Open data e acquisti della pubblica amministrazione: analisi delle università...Francesco Cavazzana
Analisi degli acquisti effettuati dalle università italiane e dai capoluoghi di provincia lombardi utilizzando i dati XML pubblicati per la Legge 190/2012.
Open data e acquisti della pubblica amministrazione: analisi delle università...Francesco Cavazzana
Analisi degli acquisti effettuati dalle università italiane e dai capoluoghi di provincia lombardi utilizzando i dati XML pubblicati per la Legge 190/2012.
La sicurezza delle informazioni nell’era del web 2.0AmmLibera AL
Progetto wiki promosso da IBM per discutere sul tema della sicurezza informatica e, nello specifico, di come gli strumenti offerti dal web 2.0 possano essere amministrati senza mettere a repentaglio la sicurezza dei sistemi.
Terzo piano azione OGP Nazionale (Versione in consultazione)AmmLibera AL
La bozza del Terzo Piano d’Azione Nazionale è stata pubblicata il 16 luglio 2016 contestualmente al lancio del sito open.gov.it ed è sottoposta a consultazione pubblica dal 16 luglio al 31 agosto.
Questo documento è l’esito:
# di un percorso di partecipazione della società civile riunita nell’Open Government Forum, chiamata – in una prima fase – ad esprimere le proprie priorità e – successivamente – ad una consultazione sul miglioramento delle azioni;
# di un processo di collaborazione con le diverse amministrazioni coinvolte, riunite in un gruppo di lavoro istituzionale, che hanno definito le azioni da inserire nella strategia 2016-2018 anche sulla base delle priorità indicate dalla società civile.
Il lavoro per la redazione del piano si è articolato lungo un periodo di tre mesi ed è contraddistinto da due fasi:
# 6 giugno-15 luglio 2016: consultazione con la società civile sulle priorità per il terzo action plan
# 15 luglio – 30 agosto 2016: consultazione on line sul miglioramento delle azioni e degli impegni inseriti nella prima bozza di piano.
Linux From Scratch è un libro-guida scritto nelle prime versione da Gerard Beekmans e in seguito ampliato da diversi suoi collaboratori presenti in tutto il mondo.
Seguendo più o meno fedelmente le istruzioni presenti nel libro, si potrà costruire da zero la propria distribuzione Linux, compilando manualmente il codice sorgente del kernel e tutti i sorgenti di tutti pacchetti necessari al funzionamento del sistema.
Manuale di gestione del protocollo informatico, dei documenti e dell’archivio...AmmLibera AL
Manuale di gestione del protocollo informatico, dei documenti e dell’archivio delle pubbliche amministrazioni (CNIPA - Quaderno 21).
Modello di riferimento: è stato redatto su iniziativa del Centro di Competenza sul protocollo informatico e ha lo scopo di fornire indicazioni alle PA per la stesura del manuale di gestione del protocollo informatico dei documenti e dell'archivio.
"Linee guida per la progettazione di un percorso partecipativo"AmmLibera AL
Sul sito del Tecnico di garanzia in materia di partecipazione della Regione Emilia-Romagna sono state pubblicate delle Linee guida per la progettazione; sono uno strumento che viene messo a disposizione di coloro che si accingono a curare processi partecipativi, sono state redatte tenendo conto delle più diffuse esperienze di partecipazione, degli orientamenti e raccomandazioni che provengono dalla letteratura specializzata e da esperienze sul campo che risultano particolarmente significative, nonché aggiornate tenendo conto anche di segnalazioni e di criticità rilevate in questi anni.
Il modello di partecipazione adottato dall’Emilia-Romagna, e delineato dalla legge regionale 3/2010 è ispirato alla co-deliberazione, un percorso costituito da fasi di condivisione e discussione che accomuna i promotori del processo, siano essi soggetti pubblici o privati, prevedendo la più ampia sollecitazione delle realtà sociali e l’inclusione dei nuovi soggetti sorti conseguentemente all’attivazione del processo, per giungere poi al coinvolgimento dei cittadini in varie modalità.
Linee Guida Nazionali per la Valorizzazione del Patrimonio Informatvo Pubblic...AmmLibera AL
L’Agenzia per l’Italia digitale rende disponibile le Linee Guida Nazionali per la Valorizzazione del Patrimonio Informativo Pubblico 2016, documento di riferimento per le pubbliche amministrazioni italiane che pubblicano o intendono pubblicare i propri dati secondo il paradigma dei dati aperti.
Le regole per il corretto trattamento dei dati personali dei lavoratori da parte di soggetti pubblici e privati
Il datore di lavoro può trattare informazioni personali solo se strettamente indispensabili all’esecuzione del rapporto di lavoro. I dati possono essere trattati solo dal personale incaricato assicurando idonee misure di sicurezza per proteggerli da intrusioni o divulgazioni illecite.
Sul luogo di lavoro va assicurata la tutela dei diritti, delle libertà fondamentali e della dignità delle persone garantendo la sfera della riservatezza nelle relazioni personali e professionali.
Le informazioni personali trattate possono riguardare, oltre all’attività lavorativa, la sfera personale e la vita privata dei lavoratori (ad esempio i dati sulla residenza e i recapiti telefonici) e dei terzi (ad esempio dati relativi al nucleo familiare per garantire determinate provvidenze).
I trattamenti di dati personali devono rispettare il principio di necessità, secondo cui i sistemi informativi e i programmi informatici devono essere configurati riducendo al minimo l’utilizzo di informazioni personali e identificative.
Si deve inoltre rispettare il principio di correttezza, secondo cui le caratteristiche essenziali dei trattamenti devono essere rese note ai lavoratori.
I trattamenti devono essere effettuati per finalità determinate, esplicite e legittime in base ai principi di pertinenza e non eccedenza.
Il trattamento di dati personali anche sensibili riferibili a singoli lavoratori è lecito, se finalizzato ad assolvere obblighi derivanti dalla legge, dal regolamento o dal contratto individuale (ad esempio, per verificare l'esatto adempimento della prestazione o commisurare l'importo della retribuzione).
Corso di Formazione per gli enti del sistema provinciale trentino: Innovazione, Open Data, cambiamento organizzativo, cambiamento sociale (Modulo Base)
In collaborazione con la Trentino School of Management http://www.tsm.tn.it/interne/interna2.aspx?ID=23892 aprile maggio 2014
Parcel XDoc consente di creare, gestire, raggruppare, tracciare la storia e la
distribuzione di documenti sia appartenenti a cicli documentali inerenti ai dossier
sia ad altri tipi di documenti. E’ possibile sottoporre contenuti controllati relativi
alle richieste di autorizzazione, come ad esempio quelle di nuovi farmaci (NDA)
agli enti normativi governativi preposti.
Il sistema gestisce il processo di presentazione delle richieste in conformità alle
normative, attraverso la specifica eCTD (Electronic Common Technical Document)
definita dall'ICH (International Conference on Harmonization) per lo scambio dei
dati tra aziende farmaceutiche ed enti normativi.
Web service architetture e standard - Tesi - cap1pma77
Inquesto primo capitolo della tesi "SVILUPPO E IMPLEMENTAZIONE SU MICROCONTROLLORE DI UN’APPLICAZIONE WEB SERVER PER IL CONTROLLO DI UN SISTEMA EMBEDDED" viene analizzata la metamorfosi che sta subendo Internet in questi ultimi anni ovvero il passaggio da un Web popolato da pagine ad un Web fornitore di servizi. A questo proposito viene presentata la tecnologia dei Web Service . Vengono dapprima descritti gli strumenti base che utilizza e, in seguito, sono discusse le sue caratteristiche e i diversi ambiti e le diverse situazioni in cui è possibile applicarla.
La sicurezza delle informazioni nell’era del web 2.0AmmLibera AL
Progetto wiki promosso da IBM per discutere sul tema della sicurezza informatica e, nello specifico, di come gli strumenti offerti dal web 2.0 possano essere amministrati senza mettere a repentaglio la sicurezza dei sistemi.
Terzo piano azione OGP Nazionale (Versione in consultazione)AmmLibera AL
La bozza del Terzo Piano d’Azione Nazionale è stata pubblicata il 16 luglio 2016 contestualmente al lancio del sito open.gov.it ed è sottoposta a consultazione pubblica dal 16 luglio al 31 agosto.
Questo documento è l’esito:
# di un percorso di partecipazione della società civile riunita nell’Open Government Forum, chiamata – in una prima fase – ad esprimere le proprie priorità e – successivamente – ad una consultazione sul miglioramento delle azioni;
# di un processo di collaborazione con le diverse amministrazioni coinvolte, riunite in un gruppo di lavoro istituzionale, che hanno definito le azioni da inserire nella strategia 2016-2018 anche sulla base delle priorità indicate dalla società civile.
Il lavoro per la redazione del piano si è articolato lungo un periodo di tre mesi ed è contraddistinto da due fasi:
# 6 giugno-15 luglio 2016: consultazione con la società civile sulle priorità per il terzo action plan
# 15 luglio – 30 agosto 2016: consultazione on line sul miglioramento delle azioni e degli impegni inseriti nella prima bozza di piano.
