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simone moro



       AdeSSo ScAlo                                                                di Simone Moro    Foto di Simone Moro/Air Zermatt




      in elicottero
                                                                      È salito sulle vette più alte con corda e piccozza.
                                                                   ora lo fa in un altro Modo, per saldare un vecchio debito
                                                                           col Mezzo grazie al quale ebbe salva la vita




                                                                                                                                       Equilibrismo
                                                                                                                                       Il soccorso di uno
                                                                                                                                       sherpa al Manaslu
                                                                                                                                       con un Eurocopter
                                                                                                                                       AS350 B3, sopra il
                                                                                                                                       quale vola un B2.




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la scheda


                                                                                               Ha salito sette



                              e
                                                   ra il 28 agosto del 1963 a Washing-
                                                   ton quando Martin luther King
                                                                                               ottomila, e 4
                                                   pronunciò il suo famoso I have a            volte l’everest
adesso scalo in elicottero




                                                   dream. io non ero ancora nato,
                                                   eppure oggi porto al polso un               Simone Moro è nato a Bergamo il 27
                                                                                               ottobre 1967. Laureato in Scienze
                                                   braccialetto con scritta quella fra-
                                                                                               Motorie, parla 5 lingue e ha iniziato a
                                                   se senza età e senza colore, sulla          scalare giovanissimo sulle Dolomiti.
                              quale ho costruito la mia esistenza, basato il mio pre-          Dopo essersi dedicato all’arrampicata
                              sente, proiettato e programmato il mio futuro.                   sportiva, dal 1992 ha inanellato
                                                                                               44 spedizioni, oltre a gare
                                  Scalare le montagne del pianeta, andarci d’inver-
                                                                                               di skyrunning e sci alpinismo.
                              no, per vie nuove, in posti e con gente quasi scono-             Ha salito sette Ottomila, alcuni
                              sciuta, è stato da subito il mio sogno, i pensieri con i         in velocità. Sull’Everest (di cui
                              quali mi addormentavo e gli entusiasmi con i quali               nel 2006 fece anche la traversata
                                                                                               Sud-Nord) è stato 4 volte. Vanta tre
                              mi svegliavo e agivo. con l’azione, non solo quella                                                                                                                                                    troppo tardi
                                                                                               invernali (come lui solo i due polacchi                                                                                               Il recupero del corpo di uno sherpa al Manaslu.
                              muscolare, ho materializzato questi sogni. È nato                Krzysztof Wieliczki e Jerzy Kukuczka):                                                                                                Giaceva a oltre 6.000 metri. Gli alpinisti svizzeri
                              allo stesso modo il mio nuovo progetto elicotteristi-                                                                                                                                                  che erano con lui non sono stati ritrovati.
                                                                                               Shisha Pangma (2005), Makalu (2009)
                              co in Himalaya. nelle mie 44 spedizioni alpinisti-               e, lo scorso febbraio, il Gasherbrum II.
                                                                                               Ha pubblicato due libri: Cometa
                              che sulle più alte e remote montagne del pianeta ho
                                                                                               sull’Annapurna (2003) e 8000 metri
                              spesso visto e utilizzato gli elicotteri: per trasporti,         di vita (2008).
                              soccorsi, missioni umanitarie o di varia natura. e                                                                                                                                                     IN NEPAL SErVONO
                              ho realizzato l’importanza e l’utilità di quel mezzo,                                                                                                                                                  OrE SOLtANtO
                                                                                                                                                                                                                                     PEr rAGGIuNGErE
simone moro




                              soprattutto nei Paesi poveri, nei luoghi inaccessibi-            compagnia nEpalEsE

