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DOCUMENTO POLITICO-PROGRAMMATICO PER LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2015
La Città di Sorrento, le sue tradizioni e la sua storia, le sue istituzioni e i suoi abitanti, subiscono giorno dopo
giorno l’umiliazione dell’essere governata da una classe dirigente inadeguata e opportunista. Umiliazione
dovuta all’assenza di politiche per il bene comune, per la vita quotidiana dei cittadini, la totale mancanza
di una visione prospettica e di progetti a lungo termine per lo sviluppo economico e sociale. Siamo sempre
più servi di politiche clientelari e ricattatorie e siamo ridotti a rango di comprimari.
In questo contesto, che prende sempre più la forma di una spirale negativa, chi ama questa Città e ne tiene
a cuore le sorti non può restare a guardare inerte. Serve un’alternativa forte, un’idea nuova di concepire e
interpretare il rapporto istituzioni-cittadini, una programmazione credibile e capace di garantire il
progresso e la prosperità delle generazioni presenti e, soprattutto, future.
Per questo motivo abbiamo deciso di metterci in gioco, di condividere le nostre idee e i nostri programmi
per il bene della Città di Sorrento nella sua interezza e diversità. Abbiamo deciso di proporci come la svolta
credibile e positiva, come l’alternativa che questa terra necessita per il proprio futuro.
Il buio in cui oggi si trova la nostra amata Città richiede sforzi nell’immediato e progettualità per il domani.
Solo unendo questi differenti aspetti nelle scelte e nei programmi potremo invertire il trend negativo.
Sorrento nel panorama nazionale e regionale. Le liste, diverse dalla nostra, che concorrono per la
competizione cittadina non si sa che referenti politici abbiano né nazionali né locali. Ridurranno Sorrento
nel ghetto e la renderanno marginale facendolo sprecare la forza e il peso che ha. Noi siamo gli esponenti
di una grande forza nazionale che governa l'Italia innovandone cultura e contenut., Solo attraverso il
Partito Democratico si potranno risolvere quei dei problemi che abbiamo che sono di livello nazionale,
come , per esempio, il rapporto tra i nuovi strumenti del job acts e la stagionalizzazione.
Una grande Sorrento: questo è per alcuni solo uno slogan vuoto e utilizzato solo in occasione della
campagna elettorale. Deve essere invece un obiettivo concreto da realizzare nell'immediato. Sorrento è un
brand famoso nel mondo, ma oggi è troppo piccola per competere nei grandi teatri internazionali del
turismo. La città si deve perciò allargarsi sul territorio della Penisola Sorrentina creando occasioni di
investimenti nuovi e di sviluppo. Saremo così tutti più ricchi perchè dallo sviluppo nasce la ricchezza.
Avremo una crescita più equilibrata e saremo in grado di dare risposte vere anche ai nostri cittadini
residenti.
Il peso fiscale e il costo dell'apparato L'amministrazione comunale costa troppo – circa 40 milioni di euro
l'anno- per quello che da. L'aumento del costo dell'apparato è stato abnorme. Nel primo anno assumiamo
l'impegno di una manovra fiscale che dovrà ridurre le imposte per almeno un milione di euro anche con
un diverso utilizzo dell'imposta di soggiorno. Allo stesso tempo, bisognerà dare efficienza all'apparato
amministrativo che oggi ha spesso tempi lunghissimi nelle risposte al cittadino ed appare spesso confuso,
incerto e senza responsabilità definite. La qualità del nostro personale politico è l'unica che può assicurare il
miglior funzionamento dei dipendenti comunali a cui bisognerà assicurare reale autonomia di gestione.
