Donne, talento e professionalità online / Talent Donna - di Cecilia Spanu e A...Cultura Digitale
Seminario breve "Donne, talento e professionalità online / Talent Donna" di Cecilia Spanu e Annalisa Quaranta, tenuto nella sezione di Job Matching dedicata ai seminari brevi e job storytelling del 24 ottobre 2013.
giovanni campagnoli (2008), Il lavoro di rete nel lavoro con i giovani, Monza...Giovanni Campagnoli
Coop Soc. Spaziogiovani
Monza, 16 settembre 2008
Lavoro di rete. Costruzione di socialita’ e consenso all’interno ed all’esterno del Servizio con i giovani
Lavoro di rete: quale lavoro? E quali reti? I processi di creazione del valore legati alla comunicazione interna ed esterna, necessari e funzionali al lavoro di rete Il lavoro e la rete
Flavia Rubno e Giuliana Laurita, founders di The Talking Village, hanno presentato il progetto sociale di ascolto e partecipazione "Dash - Idee per le Mamme" alla prima edizione del Social Case History Forum 2012
strumenti collaborativi per lo sviluppo delle aziende 1extrategy
primo incontro del 19 marzo 2010: conoscere, ascoltare, monitorare la rete.
- come e cosa cercare in rete: la selezione delle fonti, gli strumenti;
- monitorare la rete: seguire e restare aggiornati sugli argomenti di interesse;
- pubblicare contenuti online: la condivisione, la privacy, il copyright (e copyleft);
- web reputation: conoscere e costruire la propria (positiva) reputazione online;
Donne, talento e professionalità online / Talent Donna - di Cecilia Spanu e A...Cultura Digitale
Seminario breve "Donne, talento e professionalità online / Talent Donna" di Cecilia Spanu e Annalisa Quaranta, tenuto nella sezione di Job Matching dedicata ai seminari brevi e job storytelling del 24 ottobre 2013.
giovanni campagnoli (2008), Il lavoro di rete nel lavoro con i giovani, Monza...Giovanni Campagnoli
Coop Soc. Spaziogiovani
Monza, 16 settembre 2008
Lavoro di rete. Costruzione di socialita’ e consenso all’interno ed all’esterno del Servizio con i giovani
Lavoro di rete: quale lavoro? E quali reti? I processi di creazione del valore legati alla comunicazione interna ed esterna, necessari e funzionali al lavoro di rete Il lavoro e la rete
Flavia Rubno e Giuliana Laurita, founders di The Talking Village, hanno presentato il progetto sociale di ascolto e partecipazione "Dash - Idee per le Mamme" alla prima edizione del Social Case History Forum 2012
strumenti collaborativi per lo sviluppo delle aziende 1extrategy
primo incontro del 19 marzo 2010: conoscere, ascoltare, monitorare la rete.
- come e cosa cercare in rete: la selezione delle fonti, gli strumenti;
- monitorare la rete: seguire e restare aggiornati sugli argomenti di interesse;
- pubblicare contenuti online: la condivisione, la privacy, il copyright (e copyleft);
- web reputation: conoscere e costruire la propria (positiva) reputazione online;
T-FARM "spazi di lavoro, collaborazione e condivisione"Kairos o.d.v.
La sfida che abbiamo di fronte e’ immaginare una rinnovata creativita’ locale, che valorizzi le risorse/eccelenze presenti nel nostro territorio e cerchi nuove soluzioni alle questioni che interrogano
il futuro dell’economia
locale e del lavoro.
Semantica dei nuovi media - il wikivocabolario (seconda versione)Dino Amenduni
Questa presentazione è la prima parte di un processo che sarà lungo e in continuo divenire: la definizione del vocabolario dei nuovi media: cinquanta parole chiave che spiegano l’universo di questo pezzo di mondo della comunicazione e ne intrecciano dinamiche e metodi di studio
(psicologia, sociologia, semiotica, applicazione, comunicazione aziendale, istituzionale, politica). La prossima release è il 28 febbraio 2011, per suggerimenti: dino.amenduni@proformaweb.it
Openness e cura: quali sono gli agenti di cambiamento nell’ecosistema di cura?WeMake | fablab makerspace
WeMake ha curato il panel “Openness e cura: quali sono gli agenti di cambiamento nell’ecosistema di cura?” nell’ambito del Festival delle Comunità del Cambiamento di RENA, domenica 9 ottobre presso Base Milano.
