Le motivazioni dei piccoli azionisti Telecom depositate in Procura il 18 ottobre 2012
1. Documento consegnato alla Consob il 17 ottobre 2012 ore 11:00
Documento aggiornato e depositato alla Procura della Repubblica di Milano il 18 ottobre 2012 ore
11:00
Oggetto: Proposta di mettere direttamente a votazione l’Azione di responsabilità contro
Carlo Buora per i rilevanti eventi recenti o in alternativa rinviare l’Assemblea o riconvocare
una nuova assemblea. Quanto detto analogamente per il dottor Riccardo Ruggero.
In riferimento all’ordine del giorno dell’Assemblea del 18 ottobre di TI, il sottoscritto in qualita’ di
presidente dei piccoli azionisti riuniti in Asati, e come singolo azionista della Societa’, propone di
mettere a votazione direttamente il voto sull’azione di responsabilita’ verso Carlo Buora per
gravi motivi emersi a valle dell’Assemblea del 15 maggio 2012 e a valle dello scorso CdA del 2
agosto 2012 , quando il CDA accetto’, contro le nostre sollecitazioni, una elemosina dagli avvocati
di Buora che chiesero la transazione per 500.000 euro, successivamente con trattative elevati a
1.000.000 di euro generando confusione e sgomento tra gli azionisti di minoranza.
A nostro parere i motivi di questa richiesta, la stessa che facemmo nel corso dell’assemblea del 15
maggio 2012 - bocciata per un conflitto di interesse- trovano oggi la conferma di quanto abbiamo
sempre sostenuto. La notizia della recente chiusura di una tranche delle indagini da parte della
Procura di Milano su Tronchetti Provera accusato di un delitto gravissimo quale la ricettazione che
prevede una pena fino a 8 anni di reclusione, ne dà conferma. Tra l’altro ci risulta che i legali di
Telecom Italia hanno già ritirato il dischetto con l’articolato del provvedimento relativo al dr.
Marco Tronchetti Provera emesso dal Procuratore Robledo. Perché questo fatto non risulta nella
comunicazione 2, pubblicata ieri sera 17 ottobre alle 20:00 e relativa alle richieste dalla CONSOB?
2. Perche’ oggi sosteniamo che non e’ possibile votare la transazione?
In riferimento alle informazioni messe a disposizione su richiesta della Consob alle ore 20 di
mercoledi 17 ottobre 2012, a sole 19 ore dall’inizio dell’assemblea, la domanda è:
il 16 dicembre del 2010, giorno del CDA di Telecom Italia, era descritta l’”operazione K”
(spionaggio alla Kroll) nel rapporto Deloitte (depositato recentemente in corso di giudizio
presso la corte di assiste di Milano giudice Gamacchio), e nella relazione del Comitato di
Governance e del Governo Societario del bilancio 2010 (acquisita anche essa in Corte
d’Assise dal Giudice Gamacchio, con le relative 51 fatture per diversi milioni di euro tanto
da far sforare il budget della funzione security dell’epoca)? O perazione le cui fatture
nemmeno il Presidente del Collegio Sindacale, dott. Bignami, nell’assemblea del 15 maggio
scorso, alla domanda del Presidente di ASATI, diceva di conoscere. Operazione questa,
della Kroll, presente anche nella chiusura dell’indagine su Tronchetti Provera da parte del
Procuratore aggiunto della Repubblica Dott. Robledo.
Ai fini dell’azione di responsabilita’ nei confronti di Carlo Buora – che, lo ricordo a tutti, era il
diretto superiore gerarchico di Tavaroli - non è necessario avere la prova che Buora fosse
consapevole delle pratiche illecite della security ma e’ sufficiente che a Buora si possa rimproverare
di non aver adeguatamente organizzato l’Azienda – e quindi anche la funzione Security che da lui
dipendeva - prevenendo in maniera efficace che Tavaroli e sodali non commettessero tali
gravissime pratiche illecite. Il fatto che ancora non esistano molti precedenti di azioni civili fondate
sulla violazione di questo dovere non può essere un serio argomento per non proporre azioni.