                              li, nelle regioni montuose. in nepal, per esempio,
                                                                                               Simone pilota un elicottero della Fishtailair,
                                                                                               per cui ha lavorato (gratis) tutto maggio.
                                                                                                                                                                                                                                     IL LuOGO DOVE tENtArE
                              la complicazione di un parto, l’infortunio banale di                                                                                                                                                   IL SOCCOrSO
                              un adulto o di un bimbo, una malattia, possono rap-
                              presentare ancor oggi causa di grandi sofferenze se           sportato in ospedale: dunque sono debitore a questo        che di allenamenti e famiglia, è fatta anche di volo       soccorso in alta quota e, con alcuni piloti svizzeri di
                              non di morte. Stessa condizione per i turisti, gli ap-        mezzo e a chi lo pilota.                                   o studio di esso, grazie anche ad alcune persone che       Air Zermatt, è iniziato un percorso formativo e di
                              passionati di trekking e di alpinismo che visitano il             due anni fa ho deciso di mettermi in prima linea,      hanno creduto in questo progetto e che mi aiutano.         collaborazione che si è materializzato negli ultimi
                              Paese himalaiano e che si trovano ad avere necessità          utilizzando la mia conoscenza capillare del territorio         in nepal lavorare come pilota presuppone l’accet-      due anni in soccorsi effettuati in luoghi e a quote mai
                              di soccorso. io stesso nel 1997, all’Annapurna, venni         himalaiano nonché le mie esperienze alpinistiche e         tazione di un sistema spartano, avventuroso e più ri-      prima raggiunti.
                              salvato da uno dei pochi elicotteri disponibili e tra-        logistiche per provare a diventare un pilota di soc-       schioso rispetto ad altre parti del mondo. l’orografia         Volare a 7.000 metri con un elicottero rimane
                                                                                            corso in nepal. Sono andato negli Usa, ho conseguito       obbliga a volare a vista, spesso senza contatti radio,     sempre una cosa difficile, avventurosa, al limite.
                                                                                            il brevetto privato e commerciale, le abilitazioni spe-    senza la possibilità di rifornimenti di carburante, fre-   ciò a causa della scarsa densità dell’aria (come è noto
                                                                                            cifiche sugli elicotteri che avrei utilizzato nel Paese    quentemente al limite operativo (e oltre) contempla-       scarseggia anche l’ossigeno…). Per questo, solo po-
                                                                                            himalaiano e ho iniziato tutta la gavetta per trasfor-     to nei manuali di volo e delle case costruttrici. dopo     chissimi mezzi e piloti riescono in condizioni favo-
                                                                                            mare quei pezzi di carta in abilità vere, sul mezzo e      aver frequentato la caan (civil Aviation Academy of        revoli a effettuare questi voli. da poco sono tornato
                                                                                            sul posto.                                                 nepal) e conseguito la mia licenza di volo nepalese,       in italia dopo un periodo di pilotaggio intenso, e per
                                                                                                Per potermi “allenare” in elicottero anche a casa      basata sulla mia americana, è iniziata quella che a        mia scelta non retribuito, tra le montagne che spesso
                                                                                            ho voluto e dovuto convertire parte delle abilitazioni     tutt’oggi rappresenta l’unica esperienza professio-        scalo. là ogni missione richiede qualche ora di volo
                                                                      in gruppo             americane nello standard europeo (la burocrazia e le       nale di pilotaggio elicotteri da parte di un europeo       solo per raggiungere il luogo dove tentare il soccor-
                                                                      Simone Moro (al
                                                                      centro) a Lukla con   regole in merito meriterebbero un libro, tragicomico       comunitario in nepal. la Fishtailair è la società di       so. Si vola sempre carichi di taniche di kerosene, si
                                                                      due piloti nepalesi
                                                                      e due svizzeri.       specialmente in italia…) e oggi la mia giornata, oltre     elicotteri locale che ha deciso di abbracciare l’idea di   atterra vicino alla montagna prescelta per lasciare

                             sportweek       >   25    giugno     2011     >    pag.60                                                                sportweek      >    25    giugno    2011    >    pag.61
l’mi17 Moro ripreso davanti al biturbina di fabbricazione russa che è in   l’as350 b È il mezzo meno potente, qui ripreso durante il soccorso
adesso scalo in elicottero




                                                                                                                                                                             grado di arrivare fino a quota 6.000 m.                                    nell’upper Dolpo che è raccontato nel testo.


