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Tommaso Monaldi
Art direction, Brand identity, Graphic design, Photography.
Esperto dell’Osservatorio Permanente del Design ADI
“Design is not so much
a physical process
but a way of thinking.”
#DesignForAll #UserCenteredDesign #ParticipatoryDesign #identity
#communication #UX #innovation #DesignThinking #strategy
Loccioni 2015,
Enterprise for all ages
project
Ifi.
Art direction, Brand identity,
Graphic Design, Photography
04/2017 - IN CORSO
With
Amati Bacciardi Studio
Giorgio Di Tullio
Riccardo Diotallevi
Identity lab Ifi
BolognaFiere
Branding and visual
communication
10/2017 - IN CORSO
With
Giorgio Di Tullio
Loccioni
ID CODE, ricerca
e identità d’impresa
2015 - 2017
*Solo per questo progetto, nelle pagine
seguenti è possibile trovare parte
del processodi progettazione.
With
- Giacomo Cesari, lessical designer.
- Giorgio Di Tullio and Maria Paola Palermi,
philosophy and general guidelines.
Questo progetto di ricerca e di identità d’impresa parte da alcuni assunti fondamentali:
- L’identità non si progetta, si registra in seguito al manifestarsi di “Episodi”
comunicativi, indotti o spontanei, progettati o naturali;
- Le imprese stanno cambiando ed è necessario riflettere sui metodi con cui
si progetta la comunicazione;
- Il contesto è cambiato, chiunque vuole essere parte dei processi comunicativi
e produttivi delle imprese;
- Il processo, un tempo parte nascosta del lavoro delle imprese, oggi è uno
degli elementi di maggior richezza comunicativa;
- L’identità delle imprese è cultura, culture, pertanto nella progettazione
non si può prescindere dalla rete che compone l’impresa;
- Il digitale agevola metodologie comunicative una volta impensabili;
- “The medium is the message”. Gli strumenti e i metodi che usiamo
per comunicare sono essi stessi comunicazione;
- La “Decadenza delle promessa” da perte delle Imprese fa si che trasparenza,
sincerità e coerenza sono oggi tra i valori principalinel comunicare;
- Il design ed i suoi metodi può portare cultura ed innovazione nelle imprese.
La storia di vita non si dà mai nella forma dell’autobiografia, ossia
nella sua forma narcisistica (nella quale io posso dire chi sono solo
raccontando la mia storia), ma si dà nella forma della biografia,
nella quale è qualcun altro a raccontare la mia storia.
(Hannah Arendt)
ID CODE
Generative Identity
ID CODE
The system. La comunicazione nelle mani di tutti.
Photo graphia
Index
Matrix
TEMPLATES
Codex
GUIDELINES
id code
IdentityLab
id code
JARVIS tags
Editore
Contenitore
Jarvis è un archivio digitale
con un motore di ricerca.
Per ID CODE è stato
progettato un sistema
di tag e contenitori
che permettono ai collaboratori
dell’Impresa di trovare
ogni contenuto (foto,
templates, frasi, citazioni, testi).
ID CODE
The system. La comunicazione nelle mani di tutti.
Photo graphia
id code
photo
IdentityLab
id code
JARVIS tags
Editore
Contenitore
Matrix.
Le ossa dell’Impresa
Le matrici sono gli elementi primari, immutabili,
le vertebre dorsali dell’azione Loccioni
persone
people
mercato
marketplace
emozione
emotion
famiglia
family
Consistenza
consistency
terra
land
ingegno
talent
autenticità
genuineness
lavoro
making
Pro-gettare
designing
energia
energy
tecnica
technic
fare meglio
do it better
laboratorio
laboratory
Accoglienza
accueil
Matrix
id code
matrix
IdentityLab
id code
JARVIS tags
Editore
Contenitore
Le Matrici sono organizzabili in: text; frase; quote, keyword.
La natura combinatoria di parole e immagini produce infiniti
racconti coerenti.
Grazie alle linee guida e ID CODE
tutti i progetti si declinano in modo autonomo con coerenza e semplicità.
Index.
I progetti, la storia.
Dall’intreccio di matrici e codici scaturiscono i progetti,
un indice ragionato delle discipline diverse che fanno
scaturire nuove, importanti occasioni di lavoro.
Il lavoro su questa terra Esina è la destinazione,
l’origine futura, della Comunità di Innovazione Loccioni.
Template
Designed for all
Template
id code
template
IdentityLab
id code
JARVIS tags
Editore
Contenitore
Nelle pagine seguenti alcuni esempi creati a partire dai templates.
*In allegato altri esempi ed elaborati.
Templates per rendere collaboratori e progettisti autonomi nel produrre comunicazione.
Guidelines
id code
guidelines
IdentityLab
id code
JARVIS tags
Editore
Contenitore
Open Sans Open Sans
Instruction
Project
and method
* * * *
Sotrytelling Photography n.
Speaker
tool kit
ProfileLoccioni
From data to value
Speaker tool kit.
Cosa dire, come farlo
e qualche consiglio.
1
Loccioni 2015 - From data to value
2km di Futuro®
- Loccioni
*
L’identità è cultura, culture.
Ad accompagnare il processo di progettazione un lungo processo di comprensione del contesto
e sensibilizzazione sui temi del design. Workshop con università di design, pillole formative, eventi
e brainstorming per il design innovation.
Fortech
Corporate manual
and visual identity
guidelines.
