                                       11
L’esperienza maturata in questi ultimi mesi               le imprese due sono gli strumenti di attrazione,
con l’attivazione dei bandi per i protocolli loca-        il primo riguarda l’attivazione di procedure per
lizzativi di ricerca industriale precompetitiva ha        la localizzazione in toscana di centri di ricerca
dimostrato che questo modello e’ ben accolto              industriale precompetitiva, il secondo l’avvio di
dal mondo delle imprese e che raggiunge gli               un progetto regionale finalizzato innovazione,
obiettivi posti favorendo anche l’aggregazione            di durata quinquennale che si rivolga alle im-
stabile di piccole imprese e l’insediamento an-           prese, alle università, ai centri di ricerca e agli
che di grandi imprese con il coinvolgimento, in           stessi enti locali. Un progetto finalizzato capa-
ambedue i casi, del mondo della ricerca e delle           ce di mantenere entro una medesima cornice
università.                                               l’incontro, su alti livelli di qualità, della doman-
                                                          da e dell’offerta di prodotti e di servizi.
La Regione nell’ambito del proprio ruolo di pro-          Una serie di strumenti e di nuove e più snelle
grammazione indirizzo e controllo deve raffor-            procedure amministrative capaci di fare della
zare al proprio interno il governo del processo           toscana un vero e proprio laboratorio di inno-
trasversale strategico dell’innovazione, peral-           vazione.
tro già impostato, al fine di evitare duplicazio-         In questo esperienza da valorizzare e da am-
ni di interventi e di finanziamenti e garantire           pliare secondo quanto previsto dalla legge 54
una finalizzazione comune ed omogenea delle               del 2009 sono i centri di competenza che han-
risorse destinate ai processi di innovazione,             no dimostrato in molti casi di essere elemento
garantendo in questo procedure più semplici               di riferimento e di consulenza per tutto il siste-
e tempi ridotti di finanziamento e liquidazione.          ma toscano dell’innovazione.
Questo risulta ottenibile se si supereranno pro-          In sintesi le condizioni di accelerazione dei pro-
gressivamente le procedure dei bandi settoriali           cessi di innovazione capaci di dare un contri-
a favore di altri e più idonei strumenti che con-         buto all’uscita dalla crisi con assetti più forti e
sentano di mantenere e aumentare il numero                in tempi più rapidi, almeno per quanto riguarda
delle aziende che percepiscono finanziamenti              il ruolo attivo della pubblica amministrazione
ma anche la drastica riduzione degli obiettivi            nel settore della società dell’informazione, si
che tali finanziamenti vogliono raggiungere.              sostanziano in:
L’attività di programmazione indirizzo e control-
lo si sostanzia attraverso il rafforzamento del
programma regionale sullo sviluppo della socie-           1. Azioni di governo e stimolo della domanda
tà dell’informazione previsto dalla legge regio-
nale nr. 1 del 2004 e dai diversi livelli di pro-         a) Rafforzamento ed estensione del ruolo e
grammazione locale, all’interno del nuovo pro-               delle misure del programma regionale per
gramma regionale di sviluppo. Nel rapporto con               lo sviluppo della società dell’informazione



                                                     12
come azione prioritaria del nuovo program-                 2. Azioni di stimolo e consolidamento
   ma regionale di sviluppo (PRS) con l’obietti-                dell’offerta
   vo di ricondurre ad un unico quadro di riferi-
   mento tutti gli interventi settoriali;                      a) Stimolare la localizzazione in Toscana di
b) Rafforzamento ed estensione del livello                        centri di ricerca quale momento ed occa-
   di programmazione locale quale elemento                        sione di stabile aggregazione delle piccole
   di ricomposizione territoriale delle diverse                   imprese e di attrazione di investimenti da
   progettualità e delle settorialità al fine di                  parte di quelle grandi con un ruolo rilevante
   un rapporto bidirezionale con il programma                     delle nostre università e centri di ricerca;
   regionale                                                   b) Varare un progetto finalizzato innovazione di
c) Adeguata strutturazione territoriale per l’ag-                 durata quinquennale capace di stimolare le
   gregazione e l’esplicitazione delle istanze e                  progettualità, i prodotti innovativi e i servizi
   degli obiettivi progettuali di livello territoriale            nell’ambito di un quadro organico di obiettivi
   dei piccoli comuni;                                            derivanti da esigenze da soddisfare in modo
d) Intensificare la definizione di standard orga-                 da garantire ai risultati che si otterranno un
   nizzativi ed applicativi nella PA regionale e                  campo certo di applicazione fornendo sta-
   locale quali cornici per le decisioni norma-                   bilità e sostenibilità ai processi di sviluppo
   tive e per le soluzioni organizzative e fun-                   innovativo.