Bisogna dunque ripartire e bisogna farlo iniziando dall’essenza dello sviluppo della società: la scuola e la
cultura. L’amministrazione uscente, nonostante i proclami, non è riuscita riaprire (se non con ampio
ritardo) la scuola Vittorio Veneto, riversando su famiglie e lavoratori i disagi e i costi dell’emergenza. Anzi, è
riuscita nell’ardua impresa di far chiudere anche il plesso di Cesarano, moltiplicando le difficoltà per la
fascia di popolazione servita prevalentemente da quella scuola, ossia gli abitanti della zona collinare di
Cesarano e Casarlano. Una nuova politica fondata su scuola e cultura significa puntare sulla formazione e
sul progresso sociale dei cittadini, con infrastrutture adeguate e sicure, con servizi e facilitazioni innovative
e all’avanguardia. La razionalizzazione dell’offerta formativa e la giusta collaborazione tra l’istituzione
comunale e quelle scolastiche è la strada da intraprendere per la creazione di nuove e più ampie
opportunità per i nostri giovani. Soprattutto bisognerà, come hanno fatto altre città, nel mondo rendere
permanente, per esempio attraverso la musica la cui espressione è connaturata alle nostre terre,
l'educazione delle giovani generazioni. Il turista che arriva in città dovrà, perciò, trovare un città che fa
cultura su serio abbandonando la politica della mega manifestazioni che, oramai, hanno fatto il loro tempo
e che appaiono inutili nella logica dell'accoglienza di un turismo che appare sempre più qualificato e
attento.
Di pari passo con il miglioramento dei servizi scolastici camminerà la riscoperta e la rivalutazione del nostro
immenso patrimonio culturale. La ricchezza che quotidianamente calpestiamo sarà il volano per lo
sviluppo, anche turistico ed economico, del nostro territorio. La Villa Romana al Capo di Sorrento, i
Cisternoni Spasiano, le Antiche Mura e i resti romani di piazza Veniero e Villa Fiorentino sono solo esempi
del potenziale culturale e archeologico a oggi inespresso e che intendiamo recuperare. Di pari importanza è
il rilancio del Museo Correale, così come le bellezze paesaggistiche e ambientali, da riscoprire con
l’implementazione dell’attività di sentieristica.
Occorre un grande progetto di rivalutazione del Centro Storico. Regolamentare, con la collaborazione di
commercianti e residenti, l’utilizzo del suolo pubblico tra le vie del Centro, evitare l’effetto “casbah”
dovuto alla deregulation amministrativa, rilanciare il decoro e le bellezze diffuse, ripartendo dalla storia e
dalle tradizioni della vera Sorrento, scoraggiare il commercio delle “cineserie” e incentivare la produzione e
la vendita delle tipicità locali. Contestualmente, recuperare il patrimonio culturale e artistico diffuso: dai
palazzi storici al Sedil Dominova, dallo Schizzariello alla bellezza delle storiche chiese di San Paolo e della
Pietà.
Analizzando la struttura economica del nostro paese non si può evitare di notare la differente velocità nel
settore turistico tra gli operatori privati e il soggetto pubblico. L’eccellenza del nostro settore ricettivo
(pluripremiato a livello internazionale negli ultimi anni) è troppo spesso lasciata da sola da parte delle
istituzioni comunali. Ripensare l’offerta turistica, con l’obiettivo di destagionalizzare fino a 10 mesi (marzo-
dicembre) il periodo di apertura della maggior parte delle attività, è necessario non solo per attrarre un
turismo di maggiore qualità, ma anche per garantire opportunità di lavoro alla popolazione residente e il
funzionamento dell’indotto turistico, costituito da agenzie, operatori e ristoratori. E’ necessario garantire
maggiore sicurezza ai residenti e ai visitatori, potenziare le infrastrutture dei trasporti, assicurando la
semplicità nella mobilità interna con basso impatto sul traffico e sull’ambiente.
Particolare attenzione deve essere riservata al crescente fenomeno extra-alberghiero, per il quale si rende
necessaria una regolamentazione concertata con gli operatori del settore, che ne semplifichi il
funzionamento burocratico e ne promuova l’integrazione sostenibile all’interno della Città.
Anche l’Imposta di Soggiorno va decisamente riorganizzata, con la destinazione degli introiti vincolata,
anno per anno, alla realizzazione di opere specifiche e rendicontata sia alle strutture ricettive sia ai turisti
contribuenti, in modo da rendere lavoratori e visitatori concretamente partecipi dello sviluppo cittadino.