                                                                                                                                                                            gli elicotteri utilizzati in nepal: pochi e non tutti adatti
                                                                                                                                                                            In tutto il Nepal ci sono poco più di una decina di elicotteri (a destra     modello                             paese         potenza      altitudine
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                        massima
                                                                                                                                                                            i modelli con le relative caratteristiche) di cui solo due (AS350 B3)
                                                                                                                                                                            sono indicati per le missioni più impegnative in altissima quota.            EurocoptEr AS350 B3                 Francia       847 shp      7.010 m
                                                                                                                                                                            Servirebbero gli Eurocopter AS350 B3, in sostituzione di quasi tutti
                                                                                                                                                                                                                                                         EurocoptEr AS350 B2                 Francia       732 shp      6.100 m
                                                                                                                                                                            i B2 e i B/BA, e gli SA315 B Lama (francesi), che sono più vecchi
                                                                                                                                                                            degli Eurocopter ma nettamente i migliori per lavori in alta                 EurocoptEr AS350 BA E B             Francia       684 shp      4.875 m
                                                                                                                                                                            montagna, con un limite operativo di 7.000 m di quota. Purtroppo             BEll 206                            usa           420 shp      4.115 m
                                                                                                                                                                            questi ultimi non sono utilizzabili in Nepal a causa di una legge che
                                                                                                                                                                                                                                                         MI17 (biturbina)                    russia        2.070 shp 6.000 m
                                                                                                                                                                            ne proibisce l’uso perché più vecchi di 20 anni. Infine, servirebbe
                                                                                                                                                                            l’A gusta Westland 119 (italiano), che ha un’altitudine massima              BK117 KAwASAKI (biturbina)          Jap/Ger     550 shp        4.570 m
                              l’as350 b3 una foto storica: il decollo dal campo base dell’annapurna nel 2008 per quello che è ancora oggi il più alto soccorso
                                                                                                                                                                                                                                                                                             ora Francia
                              effettuato, a quota 7.000 m. Di fronte all’elicottero, il soccorritore che, appeso al cavo che si vede a terra, lo effettuò materialmente.    dichiarata di 6.100 metri, ma che potrebbe operare molto più in alto.



                              a terra questo peso e operare poi in altissima quota                        uno sherpa morto sul Manaslu, per darvi un’idea del               qualche segno di abitazione in quella selvaggia zona.                        verso il fiume in modo da prendere velocità e lottare
                              quasi vuoti, magari dovendo rimuovere pure i sedili                         tipo di lavoro svolto in nepal vi voglio raccontare un            ricordo bene il lancio al vento di preghiere iscritte su                     infine con la quota per riguadagnare i 5.300 metri
                              passeggeri e le porte. Si recupera il ferito con atter-                     soccorso “normale”. eravamo stati chiamati nell’Up-               carta colorata che attirò infine la nostra attenzione.                       dei passi che superammo lungo il ritorno.
                              raggi anche oltre i 6.000 metri (il record per ora è                        per dolpo, una zona del nepal scarsamente popolata,                   Atterrammo in un posto angusto, con la gente                                 noi occidentali spesso non sappiamo apprezzare
                              a 7.000 metri circa) e poi si rientra, localizzando il                      brulla e selvaggia, dove vivono comunità tibetane. A              che si inginocchiava a mani giunte, donne che pian-                          la fortuna e il privilegio di avere gratis e ovunque un
simone moro




