Presentation of the bachelor degree in Environmental Science. The thesis is titled: Application of IBMR, Macrophyte Index, to the basin of the Fibreno (Southern Lazio).
Presentation of the Master degree in Environmental Monitoring and Regeneration: The macrophytic communities of the traits of springs of the Liri-Garigliano basin (central Italy): cenological and ecological surveys.
UTILIZZO DELLA TRASCRITTOMICA PER LA CLASSIFICAZIONE DI AREE DELLA LAGUNA DI ...Nicola Rizzardo
La Laguna di Venezia rappresenta un ecosistema molto complesso che a causa di forti pressioni antropiche, ha subito nel corso dei secoli significative modificazioni. In particolare, in seguito alla creazione del polo industriale di Porto Marghera e allo sviluppo dei centri urbani di Venezia e Chioggia, la laguna è stata protagonista di un drammatico sfruttamento delle risorse disponibili e dell’immissione di elevati livelli di inquinanti.
La Laguna di Venezia necessita pertanto di una continua valutazione dello stato di salute dell’ecosistema e del rischio ambientale. Considerata inoltre l’importanza commerciale degli allevamenti e della raccolta di Molluschi Bivalvi nell’area lagunare, le autorità regionali devono pianificare un monitoraggio costante per garantire la sicurezza dei prodotti destinati al consumo umano.
La vongola verace filippina Ruditapes philippinarum, attualmente rappresenta la specie commerciale più importante all’interno della Laguna di Venezia, e grazie alle sue caratteristiche e alla sua ampia distribuzione nella laguna, è stata recentemente considerata come specie sentinella per indagini ecotossicologiche.
L’obiettivo principale di questa tesi è stato quello di ottenere indicazioni riguardo lo stato ecologico di quattro aree della Laguna di Venezia (Porto Marghera, Chioggia, Colmata e Laguna Nord) attraverso l’analisi dei profili di espressione genica di vongole filippine prelevate in aree soggette a diverso impatto antropico. Nel presente studio si sono quindi valutate le variazioni dei livelli di RNA messaggeri potenzialmente associate alla presenza di inquinanti ambientali in vongole filippine provenienti da diverse aree della Laguna di Venezia. Nonostante le analisi chimiche effettuate sul corpo molle degli animali permetteranno di interpretare in modo più definitivo i risultati ottenuti, lo studio ha permesso di testare l’impiego della genomica nella valutazione del rischio ambientale e sito-specifica dei corpi idrici.
Presentation of the Master degree in Environmental Monitoring and Regeneration: The macrophytic communities of the traits of springs of the Liri-Garigliano basin (central Italy): cenological and ecological surveys.
UTILIZZO DELLA TRASCRITTOMICA PER LA CLASSIFICAZIONE DI AREE DELLA LAGUNA DI ...Nicola Rizzardo
La Laguna di Venezia rappresenta un ecosistema molto complesso che a causa di forti pressioni antropiche, ha subito nel corso dei secoli significative modificazioni. In particolare, in seguito alla creazione del polo industriale di Porto Marghera e allo sviluppo dei centri urbani di Venezia e Chioggia, la laguna è stata protagonista di un drammatico sfruttamento delle risorse disponibili e dell’immissione di elevati livelli di inquinanti.
La Laguna di Venezia necessita pertanto di una continua valutazione dello stato di salute dell’ecosistema e del rischio ambientale. Considerata inoltre l’importanza commerciale degli allevamenti e della raccolta di Molluschi Bivalvi nell’area lagunare, le autorità regionali devono pianificare un monitoraggio costante per garantire la sicurezza dei prodotti destinati al consumo umano.
La vongola verace filippina Ruditapes philippinarum, attualmente rappresenta la specie commerciale più importante all’interno della Laguna di Venezia, e grazie alle sue caratteristiche e alla sua ampia distribuzione nella laguna, è stata recentemente considerata come specie sentinella per indagini ecotossicologiche.
L’obiettivo principale di questa tesi è stato quello di ottenere indicazioni riguardo lo stato ecologico di quattro aree della Laguna di Venezia (Porto Marghera, Chioggia, Colmata e Laguna Nord) attraverso l’analisi dei profili di espressione genica di vongole filippine prelevate in aree soggette a diverso impatto antropico. Nel presente studio si sono quindi valutate le variazioni dei livelli di RNA messaggeri potenzialmente associate alla presenza di inquinanti ambientali in vongole filippine provenienti da diverse aree della Laguna di Venezia. Nonostante le analisi chimiche effettuate sul corpo molle degli animali permetteranno di interpretare in modo più definitivo i risultati ottenuti, lo studio ha permesso di testare l’impiego della genomica nella valutazione del rischio ambientale e sito-specifica dei corpi idrici.