Per chi vive di immagine è fondamentale, pur avendo come obiettivo la crescita di un territorio, tutelare
l’ambiente e il paesaggio che ci circondano, evitando colate di cemento indiscriminate e favorendo il
recupero delle aree abbandonate e poco sviluppate nonché il recupero dell'esistente. Occorrerà infine,
dopo quasi ven'anni, completare finalmente il condono edilizio dando certezze ai proprietari e allo stesso
tempo riqualificando l'ambiente. Parlare d’ambiente non può prescindere dalla risorsa mare: serve un
monitoraggio costante e analitico della qualità delle acque, da effettuare in collaborazione con l’ARPAC, gli
istituti universitari e le associazioni ambientaliste e marinare. Un mare pulito è la cartolina da visita che
oggi manca alla Città di Sorrento, con divieti di balneazioni a mesi alterni e assenza di controlli del livello di
inquinamento.
Allo stesso tempo occorrerà avere, attraverso la richieste delle migliori intelligenze artistiche, un opera
pubblica nuova che caratterizzi la città e ne diventi il simbolo.
Di pari passo deve camminare la gestione del ciclo dei rifiuti: adottare il programma Rifiuti Zero e premiare
cittadini e imprese virtuose. Solo con un’adeguata incentivazione economica per le pratiche di riduzione dei
rifiuti (e un correlato sistema di sanzioni per chi non rispetta le norme) si potranno avere considerevoli
risparmi sul costo della raccolta e dello smaltimento, con benefici fiscali per i cittadini.
In forma collaterale al punto precedente è la tematica del lavoro. L’istituzione di un Osservatorio
Comunale per il Lavoro Irregolare e Sommerso (con la partecipazione di imprenditori, sindacati e
associazioni di categoria) è il primo punto per un’analisi puntuale e dettagliata del mondo del lavoro e delle
sue patologie nella nostra Città. Inoltre, è necessaria la riorganizzazione dell’Ufficio per l’Impiego, da
potenziare in collaborazione con lo Sportello Unico per le Attività Produttive. Il Comune si farà quindi parte
attiva nella formazione dei lavoratori, con l’organizzazione di corsi professionali e stage formativi dedicati
alle figure lavorative più ricorrenti.
Il rilancio di Sorrento non può, poi, prescindere dalla realizzazione e dalla fruizione efficiente delle strutture
pubbliche. In questa ottica è di fondamentale importanza il percorso meccanizzato tra il Porto e il
Parcheggio Lauro, per il quale risulta essere stato perso, dall’amministrazione uscente, un finanziamento
regionale di 11,7 milioni di euro. Tale percorso, da realizzare con nuove risorse pubbliche derivate (nuovo
finanziamento o recupero del precedente) o proprie (emissione Buoni Comunali), per la rilevanza che
ricopre, non può prescindere dalla gestione diretta da parte del Comune. Il completamento di questa opera
pubblica consente la pedonalizzazione definitiva del Centro Storico, con ricadute positive immediate per la
vivibilità e il commercio.
Per quanto riguarda la fruizione dei beni pubblici, si rileva la totale assenza di progettualità per l’area del
Parco Ibsen e, contestualmente, la mancanza di spazi per i giovani. Destinare alle attività giovanili il Parco
Ibsen significa rivalutare una zona attualmente non sfruttata e garantire alle nuove generazioni un luogo
pubblico di aggregazione e formazione sociale. Al tempo stesso, si eviterà un’ulteriore inutile
privatizzazione a vantaggio dei soliti noti.
Inoltre, l’inadeguatezza dello Stadio Italia delinea la necessità di un nuovo impianto polivalente da
utilizzare sia per le manifestazioni sportive sia come arena per spettacoli e concerti, da realizzare con le
risorse economiche messe a disposizione da Unione Europea e Regione Campania per tale scopo.
Ammettendo che “Ci si salva e si va avanti se si agisce insieme e non solo uno per uno” riconosciamo la
centralità che hanno le frazioni e le periferie cittadine all’interno del nostro programma di sviluppo. Dal
potenziamento dei servizi pubblici essenziali (trasporti, illuminazione, manutenzione) a una nuova e più
incisiva vicinanza delle istituzioni comunali alle comunità delle zone collinari, del Capo di Sorrento e della
Marina Grande, costituita dalla presenza concreta delle stesse nelle diversi luoghi di aggregazione. Inoltre,
eventi e manifestazioni dedicati alla tradizione dei borghi e alle loro attrazioni, condurranno alla
rivalutazione turistica e alla riqualificazione economica delle aree periferiche.
