Heritage or Historic BIM? Information modeling for cultural heritage and facility management.
The presentation illustrates the state-of-the-art and the future researches on Historic Building Information Modeling (hBIM) at University of Padua.
Presentazione della ricerca del gruppo BIM@Unipd: dal rilievo LIDAR al modello BIM (Scan to BIM), la gestione degli strumenti per la gestione dei modelli BIM, la produzione di COBie, le strategie per la gestione del patrimonio edilizio.
MONITORAGGIO E DIAGNOSTICA PERMANENTE DELLA RETE FOGNARIA A MILANOLACROIX Sofrel Srl
Presentazione dell’ambizioso Progetto di Metropolitana Milanese che vede l’implementazione delle soluzioni di telegestione LACROIX Sofrel per monitoraggio e diagnostica permanente delle capacità idrauliche della città di Milano.
Heritage or Historic BIM? Information modeling for cultural heritage and facility management.
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LiMapper e LiDAR360 - una panoramica di due nuovi software di modellazione 3DPaolo Corradeghini
GTER s.r.l. ha presentato a Roma, al Technology for All 2018, due software per la modellazione tridimensionale fotogrammetrica e l'elaborazione di nuvole di punti.
LiMapper e LiDAR360 sono prodotti della realtà americana GreenValley International per i quali GTER ha siglato un accordo di distribuzione e assistenza in Italia.
In questa breve presentazione si evidenziano le caratteristiche principali dei software ed il gruppo di lavoro, sul territorio italiano, capitanato da GTER.
Progetto PRELuDE PRotocollo ELaborazione Dati per l'Efficienza Energetica in ...Sardegna Ricerche
L'intervento di E. Quacquero, G. Desogus (Università di Cagliari - Sotacarbo - Politecnico di Milano) in occasione dell'evento "Più efficienza: obiettivo COMUNE" che si è svolto il 21 dicembre 2018 a Carbonia.
Interoperabilità e fruizione dei dati. L'esempio del progetto WANDA (Watch the Air in the Neighbourhood to Decide on Actions) - Giuseppe Carlino - SIMULARIA
Workshop su sensoristica e industrial internet a cura di Roberto Pini, ICA CNR - Firenze. 9 Maggio "Trasformazione di vitale 4.0 e futuro delle politiche di innovazione"
DATI CONCLUSIVI DEL WORKSHOP
Il Sistema Informativo Territoriale Ambientale transfrontaliero ECODONET: una...Marco Palazzo
Riassunto
Il progetto Eco.D.O.-net (Ecosystem Database Observatory-network), finanziato nel Programma
Interreg IIIA, nasce per la difesa, gestione e monitoraggio degli ecosistemi che si affacciano sul
mare tra Grecia e Italia (Acherontas, Kalamas e Torre Guaceto). Il cuore dell'osservatorio virtuale
(www.ecodonet.gr) è un Web-GIS, distribuito fra Italia e Grecia, in cui sono consultabili i risultati
dei campionamenti effettuati nella fase acquosa degli ecosistemi e circa 1000 kmq di immagini
satellitari QuickBird, oltre a numerosi layer di base. Tutti i dati campionati sono gestiti mediante un
RDBMS PostgreSQL/PostGIS. Il Web-GIS è stato realizzato utilizzando Cartoweb 3.4
(www.cartoweb.org), un framework basato su UMN MapServer e rilasciato con licenza GNU GPL.
Tra le caratteristiche che hanno determinato la scelta di Cartoweb si annoverano il supporto per la
definizione di una gerarchia di layer arbitrariamente complessa, il supporto per le query spaziali
persistenti, il supporto per l'editing mediante web browser, il controllo selettivo dell'accesso a dati e
funzioni basato su ruoli ed utenti, la capacità di generare mappe PDF completamente
personalizzabili, la possibilità di essere configurato come un SOAP web service per avere il frontend
server su una macchina e la generazione di mappe su un'altra. Risultato del progetto è stato un
Web-GIS basato su software Open Source caratterizzato da ricchezza funzionale, robustezza
architetturale, modularità e performance paragonabili ad analoghe soluzioni basate su software
proprietario. Il Web-GIS sarà fruibile a breve anche mediante chioschi installati presso il porto di
Igoumenitsa e presso i centri d'informazione ambientale di Sagiada e Ammoudia. Ulteriore sviluppo
atteso del progetto è la sua estensione ad altri ecosistemi dell'Epiro e della Puglia e la costituzione
di una rete virtuale di monitoraggio costituita da volontari e stakeholder pubblici e privati
(Community Based Ecosystem Monitoring Network).