   zionali da implementare a livello regionale e              L’incontro di una domanda organica, che nasce
   sul territorio come rete di “centri servizi” a             da bisogni reali con un’offerta adeguata alla
   supporto dell’innovazione della PA, con par-               soluzione dei bisogni, rappresenta una forte ac-
   ticolare riguardo alla ricomposizione territo-             celerazione dei processi innovativi e della loro
   riale dei piccoli comuni in pertinenti unioni e            trasformazione in nuovi prodotti e nuove forme
   comunità montane.                                          di business.




                                                         13
Una Rete per
                                         Tutti                       su una Rete




  Rete della        Rete           Rete della           Rete della
Partecipazione   degli Archivi   Semplificazione         Giustizia




Rete della        Rete degli          Rete delle
 Legaliltà         Appalti        Attività Produttive

                                                         14
15
16
17
18
19
Rete degli appalti




            20
Rete delle attività produttive




            21
in La




22
       tel c
          lig ittà
             en
                     e-borgo



                te
L’Albero della Conoscenza




            23
www.rtrt.it
www.e.toscana.it

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@TOSCANA - Società dell’Informazione 2011 - 2015

  • 1. Regione Toscana Diritti Valori Innovazione Sostenibilità PROGRAMMA Società dell’Informazione 2011-2015 Determinazioni dell’assemblea di RTRT Febbraio 2010
  • 2. PROGRAMMA Società dell’Informazione 2011-2015 Determinazioni dell’assemblea di RTRT Febbraio 2010 Regione Toscana Direzione generale Organizzazione e Sistema Informativo Stampa: centro stampa Giunta Regione Toscana 2
  • 3. PROGRAMMA Società dell’Informazione 2011-2015 Determinazioni dell’assemblea di RTRT Febbraio 2010 Premessa Il presente documento contiene quanto approvato all’unani- mità dall’assemblea di R.T.R.T. in merito alle proposte e agli indirizzi per il nuovo ciclo di programmazione 2011-2015 in materia di sviluppo della Società dell’Informazione. L’Assemblea di R.T.R.T. rappresenta, a norma della L.R. n.1/2004, l’insieme degli enti locali della Toscana. All’assemblea del 3 Febbraio 2010 hanno partecipato 600 persone in rappresentanza di: n. 73 Comuni n. 8 Province n. 5 Comunità Montane n. 12 Altri Enti Locali n. 30 Scuole, Università e Ricerca n. 13 Aziende Sanitarie e Ospedaliere n. 19 Pubblica Amministrazione Centrale n. 40 Associazioni e Terzo settore n. 49 Imprese 3
  • 4. Contenuti • Introduzione • I punti di forza • Il processo di crescita ed evoluzione • La proposta • La sfida dell’accelerazione 4
  • 5. Introduzione La Toscana si presenta come una realtà ricca di espresso, attraverso la legge regionale n. 1 del potenzialità non pienamente espresse in molti 2004, dalla Rete Telematica Regionale Tosca- settori sia tradizionali che innovativi. Un territo- na (RTRT). rio e una realtà sociale ed economica ricca di Un luogo, questo, nel quale e’ stato innovato punti di forza del passato e che fatica nell’in- anche il concetto e la prassi della concerta- dividuare nuovi approdi che le garantiscano un zione regionale spostando il rapporto e il con- futuro di crescita. fronto fra regione, enti locali, parti sociali ed Questo in estrema sintesi ci dicono le principali economiche dal piano del confronto su obiettivi analisi formulate e gli indicatori misurati nell’am- regionali al piano della condivisione degli impe- bito degli studi che in questo ultimo anno sono gni e delle risorse rispetto ad obiettivi comuni. stati effettuati per studiare e analizzare i motivi Tale processo di innovazione nei rapporti interi- della attuale crisi e le possibili vie di uscita. stituzionali è sinteticamente rappresentato dai Tali valutazioni ci spronano ad individuare ed seguenti indicatori: ad accendere tutti i motori vecchi e nuovi dello − all’interno del