1. Domenico mi aveva parlato della sua idea di proporre un nuovo modo di fare formazione, basato su un
percorsofattodi immagini e “costruzioni”,tramiteil gioco.Mettere inscenalapropriacreativitàe stimolare
il confronto dei presenti,su concetti anche complessi, in modo divertente e coinvolgente. Dopo due giorni
così intensi,possosolo dire che è stataun’esperienza che è andataoltre le aspettative,holamente pienadi
immagini e di riflessioni e l’acquisita consapevolezza che questo modo di fare formazione sia veramente
efficace e innovativo, una vera rivelazione per me. Ho osservato gli sguardi concentrati e divertiti dei
partecipanti, mentre cercavano nei contenitori i componenti dei Lego che meglio potessero rappresentare
quello che volevano esprimere. Ho visto una vera e sentita attenzione ai racconti di tutti, un confronto
approfondito sui concetti che venivano man mano sviluppati e una “naturale” ed immediata dimestichezza
con argomenti non semplici da trasmettere come ad esempio i principi dell’Analisi dei Rischi. Ho osservato
me stesso lasciarmi coinvolgere, superare rapidamente le resistenze, i dubbi iniziali e appassionarmi.
Perla professioneche svolgo hofrequentatotanti corsi di formazione.Regolarmenteterminavano contante
nozioni in testa e decine di fogli di appunti.Una concentrazione focalizzata a trascrivere quello che volevo
memorizzare, perpoi verificareadistanzadi tempoche i collegamentitrai vari concetti mi risultavanovaghi.
Avere invece davanti agli occhi per tutto il tempo del corso la rappresentazione del modello che stavamo
man mano costruendo, poterlo toccare, vedere e seguirne i collegamenti tra gli elementi strutturali dei
concetti,sonoelementi che consentonodi vivereafondol’esperienzadelcorso. Potercapire e memorizzare,
tramite le immagini che i partecipanti si portano a casa, senza prendere una sola pagina di appunti.
By Andrea Boldrini