Linux From Scratch è un libro-guida scritto nelle prime versione da Gerard Beekmans e in seguito ampliato da diversi suoi collaboratori presenti in tutto il mondo.
Seguendo più o meno fedelmente le istruzioni presenti nel libro, si potrà costruire da zero la propria distribuzione Linux, compilando manualmente il codice sorgente del kernel e tutti i sorgenti di tutti pacchetti necessari al funzionamento del sistema.
Manuale di gestione del protocollo informatico, dei documenti e dell’archivio...AmmLibera AL
Manuale di gestione del protocollo informatico, dei documenti e dell’archivio delle pubbliche amministrazioni (CNIPA - Quaderno 21).
Modello di riferimento: è stato redatto su iniziativa del Centro di Competenza sul protocollo informatico e ha lo scopo di fornire indicazioni alle PA per la stesura del manuale di gestione del protocollo informatico dei documenti e dell'archivio.
"Linee guida per la progettazione di un percorso partecipativo"AmmLibera AL
Sul sito del Tecnico di garanzia in materia di partecipazione della Regione Emilia-Romagna sono state pubblicate delle Linee guida per la progettazione; sono uno strumento che viene messo a disposizione di coloro che si accingono a curare processi partecipativi, sono state redatte tenendo conto delle più diffuse esperienze di partecipazione, degli orientamenti e raccomandazioni che provengono dalla letteratura specializzata e da esperienze sul campo che risultano particolarmente significative, nonché aggiornate tenendo conto anche di segnalazioni e di criticità rilevate in questi anni.
Il modello di partecipazione adottato dall’Emilia-Romagna, e delineato dalla legge regionale 3/2010 è ispirato alla co-deliberazione, un percorso costituito da fasi di condivisione e discussione che accomuna i promotori del processo, siano essi soggetti pubblici o privati, prevedendo la più ampia sollecitazione delle realtà sociali e l’inclusione dei nuovi soggetti sorti conseguentemente all’attivazione del processo, per giungere poi al coinvolgimento dei cittadini in varie modalità.
Linee Guida Nazionali per la Valorizzazione del Patrimonio Informatvo Pubblic...AmmLibera AL
L’Agenzia per l’Italia digitale rende disponibile le Linee Guida Nazionali per la Valorizzazione del Patrimonio Informativo Pubblico 2016, documento di riferimento per le pubbliche amministrazioni italiane che pubblicano o intendono pubblicare i propri dati secondo il paradigma dei dati aperti.
Le regole per il corretto trattamento dei dati personali dei lavoratori da parte di soggetti pubblici e privati
Il datore di lavoro può trattare informazioni personali solo se strettamente indispensabili all’esecuzione del rapporto di lavoro. I dati possono essere trattati solo dal personale incaricato assicurando idonee misure di sicurezza per proteggerli da intrusioni o divulgazioni illecite.
Sul luogo di lavoro va assicurata la tutela dei diritti, delle libertà fondamentali e della dignità delle persone garantendo la sfera della riservatezza nelle relazioni personali e professionali.
Le informazioni personali trattate possono riguardare, oltre all’attività lavorativa, la sfera personale e la vita privata dei lavoratori (ad esempio i dati sulla residenza e i recapiti telefonici) e dei terzi (ad esempio dati relativi al nucleo familiare per garantire determinate provvidenze).
I trattamenti di dati personali devono rispettare il principio di necessità, secondo cui i sistemi informativi e i programmi informatici devono essere configurati riducendo al minimo l’utilizzo di informazioni personali e identificative.
Si deve inoltre rispettare il principio di correttezza, secondo cui le caratteristiche essenziali dei trattamenti devono essere rese note ai lavoratori.
I trattamenti devono essere effettuati per finalità determinate, esplicite e legittime in base ai principi di pertinenza e non eccedenza.
Il trattamento di dati personali anche sensibili riferibili a singoli lavoratori è lecito, se finalizzato ad assolvere obblighi derivanti dalla legge, dal regolamento o dal contratto individuale (ad esempio, per verificare l'esatto adempimento della prestazione o commisurare l'importo della retribuzione).
Similar to Specifiche tecniche per la pubblicazione dei dati ai sensi dell’art.1 comma 32 Legge n.190-2012 (v1.0 2013-05) legge n. 190 2012 (v1.0 2013-05)
Corso di Formazione per gli enti del sistema provinciale trentino: Innovazione, Open Data, cambiamento organizzativo, cambiamento sociale (Modulo Base)
In collaborazione con la Trentino School of Management http://www.tsm.tn.it/interne/interna2.aspx?ID=23892 aprile maggio 2014
Parcel XDoc consente di creare, gestire, raggruppare, tracciare la storia e la
distribuzione di documenti sia appartenenti a cicli documentali inerenti ai dossier
sia ad altri tipi di documenti. E’ possibile sottoporre contenuti controllati relativi
alle richieste di autorizzazione, come ad esempio quelle di nuovi farmaci (NDA)
agli enti normativi governativi preposti.
Il sistema gestisce il processo di presentazione delle richieste in conformità alle
normative, attraverso la specifica eCTD (Electronic Common Technical Document)
definita dall'ICH (International Conference on Harmonization) per lo scambio dei
dati tra aziende farmaceutiche ed enti normativi.
Web service architetture e standard - Tesi - cap1pma77
Inquesto primo capitolo della tesi "SVILUPPO E IMPLEMENTAZIONE SU MICROCONTROLLORE DI UN’APPLICAZIONE WEB SERVER PER IL CONTROLLO DI UN SISTEMA EMBEDDED" viene analizzata la metamorfosi che sta subendo Internet in questi ultimi anni ovvero il passaggio da un Web popolato da pagine ad un Web fornitore di servizi. A questo proposito viene presentata la tecnologia dei Web Service . Vengono dapprima descritti gli strumenti base che utilizza e, in seguito, sono discusse le sue caratteristiche e i diversi ambiti e le diverse situazioni in cui è possibile applicarla.
Studio e sviluppo di un’applicazione MHP per la realizzazione di una guida tv (EPG) evoluta - Marco Bartolozzi - AA 2009-2010 Relatori: Dr. Alessandro Piva, Dr. Roberto Caldelli, Ing. Rudy Becarelli, Dr. P. Mazzanti, Ing. Matteo Casini
Nuovo CAD, Regolamento UE eIDAS. Come cambia la sicurezza nella gestione e la conservazione digitale.
Giovanni Manca Presidente ANORC
8 giugno 2016 (Security Summit - Roma)
Similar to Specifiche tecniche per la pubblicazione dei dati ai sensi dell’art.1 comma 32 Legge n.190-2012 (v1.0 2013-05) legge n. 190 2012 (v1.0 2013-05) (20)
"Economia circolare - Esperienze e prospettive in Emilia-Romagna"AmmLibera AL
Aziende ormai consolidate, start up innovative e cooperative sociali impegnate nella gestione sostenibile dei rifiuti, nel riuso e nel riciclaggio.
Se in Europa il dibattito sull’economia circolare è centrale, l’Emilia Romagna punta ad avere in questo dibattito un ruolo da protagonista.
Sono sempre più numerose, infatti, le esperienze di green economy sul nostro territorio: realtà che si ispirano con sempre maggiore convinzione e dichiarato orgoglio ai principi della sostenibilità, e che hanno investito e scommesso su un nuovo modello produttivo, “chiudendo il cerchio” e contribuendo a fare dell’Italia la culla della nascente economia circolare.
Grazie, in particolare, all’attuazione della Legge regionale sui rifiuti e sull’economia circolare - frutto di un’importante Legge del 2015 nata sull’iniziativa popolare di cittadini, comuni e associazioni - le amministrazioni cominciano a rendersi conto che le prestazioni ambientali sui rifiuti hanno ricadute anche in termini economici, e le aziende trovano una nuova motivazione per intraprendere percorsi di sperimentazione e di innovazione.
Il passaggio dall’economia lineare a quella circolare è quindi una strada non solo percorribile ma ampiamente intrapresa anche in Emilia Romagna, come dimostra la tappa del Treno Verde di Legambiente realizzata a Bologna il 20 marzo scorso per dare spazio ai tanti protagonisti del settore che riciclano o utilizzano materie prime seconde che fino a ieri finivano in discarica, e premiare i “campioni dell’economia circolare dell’Emilia Romagna”: I.L.P.A, AIMAG, La Città Verde Cooperativa Sociale e Formula Solidale Cooperativa Sociale Onlus.
Realtà molto diverse tra loro per ispirazione, dimensione aziendale e posizione sul mercato, che ben rappresentano le potenzialità di questo modello economico virtuoso.
Misure minime di sicurezza informatica per le PAAmmLibera AL
Pubblicato da AgID il documento che contiene le indicazioni ufficiali per valutare e innalzare il livello di sicurezza informatica delle PA.