Intervento di Francesco Troiani (ENEA) al convegno "La gestione dei rifiuti radioattivi" organizzato il 10 Marzo 2011 dal Forum Nucleare Italiano
http://www.forumnucleare.it
Le slides di Patrizia Bolletti per il corso del 9 giugno 2016 a Siena “L’Agenzia per la protezione dell’ambiente della Toscana: attività di laboratorio, controllo della geotermia e comunicazione””, organizzato da Arpat e valido per la formazione giornalisti
IDROCARBURI: uso ed abuso di un parametro non proprio "semplice"Porfirina
Panoramica sul tema dell'analisi degli idrocarburi applicata a terreni, rifiuti, fanghi, compost, con particolare riferimento ai fanghi di depurazione.
Presentata il 9 novembre 2022 a "Ecomondo", versione aggiornata e arricchita della precedente del 2019
Discussione dei problemi di prestazioni e robustezza dei metodi, artefatti di laboratorio e interferenze da fonti naturali e antropiche, con qualche commento e proposta finale.
DEPURARE (Disinfezione E Purificazione Acque Reflue) e
Depurazione delle acque reflue tramite metodi eco-sostenibili (soluzioni elettrochimicamente attivate, microalghe, zeoliti e nanospugne)
Ppt della tesi specialistica in Biologia sperimentale e applicata, ANALISI DELLE COMUNITA’ MACROBENTONICHE IN TORRENTI MONTANI PER LA VALUTAZIONE DELL’EFFETTO DI DERIVAZIONI IDROELETTRICHE
Intervento di Francesco Troiani (ENEA) al convegno "La gestione dei rifiuti radioattivi" organizzato il 10 Marzo 2011 dal Forum Nucleare Italiano
http://www.forumnucleare.it
Le slides di Patrizia Bolletti per il corso del 9 giugno 2016 a Siena “L’Agenzia per la protezione dell’ambiente della Toscana: attività di laboratorio, controllo della geotermia e comunicazione””, organizzato da Arpat e valido per la formazione giornalisti
IDROCARBURI: uso ed abuso di un parametro non proprio "semplice"Porfirina
Panoramica sul tema dell'analisi degli idrocarburi applicata a terreni, rifiuti, fanghi, compost, con particolare riferimento ai fanghi di depurazione.
Presentata il 9 novembre 2022 a "Ecomondo", versione aggiornata e arricchita della precedente del 2019
Discussione dei problemi di prestazioni e robustezza dei metodi, artefatti di laboratorio e interferenze da fonti naturali e antropiche, con qualche commento e proposta finale.
DEPURARE (Disinfezione E Purificazione Acque Reflue) e
Depurazione delle acque reflue tramite metodi eco-sostenibili (soluzioni elettrochimicamente attivate, microalghe, zeoliti e nanospugne)
Ppt della tesi specialistica in Biologia sperimentale e applicata, ANALISI DELLE COMUNITA’ MACROBENTONICHE IN TORRENTI MONTANI PER LA VALUTAZIONE DELL’EFFETTO DI DERIVAZIONI IDROELETTRICHE
1. Applicazione dell’Indice macrofitico IBMR al bacino del
Fibreno (Lazio Meridionale)
Candidato
Luca Caliciotti
Matricola
1157611
Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali
Corso di Laurea in Scienze Ambientali
TESI SPERIMENTALE IN BOTANICA APPLICATA
Relatore
Dr. Mauro Iberite
Correlatore
Dr. Silverio Abati
Anno Accademico 2009 – 2010
2. Direttiva Acque 2000/60/CE (WFD) e il D.lgs
152/2006
Monitoraggio degli ecosistemi acquatici tramite:
Elementi biologici
•Macrofite
• Diatomee
•Macroinvertebrati
• Fauna ittica
Elementi abiotici
•Parametri chimico-fisici
•Parametri idromorfologici
Macrofite e biomonitoraggio
2
3. Si intende per bioindicatore: un organismo o sistema
biologico usato per valutare una modificazione-generalmente
degenerativa-della qualità dell’ambiente, qualunque sia il
livello di organizzazione e l’uso che se ne fa. Secondo i casi il
bioindicatore sarà una comunità, un gruppo di specie con
comportamento analogo (gruppo ecologico), una specie
particolarmente sensibile (specie indicatrice), oppure una
porzione di organismo, come organi, tessuti, cellule o anche
una soluzione di estratti enzimatici”- Iserentant e De Sloover
(1976).