                              carburante lasciato a terra per rifornirsi e poter con-                     costo di parecchi giorni di cammino, due giovani del              gevano dalla contentezza e bambini che pericolosa-                           soccorso rapido in ambulanza o in elicottero. in Hi-
                              tinuare fino a Kathmandu. Spesso le nuvole, la piog-                        villaggio di dora Sumda, 3.800 metri, erano riusciti              mente accerchiavano l’elicottero appena atterrato. ci                        malaya tutto questo è a pagamento e con tempi molto
                              gia o il vento fortissimo obbligano a interrompere il                       a far pervenire una richiesta di aiuto: un vecchio del            baciarono le mani, ci offrirono tè salato con burro e                        più lenti dei nostri, visto che gli elicotteri sono pochi
                              soccorso, ad atterrare dove ci si trova. in quel caso                       villaggio doveva essere trasportato a Kathmandu.                  ci misero al collo i tradizionali Kata (sciarpe bianche                      e le strade quasi non esistono. Per quanto riguarda
                              è d’obbligo avere con sé un telefono satellitare, per                           Quel giorno quasi tutti gli elicotteri erano impe-            che si scambiano in segno di buon auspicio e che si                          me, ora l’obiettivo è di fare esperienza, volare tanto
                              aggiornare le autorità aeronautiche e i propri colle-                       gnati in missioni in altissima quota e, assieme al col-           offrono alle divinità). caricammo il vecchio e anche                         in montagna, diventare bravo come i migliori piloti
                              ghi sul fatto che magari si è obbligati a dormir fuori,                     lega pilota Sherkan Ashish, decidemmo di tentare di               due giovani che lo avrebbero assistito durante la sua                        di montagna italiani e svizzeri. e dovrò poi saper re-
                              con il sacco a pelo, rimandando la missione al giorno                       localizzare il villaggio e di evacuare il vecchio con             prima visita alla capitale e, forse, in un ospedale. Fu                      settare la mente, quando partirò di nuovo per le mie
                              successivo. Se da noi sono le regole e le carte che bloc-                   l’unico mezzo disponibile, un AS350 B, che è anche                uno dei decolli più difficili di tutta la stagione per                       prossime avventure alpinistiche in altissima quota.
                              cano l’aviazione civile, in nepal sono le condizioni                        il meno potente. ci vollero quasi 3 ore di volo, supe-            il peso, la quota e la scarsa potenza del velivolo. Fu                       Sperando che, nella malaugurata necessità di un soc-
                              ambientali, geografiche ed economiche a limitarla.                          rando passi a oltre 5.300 metri carichi di taniche pie-           ancora il vento sacro dell’Himalaya, quello che ave-                         corso in elicottero, ci sia qualcuno pronto a venire a
                                  Anche se ho effettuato soccorsi in alta quota e mi                      ne di kerosene, per giungere a destinazione. Facile a             va trasportato le preghiere colorate, a consentirci di                       prendermi.
                              è pure capitato di localizzare e recuperare il corpo di                     dirsi: Gps e carte alla mano, cercavamo di scorgere               staccare pochi centimetri da terra per poi tuffarci                                                                        © riproduzione riservata


                             sportweek          >     25     giugno        2011      >     pag.62                                                                          sportweek           >     25      giugno        2011      >     pag.63