13a Conferenza Nazionale ASITA, 1 – 4 dicembre 2009, Fiera del Levante Bari
[Webinar] Il telerilevamento da droni aerei: I sensori PANOPTES nelle ispezio...Planetek Italia Srl
Il telerilevamento da droni aerei: normativa, elaborazione dei dati e casi applicativi.
Seminario on-line: Martedì 27 gennaio 2015
Intervento
I sensori PANOPTES ed il loro utilizzo nelle ispezioni degli impianti energetici (Antonio D’Argenio, PANOPTES)
Per dettagli sull'evento e per rivedere la registrazione video:
http://www.planetek.it/formazione/webinar/webinar_il_telerilevamento_da_droni_aerei_normativa_elaborazione_dei_dati_e_casi_applicativi
Rilievo termografico da RPAS su pannelli fotovoltaici e terreno Giacomo Uguccioni
Rilievo termografico da RPAS su pannelli fotovoltaici per monitoraggio efficienza moduli e su terreno libero di media estensione per individuare anomalie termiche.
Progetto W.I.S.E. – Wastewater Integrated System EnhancementRadarmeteo srl
W.I.S.E. è un software per la previsione delle alluvioni lampo (flash flood) e del conseguente comportamento dei sistemi idrici e fognari, che ha l’obiettivo di sviluppare un sistema di controllo in real-time delle acque di scarico, individuando le criticità puntuali e consentendo di migliorare notevolmente il comportamento della rete in presenza di eventi precipitativi intensi.
I risultati delle simulazioni modellistiche e dei test operativi permetteranno, su ogni area presa in considerazione (ed adeguatamente modellata e monitorata), non solo di sapere come si comporterà la rete esistente in situazioni di precipitazioni intense, ma anche di analizzarne il comportamento nella fase di ampliamento e/o di modifica, entrando quindi come elemento chiave anche nella fase di progettazione. Diverse sono le caratteristiche innovative di questo progetto, che lo differenziano da altre sperimentazioni simili:
- i dati immessi nel modello provengono, oltre che da strumenti standard (pluviometri delle stazioni meteorologiche al suolo), anche dal radar meteorologico e da sensoristica low-cost appositamente progettata per essere distribuita e posizionata lungo la rete;
- la modellistica (meteorologica ed idrologica) utilizzata nelle simulazioni è tra le più avanzate attualmente disponibili nel mercato;
- il sistema permette di confrontare diverse strategie di intervento sulla rete al fine di utilizzare quella che meglio si adatta allo scenario previsto.
Nell’ambito del progetto è stato elaborato un caso studio su di un’area pilota (Villaganzerla in provincia di Vicenza – nella foto), individuata grazie alla collaborazione con Acque Vicentine (www.acquevicentine.it), il quale ha prodotto alcuni risultati inerenti il rischio idraulico. WISE quindi permetterà, concretamente, di:
- ottimizzare il funzionamento ed il controllo delle reti esistenti;
- ridurre i costi di manutenzione delle reti;
- ridurre i costi di adeguamento delle reti;
- definire nuovi standard progettuali che integrino la possibilità di operare su nuove condizioni limite, per ridurre i costi di impianto;
- integrare gli output con altre tipologie di dato per la gestione delle future smart cities.
Il progetto è stato finanziato dall’UE, tramite la Regione Veneto, con DGR n. 2054 del 19 novembre 2013 all’interno del Programma Operativo Regionale (POR) parte FESR (2007-2013), obiettivo “Competitività Regionale e Occupazione (CRO)”, attuazione dell’Asse 5, Linea di intervento 5.1, Azione 5.1.1 “Cooperazione interregionale” – bando N. 2/2013 per “Contributi per il finanziamento di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale a carattere interregionale”.
