Azzerare i rischi potenziali e coprire i bug di sistema, questi e non solo i principali vantaggi di una consulenza esterna in materia di Sicurezza sul Lavoro
1. Sicurezza sul Lavoro
Azzerare i rischi potenziali e coprire i bug di sistema, questi e non solo i principali vantaggi
di una consulenza esterna in materia di sicurezza sul lavoro.
Per ottenere performance di produzione migliori e capaci di offrire vantaggi reali sul
mercato sempre più competitivo, le aziende necessitano di trattare con speciale cura i
problemi legati alla sicurezza sul lavoro. Problemi di non facile soluzione, spesso però
sottovalutati e sacrificati per mancanza di tempo e di risorse. A tal fine è da precisare che
tutto quel che riguarda la sicurezza sul lavoro è stato racchiuso nel “T.U. Sicurezza”,
ossia il Testo Unico che ha unificato le diverse norme in materia.
La norma di riferimento è il "Testo Unico della Sicurezza sul Lavoro” (D.Lgs. 81/2008, così
come modificato dal D. lgs. 106/2009), elaborato in base alle direttive comunitarie
incentrate sul principio della programmazione e della partecipazione di tutti i soggetti
coinvolti sul luogo di lavoro.
Il Testo elenca le misure generali di tutela del sistema di sicurezza aziendale, che vengono
poi integrate dalle misure previste per specifici rischi o settori di attività (es.
movimentazione manuale di carichi, videoterminali, agenti fisici, biologici e cancerogeni,
cantieri, consulenza, etc.).
Per ogni settore merceologico e/o di attività sono elencati diversi obblighi, adempimenti,
responsabilità di dividere, accorgimenti e ogni altra cosa necessaria a garantire il massimo
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2. livello di sicurezza e di incolumità per chi frequenta i luoghi e gli ambienti tipici delle
aziende e delle organizzazioni.
Princìpi fondanti l'intero sistema che spesso però necessitano dell'intervento di
consulenza di un esperto. Al fine di semplificare la complessa normativa in materia, il
legislatore italiano ha strutturato in sostanza 4 assi principali su cui si muove la
normativa sulla sicurezza nei luoghi e negli ambienti di lavoro :
A. Misure generali di tutela
B. Valutazione dei rischi
C. Sorveglianza sanitaria
D. Rspp e Rls
Punto A. La centralità del ruolo dell’informazione e della partecipazione dei lavoratori è
così evidente anche nei principi generali. Tra questi si annoverano l'informazione e
formazione adeguate per i lavoratori, dirigenti e preposti; le istruzioni adeguate ai
lavoratori; la partecipazione e consultazione dei lavoratori; la programmazione delle
misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza,
anche attraverso l'adozione di codici di condotta e di buone prassi.
Punto B. La valutazione dei rischi è un tema di assoluta centralità per garantire la sicurezza
in ogni ambiente di lavoro. Essa “deve riguardare tutti i rischi per la sicurezza e la salute
dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi
particolari”. Gli esiti della valutazione dei rischi devono essere formalizzati nel documento
di valutazione dei rischi (DVR).
Punto C. La sorveglianza sanitaria è effettuata dal medico competente nei casi previsti
dalla legislazione vigente e per richieste fatte dal lavoratore correlate ai rischi lavorativi. La
sorveglianza sanitaria è finalizzata a valutare l’idoneità del lavoratore alle mansioni
specifiche cui è destinato.
Punto D. Tra i soggetti responsabili della Sicurezza sul Lavoro, un ruolo particolare è
attribuito al Responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP), il quale è
nominato dal datore di lavoro e partecipa con il medico competente ed il rappresentante
dei lavoratori per la sicurezza alla riunione periodica indetta annualmente dal datore di
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3. lavoro. Interlocutore fondamentale del RSPP e del datore di lavoro sui temi della sicurezza
sul lavoro è il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS).
I quattro assi lungo cui si muove l'intera legislazione italiana in materia di Sicurezza sul
Lavoro si snodano in una serie quasi infinita di articoli, commi e disposizioni da seguire
scrupolosamente. Una normativa corposa e spesso complessa, di non facile applicazione,
sopratutto per aziende che sviluppano attività complesse e dinamiche. Ricorrere alla
consulenza sicurezza sul lavoro si rende quindi necessario, ma esistono diversi vantaggi da
sfruttare.
In questo campo il fai da te potrebbe rivelarsi l'alternativa peggiore, considerato che il
datore di lavoro rischia sanzioni molto onerose, per non parlare poi dei risvolti penali che
alcune situazioni (incidenti mortali e infortuni gravissimi) possono portare.
Quali sono i vantaggi di una consulenza in materia di Sicurezza sul Lavoro?
