PIANO REGIONE SICILIA DI COORDINAMENTO PER LA TUTELA DELLA QUALITA’ DELL’ARIA AMBIENTE ADOTTATO CON D.A. N 176/GAB DEL 9 AGOSTO 2007
Il Piano oltre a rappresentare un collage di capitoli, paragrafi ….. integralmente trascritti da pubblicazioni di altri Enti ed Amministrazioni, riproduce delle U“inverosimili”U SIMILITUDINI SOMIGLIANZE COPIATURE REFUSI ERRORI …….con l’omologo piano:
IL “PIANO DELLA REGIONE VENETO PER LA TUTELA E IL RISANAMENTO DELL’ARIA” (delibera 452 15 febbraio 2000) ADOTTATO CON DELIBERAZIONE N 57 DEL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO L’11.11.2004 che nell’APRILE 2006 LA COMMISSIONE AUROPEA BOCCIA
La distribuzione delle pagine del Piano Aria Regione Sicilia Copiato con il relativo numero di pagine oltre al Piano Veneto dalle oltre 20 fonti da cui si è “ricopiato”
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/
http://lapiazzaisolana.wordpress.com/
Approvazione
delle linee guida e procedure attuative per "La formazione di programmi di edilizia residenziale
sociale e di riqualificazione di ambiti urbani degradati e dismess
Approvazione
delle linee guida e procedure attuative per "La formazione di programmi di edilizia residenziale
sociale e di riqualificazione di ambiti urbani degradati e dismess
Informatizzazione del Piano Comunale delle Coste della Città di Tricase secon...Marco Palazzo
Informatizzazione del Piano Comunale delle Coste della Città di Tricase secondo gli standard regionali previsti ai fini della verifica di conformità con la pianificazione sovraordinata
Marco Palazzo, Donato Rausa, 3P LAB Srl, Lecce
Vito Ferramosca, Nives Foggetti, Settore Assetto e Governo del Territorio, Città di Tricase (LE)
Atti della 21a Conferenza Nazionale ASITA, Salerno, Novembre 2017, pp. 811-820
Intervento di Daniela Poli (presentazione del PPR della Regione Puglia) al convegno "Il paesaggio per: strategie al tempo della crisi per abitare meglio sempre". Torino, 10 dicembre 2010.
Piano aria regione sicilia audizioni in commissione territorio ambiente inter...Pino Ciampolillo
ANZA’,TOLOMEO,SANSONE,GULLO,INTERLANDI,ITALCEMENTI,ZUCCARELLO,D’ANGELO,ANGELA BIANCHETTI, ELETTRODOTTO, ENEL, Erin Brockovich, Gianluca Rossellini, Giusy Pollino, induzione magnetica, ITALCEMENTI, Luigi Maximilian Caligiuri, PACE DEL MELA, SACELIT, TRALICCI, TUMORI,BRUNO, CUTINO, ENEA,ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2009, BODY CENTER,ISOLA DELLE FEMMINE,LUCIDO MARIA STELLA, LOTTIZZAZIONE LA PALOMA, LUCIDO, MAFIA, PALAZZOTTO, POMIERO, PORTOBELLO, RISO, UFFICIO TECNICO COMUNALE,VOTO DI SCAMBIO,AIELLO MARIA,AIELLO PAOLO,BATTAGLIA ROSALIA,CARDINALE,CUTINO MARCELLO,GIUCASTRO,GUTTADAURO,LUCIDO SALVATORE,BOLOGNA, PAL_azzotto,PELOSO,CALTANISETTA,PORTOBELLO,Riso Napoleone,Riso Rosaria,ISOLA DELLE FEMMINE,REGGIO CLABRIA,SCIOGLIMENTO CONSIGLIO COMUNALE,MAFIA,INFILTRAZIONI MAFIOSE,COPACABANA,POMIERO,BRUNO
Roberto Cappelletti, LUCIDO ANTONINO RISO NAPOLEONE LUCIDO MARIA STELLA BODY CENTER ENEA CIMITERO DECADENZA AREA LOTTO 7 A DETERMINA DEL 3 SETTORE N.40, LUCIDO ANTONINO RISO NAPOLEONE LUCIDO MARIA STELLA BODY CENTER ENEA CIMITERO DECADENZA AREA LOTO 7 A DET DEL 1 SETT N.157
SENTENZA 864 2013,BRUNO FRANCESCO,BRUNO PIETRO,MOROSINI,STEFANO GALLINA,ENEA VINCENZO,ISOLA DELLE FEMMINE,SAN LORENZO 1,SAN LORENZO 2,LO BONO VINCENZO,RENAULT 18/TL,8 GIUGNO 1982,TAORMINA GIUSEPPE,ENEA PIETRO,ISOLA DELLE FEMMINE, FIAT 124 BIANCA,D’AGOSTINO BENEDETTO BENNY,MUTOLO,NAIMO,ONORATO,PROCEDIMENTO PENALE 4538 1993 R.G.N.R.,LO PICCOLO,RICCOBONO,MICALIZZI,BRUNO PIETRO,ADDIO PIZZO 5,COPACABANA,BADALAMENTI,VASSALLO GIUSEPPE,TROJA ANTONINO,BRUNO GIUSEPPE, SCALICI SALVATORE,COSTA CORSARA,AIELLO GIUSEPPE BENITO,ALIMENA GIUSEPPALO CICERO,POMIERO GIUSEPPE,LUCIDO,CATALDO,CARDINALE,B.B.P.,BRUNO GIOVANNI FACIAMACCHIATA,D’AGOSTINO VINCENZO,CARDINALE GIUSEPPA,RICCOBONO CATERINA,UVA MARIA,IMPASTATO GIOVANNI,CONIGLIO MARIA CONCETTA,
Piano aria regione veneto anza' salvatore giuseppe ciampolillo procedimento ...Pino Ciampolillo
Peraltro, le correzioni riguardano solo una piccola parte delle strafalcionerie messe sinteticamente in evidenza nella conferenza stampa di Legambiente del 21/11/2007, non risultando prese in considerazione tante altre parti di cui non era stata fatta esplicita menzione.
In definitiva, nel copia e incolla, i refusi da “refusi veneti” sono diventati “refusi siciliani” e gli autori siciliani, con il citato D.A. n. 43, dopo 7 mesi li hanno corretti facendoli comparire come propri errori di stampa. (sic!)
Ma nonostante questo, alla data del 22/10/2008(*) (dopo ulteriori 7 mesi) sul sito web dell’Assessorato era possibile trovare sì la versione “corretta” del Piano, salvo ad accorgersi che conteneva le stesse precedenti strafalcionerie. (sic!).
Dalla fine di ottobre 2008 sul sito risulta inserita la versione con i “refusi” veneti corretti, ma soltanto il 29/04/2009, con la nota n. 1777, il Capo di Gabinetto dell’ARTA era costretto a comunicare, con malcelato imbarazzo, che la Commissione ispettiva costituita dall’Assessore Interlandi il 22/11/2007 (per dimostrare che il Piano non era stato copiato) “non aveva reso alcuna relazione conclusiva”. Un’affermazione criptica per cercare di stendere il velo su una vicenda insostenibile ed indifendibile.
Per definire tutta la complessa vicenda, dunque, Ciampolillo usò nel suo blog le parole “probabili ipotesi di truffa”. A dire il vero parole appropriate essendovi per la legge “truffa” quando ricorre la condotta di <<chiunque,>> (articolo 640 codice penale). E nei fatti testé narrati sono presenti i seguenti elementi :
- l' “artifizio e il raggiro”, che è quello di chi ha presentato come “sua” un’opera che nient'altro era se non la manipolazione, peraltro incompleta e raffazzonata, di un'opera altrui (e perché allora non usare la parola “plagio” intesa come “appropriazione indebita e divulgazione sotto proprio nome di un'opera altrui o di una parte di essa, specialmente in ambito artistico e letterario”? - vedasi dizionario De Mauro della Lingua Italiana);
- “inducendo taluno in errore”, anzi non “qualcuno” ma l'intera comunità isolana che si affida agli organi istituzionali -e segnatamente a quelli per la tutela della qualità dell'aria- per godere del sacrosanto diritto alla salute (art. 32 Cost.) ;
- “… con altrui danno” : oltre al presumibile danno alla salute derivante dall’ inesistenza sostanziale delle misure di monitoraggio sulla qualità dell’ aria (che nel documento erano calibrate per il Veneto e non per la Sicilia), vi è poi il danno economico alla Regione sicilia che ha investito fondi di bilancio per la produzione di un documento risultato sin da subito posticcio.
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/01/audizione-assessore-lo-bello-dr-capilli.html
Anza3° parte italcementi ordine cronologico delle conferenze di servizi a i a...Pino Ciampolillo
ANZA DOTTORE SALVATORE EX DIRIGENTE ASSESSORATO AMBIENTE REGIONE SICILIA COORDINATORE PIANO QUALITA’ DELL’ARIA SICILIA COPIATO DAL PIANO RISANAMENTO ARIA DEL VENETO ED DA 27 ALTRE FONTI
“Può ritenersi accertato che il PIANO (ARIA REGIONE SICILIA) conteneva se non errori comunque vistose copiature di un piano di altra Regione. Appare evidente che gli errori del Piano regionale per la Tutela della Qualità dell’Aria non potevano essere semplici refusi, giacchè non potrebbe logicamente giustificarsi la creazione ad hoc di una Commissione composta da tre soggetti che ha lavorato per quattro mesi per la correzione di un elaborato di appena 385 pagine compresi gli allegati. Nello stesso decreto di correzione relativo al piano si legge di comunità montane argini fi fiumi e canali intero territorio pianeggiante della regione, bacino archeologico padano. Può pertanto ritenersi accertato che il piano conteneva se non errori, comunque vistose copiature di un piano di altra regione….
Tribunale di Palermo sentenza di condanna a SALVATORE ANZA Alla pena di 1 anno e 8 mesi di reclusione n. 5455/ 18 ottobre 2012
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/04/anza-salvatore.html
Tar roma si pronuncia sulla liceita' dello scioglimento del consiglio comunal...Pino Ciampolillo
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio
- “I collegamenti degli amministratori comunali con le cosche dominanti del reggino, accertati grazie alle operazioni di polizia giudiziaria sopra menzionate, sono un esempio della aggressione della mafia al livello istituzionale più alto del governo cittadino”;
-“In quasi tutte le ripartizioni burocratiche … è stata rilevata una traccia indelebile di collegamento con le cosche locali”, “in molti servizi … la presenza incombente e pervasiva delle famiglie mafiose del territorio”;
- “A fronte di tale generalizzata e opprimente presenza, l’Amministrazione non è risultata avere alcuna iniziativa utile e concreta di contrasto, non avendo prodotto alcun atto di seria opposizione al fenomeno criminale”.