programma per lo sviluppo sviluppo e della crescita senza perdere di vi- della società dell’informazione, per ogni sta la qualità espressa come caratteristica del euro investito dal bilancio regionale, alme- marchio “Toscana”. no due vengono dal sistema degli enti locali, Quale il ruolo del governo della cosa pubblica delle imprese o da fondi nazionali; in questa sfida se non quello di essere elemen- − gli enti e le aziende pubbliche e private che to di garanzia dei diritti e di forte stimolo alla aderiscono a tale modello sono centinaia; crescita. Infatti i grandi sistemi pubblici quali − le persone che nelle diverse organizzazioni la sanità, i servizi alla persona e alle impre- lavorano su progetti di innovazione condivi- se, la cultura, l’ambiente (green economy), la si all’interno di un unico programma sono scuola, le infrastrutture materiali e immateriali, migliaia. possono e debbono essere letti e giocati come In un contesto e in un momento nel quale pun- volano per l’innovazione e la crescita del nostro tare sull’economia della conoscenza viene indi- sistema economico e produttivo stimolando e cato da molti istituti di ricerca come la chiave assorbendo innovazione. per uscire con i motori accesi e non in modo Un dei punti di partenza e di forza della Tosca- inerziale, dalla attuale crisi, la realtà espressa na nell’ambito di questa strategia che richie- dal modello di governance della rete regionale de capacità di coprogettazione e codecisione toscana, rappresenta un’opportunità da non di- rapida fra molti, troppi, livelli istituzionali, è la sperdere e da ancor più valorizzare per il suo realtà rappresentata dal sistema di governance portato di competenze, professionalità e talenti. 5
  • 6. I punti di forza Un quadro normativo ben delineato cellenza di sistema attraverso i processi di − Legge n. 1 del 2004 che istituisce il siste- riuso, la condivisione delle infrastrutture e ma di governance dell’innovazione nel si- la conseguente sostenibilità nel tempo. stema pubblico della toscana in stretta co- − Programmazione locale che sviluppa e arti- esione con le associazioni delle categorie di cola nei vari territori gli obiettivi e gli indiriz- rappresentanza delle imprese e del mondo zi del programma regionale traducendoli in delle libere professioni. concreti servizi e risultati a favore dei citta- − Legge n. 40 del 2009 che fa dell’obiettivo dini e delle imprese. della semplificazione amministrativa (servi- zi alle imprese, fatturazione elettronica, eli- Un sistema di governance inclusivo delle orga- minazione della carta e riduzione dei tempi nizzazioni del sistema pubblico quali gli enti lo- e dei costi delle procedure amministrative, cali e le loro aziende, le università, gli istituti e i ecc..) un elemento per il recupero di produt- centri di ricerca, le articolazioni periferiche del- tività degli enti, di competitività dei territori lo Stato ma anche le rappresentanze del mon- ed una opportunità di sviluppo del settore do economico e produttivo. Un sistema capace ICT rappresentato in Toscana da migliaia di di colloquiare unitariamente con i livelli gover- piccole imprese. nativi e gli enti centrali come testimoniano le − Legge n. 54 del 2009 che fissa le regole e convezioni quadro stipulate con tutti i Ministeri gli strumenti di organizzazione, circolazione coinvolti nei processi di innovazione anche in e trattamento delle informazioni per via te- materie non di competenza regionale quali ad lematica a garanzia dei processi di innova- esempio la Scuola e la Giustizia. zione come reali processi di cambiamento e non come mera riproposizione di quelli vec- Un sistema condiviso di infrastrutture e di chi con il solo ausilio della tecnologia. piattaforme di servizi telematici a disposizione di tutti i soggetti aderenti a RTRT e interconnes- Un buon livello di programmazione se con le reti nazionali e internazionali in rela- − Programma regionale per lo sviluppo della zione ai temi della sicurezza, della interoperabi- società dell’informazione quale cornice di lità applicativa, della identificazione e accesso, sistema capace di raccogliere le istanze e le dell’e-procurement, dei sistemi di videocomuni- progettualità espresse dai territori garanten- cazione, ecc.. do il passaggio dalle best practices all’ec- 6