Al fine di fornire alle pubbliche amministrazioni un riferimento pratico per valutare e migliorare il proprio livello di sicurezza informatica, AgID ha predisposto un documento che contiene l’elenco ufficiale delle “Misure minime per la sicurezza ICT delle pubbliche amministrazioni”.
Le misure minime di sicurezza informatica prevedono tre diversi livelli di attuazione e costituiscono parte integrante del più ampio disegno delle Regole Tecniche per la sicurezza informatica della Pubblica Amministrazione.
L’obiettivo del documento - emanato in forma autonoma da AgID e dal CERT-PA in attesa della futura pubblicazione in Gazzetta Ufficiale - è quello di fornire tempestivamente alle PA un riferimento normativo e consentire loro di intraprendere un percorso di progressiva verifica e adeguamento in termini di sicurezza informatica.
Le misure minime per la sicurezza informatica sono emesse come previsto dalla Direttiva 1 agosto 2015 del Presidente del Consiglio dei Ministri, che emana disposizioni relative alla sicurezza informatica nazionale e assegna all’Agenzia per l’Italia Digitale il compito di sviluppare gli standard di riferimento per le amministrazioni.
Manuale sul diritto eureopeo in materia di protezione dei datiAmmLibera AL
Il presente manuale presenta una panoramica della normativa applicabile in materia di protezione dei dati nell’ambito di competenza dell’Unione europea (UE) e del Consiglio d’Europa (CDE).
Il manuale, volto ad assistere i professionisti del settore legale non specializzati nel campo della protezione dei dati, è destinato ad avvocati, giudici o altri professionisti e soggetti che collaborano con altri organismi, comprese le organizzazioni non governative (ONG) che potrebbero dover affrontare problematiche giuridiche connesse alla protezione dei dati.
Il manuale intende fornire un primo punto di riferimento in materia di protezione dei dati per quanto riguarda sia il diritto dell’UE sia la Convenzione europea dei diritti dell’uomo (CEDU), oltre a illustrare come questo settore sia disciplinato dal diritto dell’UE e dalla CEDU nonché dalla Convenzione del Consiglio d’Europa (CDE) sulla protezione delle persone rispetto al trattamento automatizzato di dati a carattere personale (Convenzione n. 108) e da altri strumenti giuridici dello stesso CDE. All’inizio di ogni capitolo è presente una tabella contenente le disposizioni legali applicabili con un’importante selezione della giurisprudenza secondo i due distinti sistemi giuridici europei. Fanno seguito due presentazioni, l’una successiva all’altra, del diritto dei due ordinamenti europei, così come applicabile a ciascuna tematica, in modo che il lettore possa cogliere le convergenze e le divergenze dei due sistemi giuridici.
Nel 2007 l'Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) pubblicava un rapporto intitolato Giving Knowledge for Free: the Emergence of Open Educational Resources, in cui si evidenzia l'importanza delle "risorse didattiche aperte" per il mondo della scuola, dell'università e della formazione.
Da allora le iniziative si sono moltiplicate, ponendo anche questioni chiave come quelle del copyright, della sostenibilità, dei diversi modelli e delle politiche economiche. Questi fattori sembrano ancora più importanti attualmente, quando l'enorme diffusione dei cosiddetti Mooc (Massive Open Online Courses) pone dubbi e accende i dibattiti sul futuro dell'università.
Attraverso diversi contenuti, Graziano Cecchinato (Università di Padova), Maria Cinque (Fondazione Rui e Lumsa), Rosanna De Rosa (Università Federico II di Napoli), Anna Maria Tammaro (Università di Parma e CRUI) e Matteo Uggeri (Fondazione Politecnico), discutono del fenomeno, accennando alle questioni più importanti, alle policies e iniziative più prestigiose in ambito internazionale ma con focus particolare sull'Italia.
Numerose sono le questioni ancora aperte sui Mooc e i dibattiti che vedono scontrarsi scettici ed entusiasti, sostenitori e detrattori. Tuttavia, tra scenari catastrofici e ottimismo programmatico, i Mooc continuano a riscuotere successo.
Rapporto Labsus 2015 - Amministrazione condivisa dei beni comuniAmmLibera AL
A quasi due anni di distanza dalla presentazione del primo Regolamento per l’Amministrazione condivisa dei beni comuni, a Bologna, il 22 febbraio 2014, Labsus fa il punto con il Rapporto 2015. Il Consiglio comunale di Bologna, con una delibera del 19 maggio 2014 approvò definitivamente il Regolamento, mettendo in moto un meccanismo di diffusione che non si è ancora arrestato. Come ricorda nell’Introduzione il Presidente di Labsus, Gregorio Arena, quella contenuta nel Rapporto è una vicenda che parte da lontano che "a raccontarla non ci si crede, perché l’Italia di cui parliamo in queste pagine non si vede, non fa notizia".
La vicenda ha inizio all’incirca nel 1997 quando, in un saggio intitolato "Introduzione all’amministrazione condivisa", Gregorio Arena aveva ipotizzato l’evoluzione dell’amministrazione pubblica italiana verso un nuovo modello organizzativo fondato sulla collaborazione, anziché sul conflitto, fra cittadini e amministrazioni. Nel 2001, con la riforma del Titolo V della Costituzione, l’amministrazione condivisa divenne disposizione costituzionale grazie all’introduzione dell’art. 118, comma 4 in base al quale "Stato, regioni, province, città metropolitane e comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà". Sono così gettate le basi per la futura amministrazione condivisa, vale a dire un’alleanza fra amministrazioni e cittadini.
Sperimentare piattaforme open source. ATutor vs MoodleAmmLibera AL
ei mesi che vanno da Ottobre 2005 ad Aprile 2006, presso il Cnipa, è stata condotta una sperimentazione volta ad acquisire conoscenze teoriche e pratiche circa le opportunità offerte dalle piattaforme Open Source (OS) per l’e-learning. Consci del fatto che l’unico modo per conoscere bene un sistema è utilizzarlo, dopo aver analizzato le differenti soluzioni presenti sul mercato, si è scelto di “testare” sul campo due Learning Management System (LMS): ATutor e Moodle.
Manuale sul diritto eureopeo in materia di protezione dei datiAmmLibera AL
Il presente manuale presenta una panoramica della normativa applicabile in materia di protezione dei dati nell’ambito di competenza dell’Unione europea (UE) e del Consiglio d’Europa (CDE).
Il manuale, volto ad assistere i professionisti del settore legale non specializzati nel campo della protezione dei dati, è destinato ad avvocati, giudici o altri professionisti e soggetti che collaborano con altri organismi, comprese le organizzazioni non governative (ONG) che potrebbero dover affrontare problematiche giuridiche connesse alla protezione dei dati.
Il manuale intende fornire un primo punto di riferimento in materia di protezione dei dati per quanto riguarda sia il diritto dell’UE sia la Convenzione europea dei diritti dell’uomo (CEDU), oltre a illustrare come questo settore sia disciplinato dal diritto dell’UE e dalla CEDU nonché dalla Convenzione del Consiglio d’Europa (CDE) sulla protezione delle persone rispetto al trattamento automatizzato di dati a carattere personale (Convenzione n. 108) e da altri strumenti giuridici dello stesso CDE. All’inizio di ogni capitolo è presente una tabella contenente le disposizioni legali applicabili con un’importante selezione della giurisprudenza secondo i due distinti sistemi giuridici europei. Fanno seguito due presentazioni, l’una successiva all’altra, del diritto dei due ordinamenti europei, così come applicabile a ciascuna tematica, in modo che il lettore possa cogliere le convergenze e le divergenze dei due sistemi giuridici.
Dieci semplici suggerimenti per redigere in modo più efficace un testo: verbale, relazione tecnica, discorso, comunicato. Consigli validi per i funzionari europei e per tutti coloro che quotidianamente sono alle prese con la scrittura di documenti.
La Commissione europea ha realizzato una guida per aiutare chi lavora nelle istituzioni europee a scrivere in modo chiaro. Un documento, che sia un testo legislativo, una relazione tecnica, un comunicato stampa o un discorso, può risultare di più facile comprensione se si applicano alcuni semplici suggerimenti. Dieci, secondo la guida "Scrivere chiaro": avere chiare le idee prima di iniziare a scrivere; pensare sempre a chi legge; curare la struttura del documento; usare frasi semplici e brevi, semplicità + brevità= chiarezza; essere coerenti e logici; usare i verbi al posto dei sostantivi; essere concreti; preferire la forma attiva dei verbi; evitare falsi amici, le espressioni gergali, le abbreviazioni e le sigle; rivedere e controllare sempre il testo.
Non si tratta di regole, puntualizza la guida, ma utili consigli per essere più efficaci nella comunicazione scritta. Consigli validi per i funzionari europei e per tutti coloro che quotidianamente sono alle prese con la redazione di documenti.
Sostenibilità energetica e adattamento ai cambiamenti climatici nel quinto volume della collana di Urban Center Bologn.
