Munnezza sparsa in giro in ogni angolo del paese
Per noi queste piccole e grandi discariche a cielo aperto è tranquillizzante, ci dà modo di non andare in “astinenza”.
Al mattino ci svegliamo e scendiamo in paese è bello munnezza dappertutto, camminiamo sui marciapiedi giocando a scansare sacchetti di munnezza abban donati è un po’ come nei versi della canzone di Gaber l’uomo che cerca di scansare ,saltellando, le righe della pavimentazione.
A volte passeggiando mi distraggo ed ecco che do una testata al sacchetto che penzola dalla corda del balcone.
Che bello anche oggi sono “coperto”.
Nel rileggere le dichiarazioni del Sindaco di Palermo che la mafia fa affari anche sulla munnezza.
Mi viene da pensare:la mafia fa affari sulla droga, come fa affari sulla munnezza!!!!!
Questo ci rassicura di sicuro non andremo mai in “astinenza”
http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.it/2012/11/relazione-prefettizia-dellacommissione.html
Ride the Storm: Navigating Through Unstable Periods / Katerina Rudko (Belka G...
SCIOGLIMENTO CONSIGLIO COMUNALE ISOLA SAN LORENZO 2 BRUNO VASSALLO SERIO CRACOLICI 16 MARZO 202.pdf
1. Giornale di Sicilia 16 Marzo 2002
Assoluzioni e condanne ribaltate
nel processo d’appello “S.Lorenzo 2”
Giulio Gambino era stato assolto in primo grado, ma ieri ha avuto una condanna a quattro
anni. Altri tre presunti estortori di San Lorenzo avevano chiesto l'assoluzione, dopo aver
rimediato una condanna Bifronte al gup, masi sono visti applicare la cosiddetta «
reformatio in peius»: a loro le pene sono state infatti aumentate. 19 bilanciò del processo
«San Lorenzo 2», in secondo grado, si chiude con un sostanziale riequilibrio tra accusa e
difesa: la seconda sezione della Corte d'appello, infatti, ha pure ridotto alcune condanne.
Fra coloro che hanno beneficiato di quest'ultimo meccanismo c'è Giulio Caporrimo, il
presunto reggente della cosca di San Lorenzo. Assoluzione invece per tre imputati, che si
aggiungono ai cinque già scagionati dal gup.
Il bilancio finale è dunque di sedici condannati e otto assolti. La sentenza è stata emessa
ieri alle 15.40, dal collegio presieduto da Sergio La Commare, a latere Antonino Di Pisa e
Rosa Alba Scaduto.
Il processo prendeva in considerazione una serie di estorsioni ai danni dei commercianti
della zona di San Lorenzo, taglieggiati a tappeto, secondo la Procura: l'operazione contro il
racket era stata articolata in più riprese, tra il luglio del 1998 e il luglio del 2001. Il
troncone concluso ieri è il secondo (risale all'estate del'99) ed era stato trattato, con il rito
abbreviato, 1'8 novembre 2000, dal gup Florestano Cristodaro.
La «reformatio in peius». Giulio Gambino passa dall'assoIuzione a quattro anni. Andrea
Gioè si vede invece aumentare la pena di sei mesi: adesso dovrà scontare sei anni e mezzo.
Tommaso Luparello e Giuseppe Amerigo Zito sono stati condannati per associazione
mafiosa a quattro armi ciascuno; in primo grado avevano avuto due anni per “assistenza
agli associati”
Gli assolti. Ieri sono stati scagionati Antonino Di Maggio, Edoardo Valguarnera (assistito
dagli avvocati Raffaele Bonsignore e Lucrezia Frangiamore) e Salvatore Savoca, difeso
dagli avvocati Enrico Sanseverino e FrancescaRusso, condannati a 4 anni ciascuno.
Confermate invece le assolutonii di Giovanni Lipari, Antonino la Monica, Francesco
Siragusa (assistito dall'avvocato Vincenzo Lo Re), Gaetano Letizia, Salvatore e Vincenzo
Di Maio, assistiti dagli avvocati Ugo Castagna, Tizíana Manterosso, Armando Zampardi e
Fabrizia Giunta
Le riduzioni di pena. Per Caporrimo la diminuzione di un anno e mezzo è legata
all'insussistenza del porto illegale di armi; Giuseppe Lo Verde (difeso dagli avvocati
Michele Catalano e Salvo Petronio) passa da 12 a 8 anni. Riduzioni pure per Gioacchino
Ficarrotta e Vincenzo Scalici, che da4anni passano a 2 anni e 8 mesi, mentre Francesco
Paolo Liga si è visto unificare due condanne, e. dovrà scontare complessivamente due anni
e otto mesi. Era assistito dagli avvocati Armando e Debora Zampardi. Tre anni e dieci
mesi sono stati inflitti invece a Francesco Oliveri, sempre con la continuazione,
Le condanne confermate. Non cambia la pena inflitta a Nunzio Serio (6 anni e 8 mesi).
Ribaditi i quattro anni a Calogero Lo Piccolo, figlio di Salvatore, boss latitante di
Tommaso Natale, Giovanni Bonanno, Pietro Bruno, Giuseppe Vassallo e Salvatore Lo
Piccolo (classe 1958, nipote e omonimo del capomafia).