La stessa attenzione deve essere riposta nei confronti delle fasce deboli della popolazione, a cui andare
incontro con agevolazioni e meccanismi di sostegno al reddito: alimentare e semplificare il fondo per gli
affitti, garantire servizi e opportunità ai nuclei familiari che ne hanno di meno tramite un apposito
programma di agevolazioni che preveda anche la gratuità dei servizi erogati direttamente dal Comune.
In questo senso si inserisce la riorganizzazione del prelievo fiscale comunale che deve prevedere
un’aliquota progressiva per l’IRPEF e per l’IMU con ampio margine di no-tax area per le fasce di reddito più
basse e l’azzeramento della TASI sulla prima casa e sugli esercizi commerciali
Problematiche cruciali e molto sentite da parte della popolazione residente sono il tema della sicurezza e
della manutenzione urbana. Per poter risolvere i disagi per i cittadini sono necessari investimenti in
infrastrutture e servizi, possibili grazie alle risorse già presenti all’interno del bilancio comunale e costituite
dai residui dei mutui contratti dal Comune di Sorrento per opere finanziate e non realizzate. Con questi
fondi, stimabili prudenzialmente in oltre un milione e mezzo di euro, si può portare avanti un progetto
straordinario di manutenzione di strade e arredo urbano e di messa in sicurezza del territorio, per
contrastare fenomeni di dissesto idrogeologico.
In ambito sicurezza, invece, bisogna rimodernare il sistema cittadino di videosorveglianza, applicando le
nuove tecnologie disponibili ma, soprattutto, concertare con le forze dell’ordine un piano sovracomunale
di sicurezza e gestione del territorio.
La complessa sfida che il mercato internazionale, rapido e mutevole, ci pone davanti corrisponde alla nostra
capacità di adattamento ai cambiamenti, necessaria alle imprese del nostro territorio per progredire e
competere nei propri settori d’affari. In questa direzione, riteniamo fondamentale l’adozione dell’idea di
Smart City, ossia l’ottimizzazione e l’innovazione dei servizi pubblici grazie all’impiego di nuove tecnologie
della comunicazione, della mobilità e dell’efficienza energetica al fine di migliorare la qualità della vita e
soddisfare le esigenze di cittadini e imprese. Si pensi, a titolo di esempio, alla realizzazione di una rete
wireless pubblica e gratuita, alla sostenibilità ambientale ed energetica degli edifici pubblici e
dell’impianto di illuminazione, a una nuova idea di mobilità integrata con sistemi di bike e car sharing, alla
digitalizzazione del rapporto Cittadino-Comune.
Anche se di non diretta competenza comunale, il tema della Sanità dovrà essere affrontato in sinergia con
le istituzioni e il volontariato del settore per potenziare servizi e funzionalità sanitarie. Garantire la
sicurezza della struttura ospedaliera e incrementare i servizi di ambulatorio d’emergenza (soprattutto nel
periodo estivo in cui aumenta la popolazione sul territorio), dislocati nei luoghi maggiormente popolati,
sono interventi che il Comune di Sorrento ha il dovere di affrontare per difendere la salute dei cittadini e
dei turisti. Così come la diffusione sul territorio dei sistemi di defibrillazione, all’interno delle parafarmacie e
delle strutture sportive, per una pronta risposta alle eventuali situazioni di emergenza.
Come indicato in premessa, ribalteremo il rapporto cittadini-istituzioni, stimolando e incentivando la
partecipazione attiva dei cittadini e delle associazioni nella gestione del patrimonio di tutti. Dalla gestione
degli spazi verdi e dei parchi alla collaborazione nelle scelte amministrative, è nostra intenzione coinvolgere
la cittadinanza nell’amministrazione della nostra Città, risvegliando le coscienze sopite e distratte. E’ ora di
dire basta al clientelismo e al nepotismo dilaganti nel palazzo comunale: gli interessi personali non avranno
spazio dinanzi agli interessi della collettività.