Si tratta del quinto volume della collana I Quaderni di Urban Center Bologna, che il Comune di Bologna dedica alla trasformazione di Bologna in una città resiliente.
La pubblicazione “Bologna città resiliente. Sostenibilità energetica e adattamento ai cambiamenti climatici” è curata da Valeria Barbi, Giovanni Fini, Patrizia Gabellini, con il contributo di Mara Cinquepalmi e Giovanni Ginocchini, e tratta le strategie messe in atto dal capoluogo per contrastare gli effetti del cambiamento climatico.
Il lavoro è suddiviso in due parti. La prima racconta i progetti attuati dai firmatari del protocollo PAES (Piano di Azione per l'Energia Sostenibile) per contribuire al raggiungimento dell'obiettivo di riduzione dei gas ad effetto serra del 20% entro il 2020.
La seconda parte, invece, è dedicata al PAL (Piano Locale di Adattamento al Cambiamento Climatico), nato in seno al progetto BlueAp, acronimo di Bologna Local Urban Adaptation Plan for a Resilient City, finanziato dal programma europeo Life+.
Il quaderno, in doppia lingua (italiano e inglese), è stato stampato in poche centinaia di copie ad uso istituzionale, ma è integralmente disponibile online per tutti gli interessati.
Arrivano da tutta Europa le storie di cittadinanza attiva contenute nella pubblicazione “My e-Participation Story”. Il volume, scaricabile online, raccoglie i casi vincitori dell'omonima competizione promossa da Telecentre Europe e cofinanziata dall'Unione europea nel 2015.
C'è chi, in Albania, ha contribuito al decision making del governo sullo smaltimento delle armi chimiche siriane, grazie alla mobilitazione di studenti e ambientalisti, uniti sui social media nel promuovere una petizione online. O anche i pensionati di una residenza di edilizia pubblica, in Germania, che hanno sensibilizzato l'opinione pubblica, grazie ad un sito e a Change.org, contro la privatizzazione delle loro case e conseguente aumento degli affitti dell'80%. A Taranto un gruppo di studenti e insegnanti ha sollevato il problema dell'inquinamento della loro città, grave al punto da pregiudicare il turismo; perciò ha promosso un dialogo con le istituzioni a livello europeo tramite Twitter.
Tutte le storie raccolte nel volume sono casi esemplari di cittadini che hanno utilizzato i diversi strumenti offerti dalle tecnologie digitali come cassa di risonanza per dare rilievo alle cause che stavano loro a cuore, diventando cittadini consapevoli e partecipi nella gestione delle politiche più rilevanti per la comunità. I protagonisti di queste storie sono ragazzi, adulti giovani e meno giovani, ma anche persone anziane di tutta l'Europa accomunati dalla convinzione di poter contare davvero, grazie a Facebook, Twitter, app, petizioni online o siti dedicati.
"PartecipAzioni: sostantivo, plurale. Guida metodologica per la gestione di processi di partecipazione integrati".
Si tratta di una vera e propria guida metodologica alla partecipazione per chiunque sia interessato. Vuole tuttavia essere anche un concreto strumento per fornire alle strutture stessa della Regione indicazioni di metodo e operative, passo dopo passo, per la realizzazione, la comunicazione e la valutazione dei processi partecipativi.
La Regione Emilia-Romagna è da anni impegnata a promuovere forme di coinvolgimento e partecipazione dei cittadini e dei loro rappresentanti alle politiche regionali, secondo un approccio inclusivo e integrato che tende al raggiungimento di decisioni migliori e condivise.
Il quaderno della partecipazione n. 1 del 2016, promosso dal servizio Comunicazione, educazione alla sostenibilità e strumenti di partecipazione, è ideato e curato da Sabrina Franceschini e realizzato in collaborazione con il Gruppo comunicazione di cittadinanza della stessa amministrazione regionale.
Destinatari della guida sono molteplici: da coloro che, all'interno delle strutture regionali si occupano o si occuperanno di processi partecipativi, a chi è interessato per svariati motivi ad approfondire e conoscere il tema della partecipazione.
Il volume è diviso in quattro capitoli: nel primo si parla ampiamente della partecipazione dei cittadini nella governance europea, nazionale e della Regione Emilia-Romagna; nel secondo il focus è sulla gestione di un processo partecipativo integrato mentre nel terzo si affronta il tema degli strumenti e tecniche per la partecipazione. Nel quarto e ultimo capitolo, il volume tratta alcuni casi di studio relativi alla realizzazione di processi partecipativi a supporto delle politiche regionali.
Il quaderno è composto anche da quattro allegati che servono da esempio o traccia per la cosiddetta liberatoria, utilizzabile per la realizzazione di fotografie e riprese video nel corso di evento partecipativo, di questionari ex ante, ex post e per un unico evento.
Il volume è dotato anche un fornita e accurata bibliografia, un glossario a cura dell'Osservatorio della partecipazione ed una serie ampia di link per accedere e consultare siti web sulla partecipazione.
Manifesto per lo Sviluppo Agile di SoftwareAmmLibera AL
In Ingegneria del SW, per metodologia agile (o leggera) o metodo agile si intende un particolare metodo per lo sviluppo del software che coinvolge quanto più possibile il committente, ottenendo in tal modo una elevata reattività alle sue richieste.
Esistono un certo numero di tali metodologie e la Agile alliance, formatasi nella stesura del manifesto in oggetto, è una organizzazione no-profit creata allo scopo di diffonderle.
Tra l'11 e il 13 febbraio 2001, in una stazione sciistica sulle montagne dello Utah, diciassette persone sono incontrate per parlare, sciare, rilassarsi, cercare di trovare un terreno comune e, naturalmente, mangiare. Il risultato è stato il Manifesto per lo Sviluppo Agile di Software (Agile Software Development Manifesto). I rappresentanti di Extreme Programming, Scrum, DSDM, Adaptive Software Development, Crystal, Feature-Driven Development, Pragmatic Programming e altri simpatizzanti erano accomunati della necessità di trovare un'alternativa ai pesanti processi di sviluppo software e alla stesura della relativa documentazione.
Questo ebook presenta i 12 punti del Manifesto, corredato dalla presentazione di Jim Highsmith, pubblicato in inglese su http://agilemanifesto.org/ , e nel libro tradotta in italiano.
Python è un linguaggio di programmazione potente e di facile apprendimento. Utilizza efficienti strutture dati di alto livello e un semplice ma efficace approccio alla programmazione orientata agli oggetti. L’elegante sintassi di Python e la tipizzazione dinamica, unite alla sua natura di linguaggio interpretato, lo rendono ideale per lo scripting e lo sviluppo rapido di applicazioni in molte aree diverse e sulla maggior parte delle piattaforme.
L’interprete Python e l’ampia libreria standard sono liberamente disponibili, in file sorgenti o binari, per tutte le principali piattaforme sul sito web di Python, http://www.python.org/, e possono essere liberamente distribuiti. Lo stesso sito contiene anche, oltre alle distribuzioni, puntatori a molti moduli Python liberi e gratuiti di terzi, interi programmi, strumenti di sviluppo e documentazione addizionale.
L’interprete Python è facilmente estendibile con nuove funzioni o tipi di dato implementati in C o C++ (o altri linguaggi richiamabili dal C). Python è anche adatto come linguaggio di estensione per applicazioni personalizzabili.
Questo tutorial introduce informalmente il lettore ai concetti e alle caratteristiche base del linguaggio e del sistema Python. È di aiuto avere un interprete Python a portata di mano per fare esperienza diretta, ma tutti gli esempi sono autoesplicativi, quindi il tutorial può essere letto anche a elaboratore spento.
Per una descrizione degli oggetti e dei moduli standard, si veda il documento La libreria di riferimento di Python. Il manuale di riferimento di Python fornisce una definizione più formale del linguaggio. Se s’intendono scrivere estensioni in C o C++, si legga Extending and Embedding the Python Interpreter e Python/C API Reference. Ci sono anche numerosi libri che si occupano in modo approfondito di Python.
Questo tutorial non si propone di essere onnicomprensivo e di coprire ogni singola funzionalità o anche solo quelle più comunemente usate. Vuole essere piuttosto un’introduzione alle caratteristiche più notevoli di Python e fornire un’idea precisa dello stile del linguaggio. Dopo averlo letto si sarà capaci di leggere e scrivere moduli e programmi in Python, e quindi pronti ad imparare di più sui vari moduli della libreria Python descritta nel documento La libreria di riferimento di Python.
L'obiettivo del documento Mobile è quello di evidenziare rischi, adempimenti formali e misure di protezione da tenere in considerazione nel trattamento di dati personali mediante dispositivi Mobile (ad esempio tablet e smartphone). Il documento indirizza i rischi e gli aspetti legali, procedurali, organizzativi e tecnologici che una società titolare di trattamenti di dati personali in ambito italiano, deve prendere in considerazione affinchè tali trattamenti siano svolti nella conformità alla normativa applicabile e garantendo un opportuno livello di sicurezza.
