Incredibile ma vero, oggi parliamo principalmente di TESTI. Testi scritti in Italiano, parole. Quali sono le normative che li regolano sul web, come scrivere in modo inclusivo per raggiungere tutti i nostri lettori e, per finire, alcuni accenni di marketing nella generazione dei contenuti.
Rendere visibile la nostra azienda sul Web. Local search, google my business,...Michele Zecchini
Rendere visibile la nostra azienda sul web. local search, google my business, seo e un po’ di storia di google 2° parte.
Capire come funziona il più importante motore di ricerca e come si è evoluto negli ultimi anni al fine di essere presenti e visibili su Internet (soprattutto localmente) avendo chiari i fondamenti della Seo.
Le nuove opportunità offerte da Google My Business.
Rendere visibile la nostra azienda sul Web. Local search, google my business,...Michele Zecchini
Rendere visibile la nostra azienda sul web. local search, google my business, seo e un po’ di storia di google 1° parte.
Capire come funziona il più importante motore di ricerca e come si è evoluto negli ultimi anni al fine di essere presenti e visibili su Internet (soprattutto localmente) avendo chiari i fondamenti della Seo.
Le nuove opportunità offerte da Google My Business.
Le immagini hanno un ruolo fondamentale per la narrazione di un brand. In questo speech tenuto in occasione del Social Case History Forum 2014 insieme a Valentina Vellucci (Magilla Guerrilla), abbiamo visto come creare una strategia di contenuto visiva, usando immagini e video per le attività di social media marketing.
Rendere visibile la nostra azienda sul Web. Local search, google my business,...Michele Zecchini
Rendere visibile la nostra azienda sul web. local search, google my business, seo e un po’ di storia di google 2° parte.
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Le nuove opportunità offerte da Google My Business.
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Le nuove opportunità offerte da Google My Business.
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Personal Branding - Come brandizzare se stessi senza spaventarsiLotrek Digital Agency
Queste slides rappresentano il supporto utilizzato nel seminario del 12-13 Luglio 2013 tenutosi alla Biblioteca San Giorgio di Pistoia, riguardante il Personal Branding. Le slides rappresentano dunque un mero supporto e potrebbero non essere sufficienti ad approfondire l'argomento. Curricul Vitae, Colloqui di lavoro, Social Network, Linkedin... Ecco cosa ci troverete dentro! Buona (spero) lettura.
Aziende e social media: distinguersi e far brillare la propria identitàGiovanni Dalla Bona
La nostra immagine nei social media è legata molti fattori. In questa presentazione è spiegato come:
- analizzare “chi siamo” come azienda, perché se non sappiamo chi siamo, non possiamo comunicarlo agli altri
- declinare la nostra identità in una Vision e in un testo da poter usare come presentazione nei social media
- definire obiettivi chiari e misurabili rispetto alla nostra presenza sui social media
- caratterizzare graficamente la nostra comunicazione sui social media
Ogni contenuto che pubblichiamo on line diventa parte del nostro racconto ed influisce sulla nostra reputazione professionale.
Se consideriamo la nostra presenza on line come quella del personaggio di una storia, diventa più facile comprendere come sia importante essere coerente con la propria identità professionale per essere credibili.
La mia presentazione del 15 novembre 2014 a Bolzano per BdiBlogger e il materiale di stimolo per il workshop con aziende e blogger che ha concluso la giornata.
Come creare una Visual Content Strategy per il tuo brandStudio Samo
Le immagini hanno un ruolo fondamentale per la narrazione di un brand. Nel nostro speech al Social Case History Forum 2014, abbiamo parlato di come creare una strategia di contenuto visiva, usando immagini e video per le attività di social media marketing.
Workshop promosso da ComplexLab con Manageritalia Milano (16 novembre 2017, Hotel Michelangelo).
Una sessione teorico pratica per comprendere l'evoluzione della Rete e di Google in particolare al fine di "sfruttarli" al meglio per il proprio lavoro e il proprio Business, consapevoli e "vaccinati" da possibili rischi.