Di talchè, secondo l’Autorità prefettizia, è “chiaro” che la situazione descritta “rientra … nei dettami di cui all’art. 143 del D.Lgs. n. 267/2000, come modificato dall’art. 2 – comma 30 – della legge 15.7.2009, n. 94, rinvenendosi quegli elementi <> di condizionamento criminale previsti dalla legge”.
La proposta riferisce come tale situazione sia stata, tra altro, oggetto di indagine da parte della Procura della Repubblica in seguito al decesso del responsabile del settore finanze e tributi, per l'accertamento di eventuali responsabilità connesse all'asserita dolosa alterazione di dati contabili e di bilancio, relativamente al periodo 2008-2010…………….
http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.it/2013/06/isola-delle-femmine-gli-ex.html
Berlusconi sentenza ruby mora fede bunga bunga fiorillo minetti Pino Ciampolillo
"Sesso con Ruby in cambio di denaro":
ecco perché Berlusconi fu condannato
Sette anni di carcere all'ex premier per concussione e prostituzione minorile. Il presidente del collegio: i cronisti non sono legittimati a prendere visione delle motivazioni. La ragazza era minorenne all'epoca dei fatti, come il Cavaliere "sapeva", e fu inserita nel "sistema prostitutivo di Arcore"
Continua su……
http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.it/2013/11/blog-post_21.html
Informatizzazione del Piano Comunale delle Coste della Città di Tricase secon...Marco Palazzo
Informatizzazione del Piano Comunale delle Coste della Città di Tricase secondo gli standard regionali previsti ai fini della verifica di conformità con la pianificazione sovraordinata
Marco Palazzo, Donato Rausa, 3P LAB Srl, Lecce
Vito Ferramosca, Nives Foggetti, Settore Assetto e Governo del Territorio, Città di Tricase (LE)
Atti della 21a Conferenza Nazionale ASITA, Salerno, Novembre 2017, pp. 811-820
Intervento di Daniela Poli (presentazione del PPR della Regione Puglia) al convegno "Il paesaggio per: strategie al tempo della crisi per abitare meglio sempre". Torino, 10 dicembre 2010.
Piano aria regione sicilia audizioni in commissione territorio ambiente inter...Pino Ciampolillo
ANZA’,TOLOMEO,SANSONE,GULLO,INTERLANDI,ITALCEMENTI,ZUCCARELLO,D’ANGELO,ANGELA BIANCHETTI, ELETTRODOTTO, ENEL, Erin Brockovich, Gianluca Rossellini, Giusy Pollino, induzione magnetica, ITALCEMENTI, Luigi Maximilian Caligiuri, PACE DEL MELA, SACELIT, TRALICCI, TUMORI,BRUNO, CUTINO, ENEA,ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2009, BODY CENTER,ISOLA DELLE FEMMINE,LUCIDO MARIA STELLA, LOTTIZZAZIONE LA PALOMA, LUCIDO, MAFIA, PALAZZOTTO, POMIERO, PORTOBELLO, RISO, UFFICIO TECNICO COMUNALE,VOTO DI SCAMBIO,AIELLO MARIA,AIELLO PAOLO,BATTAGLIA ROSALIA,CARDINALE,CUTINO MARCELLO,GIUCASTRO,GUTTADAURO,LUCIDO SALVATORE,BOLOGNA, PAL_azzotto,PELOSO,CALTANISETTA,PORTOBELLO,Riso Napoleone,Riso Rosaria,ISOLA DELLE FEMMINE,REGGIO CLABRIA,SCIOGLIMENTO CONSIGLIO COMUNALE,MAFIA,INFILTRAZIONI MAFIOSE,COPACABANA,POMIERO,BRUNO
Roberto Cappelletti, LUCIDO ANTONINO RISO NAPOLEONE LUCIDO MARIA STELLA BODY CENTER ENEA CIMITERO DECADENZA AREA LOTTO 7 A DETERMINA DEL 3 SETTORE N.40, LUCIDO ANTONINO RISO NAPOLEONE LUCIDO MARIA STELLA BODY CENTER ENEA CIMITERO DECADENZA AREA LOTO 7 A DET DEL 1 SETT N.157
SENTENZA 864 2013,BRUNO FRANCESCO,BRUNO PIETRO,MOROSINI,STEFANO GALLINA,ENEA VINCENZO,ISOLA DELLE FEMMINE,SAN LORENZO 1,SAN LORENZO 2,LO BONO VINCENZO,RENAULT 18/TL,8 GIUGNO 1982,TAORMINA GIUSEPPE,ENEA PIETRO,ISOLA DELLE FEMMINE, FIAT 124 BIANCA,D’AGOSTINO BENEDETTO BENNY,MUTOLO,NAIMO,ONORATO,PROCEDIMENTO PENALE 4538 1993 R.G.N.R.,LO PICCOLO,RICCOBONO,MICALIZZI,BRUNO PIETRO,ADDIO PIZZO 5,COPACABANA,BADALAMENTI,VASSALLO GIUSEPPE,TROJA ANTONINO,BRUNO GIUSEPPE, SCALICI SALVATORE,COSTA CORSARA,AIELLO GIUSEPPE BENITO,ALIMENA GIUSEPPALO CICERO,POMIERO GIUSEPPE,LUCIDO,CATALDO,CARDINALE,B.B.P.,BRUNO GIOVANNI FACIAMACCHIATA,D’AGOSTINO VINCENZO,CARDINALE GIUSEPPA,RICCOBONO CATERINA,UVA MARIA,IMPASTATO GIOVANNI,CONIGLIO MARIA CONCETTA,
Piano aria regione veneto anza' salvatore giuseppe ciampolillo procedimento ...Pino Ciampolillo
Peraltro, le correzioni riguardano solo una piccola parte delle strafalcionerie messe sinteticamente in evidenza nella conferenza stampa di Legambiente del 21/11/2007, non risultando prese in considerazione tante altre parti di cui non era stata fatta esplicita menzione.
In definitiva, nel copia e incolla, i refusi da “refusi veneti” sono diventati “refusi siciliani” e gli autori siciliani, con il citato D.A. n. 43, dopo 7 mesi li hanno corretti facendoli comparire come propri errori di stampa. (sic!)
Ma nonostante questo, alla data del 22/10/2008(*) (dopo ulteriori 7 mesi) sul sito web dell’Assessorato era possibile trovare sì la versione “corretta” del Piano, salvo ad accorgersi che conteneva le stesse precedenti strafalcionerie. (sic!).
Dalla fine di ottobre 2008 sul sito risulta inserita la versione con i “refusi” veneti corretti, ma soltanto il 29/04/2009, con la nota n. 1777, il Capo di Gabinetto dell’ARTA era costretto a comunicare, con malcelato imbarazzo, che la Commissione ispettiva costituita dall’Assessore Interlandi il 22/11/2007 (per dimostrare che il Piano non era stato copiato) “non aveva reso alcuna relazione conclusiva”. Un’affermazione criptica per cercare di stendere il velo su una vicenda insostenibile ed indifendibile.
Per definire tutta la complessa vicenda, dunque, Ciampolillo usò nel suo blog le parole “probabili ipotesi di truffa”. A dire il vero parole appropriate essendovi per la legge “truffa” quando ricorre la condotta di <<chiunque,>> (articolo 640 codice penale). E nei fatti testé narrati sono presenti i seguenti elementi :
- l' “artifizio e il raggiro”, che è quello di chi ha presentato come “sua” un’opera che nient'altro era se non la manipolazione, peraltro incompleta e raffazzonata, di un'opera altrui (e perché allora non usare la parola “plagio” intesa come “appropriazione indebita e divulgazione sotto proprio nome di un'opera altrui o di una parte di essa, specialmente in ambito artistico e letterario”? - vedasi dizionario De Mauro della Lingua Italiana);
- “inducendo taluno in errore”, anzi non “qualcuno” ma l'intera comunità isolana che si affida agli organi istituzionali -e segnatamente a quelli per la tutela della qualità dell'aria- per godere del sacrosanto diritto alla salute (art. 32 Cost.) ;
- “… con altrui danno” : oltre al presumibile danno alla salute derivante dall’ inesistenza sostanziale delle misure di monitoraggio sulla qualità dell’ aria (che nel documento erano calibrate per il Veneto e non per la Sicilia), vi è poi il danno economico alla Regione sicilia che ha investito fondi di bilancio per la produzione di un documento risultato sin da subito posticcio.
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/01/audizione-assessore-lo-bello-dr-capilli.html
Anza3° parte italcementi ordine cronologico delle conferenze di servizi a i a...Pino Ciampolillo
ANZA DOTTORE SALVATORE EX DIRIGENTE ASSESSORATO AMBIENTE REGIONE SICILIA COORDINATORE PIANO QUALITA’ DELL’ARIA SICILIA COPIATO DAL PIANO RISANAMENTO ARIA DEL VENETO ED DA 27 ALTRE FONTI
“Può ritenersi accertato che il PIANO (ARIA REGIONE SICILIA) conteneva se non errori comunque vistose copiature di un piano di altra Regione. Appare evidente che gli errori del Piano regionale per la Tutela della Qualità dell’Aria non potevano essere semplici refusi, giacchè non potrebbe logicamente giustificarsi la creazione ad hoc di una Commissione composta da tre soggetti che ha lavorato per quattro mesi per la correzione di un elaborato di appena 385 pagine compresi gli allegati. Nello stesso decreto di correzione relativo al piano si legge di comunità montane argini fi fiumi e canali intero territorio pianeggiante della regione, bacino archeologico padano. Può pertanto ritenersi accertato che il piano conteneva se non errori, comunque vistose copiature di un piano di altra regione….