IGF Italia 2017: Profili Professionali Digitali e Normazione Tecnicauninfoit
Abstract: in un mondo globalmente interconnesso, è necessario che le competenze dei profili professionali siano associate univocamente a "nome-del-profilo-professionale" sia per evitare confusione sul mercato sia per poter formare i futuri professionisti. In sintesi e per esempio: al profilo professionale "Web Data Scientist" (o "Database Administrator" o ...) corrisponde sempre lo stesso mix di competenze ovunque lavori e qualsivoglia sia il suo datore di lavoro.
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Convegno SPEKTRA da A2A - 28 maggio 2024 | CARNI Marco
SPERIMENTAZIONE ED INTEGRAZIONE IN AMBIENTE BIM DI TECNICHE INNOVATIVE DA SAPR E INDAGINI NON DISTRUTTIVE (NDT) PER IL MONITORAGGIO DI VIADOTTI
1. POLITECNICO DI BARI
Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, del Territorio, Edile e di Chimica
SPERIMENTAZIONE ED INTEGRAZIONE IN AMBIENTE BIM DI TECNICHE INNOVATIVE DA SAPR
E INDAGINI NON DISTRUTTIVE (NDT) PER IL MONITORAGGIO DI VIADOTTI
TESI DI LAUREA in GIS E REMOTE SENSING
Corso di laurea magistrale in Ingegneria dei Sistemi Edilizi
Relatrice:
Prof.ssa Eufemia Tarantino
Correlatori:
Ing. Mirko Saponaro
Ing. Andrea Nettis
Laureando:
Massimo Nanna
a.a. 2018-19
2. POLITECNICO DI BARI – tesi di laurea in GIS e REMOTE SENSING
a.a. 2018-19
In Italia mediamente crollano
10 ponti all’anno
DANNI
DIRETTI : perdita di vite umane
INDIRETTI: danni economici
Principali cause:
Ponte Morandi, Genova
Danni diretti:
• 43 morti
Danni indiretti:
• Traffico del tratto autostradale deviato nella città di Genova;
• Danni economici potenziali a 1432 aziende;
• Circa 300 famiglie sfollate.
VASTO PATRIMONIO DA GESTIRE:
• oltre 4200 infrastrutture sulla rete ASPI (ponti, viadotti e gallerie);
• oltre 30.000 infrastrutture gestite dalle Province a statuto ordinario.
LIMITATA CONOSCENZA DELLE OPERE:
• assenza dei documenti di progetto per la maggior parte di esse;
• limitata conoscenza delle opere presenti sul territorio.
CARENZA DI MANUTENZIONE PER LIMITATE RISORSE ECONOMICHE DA INVESTIRE NELLA SICUREZZA:
• assenza/non adeguati piani di manutenzione;
• limitate risorse economiche.
3. POLITECNICO DI BARI – tesi di laurea in GIS e REMOTE SENSING
a.a. 2018-19
Aumentare l’efficienza delle indagini/rilievi
utilizzando strumenti di ultima generazione
Applicazione di un metodo speditivo per la
valutazione dello stato di conservazione
Integrazione dei dati raccolti in un modello
BIM
4. POLITECNICO DI BARI – tesi di laurea in GIS e REMOTE SENSING
a.a. 2018-19
INFORMAZIONI GENERALI
Tipo infrastruttura: VIADOTTO
Ubicazione: SP08 Matera – Grassano
Denominazione: Caldone
Ostacolo sovrappassato: Lama
INFORMAZIONI TECNICHE
Materiale: Calcestruzzo
N° campate: 5
Luci: 30 m
N°Pile: 4
Sezione: Circolare
Diametro: 2m
5. POLITECNICO DI BARI – tesi di laurea in GIS e REMOTE SENSING
a.a. 2018-19
INFORMAZIONI TECNICHE
Tipologia impalcato: a Graticcio
N° travi: 4
N° traversi: 4
Tipologia appoggi: Neoprene
N° appoggi: 2 serie da 4 su ogni
pulvino
Neoprene
Pulvino
Due serie
di
appoggi
Baggiolo
Travi
Traversi
6. POLITECNICO DI BARI – tesi di laurea in GIS e REMOTE SENSING
a.a. 2018-19
Report ispezione
MVN
Report indagini
Rilievo Aerofotogrammetrico
Indagine Visiva PND
Elaborazione e Gestione Dense Cloud
7. POLITECNICO DI BARI – tesi di laurea in GIS e REMOTE SENSING
a.a. 2018-19
Rilievo Aerofotogrammetrico
Elaborazione e Gestione Dense Cloud
Pianificazione missione
Camera
Nadirale
Camera
Inclinata
N° voli 1 2
Altezza 30 m 30 m
GSD 1.1 cm/px 1.1 cm/px
Overlap 80% 75%
Sidelap 80% 75%
Tempo 6’36’’ 6’12’’ 7’36’’
Gimbal
Pitch
-90° -45°
N° Foto 97 95 95