2017
With
Emanuela Ciuffoli
Research and Analysis
UNITEC - HMI design
2 34 Research and Analysis
UNITEC - HMI design
3 34 Design concept
UNITEC - HMI design
5Design concept
UNITEC - HMI design
ZOOMUI
34 Design concept
UNITEC - HMI design
6Design concept
UNITEC - HMI design
ZOOMUI
34
Design concept
UNITEC - HMI design
7Design concept
UNITEC - HMI design
Taskflow_03 - BLOCKS. Definizione intervalli e regole.
34 Design concept
UNITEC - HMI design
8Design concept
UNITEC - HMI design
Taskflow_04 - BLOCKS. Selezione degli intervalli e Programmazione classi.
34
Possibilità di organizzare le
priorità tra le classi con
flessibilità tramite ordina-
mento delle righe.
Gli intervalli e le regole
definite in 02 costituiscono
il primo blocco del pro-
gramma di lavoro in corso
di definizione salvato nella
libreria
Design concept
UNITEC - HMI design
9Design concept
UNITEC - HMI design
Taskflow_05 - BLOCKS. Selezione degli intervalli e Programmazione classi.
34
Possibilità di organizzare le
classi con flessibilità
tramite creazione di sotto-
classi personalizzate.
Design concept
UNITEC - HMI design
10Design concept
UNITEC - HMI design
Taskflow_06 - BLOCKS. Definizione priorità tra le classi.
34
Taskflow_07 - BLOCKS. Completamento Programma di lavoro e salvataggio.
Design concept
UNITEC - HMI design
11Design concept
UNITEC - HMI design
34
Design concept
UNITEC - HMI design
12Design concept
UNITEC - HMI design
Taskflow_08- BLOCKS. Esecuzione del programma e macchina in modalità automatica. Gestione uscite.
34
Il programma di lavoro
definito è salvato nella
libreria
Design concept
UNITEC - HMI design
13Design concept
UNITEC - HMI design
Taskflow_09 - BLOCKS. Esecuzione del programma e macchina in modalità automatica. Gestione uscite: visualizzazione per classi.
34
Design concept
UNITEC - HMI design
14Design concept
UNITEC - HMI design
Taskflow_10 - BLOCKS. Esecuzione del programma e macchina in modalità automatica. Gestione uscite: visualizzazione per uscite.
34
Design concept
UNITEC - HMI design
15Design concept
UNITEC - HMI design
Taskflow_11 Variante A - BLOCKS. Esecuzione del programma e macchina in modalità automatica. Controllo qualità e accomodamenti.
- tutto (un intervallo selezionato
34
Visualizzazione di insieme
degli intervalli implicati
dall’azione di accomoda-
mento.
Design concept
UNITEC - HMI design
16Design concept
UNITEC - HMI design
Taskflow_11 Variante B - BLOCKS. Esecuzione del programma e macchina in modalità automatica. Controllo qualità e accomodamenti.
- tutto (un intervallo selezionato
34 Design concept
UNITEC - HMI design
17Design concept
UNITEC - HMI design
Taskflow_11 Variante C - BLOCKS. Esecuzione del programma e macchina in modalità automatica. Controllo qualità e accomodamenti.
- tutto (un intervallo selezionato
Design concept
UNITEC - HMI design
18Design concept
UNITEC - HMI design
Taskflow_11 Variante D - BLOCKS. Esecuzione del programma e macchina in modalità automatica. Controllo qualità e accomodamenti.
- tutto (un intervallo selezionato
34 Design concept
UNITEC - HMI design
20Design concept
UNITEC - HMI design
Highlight - BLOCKS. Gestione allarmi.
su base Loccioni
34 Design concept
UNITEC - HMI design
Design concept
UNITEC - HMI design
Highlight - BLOCKS. Gestione allarmi.
3 o 6 blocchi e gestione a dashboard
21
Design concept
UNITEC - HMI design
23Design concept
UNITEC - HMI design
Highlight - BLOCKS. Selezione programma esistente dall’archivio.
area comune e area dedicata al programma
in corso
34 Design concep
UNITEC - HMI desig
Design concep
UNITEC - HMI desig
Highlight - BLOCKS. Gestione stati dei componenti e apertura funzioni da tasto destro.
su base Loccioni
Design concept
UNITEC - HMI design
26Design concept
UNITEC - HMI design
Layout - BLOCKS. Nuovo programma
scenario nuovo programma
34
su base Loccioni
Design concept
UNITEC - HMI design
27Design concept
UNITEC - HMI design
Layout - BLOCKS. In lavorazione automatica
scenario macchina automatica
34
Design concept
UNITEC - HMI design
29Design concept
UNITEC - HMI design
ABACO - BLOCKS. Concetti ed elementi UI
34
min
63
60 330 max
Cat1
Cat2
Com.