Con questa visione della Città di Sorrento, moderna e plurale, ci proponiamo ai nostri concittadini,
rimanendo aperti ai contributi e alle idee delle forze progressiste e libere presenti sul territorio
comunale. Cambiare è possibile! Siamo Liberi e vogliamo tornare ad essere Primi

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Programma PD Sorrento

  • 1. DOCUMENTO POLITICO-PROGRAMMATICO PER LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2015 La Città di Sorrento, le sue tradizioni e la sua storia, le sue istituzioni e i suoi abitanti, subiscono giorno dopo giorno l’umiliazione dell’essere governata da una classe dirigente inadeguata e opportunista. Umiliazione dovuta all’assenza di politiche per il bene comune, per la vita quotidiana dei cittadini, la totale mancanza di una visione prospettica e di progetti a lungo termine per lo sviluppo economico e sociale. Siamo sempre più servi di politiche clientelari e ricattatorie e siamo ridotti a rango di comprimari. In questo contesto, che prende sempre più la forma di una spirale negativa, chi ama questa Città e ne tiene a cuore le sorti non può restare a guardare inerte. Serve un’alternativa forte, un’idea nuova di concepire e interpretare il rapporto istituzioni-cittadini, una programmazione credibile e capace di garantire il progresso e la prosperità delle generazioni presenti e, soprattutto, future. Per questo motivo abbiamo deciso di metterci in gioco, di condividere le nostre idee e i nostri programmi per il bene della Città di Sorrento nella sua interezza e diversità. Abbiamo deciso di proporci come la svolta credibile e positiva, come l’alternativa che questa terra necessita per il proprio futuro. Il buio in cui oggi si trova la nostra amata Città richiede sforzi nell’immediato e progettualità per il domani. Solo unendo questi differenti aspetti nelle scelte e nei programmi potremo invertire il trend negativo. Sorrento nel panorama nazionale e regionale. Le liste, diverse dalla nostra, che concorrono per la competizione cittadina non si sa che referenti politici abbiano né nazionali né locali. Ridurranno Sorrento nel ghetto e la renderanno marginale facendolo sprecare la forza e il peso che ha. Noi siamo gli esponenti di una grande forza nazionale che governa l'Italia innovandone cultura e contenut., Solo attraverso il Partito Democratico si potranno risolvere quei dei problemi che abbiamo che sono di livello nazionale, come , per esempio, il rapporto tra i nuovi strumenti del job acts e la stagionalizzazione. Una grande Sorrento: questo è per alcuni solo uno slogan vuoto e utilizzato solo in occasione della campagna elettorale. Deve essere invece un obiettivo concreto da realizzare nell'immediato. Sorrento è un brand famoso nel mondo, ma oggi è troppo piccola per competere nei grandi teatri internazionali del turismo. La città si deve perciò allargarsi sul territorio della Penisola Sorrentina creando occasioni di investimenti nuovi e di sviluppo. Saremo così tutti più ricchi perchè dallo sviluppo nasce la ricchezza. Avremo una crescita più equilibrata e saremo in grado di dare risposte vere anche ai nostri cittadini residenti. Il peso fiscale e il costo dell'apparato L'amministrazione comunale costa troppo – circa 40 milioni di euro l'anno- per quello che da. L'aumento del costo dell'apparato è stato abnorme. Nel primo anno assumiamo l'impegno di una manovra fiscale che dovrà ridurre le imposte per almeno un milione di euro anche con un diverso utilizzo dell'imposta di soggiorno. Allo stesso tempo, bisognerà dare efficienza all'apparato amministrativo che oggi ha spesso tempi lunghissimi nelle risposte al cittadino ed appare spesso confuso, incerto e senza responsabilità definite. La qualità del nostro personale politico è l'unica che può assicurare il miglior funzionamento dei dipendenti comunali a cui bisognerà assicurare reale autonomia di gestione. Bisogna dunque ripartire e bisogna farlo iniziando dall’essenza dello sviluppo della società: la scuola e la cultura. L’amministrazione uscente, nonostante i proclami, non è riuscita riaprire (se non con ampio ritardo) la scuola Vittorio Veneto, riversando su famiglie e lavoratori i disagi e i costi dell’emergenza. Anzi, è riuscita nell’ardua impresa di far chiudere anche il plesso di Cesarano, moltiplicando le difficoltà per la fascia di popolazione servita prevalentemente da quella scuola, ossia gli abitanti della zona collinare di Cesarano e Casarlano. Una nuova politica fondata su scuola e cultura significa puntare sulla formazione e sul progresso sociale dei cittadini, con infrastrutture adeguate e sicure, con servizi e facilitazioni innovative e all’avanguardia. La razionalizzazione dell’offerta formativa e la giusta collaborazione tra l’istituzione