Diversamente si dovrebbe concludere che l’art. 2392 del codice civile che ha introdotto nel 2003
l’obbligo a carico degli Amministratori Delegati di curare l’adeguatezza dell’assetto
organizzativo, amministrativo e contabile della Società, sia poco più che una grida manzoniana
destinata a non dover mai essere applicato, appunto per mancanza di precedenti (se non si fanno
azioni perché mancano i precedenti, i precedenti continueranno a mancare e non si faranno mai
azioni, in un circolo vizioso che non fa onore all’intelligenza di chi propone questi argomenti, chi
sono i legati che hanno dato questi consigli insignificanti!). Quanto all’argomento che le prospettive
di successo dell’azione sarebbero incerte, chiediamo solo di non essere presi in giro: azioni
giudiziarie che abbiano, in partenza, esito certo non ne esistono e se esistessero, non ci sarebbe
bisogno, come fa Telecom ogni giorno, di pagare milioni di euro fior di avvocati (quanto sono
costati gli avvocati tutti di Telecom Italia per difendersi dalle vicende di queste politiche illecite).
L’esperienza giudiziaria di questi ultimi anni, proprio a proposito della security, dice poi che tutti i
Giudici che se ne sono occupati incidentalmente o direttamente, i GIP dott. Gennari, dott. ssa
Belsito e soprattutto dott.ssa Panasiti fino addirittura alla Corte di Cassazione nella recente sentenza
sull’appropriazione indebita hanno tutti e sempre speso parole durissime e di condanna contro gli ex
amministratori di Telecom. Ora che, finalmente, anche la Procura della Repubblica muove
pesantissime accuse all’ex Presidente, si vuole davvero che Telecom continui a mettere la testa
sotto la sabbia e a fare finta che nulla sia successo e che la Società sia stata ben gestita e
amministrata dal 2002 al 2007? Oppure, con questi argomenti cavillosi e inconsistenti si vuol
nascondere altro e cioè il pesantissimo conflitto di interessi che condiziona le deliberazioni di molti
consiglieri in CdA e di riflesso dei rappresentanti degli azionisti in assemblea, che non vogliono,
per nessun ragione, indipendentemente dall’interesse della società che amministrano e di cui sono
soci, colpire gli amici o gli amici degli amici, con cui sono in affari? C’è bisogno che Vi spieghi
dove è il conflitto di interessi?
nel corso dell’assemblea del 15 maggio 2012 Asati aveva gia’ proposto l’azione di
responsabilita’ direttamente verso Buora come risulta dai verbali;
3. il Presidente Esecutivo della Societa’ rispondendo alla lettera della Consob del 9 maggio
2012, a seguito anche delle denunce di un “socio”, in Assemblea tra l’altro ha detto: “ la
Direzione security , dell’epoca, non avrebbe agito all’insaputa delle altre funzioni Aziendali
e dei Vertici della Pirelli prima e di TI poi (coincidenti nelle stesse persone) “.Quindi Buora
ne era perfettamente al corrente e ancora il Presidente continua :”il Consiglio di
Amministrazione della Societa’ del 9 maggio “ha deciso di porre in essere nei confronti
dell’ex Amministratore Esecutivo Carlo Buora u atto interruttivo della prescrizione ( che
scadrebbe il 3 dicembre 2012), propedeutico all’esercizio dell’azione sociale di
responsabilita’, che sara’ inserita all’ordine del giorno in apposita Assemblea , compiendo
tutti gli atti necessari ed opportuni a tal fine”.
E allora ci chiediamo perche’ questa farsa di oggi…, perche’ si e’ accettato di proporre una
transazione?
E’ notizia di questi giorni che Telecom è stata condannata a pagare 1 milione di euro e ne ha già
pagati 500000 all’ex calciatore Vieri in una causa da lui intentata per illecito spionaggio. 1 milione
è esattamente l’importo della transazione che ci proponete di approvare per Buora. Vieri è solo uno
dei più di 5000 soggetti dossierati e spiati dalla security di Telecom negli anni nefasti della gestione
Tronchetti. Basta fare una moltiplicazione (1 milione per 5000) e si capisce quale sia il rischio
economico, di possibili condanne per risarcimento del danno, che grava su Telecom per i fatti della
security. E Buora se la può cavare con 1 milione? E il resto del conto lo dovrà pagare Telecom, e
quindi, per la nostra parte, noi azionisti?
