Paolo Battaglia. Fiscalità estera. Credito per le imposte pagate all'estero.Paolo Battaglia
Il credito d'imposta per i redditi prodotti all'estero da per le persone fisiche e società residenti. Relazione per Ascheri & Partners. Londra Maggio 2014
TRATTAMENTO FISCALE E CONTRIBUTIVO DEI LAVORATORI ITALIANI ALL'ESTERO E STRANIERI IN ITALIA
Adempimenti aziendali ed obblighi del sostituto di imposta. Il credito di imposta
Tassazione redditi lavoro dipendente esteroPaolo Soro
Tassazione dei redditi di lavoro dipendente prodotti all’estero.
Accade sempre più di frequente che un cittadino italiano si rechi a lavorare all’estero. Nel presente elaborato intendiamo occuparci del caso di coloro che svolgono l’attività alle dipendenze di un datore di lavoro straniero.
Tutti i redditi dovrebbero essere tassati nel Paese in cui sono concretamente prodotti. Peraltro, da un lato, non tutti gli Stati adottano gli stessi principi impositivi, e, dall’altro, giocano un ruolo preponderante (specialmente in assenza di uno specifico trattato convenzionale contro le doppie imposizioni) i fattori che consentono di definire il luogo di effettiva residenza del soggetto.
Hong kong è fuori da entrambe le black listPaolo Soro
Hong Kong è fuori da entrambe le black list
Pubblicati in Gazzetta Ufficiale i decreti firmati dal ministro Padoan che ratificano l’uscita di Hong Kong, sia dalla black list relativa all’indeducibilità dei costi, che da quella rilevante agli effetti della normativa CFC.
La Gazzetta Ufficiale N. 279 del 30.11.2015 ha pubblicato i due decreti (entrambi datati 18 novembre 2015), recanti le modifiche dei precedenti provvedimenti (Decreto 21 novembre 2001 e Decreto 23 gennaio 2002) relativi all’individuazione degli Stati o territori a regime fiscale privilegiato.
Paolo Battaglia. Fiscalità estera. Credito per le imposte pagate all'estero.Paolo Battaglia
Il credito d'imposta per i redditi prodotti all'estero da per le persone fisiche e società residenti. Relazione per Ascheri & Partners. Londra Maggio 2014
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Tassazione redditi lavoro dipendente esteroPaolo Soro
Tassazione dei redditi di lavoro dipendente prodotti all’estero.
Accade sempre più di frequente che un cittadino italiano si rechi a lavorare all’estero. Nel presente elaborato intendiamo occuparci del caso di coloro che svolgono l’attività alle dipendenze di un datore di lavoro straniero.
Tutti i redditi dovrebbero essere tassati nel Paese in cui sono concretamente prodotti. Peraltro, da un lato, non tutti gli Stati adottano gli stessi principi impositivi, e, dall’altro, giocano un ruolo preponderante (specialmente in assenza di uno specifico trattato convenzionale contro le doppie imposizioni) i fattori che consentono di definire il luogo di effettiva residenza del soggetto.
Hong kong è fuori da entrambe le black listPaolo Soro
Hong Kong è fuori da entrambe le black list
Pubblicati in Gazzetta Ufficiale i decreti firmati dal ministro Padoan che ratificano l’uscita di Hong Kong, sia dalla black list relativa all’indeducibilità dei costi, che da quella rilevante agli effetti della normativa CFC.
La Gazzetta Ufficiale N. 279 del 30.11.2015 ha pubblicato i due decreti (entrambi datati 18 novembre 2015), recanti le modifiche dei precedenti provvedimenti (Decreto 21 novembre 2001 e Decreto 23 gennaio 2002) relativi all’individuazione degli Stati o territori a regime fiscale privilegiato.
Residenza fiscale e imposte estere modello ocsePaolo Soro
Residenza fiscale e imposte pagate all’estero: il Modello OCSE.
Offriamo una sintetica panoramica delle disposizioni contenute nel Modello Convenzionale OCSE con riferimento alle raccomandazioni relative al concetto di residenza fiscale ed eventuali imposte pagate all’estero.
Alcuni profili fiscali dei rapporti di lavoro all'estero. Relatore: Sonia Tripaldi (Agenzia delle Entrate- Direzione regionale Emilia-Romagna). Slide aggiornate al 15 maggio 2014
Lavoro dipendente svolto allestero da cittadini italianiPaolo Soro
Lavoro dipendente svolto all’estero da cittadini italiani
In questo periodo, i contribuenti sono come al solito alle prese con la compilazione della dichiarazione dei redditi e l’eventuale conseguente pagamento delle imposte. Non per tutti, però, la situazione appare chiara.
Ogni anno aumenta sempre di più il numero dei cittadini italiani che si reca all’estero per lavorare alle dipendenze di un datore di lavoro locale, ma, da un punto di vista prettamente fiscale, resta residente in patria. Orbene, per tali soggetti, spesso non è affatto facile comprendere quali siano gli adempimenti cui devono provvedere e, in generale, quali eventuali obblighi abbiano nei confronti del Fisco nazionale.