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Sportweek

  • 1. simone moro AdeSSo ScAlo di Simone Moro Foto di Simone Moro/Air Zermatt in elicottero È salito sulle vette più alte con corda e piccozza. ora lo fa in un altro Modo, per saldare un vecchio debito col Mezzo grazie al quale ebbe salva la vita Equilibrismo Il soccorso di uno sherpa al Manaslu con un Eurocopter AS350 B3, sopra il quale vola un B2. sportweek > 25 giugno 2011 > pag.58 sportweek > 25 giugno 2011 > pag.59
  • 2. la scheda Ha salito sette e ra il 28 agosto del 1963 a Washing- ton quando Martin luther King ottomila, e 4 pronunciò il suo famoso I have a volte l’everest adesso scalo in elicottero dream. io non ero ancora nato, eppure oggi porto al polso un Simone Moro è nato a Bergamo il 27 ottobre 1967. Laureato in Scienze braccialetto con scritta quella fra- Motorie, parla 5 lingue e ha iniziato a se senza età e senza colore, sulla scalare giovanissimo sulle Dolomiti. quale ho costruito la mia esistenza, basato il mio pre- Dopo essersi dedicato all’arrampicata sente, proiettato e programmato il mio futuro. sportiva, dal 1992 ha inanellato 44 spedizioni, oltre a gare Scalare le montagne del pianeta, andarci d’inver- di skyrunning e sci alpinismo. no, per vie nuove, in posti e con gente quasi scono- Ha salito sette Ottomila, alcuni sciuta, è stato da subito il mio sogno, i pensieri con i in velocità. Sull’Everest (di cui quali mi addormentavo e gli entusiasmi con i quali nel 2006 fece anche la traversata Sud-Nord) è stato 4 volte. Vanta tre mi svegliavo e agivo. con l’azione, non solo quella troppo tardi invernali (come lui solo i due polacchi Il recupero del corpo di uno sherpa al Manaslu. muscolare, ho materializzato questi sogni. È nato Krzysztof Wieliczki e Jerzy Kukuczka): Giaceva a oltre 6.000 metri. Gli alpinisti svizzeri allo stesso modo il mio nuovo progetto elicotteristi- che erano con lui non sono stati ritrovati. Shisha Pangma (2005), Makalu (2009) co in Himalaya. nelle mie 44 spedizioni alpinisti- e, lo scorso febbraio, il Gasherbrum II. Ha pubblicato due libri: Cometa che sulle più alte e remote montagne del pianeta ho sull’Annapurna (2003) e 8000 metri spesso visto e utilizzato gli elicotteri: per trasporti, di vita (2008). soccorsi, missioni umanitarie o di varia natura. e IN NEPAL SErVONO ho realizzato l’importanza e l’utilità di quel mezzo, OrE SOLtANtO PEr rAGGIuNGErE simone moro soprattutto nei Paesi poveri, nei luoghi inaccessibi- compagnia nEpalEsE li, nelle regioni montuose. in nepal, per esempio, Simone pilota un elicottero della Fishtailair, per cui ha lavorato (gratis) tutto maggio. IL LuOGO DOVE tENtArE la complicazione di un parto, l’infortunio banale di IL SOCCOrSO un adulto o di un bimbo, una malattia, possono rap- presentare ancor oggi causa di grandi sofferenze se sportato in ospedale: dunque sono debitore a questo che di allenamenti e famiglia, è fatta anche di volo soccorso in alta quota e, con alcuni piloti svizzeri di non di morte. Stessa condizione per i turisti, gli ap- mezzo e a chi lo pilota. o studio di esso, grazie anche ad alcune persone che Air Zermatt, è iniziato un percorso formativo e di passionati di trekking e di alpinismo che visitano il due anni fa ho deciso di mettermi in prima linea, hanno creduto in questo progetto e che mi aiutano. collaborazione che si è materializzato negli ultimi Paese himalaiano e che si trovano ad avere necessità utilizzando la mia conoscenza capillare del territorio in nepal lavorare come pilota presuppone l’accet- due anni in soccorsi effettuati in luoghi e a quote mai di soccorso. io stesso nel 1997, all’Annapurna, venni himalaiano nonché le mie esperienze alpinistiche e tazione di un sistema spartano, avventuroso e più ri- prima raggiunti. salvato da uno dei