La comunicazione visiva:
- un'immagine aziendale al passo con i tempi
- il logo efficace: come si costruisce e quando si usa
- naming, slogan, headline e payoff: scegliere le parole giuste per comunicare
Laura Zavalloni - Art director
Eleonora Polacco - Copywriter
Far conoscere la nostra startup sui social media. parte 1°Michele Zecchini
Far conoscere la nostra Startup sui Social Media
Un caso reale, Parte 1°
Preparazione di un Piano Strategico Operativo di Social Media Management.L'obiettivo di questo approfondimento vuole essere il racconto sintetico di come procedere alla promozione di un’azienda, in questo caso una startup che si occupa di arredamento e finiture di fascia medio-alta, attraverso i nuovi strumenti offerti dal Web 2.0; i principali Social Network. Facebook, Twitter, Pinterest, Google Plus, Linkedin, Youtube ecc
Ti posto, ti twitto, ti taggo! Presentazione di Davide Nonino - 06/10/2014Progetto Imprenderò
La sessione pomeridiana ha visto l’intervento di Davide Nonino, digital strategist, che ha trattato il vasto tema dei social media per immagini: Youtube, Pinterest e Instagram.
DALLE STALLE ALLE STELLE | digital marketingDavide Mazzoli
Che cosa significa affrontare un 헣험헥헖헢헥헦헢 헖헥험헔헧헜헩헢 헜헡 헔헚험헡헭헜헔?
E il confronto col cliente?
⬇️⬇️
In questa presentazione metto in luce (e in nuce) alcune caratteristiche precipue di cosa significa fare digital marketing all'interno del sistema-agenzia, con l utilizzo di una case study molto pratica:
un business di ristrutturazioni ben radicato sul territorio.
Utilizzare il social network più famoso del mondo per generare richieste di informazioni, contatti utili al business e aumentare il fatturato. Workshop tenuto a Smau Napoli il 10 dicembre 2015.
“Applicazioni mobile con Powerapps - Soluzioni low code su cloud “.
Power Apps è una piattaforma cloud che fornisce strumenti di sviluppo, servizi e connettori per creare applicazioni personalizzate. In questa slide approfondiremo meglio tutti gli aspetti e le sue caratteristiche.
GraphQL in .Net Core - di Lorenzo ZaroneGiuneco S.r.l
GraphQL: un'alternativa alle intramontabili API REST, che permette al client di ricevere esattamente i dati richiesti, attraverso una gestione query-like delle richieste. Daremo uno sguardo al suo funzionamento e vedremo la sua implementazione lato server in .NET Core
Personal Branding - Come brandizzare se stessi senza spaventarsiLotrek Digital Agency
Queste slides rappresentano il supporto utilizzato nel seminario del 12-13 Luglio 2013 tenutosi alla Biblioteca San Giorgio di Pistoia, riguardante il Personal Branding. Le slides rappresentano dunque un mero supporto e potrebbero non essere sufficienti ad approfondire l'argomento. Curricul Vitae, Colloqui di lavoro, Social Network, Linkedin... Ecco cosa ci troverete dentro! Buona (spero) lettura.
Aziende e social media: distinguersi e far brillare la propria identitàGiovanni Dalla Bona
La nostra immagine nei social media è legata molti fattori. In questa presentazione è spiegato come:
- analizzare “chi siamo” come azienda, perché se non sappiamo chi siamo, non possiamo comunicarlo agli altri
- declinare la nostra identità in una Vision e in un testo da poter usare come presentazione nei social media
- definire obiettivi chiari e misurabili rispetto alla nostra presenza sui social media
- caratterizzare graficamente la nostra comunicazione sui social media
Ogni contenuto che pubblichiamo on line diventa parte del nostro racconto ed influisce sulla nostra reputazione professionale.
Se consideriamo la nostra presenza on line come quella del personaggio di una storia, diventa più facile comprendere come sia importante essere coerente con la propria identità professionale per essere credibili.
La mia presentazione del 15 novembre 2014 a Bolzano per BdiBlogger e il materiale di stimolo per il workshop con aziende e blogger che ha concluso la giornata.
Come creare una Visual Content Strategy per il tuo brandStudio Samo
Le immagini hanno un ruolo fondamentale per la narrazione di un brand. Nel nostro speech al Social Case History Forum 2014, abbiamo parlato di come creare una strategia di contenuto visiva, usando immagini e video per le attività di social media marketing.
Workshop promosso da ComplexLab con Manageritalia Milano (16 novembre 2017, Hotel Michelangelo).
Una sessione teorico pratica per comprendere l'evoluzione della Rete e di Google in particolare al fine di "sfruttarli" al meglio per il proprio lavoro e il proprio Business, consapevoli e "vaccinati" da possibili rischi.
