Un codice a barre blocca fisicamente la visione di un oggetto, così come le sbarre di una carcere, anche solo idealmente, tendono a non farci percepire una parte di vita di chi è realmente costretto a viverci dentro. Il codice diventa -quindi metafora di ostacolo, di pregiudizio, ma allo stesso tempo ci invita a guardare oltre, e a scoprire che dopo quelle sbarre, dopo quel codice, c’è una storia di vita.
Un codice a barre blocca fisicamente la visione di un oggetto, così come le sbarre di una carcere, anche solo idealmente, tendono a non farci percepire una parte di vita di chi è realmente costretto a viverci dentro. Il codice diventa -quindi metafora di ostacolo, di pregiudizio, ma allo stesso tempo ci invita a guardare oltre, e a scoprire che dopo quelle sbarre, dopo quel codice, c’è una storia di vita.
Dal momento in cui entrano in carcere, le detenute vengono private di tutti i loro effetti personali.
Chiediamo a tutte le donne di raccontarsi, con un tweet o una foto su Instagram, attraverso gli oggetti contenuti dentro la loro borsa, per appoggiare la produzione dei prodotti "Made in Carcere" e dare alle detenute la possibilità di costruirsi un futuro e una nuova identità.
Facciamo confessare alle detenute i “reati” che hanno compiuto con le loro mani.
Una provocazione che rende colpevole il pregiudizio e lo sfrutta per dare un valore positivo al concetto di “fare”.
Fare come azione che permette alle detenute di riscoprire il loro valore e come modo per rimarcare la qualità dei prodotti fatti a mano.
Dal momento in cui entrano in carcere, le detenute vengono private di tutti i loro effetti personali.
Chiediamo a tutte le donne di raccontarsi, con un tweet o una foto su Instagram, attraverso gli oggetti contenuti dentro la loro borsa, per appoggiare la produzione dei prodotti "Made in Carcere" e dare alle detenute la possibilità di costruirsi un futuro e una nuova identità.
Facciamo confessare alle detenute i “reati” che hanno compiuto con le loro mani.
Una provocazione che rende colpevole il pregiudizio e lo sfrutta per dare un valore positivo al concetto di “fare”.
Fare come azione che permette alle detenute di riscoprire il loro valore e come modo per rimarcare la qualità dei prodotti fatti a mano.
1. BACKGROUND:
IDEA:
La cucitura nella moda è un simbolo
di qualità ma può anche essere intesa come
la ricostruzione di un legame con qualcosa
che si era spezzato.
Sewing a life significa ricucire la vita di una
persona che è stata in carcere.
Abbiamo inventato una cucitura che potesse
parlare attraverso i codici visivi del linguaggio
morse: grazie a questo espediente i prodotti
acquistano una voce propria, quella
dei detenuti e degli utenti che si raccontano
pensieri ed emozioni interagendo tra loro.
EXECUTION:
#SEWINGALIFE
DIRECT
ACTIVATION-EVENT-PR-OUTDOOR
L’operazione verrà lanciata da un evento: durante la settimana della
moda a Milano una macchina da cucire robotizzata trasformerà in cuciture
i tweet e i post in tempo reale.
Durante l’evento verrano messe in vendita delle magliette su cui verrà
stampata la storia delle detenute, il fronte sarà cucito in codice morse
mentre sul retro ci sarà la traduzione.
I post degli utenti e i pensieri dei detenuti tradotti in codice morse verranno cuciti sui prodotti.
L’etichetta spiegherà l’operazione e conterrà una legenda per decifrare i messaggi.
In questo modo su ogni prodotto ci sarà un messaggio personalizzato.
SOCIAL-WEB CAMPAIGN
Per un periodo limitato di tempo raccoglieremo
i tweet di sostegno e/o post fb che utilizzano
l’hashtag #sewingalife. I tweet verranno tradotti in
codice morse e utilizzati come cuciture sui prodotti.
FASHION
PRINT CAMPAIGN
A suppurto dell’operazione creeremo delle partnership con
le pricipali testate di moda. Inseriremo una finta cover con
il testo della copertina originale scritto in codice morse.
Sul retro della cover sveleremo il significato dell’operazione
e inviteremo gli utenti a partecipare.