In natura si osservano delle distribuzioni empiriche; per studiarle è necessario avere delle distribuzioni teoriche di riferimento. Se si considera un fenomeno discreto, come il lancio dei dadi, la distribuzione teorica può essere assimilata alla distribuzione empirica e questo permette di calcolare le frequenze relative, la media e la deviazione standard.
Se invece il fenomeno è continuo si considera la funzione di densità e da questa, per integrazione, si ricavano le frequenze teoriche.
Quando si fa inferenza si cerca di indurre le caratteristiche sconosciute della popolazione a partire dalle informazioni campionarie. Più precisamente, fare inferenza significa:
Stimare: approssimare un parametro ignoto a partire dai dati campionari.
Testare delle ipotesi: verificare, utilizzando i dati campionari, la significatività statistica di ipotesi sulla distribuzione dei caratteri studiati, cioè sulla forma della distribuzione e sui valori che la qualificano: la media e lo scarto quadratico medio.
La probabilità è una misura del grado di incertezza di un evento in un certo esperimento casuale.
E’ ragionevole misurare l’incertezza degli eventi assegnando ad essi un numero compreso tra 0 e 1, detto probabilità di un evento.
Quanto più la probabilità è vicina a zero tanto più l’evento si verifica raramente e quanto più la probabilità è vicina a 1 tanto più l’evento è frequente.
La covarianza mide la relación entre dos variables estadísticas y puede ser positiva o negativa. Se calcula sumando el producto de las desviaciones de cada par de observaciones de las variables respecto a sus medias y dividiendo entre el número total de observaciones.
In natura si osservano delle distribuzioni empiriche; per studiarle è necessario avere delle distribuzioni teoriche di riferimento. Se si considera un fenomeno discreto, come il lancio dei dadi, la distribuzione teorica può essere assimilata alla distribuzione empirica e questo permette di calcolare le frequenze relative, la media e la deviazione standard.
Se invece il fenomeno è continuo si considera la funzione di densità e da questa, per integrazione, si ricavano le frequenze teoriche.
Quando si fa inferenza si cerca di indurre le caratteristiche sconosciute della popolazione a partire dalle informazioni campionarie. Più precisamente, fare inferenza significa:
Stimare: approssimare un parametro ignoto a partire dai dati campionari.
Testare delle ipotesi: verificare, utilizzando i dati campionari, la significatività statistica di ipotesi sulla distribuzione dei caratteri studiati, cioè sulla forma della distribuzione e sui valori che la qualificano: la media e lo scarto quadratico medio.
La probabilità è una misura del grado di incertezza di un evento in un certo esperimento casuale.
E’ ragionevole misurare l’incertezza degli eventi assegnando ad essi un numero compreso tra 0 e 1, detto probabilità di un evento.
Quanto più la probabilità è vicina a zero tanto più l’evento si verifica raramente e quanto più la probabilità è vicina a 1 tanto più l’evento è frequente.
La covarianza mide la relación entre dos variables estadísticas y puede ser positiva o negativa. Se calcula sumando el producto de las desviaciones de cada par de observaciones de las variables respecto a sus medias y dividiendo entre el número total de observaciones.
2. MUTABILITA’
LA VARIABILITA’ DEI FENOMENI
QUALITATIVI
Per misurarla si usano gli indici di eterogeneità
•Sono indici che si basano sulla frequenze relative fi o
percentuali pi
•Non sono vincolati da un particolare ordinamento delle
modalità
•Quindi possono essere calcolati per qualsiasi tipo di
fenomeno
3. MUTABILITA’
LA VARIABILITA’ DEI FENOMENI QUALITATIVI
Indice di eterogeneità di Gini
k
E1 = 1− ∑ fi2
i=1
Assume valori compresi tra 0 e (k-1)/k (massimo)
Per normalizzarlo in modo che vari tra 0 e 1 bisogna
dividerlo per il suo massimo:
k
*
E1 = E1
k −1