Scarto
Cat1
LL LD
XLD SJL
XLL
Scarto
ComercialCat2
Difetti di condizione
63
61
PRECALIBRO
LL
XX
BBB
XLL
AAA
CCC
DDD
FFF
HHH
LLL
EEE
GGG
III
MMM
OOO
QQQ
NNN
PPP
RRR
DOMANDA OFFERTA
CLASSI
PRECALIBRO
LL
XLL
Precalibro
Cat1 Buena Large Roja Roja
Cat1 Roja RojaBuena Extralarge
HijueloCat1 Large Roja RojaJL
Cat1 Roja RojaBuena
3°
5°
PRECALIBRO
BLANCO 2
BLANCO 1
4°
BLANCO
1 CC 000LL
3 CC 301
SCENARIO GESTIONE MACCHINA SCENARIO CONTROLLO QUALITA’
Programmazione Classi Accomodamenti Grandezze
Personalizzazione Classi e Sottoclassi
Gestione Classi e UScite
Visione di insieme Grandezze e Intervalli
Relazione Intervalli e Classi
XX
BBB
XLL
AAA
CCC
DDD
FFF
HHH
LLL
EEE
GGG
III
MMM
OOO
QQQ
NNN
PPP
RRR
Sezione 2. ABACO COMPONENTI
su base Loccioni
Design conc
UNITEC - HMI de
Design conc
UNITEC - HMI de
VISUAL IDENTITY - BLOCKS. Palette colori
scenario nuovo programma
Highlights
R 230 G 40 B 30
R 235 G 95 B 35
R 250 G 235 B 70
Area lavoro
R 35 G 50 B 70
R 55 G 85 B 115
R 80 G 95 B 110
R 115 G 140 B 160
R 40 G 75 B 140
R 65 G 65 B 65
R 90 G 90 B 90
R 120 G 120 B 120
R 145 G 145 B 145
Background
Grey
R 40 G 40 B 40
R 80 G 190 B 235
Brand
R 40 G 50 B 110
R 255 G 255 B 255
Visual design concept - Information architecture
with a MEDIUM grey background we can organize information in simplicity and clarity Also with a medium saturation and contrast background
Level 1A Level 1B Level 1C LEVEL 1D LEVEL 1E
Level 2A Level 2B Level 2C LEVEL 2D LEVEL 2E
Level 3A Level 3B Level 3C LEVEL 3D LEVEL 3E
Level 1F Level 1G Level 1H LEVEL 1I LEVEL 1J
Level 2F Level 2G Level 2H LEVEL 2I LEVEL 2J
Level 3F Level 3G Level 3H LEVEL 3I LEVEL 3J
Level 1K Level 1L Level 1M LEVEL 1N LEVEL 1o
Level 2K Level 2L Level 2M LEVEL 2N LEVEL 2o
Level 4K Level 4L Level 4M LEVEL 3N LEVEL 4o
Level 4P Level 4Q
LEVEL 4R LEVEL 4S
Level 2P Level 2Q
LEVEL 2R LEVEL 2S
Level 1P Level 1Q Level 1R LEVEL 1S LEVEL 1T
Level 2T Level 2U LEVEL 2V LEVEL 2W
Level 3K LEVEL 3L
Level 4T LEVEL 4U
Visual design concept - UI elements
1Q
1Q
Manual User Server Help Note Information
CustomizeSynoptic Warning Data Setting
SaveConnection Connection Battery Message
Story data Re-startBack Confermation Confirmed Analyze
Example of icons
Button Button
Button Button Button
Button Button
Button Button
Button Button
Button Button
Visual design concept - Outline elements visualization
Fan 1
Synoptic
Custo
m
iz
e
Visualiz
e
Se
nd
Service
E-mail
Folder
F1
F2
F3
Visual design concept - Render elements visualization
Fan 1
Synoptic
Custo
m
iz
e
Visualiz
e
Se
nd
Service
E-mail
Folder
F1
F2
F3
Con BSD Design
per STULZ Spa e UNITEC Spa
HMI and Visual
Communication
2016
With
Sebastiano Bagnara, Cristina Caratozzolo,
Angela di Massa, Alessandro Pollini,
Benedetta Scarpelli.
Loccioni
Brand identity,
Concept, Graphic Design,
Photography
2014
*2km di Futuro, Design ADI INDEX 2015.
With
Giorgio Di Tullio and Maria Paola Palermi.
Consultants Federico Butera and Thomas Herzog.
Graphic designer Sara Guazzarini.
x x x/22x 2x 2x
2x
2x
y
y/2
1/3
modularità
griglia
x x x/22x 2x 2x
2x
2x
y
y/2
1/3
costruzione geometrica
modularità
griglia
Settenove Edizioni.
Preventing gender violence
Art direction
and graphic design
2013 - IN CORSO
*2015 Andersen Award.
With
Monica Martinelli.
Alcuni progetti
di comunicazione
e identità per
il territorio ed il sociale
2009 - IN CORSO
Pubblicazione:
Design X.
Dieci anni di design
a San Marino
con uno sguardo
ai prossimi cento
2017
For and with
UNIRSM.
San Marino University of Design
Dopo la laurea a San Marino hai effettuato un percorso di laurea
magistrale e successivamente hai cominciato la tua attività lavorativa
nell’ambito della comunicazione visiva. Come si è sviluppato questo
percorso?
Ho iniziato l’Università dopo una scelta molto consapevole, uscito dalle
superiori ho iniziato a lavorare come perito meccanico. Ho sempre avuto
un’enorme passione verso la progettazione e curiosità verso le cose; il
perché delle cose. Il desiderio di approfondire anche materie legate alla
psicologia, alla sociologia e all’arte mi portò a scoprire il mestiere di
designer. Ripresi gli studi dopo due anni con una spinta che non si è
più fermata. Iniziai come tecnico, dunque, e proseguii come industrial
designer, per spostarmi poi verso la comunicazione e la fotografia.
Oggi sto approfondendo temi legati al design management. Credo che
l’innovazione stia nella distanza tra approcci e schemi mentali diversi, e
questo suscita in me una ricerca continua e una forte voglia di conoscere
e confrontarmi.
Da tre anni collabori in modo continuativo all’interno dell’Identity
Lab dell’Impresa marchigiana Loccioni. Ci sono dei vincoli/limiti
particolari o puoi esprimere la tua identità progettuale in maniera
autonoma?