La comunicazione visiva:
- un'immagine aziendale al passo con i tempi
- il logo efficace: come si costruisce e quando si usa
- naming, slogan, headline e payoff: scegliere le parole giuste per comunicare
Laura Zavalloni - Art director
Eleonora Polacco - Copywriter
Far conoscere la nostra startup sui social media. parte 1°Michele Zecchini
Far conoscere la nostra Startup sui Social Media
Un caso reale, Parte 1°
Preparazione di un Piano Strategico Operativo di Social Media Management.L'obiettivo di questo approfondimento vuole essere il racconto sintetico di come procedere alla promozione di un’azienda, in questo caso una startup che si occupa di arredamento e finiture di fascia medio-alta, attraverso i nuovi strumenti offerti dal Web 2.0; i principali Social Network. Facebook, Twitter, Pinterest, Google Plus, Linkedin, Youtube ecc
Ti posto, ti twitto, ti taggo! Presentazione di Davide Nonino - 06/10/2014Progetto Imprenderò
La sessione pomeridiana ha visto l’intervento di Davide Nonino, digital strategist, che ha trattato il vasto tema dei social media per immagini: Youtube, Pinterest e Instagram.
DALLE STALLE ALLE STELLE | digital marketingDavide Mazzoli
Che cosa significa affrontare un 헣험헥헖헢헥헦헢 헖헥험헔헧헜헩헢 헜헡 헔헚험헡헭헜헔?
E il confronto col cliente?
⬇️⬇️
In questa presentazione metto in luce (e in nuce) alcune caratteristiche precipue di cosa significa fare digital marketing all'interno del sistema-agenzia, con l utilizzo di una case study molto pratica:
un business di ristrutturazioni ben radicato sul territorio.
Utilizzare il social network più famoso del mondo per generare richieste di informazioni, contatti utili al business e aumentare il fatturato. Workshop tenuto a Smau Napoli il 10 dicembre 2015.
“Applicazioni mobile con Powerapps - Soluzioni low code su cloud “.
Power Apps è una piattaforma cloud che fornisce strumenti di sviluppo, servizi e connettori per creare applicazioni personalizzate. In questa slide approfondiremo meglio tutti gli aspetti e le sue caratteristiche.
GraphQL in .Net Core - di Lorenzo ZaroneGiuneco S.r.l
GraphQL: un'alternativa alle intramontabili API REST, che permette al client di ricevere esattamente i dati richiesti, attraverso una gestione query-like delle richieste. Daremo uno sguardo al suo funzionamento e vedremo la sua implementazione lato server in .NET Core
Risolvi i tuoi problemi di sviluppo con agilità - di Stefano BrocchiGiuneco S.r.l
Il miglioramento continuo è un fulcro della filosofia Agile. A partire da uno specifico aspetto del processo di sviluppo che vogliamo migliorare, quali sono le tecniche che possiamo mettere in campo per ottenere il meglio? In questa presentazione analizzeremo delle possibili risposte, volte a migliorare il lavoro dello sviluppatore a tutto tondo, spaziando dagli strumenti software ad una collaborazione e comunicazione ottimale.
Kivy Python Framework - di Gioele GaggioGiuneco S.r.l
Un framework open-source per realizzare il sogno di ogni pythonista: "usare solo Python". Un'avventura nella progettazione di applicazioni cross platform e una analisi di cosa è in grado di offrirci il mondo open-source.
Selenium e testing web - di Alessio BenedettiGiuneco S.r.l
Selenium framework: Selenium è un framework open-source per l'automazione e il testing di applicazioni web che permette di controllare in remoto le istanze del browser ed emulare l'interazione di un utente.
È davvero necessario un nuovo, ennesimo, framework Javascript? No, ecco perché non ne parleremo. SvelteJs è un nuovo approccio allo sviluppo di interfacce web che sposta il carico di lavoro in fase di compilazione per ottenere risultati performanti
Blazor è un framework per la creazione di Single Page Application (SPA) tramite l’utilizzo di C#.
Creato da Steve Sanderson e successivamente inserito in .NET Core come esperimento.
Visto l’enorme successo avuto sulla community è stato poi deciso di renderlo parte integrante dell’ecosistema .NET
Offre tutti i vantaggi di un framework front-end scrivendo codice interamente in C#.