Tribunale di Palermo sentenza di condanna a SALVATORE ANZA Alla pena di 1 anno e 8 mesi di reclusione n. 5455/ 18 ottobre 2012
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Tar roma si pronuncia sulla liceita' dello scioglimento del consiglio comunal...Pino Ciampolillo
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio
- “I collegamenti degli amministratori comunali con le cosche dominanti del reggino, accertati grazie alle operazioni di polizia giudiziaria sopra menzionate, sono un esempio della aggressione della mafia al livello istituzionale più alto del governo cittadino”;
-“In quasi tutte le ripartizioni burocratiche … è stata rilevata una traccia indelebile di collegamento con le cosche locali”, “in molti servizi … la presenza incombente e pervasiva delle famiglie mafiose del territorio”;
- “A fronte di tale generalizzata e opprimente presenza, l’Amministrazione non è risultata avere alcuna iniziativa utile e concreta di contrasto, non avendo prodotto alcun atto di seria opposizione al fenomeno criminale”.
Di talchè, secondo l’Autorità prefettizia, è “chiaro” che la situazione descritta “rientra … nei dettami di cui all’art. 143 del D.Lgs. n. 267/2000, come modificato dall’art. 2 – comma 30 – della legge 15.7.2009, n. 94, rinvenendosi quegli elementi <> di condizionamento criminale previsti dalla legge”.
La proposta riferisce come tale situazione sia stata, tra altro, oggetto di indagine da parte della Procura della Repubblica in seguito al decesso del responsabile del settore finanze e tributi, per l'accertamento di eventuali responsabilità connesse all'asserita dolosa alterazione di dati contabili e di bilancio, relativamente al periodo 2008-2010…………….
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Berlusconi sentenza ruby mora fede bunga bunga fiorillo minetti Pino Ciampolillo
"Sesso con Ruby in cambio di denaro":
ecco perché Berlusconi fu condannato
Sette anni di carcere all'ex premier per concussione e prostituzione minorile. Il presidente del collegio: i cronisti non sono legittimati a prendere visione delle motivazioni. La ragazza era minorenne all'epoca dei fatti, come il Cavaliere "sapeva", e fu inserita nel "sistema prostitutivo di Arcore"
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Ma Enea Vincenzo, dopo i reiterati atti di danneggiamento subiti, non si piega alla richiesta di Bruno Francesco di costituire con lui una società di fatto impegnata nell’edilizia e questo gli costerà la vita.
IN altri termini Enea Vincenzo rimane vittima dei contrasti con “un’impresa ad infiltrazione mafiosa”, ossia la B.B.P., un soggetto economico che instaura con il sodalizio mafioso, cappeggiato da Riccobono Rosario e da personaggi come Bruno Francesco e Lo Piccolo Salvatore rapporti stabili di connivenza, accettandone i servizi offerti e ricambiandoli con altri servizi ed attività complementari.
Non a caso, nel momento del contrasto con la società B.B.P., Enea Vincenzo subisce danneggiamenti nei cantieri e la proposta di bruno Francesco, “uomo d’onore” vicino a Riccobono Rosario, di costituire una società di fatto per attività nell’edilizia; e quando i fratelli D’Agostino cercano di aiutare l’Enea Vincenzo per risolvere i problemi con la società B.B.P. si rivolgono proprio a Riccobono Rosario referente mafioso indiscusso per risolvere certi problemi…..pag 56 Sentenza…
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Tar roma si pronuncia sulla liceita' dello scioglimento del consiglio comunal...Pino Ciampolillo
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio
- “I collegamenti degli amministratori comunali con le cosche dominanti del reggino, accertati grazie alle operazioni di polizia giudiziaria sopra menzionate, sono un esempio della aggressione della mafia al livello istituzionale più alto del governo cittadino”;
-“In quasi tutte le ripartizioni burocratiche … è stata rilevata una traccia indelebile di collegamento con le cosche locali”, “in molti servizi … la presenza incombente e pervasiva delle famiglie mafiose del territorio”;
- “A fronte di tale generalizzata e opprimente presenza, l’Amministrazione non è risultata avere alcuna iniziativa utile e concreta di contrasto, non avendo prodotto alcun atto di seria opposizione al fenomeno criminale”.
Di talchè, secondo l’Autorità prefettizia, è “chiaro” che la situazione descritta “rientra … nei dettami di cui all’art. 143 del D.Lgs. n. 267/2000, come modificato dall’art. 2 – comma 30 – della legge 15.7.2009, n. 94, rinvenendosi quegli elementi <> di condizionamento criminale previsti dalla legge”.
La proposta riferisce come tale situazione sia stata, tra altro, oggetto di indagine da parte della Procura della Repubblica in seguito al decesso del responsabile del settore finanze e tributi, per l'accertamento di eventuali responsabilità connesse all'asserita dolosa alterazione di dati contabili e di bilancio, relativamente al periodo 2008-2010…………….
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Allegati piano aria sicilia arpa 2006 righe ricopiate righe 264 all 20 arpa...Pino Ciampolillo
ANZA’,TOLOMEO,SANSONE,GULLO,INTERLANDI,ITALCEMENTI,ZUCCARELLO,D’ANGELO,ANGELA BIANCHETTI, ELETTRODOTTO, ENEL, Erin Brockovich, Gianluca Rossellini, Giusy Pollino, induzione magnetica, ITALCEMENTI, Luigi Maximilian Caligiuri, PACE DEL MELA, SACELIT, TRALICCI, TUMORI,BRUNO, CUTINO, ENEA,ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2009, BODY CENTER,ISOLA DELLE FEMMINE,LUCIDO MARIA STELLA, LOTTIZZAZIONE LA PALOMA, LUCIDO, MAFIA, PALAZZOTTO, POMIERO, PORTOBELLO, RISO, UFFICIO TECNICO COMUNALE,VOTO DI SCAMBIO,AIELLO MARIA,AIELLO PAOLO,BATTAGLIA ROSALIA,CARDINALE,CUTINO MARCELLO,GIUCASTRO,GUTTADAURO,LUCIDO SALVATORE,BOLOGNA, PAL_azzotto,PELOSO,CALTANISETTA,PORTOBELLO,Riso Napoleone,Riso Rosaria,ISOLA DELLE FEMMINE,REGGIO CLABRIA,SCIOGLIMENTO CONSIGLIO COMUNALE,MAFIA,INFILTRAZIONI MAFIOSE,COPACABANA,POMIERO,BRUNO
Roberto Cappelletti, LUCIDO ANTONINO RISO NAPOLEONE LUCIDO MARIA STELLA BODY CENTER ENEA CIMITERO DECADENZA AREA LOTTO 7 A DETERMINA DEL 3 SETTORE N.40, LUCIDO ANTONINO RISO NAPOLEONE LUCIDO MARIA STELLA BODY CENTER ENEA CIMITERO DECADENZA AREA LOTO 7 A DET DEL 1 SETT N.157
SENTENZA 864 2013,BRUNO FRANCESCO,BRUNO PIETRO,MOROSINI,STEFANO GALLINA,ENEA VINCENZO,ISOLA DELLE FEMMINE,SAN LORENZO 1,SAN LORENZO 2,LO BONO VINCENZO,RENAULT 18/TL,8 GIUGNO 1982,TAORMINA GIUSEPPE,ENEA PIETRO,ISOLA DELLE FEMMINE, FIAT 124 BIANCA,D’AGOSTINO BENEDETTO BENNY,MUTOLO,NAIMO,ONORATO,PROCEDIMENTO PENALE 4538 1993 R.G.N.R.,LO PICCOLO,RICCOBONO,MICALIZZI,BRUNO PIETRO,ADDIO PIZZO 5,COPACABANA,BADALAMENTI,VASSALLO GIUSEPPE,TROJA ANTONINO,BRUNO GIUSEPPE, SCALICI SALVATORE,COSTA CORSARA,AIELLO GIUSEPPE BENITO,ALIMENA GIUSEPPALO CICERO,POMIERO GIUSEPPE,LUCIDO,CATALDO,CARDINALE,B.B.P.,BRUNO GIOVANNI FACIAMACCHIATA,D’AGOSTINO VINCENZO,CARDINALE GIUSEPPA,RICCOBONO CATERINA,UVA MARIA,IMPASTATO GIOVANNI,CONIGLIO MARIA CONCETTA,
Piano aria regione sicilia audizioni in commissione territorio ambiente inter...Pino Ciampolillo
ANZA’,TOLOMEO,SANSONE,GULLO,INTERLANDI,ITALCEMENTI,ZUCCARELLO,D’ANGELO,ANGELA BIANCHETTI, ELETTRODOTTO, ENEL, Erin Brockovich, Gianluca Rossellini, Giusy Pollino, induzione magnetica, ITALCEMENTI, Luigi Maximilian Caligiuri, PACE DEL MELA, SACELIT, TRALICCI, TUMORI,BRUNO, CUTINO, ENEA,ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2009, BODY CENTER,ISOLA DELLE FEMMINE,LUCIDO MARIA STELLA, LOTTIZZAZIONE LA PALOMA, LUCIDO, MAFIA, PALAZZOTTO, POMIERO, PORTOBELLO, RISO, UFFICIO TECNICO COMUNALE,VOTO DI SCAMBIO,AIELLO MARIA,AIELLO PAOLO,BATTAGLIA ROSALIA,CARDINALE,CUTINO MARCELLO,GIUCASTRO,GUTTADAURO,LUCIDO SALVATORE,BOLOGNA, PAL_azzotto,PELOSO,CALTANISETTA,PORTOBELLO,Riso Napoleone,Riso Rosaria,ISOLA DELLE FEMMINE,REGGIO CLABRIA,SCIOGLIMENTO CONSIGLIO COMUNALE,MAFIA,INFILTRAZIONI MAFIOSE,COPACABANA,POMIERO,BRUNO
Roberto Cappelletti, LUCIDO ANTONINO RISO NAPOLEONE LUCIDO MARIA STELLA BODY CENTER ENEA CIMITERO DECADENZA AREA LOTTO 7 A DETERMINA DEL 3 SETTORE N.40, LUCIDO ANTONINO RISO NAPOLEONE LUCIDO MARIA STELLA BODY CENTER ENEA CIMITERO DECADENZA AREA LOTO 7 A DET DEL 1 SETT N.157
SENTENZA 864 2013,BRUNO FRANCESCO,BRUNO PIETRO,MOROSINI,STEFANO GALLINA,ENEA VINCENZO,ISOLA DELLE FEMMINE,SAN LORENZO 1,SAN LORENZO 2,LO BONO VINCENZO,RENAULT 18/TL,8 GIUGNO 1982,TAORMINA GIUSEPPE,ENEA PIETRO,ISOLA DELLE FEMMINE, FIAT 124 BIANCA,D’AGOSTINO BENEDETTO BENNY,MUTOLO,NAIMO,ONORATO,PROCEDIMENTO PENALE 4538 1993 R.G.N.R.,LO PICCOLO,RICCOBONO,MICALIZZI,BRUNO PIETRO,ADDIO PIZZO 5,COPACABANA,BADALAMENTI,VASSALLO GIUSEPPE,TROJA ANTONINO,BRUNO GIUSEPPE, SCALICI SALVATORE,COSTA CORSARA,AIELLO GIUSEPPE BENITO,ALIMENA GIUSEPPALO CICERO,POMIERO GIUSEPPE,LUCIDO,CATALDO,CARDINALE,B.B.P.,BRUNO GIOVANNI FACIAMACCHIATA,D’AGOSTINO VINCENZO,CARDINALE GIUSEPPA,RICCOBONO CATERINA,UVA MARIA,IMPASTATO GIOVANNI,CONIGLIO MARIA CONCETTA,
Bilancio consuntivo 2010 delibera cc n.24 isola delle femminePino Ciampolillo
ISOLA DELLE FEMMINE IN MUTANDINE!!!!!