Consiste nella fittizia localizzazione della residenza fiscale in Paesi o territori diversi dall'Italia, dove, invece, il soggetto effettivamente risiede, per sottrarsi agli adempimenti tributari previsti dall'ordinamento di reale appartenenza e beneficiare del regime impositivo più favorevole vigente altrove.
Residenza fiscale: non prioritarie le relazioni familiari.
Sulla base delle sole relazioni affettive, la presunzione afferente la residenza in Italia dei cittadini trasferitisi all’estero in Paesi aventi un regime fiscale privilegiato, non regge alla prova contraria.
I documenti per vivere in Italia: visto, permesso di soggiorno e cittadinanzaEdoardo E. Artese
Slide from the convention about right and duties in Italy for Thai people, organized by the Royal Thai Consulate in Milan and Associazione culturale Thailandese Sawasdee Lombardia, with the Cooperation of AC Legal, law firm in Milano
La Voluntary Disclosure e la regolarizzazione dei capitali esteri. Procedimento di adesione, sanzioni omessa compilazione quadro RW, rientro dei capitali dall'estero e dai paradisi fiscali (Svizzera e Principato di Monaco). A cura dell'Avv. Edoardo Tamagnone, Studio Legale Tamagnone Di Marco
La Cassazione muta orientamento sulla residenza fiscale.
Per l’individuazione della residenza fiscale si deve dare rilievo agli interessi economici dell’individuo e non agli interessi familiari.
Voluntary Disclosure e rientro dei capitali dall'esteroPaolo Battaglia
Le slide relative al mio intervento su "Voluntary Disclosure e rientro dei capitali dall'estero" alla 4a Conversazione di Aggiornamento Professionale tenuta da "Ascheri & Partners Ltd - London". Londra 21 Marzo 2014
Intervento dell'Avv. Giuseppe Chiriatti al convegno organizzato dall'Associazione Forense di Lecce il 1 dicembre 2016 sul tema:
Il commercio elettronico nella società dell'informazione
Monitoraggio fiscale e rientro dei capitali dall'esteroPaolo Battaglia
Le slide relative al mio intervento su "Monitoraggio fiscale e rientro dei capitali dall'estero" alla 3a Conversazione di Aggiornamento Professionale tenuta da "Ascheri & Partners Ltd - London". Londra 24 Gennaio 2014
Residenza fiscale e imposte estere modello ocsePaolo Soro
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Lavoro dipendente svolto allestero da cittadini italianiPaolo Soro
Lavoro dipendente svolto all’estero da cittadini italiani
In questo periodo, i contribuenti sono come al solito alle prese con la compilazione della dichiarazione dei redditi e l’eventuale conseguente pagamento delle imposte. Non per tutti, però, la situazione appare chiara.
Ogni anno aumenta sempre di più il numero dei cittadini italiani che si reca all’estero per lavorare alle dipendenze di un datore di lavoro locale, ma, da un punto di vista prettamente fiscale, resta residente in patria. Orbene, per tali soggetti, spesso non è affatto facile comprendere quali siano gli adempimenti cui devono provvedere e, in generale, quali eventuali obblighi abbiano nei confronti del Fisco nazionale.
Consiste nella fittizia localizzazione della residenza fiscale in Paesi o territori diversi dall'Italia, dove, invece, il soggetto effettivamente risiede, per sottrarsi agli adempimenti tributari previsti dall'ordinamento di reale appartenenza e beneficiare del regime impositivo più favorevole vigente altrove.
Residenza fiscale: non prioritarie le relazioni familiari.
Sulla base delle sole relazioni affettive, la presunzione afferente la residenza in Italia dei cittadini trasferitisi all’estero in Paesi aventi un regime fiscale privilegiato, non regge alla prova contraria.
I documenti per vivere in Italia: visto, permesso di soggiorno e cittadinanzaEdoardo E. Artese
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La Voluntary Disclosure e la regolarizzazione dei capitali esteri. Procedimento di adesione, sanzioni omessa compilazione quadro RW, rientro dei capitali dall'estero e dai paradisi fiscali (Svizzera e Principato di Monaco). A cura dell'Avv. Edoardo Tamagnone, Studio Legale Tamagnone Di Marco
La Cassazione muta orientamento sulla residenza fiscale.
Per l’individuazione della residenza fiscale si deve dare rilievo agli interessi economici dell’individuo e non agli interessi familiari.