pochi elicotteri disponibili e tra- logistiche per provare a diventare un pilota di soc- schioso rispetto ad altre parti del mondo. l’orografia Volare a 7.000 metri con un elicottero rimane corso in nepal. Sono andato negli Usa, ho conseguito obbliga a volare a vista, spesso senza contatti radio, sempre una cosa difficile, avventurosa, al limite. il brevetto privato e commerciale, le abilitazioni spe- senza la possibilità di rifornimenti di carburante, fre- ciò a causa della scarsa densità dell’aria (come è noto cifiche sugli elicotteri che avrei utilizzato nel Paese quentemente al limite operativo (e oltre) contempla- scarseggia anche l’ossigeno…). Per questo, solo po- himalaiano e ho iniziato tutta la gavetta per trasfor- to nei manuali di volo e delle case costruttrici. dopo chissimi mezzi e piloti riescono in condizioni favo- mare quei pezzi di carta in abilità vere, sul mezzo e aver frequentato la caan (civil Aviation Academy of revoli a effettuare questi voli. da poco sono tornato sul posto. nepal) e conseguito la mia licenza di volo nepalese, in italia dopo un periodo di pilotaggio intenso, e per Per potermi “allenare” in elicottero anche a casa basata sulla mia americana, è iniziata quella che a mia scelta non retribuito, tra le montagne che spesso ho voluto e dovuto convertire parte delle abilitazioni tutt’oggi rappresenta l’unica esperienza professio- scalo. là ogni missione richiede qualche ora di volo in gruppo americane nello standard europeo (la burocrazia e le nale di pilotaggio elicotteri da parte di un europeo solo per raggiungere il luogo dove tentare il soccor- Simone Moro (al centro) a Lukla con regole in merito meriterebbero un libro, tragicomico comunitario in nepal. la Fishtailair è la società di so. Si vola sempre carichi di taniche di kerosene, si due piloti nepalesi e due svizzeri. specialmente in italia…) e oggi la mia giornata, oltre elicotteri locale che ha deciso di abbracciare l’idea di atterra vicino alla montagna prescelta per lasciare sportweek > 25 giugno 2011 > pag.60 sportweek > 25 giugno 2011 > pag.61
  • 3. l’mi17 Moro ripreso davanti al biturbina di fabbricazione russa che è in l’as350 b È il mezzo meno potente, qui ripreso durante il soccorso adesso scalo in elicottero grado di arrivare fino a quota 6.000 m. nell’upper Dolpo che è raccontato nel testo. gli elicotteri utilizzati in nepal: pochi e non tutti adatti In tutto il Nepal ci sono poco più di una decina di elicotteri (a destra modello paese potenza altitudine massima i modelli con le relative caratteristiche) di cui solo due (AS350 B3) sono indicati per le missioni più impegnative in altissima quota. EurocoptEr AS350 B3 Francia 847 shp 7.010 m Servirebbero gli Eurocopter AS350 B3, in sostituzione di quasi tutti EurocoptEr AS350 B2 Francia 732 shp 6.100 m i B2 e i B/BA, e gli SA315 B Lama (francesi), che sono più vecchi degli Eurocopter ma nettamente i migliori per lavori in alta EurocoptEr AS350 BA E B Francia 684 shp 4.875 m montagna, con un limite operativo di 7.000 m di quota. Purtroppo BEll 206 usa 420 shp 4.115 m questi ultimi non sono utilizzabili in Nepal a causa di una legge che MI17 (biturbina) russia 2.070 shp 6.000 m ne proibisce l’uso perché più vecchi di 20 anni. Infine, servirebbe l’A gusta Westland 119 (italiano), che ha un’altitudine massima BK117 KAwASAKI (biturbina) Jap/Ger 550 shp 4.570 m l’as350 b3 una foto storica: il decollo dal campo base dell’annapurna nel 2008 per quello che è ancora oggi il più alto soccorso ora Francia effettuato, a quota 7.000 m. Di fronte all’elicottero, il soccorritore che, appeso al cavo che si vede a terra, lo effettuò materialmente. dichiarata di 6.100 metri, ma che potrebbe operare molto più in alto. a terra questo peso e operare poi in altissima quota uno sherpa morto