L'analisi del gruppo di lavoro, non limitata alle misure minime ma estesa a quelle idonee, ha permesso di determinare alcune osservazioni qui espresse in maniera sintetica:
# l'introduzione dei dispositivi mobili evoluti deve essere effettuata a fronte di un'attenta e strutturata analisi dei rischi, che tenga conto delle specifiche aree critiche nell'ambito dei trattamenti di dati personali effettuati, indirizzando, di conseguenza, le misure di sicurezza e di compliance normativa correlate;
# tali aree critiche sono principalmente correlabili ad aspetti di natura tecnologica, ma anche elementi quali comportamenti non idonei da parte delle persone, mancato rispetto degli adempimenti formali nel loro utilizzo, rappresentando degli elementi che devono essere tenuti in considerazione;
# un elemento di criticità è relativo alla mancanza di conformità in merito agli adempimenti della Privacy (informative, consensi, notificazioni…). Nonostante siano infatti state adottate opportune misure di protezione dei dati, è possibile che i trattamenti effettuati con tali strumenti non siano corretti rispetto al Codice Privacy e/o ai provvedimenti dell'Autorità Garante per la Privacy;
# allo stesso tempo è necessario che siano adottate soluzioni che soddisfino almeno le cosiddette misure minime, contenute nel disciplinare tecnico (Allegato B del Codice Privacy) e quelle obbligatorie (correlate ai provvedimenti dell'Autorità Garante). Le misure minime specificate dall'attuale normativa, sono state però definite per un contesto tecnologico generale e devono essere traguardate al contesto mobile;
# un'indicazione analoga riguarda anche specifici provvedimenti, quali quello degli amministratori di sistema (provv.Garante Privacy del 27.11.2008) e o della dismissione Raee (provv.Garante Privacy del 13.10.2008);
# infine, relativamente alle cosiddette misure idonee di sicurezza, si evidenzia che esse dovrebbero derivare da un'analisi di sicurezza correlata allo specifico ambito operativo. Tuttavia il gruppo di lavoro ritiene che alcune misure possano essere adottate, allo stato attuale, necessariamente / obbligatoriamente ai fini di una corretta protezione dei dati personali trattati.
La tutela dei dati personali condivide molti aspetti con la tematica della sicurezza delle informazioni, sia sul piano delle tecnologie sia su quello metodologico. Molte delle nostre considerazioni sono applicabili ad entrambi gli ambiti. Rimane però la focalizzazione primaria sugli aspetti di compliance alla normativa italiana e quindi europea sulla privacy.
L'analisi svolta dal gruppo di lavoro ha messo in luce la necessità di far precedere la decisione di adottare soluzioni di cloud computing da un'attenta analisi dei rischi, che tenga in considerazione le peculiarità del nuovo paradigma.
La specifica natura del cloud computing comporta infatti:
# che le informazioni aziendali siano trattate in contesti esterni al perimetro dell'organizzazione e potenzialmente condivisi con gli altri clienti del cloud provider;
# l'utilizzo strutturale di reti pubbliche per connettere l'ambito aziendale con il cloud;
# l'accessibilità delle informazioni aziendali senza vincoli di orario e di luogo da parte degli utenti.
I rischi derivanti da tali aspetti devono essere attentamente valutati, anche in relazione ai modelli di servizio e di deployment che si intende adottare. La gestione di questi rischi richiede alle aziende di effettuare un salto culturale: oltre a gestire gli aspetti strettamente tecnologici, l'adozione di soluzioni cloud impatta su molti processi aziendali, tra i quali quelli di governance, di gestione delle identità e degli accessi, fino alle attività di controllo e di audit che non devono esssere condizionate nella loro efficacia dal nuovo paradigma.
Tutti questi aspetti richiedono di essere indirizzati nella definizione del contratto che dovrà regolare la fornitura dei servizi di cloud computing. La stipula di tale contratto è uno dei cardini della strategia di gestione dei rischi specifici relativi al cloud computing, per la conformità alla normativa e più in generale per la sicurezza dei dati aziendali.
OJS è un sistema open source altamente flessibile creato per amministrare e pubblicare periodici, scaricabile gratuitamente e installabile su un server Web locale.
È stato progettato per ridurre tempi ed energie dedicati ai compiti gestionali e amministrativi associati alla pubblicazione di periodici e per migliorarne la qualità
attraverso innovazioni, che vanno dal rendere le politiche più trasparenti fino a migliorarne l’indicizzazione.
Le caratteristiche di OJS Le caratteristiche di OJS
# Installazione e controllo locali.
# Configurazione di requisiti, sezioni, processi di revisione, ecc. da parte dei curatori (editor).
# Submissione amministrazione di tutti i contenuti completamente online.
# Moduli di sottoscrizione con opzioni di accesso aperto posticipato (delayed open access).
# Indicizzazione di parte del contenuto o dell’interosistema.
# Strumenti di aiuto alla lettura, basati su campi e scelte dei curatori.
# Notifiche via e-mail e possibilità per i lettori dilasciare commenti.
# Documentazione di help online completamente contestualizzato.
Internet ha contribuito in maniera decisiva a ridefinire lo spazio pubblico e privato, a strutturare i rapporti tra le persone e tra queste e le Istituzioni. Ha cancellato confini e ha costruito modalità nuove di produzione e utilizzazione della conoscenza. Ha ampliato le possibilità di intervento diretto delle persone nella sfera pubblica. Ha modificato l’organizzazione del lavoro. Ha consentito lo sviluppo di una società più aperta e libera. Internet deve essere considerata come una risorsa globale e che risponde al criterio della universalità.
L’Unione europea è oggi laregione del mondo dove è più elevata la tutela costituzionale dei dati personali, esplicitamente riconosciuta dall’articolo 8 della Carta dei diritti fondamentali, che costituisce il riferimento necessario per una specificazionedei principi riguardanti il funzionamento di Internet, anche in una prospettiva globale.
Questa Dichiarazione dei diritti in Internet è fondata sul pieno riconoscimento di libertà, eguaglianza, dignità e diversità di ogni persona. La garanzia di questi diritti è condizione necessaria perché sia assicurato il funzionamento democratico delle Istituzioni, e perché si eviti il prevalere di poteri pubblici e privati che possano portare ad una società della sorveglianza, del controllo e della selezione sociale. Internet si configura come uno spazio sempre più importante per l’autorganizzazione delle persone e dei gruppi e come uno strumento essenziale per promuovere la partecipazione individuale e collettiva ai processi democratici e l’eguaglianza sostanziale.
I principi riguardanti Internet tengono conto anche del suo configurarsi come uno spazio economico che rende possibili innovazione, corretta competizione e crescita in un contesto democratico.
Una Dichiarazione dei diritti di Internet è strumento indispensabile per dare fondamento costituzionale a principi e diritti nella dimensione sovranazionale.
Cloud computing indicazioni per l’utilizzo consapevole dei servizi (Garante P...AmmLibera AL
L’Autorità nell’ottica di promuovere un utilizzo corretto delle nuove modalità di erogazione dei servizi informatici, specie per quelli erogati tramite cloudpubbliche (public cloud), che comportano l’esternalizzazione di dati e documenti, ritiene opportuna e doverosa un’opera di informazione orientata a tutelare l’importante patrimonio informativo costituito dai dati personali.
Tali indicazioni si propongono, quindi, di offrire un primo insieme di indicazioni utili a tutti gli utenti di dimensioni contenute e di limitate risorse economiche (singoli,
piccole o medie imprese, amministrazioni locali quali i piccoli comuni, ecc.) destinatari della crescente offerta di servizi di cloud computing(pubbliche o ibride), con l’obiettivo di favorire l'adozione consapevole e responsabile di tale tipologia di servizi.
Le avvertenze di seguito enucleate costituiscono un primo quadro di cautele che favoriscono il corretto trattamento dei dati personali attraverso l’utilizzo dei
predetti servizi virtuali e, pertanto, si indirizzano anche ai fornitori, i quali possono fare riferimento a tali indicazioni nella predisposizione dei loro servizi, con l’accortezza
di informare opportunamente gli utenti in ordine alla loro adozione.
L’Autorità - nella consapevolezza che l’utilizzo dei servizi di cloud computing prefigura problematiche ben difficilmente risolvibili a livello nazionale che richiedono,
invece, una riflessione condivisa a livello sia europeo sia internazionale, e in considerazione di tutte le sue implicazioni in relazione al trattamento dei dati personali - intende in ogni caso continuare a seguire l’evoluzione del fenomeno, anche partecipando con altri decisori istituzionali a specifici tavoli di lavoro aperti in materia, in particolare con DigitPAper quanto attiene all’adozione di modelli orientati alle cloud in ambito pubblico. L’Autorità, inoltre, si riserva, laddove ne rilevasse la necessità, di adottare in futuro specifiche e dettagliate prescrizioni indirizzate a utenti e fornitori, specie
sotto il profilo delle misure di sicurezza.