  • 7. Il processo di crescita ed evoluzione L’esperienza di Rete maturata in questi anni, servizi” per l’attuazione di politiche settoriali ma partendo dalle problematiche iniziali di forte che nella Rete hanno trovato molti fattori comu- prevalenza tecnologica, ha visto il progressivo ni che ne hanno garantito anche la continuità e coinvolgimento di settori e professionalità di sostenibilità necessaria. La rete telematica re- sempre maggiore impatto e rilevanza nei rap- gionale toscana come “Rete di reti” costituisce porti e nei livelli di servizio verso i cittadini e il nuovo modello entro il quale soggetti diversi le imprese. Dalla iniziale problematica di diffu- e problematiche diverse entrano in contatto sione delle tecnologie e dell’accesso alla rete condividendo obiettivi e omogenee strategie di internet e al supporto alla comunità di tecnici innovazione. Molte sono ad oggi le “reti di sog- si è passati a utilizzare il paradigma e l’organiz- getti e di servizi” che operano all’interno della zazione della rete quale supporto e sostegno: rete telematica regionale toscana e trovano nel • alle politiche di contrasto a tutte le forme di programma regionale della società dell’informa- digital divide; zione e della conoscenza il quadro di riferimento • alle politiche per la legalità declinate come unitario. A titolo esemplificativo costituiscono la sicurezza urbana, gestione e osservatorio rete telematica regionale toscana: sugli appalti, come contrasto ai fenomeni di − la rete archivistica usura come supporto all’integrazione degli − la rete della giustizia immigrati, come sostegno alle iniziative di − la rete della semplificazione amministrativa contrasto alla mafia; e dei servizi alle imprese (SUAP) • alle politiche contro ogni forma di violenza − la rete degli appalti (e-procurement) sulle donne; − la rete delle infrastrutture abilitanti • alle politiche di partecipazione; − la rete della legalità • alle politiche di supporto alla continuità di- Il sistema di relazioni basato sul concetto della dattica dei ragazzi ospedalizzati cosi’ come messa in comune dei saperi e delle conoscen- all’assistenza domiciliare agli anziani; ze all’interno di comunità professionali ampie, la • alle politiche di riduzione dei tempi e dei co- capacità attraverso tale sistema di superare gli sti nelle procedure amministrative; steccati dei settori ed accettare la sfida delle con- ed altre ancora che apparentemente poco taminazioni, sono stati, oltre alla qualità espres- hanno a che fare con l’innovazione tecno- sa in termini di competenze, gli elementi che han- logica ma che nella logica di rete hanno no garantito lo sviluppo dell’esperienza di rete. trovato, collaborazioni, sinergie, risorse e Senza di questo la Rete non esisterebbe e quindi strumenti per un loro pieno dispiegamento. su questo occorre ancora investire nella consa- La Rete si è così nel tempo trasformata arric- pevolezza che sulla strada dell’innovazione e del chendosi di contenuti e di politiche e divenen- cambiamento occorre immettere sempre nuove do nei fatti una Rete di “Reti di soggetti e di energie senza dare mai nulla per consolidato. 7
  • 8. La proposta Tutti gli elementi riportati sono una opportuni- tiche della società dell’informazione e del- tà di sistema per accelerare sulla via dell’in- la conoscenza come elemento aggregante novazione, non solo dichiarata ma praticata, e costituente delle gestioni associate dei portando il valore delle professionalità, delle comuni in quanto tale politiche riferendosi competenze e dei talenti espressi dalla comu- ai servizi alle persone e alle imprese e ri- nità professionale e politica della rete toscana, chiedendo sempre più un livello di standar- all’interno di una strategia per lo sviluppo e so- dizzazione, meglio si