I responsabili di questo disastro economico finanziario del Comune di Isola delle Femmine hanno un nome e cognome in PRIMIS : Il PROFESSORE Gaspare Portobello nella sua funzione di Sindaco l’Assessore Paolo Aiello Assessore ai lavori Pubblici Il Dottore Riso Napoleone l’assessore allo sport (no non vogliamo parlare della Palestra del Comune) oltre che alla cultura il Dottore Geologo Marcello Cutino assessore all’IGIENE AMBIENTALE (liberare il paese dalle tante discariche di rifiuti a cielo aperto sparse per il paese). A seguire, come responsabili del “crac”, troviamo tutto il gruppo della lista “PROGETTO ISOLA”.
Ecco chi deve pagare i danni che hanno arrecato all’intera Comunità di Isola delle Femmine!
LA CORTE DEI CONTI LA RELAZIONE DI SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DI ISOLA DELLE FEMMINE BILANCI FASULLI TRIBUTI EVASI
CORTE DEI CONTI COMANDANTE CROCE UFFICIO... di isolapulita
Debiti fuori bilancio per oltre 600 mila euro e passività potenziali per 2,3 milioni, anticipazione di cassa per oltre un milione di euro, riscossione dei proventi da recupero dell’evasione quasi nulla, residui attivi e passivi fuori controllo, debiti nei confronti dell’Ato Palermo 1 per 4,9 milioni “per i quali non si riscontra in bilancio una cifra corrispondente di residui passivi”. Continua su….
http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.it/2013/11/la-corte-dei-conti-la-relazione-di.html
Enea 1982 bruno mutolo lo piccolo micalizzi riccobono onorato d agostino bada...Pino Ciampolillo
Isola delle Femmine. Omicidio Enea, intimidazione al blogger di IsolaPulita e alla famiglia dell'imprenditore ucciso
In una lettera anonima presi di mira anche i magistrati Del Bene e Ingroia
CITTADINANZA ATTIVA CONTRO LA MAFIA A ISOLA DELLE FEMMINE
COMITATO DELLA LEGALITA’ A ISOLA DELLE FEMMINE
COMITATO CITTADINO ISOLA PULITA
http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.it/2013/06/blog-post_7.html
Piano aria sicilia capitolo 7 alla pag 220 incollate righe della convenzio...Pino Ciampolillo
ANZA’,TOLOMEO,SANSONE,GULLO,INTERLANDI,ITALCEMENTI,ZUCCARELLO,D’ANGELO,ANGELA BIANCHETTI, ELETTRODOTTO, ENEL, Erin Brockovich, Gianluca Rossellini, Giusy Pollino, induzione magnetica, ITALCEMENTI, Luigi Maximilian Caligiuri, PACE DEL MELA, SACELIT, TRALICCI, TUMORI,BRUNO, CUTINO, ENEA,ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2009, BODY CENTER,ISOLA DELLE FEMMINE,LUCIDO MARIA STELLA, LOTTIZZAZIONE LA PALOMA, LUCIDO, MAFIA, PALAZZOTTO, POMIERO, PORTOBELLO, RISO, UFFICIO TECNICO COMUNALE,VOTO DI SCAMBIO,AIELLO MARIA,AIELLO PAOLO,BATTAGLIA ROSALIA,CARDINALE,CUTINO MARCELLO,GIUCASTRO,GUTTADAURO,LUCIDO SALVATORE,BOLOGNA, PAL_azzotto,PELOSO,CALTANISETTA,PORTOBELLO,Riso Napoleone,Riso Rosaria,ISOLA DELLE FEMMINE,REGGIO CLABRIA,SCIOGLIMENTO CONSIGLIO COMUNALE,MAFIA,INFILTRAZIONI MAFIOSE,COPACABANA,POMIERO,BRUNO
Roberto Cappelletti, LUCIDO ANTONINO RISO NAPOLEONE LUCIDO MARIA STELLA BODY CENTER ENEA CIMITERO DECADENZA AREA LOTTO 7 A DETERMINA DEL 3 SETTORE N.40, LUCIDO ANTONINO RISO NAPOLEONE LUCIDO MARIA STELLA BODY CENTER ENEA CIMITERO DECADENZA AREA LOTO 7 A DET DEL 1 SETT N.157
SENTENZA 864 2013,BRUNO FRANCESCO,BRUNO PIETRO,MOROSINI,STEFANO GALLINA,ENEA VINCENZO,ISOLA DELLE FEMMINE,SAN LORENZO 1,SAN LORENZO 2,LO BONO VINCENZO,RENAULT 18/TL,8 GIUGNO 1982,TAORMINA GIUSEPPE,ENEA PIETRO,ISOLA DELLE FEMMINE, FIAT 124 BIANCA,D’AGOSTINO BENEDETTO BENNY,MUTOLO,NAIMO,ONORATO,PROCEDIMENTO PENALE 4538 1993 R.G.N.R.,LO PICCOLO,RICCOBONO,MICALIZZI,BRUNO PIETRO,ADDIO PIZZO 5,COPACABANA,BADALAMENTI,VASSALLO GIUSEPPE,TROJA ANTONINO,BRUNO GIUSEPPE, SCALICI SALVATORE,COSTA CORSARA,AIELLO GIUSEPPE BENITO,ALIMENA GIUSEPPA,LO CICERO,POMIERO GIUSEPPE,LUCIDO,CATALDO,CARDINALE,B.B.P.,BRUNO GIOVANNI FACCIA MACCHIATA,D’AGOSTINO VINCENZO,CARDINALE GIUSEPPA,RICCOBONO CATERINA,UVA MARIA,IMPASTATO GIOVANNI,CONIGLIO MARIA CONCETTA
Allegati piano aria sicilia capitolo 1 agenda 21 pa sinanet turismo in sici...Pino Ciampolillo
ANZA’,TOLOMEO,SANSONE,GULLO,INTERLANDI,ITALCEMENTI,ZUCCARELLO,D’ANGELO,ANGELA BIANCHETTI, ELETTRODOTTO, ENEL, Erin Brockovich, Gianluca Rossellini, Giusy Pollino, induzione magnetica, ITALCEMENTI, Luigi Maximilian Caligiuri, PACE DEL MELA, SACELIT, TRALICCI, TUMORI,BRUNO, CUTINO, ENEA,ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2009, BODY CENTER,ISOLA DELLE FEMMINE,LUCIDO MARIA STELLA, LOTTIZZAZIONE LA PALOMA, LUCIDO, MAFIA, PALAZZOTTO, POMIERO, PORTOBELLO, RISO, UFFICIO TECNICO COMUNALE,VOTO DI SCAMBIO,AIELLO MARIA,AIELLO PAOLO,BATTAGLIA ROSALIA,CARDINALE,CUTINO MARCELLO,GIUCASTRO,GUTTADAURO,LUCIDO SALVATORE,BOLOGNA, PAL_azzotto,PELOSO,CALTANISETTA,PORTOBELLO,Riso Napoleone,Riso Rosaria,ISOLA DELLE FEMMINE,REGGIO CLABRIA,SCIOGLIMENTO CONSIGLIO COMUNALE,MAFIA,INFILTRAZIONI MAFIOSE,COPACABANA,POMIERO,BRUNO
Roberto Cappelletti, LUCIDO ANTONINO RISO NAPOLEONE LUCIDO MARIA STELLA BODY CENTER ENEA CIMITERO DECADENZA AREA LOTTO 7 A DETERMINA DEL 3 SETTORE N.40, LUCIDO ANTONINO RISO NAPOLEONE LUCIDO MARIA STELLA BODY CENTER ENEA CIMITERO DECADENZA AREA LOTO 7 A DET DEL 1 SETT N.157
SENTENZA 864 2013,BRUNO FRANCESCO,BRUNO PIETRO,MOROSINI,STEFANO GALLINA,ENEA VINCENZO,ISOLA DELLE FEMMINE,SAN LORENZO 1,SAN LORENZO 2,LO BONO VINCENZO,RENAULT 18/TL,8 GIUGNO 1982,TAORMINA GIUSEPPE,ENEA PIETRO,ISOLA DELLE FEMMINE, FIAT 124 BIANCA,D’AGOSTINO BENEDETTO BENNY,MUTOLO,NAIMO,ONORATO,PROCEDIMENTO PENALE 4538 1993 R.G.N.R.,LO PICCOLO,RICCOBONO,MICALIZZI,BRUNO PIETRO,ADDIO PIZZO 5,COPACABANA,BADALAMENTI,VASSALLO GIUSEPPE,TROJA ANTONINO,BRUNO GIUSEPPE, SCALICI SALVATORE,COSTA CORSARA,AIELLO GIUSEPPE BENITO,ALIMENA GIUSEPPALO CICERO,POMIERO GIUSEPPE,LUCIDO,CATALDO,CARDINALE,B.B.P.,BRUNO GIOVANNI FACIAMACCHIATA,D’AGOSTINO VINCENZO,CARDINALE GIUSEPPA,RICCOBONO CATERINA,UVA MARIA,IMPASTATO GIOVANNI,CONIGLIO MARIA CONCETTA,
Allegati piano aria sicilia arpa 2006 laboratorio mobile righe copiate e inco...Pino Ciampolillo
ANZA’,TOLOMEO,SANSONE,GULLO,INTERLANDI,ITALCEMENTI,ZUCCARELLO,D’ANGELO,ANGELA BIANCHETTI, ELETTRODOTTO, ENEL, Erin Brockovich, Gianluca Rossellini, Giusy Pollino, induzione magnetica, ITALCEMENTI, Luigi Maximilian Caligiuri, PACE DEL MELA, SACELIT, TRALICCI, TUMORI,BRUNO, CUTINO, ENEA,ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2009, BODY CENTER,ISOLA DELLE FEMMINE,LUCIDO MARIA STELLA, LOTTIZZAZIONE LA PALOMA, LUCIDO, MAFIA, PALAZZOTTO, POMIERO, PORTOBELLO, RISO, UFFICIO TECNICO COMUNALE,VOTO DI SCAMBIO,AIELLO MARIA,AIELLO PAOLO,BATTAGLIA ROSALIA,CARDINALE,CUTINO MARCELLO,GIUCASTRO,GUTTADAURO,LUCIDO SALVATORE,BOLOGNA, PAL_azzotto,PELOSO,CALTANISETTA,PORTOBELLO,Riso Napoleone,Riso Rosaria,ISOLA DELLE FEMMINE,REGGIO CLABRIA,SCIOGLIMENTO CONSIGLIO COMUNALE,MAFIA,INFILTRAZIONI MAFIOSE,COPACABANA,POMIERO,BRUNO
Roberto Cappelletti, LUCIDO ANTONINO RISO NAPOLEONE LUCIDO MARIA STELLA BODY CENTER ENEA CIMITERO DECADENZA AREA LOTTO 7 A DETERMINA DEL 3 SETTORE N.40, LUCIDO ANTONINO RISO NAPOLEONE LUCIDO MARIA STELLA BODY CENTER ENEA CIMITERO DECADENZA AREA LOTO 7 A DET DEL 1 SETT N.157