Notifiche Locali vs Notifiche Push - di Gabriele CoppolaGiuneco S.r.l
Le notifiche locali sono un meccanismo di comunicazione con l’utente per permettere la ricezione di certe informazioni, gestite come popup con testo ed eventualmente immagini. Se l’utente fa tap sul popup, il Sistema operative apre l’app che ha comunicato la notifica.
Le notifiche locali sono inviate dalle applicazione installate sul device e sono utilizzate spesso come reminders, eventi di calendario o informazioni basate sulla posizione.
Ogni piattaforma ha un suo meccanismo nativo per creare, mostrare ed utilizzare le notifiche locali
Le notifiche push sono un meccanismo di comunicazione con l’utente per permettere la ricezione di certe informazioni, gestite come popup con testo ed eventualmente immagini. Se l’utente fa tap sul popup, il Sistema operative apre l’app che ha comunicato la notifica.
Le notifiche push sono gestite attraverso infrastrutture platform-specific chiamate Platform Notification Systems (PNS), le quali offrono funzionalità base quali invio e ricezione della notifica, ma non hanno un interfaccia comune.
Per inviare una notifica cross-platform, ovvero la stessa notifica per device Android e iOS, dovremmo lavorare separatamente sui PNS, Apple Push Notification Service (APNS) per iOS, Firebase Cloud Messaging (FCM) per Android, ed implementare le relative funzionalità.
Unit Test: Un tipo di test del software in cui vengono testate singole di un software. Lo scopo è convalidare che ogni unità del codice software funzioni come previsto. Lo Unit Testing viene eseguito durante lo sviluppo (fase di codifica) di un'applicazione da parte degli sviluppatori. Essi isolano una sezione di codice e ne verificano la correttezza.
Unità: può essere una singola funzione, metodo, procedura, modulo o oggetto. La definizione di unità è decisa team by team
3. - potete lasciare la presentazione
adesso :D -
“Incredibile ma vero, oggi parliamo
principalmente di TESTI. Testi scritti in
Italiano, parole.”
4. Contenuti:
Scrivere per tutti
02
Le Regole del Boss
01
Feedback Positivo
03
Cosa ne pensa Google dei
nostri contenuti testuali
Riflessioni sul linguaggio
inclusivo
Contenuti piacevoli:
stereotipi e archetipi
5. LE REGOLE DEL BOSS
Cosa pensa Google dei
nostri contenuti testuali
01
6. DI QUALI STRUMENTI
GOOGLE STIAMO
PARLANDO
Search Engine Optimization:
cosa scrivere se vogliamo
apparire tra i risultati organici
di Google
Annunci e campagne a
pagamento: cosa scrivere
nell’annuncio e nella landing
page
Erede di Google Feed: cosa
scrivere per avere qualche
chance di apparire su questa
raccolta
SEO ADS Discover
7. COS’É DISCOVER
Si tratta di quello che fino a poco
tempo fa era conosciuto come
Google Feed, una funzionalità
integrata nell’app Google: una
raccolta di contenuti proposti in
base alle ricerche, alla posizione e
agli interessi dell’utente.
L’organizzazione di questi contenuti
è abbastanza anomala, essi infatti
non vengono proposti in ordine
cronologico, ma vengono raccolti
semanticamente, per offrire
un’esperienza utente più
soddisfacente
8. - DAL SITO GOOGLE SEARCH CENTRAL -
“Data la sua natura non causale, il traffico proveniente da
Discover è meno prevedibile o affidabile rispetto a quello di
Ricerca e deve essere considerato complementare rispetto al
traffico di quest'ultima. Ciò significa che puoi creare e
ottimizzare i contenuti per soddisfare esigenze di ricerca
specifiche per il traffico dei motori di ricerca, ma non c'è un modo
per creare espressamente contenuti che attivino la
corrispondenza con Discover.”
9. ● Annunci e contenuti sponsorizzati: non possiamo inserire
pubblicità occulte, né contenuti pubblicitari che superino i
contenuti effettivi delle pagine
● Niente nudità e sesso, a meno che non si tratti di contenuti
medici
● Non sono tollerate violazioni del copyright
● Nessun contenuto molesto, violento, pericoloso o di
incitamento all’odio, come bullismo o minacce personali,
razzismo, terrorismo, blasfemia, etc.
