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In poesia, la rima è l'omofonia, ovvero l'identità dei suoni, tra due o più parole a partire dall'ultima
vocale accentata, e si verifica per lo più tra le clausole dei versi di un componimento (altrimenti, essa si
definisce rima interna). Nell'analisi metrica, i versi che rimano tra loro sono indicati mediante la stessa
lettera. Esistono vari tipi di rime:

_ Baciate, se sono in versi consecutivi

Una donna s'alza e cànta              A
La segue il vento e l'incànta         A

_ Alternate, quando il primo verso rima col terzo, il secondo col quarto ecc.

Lo stagno risplende. Se tàce         A
la rana. Ma guizza un bagliore       B
d'acceso smeraldo, di bràce          A
azzurra: il martin pescatore.        B

_ Incrociate, quando il primo verso rima col quarto e il secondo col terzo

Non pianger più. Torna il diletto fìglio            A
a la tua casa. È stanco di mentìre.                 B
Vieni; usciamo. Tempo di rifiorìre.                 B
Troppo sei bianca: il volto è quasi un gìglio.      A
_ Ripetute, quando i versi sono organizzati secondo lo schema ABC, ABC

Ma ben veggio or si come al popol tutto            A
favola fui gran tempo, onde sovente                B
di me medesmo meco mi vergogno;                    C

e del mio vaneggiar vergogna è il frutto,          A
e ‘l pentersi, e ‘l conoscer chiaramente           B
che quanto piace al mondo è breve sogno            C

_ Incatenate, quando Il primo verso rima con il terzo della prima terzina, il secondo con il primo della
seconda terzina, il secondo di questa rima con il primo delle terza terzina, e così via. Schema metrico
ABA BCB

Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende,           A
prese costui de la bella persona                   B
che mi fu tolta; e'l modo ancora m'offende.        A

Amor, ch'a nullo amato amar perdona,               B
mi prese del costui piacer sì forte,               C
che, come vedi, ancor non m'abbandona              B
_ Invertite, se seguono schemi del tipo ABC-CBA, oppure ABC-BCA, oppure ABC-ACB

cantò fatali, ed il diverso esiglio,          A
per cui bello di fama e di sventura           B
baciò la sua petrosa Itaca Ulisse.            C

tu non altro che il canto avrai del figlio,   A
o materna mia terra; a noi prescrisse         C
il fato illacrimata sepoltura.                B

_ Interne, legano parole che si trovano a metà o all'interno del verso

così mia sorte ria mi calca e sbassa
e mi mette in manette e mi sorpassa

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Rime

  • 1. In poesia, la rima è l'omofonia, ovvero l'identità dei suoni, tra due o più parole a partire dall'ultima vocale accentata, e si verifica per lo più tra le clausole dei versi di un componimento (altrimenti, essa si definisce rima interna). Nell'analisi metrica, i versi che rimano tra loro sono indicati mediante la stessa lettera. Esistono vari tipi di rime: _ Baciate, se sono in versi consecutivi Una donna s'alza e cànta A La segue il vento e l'incànta A _ Alternate, quando il primo verso rima col terzo, il secondo col quarto ecc. Lo stagno risplende. Se tàce A la rana. Ma guizza un bagliore B d'acceso smeraldo, di bràce A azzurra: il martin pescatore. B _ Incrociate, quando il primo verso rima col quarto e il secondo col terzo Non pianger più. Torna il diletto fìglio A a la tua casa. È stanco di mentìre. B Vieni; usciamo. Tempo di rifiorìre. B Troppo sei bianca: il volto è quasi un gìglio. A
  • 2. _ Ripetute, quando i versi sono organizzati secondo lo schema ABC, ABC Ma ben veggio or si come al popol tutto A favola fui gran tempo, onde sovente B di me medesmo meco mi vergogno; C e del mio vaneggiar vergogna è il frutto, A e ‘l pentersi, e ‘l conoscer chiaramente B che quanto piace al mondo è breve sogno C _ Incatenate, quando Il primo verso rima con il terzo della prima terzina, il secondo con il primo della seconda terzina, il secondo di questa rima con il primo delle terza terzina, e così via. Schema metrico ABA BCB Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende, A prese costui de la bella persona B che mi fu tolta; e'l modo ancora m'offende. A Amor, ch'a nullo amato amar perdona, B mi prese del costui piacer sì forte, C che, come vedi, ancor non m'abbandona B
  • 3. _ Invertite, se seguono schemi del tipo ABC-CBA, oppure ABC-BCA, oppure ABC-ACB cantò fatali, ed il diverso esiglio, A per cui bello di fama e di sventura B baciò la sua petrosa Itaca Ulisse. C tu non altro che il canto avrai del figlio, A o materna mia terra; a noi prescrisse C il fato illacrimata sepoltura. B _ Interne, legano parole che si trovano a metà o all'interno del verso così mia sorte ria mi calca e sbassa e mi mette in manette e mi sorpassa