collocano all’interno stegno dell’economia della conoscenza. di politiche sovracomunali con particolare Una politica che richiede il coraggio delle con- riferimento alle realtà di piccole dimensioni. vergenze, delle scelte rapide, del governo delle trasversalità e del cambio di passo in una con- Si conferma quindi l’organizzazione del pro- tinuità di indirizzi che dia certezza agli investi- gramma nelle 4 linee: menti privati in una logica di forte attrazione, a) e-servizi (essenzialmente in riferimento al consolidamento e localizzazione sul territorio rapporto fra pubblica amministrazione citta- toscano. dini e imprese) Nel formulare una proposta per il nuovo ciclo di b) e-comunità (quale iniziative di contrasto programmazione ( 2011 – 2015 ) occorre parti- alle forme di digital divide diverse dalla con- re da importanti conferme : nettività e ai temi della partecipazione) − conferma del modello di governance espres- c) e-competitività (rivolto al mondo delle im- so dalla RTRT rafforzando i livelli di parte- prese, delle libere professioni e delle loro cipazione e condivisione in quanto capace associazioni) di governare la trasversalità tipica di ogni d) Infrastrutture abilitanti (in riferimento a processo di innovazione che si rivolga a cit- tutti quegli elementi di condivisione tecnolo- tadini e imprese; gica e di servizi) − conferma della struttura e della impostazio- in quanto consentono una classificazione com- ne del programma di sviluppo della società pleta degli interventi da programmare e in dell’informazione quale corretta matrice di quanto anche in linea con la programmazione classificazione degli interventi e del loro mo- europea e nazionale. nitoraggio nel tempo, comprendendo dentro Si propone di articolare le 4 linee citate su tre tale modello anche la programmazione loca- obiettivi fondamentali: le che deve essere rafforzata nell’obiettivo 1. consolidamento di divenire sempre di più strumento di aggre- 2. estensione (territoriale, di soggetti, mar- gazione territoriale, culturale e degli interes- keting nazionale ed europeo) si economici pubblici e privati; 3. ampliamento (nuove tematiche, nuovi − conferma della esigenza di trattare le poli- settori, nuove funzioni) 8
  • 9. Si propone, al fine di una migliore comunicazio- 3. rendere pienamente operativo il Fascicolo ne degli interventi individuati, di strutturare la sanitario quale diritto del cittadino di ri- lettura e la fruizione del Programma oltre che appropriarsi della propria storia sanitaria; sul ruolo della pubblica amministrazione nella rendere pienamente operativo il Fascicolo società dell’informazione, secondo due nuovi delle posizioni debitorie e i servizi di paga- paradigmi: mento, che possono consentire al cittadino o impresa di conoscere le proprie pendenze - essere cittadino nella società dell’informazione e contestualmente pagarle; - essere impresa nella società dell’informazione 4. continuare gli investimenti nel settore del- in termini di servizi, nuove opportunità, nuovi la Giustizia come misura del governo re- diritti e nuovi doveri. gionale nel perseguimento dell’obiettivo di miglioramento delle condizioni di vita e di Le priorità che oggi emergono per gli interventi lavoro dei cittadini toscani; di consolidamento ed estensione sono: 5. diffondere, a tutti i comuni i servizi per la re- alizzazione della rete degli sportelli SUAP, 1. dare certezza e stabilità a nuovi modelli or- utilizzando anche la metodica del riuso; ganizzativi e funzionali che possono anche 6. diffondere a tutti i comuni e attivare i servizi coinvolgere un medesimo processo o pro- di interazione diretta e semplificata, attra- cedimento più pubbliche amministrazioni e, verso il protocollo e il sistema di conser- quindi, generalizzare l’esperienza che si sta vazione a norma, per cittadini ed imprese facendo sul SUAP ad altre competenze del- con l’obiettivo della eliminazione della car- la Pubblica Amministrazione, intervenendo ta, della riduzione dei costi per tutti, della anche nelle leggi di settore per rendere