Biovalutazione Biomonitoraggio
4. Caratteristiche di un buon bioindicatore
Ranges di tollerabilità ristretti
Facilità di identificazione
Distribuzione ad ampio areale
Presenza in elevata densità e dimensioni che ne permettano la
manipolazione
Variabilità ecologica e mobilità limitate
Durata del ciclo vitale piuttosto lunga in modo da poter esprimere
un effetto cumulativo nel tempo delle varie fonti di stress
Un’autoecologia ben documentata in letteratura
Le Macrofite sono sensibili a inquinamento da biocidi, carico
organico e da nutrienti.
4
5. Per macrofite si intende la comunità vegetale presente in ambiente acquatico sia
lotico che lentico, formato da organismi macroscopicamente visibili.
Angiosperme e pteridofite
•Idrofite
•Anfifite
•Elofite
•Pioniere di greto
Muschi ed epatiche
Riccia fluitans L.
Fissidens viridulus (Sw.)
Wahlemb
Alghe
•Chlorophyta
•Rhodophyta
•Phaeophyta
•Cyanobacteria
Chara vulgaris L.
Macrofite
5
6. Adattamenti all’ambiente acquatico
Cuticola molto sottile o assente
Stomi con le cellule di guardia per lo più inattive
Adattamenti fisiologici come l’assorbimento di HCO3ˉ
Assenza di ampie zone di tessuti di sostegno
Tessuti aeriferi con funzione di traslocamento O2 e di
galleggiamento
Foglie e fusti trasformati per resistere alla velocità della
corrente
Riproduzione e dispersione
Ceratophyllum demersum L.Eichhornia crassipes Ranunculus trichophyllus Chaix6
7. Area di studio: bacino del Fibreno
Caratteristiche principali:
•Bacino imbrifero del lago
di 24 Km2
•Bacino idrogeologico di 840 Km2
•Sorgenti
•Attività carsica
•Pendenza di 0,03‰
ArcGis 9.3 & Google Earth
tavoletta I.G.M.(scala 1:25.000) 152 III SE Sora. 7
8. Inquadramento climatico: reg. temperata – unità fitoclimatica 5 (Blasi, 1994).
Dati termo-pluviometrici:
Casamari (1950-1985):T med 14,12 °C e P annua 1241,9 mm/anno
Sora (1958-2009): T med 14,24 °C e P annua 1213,43 mm/anno
Diagrammi ombrotermi di Bagnouls-Gaussen
0
20
40
60
80
100
0
10
20
30
40
50
Temperature°C
Casamari
T media T max T min Prep
80 160
Precipitazionimm
0
20
40
60
80
100
0
10
20
30
40
50
Temperature°C
Sora
T media T max T min Prep
Precipitazionimm
180
Annali idrologici della sezione di Napoli (1950-2009) 8
9. IBMR =
Ei = coeff.di stenoecia
Ki = coeff. di copertura
Ci = coeff. di sensibilità
210 specie indicatrici
0 ≤ IBMR ≤ 20
% relativa del taxon : 100 = % reale del taxon : % di copertura reale totale
Copertura
reale
Coefficienti
di copertura,
Ki
Significato secondo
IBMR
cop < 0,1 1 Solo presenza
0,1 < cop < 1 2 Copertura scarsa
1 < cop < 10 3 Copertura discreta
10 < cop < 50 4 Copertura buona
cop > 50 5 Copertura alta
Valore IBMR Livello trofico
Scala
colorimetrica
IBMR ≥ 14 Trofia molto lieve
12 ≤ IBMR ≤ 14 Trofia lieve
10 ≤ IBMR ≤12 Trofia media
8 ≤ IBMR ≤10 Trofia elevata
IBMR ≤ 8 Trofia molto elevata
Condizioni di applicabilità:
La comunià macrofitica deve essere di almeno 5%
dell’area della stazione
Il numero dei taxa indicatori deve essere superiore
alla metà dei taxa totali
La copertura dei taxa indicatori deve superiore del
50% della copertura totale
