Presentazione Tesi Definitiva Paolo Lia Matricola 1423433
1. Università Commerciale Luigi Bocconi
L’impatto del Private Equity sull’occupazione post-exit: un’analisi empirica in diversi
contesti macroeconomici
Docente relatore: Professore M. Dallocchio
Docente controrelatore: Professore S. Bonini
Commissione di laurea: M. Dallocchio - S. Bonini - G. Fattore - M.M. Pini - S. Salvatori - L.S. Scarani
Tesi di Laurea Specialistica di: Paolo Lia
Numero Matricola: 1423433
Corso di Laurea: Management – M –
Milano, 28 Marzo 2012
Anno Accademico 2010 - 2011
2. Indice presentazione
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1. Obiettivi del lavoro
2. Dalla teoria ad un’analisi empirica
3. Dataset
4. Metodologia di analisi
5. Riscontri empirici
6. Sviluppi futuri
L’impatto del PE sull’occupazione post-exit: un’analisi empirica in diversi contesti macroeconomici Università Commerciale L. Bocconi
3. Obiettivi del lavoro
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Analizzare le determinanti alla base dell’impulso che l’investitore istituzionale fornisce per la crescita di
nuova occupazione e per l’incremento di quella esistente nel periodo successivo al disinvestimento
1. Con quali modalità si è proceduti ad analizzare l’impatto del Private Equity sull’employment?
• Comprendendo l’attività svolta dagli investitori istituzionali.
• Esaminando gli studi internazionali sull’impatto positivo del Private Equity sull’occupazione.
• Valutando empiricamente quali fattori potrebbero influenzare l’impatto del Private Equity sul livello occupazionale delle
aziende.
• Testando l’obiettivo d’indagine in diversi contesti macroeconomici.
2. Perché l’obiettivo d’indagine è stato testato in diversi contesti macroeconomici?
• Comprendere se l’attività di Private Equity è catalizzatrice di nuova occupazione in diversi contesti.
• Individuare le determinanti comuni o specifiche di contesto alla base del fenomeno.
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4. Dalla teoria ad un’analisi empirica
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Studi Associazioni Private Equity Studi accademici internazionali
Incremento occupazionale
Studi Campione Studi Risultati
(percentuale medio annuo)
Il livello occupazionale tendenzialmente
Kaplan 1989 aumenta ma con ritmo decisamente inferiore
32% rispetto ad altre società del settore
BVCA (2005) 123 imprese
Nessuna relazione empirica significativa
sull’employment attribuibile alle operazioni di
Smith (1990)
MBO.
3,6%
NVCA, Global Insight (2007) 23.500 imprese
Le operazioni di LBO portano ad un
miglioramento delle pratiche gestionali sulle
Bruining, Boselie e Wright (2005) risorse umane dal punto di vista della
LIUC (2005) creazione di posti di lavoro, dei salari e della
25 imprese 32%
qualità delle relazioni interpersonali.
L’introduzione dell’investitore istituzionale
nella società altera gli standard e le pratiche
ASCRI(2006) 1463 imprese 15% Thornton e Phil (2007)
lavorative, tagliando posti di lavoro e
ridefinendo al ribasso i salari
Criticità di analisi: dalla teoria ad un’analisi empirica
• Incoerenza nei risultati.
• Assenza di focus sul periodo successivo al disinvestimento.
• Assenza di un’analisi comparativa focalizzata in diversi contesti macroeconomici.
L’impatto del PE sull’occupazione post-exit: un’analisi empirica in diversi contesti macroeconomici Università Commerciale L. Bocconi
5. Dataset
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Italia Russia Cina Totale
59 49 38 146
01/01/2000 31/12/2007
Ipotesi di selezione del campione Morfologia del campione
• Operazioni di Trade Sales o IPO finalizzate all’exit. • Il 42% del campione sono imprese quotate.
dell’investitore istituzionale.
• il 25% delle imprese italiane del campione hanno un
• Arco temporale 2000-2007. numero di dipendenti compreso tra 250 e 500 unità.
• Esclusione delle start up companies. • Circa il 60% delle osservazioni riguardanti le imprese
russe e cinesi hanno un numero di dipendenti maggiore
• Eliminazione delle operazioni di fusione per di 1000 unità.
incorporazione della target con l’acquiror.
• Le target italiane operano principalmente nel settore
della produzione di macchinari e attrezzature, nei
servizi e nell’alimentare.
• Le aziende target di nazionalità russa e cinese operano
principalmente nel settore machinery and equipment e
other services.