SENTENZA 864 2013,BRUNO FRANCESCO,BRUNO PIETRO,MOROSINI,STEFANO GALLINA,ENEA VINCENZO,ISOLA DELLE FEMMINE,SAN LORENZO 1,SAN LORENZO 2,LO BONO VINCENZO,RENAULT 18/TL,8 GIUGNO 1982,TAORMINA GIUSEPPE,ENEA PIETRO,ISOLA DELLE FEMMINE, FIAT 124 BIANCA,D’AGOSTINO BENEDETTO BENNY,MUTOLO,NAIMO,ONORATO,PROCEDIMENTO PENALE 4538 1993 R.G.N.R.,LO PICCOLO,RICCOBONO,MICALIZZI,BRUNO PIETRO,ADDIO PIZZO 5,COPACABANA,BADALAMENTI,VASSALLO GIUSEPPE,TROJA ANTONINO,BRUNO GIUSEPPE, SCALICI SALVATORE,COSTA CORSARA,AIELLO GIUSEPPE BENITO,ALIMENA GIUSEPPALO CICERO,POMIERO GIUSEPPE,LUCIDO,CATALDO,CARDINALE,B.B.P.,BRUNO GIOVANNI FACIAMACCHIATA,D’AGOSTINO VINCENZO,CARDINALE GIUSEPPA,RICCOBONO CATERINA,UVA MARIA,IMPASTATO GIOVANNI,CONIGLIO MARIA CONCETTA,
Allegati carta climatica piano aria sicilia capitolo 2 pag 91 104 106 109 ...Pino Ciampolillo
Decadenza, per inosservanza prescrizioni, decreto 693 18 luglio 2008
Il Sottoscritto Coordinatore del Comitato Cittadino Isola Pulita con la presente intende ribadire quanto dichiarato nel corso della riunione del Tavolo tecnico tenutosi presso il 1° Servizio VIA-VAS di questo Assessorato, avente ad oggetto “Procedura A.I.A. Impianto IPPC ditta Italcementi S.p.a.”:
Considerato che la procedura di autorizzazione integrata ambientale, in particolare per I cementifici, ha diverse funzioni, quelle di maggior interesse sono le seguenti:
a) verifica puntuale delle autorizzazioni ambientali esistenti per ricondurle ad una unica autorizzazione tenendo conto del principio della applicazione della prevenzione e riduzione dell’inquinamento, al fine di raggiungere l’obiettivo di un elevato livello di protezione ambientale e della popolazione.
b) Verifica della applicazione delle migliori tecnologie disponibili (sulla base di linee guida redatte per conto della Commissione della Unione Europea ed a livello nazionale) atte a ridurre gli impatti ambientali e, tenendo conto delle caratteristiche tecnologiche e la durata di vita tecnica dell’impianto, la previsione di prescrizioni atte a ricondurre l’impianto, ove necessario, a raggiungere prestazioni idonee entro tempi certi.
c) La fissazione di limiti emissivi per le diverse matrici ambientali di interesse (emissioni, scarichi, rumore, ecc) che tengano conto delle tecnologie disponibili e applicabili al caso in esame ma anche delle caratteristiche ambientali della area limitrofa all’impianto. In tal caso possono essere prescritti limiti inferiori a quelli stabiliti dalle norme nazionali applicabili all’impianto e anche limiti inferiori alle prestazioni ottenibili dall’applicazione delle migliori tecnologie ove le criticità locali siano tali da renderle necessarie.
d) La individuazione di dettaglio di un programma di monitoraggio a cura del gestore e di un programma di controllo da parte degli enti preposti che riguardi oltre al rispetto dei limiti emissivi disposti anche le specifiche modalità gestionali prescritte e il rispetto concreto delle migliori tecnologie disponibili individuate per l’impianto.
http://isoladellefemmineitalcementieambiente.blogspot.it/2013/11/siracusa-imprese-preoccupate-dellesame.html
Bilancio consuntivo 2010 delibera cc n.24 isola delle femminePino Ciampolillo
ISOLA DELLE FEMMINE IN MUTANDINE!!!!!
I responsabili di questo disastro economico finanziario del Comune di Isola delle Femmine hanno un nome e cognome in PRIMIS : Il PROFESSORE Gaspare Portobello nella sua funzione di Sindaco l’Assessore Paolo Aiello Assessore ai lavori Pubblici Il Dottore Riso Napoleone l’assessore allo sport (no non vogliamo parlare della Palestra del Comune) oltre che alla cultura il Dottore Geologo Marcello Cutino assessore all’IGIENE AMBIENTALE (liberare il paese dalle tante discariche di rifiuti a cielo aperto sparse per il paese). A seguire, come responsabili del “crac”, troviamo tutto il gruppo della lista “PROGETTO ISOLA”.
Ecco chi deve pagare i danni che hanno arrecato all’intera Comunità di Isola delle Femmine!
LA CORTE DEI CONTI LA RELAZIONE DI SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DI ISOLA DELLE FEMMINE BILANCI FASULLI TRIBUTI EVASI
CORTE DEI CONTI COMANDANTE CROCE UFFICIO... di isolapulita
Debiti fuori bilancio per oltre 600 mila euro e passività potenziali per 2,3 milioni, anticipazione di cassa per oltre un milione di euro, riscossione dei proventi da recupero dell’evasione quasi nulla, residui attivi e passivi fuori controllo, debiti nei confronti dell’Ato Palermo 1 per 4,9 milioni “per i quali non si riscontra in bilancio una cifra corrispondente di residui passivi”. Continua su….
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Corte dei Conti Regione Sicilia Deliberazione n. 298/2013/PRSP
Rendiconto 2011:
1. notevole ritardo nell’approvazione del rendiconto 2011 rispetto ai termini di legge (1 ottobre 2012);
2. volume dei residui attivi di nuova formazione provenienti dalla gestione di competenza e relative ai titoli I e III (con l'esclusione dell'addizionale Irpef) pari a 52,09% dei valori di accertamento delle entrate dei medesimi titoli I e III (esclusi i valori dell'addizionale Irpef);
3. ammontare dei residui attivi di cui al titolo I e al titolo III superiore al 65 per cento (pari al 120,28%) (provenienti dalla gestione dei residui attivi) rapportata agli accertamenti della gestione di competenza delle entrate dei medesimi titoli I e III;
4. volume dei residui passivi complessivi provenienti dal titolo I superiore al 40 per cento (pari a 88,32%) degli impegni della medesima spesa corrente;
5. anticipazioni di tesoreria non rimborsate al 31 dicembre 2011, superiori al 5% della spesa corrente;
6. presenza di debiti fuori bilancio non segnalati dai Responsabili dei servizi, emersi in fase di approvazione del Rendiconto di gestione 2012, per € 629.000 ai quali si aggiungono passività potenziali per €2.300.000 e spese per incarichi legali per €392.000 solo in minima parte impegnati. I debiti riconosciuti nell’esercizio 2012 ammontano a €3.300;
7. necessità di verificare il rispetto del parametro di deficitarietà n. 6, relativo al rapporto della spesa per il personale sulle entrate correnti, la percentuale indicata del 36,69% è impropriamente determinato rapportando la spesa per il personale depurata delle componenti da escludere sulle entrate correnti;
8. irregolare utilizzo dei capitoli afferenti ai servizi conto terzi e mancato rispetto del principio di tassatività di cui al principio contabile 2.25 delle “altre spese per servizi conto terzi” in particolare:
- liquidazione borsa di studio,
- liquidazione fatture relative al servizio di pulizia dei locali;
- spese per pagamento manifestazioni santo patrono;
9. bassa capacità di riscossione dei proventi derivanti da proventi da recupero evasione tributaria,
Residui al 1 gennaio 2012 Riscossioni al 31/12/2012 % riscossione
ICI 142.253,00 13.188,86 9,27%
TARSU 131.822,79 6.221,88 4,72%
Proventi CdS 2.092.325,52 33.109,18 1,58%
10. mancato aggiornamento del conto del patrimonio come previsto dall’art. 230 TUEL;
11. debiti nei confronti della Società ATO 1 PA per €4.986.963,28, per i quali non si riscontra in bilancio un corrispondente importo di residui passivi che ammontano a € 3.094.130,15;
Le criticità di cui ai punti 2, 3, 5, 6, 8, 9 sono stati oggetto di specifica pronuncia in sede di esame sul rendiconto 2010 (delibera n. 139/2012/PRSP).
Bilancio di Previsione 2012: continua su..