● Nessuna pratica ingannevole, truffa o furto di identità
● Spam e malware: Google non tollera né malware né
contenuti duplicati, ingannevoli o modificati per “barare”
nell’innalzamento del ranking, come ad esempio schemi di
link… esiste una sezione apposita della normativa,
destinata agli webmaster.
https://support.google.com/websearch/answer/9982767?hl=it
NORMATIVE DI
GOOGLE: DON’T
10. ● Titoli di pagina: originali e semanticamente carichi e
coerenti con il contenuto della pagina, senza scadere nel
clickbait
● Evitare di enfatizzare inutilmente il contenuto in anteprima
senza che questo corrisponda alla pagina una volta
cliccato (evitare curiosità morbosa o scandalo).
● Selezionare in modo accurato i contenuti, raccontare una
storia, fornire informazioni uniche e originali.
● Citare sempre fonti, autori, data di pubblicazione, in modo
da mantenere un rapporto di fiducia e trasparenza con il
lettore
● Immagini: se possibile accattivanti e sempre di grandi
dimensioni (larghezza di almeno 1200 px)
Per saperne di più:
https://developers.google.com/search/docs/advanced/mobile/go
ogle-discover?hl=it
NORMATIVE DI
GOOGLE: DO
12. Grazie per esserti iscritto
Benvenuto nel pannello di controllo
Ti sei disconnesso
Queste frasi ci suonano familiari? Se il web fosse
un post migliore, in effetti, non dovrebbero.
13. Grazie per l’iscrizione
Ciao, hai effettuato l’accesso
Disconnessione effettuata, a presto!
Mancanza del NEUTRO nella lingua italiana:
Possiamo aggirare la problematica con un
piccolo sforzo in più
14. Spesso le aree riservate dei siti mi accolgono così:
Benvenuto Elena
Oltre a essere oggettivamente brutto, denota non chissà quale
cattiveria da parte dell’autore, ma un totale senso di superficialità:
scrivere in modo inclusivo infatti non richiede abilità da poeta,
bensì disciplina e attenzione.
E la disciplina, l’attenzione e la cura, sono fortemente apprezzati
da qualunque cliente/utente/committente.
Vogliamo trasmettere
SUPERFICIALITÀ?
15. NON SOLO
INCLUSIONE!
L’attenzione per il genere offre una serie
di interrogativi sui quali spesso non si
riflette abbastanza: nell’esempio,
Linkedin che cerca di rimediare alla falla
per cui, cercando “traduttore”, venivano
automaticamente escluse dalla ricerca
le “traduttrici”
16. Oltre alle problematiche legate alla grammatica, in Italiano
dobbiamo fare i conti anche con un’eredità culturale fatta di
stereotipi e modi di dire che di certo non aiutano nella scrittura
inclusiva. Alcuni esempi?
Non fare la femminuccia
Una donna con le palle
Sei un maschiaccio
Ma anche senza scadere in brutti modi di dire, dobbiamo sempre
fare attenzione a quello che scriviamo, anche nei contenuti:
Es.
Cena romantica per lui e per lei NO
Cena romantica per due SI
CLICHÉ, STEREOTIPI,
SESSISMO
17. A proposito di disattenzione:
PERSONA
DEL SOGGETTO E
DELL’ INTERLOCUTORE
Soggetto
Giuneco è una azienda di software di successo.
Siamo sul mercato dal 2006.
Interlocutore
Sei appassionato di informatica? Noi facciamo
l’intervento tal dei tali, partecipate numerosi!
18. SOLO UN PROBLEMA
GRAMMATICALE?
L’utilizzo di una persona piuttosto che un’altra,
veicola anche una sorta di metacomunicazione che determina
diverso tono, atteggiamento, umore.
Non esiste la ricetta perfetta;
non è meglio l’uso della prima persona, della terza,
del singolare o del plurale, ma sarebbe importante decidere una
linea comunicativa (per ogni mezzo) e mantenere quella.
Ascoltiamo la differenza di “distanza tra interlocutori” tra:
Ciao, sono Giuneco e sono la tua azienda di fiducia.
Salve, questa è Giuneco, la vostra azienda di fiducia.
19. IL POTERE DELLA PERSONA
TU
IO
Diretto, informale,
assertivo,
autocelebrativo
NOI
Team, appartenenza,
famiglia
EGLI, ELLA
Formale, distaccato,
celebrativo
Diretto, confidenziale,
aggressivo,
pretenzioso
VOI
Distaccato, formale,
rispettoso
Articolo sul Tone of Voice:
https://it.godaddy.com/blog/tone-of-
voice/?isc=emeasbrand&utm_source=facebook&utm_medium=social&utm_campaign=it_it_corp_social_x_awa_intl_001&
fbclid=IwAR3cCHe8RyxMws4E2faCl3kL0lhj7cBJBMYPmbMcjSpVimPf0xHQdD_GiIw
20.
