Dal momento in cui entrano in carcere, le detenute vengono private di tutti i loro effetti personali.
Chiediamo a tutte le donne di raccontarsi, con un tweet o una foto su Instagram, attraverso gli oggetti contenuti dentro la loro borsa, per appoggiare la produzione dei prodotti "Made in Carcere" e dare alle detenute la possibilità di costruirsi un futuro e una nuova identità.
Facciamo confessare alle detenute i “reati” che hanno compiuto con le loro mani.
Una provocazione che rende colpevole il pregiudizio e lo sfrutta per dare un valore positivo al concetto di “fare”.
Fare come azione che permette alle detenute di riscoprire il loro valore e come modo per rimarcare la qualità dei prodotti fatti a mano.
Dal momento in cui entrano in carcere, le detenute vengono private di tutti i loro effetti personali.
Chiediamo a tutte le donne di raccontarsi, con un tweet o una foto su Instagram, attraverso gli oggetti contenuti dentro la loro borsa, per appoggiare la produzione dei prodotti "Made in Carcere" e dare alle detenute la possibilità di costruirsi un futuro e una nuova identità.
Facciamo confessare alle detenute i “reati” che hanno compiuto con le loro mani.
Una provocazione che rende colpevole il pregiudizio e lo sfrutta per dare un valore positivo al concetto di “fare”.
Fare come azione che permette alle detenute di riscoprire il loro valore e come modo per rimarcare la qualità dei prodotti fatti a mano.