1. I conduttori sono sempre 2, un uomo e una donna. Le notizie vengono lette sia da uno che dall’altro
conduttore, senza ordini o regole prestabilite.
E’ forse l’unico tg senza pressioni o influenze politiche; questo, insieme a tanti altri fattori, lo ha
fatto diventare in pochi anni uno dei telegiornali più importanti a livello nazionale.
All’inizio del tg vengono riassunte in pochi secondi tutte le notizie del giorno secondo un ordine di
tema e importanza: politica italiana, estera, economia, cronaca, spettacolo e sport.
Il tg ha la durata di 1 ora, diviso in 2 parti.
Nella 1ª parte vengono trattati i temi di politica, esteri, economia e cronaca.
Nella 2ª parte, dopo una breve pubblicità, vengono rielencate brevemente le notizie date nella 1ª
parte del tg e successivamente si affrontano i temi più leggeri (spettacoli e sport).
Le notizie non vengono commentate dai conduttori, come invece accade in altri tg (TG4, TGLa7
per esempio).
Sono poi molte le caratteristiche che lo differenziano dagli altri telegiornali:
• Interattività: lo spettatore può decidere quali
notizie ascoltare, semplicemente schiacciando un
tasto del telecomando (funzione sky active, che
permette di vedere le notizie suddivise in primo
piano, tema del giorno, sport, spettacoli, meteo)
• News che scorrono continuamente sul fondo dello
schermo, che permettono in ogni secondo, anche a
tg iniziato, di vedere le principali notizie del
giorno
• Numerosi ospiti (politici, economisti,
ecc.) che siedono a fianco dei
conduttori e rispondono in diretta a
domande fatte dagli stessi conduttori
• Ci sono ben 24 edizioni ogni giorno, 1
ogni ora, sempre in diretta (anche la
notte!). Le notizie vengono date con
maggior frequenza e rapidità rispetto
a qualsiasi altro telegiornale
Nessuna o comunque pochissime notizie vengono solamente lette in studio; ogni notizia ha sempre
1 o più servizi. Sono molti anche gli speciali (edicola, attualità, economia) e gli approfondimenti
(per esempio in questi giorni sky tg24 segue da vicino con numerosi approfondimenti il BDay).
Matteo Pelucchi – Fenomenologia dei media – Corso di Progettazione artistica per l’impresa - 2010/2011