La storia ci insegna che i vincoli sono utili al progetto ed i limiti spesso
si rivelano opportunità. È solo una questione di approccio. Solo
allontanandomi dalla presunzione di possedere l’unica verità sono
riuscito a crescere, durante la tesi specialistica, all’interno di un carcere
di massima sicurezza, prima, e all’interno di un’Impresa, poi. In Italia per
qualche strano motivo mi sembra di percepire una cultura del design
indebolita, in parte dimenticata. Molti conoscono il “design” ma quasi
nessuno il mestiere del designer, con i suoi metodi e processi. La mia
identità progettuale è la somma di contesti, fruitori e partecipanti al
progetto. Oggi il processo progettuale costituisce, secondo me, la forma
più interessante del design. L’autonomia dunque, va sempre misurata in
Intervista della
San Marino’s University of Design.
2016
relazione a tutta una serie di partecipanti che, più che imporre vincoli,
mettono in scena esperienze da tenere in considerazione. Forse il focus
va spostato verso la consapevolezza (progettuale e metodologica) e la
capacità di dialogo che si ha in Italia. In questo sì, devo ammettere che
spesso ho trovato difficoltà, superabili e superate, ma che determinano
una grande dispersione di energia. Fortunatamente, noi Italiani, siamo
ancora pieni di energia e realtà come Loccioni, mostrano maggiore
apertura.
Alla collaborazione con Loccioni affianchi la tua attività di libero
professionista e hai già all’attivo numerosi progetti realizzati. Hai
una metodologia specifica che applichi in ogni singolo progetto?
Sì, mi concentro su metodi e processi, lasciando che le persone
comprendano il design e possano applicare quest’approccio nelle cose
che amano o in cui credono. Ho capito che è sostanziale aprirsi al cliente,
ascoltarlo, cogliere le esigenze, per poi proseguire verso un percorso
di crescita reciproca e di condivisione. Il riconoscimento reciproco e la
fiducia sono essenziali; il dialogo e l’intelligenza sono la chiave. Non c’è
nulla di più bello che mettere nelle mani del cliente gli strumenti che lo
rendono autonomo, capace di raccontare e vivere il suo sogno, senza
soluzioni preconfezionate. Non possiamo pretendere che in Italia ci sia
cultura del progetto, se non siamo i primi a promuoverla e a renderla
vicina al linguaggio delle persone. Viviamo in un Paese fantastico,
pieno di gente che ha voglia di creare, dobbiamo solo capire che non
siamo gli unici. Il trasferimento di competenze e la formazione sono una
straordinaria opportunità in questo periodo di crisi.
Come concili il tuo lavoro da progettista freelance con l’attività
aziendale in Loccioni?
Nei primi due anni in Loccioni sono cresciuto molto, ho realizzato
numerosi progetti e soprattutto avviato processi, affinando un metodo.
Una volta comprese le possibilità progettuali, ho avuto conferma di una
cosa fondamentale: per fare bene questo lavoro c’è bisogno di stimoli
differenti, confronto, dialogo e mente aperta. Amando il mio mestiere,
ho capito che non potevo rimanere ancora per molto a tempo pieno nel
Gruppo. Parlai con l’Impresa e progettammo assieme la mia crescita, sei
mesi dopo mi misi in proprio, di comune accordo. Ho aiutato il Gruppo a
costruire una rete di validi professionisti affinchè non rimanga mai senza
persone, e ho scritto linee guide per consentire a tutti di lavorare in modo
autonomo, ma coerente. Ora seguo altri clienti e progetto assieme a loro
il nostro percorso, le mie assenze e il nostro lavoro assieme. Ci vuole solo
apertura e consapevolezza che il mondo del lavoro, come il mestiere, è
cambiato. Se l’Impresa non capisce questo, non è un valido compagno
con cui costruire un processo di crescita.
Come sta evolvendo secondo te la figura professionale del graphic
designer? Sta cambiando il modo di lavorare?
E cambiata e sta continuando a mutare. I vari ambiti progettuali sono
sempre più complessi e s’intersecano in un modello a rete. È impensabile
oggi svolgere il proprio lavoro in modo individuale e slegato dalle altre
discipline, persone, contesti, culture. L’uomo, come mai prima, deve
essere al centro dei progetti; è impensabile svolgere la professione senza
una forte capacità di dialogo, condivisione e visione sistemica. Tutto sta
nella tipologia di mestiere che si vuole fare, ma in ogni caso l’integrazione
è la base. Molti dei progetti di comunicazione che ritengo interessanti,
oggi non sono fatti da grafici, ma da filosofi, sociologi o urbanisti. Molti
dei progetti di management che più ammiro, non vengono dal mondo
dell’economia, ma dal design. Com’è cambiata la figura professionale?
Non lo so, ma è cambiata totalmente, come scrive un amico e collega:
“Siamo teneri professionisti del futuro”.
Design X, 10 anni di Design a San Marino,
con uno sguardo ai prossimi 100, San Marino University of Design,
2016, Repubblica di San Marino.
“Don’t design for designers,
design for people.”
Invisibile World Visualization
workshop for Loccioni Group,
with the participation of some Universities.
Clienti
Ruoli e membership
Progetti
Instagram
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Linkedin
IT +39 328 85 97 273
info@tommasomonaldi.it
Premi e pubblicazioni
2017. UNIRSM, Design X., pag. 64-67,
Qodlibet, 2016, Macerata.
2015. ADI Design INDEX, 2km di Futuro®,
team work. I was the communication designer.
2015. Andersen, The best artfully done book, for
Settenove publishing.