più riduzione dei tempi, dando certezza e tra- semplici le aggregazioni territoriali e le ge- sparenza nella comunicazione di documenti stioni associate finalizzandole al presidio di e pratiche comprendendo la diffusione di processi e non solo di funzioni; sistemi di gestione delle pratiche (sistemi 2. completare e potenziare l’intervento rela- documentali) all’interno degli enti; tivo alla diffusione su tutto il territorio re- 7. diffondere ed estendere i livelli di standar- gionale delle infrastrutture e delle piattafor- dizzazione non solo tecnologici quali mo- me di servizio telematico prima fra tutte la dalità condivise di lavoro per una Pubblica Banda Larga come diritto di ogni cittadino e amministrazione garante di adeguati livelli impresa della Toscana, a poter accedere, a di servizi omogenei su tutto il territorio to- parità di condizione, alle risorse della rete scano; internet anche attraverso reti wi-fi nelle città 8. Diffondere come sistema regionale di ac- ma anche i sistemi di videocomunicazione; cesso a tutti i servizi alla persona una unica 9
  • 10. tessera come elemento unitario di identifi- omogeneità di informazione abbandonando cazione in rete, di firma digitale e di sistema la autoreferenzialità dei siti settoriali lega- di pagamento, includendo in questa logica ti ad una visione più orientata a chi eroga il anche i servizi per i cittadini non toscani o servizio e non a chi quel servizio si rivolge stranieri (centralità del cittadino o dell’impresa); 9. rafforzare l’esperienza di rete come momen- - un piano di formazione quale laboratorio to di confronto oltre che dei problemi e delle permanente di confronto sui temi dell’in- loro soluzioni anche delle scelte politiche in novazione; tema di innovazione quale luogo di accelera- - il tema della logistica in relazione alle piatta- zione delle decisioni. forme di servizi per il trasporto delle merci e delle persone; Si propone di inserire quali nuovi temi priori- - il sistema regionale del catasto e della fi- tari (non presenti nel programma 2006-2010): scalità; - la Scuola come innovazione nei processi del- - la ricomposizione nel quadro unitario del si- la didattica realizzando una convergenza fra stema informativo regionale delle diverse i centri che detengono i contenuti culturali e istanze dei sistemi territoriali ai vari livelli, re- formativi (quali il Museo di storia naturale, il gionale provinciale comunale, quale base di Polo Museale Fiorentino, la Biblioteca nazio- conoscenza disponibile e condivisa da tutti i nale, il museo di storia della scienza e tanti soggetti della rete; altri), le nuove tecnologie, e le case editrici; - l’attuazione delle disposizioni normative de- - i servizi della città per i cittadini e le impre- rivanti dalle leggi regionali 40 e 54 del 2009 se in una logica sistemica con particolare con particolare riferimento alla fatturazione riferimento ai temi della connettività diffusa elettronica, alla completa telematizzazione (wireless), della mobilità, della cultura, del delle comunicazioni nell’ambito di procedi- divertimento, dell’informazione, delle oppor- menti amministrativi che vedono coinvolti tunità, dell’accoglienza, dei parcheggi, ed al- cittadini e imprese, alla tematica della ricom- tro, realizzando in questa cornice la sempre posizione informativa al fine di ricondurre la ricercata convergenza fra l’offerta culturale e proprietà del dato al soggetto cui si riferisce, l’offerta turistica; al rispetto dei nuovi diritti di cittadinanza di- - un piano di comunicazione regionale sui ser- gitale. vizi ai cittadini e alle imprese al fine di dare 10