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Ciampolillo giuseppe anza' salvatore procedimento 9916 2011 mem.art.183,6° n...Pino Ciampolillo
Il comitato cittadino l' “Isola Pulita”, attraverso cui si esprime il convenuto Ciampolillo Giuseppe, si era così espresso: <<...>oscuro di chi quel piano aveva originariamente redatto magari con notti insonni di studio e di lavoro: gli uomini contro cui Giuseppe Cimapolillo intenta le sue battaglie civili sono degni di essere accomunati con le scalate arriviste –cui siamo abituati- di quei politici, e componenti del proprio entourage, che, animati pressoché niente dalla ricerca del bene pubblico ed interessati unicamente ai successi personali, non di rado economici, gettano ignominia sulle pubbliche amministrazioni e generano sfiducia ed abbandono nei cittadini.
Opera carpita, dunque, in definitiva quel piano assai importante per la salute dei siciliani.
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/01/audizione-assessore-lo-bello-dr-capilli.html
Piano aria sicilia capitolo 7 da pag 219 a pag 233 piano direttore ass.to t...Pino Ciampolillo
Il Piano regionale per la qualità dell'aria presentato dalla regione Sicilia nel 2007 somiglia stranamente a quello del Veneto. Semplice coincidenza?
E' da un pò che in Sicilia non si respira più la stessa aria. Da Palermo a Gela, da Catania a Caltanisetta ci sono segnali di cambiamento che vengono dalla società civile, dai commercianti, dagli industriali che si ribellano contro la mafia e il pizzo. Anche la burocrazia regionale se n'è accorta. Per questo nel "Piano Regionale di Coordinamento per la tutela della qualità dell'aria", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, sono state introdotte importanti novità. Ora siamo più europei e lo conferma il rigido clima dell'isola. In più abbiamo un "bacino aerologico padano" e "piste ciclabili lungo gli argini dei fiummi e dei canali" presenti nei centri storici dei comuni siciliani. A leggere il piano in questione si può fare a meno anche dell'autonomia, dato che anche il Parlamento , l'Assemblea Regionale, è diventato un normale Consiglio regionale come quello del Veneto.
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2013/11/blog-post_28.html
MONZA LIBRO BIANCO SULLA CITTA’ (e sulla Variante generale al Piano di Govern...vorrei
A cura dei Comitati di cittadini di Monza: Comitato di via Blandoria – Comitato di via Monte Bianco - Comitato quartiere Sant’Albino – Comitato quartiere San Donato-Regina Pacis – Comitato di via Boito Monteverdi – Comitato Valsugana Verde – Comitato Bastacemento – Comitato San Carlo e San Giuseppe.
Luglio 2015
V. Bruno - Le “aspirazioni” della pianificazione e gli “ostacoli” nella local...Green Bat 2014
16/05/214 - GREEN BAT 2014 - Convegno “SISTEMA RIFIUTI: STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE, AUTORIZZAZIONI, ECO-REATI” - Intervento dell'Avv. Vito Bruno, Dirigente Settori Ambiente, Rifiuti e Contenzioso della Provincia di Barletta Andria Trani
1. ASSESSORATO REGIONALE TERRITORIO ED AMBIENTE
Circolare 11 luglio 2000 - n. 2/2000, prot. n. 4157 (in G.U.R.S. 29/09/2000 n. 44)
Indirizzi per la formazione degli strumenti urbanistici generali e attuativi.
Ai Sindaci dei Comuni dell'Isola
Ai Capi degli Uffici Tecnici dei Comuni dell'Isola
Ai Segretari Comunali dei Comuni dell'Isola
e, p.c. Alla Presidenza della Regione
Agli Assessorati regionali
Alla Corte dei Conti
Al Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana
Al Tribunale Amministrativo Regionale di Sicilia - Palermo
Al Tribunale Amministrativo Regionale di Sicilia - Catania
Alle Province regionali
Alle Prefetture
Alle Soprintendenze per i beni culturali ed ambientali
Agli Ispettorati ripartimentali delle foreste
Agli Uffici del Genio civile
Al CO.RE.CO. Centrale
Ai CO.RE.CO. Provinciali
All'Ordine Professionale degli Architetti - Consulta regionale
All'Ordine Professionale degli Ingegneri - Consulta regionale
All'Ordine Professionale degli Agronomi - Consulta regionale
All'Ordine Regionale dei Geologi
In seguito all’emanazione del Decreto del 22 marzo 2000, pubblicato sulla GURS n. 19 del 21.4.2000 avente come
oggetto le "Modifiche del disciplinare di incarico tipo per la redazione del piano regolatore generale, delle relative
prescrizioni esecutive e del regolamento edilizio e al disciplinare di incarico per la redazione del piano
particolareggiato, sono pervenute a questo assessorato motivate richieste da parte degli ordini professionali,
dell’ambiente universitario, di associazioni culturali e ambientaliste di ritornare sull’argomento, con l’obiettivo di
precisare il contenuto degli atti amministrativi e delle procedure introdotte dalla l. r. 30/11/91, n.15 dopo circa dieci
anni di applicazione e di mettere meglio a fuoco le finalità della pianificazione generale e attuativa nel terzo
millennio.
Le recenti iniziative poste in essere da questo Assessorato per la formazione del "piano urbanistico regionale" (art.
70 della l.r. n.71/78), quelle avviate da alcune province per pervenire alla formazione dei "piani territoriali
provinciali" (l.r. n.9/86), l’approvazione con Decreto del 21.05.99 delle Linee Guida del Piano territoriale paesistico
regionale, consigliano di non aspettare i risultati della tradizionale sequenza dei piani "a cascata" ma di approfittare
di ogni livello di pianificazione per pervenire al riordino e alla riqualificazione del territorio regionale, come per
altro esplicitamente suggerito nel Primo documento di lavoro redatto dal Comitato Tecnico Scientifico, da poco
rinnovato, con il compito di redigere il citato piano urbanistico regionale.
L’obbligatorietà della pianificazione comunale e la necessità di aggiornare periodicamente gli strumenti urbanistici
generali consigliano quindi di utilizzare al meglio anche l’occasione della pianificazione locale.
La formazione di nuovi strumenti urbanistici è originata infatti dall’obbligo, indicato dalla l. r. n.15/91, del rinnovo
degli strumenti urbanistici generali i cui vincoli (di durata decennale) ex art.1 della l.r. n.38/73, preordinati
all’esproprio di aree necessarie alla realizzazione di infrastrutture e servizi di interesse pubblico o che comportano
inedificabilità, hanno perso efficacia.
I nuovi piani si situano in un ciclo di rinnovo dei precedenti strumenti urbanistici generali e sono destinati a
sostituirsi ai piani approvati negli anni 70-90.
La normativa vigente per la formazione dei Piani Regolatori Generali
La formazione degli strumenti urbanistici è disciplinata essenzialmente dalla l. r. n. 71/78 e dalla l. r. n.15/91.
Le leggi regionali nn.15/91, 9/93, 4/94 e 17/94 hanno apportato modifiche relative al processo di formazione e
adozione dei piani regolatori generali da parte degli organi consiliari comunali. La legge regionale n. 17/94 è di
particolare rilievo perché dispone "l'assorbimento" degli agglomerati abusivi e dei piani particolareggiati di recupero
dell'abusivismo, approvati e non, all'interno dei nuovi piani regolatori generali, portando a conclusione la vicenda
della pianificazione varata con la legge regionale 37 del 1985, finalizzata al recupero degli insediamenti abusivi in
variante alla pianificazione ordinaria.
In particolare, l’art.3 della l. r. n.15/91 ha modificato le procedure di formazione dei piani regolatori comunali,
introducendo in sequenza la fase delle Direttive generali impartite dal Consiglio Comunale e l'approntamento dello
Schema di massima della progettazione urbanistica e, contestualmente, l’individuazione delle zone da assoggettare a
prescrizioni esecutive.
Questa circolare ha lo scopo di:
- sottolineare gli elementi innovativi culturali e tecnici che devono essere contenuti nella pianificazione locale;
• strutturare le modalità di definizione delle Direttive generali;
2. • precisare i contenuti dello Schema di massima e la sua migliore collocazione nel processo di formazione del
P.R.G..
Contenuti e finalità della pianificazione locale
Le attuali condizioni del contesto territoriale e ambientale, le tendenze demografiche in atto, la necessità di ripensare
globalmente il ruolo delle risorse naturalistiche, ambientali e culturali del territorio dovrebbero strutturare il
processo di riqualificazione e di recupero del territorio regionale e dei centri urbani, nel quadro di un nuovo progetto
di sviluppo sostenibile per l'intera regione da spendere in sede nazionale ed europea.
In altri termini, le attuali condizioni socio-economiche del territorio siciliano con particolare riferimento ai processi
di urbanizzazione, alla opportunità di utilizzare il sovrabbondante patrimonio edilizio esistente (storico, legale e
abusivo) e alle problematiche della tutela e della salvaguardia ambientale suggeriscono oggi la redazione di piani
regolatori miranti alla riqualificazione urbana e territoriale, basati sulla razionalizzazione degli insediamenti
esistenti, in grado di assicurare la necessaria dotazione di attrezzature e servizi, senza previsioni di ulteriori
espansioni residenziali non giustificate, come confermato dall'andamento degli ultimi censimenti.
Dalla consapevolezza di questi problemi hanno avuto origine le Linee Guida del Piano Paesistico Territoriale
Regionale e l’attività da questo Assessorato per la formazione del piano urbanistico regionale.
La filosofia di fondo delle Linee Guida, pur costituendo un approccio innovativo e aggiornato al tema della
riqualificazione dell’assetto del territorio regionale, non è ancora diventata un riferimento sistematico per la
pianificazione urbanistica ordinaria, ed ha comunque bisogno di essere tradotta in strumentazione urbanistica.
Ricognizione sulla qualità della pianificazione locale e sulle forme dell’urbanizzazione
La pianificazione locale, in linea generale, è stata caratterizzata finora da non adeguata attenzione nei confronti delle
risorse territoriali, dei caratteri naturalistici e ambientali del territorio, della consistenza e stato d’uso del patrimonio
edilizio esistente.
Infatti, spesso si è verificato che in vaste superfici destinate all’edificazione ed all’urbanizzazione dai piani
regolatori generali, non sono state avviate procedure attuative né di iniziativa pubblica né di iniziativa privata e parte
di esse sono state tuttavia edificate in maniera non del tutto razionale ed a volte illegale. Tali zone risultano in
genere prive di adeguate aree per attrezzature e servizi.
Per altri versi, zone a destinazione agricola sono state trasformate in maniera difforme dalle previsioni degli stessi
PRG e dalle norme che regolano le trasformazioni del territorio agricolo.