2013. ADI Design INDEX, Ma Mi - Mondi
a confronto, a project for the italian prisons.
2013. Official recognition by the Ministry
of Education for University and Research,
National Arts Award for Public Institutions.
2012. National Arts Award, Felicità CC project.
International Jury. Team work.
2007. Domus Magazine Publication,
n. september.
The Edible Chairs project. Industrial Design
Course by Riccardo Blumer,
IUAV - UNIRSM University of Design,
San Marino Republic.

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Virtual Fashion Overview 2018
 

Tommaso monaldi pfl 2018

  • 1. Tommaso Monaldi Art direction, Brand identity, Graphic design, Photography. Esperto dell’Osservatorio Permanente del Design ADI
  • 2. “Design is not so much a physical process but a way of thinking.” #DesignForAll #UserCenteredDesign #ParticipatoryDesign #identity #communication #UX #innovation #DesignThinking #strategy Loccioni 2015, Enterprise for all ages project
  • 3. Ifi. Art direction, Brand identity, Graphic Design, Photography 04/2017 - IN CORSO With Amati Bacciardi Studio Giorgio Di Tullio Riccardo Diotallevi Identity lab Ifi
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  • 8. BolognaFiere Branding and visual communication 10/2017 - IN CORSO With Giorgio Di Tullio
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  • 10. Loccioni ID CODE, ricerca e identità d’impresa 2015 - 2017 *Solo per questo progetto, nelle pagine seguenti è possibile trovare parte del processodi progettazione. With - Giacomo Cesari, lessical designer. - Giorgio Di Tullio and Maria Paola Palermi, philosophy and general guidelines.
  • 11. Questo progetto di ricerca e di identità d’impresa parte da alcuni assunti fondamentali: - L’identità non si progetta, si registra in seguito al manifestarsi di “Episodi” comunicativi, indotti o spontanei, progettati o naturali; - Le imprese stanno cambiando ed è necessario riflettere sui metodi con cui si progetta la comunicazione; - Il contesto è cambiato, chiunque vuole essere parte dei processi comunicativi e produttivi delle imprese; - Il processo, un tempo parte nascosta del lavoro delle imprese, oggi è uno degli elementi di maggior richezza comunicativa; - L’identità delle imprese è cultura, culture, pertanto nella progettazione non si può prescindere dalla rete che compone l’impresa; - Il digitale agevola metodologie comunicative una volta impensabili; - “The medium is the message”. Gli strumenti e i metodi che usiamo per comunicare sono essi stessi comunicazione; - La “Decadenza delle promessa” da perte delle Imprese fa si che trasparenza, sincerità e coerenza sono oggi tra i valori principalinel comunicare; - Il design ed i suoi metodi può portare cultura ed innovazione nelle imprese.
  • 12. La storia di vita non si dà mai nella forma dell’autobiografia, ossia nella sua forma narcisistica (nella quale io posso dire chi sono solo raccontando la mia storia), ma si dà nella forma della biografia, nella quale è qualcun altro a raccontare la mia storia. (Hannah Arendt) ID CODE Generative Identity ID CODE The system. La comunicazione nelle mani di tutti. Photo graphia Index Matrix TEMPLATES Codex GUIDELINES id code IdentityLab id code JARVIS tags Editore Contenitore Jarvis è un archivio digitale con un motore di ricerca. Per ID CODE è stato progettato un sistema di tag e contenitori che permettono ai collaboratori dell’Impresa di trovare ogni contenuto (foto, templates, frasi, citazioni, testi). ID CODE The system. La comunicazione nelle mani di tutti.
  • 13. Photo graphia id code photo IdentityLab id code JARVIS tags Editore Contenitore
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  • 15. Matrix. Le ossa dell’Impresa Le matrici sono gli elementi primari, immutabili, le vertebre dorsali dell’azione Loccioni persone people mercato marketplace emozione emotion famiglia family Consistenza consistency terra land ingegno talent autenticità genuineness lavoro making Pro-gettare designing energia energy tecnica technic fare meglio do it better laboratorio laboratory Accoglienza accueil Matrix id code matrix IdentityLab id code JARVIS tags Editore Contenitore Le Matrici sono organizzabili in: text; frase; quote, keyword. La natura combinatoria di parole e immagini produce infiniti racconti coerenti.
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  • 18. Grazie alle linee guida e ID CODE tutti i progetti si declinano in modo autonomo con coerenza e semplicità.
  • 19. Index. I progetti, la storia. Dall’intreccio di matrici e codici scaturiscono i progetti, un indice ragionato delle discipline diverse che fanno scaturire nuove, importanti occasioni di lavoro. Il lavoro su questa terra Esina è la destinazione, l’origine futura, della Comunità di Innovazione Loccioni. Template Designed for all Template id code template IdentityLab id code JARVIS tags Editore Contenitore Nelle pagine seguenti alcuni esempi creati a partire dai templates. *In allegato altri esempi ed elaborati. Templates per rendere collaboratori e progettisti autonomi nel produrre comunicazione.
  • 20. Guidelines id code guidelines IdentityLab id code JARVIS tags Editore Contenitore Open Sans Open Sans Instruction Project and method * * * * Sotrytelling Photography n. Speaker tool kit ProfileLoccioni From data to value Speaker tool kit. Cosa dire, come farlo e qualche consiglio. 1 Loccioni 2015 - From data to value 2km di Futuro® - Loccioni *
  • 21. L’identità è cultura, culture. Ad accompagnare il processo di progettazione un lungo processo di comprensione del contesto e sensibilizzazione sui temi del design. Workshop con università di design, pillole formative, eventi e brainstorming per il design innovation.