sul Manaslu, per darvi un’idea del qualche segno di abitazione in quella selvaggia zona. verso il fiume in modo da prendere velocità e lottare quasi vuoti, magari dovendo rimuovere pure i sedili tipo di lavoro svolto in nepal vi voglio raccontare un ricordo bene il lancio al vento di preghiere iscritte su infine con la quota per riguadagnare i 5.300 metri passeggeri e le porte. Si recupera il ferito con atter- soccorso “normale”. eravamo stati chiamati nell’Up- carta colorata che attirò infine la nostra attenzione. dei passi che superammo lungo il ritorno. raggi anche oltre i 6.000 metri (il record per ora è per dolpo, una zona del nepal scarsamente popolata, Atterrammo in un posto angusto, con la gente noi occidentali spesso non sappiamo apprezzare a 7.000 metri circa) e poi si rientra, localizzando il brulla e selvaggia, dove vivono comunità tibetane. A che si inginocchiava a mani giunte, donne che pian- la fortuna e il privilegio di avere gratis e ovunque un simone moro carburante lasciato a terra per rifornirsi e poter con- costo di parecchi giorni di cammino, due giovani del gevano dalla contentezza e bambini che pericolosa- soccorso rapido in ambulanza o in elicottero. in Hi- tinuare fino a Kathmandu. Spesso le nuvole, la piog- villaggio di dora Sumda, 3.800 metri, erano riusciti mente accerchiavano l’elicottero appena atterrato. ci malaya tutto questo è a pagamento e con tempi molto gia o il vento fortissimo obbligano a interrompere il a far pervenire una richiesta di aiuto: un vecchio del baciarono le mani, ci offrirono tè salato con burro e più lenti dei nostri, visto che gli elicotteri sono pochi soccorso, ad atterrare dove ci si trova. in quel caso villaggio doveva essere trasportato a Kathmandu. ci misero al collo i tradizionali Kata (sciarpe bianche e le strade quasi non esistono. Per quanto riguarda è d’obbligo avere con sé un telefono satellitare, per Quel giorno quasi tutti gli elicotteri erano impe- che si scambiano in segno di buon auspicio e che si me, ora l’obiettivo è di fare esperienza, volare tanto aggiornare le autorità aeronautiche e i propri colle- gnati in missioni in altissima quota e, assieme al col- offrono alle divinità). caricammo il vecchio e anche in montagna, diventare bravo come i migliori piloti ghi sul fatto che magari si è obbligati a dormir fuori, lega pilota Sherkan Ashish, decidemmo di tentare di due giovani che lo avrebbero assistito durante la sua di montagna italiani e svizzeri. e dovrò poi saper re- con il sacco a pelo, rimandando la missione al giorno localizzare il villaggio e di evacuare il vecchio con prima visita alla capitale e, forse, in un ospedale. Fu settare la mente, quando partirò di nuovo per le mie successivo. Se da noi sono le regole e le carte che bloc- l’unico mezzo disponibile, un AS350 B, che è anche uno dei decolli più difficili di tutta la stagione per prossime avventure alpinistiche in altissima quota. cano l’aviazione civile, in nepal sono le condizioni il meno potente. ci vollero quasi 3 ore di volo, supe- il peso, la quota e la scarsa potenza del velivolo. Fu Sperando che, nella malaugurata necessità di un soc- ambientali, geografiche ed economiche a limitarla. rando passi a oltre 5.300 metri carichi di taniche pie- ancora il vento sacro dell’Himalaya, quello che ave- corso in elicottero, ci sia qualcuno pronto a venire a Anche se ho effettuato soccorsi in alta quota e mi ne di kerosene, per giungere a destinazione. Facile a va trasportato le preghiere colorate, a consentirci di prendermi. è pure capitato di localizzare e recuperare il corpo di dirsi: Gps e carte alla mano, cercavamo di scorgere staccare pochi centimetri da terra per poi tuffarci © riproduzione riservata sportweek > 25 giugno 2011 > pag.62 sportweek > 25 giugno 2011 > pag.63