  • 2. comunale e quelle scolastiche è la strada da intraprendere per la creazione di nuove e più ampie opportunità per i nostri giovani. Soprattutto bisognerà, come hanno fatto altre città, nel mondo rendere permanente, per esempio attraverso la musica la cui espressione è connaturata alle nostre terre, l'educazione delle giovani generazioni. Il turista che arriva in città dovrà, perciò, trovare un città che fa cultura su serio abbandonando la politica della mega manifestazioni che, oramai, hanno fatto il loro tempo e che appaiono inutili nella logica dell'accoglienza di un turismo che appare sempre più qualificato e attento. Di pari passo con il miglioramento dei servizi scolastici camminerà la riscoperta e la rivalutazione del nostro immenso patrimonio culturale. La ricchezza che quotidianamente calpestiamo sarà il volano per lo sviluppo, anche turistico ed economico, del nostro territorio. La Villa Romana al Capo di Sorrento, i Cisternoni Spasiano, le Antiche Mura e i resti romani di piazza Veniero e Villa Fiorentino sono solo esempi del potenziale culturale e archeologico a oggi inespresso e che intendiamo recuperare. Di pari importanza è il rilancio del Museo Correale, così come le bellezze paesaggistiche e ambientali, da riscoprire con l’implementazione dell’attività di sentieristica. Occorre un grande progetto di rivalutazione del Centro Storico. Regolamentare, con la collaborazione di commercianti e residenti, l’utilizzo del suolo pubblico tra le vie del Centro, evitare l’effetto “casbah” dovuto alla deregulation amministrativa, rilanciare il decoro e le bellezze diffuse, ripartendo dalla storia e dalle tradizioni della vera Sorrento, scoraggiare il commercio delle “cineserie” e incentivare la produzione e la vendita delle tipicità locali. Contestualmente, recuperare il patrimonio culturale e artistico diffuso: dai palazzi storici al Sedil Dominova, dallo Schizzariello alla bellezza delle storiche chiese di San Paolo e della Pietà. Analizzando la struttura economica del nostro paese non si può evitare di notare la differente velocità nel settore turistico tra gli operatori privati e il soggetto pubblico. L’eccellenza del nostro settore ricettivo (pluripremiato a livello internazionale negli ultimi anni) è troppo spesso lasciata da sola da parte delle istituzioni comunali. Ripensare l’offerta turistica, con l’obiettivo di destagionalizzare fino a 10 mesi (marzo- dicembre) il periodo di apertura della maggior parte delle attività, è necessario non solo per attrarre un turismo di maggiore qualità, ma anche per garantire opportunità di lavoro alla popolazione residente e il funzionamento dell’indotto turistico, costituito da agenzie, operatori e ristoratori. E’ necessario garantire maggiore sicurezza ai residenti e ai visitatori, potenziare le infrastrutture dei trasporti, assicurando la semplicità nella mobilità interna con basso impatto sul traffico e sull’ambiente. Particolare attenzione deve essere riservata al crescente fenomeno extra-alberghiero, per il quale si rende necessaria una regolamentazione concertata con gli operatori del settore, che ne semplifichi il funzionamento burocratico e ne promuova l’integrazione sostenibile all’interno della Città. Anche l’Imposta di Soggiorno va decisamente riorganizzata, con la destinazione degli introiti vincolata, anno per anno, alla realizzazione di opere specifiche e rendicontata sia alle strutture ricettive sia ai turisti contribuenti, in modo da rendere lavoratori e visitatori concretamente partecipi dello sviluppo cittadino. Per chi vive di immagine è fondamentale, pur avendo come obiettivo la crescita di un territorio, tutelare l’ambiente e il paesaggio che ci circondano, evitando colate di cemento indiscriminate e favorendo il recupero delle aree abbandonate e poco sviluppate nonché il recupero dell'esistente. Occorrerà infine, dopo quasi ven'anni, completare finalmente il condono edilizio dando certezze ai proprietari e allo stesso tempo riqualificando l'ambiente. Parlare d’ambiente non può prescindere dalla risorsa mare: serve un monitoraggio costante e analitico della qualità delle acque, da effettuare in collaborazione con l’ARPAC, gli istituti universitari e le associazioni ambientaliste e marinare. Un mare pulito è la cartolina da visita che oggi manca alla Città di Sorrento, con divieti di balneazioni a mesi alterni e assenza di controlli del livello di inquinamento. Allo stesso tempo occorrerà avere, attraverso la richieste delle migliori intelligenze artistiche, un opera pubblica nuova che caratterizzi la città e ne diventi il simbolo. Di pari passo deve camminare la gestione del ciclo dei rifiuti: adottare il programma Rifiuti Zero e premiare cittadini e imprese virtuose. Solo con un’adeguata incentivazione economica per le pratiche di riduzione dei rifiuti (e un correlato sistema di sanzioni per chi non rispetta le norme) si potranno avere considerevoli risparmi sul costo della raccolta e dello smaltimento, con benefici fiscali per i cittadini.