8. POLITECNICO DI BARI – tesi di laurea in GIS e REMOTE SENSING
a.a. 2018-19
Rilievo Aerofotogrammetrico
Elaborazione e Gestione Dense Cloud
Acquisizione datiMaterializzazione GCP e Rilievo GNSS
GCP CP
N° 9 2
Distribuzione Perimetralmente
l’impalcato
Centro impalcato
Modalità
rilievo GNSS
nRTK
Accuratezza
prevista
centimetrica
Esecuzione del volo pianificato
9. POLITECNICO DI BARI – tesi di laurea in GIS e REMOTE SENSING
a.a. 2018-19
Rilievo Aerofotogrammetrico
Elaborazione e Gestione Dense Cloud
Elaborazione in Agisoft Metashape
Estrazione nuvola sparsa Collimazione GCP e CP
Calcolo RMSE
RMSE GCP 0.025 m
RMSE CP 0.021 m
10. POLITECNICO DI BARI – tesi di laurea in GIS e REMOTE SENSING
a.a. 2018-19
Rilievo Aerofotogrammetrico
Elaborazione e Gestione Dense Cloud
Elaborazione in Agisoft Metashape
Filtraggio nuvola di punti
Prima 275.697 punti
Dopo 59.086 punti
Nuvola densa Esportazione in RECAP PRO
11. POLITECNICO DI BARI – tesi di laurea in GIS e REMOTE SENSING
a.a. 2018-19
Elaborazione e Gestione Dense Cloud
Indagine Visiva
Report ispezione
MVN
Ispezione degli elementi non fisicamente raggiungibili con SAPR
Generazione di un report che riporta l’elenco dei difetti
individuati
12. POLITECNICO DI BARI – tesi di laurea in GIS e REMOTE SENSING
a.a. 2018-19
Indagine Visiva
Report ispezione
MVN
Difettosità relativa
Difettosità assoluta
Metodo di Valutazione Numerica
13. POLITECNICO DI BARI – tesi di laurea in GIS e REMOTE SENSING
a.a. 2018-19
Difettosità relativa
Report indagini
PND
Indagine GPR Estrazione Radargramma ed individuazione anomalie
Indagine Pacometrica Individuazione barre d’armatura
Interasse
barre
16 cm
Passo staffe 17 cm
Copriferro 50 – 60 mm
Diametro
barre
24-26 mm
14. POLITECNICO DI BARI – tesi di laurea in GIS e REMOTE SENSING
a.a. 2018-19
Report ispezione
MVN
Report indagini
Indagine Visiva PND
15. POLITECNICO DI BARI – tesi di laurea in GIS e REMOTE SENSING
a.a. 2018-19
Modellazione con Autodesk Revit 2020
16. POLITECNICO DI BARI – tesi di laurea in GIS e REMOTE SENSING
a.a. 2018-19
Informatizzazione del modello
• Assegnazione materiale
• Assegnazione proprietà fisiche associate al materiale
• Dati di identità dell’elemento
• Ulteriori informazioni non presenti di default
Inserimento delle
informazioni
inerenti a:
• Indagine
visiva;
• Tecniche di
indagine non
distruttiva
tramite
parametro URL
19. POLITECNICO DI BARI – tesi di laurea in GIS e REMOTE SENSING
a.a. 2018-19
• SAPR e PND possono semplificare processi che un tempo avrebbero richiesto tempi più lunghi e costi elevati;
• Rilievo aerofotogrammetrico, ispezione del viadotto, indagine GPR e pacometrica hanno richiesto un solo giorno di
tempo;
• La possibilità di immagazzinare dati all’interno di un modello «ideale» permette di risolvere problemi che fino a questo
momento sono stati causa di rallentamenti e investimenti pubblici evitabili. Allo stato attuale, per la maggior parte
delle opere costruite nel passato, la documentazione ad esse associata è quasi sempre di difficile reperimento. Con
questa metodologia, invece, è possibile archiviare qualsiasi tipo di informazione all’interno di un unico prodotto digitale
accessibile tramite Cloud;
• essendo caratterizzato da oggetti parametrici “intelligenti”, una modifica degli stessi comporterà l’automatico
aggiornamento dell’intero modello, senza la necessità di apportare modifiche di eventuali tavole tecniche, computi
metrici, ecc
• E’ possibile un monitoraggio nel tempo della struttura da parte degli Enti gestori, i quali potranno più agevolmente
ricostruirne l’intero ciclo di vita e programmare con più efficacia controlli e manutenzioni ordinarie e straordinarie.