Voluntary Disclosure e rientro dei capitali dall'esteroPaolo Battaglia
Le slide relative al mio intervento su "Voluntary Disclosure e rientro dei capitali dall'estero" alla 4a Conversazione di Aggiornamento Professionale tenuta da "Ascheri & Partners Ltd - London". Londra 21 Marzo 2014
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TRATTAMENTO FISCALE E CONTRIBUTIVO DEI LAVORATORI ITALIANI ALL'ESTERO E STRANIERI IN ITALIA Residenza e regime fiscale
1. 16 dicembre 2014
Corso Europa, 11
- Milano -
Scuola di specializzazione in diritto
tributario internazionale
TRATTAMENTO FISCALE E
CONTRIBUTIVO DEI LAVORATORI
ITALIANI ALL'ESTERO E
STRANIERI IN ITALIA
Residenza e regime
fiscale
Dott. Giorgio Tedeschi
3. 3
La residenza fiscale: normativa domestica
Art. 2, comma 2 del D.P.R. n. 917/1986 (TUIR): si
considerano residenti le persone che per la maggior parte
del periodo d’imposta sono:
• iscritte nelle anagrafi della popolazione residente;
• hanno il domicilio nel territorio dello Stato;
• hanno la residenza nel territorio dello Stato.
4. 4
La residenza fiscale: normativa domestica
- Spunti interpretativi -
•Iscrizione anagrafica: presunzione assoluta di residenza
La mera iscrizione all’AIRE e cancellazione dall’Anagrafe non è condizione
sufficiente ad essere considerati non-residenti ai fini fiscali.
•Domicilio: “sede principale di affari ed interessi”
a) Affari economici: attività lavorativa in Italia, detenzione di partecipazioni in
Italia, etc.;
b) Interessi vitali: famiglia ed affetti in Italia.
•Residenza: “dimora abituale”
a) Requisito soggettivo: intenzione e volontà di abitare in determinato luogo;
b) Requisito oggettivo: abituale permanenza in un luogo.
5. 5
La residenza fiscale: normativa domestica
- Prassi -
Circ. 304/E del 2 dicembre 1997:
Criteri alternativi e non concorrenti
Desunti con ogni mezzo di prova
- Posizione storico-anagrafica
- Sistema informativo anagrafe tributaria
- Donazioni, compravendite, costituzione, conferimenti
- Movimentazione di somme, assegni
- Legami familiari
- Intenzione di abitare in Italia anche in futuro desumibile da
fatti e atti concludenti o pubbliche dichiarazioni
6. 6
Il trasferimento della residenza: Paesi a
fiscalità privilegiata
• Art. 2, nuovo comma 2-bis del D.P.R. n. 917/1986
(TUIR): “si considerano altresì residenti, salvo prova contraria, i
cittadini italiani cancellati dalle anagrafi della popolazione
residente e trasferiti in Stati o territori diversi da quelli
individuati con decreto del Ministro dell’economia e delle
finanze, da pubblicare nella Gazzetta Ufficiale”
•Si dovrà pertanto verificare che lo Stato in questione sia
compreso nell’elenco dei Paesi c.d. “white list”.
•Previgente “black list”: DM 4 maggio 1999 e Circ. 140/1999.
•Domicilio fiscale nel comune di ultima residenza.
7. 7
La residenza fiscale: profili transnazionali
Articolo 4, Modello OCSE
Paragrafo 1: residente chi è tassato per domicilio/residenza (non
per fonte)
Paragrafo 2: tie-breaker rules per dirimere i casi di doppia
residenza:
– abitazione permanente;
– centro degli interessi vitali (economici e personali);
– dimora abituale;
– cittadinanza;
– accordo fra gli Stati.
8. 8
La residenza fiscale: profili transnazionali
Articolo 7, comma 1, par. 2, direttiva 83/182/CEE:
Prevalenza dei legami personali su quelli professionali
9. 9
Residenza fiscale parziale
•Frazionamento del periodo di imposta
•Paragrafo 10 Commentario
•Osservazione Spagna (paragrafo 26)
•Ris. 471/E del 3 dicembre 2008 (residenza parziale)
• Proposta Assonime
10. 10
Regime fiscale: base imponibile
Articolo 3, TUIR: Base imponibile
“L'imposta si applica sul reddito complessivo del soggetto,
formato per i residenti da tutti i redditi posseduti al netto
degli oneri deducibili indicati nell'articolo 10 e per i non
residenti soltanto da quelli prodotti nel territorio dello
Stato.”
Articolo 23, TUIR: Applicazione dell’imposta ai non residenti
“ Ai fini dell'applicazione dell'imposta nei confronti dei non
residenti si considerano prodotti nel territorio dello Stato:
c) i redditi di lavoro dipendente prestato nel territorio dello
Stato…”
11. 11
Regime fiscale: schema di sintesi
Dipendente italiano che lavora all’estero:
1. Residente in Italia => doppia tassazione (in Italia su retribuzione
effettiva o convenzionale, all’estero presumibilmente su effettiva), e
recupero del credito di imposta
2. Residente all’estero => tassazione solo all’estero (luogo di
svolgimento dell’attività)
Dipendente straniero che lavora in Italia:
1. Residente in Italia => tassazione in Italia su retribuzione effettiva
(convenzionale pre-, post-assignment); all’estero esenzione o
recupero del credito di imposta; su altri redditi tassazione worldwide
in Italia
2. Residente all’estero => tassazione in Italia solo su redditi di fonte
italiana (luogo di svolgimento dell’attività)