  • 3. In forma collaterale al punto precedente è la tematica del lavoro. L’istituzione di un Osservatorio Comunale per il Lavoro Irregolare e Sommerso (con la partecipazione di imprenditori, sindacati e associazioni di categoria) è il primo punto per un’analisi puntuale e dettagliata del mondo del lavoro e delle sue patologie nella nostra Città. Inoltre, è necessaria la riorganizzazione dell’Ufficio per l’Impiego, da potenziare in collaborazione con lo Sportello Unico per le Attività Produttive. Il Comune si farà quindi parte attiva nella formazione dei lavoratori, con l’organizzazione di corsi professionali e stage formativi dedicati alle figure lavorative più ricorrenti. Il rilancio di Sorrento non può, poi, prescindere dalla realizzazione e dalla fruizione efficiente delle strutture pubbliche. In questa ottica è di fondamentale importanza il percorso meccanizzato tra il Porto e il Parcheggio Lauro, per il quale risulta essere stato perso, dall’amministrazione uscente, un finanziamento regionale di 11,7 milioni di euro. Tale percorso, da realizzare con nuove risorse pubbliche derivate (nuovo finanziamento o recupero del precedente) o proprie (emissione Buoni Comunali), per la rilevanza che ricopre, non può prescindere dalla gestione diretta da parte del Comune. Il completamento di questa opera pubblica consente la pedonalizzazione definitiva del Centro Storico, con ricadute positive immediate per la vivibilità e il commercio. Per quanto riguarda la fruizione dei beni pubblici, si rileva la totale assenza di progettualità per l’area del Parco Ibsen e, contestualmente, la mancanza di spazi per i giovani. Destinare alle attività giovanili il Parco Ibsen significa rivalutare una zona attualmente non sfruttata e garantire alle nuove generazioni un luogo pubblico di aggregazione e formazione sociale. Al tempo stesso, si eviterà un’ulteriore inutile privatizzazione a vantaggio dei soliti noti. Inoltre, l’inadeguatezza dello Stadio Italia delinea la necessità di un nuovo impianto polivalente da utilizzare sia per le manifestazioni sportive sia come arena per spettacoli e concerti, da realizzare con le risorse economiche messe a disposizione da Unione Europea e Regione Campania per tale scopo. Ammettendo che “Ci si salva e si va avanti se si agisce insieme e non solo uno per uno” riconosciamo la centralità che hanno le frazioni e le periferie cittadine all’interno del nostro programma di sviluppo. Dal potenziamento dei servizi pubblici essenziali (trasporti, illuminazione, manutenzione) a una nuova e più incisiva vicinanza delle istituzioni comunali alle comunità delle zone collinari, del Capo di Sorrento e della Marina Grande, costituita dalla presenza concreta delle stesse nelle diversi luoghi di aggregazione. Inoltre, eventi e manifestazioni dedicati alla tradizione dei borghi e alle loro attrazioni, condurranno alla rivalutazione turistica e alla riqualificazione economica delle aree periferiche. La stessa attenzione deve essere riposta nei confronti delle fasce deboli della popolazione, a cui andare incontro con agevolazioni e meccanismi di sostegno al reddito: alimentare e semplificare il fondo per gli affitti, garantire servizi e opportunità ai nuclei familiari che ne hanno di meno tramite un apposito programma di agevolazioni che preveda anche la gratuità dei servizi erogati direttamente dal Comune. In questo senso si inserisce la riorganizzazione del prelievo fiscale comunale che deve prevedere un’aliquota progressiva per l’IRPEF e per l’IMU con ampio margine di no-tax area per le fasce di