20. POLITECNICO DI BARI – tesi di laurea in GIS e REMOTE SENSING
a.a. 2018-19
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
Editor's Notes
Il mio lavoro di tesi ha riguardato la sperimentazione e l’integrazione in ambiente BIM di tecniche innovative sfruttando la tecnologia SAPR e tecniche di indagine non distruttive prendendo come caso studio un viadotto sito in provincia di Matera
-In Italia il tema della gestione e della manutenzione delle infrastrutture è piuttosto delicato e necessita di importanti innovazioni al fine di garantire adeguati livelli di sicurezza ed una più efficiente azione di controllo e manutenzione delle stesse.
-Ogni anno crollano mediamente 10 ponti
Questi eventi catastrofici comportano danni di varia natura, classificabili in due macrocategorie: danni diretti e danni indiretti.
I danni diretti sono rappresentati dalla perdita di vite umane, quelli indiretti sono solitamente danni di natura economico-sociale
Le principali cause che concorrono ad aumentare la frequenza di questi eventi sono attribuibili ad:
- un VASTO PARTIMONIO DA GESTIRE da parte degli enti, una LIMITATA CONOSCENZA DELLE OPERE ed una forte CARENZA DI MANUTENZIONE delle stesse.
Pertanto partendo dalle cause appena illustrate ci si è posti l’obiettivo di:
Aumentare l’efficienza delle indagini e dei rilievi utilizzando strumenti di ultima generazione;
Applicare un metodo speditivo per la valutazione dello stato di conservazione delle opere
Ed integrare i dati raccolti all’interno di un modello BIM
Il caso di studio è un viadotto in calcestruzzo armato costituito da 5 campate con una luce di 30m, 4 pile a sezione circolare con un diametro da 2 m.
Come si può notare dalla clip l’ostacolo sovrappassato è una lama.
Per ogni campata l’impalcato è costituito da 4 travi e 4 traversi.
Gli appoggi presenti in testa al pulvino sono in Neoprene.
Per perseguire gli obiettivi precedentemente illustrati ci si è mossi su tre fronti.
E’ stato eseguito un rilievo aerofotogrammetrico ed un’indagine visiva utilizzando la tecnologia SAPR e mediante l’utilizzo di tecniche di indagine non distruttiva è stato possibile approfondire la conoscenza della struttura per quanto riguarda gli elementi non visibili ad occhio nudo.
Lo step successivo ha riguardato l’elaborazione dei dati acquisiti da drone sfruttando le tecniche di fotogrammetria digitale ottenendo una nuvola di punti necessaria per la successiva creazione del modello BIM.
I dati derivanti dagli altri strumenti sono stati archiviati in cloud e collegati al modello, dal quale è possibile richiamarli.
Inoltre il modello è stato caricato all’interno di un Viewer online, che ne permette la navigazione e l’interrogazione degli elementi da parte di qualsiasi utente pur non avendo a disposizione un software di modellazione.
Per quanto riguarda il rilievo con SAPR, è stata eseguita una pianificazione della missione mediante l’app Ground Station Pro che ha previsto in totale 3 voli completamente automatizzati:
-2 voli con presa a camera inclinata e 1 volo con presa a camera nadirale.
Per garantire una risoluzione a terra di circa 1 cm/pixel, l’acquisizione dei fotogrammi è stata prevista ad un’altezza di 30 m rispetto al punto di decollo utilizzando un mezzo aereo dotato di un sensore da un pollice e costituito da 12 Megapixel.