La scarsa attenzione ai problemi della qualità urbana e ambientale delle aree edificate. tra cui in particolare i centri
storici, ha condotto ad una sottovalutazione delle possibilità di soddisfare parte della domanda di residenze e servizi
attraverso interventi di manutenzione, recupero edilizio, riqualificazione urbanistica e ambientale, con conseguente
artificiosa creazione di domanda di nuove aree per espansioni a scopo prevalentemente residenziale.
Criteri e procedure per il dimensionamento dei PRG
Al fine di definire gli aspetti dimensionali dei PRG, fin dalla impostazione dello Schema di Massima, occorre
utilizzare due criteri derivanti dall’analisi dello stato di fatto.
Da una parte un’attenta valutazione dei fenomeni demografici in atto, in relazione:
1. alle tendenze naturali e migratorie della popolazione del luogo e del complessivo contesto territoriale;
2. all’evoluzione delle consuetudini abitative (ampliamento dei nuclei familiari e progressiva riduzione dei
componenti delle famiglie);
3. ad effettive situazioni di disagio (affollamento, convivenze), da stimare per il periodo ventennale di vigenza
del nuovo PRG. (nel caso di comuni che abbiano significative capacità di attrazione turistica sarà
quantificata anche la popolazione stagionale eventualmente distinta in: a) turistica stanziale; b) fluttuante;
c) escursionistica).
Dall’altra, la valutazione della capacità strutturale insediativa del territorio comunale in relazione:
1. alle capacità di accoglimento di popolazione residente e stagionale, dei servizi e delle attività nelle zone già
totalmente o parzialmente edificate (classificate secondo i criteri indicati dal D. I. n. 1444/68), stimando di
conseguenza le capacità insediative utilizzate e quelle residue.
2. alla effettiva necessità di ulteriori aree edificabili che in ogni caso non siano gravate da vincoli di
inedificabilità o di edificabilità limitata o da altri vincoli sovraordinati.
Dal confronto tra i dati così determinati, già in sede di progettazione di massima, si formuleranno previsioni di
trasformazione urbanistica che siano coerenti con l’obbiettivo programmatico di assicurare preliminarmente la piena
utilizzazione:
a. delle risorse edilizie esistenti e sottoutilizzate e di quelle recuperabili a vario titolo;
b. delle aree edificabili interne alle zone omogenee perimetrate, parzialmente urbanizzate e non del tutto
utilizzate;
Pertanto nello Schema di Massima sarà indicata la capacità insediativa residenziale prevista dal PRG secondo le
seguenti priorità:
- la quota del patrimonio edilizio esistente da assoggettare ad opere di manutenzione e/o ammodernamento.
- la quota ulteriore derivante da interventi diretti di recupero e/o di nuova edificazione nelle aree parzialmente
edificate,
3. - la localizzazione di ulteriori previsioni residenziali o di residenza speciale (es. alberghi, residenza stagionale) in
altre parti del territorio.
L’obiettivo di fondo è comunque il contenimento delle aree da urbanizzare ex-novo fino a quando non siano state
pienamente utilizzate le potenzialità insediative delle aree già parzialmente o totalmente edificate esistenti nel
territorio comunale e completate le opere di urbanizzazione primaria e secondaria.
Il reperimento delle aree da destinare ad attrezzature e servizi di carattere locale e di interesse generale
Particolare attenzione sarà posta nella individuazione delle aree da destinare alla realizzazione delle attrezzature e
servizi per la residenza, e di quelle di interesse generale che debbono essere dimensionate in conformità alle
prescrizioni contenute nel D. I. 1444 del 1968.
La riserva di aree da destinare ad attrezzature e servizi, indicata dal PRG, deve corrispondere alla intera capacità
insediativa del PRG, dovendosi considerare che il patrimonio edilizio ed urbanistico esistente e di progetto sia in
futuro completamente utilizzato.
Il calcolo del fabbisogno complessivo di aree per attrezzature e servizi sarà dunque riferito al calcolo del
dimensionamento del PRG in sede di formazione del progetto di massima. Esso conterrà le seguenti voci:
• aree ed immobili destinati ad attrezzature e servizi ed effettivamente utilizzati e funzionanti, in sede propria
e in sede impropria;
• aree ed immobili già destinati a servizi, ancorché non utilizzati, di cui si conferma o meno la destinazione
• aree ulteriori destinate dal nuovo PRG al soddisfacimento del fabbisogno calcolato in riferimento al
dimensionamento del PRG.
Criteri per il soddisfacimento della domanda di aree per attività produttive.
Nel quadro degli indirizzi fin qui esposti si porrà particolare attenzione al problema della urbanizzazione di aree da
destinare alle attività produttive.
La determinazione del fabbisogno farà riferimento alla domanda di aree proveniente da imprese già insediate nel
territorio comunale che abbiano necessità di essere rilocalizzate (messa a norma, ampliamento, ecc.) e alla domanda
prevedibile di insediamento di nuove imprese.
Anche per questi bisogni il criterio preliminare da adottare è quello già raccomandato relativo alla verifica della
piena utilizzazione di aree già infrastrutturate e/o comunque già individuate da strumenti urbanistici previgenti.
Circa il reperimento di nuove aree si avrà cura di verificare l’opportunità di provvedervi in forma consortile con i
comuni confinanti, evitando sovradimensionamenti locali e favorendo l’uso sinergico di risorse per
l’infrastrutturazione e la gestione.
Per il reperimento di nuove aree per attività produttive si renderà altresì necessario tenere conto delle indicazioni
dettate dalla delibera di Giunta di governo regionale n.185 del 3/7/2000 adottata ai sensi dell’art.37, comma 2º, della
l.r. 15/05/2000, n.10.
La individuazione delle aree da sottoporre a prescrizioni esecutive
Nella individuazione delle aree da assoggettare a prescrizioni esecutive, da redigere contestualmente al nuovo PRG,
la legge n.15/91 indica che occorre far riferimento ai fabbisogni di un decennio.
Secondo gli indirizzi enunciati in precedenza, occorre che si proceda alla prioritaria utilizzazione degli immobili
esistenti e recuperabili e delle aree situate in zona di completamento non ancora utilizzate. Molto spesso tali
immobili ed aree sono trasformabili senza il ricorso preventivo allo strumento attuativo perché ricadenti solitamente
in zone classificabili come "B" di cui al D. I. 1444/68.
Pertanto, nel determinare il fabbisogno abitativo del decennio, bisognerà calcolare il contributo apportato
dall’intervento diretto nelle zone "B".
In secondo luogo, saranno determinati gli abitanti insediabili nelle aree soggette a pianificazione esecutiva di
iniziativa pubblica e privata, già approvate o in corso di approvazione all’atto di approvazione dello Schema di
Massima, ma non ancora eseguite od in corso di attuazione. Anche queste quantità si aggiungeranno al calcolo del
fabbisogno da soddisfare nel primo decennio.
Infine, saranno individuate le aree da assoggettare a prescrizioni esecutive, collegate alla approvazione del nuovo
PRG, fino a concorrere alla copertura del fabbisogno complessivo decennale, non soddisfatto altrimenti.
La scelta delle aree da assoggettare a prescrizioni esecutive dovrà in ogni caso essere fatta in vista del
raggiungimento dei seguenti obbiettivi concorrenti:
- recupero di alloggi non occupati e/o non completati;
- recupero e/o ripristino di alloggi già occupati, al fine di contenere ed arrestare processi di espulsione originati da
carenza di interventi di manutenzione e ammodernamento;
- creazione di nuovi alloggi ove ammissibile secondo la normativa del nuovo P.R.G.;
- recupero e trasformazione di immobili e aree al fine di adeguare la dotazione di attrezzature e servizi.
L’individuazione dei caratteri invarianti del territorio comunale.
In vista della formazione, rielaborazione e aggiornamento degli strumenti urbanistici, anche in mancanza ed in attesa
di specifiche prescrizioni della pianificazione sovraordinata, occorre preliminarmente effettuare la ricognizione delle
risorse culturali, territoriali e ambientali esistenti e provvedere alla definizione degli indirizzi di tutela e
valorizzazione delle stesse.
4. Alcuni criteri importanti per la loro individuazione sono già, di fatto, contenuti nella legislazione e nelle disposizioni
regionali vigenti, laddove:
• (a) con lo studio geologico sono perimetrate le zone a rischio che sono precluse a trasformazioni
urbanistiche ed altre in cui tali trasformazioni sono soggette a prescrizioni;
• (b) con lo studio agricolo-forestale sono individuate le aree agricole non utilizzabili per le urbanizzazioni e
quelle boschive soggette a vincoli di legge.
Inoltre, il decreto di adozione delle "Linee guida del piano paesistico regionale" riporta i vincoli paesaggistici e
fornisce indirizzi per la tutela delle diverse categorie di beni esistenti.
Le prescrizioni delle "Linee guida" debbono considerarsi come sovraordinate e debbono pertanto essere recepite dai
PRG. Esse saranno riportate sia sulle tavole di analisi che su quelle di progetto del PRG.
Particolare attenzione dovrà essere posta ai beni indicati a: art. 13. Archeologia; 14. Centri e nuclei storici; 15. Beni
isolati; 16. Viabilità.
Nel citato Decreto, le categorie di beni indicati sono soltanto elencati e sommariamente localizzati, mentre ne viene
rinviata la precisa individuazione cartografica ad un procedimento di cooperazione tra soprintendenze ed enti locali,
in sede di formazione dei piani paesistici.
In attesa che questi procedimenti vengano attivati dalle Soprintendenze, i PRG, in sede di studi preparatori e
ricognitivi, provvederanno alla individuazione e localizzazione cartografica di tali beni.
Per queste categorie di beni sono indicati specifici indirizzi di tutela di cui si dovrà tenere conto nella formulazione
del testo delle Norme Tecniche di Attuazione del PRG laddove saranno indicate le trasformazioni e gli usi
ammissibili.
Al raggiungimento di tali obiettivi offrono un notevole contributo anche le indicazioni contenute nelle schede
"CSU" redatte dalle Soprintendenze e gli elenchi allegati.
Perimetrazione delle zone "A".
Conformemente a quanto riportato nel paragrafo precedente, i PRG dovranno provvedere alla preliminare
perimetrazione delle zone "A" comprendenti i "centri" e i "nuclei storici".
Parafrasando gli indirizzi delle Linee Guida del Ptpr in termini urbanistici, è indispensabile affermare che la
perimetrazione del centro storico deve essere considerata come "invariante" e non come scelta di progetto.