Sono intervenuti al panel Ezio Manzini, designer e studioso di interventi sociali, Carlo Mango, responsabile dell’area ricerca in Fondazione Cariplo e Renato Galliano, direttore del settore sviluppo e smart city del Comune di Milano. Ha moderato Costantino Bongiorno di WeMake.
2. Chi sono?
Entro nelle vostre case, chiedo permesso e mi presento…
Mi chiamo Laura Ribotta, sono ingegnere ambientale, ne capisco poco di
informatica (tipico utente base) e da tre anni lavoro in remoto.
3. Il mio lavoro...
...non ci azzecca nulla con questa remote conference…
mi occupo di suoli contaminati per il Comune di Torino. Vi presento invece la mia
esperienza di telelavoro in una Pubblica Amministrazione.
4 giorni di lavoro a casa, 1 in ufficio, 2 ore di
reperibilità obbligatoria al telefono fisso.
4. Lavoro Agile o Smartworking
Due termini di moda...vi riporto la definizione che mi piace di più…
“Smart Working significa ripensare il telelavoro in un’ottica più intelligente, mettere in
discussione i tradizionali vincoli legati a luogo e orario lasciando alle persone maggiore
autonomia nel definire le modalità di lavoro a fronte di una maggiore responsabilizzazione
sui risultati. Autonomia, ma anche flessibilità, responsabilizzazione, valorizzazione dei
talenti e fiducia diventano i principi chiave di questo nuovo approccio.”
[Mariano Corso, responsabile scientifico dell’Osservatorio Smart Working, Politecnico di Milano,
Supplemento allegato al n°9.2015 di Harvard Business Review]
5. Legislazione italiana su tutto questo?
Il telelavoro è ben regolamentato…
Sul Lavoro Agile in generale c’è un Disegno di legge che pare avrà vita tortuosa
…
Per la pubblica amministrazione la Riforma PA approvata parla di un 10% di
dipendenti da mettere in telelavoro o lavoro agile...stanno scrivendo decreto
attuativo e linee guida.
A mio parere meno scriveremo e più facile sarà in Italia
lavorare da remoto.
6. Social media
Il mio incontro con i social media è accaduto in un momento in cui ero isolata a
casa mia senza grandi possibilità di comunicare…
è stato per me subito evidente quanto potessi con questi mezzi uscire dal mio
guscio senza muovermi di casa.
Ma il lavoro da remoto mi ha svelato la loro
potenzialità.
7. Le comunità di pratica
Non vi parlerò di community nate per vendere un prodotto, ma di reti sociali.
“Le comunità di pratica sono gruppi di persone che condividono la passione su
qualcosa che fanno e che interagiscono regolarmente per imparare a farlo meglio”
Etienne Wenger
1° regola che mi sono data: aiuta se puoi. Se puoi devi.
1° risultato ottenuto: un sacco di gente disposta ad aiutarmi. Non quelli che
avevo aiutato io.
8. Scelta delle community
I social sono una grande perdita di tempo? Sì, basta saperlo.
Per questo è importante scegliere accuratamente le community da frequentare.
Ho scelto quelle:
da cui imparare qualcosa,
che migliorassero il mio personal branding.
2° regola: sono sempre stata me stessa.
2° risultato: allargamento del mio network
9. La mia prima community
Nel 2013 viene attuato il progetto TELELAVORO.TO.COM,
20 dipendenti sono in telelavoro (su un totale di 11000)
Nasce una community di telelavoratrici:
Scambio di informazioni
Aiuti su problemi concreti
Non ci sentiamo sole e isolate
10. Esempi di community
Socialgnock: gruppo pubblico su fb, ad accesso su invito, sole donne, ambito
social network. Regola NOLINK
https://www.facebook.com/groups/socialgnock/?fref=ts
SMARTWORKING E LAVORO AGILE: gruppo su linkedin, ad accesso libero con
approvazione del gestore, condivisione di esperienze sul lavoro agile, scopo
comune:diffondere nuove modalità di lavoro in Italia.
https://www.linkedin.com/groups/8257660
Non si vende nulla, ma si fanno affari!