  • 11. La sfida dell’accelerazione Investire nell’economia della conoscenza come che ogni processo di innovazione rischia di cre- fattore di recupero della produttività di sistema are sempre nuove condizioni di digital divide. e come volano della crescita, richiede scelte di Per questo occorre accompagnare le imprese governo che riconoscano in questo una priorità investendo anche sui loro processi di innova- largamente condivisa e su tale priorità vengano zione verificando che l’introduzione della tecno- articolati gli atti di programmazione e i relativi logia non sia semplicemente un nuovo costo interventi. da pagare alla modernità senza sostanziali In questa logica, rilevante è l’impegno degli enti vantaggi in termini di maggiore produttività e locali quali garanti dei livelli di servizio verso i competitività. cittadini e le imprese, nel loro strategico ruolo Nel rapporto fra la domanda e l’offerta di pro- di rilevazione dei bisogni e nella sollecitazione dotti e di servizi risulta fondamentale l’investi- e proposizione di soluzioni, con l’obiettivo della mento in ricerca e sviluppo, quale condizione condivisione e del loro riuso almeno su scala essenziale perché nuove e migliori soluzioni regionale. Anche nel rapporto con il mondo del- divengano la risposta a bisogni vecchi e nuovi. le imprese diviene indispensabile svolgere un Anche le modalità di finanziamento della ricer- ruolo di organizzazione della domanda di nuovi ca e del trasferimento tecnologico, debbono prodotti o servizi rapportandola in modo unita- cambiare. rio con il mercato dell’offerta, all’interno di un A quelle attuali si devono affiancare procedu- circuito virtuoso che spinga quest’ultima verso re e sistemi di attrazione e di localizzazione in sempre nuovi livelli di qualità. Toscana di nuovi investimenti che possano pro- Indispensabile in questo l’apporto delle asso- durre insediamenti stabili in modo da poter co- ciazioni rappresentative degli enti quali Anci, stituire importanti centri di competenza, oltre Uncem, Upi che assieme alla Regione possono che nuove opportunità di occupazione qualifi- svolgere quella opera di condivisione e di atten- cata, in grado di essere di supporto ai processi zione anche a tutte quelle piccole realtà o quei di innovazione sul nostro territorio ed essere territori marginali con l’obiettivo di includere elemento di scambio scientifico fra la realtà tutti all’interno dei processi di sviluppo. toscana, il livello nazionale e internazionale, e Nel rapporto con il mondo delle imprese le as- viceversa. sociazioni di categoria e le camere di commer- L’istituzione e l’utilizzo di “centri di competen- cio svolgono il duplice ruolo di essere portatori za” ha dimostrato come tale contesto di col- di esigenze di semplificazione e di sempre nuovi laborazione, ripresa e regolata con la L.R. 54 servizi e quello di essere il contesto organizza- del 2009, sia una modalità utile ed efficace tivo capace di traghettare le imprese nel mondo di scambio di saperi e conoscenze fra mondo digitale consapevoli che anche in questo caso universitario, della ricerca e il mondo delle im- occorre creare opportunità per tutti, sapendo prese. 11
  • 12. L’esperienza maturata in questi ultimi mesi le imprese due sono gli strumenti di attrazione, con l’attivazione dei bandi per i protocolli loca- il primo riguarda l’attivazione di procedure per lizzativi di ricerca industriale precompetitiva ha la localizzazione in toscana di centri di ricerca dimostrato che questo modello e’ ben accolto industriale precompetitiva, il secondo l’avvio di dal mondo delle imprese e che raggiunge gli un progetto regionale finalizzato innovazione, obiettivi posti favorendo anche l’aggregazione di durata quinquennale che si rivolga alle im- stabile di piccole imprese e l’insediamento an- prese, alle università, ai centri di ricerca e agli che di grandi imprese con il coinvolgimento, in stessi enti locali. Un progetto finalizzato capa- ambedue i casi, del mondo della ricerca e delle ce di mantenere entro una medesima cornice università. l’incontro, su alti livelli di qualità, della doman- da e dell’offerta di prodotti e di servizi. La Regione nell’ambito del proprio ruolo di pro- Una serie di strumenti e di nuove e più snelle grammazione indirizzo e controllo deve raffor- procedure amministrative capaci di fare della zare al proprio interno il governo del processo toscana un vero e proprio laboratorio di inno- trasversale strategico