  • 22. Fortech Corporate manual and visual identity guidelines. 2017 With Emanuela Ciuffoli
  • 23. Research and Analysis UNITEC - HMI design 2 34 Research and Analysis UNITEC - HMI design 3 34 Design concept UNITEC - HMI design 5Design concept UNITEC - HMI design ZOOMUI 34 Design concept UNITEC - HMI design 6Design concept UNITEC - HMI design ZOOMUI 34 Design concept UNITEC - HMI design 7Design concept UNITEC - HMI design Taskflow_03 - BLOCKS. Definizione intervalli e regole. 34 Design concept UNITEC - HMI design 8Design concept UNITEC - HMI design Taskflow_04 - BLOCKS. Selezione degli intervalli e Programmazione classi. 34 Possibilità di organizzare le priorità tra le classi con flessibilità tramite ordina- mento delle righe. Gli intervalli e le regole definite in 02 costituiscono il primo blocco del pro- gramma di lavoro in corso di definizione salvato nella libreria Design concept UNITEC - HMI design 9Design concept UNITEC - HMI design Taskflow_05 - BLOCKS. Selezione degli intervalli e Programmazione classi. 34 Possibilità di organizzare le classi con flessibilità tramite creazione di sotto- classi personalizzate. Design concept UNITEC - HMI design 10Design concept UNITEC - HMI design Taskflow_06 - BLOCKS. Definizione priorità tra le classi. 34 Taskflow_07 - BLOCKS. Completamento Programma di lavoro e salvataggio. Design concept UNITEC - HMI design 11Design concept UNITEC - HMI design 34 Design concept UNITEC - HMI design 12Design concept UNITEC - HMI design Taskflow_08- BLOCKS. Esecuzione del programma e macchina in modalità automatica. Gestione uscite. 34 Il programma di lavoro definito è salvato nella libreria Design concept UNITEC - HMI design 13Design concept UNITEC - HMI design Taskflow_09 - BLOCKS. Esecuzione del programma e macchina in modalità automatica. Gestione uscite: visualizzazione per classi. 34 Design concept UNITEC - HMI design 14Design concept UNITEC - HMI design Taskflow_10 - BLOCKS. Esecuzione del programma e macchina in modalità automatica. Gestione uscite: visualizzazione per uscite. 34 Design concept UNITEC - HMI design 15Design concept UNITEC - HMI design Taskflow_11 Variante A - BLOCKS. Esecuzione del programma e macchina in modalità automatica. Controllo qualità e accomodamenti. - tutto (un intervallo selezionato 34 Visualizzazione di insieme degli intervalli implicati dall’azione di accomoda- mento. Design concept UNITEC - HMI design 16Design concept UNITEC - HMI design Taskflow_11 Variante B - BLOCKS. Esecuzione del programma e macchina in modalità automatica. Controllo qualità e accomodamenti. - tutto (un intervallo selezionato 34 Design concept UNITEC - HMI design 17Design concept UNITEC - HMI design Taskflow_11 Variante C - BLOCKS. Esecuzione del programma e macchina in modalità automatica. Controllo qualità e accomodamenti. - tutto (un intervallo selezionato Design concept UNITEC - HMI design 18Design concept UNITEC - HMI design Taskflow_11 Variante D - BLOCKS. Esecuzione del programma e macchina in modalità automatica. Controllo qualità e accomodamenti. - tutto (un intervallo selezionato 34 Design concept UNITEC - HMI design 20Design concept UNITEC - HMI design Highlight - BLOCKS. Gestione allarmi. su base Loccioni 34 Design concept UNITEC - HMI design Design concept UNITEC - HMI design Highlight - BLOCKS. Gestione allarmi. 3 o 6 blocchi e gestione a dashboard 21 Design concept UNITEC - HMI design 23Design concept UNITEC - HMI design Highlight - BLOCKS. Selezione programma esistente dall’archivio. area comune e area dedicata al programma in corso 34 Design concep UNITEC - HMI desig Design concep UNITEC - HMI desig Highlight - BLOCKS. Gestione stati dei componenti e apertura funzioni da tasto destro. su base Loccioni Design concept UNITEC - HMI design 26Design concept UNITEC - HMI design Layout - BLOCKS. Nuovo programma scenario nuovo programma 34 su base Loccioni Design concept UNITEC - HMI design 27Design concept UNITEC - HMI design Layout - BLOCKS. In lavorazione automatica scenario macchina automatica 34 Design concept UNITEC - HMI design 29Design concept UNITEC - HMI design ABACO - BLOCKS. Concetti ed elementi UI 34 min 63 60 330 max Cat1 Cat2 Com. Scarto Cat1 LL LD XLD SJL XLL Scarto ComercialCat2 Difetti di condizione 63 61 PRECALIBRO LL XX BBB XLL AAA CCC DDD FFF HHH LLL EEE GGG III MMM OOO QQQ NNN PPP RRR DOMANDA OFFERTA CLASSI PRECALIBRO LL XLL Precalibro Cat1 Buena Large Roja Roja Cat1 Roja RojaBuena Extralarge HijueloCat1 Large Roja RojaJL Cat1 Roja RojaBuena 3° 5° PRECALIBRO BLANCO 2 BLANCO 1 4° BLANCO 1 CC 000LL 3 CC 301 SCENARIO GESTIONE MACCHINA SCENARIO CONTROLLO QUALITA’ Programmazione Classi Accomodamenti Grandezze Personalizzazione Classi e Sottoclassi Gestione Classi e UScite Visione di insieme Grandezze e Intervalli Relazione Intervalli e Classi XX BBB XLL AAA CCC DDD FFF HHH LLL EEE GGG III MMM OOO QQQ NNN PPP RRR Sezione 2. ABACO COMPONENTI su base Loccioni Design conc UNITEC - HMI de Design conc UNITEC - HMI de VISUAL IDENTITY - BLOCKS. Palette colori scenario nuovo programma Highlights R 230 G 40 B 30 R 235 G 95 B 35 R 250 G 235 B 70 Area lavoro R 35 G 50 B 70 R 55 G 85 B 115 R 80 G 95 B 110 R 115 G 140 B 160 R 40 G 75 B 140 R 65 G 65 B 65 R 90 G 90 B 90 R 120 G 120 B 120 R 145 G 145 B 145 Background Grey R 40 G 40 B 40 R 80 G 190 B 235 Brand R 40 G 50 B 110 R 255 G 255 B 255 Visual design concept - Information architecture with a MEDIUM grey background we can organize information in simplicity and clarity Also with a medium saturation and contrast background Level 1A Level 1B Level 1C LEVEL 1D LEVEL 1E Level 2A Level 2B Level 2C LEVEL 2D LEVEL 2E Level 3A Level 3B Level 3C LEVEL 3D LEVEL 3E Level 1F Level 1G Level 1H LEVEL 1I LEVEL 1J Level 2F Level 2G Level 2H LEVEL 2I LEVEL 2J Level 3F Level 3G Level 3H LEVEL 3I LEVEL 3J Level 1K Level 1L Level 1M LEVEL 1N LEVEL 1o Level 2K Level 2L Level 2M LEVEL 2N LEVEL 2o Level 4K Level 4L Level 4M LEVEL 3N LEVEL 4o Level 4P Level 4Q LEVEL 4R LEVEL 4S Level 2P Level 2Q LEVEL 2R LEVEL 2S Level 1P Level 1Q Level 1R LEVEL 1S LEVEL 1T Level 2T Level 2U LEVEL 2V LEVEL 2W Level 3K LEVEL 3L Level 4T LEVEL 4U Visual design concept - UI elements 1Q 1Q Manual User Server Help Note Information CustomizeSynoptic Warning Data Setting SaveConnection Connection Battery Message Story data Re-startBack Confermation Confirmed Analyze Example of icons Button Button Button Button Button Button Button Button Button Button Button Button Button Visual design concept - Outline elements visualization Fan 1 Synoptic Custo m iz e Visualiz e Se nd Service E-mail Folder F1 F2 F3 Visual design concept - Render elements visualization Fan 1 Synoptic Custo m iz e Visualiz e Se nd Service E-mail Folder F1 F2 F3 Con BSD Design per STULZ Spa e UNITEC Spa HMI and Visual Communication 2016 With Sebastiano Bagnara, Cristina Caratozzolo, Angela di Massa, Alessandro Pollini, Benedetta Scarpelli.
  • 24. Loccioni Brand identity, Concept, Graphic Design, Photography 2014 *2km di Futuro, Design ADI INDEX 2015. With Giorgio Di Tullio and Maria Paola Palermi. Consultants Federico Butera and Thomas Herzog. Graphic designer Sara Guazzarini.
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  • 26. x x x/22x 2x 2x 2x 2x y y/2 1/3 modularità griglia x x x/22x 2x 2x 2x 2x y y/2 1/3 costruzione geometrica modularità griglia
  • 27. Settenove Edizioni. Preventing gender violence Art direction and graphic design 2013 - IN CORSO *2015 Andersen Award. With Monica Martinelli.
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  • 29. Alcuni progetti di comunicazione e identità per il territorio ed il sociale 2009 - IN CORSO
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  • 32. Pubblicazione: Design X. Dieci anni di design a San Marino con uno sguardo ai prossimi cento 2017 For and with UNIRSM. San Marino University of Design
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  • 34. Dopo la laurea a San Marino hai effettuato un percorso di laurea magistrale e successivamente hai cominciato la tua attività lavorativa nell’ambito della comunicazione visiva. Come si è sviluppato questo percorso? Ho iniziato l’Università dopo una scelta molto consapevole, uscito dalle superiori ho iniziato a lavorare come perito meccanico. Ho sempre avuto un’enorme passione verso la progettazione e curiosità verso le cose; il perché delle cose. Il desiderio di approfondire anche materie legate alla psicologia, alla sociologia e all’arte mi portò a scoprire il mestiere di designer. Ripresi gli studi dopo due anni con una spinta che non si è più fermata. Iniziai come tecnico, dunque, e proseguii come industrial designer, per spostarmi poi verso la comunicazione e la fotografia. Oggi sto approfondendo temi legati al design management. Credo che l’innovazione stia nella distanza tra approcci e schemi mentali diversi, e questo suscita in me una ricerca continua e una forte voglia di conoscere e confrontarmi. Da tre anni collabori in modo continuativo all’interno dell’Identity Lab dell’Impresa marchigiana Loccioni. Ci sono dei vincoli/limiti particolari o puoi esprimere la tua identità progettuale in maniera autonoma? La storia ci insegna che i vincoli sono utili al progetto ed i limiti spesso si rivelano opportunità. È solo una questione di approccio. Solo allontanandomi dalla presunzione di possedere l’unica verità sono riuscito a crescere, durante la tesi specialistica, all’interno di un carcere di massima sicurezza, prima, e all’interno di un’Impresa, poi. In Italia per qualche strano motivo mi sembra di percepire una cultura del design indebolita, in parte dimenticata. Molti conoscono il “design” ma quasi nessuno il mestiere del designer, con i suoi metodi e processi. La mia identità progettuale è la somma di contesti, fruitori e partecipanti al progetto. Oggi il processo progettuale costituisce, secondo me, la forma più interessante del design. L’autonomia dunque, va sempre misurata in Intervista della San Marino’s University of Design. 