Il presidente del Collegio sindacale aveva a sua volta letto una relazione - ma nemmeno la
commentiamo visto che non conosceva nemmeno le 51 fatture del rapporto K (spionaggio alla
Kroll) da noi consegnate in assemblea , allegate al verbale e materia proprio su cui oggi Tronchetti
verrebbe accusato e di cui lo stesso Buora, sapeva tutto come dimostreremo – in cui l’Operazione K
era ignorata;
la Corte di Cassazione in data 20 settembre 2011, afferma nel capitolo 17 che il dott. Carlo
Buora, in riferimento allo spionaggio alla Kroll , che e’ costato ingenti risorse finanziarie
tanto da nel 2004 uno sforamento del budget della security di TI, era particolarmente
informato come il dott. Tronchetti. Testimonianza resa dal dott. Francesco Chiappetta
general counsel della societa’.
Telecom Italia gia’ si e’ costituita nel procedimento in Corte di Assise contro Tavaroli,
Bernardini, Ghioni, Cipriani e & per il reato presupposto della ricettazione (hacheraggio a
danno della Kroll) contestata a Tronchetti e quindi a Buora Il fatto che Buora non e’ stato
coinvolto nella specifica chiusura delle indagini non significa nulla. Quando si articolera’ il
procedimento vedrete si parlera’ molto di lui e la TI cosa fara’, che ha patteggiato in
maniera tombale, il conflitto di interessi ha vinto e i gli azionisti di minoranza ancora una
volta sono stati presi in giro e danneggiati.
Ora potrete argomentare che il voto per corrispondenza non permette questo cambiamento di
programma. Ma il voto di corrispondenza rappresenta pochissime deleghe e si potrà sempre
eccepire “la prova di resistenza” . In ancora non conosciamo le motivazioni della Procura di
Milano e cosi’ scavalcate l’assemblea e dopo vi inventate un’altra alchimia sempre sull’onda del
conflitto di interessi, tra l’altro non vi è venuto in mente di chiedervi perché la chiusura su
Tronchetti è avvenuta a 100 ore dall’Asssemblea? , che aleggia sul CdA di Telecom Italia.
Cio’ premesso invitiamo l’azionista Telco ad astenersi dalla votazione per conflitto di interessi non
dichiaratao vedi artic. 2692 bis e 2931 cc. Tra l’altro se ci fosse una ulteriore dimostrazione del
continuo conflitto di interessi facciamo presente che da notizie riportate dalla stampa nazionale tra
4. gli advisor per la valutazione dell’asset della rete di accesso in vista di uno scorporo successivo e’
stata invita anche Mediobanca e Banca Intesa due dei maggiori azionisti di Telco, i quali hanno
rapporti con la Societa’ Pirelli.
Chiediamo pertanto di mettere in votazione le seguenti tre proposte:
la prima – rinviare questa assemblea;
la seconda - sospendere la votazione sulla transazione per Buora e procedere direttamente alla
votazione sull’azione di responsabilita’ su Buora
la terza - riconvocare un’altra Assemblea, su cui votare tra l’altro sicuramente l’azione di
responsabilita’ contro Tronchetti Provera fatto ormai inevitabile, alla luce del fatto che
nell’instaurando procedimento Telecom Italia si dovrà per forza di cose costituire come parte
lesa. Ci sono i tempi infatti , dalla data di comunicazione alla stampa dell’ordine del giorno
occorrono 30 giorni di calendario: il Cda per statuto ha bisogno di 5 giorni per proporre
l’Assemblea ma per fatti urgenti l’Assemblea può essere convocata 12 ore prima quindi
ampiamente entro la scadenza del 3 dicembre 2012 per l’azione di responsabilità verso Buora.
Se viene opposto che non si puo’ modificare l’ordine del giorno rispondiamo che il voto per
corrispondenza, pochissime deleghe 0.1% del capitale massimo non sposta in nessuna direzione il
risultato finale.
Per quanto riguarda il dr. Riccardo Ruggero, non c’è bisogno di articolare nessuna ulteriore
spiegazione, dato che ha un processo penale in corso.
Per Asati Per Azionista Socio
Il Presidente
Ing. Franco Lombardi Ing. Franco Lombardi