Learn how to get rid of snakes with this DIY snake treatment guide. For more information, visit http://www.domyownpestcontrol.com/how-to-get-rid-of-snakes-a-535.html
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1. Appunti per l’allestimento dello scafo.
From a bare hull.
L’allestimento non comprende: le finiture,le pitture, le
tappezzerie, l’attrezzatura ecc. In generale tratta
operazioni di meccanica e falegnameria.
Un principio generale: l’allestimento dello scafo inizia
“normalmente” dagli elementi che stanno più in basso
per essere completato salendo verso la coperta che
viene installata quando tutto quello che è sotto di essa è
finito.
PRIME OPERAZIONI
Girato lo scafo con la chiglia in basso, premunendosi
perché non si deformi nella operazione, incominceremo
una operazione di tracciatura.
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2. • Tracciatura
• Messo lo scafo in bolla sarà opportuno tracciare col pennarello
sullo scafo la posizione degli elementi principali della struttura.
• I punti cospicui della barca sono la prua la poppa e, circa a metà
dei fianchi, il punto di ancoraggio delle lande. Tutte le misure
rispetto a questi tre punti debbono tornare. Dato che la poppa è a
specchio e più bassa della prua si eleva sulla mezzeria dello
specchio un asta in modo che un filo teso in orizzontale dalla prua
possa essere fissato ad essa.
Le altezze sono di solito riferite
alla DWL che è il
galleggiamento di progetto e
che va segnato all’interno dello
scafo in modo indelebile
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3. • Strutture
• Se la barca è a sandwich o in strip planking le
strutture principali sono in ordine di importanza :
paratie, base albero, madieri, losca e skeg,
paramezzali del motore, rinforzo del calcagnolo.
• Guardando i piani nelle tre viste ci renderemo
conto della posizione e della forma di questi
elementi.
• Se li prendiamo in esame uno alla volta vedremo
alcune cose più in dettaglio.
• 1)Paratie: a seconda dello spessore del fasciame
le paratie dividono lo scafo in parti di solito non
superiori
• ad 1,20 m. Quando gli ambienti sono più grandi tra
una paratia intera ed un'altra sono posizionate
delle strutture ad anello dello stesso materiale
delle paratie che seguono tutto il perimentro della
barca e della tuga. In generale nelle strutture ad
anello non vi sono punti di altezza(perpendicolare
al fasciame) inferiore a 7 volte lo spessore della
paratia stessa. In generale a poppavia
l’interasse tra le paratie cresce un poco ma questo
non va a detrimento della robustezza perché,
soprattutto in uno sloop, la struttura a poppavia
sforza meno. Ricordiamo che le paratie sono il
secondo elemento strutturale dopo il fasciame per
cui vanno fatte con un materiale consono
tipicamente compensato marino e di spessore
uguale alla coperta. Le paratie talvolta eccedono le
dimensioni del foglio di compensato per cui vanno
giuntate. Si può usare a questo scopo una •Diversamente faremo una giunta a contro
linguetta di legno duro di spessore di 1/3 di quello pezza o a palella mantenendo una
della paratia incollato in una scanalatura praticata proporzione di 8/1. Le paratie vanno fissate
nella testa delle due parti da giuntare. con un cordone epossidico sul quale
andremo a fare almeno 4 laminazioni di vetro
biassiale (-45+45)
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4. • 2) La Base d’albero è un pezzo di una grossa importanza
strutturale, a proravia della pinna di zavorra disribuisce il carico
dell’albero al fondo della barca. L’importante è che questo pezzo sia
ben legato alle strutture circostanti(madieri). Normalmente di
larghezza doppia di quella dell’albero è fatto di vari strati di
compensato rivestiti di laminazione.
• 3) i Madieri: Soprattutto nel fondo della imbarcazione, dalla paratia
di prua alla fine della zavorra il fondo sopporta strapazzi tali che
necessita di essere supportato ad intervalli minori di quanto non
facciano le paratie intere o ad anello. Si inseriscono pertanto dei
madieri che altro non sono che delle paratie che arrivano solo fino al
pagliolo. Sotto la base d’albero e se sono attraversati dai perni
della zavorra i madieri sono di legno duro laminato. Una volta
sagomata la parte a contatto con lo scafo gli spigoli vanno smussati
per favorire la successiva laminazione. Per ottenere la massima
adesione tra gli strati è opportuno usare un tessuto accoppiato di
biassiale e mat.