L’acquisizione è avvenuta per strisciate impostando una sovrapposizione longitudinale tra i fotogrammi dell’80% e una laterale del 75%.
Con tali impostazioni il tempo medio per ogni volo è di circa 6 minuti e 30 secondi
Al fine di dedurre informazioni metriche e per consentire la georeferenzazione del prodotto fotogrammetrico è stato necessario materializzare 9 ground control points, omogeneamente distribuiti sull’impalcato. Mentre per la validazione delle accuratezze restituite a valle dell’elaborazione sono stati materializzati altri 2 punti aventi la funzione di Check Point.
Successivamente, utilizzando un ricevitore satellitare impostato in modalità NRTK, sono state rilevate le coordinate geografiche delle due tipologie di punti di controllo.
La fase di elaborazione fotogrammetrica è stata eseguita attraverso il software Agisoft Metashape dal quale è stata ottenuta la nuvola sparsa di punti.
Successivamente è stata eseguita la collimazione dei GCP all’interno dei fotogrammi, ai quali sono stati assegnate le coordinate rilevate con l’apparecchio topografico.
Terminata la fase di orientamento esterno assoluto il software ci restituisce l’errore medio commesso, che per il presente lavoro è di circa 2 cm.
Sulla nuvola sparsa è stato eseguito un filtraggio, eliminando tutti quei punti caratterizzati da un maggiore errore e tenendo quelli topograficamente più robusti.
Successivamente si è passati alla densificazione della nuvola, la quale è stata esportata nel software di gestione delle nuvole di punti Autodesk ReCap Pro, che ha consentito il successivo inserimento all’interno del software di modellazione in ambiente BIM.
E’ stata condotta un’indagine visiva dello stato di conservazione di tutti gli elementi del viadotto.
Per le parti non fisicamente raggiungibili è stato utilizzato nuovamente un drone.
Raccolti tutti i dati sulla difettologia riscontrata è stato prodotto un report.
Sulla base dei dati raccolti è stato applicato il metodo di valutazione numerica.
Tale metodo ci consente di dare un giudizio di tipo numerico sullo stato di degrado sia dei singoli elementi attraverso il parametro di Difettosità relativa, sia sullo stato di degrado globale attraverso la Difettosità assoluta.
Attraverso l’impiego di tecniche di indagine non distruttiva è stato possibile l’identificazione di elementi non a vista.
L’utilizzo del Georadar ha consentito la stima dello spessore dello strato di usura, l’individuazione dell’andamento del terreno in prossimità della spalla e il posizionamento spaziale di traversi e giunti.
Con l’indagine pacometrica sono state estratte informazioni sull’armatura presente all’interno delle pile.
Le informazioni ricavate dalle due tipologie di indagine sono state archiviate in Cloud all’interno di una cartella condivisa in Google Drive.
Sulla base delle informazioni ricavate è stata eseguita la modellazione in ambiente BIM, mediante l’utilizzo del software Autodesk Revit.
Attraverso l’utilizzo dell’editor dedicato alla modellazione delle famiglie è stato possibile creare e parametrizzare la maggior parte degli elementi del viadotto.
Creato il modello geometrico è stato possibile inserire le informazioni ricavate dalle indagini all’interno delle famiglie.
Per ognuna di esse sono stati assegnati:
-i dati relativi ai materiali;
- i dati di identità degli elementi
- ed è stata creata una sezione ad hoc per consentire l’inserimento di informazioni riguardanti l’indagine visiva e le prove non distruttive eseguite nel tempo.
Quest’ultima operazione è stata possibile utilizzando il parametro URL, il quale permette un collegamento diretto alla cartella GDRIVE, avente il compito di raccogliere i dati provenienti dai tecnici incaricati alle indagini e renderle immediatamente disponibili agli utenti che consultano il modello.
Infine il modello è stato caricato su una piattaforma online che ne consente la navigazione e l’esplorazione dei suoi dati.
Come si può osservare dalla clip selezionando un elemento, in questo caso una trave, è possibile accedere alla scheda delle proprietà.
Selezionando sul link collegato alla cartella GDRIVE è possibile accedere ai dati dell’ispezione eseguita.
Con la stessa procedura è possibile, per esempio, visualizzare i report dell’indagine visiva e di qualsiasi altro documento collegato al modello.