L’impatto del PE sull’occupazione post-exit: un’analisi empirica in diversi contesti macroeconomici Università Commerciale L. Bocconi
6. Metodologia di analisi
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Calcolo della variabile dipendente
L’impatto del Private Equity sull’occupazione nel periodo successivo al disinvestimento è calcolato con la seguente formula:
x xt 0 x peergroup3 x peergroup0
Y t 3
t t
xt 0
x peergroup0
t
Dove:
• xt 3 xt 0 è la variazione percentuale dei dipendenti nei tre anni successivi all’exit;
xt 0
• x peergroup 3
t
x peergroup0
t
è la variazione percentuale della media della variazione dei dipendenti nei tre anni successivi
x peergroup0 all’exit, eseguita su un Peer Group di aziende non coinvolte dall’attività di Private Equity.
t
. Costruzione dei Peer Group
• Aziende operanti nello stesso settore della target, stessa nazionalità e omogenee per operating revenue
• Omogeneità alla target delle aziende inserite nel Peer Group è stata stabilita esclusivamente sull’operating revenue della
stessa al momento dell’exit.
• Ogni Peer Group è formato da 8-10 aziende
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7. Metodologia di analisi
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Variabili indipendenti
Sono state selezionate le variabili che spiegano il contesto macroeconomico, settoriale, firm specific e deal
specific al fine di valutarne l’ influenza sull’impatto del Private Equity sull’occupazione.
Firm specific
caratteristiche
Macroeconomiche** Settoriali** Performance aziendali Deal specific
dell’azienda
Pre exit*** Post exit**
Operating revenue Settore di
PIL Employees EBITDA Exit*
peer group appartenenza*
Fixed Asset peer
Inflazione Listed* EBITDA Operating revenues Trade sales*
group
Nazionalità target vs
Tasso di disoccupazione Total asset peer group Categoria di impresa* Operating revenues Total asset
acquiror*
Numero di subsidiares Fixed asset Fixed asset Track record fondo
Numero anni di attività ROE Percentuale azioni
Stesso settore acquiror-
ROA
target
* Variabile Dummy
** Differenza percentuale dopo i successivi tre anni dal disinvestimento
*** Differenza percentuale calcolata nei tre anni precedenti al disinvestmento
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8. Riscontri empirici: Italia
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NUMERO OSSERVAZIONI 59
IMPATTO POSITIVO PRIVATE EQUITY SULL’EMPLOYMENT 39%
VARIABILI β
EMPLOYEES PRE EXIT 0.312
TOTAL ASSET PEER GROUP -0,681
ANNI DI ATTIVITA’ 0.009
FIXED ASSET 0,277
_cons -0.266
R2 adjusted 0.406
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9. Riscontri empirici: Russia e Cina
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NUMERO OSSERVAZIONI 77
IMPATTO POSITIVO PRIVATE EQUITY SULL’EMPLOYMENT 41%
VARIABILI β
EMPLOYEES PRE EXIT 1,572
TOTAL ASSET PEER GROUP -0,175
EBITDA 0.110
STESSO SETTORE 0,352
ROA 0,145
costante -0.266
R2 adjusted 0.388
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10. Conclusioni: evidenze empiriche a confronto
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Il differenziale dell’impatto dell’investitore istituzionale sul livello di capitale umano è influenzato significativamente, ma
con modalità diverse, da alcune determinanti associate ai contesti macroeconomici osservati. Mettendo a confronto i
risultati empirici sono emersi fattori comuni e fattori specifici di contesto.
VARIABILE ITALIA RUSSIA E CINA
EMPLOYEES PRE EXIT * 0.312 1,572
TOTAL ASSET PEER GROUP * -0,681 -0.175
EBITDA 0.110
STESSO SETTORE 0.352
ANNI DI ATTIVITA’ 0.009
ROA 0,145
FIXED ASSET 0,277
costante -0.266 -0,204
R2 adjusted 0.459 0.388
* Variabile in comune
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11. Sviluppi futuri
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Potenziali sviluppi
Il modello realizzato per studiare la fenomenologia presenta, allo stato attuale, alcuni margini di sviluppo. Essi sono
legati,essenzialmente, alla possibilità di monitorare alcune variabili che posseggano maggior focus sulla creazione di lavoro.
• Differenziare la creazione di capitale umano di tipo intellettuale da quello esecutivo/operativo.
• Distinguere la creazione di nuovo lavoro derivante da stabilimenti greenfield piuttosto che il mero incremento
occupazionale originato da aree produttive preesistenti.
• Integrare i risultati ottenuti con un’analisi del livello salariale.
Margini di applicabilità del modello
Il costrutto teorico alla base della fenomenologia analizzata presenta ampi margini di applicabilità.
• Analisi dell’ impatto delle privatizzazioni (o delle nazionalizzazioni) sull’occupazione in diversi contesti
macroeconomici, carpendo le determinanti alla base della fenomenologia.
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