Premesso che il consulente deve avere esperienza nel settore e grande affidabilità, i
principali vantaggi sono riferiti proprio all'abbattimento dei potenziali rischi riscontrabili
nello svolgimento delle attività produttive. Ma non sono gli unici. I vantaggi principali
possono racchiudersi in un breve ma interessante elenco :
1. Garantire l'efficienza del SGSL (Sitema di Gestione della Sicurezza sul Lavoro)
2. Abbattere i rischi potenziali dell'attività lavorativa
3. Esonerare il datore di lavoro dalle incombenze
4. Garantire la corretta applicazione delle norme
Punto I. Un Sistema di gestione della Sicurezza sul Lavoro (SGSL) è costituito da un
insieme di regole di comportamento, di procedure da eseguire e norme da rispettare il cui
obiettivo finale è quello di avere un'azienda che lavora in sicurezza, con attenzione
all'incolumità di tutti coloro che ne frequentano i luoghi. Solo un Sistema efficiente però è
in grado di garantirne i benefici. Un consulente qualificato ha l'obiettivo principale di
garantire il corretto funzionamento di un SGSL.
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4. Punto II. Il cuore di ogni attività di consulenza è quella di abbattere ogni rischio potenziale
derivante dal normale svolgimento della vita in azienda. Per mezzo di una corretta
applicazione delle norme e delle procedure standard, i rischi vengono abbattuti, e con ciò
anche gli incidenti e gli infortuni.
Punto III. Altro elemento importante e fondamentale è quello di consentire al datore di
lavoro, o titolare dell'azienda, di dedicarsi liberamente al suo mestiere e distogliere
l'attenzione dalle gabelle burocratiche e dagli adempimenti necessari richiesti per mettere
in sicurezza la sua azienda. Il tempo è danaro, e quello guadagnato dal datore di lavoro
(ricorrendo al consulente) è tempo speso meglio per migliorare il core-business aziendale.
Punto IV. Altro elemento da non sottovalutare è il rispetto della normativa vigente. Le
sanzioni (civili, penali e amministrative) sono in agguato, ma sopratutto gli infortuni sono
in agguato. L'efficienza complessiva di un'organizzazione è data anche dalla riduzione degli
incidenti e degli infortuni sui luoghi di lavoro.
Esistono vantaggi economici dalla consulenza per la Sicurezza sul lavoro?
Quelli sopra elencati sono solo i vantaggi di natura “tecnica” derivanti dalla consulenza
sulla sicurezza sul lavoro, che però a ben vedere sono anche i più interessanti. Ma ne
esistono altri di natura economica e finanziaria e che possono giocare un ruolo molto
importante nell'ambito della generale redditività aziendale. Questa categoria di vantaggi in
realtà è legata alla prima già esposta. Tra questa tipologia di vantaggi possiamo annoverare
1. Escludere il rischio di sanzioni
2. Abbattere il Premio assicurativo
3. Abbattere i costi di produzione
Punto I. La complessa normativa italiana (Testo Unico Sicurezza sul Lavoro) prevede una
serie di adempimenti e responsabilità in capo al datore di lavoro che spesso tenerli tutti
sotto controllo può risultare difficile. Lo stesso T.U. prevede sanzioni amministrative, civili
e penali che possono rivelarsi davvero esose. Le sanzioni pecuniarie possono arrivare
anche a 6 mila euro di multa, quelle amministrative alla sospensione delle attività aziendali
(fermo amministrativo). E' facile intuire che da ciò deriverebbero danni economici molto
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5. rilevanti. Il ricorso ad un consulente qualificato riduce in modo considerevole il rischio di
incorrere in siddette sanzioni, portando un vantaggio reale in termini economici e
finanziari.
Punto II. Ogni azienda paga un premio per la polizza di assicurazione contro gli infortuni
sul lavoro (senza questa non si può avviare l'attività). A seconda dal numero di dipendenti
e dal tipo di attività svolta, il premio può avere un costo anche molto considerevole. Ma le
compagnie di assicurazione riservano forti sconti e riduzione dei premi per quelle aziende
che non presentano incidenti e infortuni. In genere le consulenze in sicurezza sul lavoro
conducono ad una forte riduzione degli incidenti sui luoghi lavorativi, e di conseguenza
alla riduzione del premio assicurativo, con un forte risparmio per il datore di lavoro.
Punto III. Riducendo il numero di infortuni e di incidenti sul lavoro, annullando le
sanzioni amministrative e le possibili sospensioni delle attività, si produce un generale
aumento della produttività aziendale. Premi assicurativi, multe, risarcimenti e
manutenzioni straordinarie fanno parte dei costi di produzione, da una loro riduzione si
ottiene una maggiore redditività dell'azienda. Una consulenza serve anche a questo!
In conclusione il documento sin qui adottato dimostra come sia sempre consigliabile
ricorrere al consulente in materia di sicurezza sul lavoro, non importa se esterno o interno,
quello che conta è che una figura professionale qualificata e attrezzata possa occuparsi in
modo esclusivo alle problematiche inerenti, solo così si otterranno vantaggi e benefici dalla
consulenza sulla sicurezza sul lavoro.
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