Indice Macrofitico IBMR (AFNOR, 2003)
9
10. EQR-IBMR = 0 ≤ EQR-IBMR ≤ 1
Classi di
qualità
Valori EQR-IBMR per le 3 aree geografiche
Alpina Centrale Mediterranea
Elevato EQR > 0,85 EQR > 0,90 EQR > 0,90
Buono 0,70 < EQR < 0,85 0,80 < EQR < 0,90 0,80 < EQR < 0,90
Sufficiente 0,60 < EQR < 0,70 0,65 < EQR < 0,80 0,65 < EQR < 0,80
Scarso 0, 50 < EQR < 0,60 0,50 < EQR < 0,65 0,50 < EQR < 0,65
Cattivo EQR < 0,50 EQR < 0,50 EQR < 0,50
Ricerca delle condizioni di riferimento:
• ricerca di siti di riferimento
• costruzione di modelli predittivi
• analisi di dati storici, o su conoscenze paleolimnologiche
• giudizio di esperti del settore
Valore di riferimento IBMR
utilizzato nel calcolo del EQR =
12,5 relativo ai fiumi mediterranei
di piccola dimensione
(Minciardi in verbis)
Indice di stato ecologico EQR-IBMR
10
12. Testi consultati maggiormente:
Flora d’Italia (Pignatti,1982)
The moss flora of Britain & Ireland
(Smith, 2004)
The Freshwater algal flora of the
British Isles (John et al., 2002)
Essicazione ed identificazione
Essiccazione e conservazione dei
campioni
12
13. Taxa totali: 69, di cui:
3 generi di alghe filamentose
8 specie di muschi
3 specie di epatiche
3 specie di pteridofite
52 specie di angiosperme
Berula erecta (Hudson) Coville
Specie rilevate a più ampia copertura:
Potamogeton natans L.
Callitriche obtusangula Le Gall
Analisi floristica
13
14. Ritrovamento di due specie di Muschi la cui presenza per il
Lazio nella checklist (Aleffi et al., 2008) è fatta risalire a
segnalazioni precedenti al 1950:
• Hygroamblystegium tenax e Cinclidotus aquaticus
Ritrovamento di una nuova stazione per il Lazio della specie
esotica Lemna minuta H., B. & K in associazione con Lemna
minor L., Lemna trisulca L.,e Riccia fluitans L., ritenuta
invasiva per il Lazio (Iberite et al., 2008; Celesti-Grapow et al.
2009; Iamonico et al. 2010).
Risultati floristici
14
15. Risultati:
IBMR e EQR
I serie di campionamenti (10 -21/07 - 1/08/2009)
Stazione
N° Taxa
indicatori
N° Taxa
totali
%Copertura taxa
indicatori
% Copertura
totale
Valore
IBMR
Livello di
trofia
EQR-
IBMR
Stato
ecologico
1 8 19 35, 7 50 11,82
Medio
0,946 Elevato
2 9 13 14,25 15 10,27 0,82 Buono
3 9 20 57 60 11,88 0,95
Elevato
4 11 13 85,5 95 11,5 0,92
5 10 15 60 60 11,06 0,884 Buono
15
16. Risultati
IBMR e EQR
II serie di campionamenti (16/10/2009)
Stazione
N° Taxa
indicatori
N° Taxa
totali
% Copertura taxa
indicatori
% Copertura
totale
Valore
IBMR
Livello di
trofia
EQR-
IBMR
Stato
ecologico
1 10 14 59,5 70 11,54
Medio
0,923 Elevato
2 10 13 18 20 10,916 0,873
Buono
3 12 18 66,5 70 10,9 0,872
4 6 8 72 80 11,45 0,916 Elevato
5 10 15 60 60 10,03 Elevato 0,802 Buono
16
19. Conclusioni
Il lavoro effettuato risulta essere la prima applicazione dell’ indice IBMR all’area
di studio e dell’EQR-IBMR per tutta l’Italia centro-meridionale.
Livello trofico: Medio ed Elevato, IBMR compreso tra 10 e 11,9.
Stato ecologico: Elevato e Medio, EQR-IBMR compreso tra 0,80 e 0,95.
Possono essere evidenziate le differenze tra i due indici:
Maggiore capacità di discriminazione
Valori assoluti contro valori relativi
19