Linee Guida per la razionalizzazione della infrastruttura digitale della Pubb...AmmLibera AL
Le presenti linee guida indicano i possibili approcci alla razionalizzazione delle infrastrutture IT, ovvero l’insieme di interventi attuati sulla tecnologia, sulla logistica e sulla organizzazione di un “sistema informativo”, al fine di diminuirne i costi di esercizio, semplificarne la gestione operativa, aumentarne l’efficienza, la flessibilità e la sicurezza. Il disegno architetturale delle applicazioni e le limitazioni di alcuni sistemi operativi obbligano ancora molti server a risiedere su diverse istanze di sistema operativo e quindi spesso su macchine diverse. Per tali ragioni il processo di razionalizzazione è complesso e implica un ridisegno applicativo e architetturale del sistema informativo e un nuovo disegno organizzativo delle funzioni IT di supporto.
Raccomandazioni e proposte sull'utilizzo del cloud computing nella Pubblica A...AmmLibera AL
L’obiettivo di questo documento di raccomandazioni e proposte è duplice. Da una parte raccoglie considerazioni e proposte rilevanti ai fini dell’adozione del cloud computing da parte della pubblica amministrazione in Italia. Dall’altra si promette di offrire strumenti utili a questo scopo privilegiando un approccio che oltre a proporsi con finalità di razionalizzazione e di risparmio miri anche a promuovere un’organizzazione innovativa dei servizi pubblici online che le soluzioni tecnologiche e operative del cloud rendono possibile. Coerentemente, nel documento vengono solo
marginalmente affrontate alcune problematiche più tecniche connesse alla naturale evoluzione tecnologica dei data center, anche perché a tale tematica sarà dedicato un apposito documento che terrà conto di quanto emerso nel corso delle attività di valutazione, monitoraggio e coordinamento svolte da DigitPA.
Raccomandazioni e proposte sull'utilizzo del cloud computing nella Pubblica A...
Specifiche tecniche per la pubblicazione dei dati ai sensi dell’art.1 comma 32 Legge n.190-2012 (v1.0 2013-05) legge n. 190 2012 (v1.0 2013-05)
1. Specifiche tecniche per la pubblicazione dei
dati ai sensi dell’art. 1 comma 32 Legge n.
190/2012
Versione 1.0
Maggio 2013
2. INDICE
1. OBIETTIVI DEL DOCUMENTO
2
1.1 STORIA DEL DOCUMENTO
1.2 ACRONIMI E DEFINIZIONI
1.3 RIFERIMENTI
2
2
3
2. SPECIFICHE DI TRASMISSIONE DELLA DICHIARAZIONE DI ADEMPIMENTO
3
2.1 TEMPI E MODALITÀ DI INVIO
2.2 REGOLE GENERALI E VINCOLI
2.3 ESEMPIO DI MODULO
3
3
4
3. SPECIFICHE DI PUBBLICAZIONE DATI
5
3.1 REGOLE GENERALI E VINCOLI
3.2 FORMATO DATASET APPALTI
3.2.1 DESCRIZIONE TRACCIATO RECORD DATASET APPALTI
3.2.2 CAMPIONE DI DATASET XML VALIDO
3.2.3 SPECIFICHE DELLO SCHEMA XSD
3.3 FORMATO INDICE DATASET APPALTI
3.3.1 DESCRIZIONE TRACCIATO RECORD INDICE
3.3.2 CAMPIONE DI INDICE XML VALIDO
3.3.3 SPECIFICHE DELLO SCHEMA XSD
5
5
6
8
9
10
11
12
12
4. APPENDICE
13
4.1.1 SPECIFICHE DELLO SCHEMA XSD DEI TIPI
13
AVCP – Specifiche tecniche
Versione 1.0
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3. 1. Obiettivi del documento
Nell’ambito delle disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità
nella Pubblica Amministrazione, adempimenti relativi all’art.1, comma 32 Legge n.190/2012, il
presente documento intende fornire le specifiche tecniche a cui la SA deve far riferimento per
adempiere agli obblighi previsti. In sintesi gli obiettivi del documento sono:
•
•
descrivere in dettaglio le modalità con cui la SA deve comunicare all’Autorità l’avvenuta
pubblicazione dei dati sul proprio sito web istituzionale;
descrivere le strutture dati che la SA deve utilizzare per la pubblicazione delle
informazioni in formato standard aperto sul proprio sito web istituzionale.
1.1 Storia del documento
Versione
1.0
Data
Maggio 2013
Note
Prima stesura
Tabella 1 - Storia del documento
1.2 Acronimi e definizioni
Nella tabella riportata di seguito sono elencati tutti gli acronimi e le definizioni adottate nel
presente documento.
Termine
AVCP
Codice
SA
OE
SIMOG
CIG
XML
XSD
HTTP
PEC
Dataset
Descrizione
Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture
Codice dei contratti pubblici, Decreto legislativo 163/2006 e s.m.
Stazione Appaltante o ente aggiudicatore, di cui agli articoli 32 e 207 del Codice, che
affida contratti pubblici
Operatore Economico; soggetto partecipante a procedure per l’affidamento di
contratti pubblici poste in essere da SA
Sistema Informativo Monitoraggio Gare; è il sistema utilizzato da AVCP per
l’acquisizione delle informazioni sui contratti pubblici
Codice Identificativo Gara; si tratta del codice assegnato dal sistema SIMOG a
ciascun lotto componente una procedura di scelta del contraente
eXtensible Markup Language
XML Schema Definition
HyperText Transport Protocol
Posta elettronica certificata
Una collezione di dati, generalmente riguardanti una stessa organizzazione, che
vengono erogati e gestiti congiuntamente
Tabella 2 - Acronimi e definizioni
AVCP – Specifiche tecniche
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4. 1.3 Riferimenti
Nella tabella riportata di seguito sono elencati i riferimenti utilizzati nel presente documento.
Riferimento
http://www.digitpa.gov.it/
http://www.w3.org
Descrizione
Sito web istituzionale dell'Agenzia per l’Italia Digitale
W3C (World Wide Web Consortium)
Tabella 3 - Riferimenti
2. Specifiche di trasmissione della dichiarazione di adempimento
Le SA per adempiere all’obbligo di pubblicazione dei dati in formato aperto, in sede di prima
applicazione, devono inoltrare apposita comunicazione tramite PEC all’AVCP, secondo le modalità
descritte nei paragrafi seguenti.
2.1 Tempi e modalità di invio
La dichiarazione di adempimento, da parte della SA, dovrà pervenire all’AVCP da un indirizzo PEC
della SA al seguente indirizzo comunicazioni@pec.avcp.it. Tale comunicazione dovrà avere la
seguente forma:
• riportare come oggetto della mail “LG190/2012 – comunicazione di avvenuto
adempimento”;
• contenere in allegato il modulo PDF compilato dalla SA a partire dal template predisposto
dall’AVCP e scaricabile dal portale istituzionale www.avcp.it nella sezione:
Servizi ad accesso libero – Modulistica.
Il modulo PDF allegato dovrà contenere i dati relativi al codice fiscale della SA e l’URL di
pubblicazione dei dati che potrà essere valorizzato con una delle due seguenti tipologie di link:
1. Link diretto al dataset in formato digitale standard aperto;
2. Link ad un indice di dataset contenente una collezione di link, sempre relativi al sito web
istituzionale della SA, che puntano ai singoli dataset in formato digitale standard aperto.
La specifica di queste due tipologie di documenti è dettagliata nei successivi capitoli.
2.2 Regole generali e vincoli
Le comunicazioni che non utilizzeranno le modalità di invio descritte nel paragrafo precedente
non verranno prese in considerazione e verranno considerate non valide ai fini dell’assolvimento
AVCP – Specifiche tecniche
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5. degli obblighi previsti dalla norma.
Il modulo PDF allegato al messaggio PEC dovrà essere quello reso disponibile sul portale
dell’AVCP , debitamente compilato. Non saranno trattate eventuali scansioni.
Si ritiene utile precisare che al canale PEC dedicato comunicazioni@pec.avcp.it dovranno essere
inoltrate esclusivamente comunicazioni del tipo descritto nel precedente paragrafo; per ogni
altro tipo di comunicazione è disponibile l’indirizzo PEC istituzionale protocollo@pec.avcp.it
2.3 Esempio di modulo
Di seguito un esempio di modulo PDF.
Figura 1 - Esempio di modulo per la dichiarazione di adempimento
AVCP – Specifiche tecniche
Versione 1.0
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6. 3. Specifiche di pubblicazione dati
La pubblicazione dei dataset da parte della SA deve avvenire sul proprio sito web istituzionale
secondo le modalità e le specifiche descritte di seguito. Nel caso in cui la SA ritenesse di gestire i
dati su più dataset ovvero, qualora la dimensione del singolo dataset superasse il limite di 5 Mbyte,
la modalità di pubblicazione prevede un documento indice contenente i riferimenti URL ai singoli
dataset. A tal fine si definiscono i seguenti tracciati XML:
•
•
Tracciato record Dataset appalti
Tracciato record Indice di Dataset appalti
3.1 Regole generali e vincoli
La pubblicazione on-line sui siti web istituzionali delle SA deve avvenire tramite la pubblicazione di
un file statico nel formato aperto XML su protocollo http, secondo licenza che consenta almeno di
scaricare liberamente, analizzare e rielaborare, anche a fini statistici, i dati informatici in esso
contenuto.