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5. • 4)Il Pagliolo ,o meglio il suo bordo esterno a
sua volta può essere considerato come una
paratia ad anello posta in orizzontale incollata
e avvitata sulla testa dei madieri e incollata e
laminata ai fianchi dello scafo.
• 5) Losca e skeg, la losca è il tubo attraverso il
quale il timone attraversa lo scafo. Questo
tubo deve essere fissato sopra e sotto e i suoi
movimenti laterali sono impediti da 4
contrafforti fortemente resinati.
• Uno di questi contrafforti, quello che si allunga
verso prua se sporge anche sotto il fasciame e
protegge il timone si chiama skeg.
• 6)Paramezzali del motore, il terzo superiore di
queste strutture è eseguito in legno duro. Un
angolare fissato lateralmente da perni passanti
filettati consente il fissaggio dei piedi del
motore
• 7) Rinforzo del calcagnolo: è prudente sopra
al calcagnolo sostituire il cedro con una
laminazione di vetro di forte spessore usando
un calcagnolo non passante, ma con piastra
imbullonata.
• Lo stesso dicasi dove l’astuccio fora il
fasciame.
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6. • Posa. In ordine di posa avremo:
• strutture longitudinali,(paramezzali motore, base d’albero, cassa deriva )
• paratie,
• strutture ad anello,
• madieri,
• losca e skeg,
• paramezzali del motore,
• rinforzo del calcagnolo,
• pagliolo, La posa del pagliolo è una operazione da effettuare dopo la
verniciatura della sentina e la posa di :
• tubi degli impianti,
• canaline elettriche,
• basi per pompe e succhiarole,
• trecce delle masse,
• serbatoi e ghiotte.
Nota Bene:
È importante assicurare la continuità dei rinforzi longitudinali.
E’importante evitare la brusca interruzione dei rinforzi per evitare punti di
concentrazione degli sforzi.
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7. • Arredi
• A pagliolo ultimato potremo disegnare su di esso il contorno dei mobili bassi e,
posizionata e fissata sul contorno una riga di pino 30x40 potremo avvitare ad essa
le parti verticali, compresi i setti interni se ci sono, comunque orientate per chiglia o
per madiere.
• I piani orizzontali hanno un profilo che segue quello della murata e vanno ad essa
adattati.
• Il fissaggio tra piano orizzontale e murata è ordinariamente eseguito su un listello di
pino incollato al fianco ad una quota orizzontale che tenga conto dello spessore del
piano stesso.
• In molte barche sopra al mobile basso si copre il fianco con
l’imbonaggio.L’imbonaggio è un rivestimento o un fasciame interno che si applica
con colla e viti su una struttura di sottofondo. Una serie di righe di pino 20x30 mm
messe di piatto distanziate 40 cm snervate nella parte esterna vengono incollate al
fianco dello scafo con andamento verticale. Ad esse sono avvitate striscie di
compensato o md con la finitura desiderata. Le striscie di pino snervate possono
servire per i fissaggi di tutte quelle parti non strutturali dove l’uso dell’epoxi +
laminazione sarebbe costoso. Sopra ll’imbonaggio si fissano la mensola o il mobile
alto , (nb la mensola si può montare prima perché non interferisce con la coperta e si
monta come una paratia cioè con il cordone di epossidico poi la laminazione ).
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8. • Preparazione per la posa della
coperta
• A questo punto bisogna costruire la
mastra dell’albero (che è un telaio molto
robusto,attraverso cui passa l’albero i
cui lati trasversali raggiungono gli orli
destro e sinistro della coperta.) e
preparare le paratie per la posa della
coperta.
• Se la imbarcazione è in strip planking
non c’è di solito bisogno di un dormiente
perché possiamo incollare la coperta
direttamente sulla testa del fasciame poi
laminare il giunto sopra e sotto.
Abbiamo comunque bisogno della
stessa larghezza anche per incollare la
coperta alle paratie le cui teste
andranno allargate con dei regoli, utili
anche per l’avviamento degli archi del
bolzone. Per il fissaggio della tuga è
necessario un dormiente che deve
essere intero quindi attraversare le
eventuali paratie. La faccia interna di
questo corrente (anguilla) è il GIUNTO SCAFO COPERTA
prolungamento della tuga sottocoperta.
Il fianco della tuga aderisce nella sua
parte inferiore alla anguilla.
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