Si perviene all’individuazione e alla perimetrazione del centro storico come zona A con una apposita ricerca storica
sulle origini e sull’evoluzione dell’insediamento che tenga conto anche della formazione e delle trasformazioni del
patrimonio edilizio. Una ulteriore fonte di documentazione è costituita dalle mappe del Catasto grafico di epoca
borbonica (1830-1850 circa), in possesso dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali, da integrare con la
documentazione costituita dalle prime planimetrie catastali redatte dopo l’avvento dello stato unitario (fine ‘800,
primi decenni del ‘900). In ogni caso, non si possono escludere la consultazione degli archivi locali e i riscontri sul
campo.
La individuazione del perimetro della zona storica e la sua classificazione come zona omogenea "A" dovrà avvenire
a prescindere dalla valutazione sulla qualità architettonica e storicità della edilizia in essa contenuta attualmente. Un
centro urbano che abbia mantenuto il contesto viario e degli spazi pubblici di origine storica - in sostanza l'assetto
urbanistico originario preunitario con le eventuali significative addizioni postunitarie ottocentesche - pure in
presenza di processi, anche consistenti, di alterazione tipologica e/o di sostituzione delle unità edilizie, sarà in ogni
caso classificato come zona "A".
Una eventuale sottozona zona "A" includerà e disciplinerà anche gli spazi inedificati adiacenti al centro storico
(pendici collinari, parchi e orti infra o extra-murali, ecc.) che costituiscono complemento urbanistico, paesaggistico,
ambientale essenziale del complesso urbano storico.
Perimetrazione e individuazione di altri Beni culturali e ambientali
Analoga istruttoria e classificazione di zona "A", sarà effettuata al fine della individuazione cartografica dei beni
culturali e ambientali, delle aree archeologiche, dei beni e complessi isolati, delle strade storiche, elencati nella
stessa documentazione delle citate "Linee guida" avendo cura di includere nei perimetri individuati gli spazi esterni
di pertinenza fondiaria e/o territoriale e le eventuali relative recinzioni.
I nuclei storici o insediamenti storici puntuali sono rilevabili e perimetrabili mediante lo studio dei processi di
antropizzazione del territorio, documentati attraverso planimetrie a carattere territoriale contenute nel catasto grafico
di epoca borbonica di cui sopra e la consultazione della cartografia storica IGM in scala 1/50.000 o in scala 1/25.000
redatta in epoca post-unitaria.
Direttive generali del P.R.G.
Le Direttive generali dovrebbero costituire lo scenario entro cui ogni Comune colloca il proprio ruolo e definisce il
proprio progetto di sviluppo e di riassetto territoriale in armonia con il quadro di assetto territoriale sovracomunale e
con il programma delle opere pubbliche.
Tale adempimento, che già presenta difficoltà in sé, è ulteriormente reso più difficile dall’assenza della
pianificazione provinciale o di "area vasta". Pertanto, specie i piccoli comuni o quelli rientranti di fatto negli ambiti
metropolitani delle grandi città come Palermo e Catania e Messina, non trovano indicazioni adeguate per definire un
loro ruolo e un loro progetto di sviluppo, ivi compreso il dimensionamento e la localizzazione di impianti e
attrezzature di interesse sovracomunale.
5. La mancanza di un piano di assetto regionale e di previsioni di scala provinciale rende più difficile organizzare il
futuro di molti piccolissimi Comuni, con preziosi centri storici, immersi in contesti naturali di grande pregio, ma
spesso isolati in aree montane mal collegate e lontani dalle tradizionali direttrici di sviluppo.
Le Direttive saranno redatte sulla base di una istruttoria comprendente le informazioni disponibili presso l’A.C. a
cura dell’UTC su:
(a) disciplina urbanistica vigente e principali vincoli sovraordinati; (b) stato di attuazione dello strumento
urbanistico vigente; (c) stato dell’urbanizzazione; (d) principali tendenze della domanda di abitazioni, servizi,
strutture produttive, direzionali, commerciali e turistiche; e) fenomeni di abusivismo edilizio.
Le Direttive riporteranno tale istruttoria e conterranno l’indicazione delle principali opzioni di trasformazione e
riqualificazione del territorio (opzioni ed indirizzi di trasformazione territoriale, di tutela e valorizzazione delle
risorse esistenti, di razionalizzazione dei sistemi viari; opzioni relative alla domanda di insediamento di attività
produttive, opzioni di soddisfacimento della domanda abitativa e dei relativi servizi).
La costruzione dello stato di fatto
Contestualmente alla delibera contenente le Direttive generali il Comune dovrà consegnare al progettista del PRG:
- lo studio geologico redatto ai sensi dell’art. 5 della legge regionale 11.4.1981 n. 65;
- lo studio agricolo-forestale redatto ai sensi delle ll. rr. nn.15/91, 16/96 e 13/99;
- la cartografia aggiornata (anche digitale) in scala 1/10.000 relativamente a tutto il territorio comunale; in scala
1/2.000 relativamente all’insediamento urbano e alle frazioni; in scala 1/500 relativamente al centro storico ove ne
sia dotato. I rilievi aerofotogrammetrici da fornire per la progettazione del PRG dovrebbero essere dotati di "carte
volumetriche", in scala adeguata con le quote al piede e alla gronda degli edifici, accompagnate dai relativi tabulati,
dalle quali risulti in maniera oggettiva e inequivocabile la volumetria realizzata in ogni singola area e l’altezza
dell’edificio.
- il Programma triennale delle opere pubbliche;
- il Comune, fornirà altresì al progettista elaborati grafici redatti sulla cartografia aggiornata sia in scala 1/10.000 che
in scala 1/2.000, con la esatta ubicazione delle opere pubbliche non ancora realizzate di cui si voglia che il
progettista tenga conto; eventuali previsioni derivanti da Patti territoriali, Contratti d’area, previsioni derivanti da
Agenda 2000; le concessioni rilasciate dopo la redazione della nuova cartografia; le previsioni dei vari piani
attuativi, da evidenziarsi con campiture diverse a seconda della fase di attuazione in cui si trovano (presentati,
approvati, convenzionati, etc.).
- Su altra copia della cartografia aggiornata il Comune deve fornire anche il mosaico delle varianti al vigente
strumento urbanistico succedutesi nel tempo.
Risulta infatti che la cartografia del precedente strumento urbanistico e delle diverse varianti non coincide con quella
con cui si deve lavorare per il nuovo PRG e c'è il rischio di riportare erroneamente su di essa quella parte del
precedente strumento urbanistico che rimane inalterata e le varianti nel tempo apportate.
• Monografie e studi riguardanti l’insediamento dal punto di vista storico, urbanistico, sociale ed economico.
Schema di massima
Dopo la l. r. n.15/91 non si parla più di "Studio di massima" ma di "Schema di Massima".
Nonostante non sia stata diffusa finora la puntualizzazione dei contenuti del medesimo, esso è stato inteso
generalmente come una sorta di pre-piano, redatto sulla base dei supporti geologico ed agricolo-forestale oltre che
della cartografia aggiornata e degli altri elementi che deve fornire l'Amministrazione.
Deve inoltre contenere elaborazioni abbastanza avanzate al fine di pervenire a proposte sufficientemente definite,
tali da mettere il Consiglio Comunale in condizione di scegliere gli ambiti delle Prescrizioni Esecutive.
Il progetto definitivo di PRG risulta, di conseguenza, essere un approfondimento dello Schema di Massima.
Lo schema di massima sarà elaborato su cartografia in scala 1/10.000 e/o superiore e conterrà in ogni caso:
a. la ricognizione del sistema dei vincoli e prescrizioni sovraordinati di natura ambientale e territoriale;
b. la ricognizione della disciplina urbanistica vigente e degli strumenti attuativi approvati e vigenti, con
l’indicazione dello stato di attuazione alla data di consegna della documentazione da parte del Comune;
c. la quantificazione dei volumi residenziali realizzati, classificati per tipologie insediative, finalizzate alla
individuazione delle zone omogenee e la ricognizione sullo stato dell’urbanizzazione primaria e secondaria;
d. la ricognizione sulle zone produttive;
e. il quadro infrastrutturale generale con l’indicazione delle connessioni col sistema infrastrutturale territoriale
f. il dimensionamento preliminare del nuovo PRG effettuato con i criteri di cui sopra;
g. indicazione degli ambiti da sottoporre a Prescrizioni Esecutive.
Gli elaborati dello Schema di massima devono essere, di regola, i seguenti:
• Relazione sullo stato di fatto e sulle strategie di piano con indicazioni:
- sulla quantità del costruito esistente;
- sul fabbisogno abitativo,
- sul deficit di attrezzature e di opere di urbanizzazione primaria e secondaria
- sul ruolo economico e produttivo del territorio comunale
- su una possibile gerarchia delle problematiche urbanistiche da sottoporre a Prescrizioni
esecutive.
6. • Rappresentazione in scala adeguata del territorio comunale in riferimento alla localizzazione nel territorio
regionale, ai rapporti con i comuni contermini e alle vie di comunicazione.
• Planimetrie in scala 1/10.000 che riportino le indicazioni dello studio geologico e quelle dello studio
agricolo-forestale.
• Planimetrie in scala 1/10.000 che riportino gli usi del suolo, il regime dei vincoli, i beni culturali,
naturalistici e ambientali, e le previsioni discendenti da eventuale pianificazione sovraordinata, tra cui piani
provinciali, i piani ASI, etc…
• Planimetrie in scala 1/10.000 che riportino lo stato di attuazione delle previsioni urbanistiche, delle opere
pubbliche e di eventuali programmi speciali (es. programmi di irrigazione, patti territoriali, contratti d’area,
etc….).
• Planimetrie in scala 1/5.000 o 1/2000 del centro urbano e delle frazioni con l’individuazione del centro
storico, del centro urbano consolidato, delle zone residenziali di recente formazione realizzata
dall’iniziativa pubblica e privata, di eventuali zone di edificazione abusiva, delle zone destinate ad
insediamenti speciali (produttive, turistiche, etc….).
Questo Assessorato provvederà successivamente agli opportuni adeguamenti del vigente disciplinare d’incarico
tipo per la redazione del piano regolatore generale, delle prescrizioni esecutive e del regolamento edilizio e al
disciplinare d’incarico per la redazione del piano particolareggiato.
L'Assessore: MARTINO