Il file da pubblicare dovrà essere in formato standard XML 1.0 encoding UTF-8.
Per ogni tracciato XML, è fornito il relativo XSD di convalida a cui far riferimento. I file che non
rispettano, in tutto o in parte, le caratteristiche XSD descritte di seguito non verranno trattati.
3.2 Formato dataset appalti
In ogni file che dovrà essere pubblicato potranno coesistere uno o più lotti relativi a una o più
procedure di scelta del contraente della stessa SA. Il file deve essere strutturato nel formato
standard aperto XML e deve soddisfare lo schema di definizione XSD datasetAppaltiL190.
La dimensione massima del file non potrà superare i 5 Mbyte per cui il numero massimo di lotti
contenuti all’interno dello stesso è variabile e dipende dalla numerosità delle procedure da
pubblicare e dalla relativa complessità.
Le caratteristiche fondamentali del file sono :
1. Il file dovrà contenere una sezione con i metadati del dataset;
2. Il file dovrà contenere una sezione dati con l’elenco dei lotti, più precisamente:
a. ogni record corrisponde ad un lotto. Il record è strutturato ad albero, ovvero
esistono per ogni lotto una serie di record figli che possono riportare informazioni
con cardinalità variabile;
b. ogni lotto è composto dai campi indicati nel tracciato record;
c. ogni file può contenere più lotti.
3. Il file dovrà rispettare, per ciascun campo, il tipo dato e la rispettiva lunghezza massima,
così come definito nei rispetti schema XSD;
4. Nel tracciato record, si fa spesso riferimento a dati codificati (come ad esempio i codici di
AVCP – Specifiche tecniche
Versione 1.0
Pagina 5 di 13
7. procedura di scelta del contraente, ruolo svolto dall’OE ecc.); essi sono descritti in
appositi schema XSD.
3.2.1 Descrizione tracciato record Dataset Appalti
Segue una completa descrizione di ogni campo XML presente nel rispettivo schema XSD.
Indicazioni generali sulla convenzione nominalistica adottata per la colonna Tipo Dato :
•
Data : Le date sono accettate nel formato YYYY-MM-DD in quanto definite come tipo date
nello schema XSD;
Importo : Sequenza di cifre nel formato europeo (Es. 423.89), con il vincolo di 15 cifre
totali di cui 2 decimali;
Stringa alfanumerica : Sequenza di caratteri alfabetici o numerici;
Numerico : Per dati di tipo numerico si intende numeri interi;
Stringa numerica : Sequenza di caratteri numerici;
Stringa: Sequenza di caratteri.
•
•
•
•
•
Di seguito una tabella contenente la descrizione funzionale dei campi. Per maggiori dettagli, in
particolare le cardinalità e le obbligatorietà, si faccia riferimento al relativo XSD.
Tag XML
Descrizione
Vincoli
Tipo Dato
Esempio tipo dato valido
Inizio Sezione <metadata>
titolo
Titolo della pubblicazione
Stringa
Pubblicazione 1 legge 190
abstract
Breve descrizione
pubblicazione
Data prima pubblicazione
dataset
Denominazione ente che
pubblica il dataset
Stringa
Data
Pubblicazione 1 legge 190
anno 1 rif. 2010
2001-12-17
Stringa
AVCP
Data
2001-12-17
Numerico
2008
Stringa
http://www.pubblicazione.it
/dataset1.xml
IODL
dataPubbicazioneDataset
entePubblicatore
dataUltimoAggiornamento
Dataset
Data dell’ultima modifica
della pubblicazione del
dataset
annoRiferimento
Anno di riferimento della
pubblicazione
urlFile
url del dataset
licenza
Tipo di licenza applicata
cig
Codice Identificativo Gara
rilasciato dall’Autorità
AVCP – Specifiche tecniche
Esattamente 4 cifre
URL valido
Fine Sezione <metadata>
Inizio Sezione <data>/<lotto>
Esattamente 10
caratteri
Versione 1.0
Stringa
Stringa
alfanumerica
50302147E7
Pagina 6 di 13
8. codiceFiscaleProp
denominazione
Inizio Sezione <data>/<lotto>/<strutturaProponente>
Codice fiscale della
Stazione Appaltante
responsabile del
procedimento di scelta del
contraente
Denominazione della
Stazione Appaltante
responsabile del
procedimento di scelta del
contraente
Oggetto del lotto
identificato dal CIG
sceltaContraente
Procedura di scelta del
contraente
identificativoFiscaleEstero
ragioneSociale
ruolo
codiceFiscale
identificativoFiscaleEstero
ragioneSociale
codiceFiscale
identificativoFiscaleEstero
ragioneSociale
AVCP – Specifiche tecniche
Stringa
numerica
97163520584
Massimo 250 caratteri
Stringa
Autorità per la Vigilanza sui
Contratti Pubblici di Lavori,
Servizi e Forniture
Fine Sezione <data>/<lotto>/<strutturaProponente>
oggetto
codiceFiscale
Codice fiscale valido di
lunghezza 11
Massimo 250 caratteri
Stringa
Valore tipologica
sceltaContraenteType
Stringa
Gara a procedura aperta per
l’affidamento del Servizio di
riscossione e
rendicontazione dei
contributi
17-AFFIDAMENTO DIRETTO
EX ART. 5 DELLA LEGGE
N.381/91
Inizio Sezione <data>/<lotto>/<partecipanti>
<raggruppamento>/<membro>
Codice fiscale OE
partecipante alla
procedura di scelta del
contraente
Identificativo fiscale OE
estero partecipante alla
procedura di scelta del
contraente
Ragione sociale OE
partecipante alla
procedura di scelta del
contraente
Ruolo in caso di
partecipazione in
associazione con altri
soggetti
Codice fiscale valido di
lunghezza 11 oppure
16
Stringa
alfanumerica
MRABCH84A19H501L
Stringa
Massimo 250 caratteri
Stringa
Ditta Bianchi Mario
Valore tipologica
ruoloType
Stringa
03-ASSOCIATA
Stringa
alfanumerica
00811720580
<partecipante>
Codice fiscale OE
partecipante alla
procedura di scelta del
contraente
Identificativo fiscale OE
estero partecipante alla
procedura di scelta del
contraente
Ragione sociale OE
partecipante alla
procedura di scelta del
contraente
Codice fiscale valido di
lunghezza 11 oppure
16
Stringa
Massimo 250 caratteri
Stringa
ENEL spa
Fine Sezione <data>/<lotto>/<partecipanti>
Inizio Sezione <data>/<lotto>/<aggiudicatari>
<aggiudicatarioRaggruppamento><membro>
Codice fiscale OE
aggiudicatario della
procedura di scelta del
contraente
Identificativo fiscale OE
estero partecipante alla
procedura di scelta del
contraente
Ragione sociale OE
aggiudicatario della
procedura di scelta del
Codice fiscale valido di
lunghezza 11 oppure
16
Stringa
alfanumerica
MRABCH84A19H501L
Stringa
Massimo 250 caratteri
Versione 1.0
Stringa
Ditta Bianchi Mario
Pagina 7 di 13
9. ruolo
codiceFiscale
identificativoFiscaleEstero
ragioneSociale
importoAggiudicazione
dataInizio
dataUltimazione
importoSommeLiquidate
contraente
Ruolo in caso di
partecipazione in
associazione con altri
soggetti
Valore tipologica
ruoloType
Stringa
03-ASSOCIATA
Stringa
alfanumerica
MRARSS86A19H501V
<aggiudicatario>
Codice fiscale OE
aggiudicatario della
procedura di scelta del
contraente
Identificativo fiscale OE
estero partecipante alla
procedura di scelta del
contraente
Ragione sociale OE
aggiudicatario della
procedura di scelta del
contraente
Codice fiscale valido di
lunghezza 11 oppure
16
Stringa
Massimo 250 caratteri
Stringa
Ditta individuale Rossi Mario
Fine Sezione <data>/<lotto>/<aggiudicatari>
Importo di aggiudicazione
al lordo degli oneri di
sicurezza ed al netto
dell’IVA
Importo
123600.97
Data di effettivo inizio
lavori, servizi o forniture
Data di ultimazione lavori,
servizi o forniture
Data
2012-11-18
Data
2013-01-18
Inizio Sezione <data>/<lotto>/<tempiCompletamento>
Fine Sezione <data>/<lotto>/<tempiCompletamento>
Importo complessivo
dell’appalto al netto
dell’IVA
Importo
123600.97
Fine Sezione <data>/<lotto>
Tabella 4 - Descrizione campi tracciato record Lotti
3.2.2 Campione di dataset XML valido
Il seguente esempio, riporta la struttura relativa ad un file dataset .XML contenente un singolo
lotto.