21.
22. DISABILITÀ
Termini come “persona sfortunata” o
altro genere di linguaggio drammatico
(ad esempio perifrasi come “confinato
su una sedia a rotelle”) possono
risultare molto offensive.
Per le persone con disabilità visiva,
inoltre, potrebbe essere difficile fruire di
contenuti scritti con molti acronimi o
emoji, perché mal interpretati dagli
screenreader.
https://www.webaccessibile.org/
23. LAVORARE PER UN
LINGUAGGIO INCLUSIVO
Attenzione al
genere e
linguaggio neutro
STEP 1
Evitare cliché,
sessismo e
stereotipi
STEP 2
Cura per la persona
di soggetto e
interlocutore
STEP 3
Attenzione alle
disabilità nella
fruizione del web
STEP 4
26. Affidare la nostra comunicazione a
meccanismi troppo basic, frasi fatte e clichè
è una mossa poco furba.
L’uso di stereotipi, ad esempio, oltre a
rischiare di essere offensivo per alcune
persone come abbiamo già visto, è stato più
volte provato come controproducente.
27. Nella storia della pubblicità hanno
avuto un ruolo importante
soprattutto fino agli anni ‘60; oggi
sono considerati superati anche se
permangono in alcuni casi, talvolta
generando anche rivolte da parte
del pubblico e costringendo famosi
brand a scusarsi.
STEREOTIPI
https://video.lastampa.it/socialnews/lo-spot-di-natale-che-ha-fatto-
perdere-oltre-900-milioni-di-dollari-a-un-azienda-e-un-fallimento-
epocale/107015/107026
28. Rompere gli schemi, giocare con i preconcetti,
usare retaggi culturali in modo furbo, può invece
permettere di sfruttare i vecchi stereotipi per
costruire una comunicazione innovativa.
Esempi di rottura con lo stereotipo:
MISE:
https://www.youtube.com/watch?v=X60igLFx02
k&feature=emb_title
GILLETTE:
https://www.youtube.com/watch?v=cUNosxfjmt
0&feature=emb_logo
29. In psicanalisi, secondo lo svizzero C.G.
Jung (1875-1961), il contenuto
dell'inconscio collettivo, cioè le idee
innate o la tendenza a organizzare la
conoscenza secondo modelli
predeterminati innati.
Nel nostro caso parliamo di modelli, di
“immagini” originarie che parlano
direttamente alle emozioni dei nostri
utenti.
Innescare emozioni:
GLI ARCHETIPI
30. LA TEORIA DEGLI
ARCHETIPI
“The hero and the outlaw”
Carol Pearson (psicologa), Margaret Mark (pubblicitaria)
Credits per l’Immagine:
https://www.saraferrario.com/costruire-il-brand-attraverso-la-teoria-degli-archetipi-della-comunicazione/
12 Figure Archetipiche raggruppabili in 4 sottogruppi
principali.
32. Per applicare la teoria degli archetipi ad una strategia
di marketing e alla generazione di contenuti, è
necessario stabilire quali sono i valori che il marchio
intende comunicare, individuare l’archetipo di
riferimento (o, più raramente, gli archetipi),
aumentando la consapevolezza della Personalità di
Brand, e sfruttare i simboli archetipici per produrre
contenuti. Gli interlocutori e i clienti potranno
immedesimarsi, riconoscere i valori comuni, e avere
una risposta emotiva inconscia.
33. Account twitter che monitora l’utilizzo degli stereotipi sui sessi
https://twitter.com/occhioallospot?s=20
Rivista online di Marketing
https://www.insidemarketing.it/
Blog di Pennamontata (copywriting)
https://www.pennamontata.com/blog
Articolo sugli archetipi
https://blog.metaline.it/mago-eroe-o-angelo-custode-gli-archetipi-di-
brand-e-come-usarli-in-una-strategia-digitale/
Video su Bias Cognitivi:
https://www.youtube.com/watch?v=h-p_By6Kb0w
La risposta allo spot della Peloton (cyclette)
https://www.youtube.com/watch?v=H2t7lknrK28&feature=emb_logo
RISORSE UTILI