2016 relazione a tutta una serie di partecipanti che, più che imporre vincoli, mettono in scena esperienze da tenere in considerazione. Forse il focus va spostato verso la consapevolezza (progettuale e metodologica) e la capacità di dialogo che si ha in Italia. In questo sì, devo ammettere che spesso ho trovato difficoltà, superabili e superate, ma che determinano una grande dispersione di energia. Fortunatamente, noi Italiani, siamo ancora pieni di energia e realtà come Loccioni, mostrano maggiore apertura. Alla collaborazione con Loccioni affianchi la tua attività di libero professionista e hai già all’attivo numerosi progetti realizzati. Hai una metodologia specifica che applichi in ogni singolo progetto? Sì, mi concentro su metodi e processi, lasciando che le persone comprendano il design e possano applicare quest’approccio nelle cose che amano o in cui credono. Ho capito che è sostanziale aprirsi al cliente, ascoltarlo, cogliere le esigenze, per poi proseguire verso un percorso di crescita reciproca e di condivisione. Il riconoscimento reciproco e la fiducia sono essenziali; il dialogo e l’intelligenza sono la chiave. Non c’è nulla di più bello che mettere nelle mani del cliente gli strumenti che lo rendono autonomo, capace di raccontare e vivere il suo sogno, senza soluzioni preconfezionate. Non possiamo pretendere che in Italia ci sia cultura del progetto, se non siamo i primi a promuoverla e a renderla vicina al linguaggio delle persone. Viviamo in un Paese fantastico, pieno di gente che ha voglia di creare, dobbiamo solo capire che non siamo gli unici. Il trasferimento di competenze e la formazione sono una straordinaria opportunità in questo periodo di crisi. Come concili il tuo lavoro da progettista freelance con l’attività aziendale in Loccioni? Nei primi due anni in Loccioni sono cresciuto molto, ho realizzato numerosi progetti e soprattutto avviato processi, affinando un metodo. Una volta comprese le possibilità progettuali, ho avuto conferma di una cosa fondamentale: per fare bene questo lavoro c’è bisogno di stimoli differenti, confronto, dialogo e mente aperta. Amando il mio mestiere, ho capito che non potevo rimanere ancora per molto a tempo pieno nel Gruppo. Parlai con l’Impresa e progettammo assieme la mia crescita, sei mesi dopo mi misi in proprio, di comune accordo. Ho aiutato il Gruppo a costruire una rete di validi professionisti affinchè non rimanga mai senza persone, e ho scritto linee guide per consentire a tutti di lavorare in modo autonomo, ma coerente. Ora seguo altri clienti e progetto assieme a loro il nostro percorso, le mie assenze e il nostro lavoro assieme. Ci vuole solo apertura e consapevolezza che il mondo del lavoro, come il mestiere, è cambiato. Se l’Impresa non capisce questo, non è un valido compagno con cui costruire un processo di crescita. Come sta evolvendo secondo te la figura professionale del graphic designer? Sta cambiando il modo di lavorare? E cambiata e sta continuando a mutare. I vari ambiti progettuali sono sempre più complessi e s’intersecano in un modello a rete. È impensabile oggi svolgere il proprio lavoro in modo individuale e slegato dalle altre discipline, persone, contesti, culture. L’uomo, come mai prima, deve essere al centro dei progetti; è impensabile svolgere la professione senza una forte capacità di dialogo, condivisione e visione sistemica. Tutto sta nella tipologia di mestiere che si vuole fare, ma in ogni caso l’integrazione è la base. Molti dei progetti di comunicazione che ritengo interessanti, oggi non sono fatti da grafici, ma da filosofi, sociologi o urbanisti. Molti dei progetti di management che più ammiro, non vengono dal mondo dell’economia, ma dal design. Com’è cambiata la figura professionale? Non lo so, ma è cambiata totalmente, come scrive un amico e collega: “Siamo teneri professionisti del futuro”. Design X, 10 anni di Design a San Marino, con uno sguardo ai prossimi 100, San Marino University of Design, 2016, Repubblica di San Marino.
  • 35. “Don’t design for designers, design for people.” Invisibile World Visualization workshop for Loccioni Group, with the participation of some Universities.
  • 36. Clienti Ruoli e membership Progetti Instagram Facebook Linkedin IT +39 328 85 97 273 info@tommasomonaldi.it Premi e pubblicazioni 2017. UNIRSM, Design X., pag. 64-67, Qodlibet, 2016, Macerata. 2015. ADI Design INDEX, 2km di Futuro®, team work. I was the communication designer. 2015. Andersen, The best artfully done book, for Settenove publishing. 2013. ADI Design INDEX, Ma Mi - Mondi a confronto, a project for the italian prisons. 2013. Official recognition by the Ministry of Education for University and Research, National Arts Award for Public Institutions. 2012. National Arts Award, Felicità CC project. International Jury. Team work. 2007. Domus Magazine Publication, n. september. The Edible Chairs project. Industrial Design Course by Riccardo Blumer, IUAV - UNIRSM University of Design, San Marino Republic.