<?xml version="1.0" encoding="UTF-8"?>
<legge190:pubblicazione xsi:schemaLocation="legge190_1_0 datasetAppaltiL190.xsd"
xmlns:xsi="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance" xmlns:legge190="legge190_1_0">
<metadata>
<titolo> Pubblicazione 1 legge 190</titolo>
<abstract> Pubblicazione 1 legge 190 anno 1 rif. 2010</abstract>
<dataPubbicazioneDataset>2012-08-13</dataPubbicazioneDataset>
<entePubblicatore>AVCP</entePubblicatore>
<dataUltimoAggiornamentoDataset>2012-09-15</dataUltimoAggiornamentoDataset>
<annoRiferimento>2012</annoRiferimento>
<urlFile> http://www.pubblicazione.it/dataset1.xml </urlFile>
<licenza> IODL</licenza>
</metadata>
<data>
<lotto>
<cig>4939483E4E</cig>
AVCP – Specifiche tecniche
Versione 1.0
Pagina 8 di 13
10. <strutturaProponente>
<codiceFiscaleProp>97163520584</codiceFiscaleProp>
<denominazione>Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi
e Forniture</denominazione>
</strutturaProponente>
<oggetto>Gara a procedura aperta per l’affidamento della Fornitura di infrastrutture
informatiche per il programma AVCPass</oggetto>
<sceltaContraente>17-AFFIDAMENTO DIRETTO EX ART. 5 DELLA LEGGE
N.381/91</sceltaContraente>
<partecipanti>
<raggruppamento>
<membro>
<codiceFiscale>00000000001</codiceFiscale>
<ragioneSociale>Azienda 1</ragioneSociale>
<ruolo>04-CAPOGRUPPO</ruolo>
</membro>
<membro>
<codiceFiscale>00000000002</codiceFiscale>
<ragioneSociale>Azienda 2</ragioneSociale>
<ruolo>03-ASSOCIATA</ruolo>
</membro>
</raggruppamento>
<partecipante>
<codiceFiscale>00000000003</codiceFiscale>
<ragioneSociale>Azienda Individuale 1</ragioneSociale>
</partecipante>
</partecipanti>
<aggiudicatari>
<aggiudicatarioRaggruppamento>
<membro>
<codiceFiscale>00000000001</codiceFiscale>
<ragioneSociale>Azienda 1</ragioneSociale>
<ruolo>04-CAPOGRUPPO</ruolo>
</membro>
<membro>
<codiceFiscale>00000000002</codiceFiscale>
<ragioneSociale>Azienda 2</ragioneSociale>
<ruolo>03-ASSOCIATA</ruolo>
</membro>
</aggiudicatarioRaggruppamento>
</aggiudicatari>
<importoAggiudicazione>1000.00</importoAggiudicazione>
<tempiCompletamento>
<dataInizio>2012-08-13</dataInizio>
<dataUltimazione>2012-08-13</dataUltimazione>
</tempiCompletamento>
<importoSommeLiquidate>1000.00</importoSommeLiquidate>
</lotto>
</data>
</legge190:pubblicazione>
3.2.3 Specifiche dello schema XSD
Di seguito un’immagine che mostra in formato grafico lo schema XSD del dataset appalti.
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11. Figura 2 - Schema XSD dataset appalti
Lo schema XSD del dataset appalti sarà disponibile all’indirizzo:
http://dati.avcp.it/schema/datasetAppaltiL190.xsd
3.3 Formato Indice Dataset appalti
Nel file indice saranno presenti i link ai singoli dataset che compongono l’insieme completo dei
dati da pubblicare sugli appalti per l’anno di riferimento. Il file deve essere strutturato nel
formato standard aperto XML e deve soddisfare lo schema di definizione XSD
indiceDatasetAppaltiL190.
Ciascun lotto deve essere presente in uno solo dei dataset che verranno pubblicati nel caso di
pubblicazione di più dataset.
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12. La dimensione massima del file non potrà superare i 5 Mbyte per cui il numero massimo di
riferimenti contenuti all’interno dello stesso è variabile e corrisponde alla numerosità dei dataset
indicizzati.
Le caratteristiche fondamentali sono :
1. Il file dovrà contenere una sezione con i metadati del dataset
2. Il file da pubblicare contiene l’elenco dei riferimenti ai dataset pubblicati, più
precisamente:
a. ogni record corrisponde ad un dataset;
b. ogni dataset è composto dai campi indicati nel tracciato record;
c. il file indice può contenere riferimenti a più dataset.
3. Il file dovrà rispettare, per ciascun campo, il tipo dato e la rispettiva lunghezza massima,
così come definito nel rispettivo schema XSD.
3.3.1 Descrizione tracciato record Indice
Segue una completa descrizione di ogni campo XML presente nel rispettivo schema XSD.
Indicazioni generali sulla convenzione nominalistica adottata per la colonna Tipo Dato :
•
•
•
•
•
•
Data : Le date sono accettate nel formato YYYY-MM-DD in quanto definite come tipo date
nello schema xsd;
Importo : Sequenza di cifre nel formato europeo (Es. 423.89), con il vincolo di 15 cifre
totali di cui 2 decimali;
Stringa alfanumerica : Sequenza di caratteri alfabetici o numerici;
Numerico : Per dati di tipo numerico si intende numeri interi;
Stringa numerica : Sequenza di caratteri numerici;
Stringa: Sequenza di caratteri.
Di seguito una tabella contenente la descrizione funzionale dei campi. Per maggiori dettagli, in
particolare le cardinalità e le obbligatorietà, si faccia riferimento al relativo XSD.
Tag XML
Descrizione
Vincoli
Tipo Dato
Esempio tipo dato valido
Inizio Sezione <metadata>
titolo
Titolo della pubblicazione
Stringa
Pubblicazione 1 legge 190
abstract
Breve descrizione
pubblicazione
Data prima pubblicazione
indice
Denominazione ente che
pubblica il dataset
Stringa
Data
Pubblicazione 1 legge 190 anno 1
rif. 2010
2012-12-17
Stringa
AVCP
Data
2012-12-17
dataPubbicazione
Dataset
entePubblicatore
dataUltimo
Aggiornamento
Data dell’ultima modifica della
pubblicazione dell’indice
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13. Indice
annoRiferimento
Anno di riferimento della
pubblicazione
urlFile
url del dataset
licenza
Tipo di licenza applicata
linkDataset
Indirizzo di pubblicazione del
dataset
Data ultimo aggiornamento del
dataset
dataUltimo
Aggiornamento
Esattamente 4 cifre
URL valido
Numerico
2012
Stringa
http://www.pubblicazione.it/
dataset1.xml
IODL
Stringa
Fine Sezione <metadata>
Inizio Sezione <indice><dataset>
URL valido
Stringa
Data
www.pubblicazionelegge190.it/lin
kdataset1.xml
2012-12-15
Fine Sezione <indice><dataset>
Tabella 5 - Descrizione campi tracciato record Indice
3.3.2 Campione di indice XML valido
Il seguente esempio, riporta la struttura relativa ad un file .XML indice contenente riferimenti a 2
dataset.
<?xml version="1.0" encoding="UTF-8"?>
<indici xsi:noNamespaceSchemaLocation="datasetIndiceAppaltiL190.xsd"
xmlns:xsi="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance">
<metadata>
<titolo>Indice pubblicazione n°1</titolo>
<abstract>Pubblicazione relativa all’anno 2010</abstract>
<dataPubblicazioneIndice>2010-08-13</dataPubblicazioneIndice>
<entePubblicatore>AVCP</entePubblicatore>
<dataUltimoAggiornamentoIndice>2010-12-19</dataUltimoAggiornamentoIndice>
<annoRiferimento>2010</annoRiferimento>
<urlFile>www.avcp.it/indicedataset.xml</urlFile>
<licenza>IODL</licenza>
</metadata>
<indice>
<dataset id="ID_1">
<linkDataset> www.avcp.it/dataset1.xml </linkDataset>
<dataUltimoAggiornamento>2013-03-13</dataUltimoAggiornamento>
</dataset>
<dataset id="ID_2">
<linkDataset> www.avcp.it/dataset2.xml </linkDataset>
<dataUltimoAggiornamento>2013-03-13</dataUltimoAggiornamento>
</dataset>
</indice>
</indici>
3.3.3
Specifiche dello schema XSD
Di seguito un’immagine che mostra in formato grafico lo schema XSD dell’indice dei dataset.
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14. Figura 3 - Schema XSD dell'indice dei dataset
Lo schema XSD dell’indice dei dataset sarà disponibile all’indirizzo:
http://dati.avcp.it/schema/datasetIndiceAppaltiL190.xsd
4. Appendice
4.1.1 Specifiche dello schema XSD dei tipi
Lo schema XSD dei tipi, contenenti anche le tipologiche, sarà disponibile all’indirizzo:
http://dati.avcp.it/schema/TypesL190.xsd
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