reddito più basse e l’azzeramento della TASI sulla prima casa e sugli esercizi commerciali Problematiche cruciali e molto sentite da parte della popolazione residente sono il tema della sicurezza e della manutenzione urbana. Per poter risolvere i disagi per i cittadini sono necessari investimenti in infrastrutture e servizi, possibili grazie alle risorse già presenti all’interno del bilancio comunale e costituite dai residui dei mutui contratti dal Comune di Sorrento per opere finanziate e non realizzate. Con questi fondi, stimabili prudenzialmente in oltre un milione e mezzo di euro, si può portare avanti un progetto straordinario di manutenzione di strade e arredo urbano e di messa in sicurezza del territorio, per contrastare fenomeni di dissesto idrogeologico. In ambito sicurezza, invece, bisogna rimodernare il sistema cittadino di videosorveglianza, applicando le nuove tecnologie disponibili ma, soprattutto, concertare con le forze dell’ordine un piano sovracomunale di sicurezza e gestione del territorio. La complessa sfida che il mercato internazionale, rapido e mutevole, ci pone davanti corrisponde alla nostra capacità di adattamento ai cambiamenti, necessaria alle imprese del nostro territorio per progredire e competere nei propri settori d’affari. In questa direzione, riteniamo fondamentale l’adozione dell’idea di Smart City, ossia l’ottimizzazione e l’innovazione dei servizi pubblici grazie all’impiego di nuove tecnologie
  • 4. della comunicazione, della mobilità e dell’efficienza energetica al fine di migliorare la qualità della vita e soddisfare le esigenze di cittadini e imprese. Si pensi, a titolo di esempio, alla realizzazione di una rete wireless pubblica e gratuita, alla sostenibilità ambientale ed energetica degli edifici pubblici e dell’impianto di illuminazione, a una nuova idea di mobilità integrata con sistemi di bike e car sharing, alla digitalizzazione del rapporto Cittadino-Comune. Anche se di non diretta competenza comunale, il tema della Sanità dovrà essere affrontato in sinergia con le istituzioni e il volontariato del settore per potenziare servizi e funzionalità sanitarie. Garantire la sicurezza della struttura ospedaliera e incrementare i servizi di ambulatorio d’emergenza (soprattutto nel periodo estivo in cui aumenta la popolazione sul territorio), dislocati nei luoghi maggiormente popolati, sono interventi che il Comune di Sorrento ha il dovere di affrontare per difendere la salute dei cittadini e dei turisti. Così come la diffusione sul territorio dei sistemi di defibrillazione, all’interno delle parafarmacie e delle strutture sportive, per una pronta risposta alle eventuali situazioni di emergenza. Come indicato in premessa, ribalteremo il rapporto cittadini-istituzioni, stimolando e incentivando la partecipazione attiva dei cittadini e delle associazioni nella gestione del patrimonio di tutti. Dalla gestione degli spazi verdi e dei parchi alla collaborazione nelle scelte amministrative, è nostra intenzione coinvolgere la cittadinanza nell’amministrazione della nostra Città, risvegliando le coscienze sopite e distratte. E’ ora di dire basta al clientelismo e al nepotismo dilaganti nel palazzo comunale: gli interessi personali non avranno spazio dinanzi agli interessi della collettività. Con questa visione della Città di Sorrento, moderna e plurale, ci proponiamo ai nostri concittadini, rimanendo aperti ai contributi e alle idee delle forze progressiste e libere presenti sul territorio comunale. Cambiare è possibile! Siamo Liberi e vogliamo tornare ad essere Primi