dell’innovazione, peral- vazione. tro già impostato, al fine di evitare duplicazio- In questo esperienza da valorizzare e da am- ni di interventi e di finanziamenti e garantire pliare secondo quanto previsto dalla legge 54 una finalizzazione comune ed omogenea delle del 2009 sono i centri di competenza che han- risorse destinate ai processi di innovazione, no dimostrato in molti casi di essere elemento garantendo in questo procedure più semplici di riferimento e di consulenza per tutto il siste- e tempi ridotti di finanziamento e liquidazione. ma toscano dell’innovazione. Questo risulta ottenibile se si supereranno pro- In sintesi le condizioni di accelerazione dei pro- gressivamente le procedure dei bandi settoriali cessi di innovazione capaci di dare un contri- a favore di altri e più idonei strumenti che con- buto all’uscita dalla crisi con assetti più forti e sentano di mantenere e aumentare il numero in tempi più rapidi, almeno per quanto riguarda delle aziende che percepiscono finanziamenti il ruolo attivo della pubblica amministrazione ma anche la drastica riduzione degli obiettivi nel settore della società dell’informazione, si che tali finanziamenti vogliono raggiungere. sostanziano in: L’attività di programmazione indirizzo e control- lo si sostanzia attraverso il rafforzamento del programma regionale sullo sviluppo della socie- 1. Azioni di governo e stimolo della domanda tà dell’informazione previsto dalla legge regio- nale nr. 1 del 2004 e dai diversi livelli di pro- a) Rafforzamento ed estensione del ruolo e grammazione locale, all’interno del nuovo pro- delle misure del programma regionale per gramma regionale di sviluppo. Nel rapporto con lo sviluppo della società dell’informazione 12
  • 13. come azione prioritaria del nuovo program- 2. Azioni di stimolo e consolidamento ma regionale di sviluppo (PRS) con l’obietti- dell’offerta vo di ricondurre ad un unico quadro di riferi- mento tutti gli interventi settoriali; a) Stimolare la localizzazione in Toscana di b) Rafforzamento ed estensione del livello centri di ricerca quale momento ed occa- di programmazione locale quale elemento sione di stabile aggregazione delle piccole di ricomposizione territoriale delle diverse imprese e di attrazione di investimenti da progettualità e delle settorialità al fine di parte di quelle grandi con un ruolo rilevante un rapporto bidirezionale con il programma delle nostre università e centri di ricerca; regionale b) Varare un progetto finalizzato innovazione di c) Adeguata strutturazione territoriale per l’ag- durata quinquennale capace di stimolare le gregazione e l’esplicitazione delle istanze e progettualità, i prodotti innovativi e i servizi degli obiettivi progettuali di livello territoriale nell’ambito di un quadro organico di obiettivi dei piccoli comuni; derivanti da esigenze da soddisfare in modo d) Intensificare la definizione di standard orga- da garantire ai risultati che si otterranno un nizzativi ed applicativi nella PA regionale e campo certo di applicazione fornendo sta- locale quali cornici per le decisioni norma- bilità e sostenibilità ai processi di sviluppo tive e per le soluzioni organizzative e fun- innovativo. zionali da implementare a livello regionale e L’incontro di una domanda organica, che nasce sul territorio come rete di “centri servizi” a da bisogni reali con un’offerta adeguata alla supporto dell’innovazione della PA, con par- soluzione dei bisogni, rappresenta una forte ac- ticolare riguardo alla ricomposizione territo- celerazione dei processi innovativi e della loro riale dei piccoli comuni in pertinenti unioni e trasformazione in nuovi prodotti e nuove forme comunità montane. di business. 13
  • 14. Una Rete per Tutti su una Rete Rete della Rete Rete della Rete della Partecipazione degli Archivi Semplificazione Giustizia Rete della Rete degli Rete delle Legaliltà Appalti Attività Produttive 14
  • 15. 15
  • 16. 16
  • 17. 17
  • 18. 18
  • 19. 19
  • 21. Rete delle attività produttive 21
  • 22. in La 22 tel c lig ittà en e-borgo te