1. La nuova moda dei sindaci di sinistra
“IO NON SBAGLIO MAI”
Il sindaco Zedda e Cagliari Capitale della Cultura: la responsabilità delle sconfitte è sempre "di qualcun altro".
A quasi quattro anni dall'inizio del suo mandato, per il sindaco di Cagliari ogni insuccesso è sempre colpa di
qualcun altro. Quando succede così, è segno che un politico invecchia, ma non cresce perché non sa
assumersi le sue responsabilità.
Quando di fronte ad una sconfitta politica non si fa nessuna autocritica e si afferma che non è stato compiuto
"nessun errore", forse si è perso il contatto con la realtà e un bagno di umiltà non guasterebbe.
Per esempio, oggi accusa la Regione e il sottoscritto del suo clamoroso flop sulla candidatura di Cagliari
capitale europea della Cultura. Quando si è trattato di sostenere la Cultura a Cagliari, come nel caso del Teatro
Lirico, la Regione durante la mia presidenza ha dato ampio sostegno con risorse importanti. Se poi qualcuno
ha fatto scelte politiche che non sono all'altezza di una delle più alte istituzioni culturali dell'isola, non può certo
attribuirle ad altri.
Abbiamo dato sostegno alla Cultura, ma forse il problema è che nel dossier presentato dal Comune di Cagliari
per la candidatura a capitale europea c'era poca cultura o non era espresso tutto il potenziale del capoluogo.
Mi permetto di ricordare che le porte della Regione sono sempre state aperte per il sindaco Zedda anche per
altre questioni, come quella relativa allo stadio S. Elia, ma anche in quel caso egli ha preferito disertare,
convinto di poter andare in solitudine o di trattare con il primo che passa (per esempio il signor Silvestrone).
Forse è questo il problema: quando si giocano grandi partite non si può pensare di correre in solitudine,
attorniandosi solo di quattro fedelissimi, nel tentativo di capitalizzare e di dare un colore politico ad un
eventuale risultato positivo.
Zedda ha giocato questa partita da solo, escludendo non solo la parte politica opposta alla sua, ma perfino la
sua maggioranza e poi ha messo alla porta le realtà culturali vere della città di Cagliari.
Infine ha escluso un'intera città e ha perso da solo.
Questa sconfitta, caro sindaco, è tutta tua. Non ha perso Cagliari, ma hai perso tu.
P.S.: Saresti così cortese, visto che citi spesso il passato, a ricordare il lavoro delle precedenti giunte anche
quando tagli qualche nastro inaugurale? Così i cittadini saranno più informati sulla produttività della tua Giunta
e confrontarla con quelle precedenti.
FIRMATO
UGO CAPPELLACCI